CENTRO SOCIALE SASSO MORELLI

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2 Commessa: RELAZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO CENTRO SOCIALE SASSO MORELLI Via Sasso Morelli, Comune di Imola (BO) Nota: La presente Relazione Tecnica è corredata da altri elaborati di progetto; solamente la somma di tutti gli elaborati può essere considerata il progetto. Visionare sempre tutti gli elaborati di progetto prima di procedere alla realizzazione dell impianto elettrico. Imola, novembre 2015

3 INDICE 1) GENERALITÀ SULL ATTIVITÀ. CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI ANCHE IN BASE ALLE PRECISAZIONI DEL COMMITTENTE ) LEGGI, NORMATIVE CHE REGOLANO GLI IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI INTERESSATI ) PROGETTO. ESECUZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI ) SOGGETTI ABILITATI ALL INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI. INFORMAZIONI PER IL COMMITTENTE ) DISPOSIZIONI/SUGGERIMENTI GESTIONALI E DI MANUTENZIONE (CONSIDERAZIONI GENERALI).Errore. Il segnalibro non è definito. 2 Facendi Davide Ingegnere Elettrico

4 1) GENERALITÀ SULL ATTIVITÀ. CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI ANCHE IN BASE ALLE PRECISAZIONI DEI COMMITTENTI. La presente relazione è relativa alla progettazione della nuova impiantistica elettrica da installare nei locali del nuovo Centro Sociale di Sasso Morelli. L incarico, ricevuto dalla Beni Comuni srl, riguarda la progettazione dell illuminazione di sicurezza, dei quadri elettrici e delle prese forza motrice. I locali saranno suddivisi in 2 zone: una zona Bar, con attività continua per tutta la settimana, ed una zona Centro Sociale in cui saranno possibili attività in maniera discontinua. Entrambe le zone avranno servizi igienici dedicati; vi sarà una Centrale Termica per la gestione del riscaldamento. Il Centro Sociale sarà anche dotato di una cucina dedicata. Vi sarà inoltre la presenza di un impianto fotovoltaico da 15 kwp. La fornitura di energia elettrica sarà unica per entrambe le zone, ma nei quadri specifici vi saranno dei contatori modulari per la contabilità energetica separata. Gli ambienti sono classificati a maggior rischio in caso di incendio (come da DPR 151 del 2011); sono soggetti alla norma CEI 64-8/I ; 7a edizione attualmente in vigore Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in A.C. e a 1500 V in D.C.. Il progetto elettrico è necessario perché la potenza contrattuale sarà superiore a 6 kw. 2) LEGGI E NORMATIVE CHE REGOLANO GLI IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI INTERESSATI. Per quanto riguarda gli impianti elettrici, i riferimenti legislativi e le normative principali sono le seguenti: D.M. 37/08 del "Regolamento di attuazione dell art. 11 quaterdecis comma 13 lettera a) Legge 248 del (ex 46/90). Legge 186 del "Regola d'arte e Norme CEI". D.Lgs 81 del Testo unico sulla sicurezza (nel caso che nei locali in oggetto siano presenti lavoratori subordinati). Norma CEI 64-8 ( Settima edizione) "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V se in c.a. e 1500 V se in C.C." Norma CEI Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 1: Regole generali CEI EN Norma CEI Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 2: Quadri di potenza CEI EN Facendi Davide Ingegnere Elettrico

5 3) PROGETTO. ESECUZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI. Dopo i sopralluoghi conoscitivi si elabora il seguente progetto, redatto tenendo conto delle norme CEI A) Fornitura dell energia elettrica. L impianto, di categoria 0 e 1 a, sistema di distribuzione TT a bassa tensione; 50 Hz; 3F+N, è allacciato alla rete pubblica. L impianto è configurato per gestire una potenza elettrica fino a 90 kw (verosimilmente molto superiore a quella che sarà la reale potenza contrattuale attuale, 30 kw inizialmente), in modo da lasciare la possibilità di un futuro ampliamento senza dover sconvolgere totalmente l assetto impiantistico attuale. B) Scelte di progetto. Quadro Montante (Q01). Si installerà, all interno di nicchia contatori posta all esterno, in un bauletto dedicato posto nella zona parcheggio antistante il Centro Sociale, un centralino in PVC autoestinguente (Q01) in cui verrà installata la protezione del montante fino al quadro Bar, subito a valle di un interruttore magnetotermico differenziale che fungerà da generale quadro (caratteristiche tecniche: 100 A; 0,5 A selettivo; 10 ka; 4P). Quadro Bar (Q02). Si installerà, all interno del locale Laboratorio, un armadio metallico (Q02) in cui verranno installate le protezioni delle varie utenze elettriche subito a valle di un interruttore di manovra sezionatore che fungerà da generale quadro (caratteristiche tecniche: 100 A; 4P). In tale quadro verranno montate le protezioni ed i comandi per tutte le utenze elettriche esistenti facenti parte della zona Bar; in questo stesso quadro vi saranno le partenze per il quadaro Sala (Q03) e per la Centrale Termica; vi sarà inoltre l arrivo dell impianto fotovoltaico. Per i dettagli vedere lo schemario allegato (ogni utenza comandata-protetta andrà opportunamente indicata da cartellino riportante il nome di detta utenza). Quadro Sala (Q03). Si installerà, nel locale dispensa alimenti, un centralino in PVC autoestinguente (Q03) in cui verranno installate le protezioni delle utenze elettriche afferenti alla zona Centro Sociale; vi sarà poi l alimentazione per il quadro Cucina, che avrà anche un suo sgancio elettrico dedicato. Il generale quadro è costituito da un interruttore di manovra sezionatore (caratteristiche tecniche: 63 A; 4P). 4 Facendi Davide Ingegnere Elettrico

6 Grado di Protezione. Considerato il tipo di locali, l impiantistica elettrica interna sarà costituita da frutti elettrici con grado di protezione minimo IP4X. I frutti elettrici posati all esterno, nella zona cucina e nella Centrale Termica avranno invece un grado di protezione pari ad almeno IP5X. C) Protezione dell impianto dalle sovracorrenti. Caduta di tensione. Prescrizioni Particolari per la Sicurezza. Protezione degli impianti utilizzatori dalle sovracorrenti (sovraccarico e corto circuito) secondo le norme C.E.I (cap.lo VI). Le norme in oggetto impongono due condizioni: I B I N I Z ; I F 1,45 I Z. dove: I B = corrente di impiego del circuito; I N = corrente nominale del dispositivo di protezione; I Z = portata in regime permanente della conduttura; I F = corrente convenzionale che assicura l entrata in funzione del dispositivo di protezione. Per quanto concerne la seconda disequazione, essendo presenti interruttori magnetotermici limitatori conformi alle norme C.E.I. 23-3, risulta superflua la verifica se si sceglie un apparecchio con I N (corrente nominale) non superiore ad I Z (portata a regime del cavo). Infine le tratte delle derivazioni hanno una lunghezza massima minore della Lmax (lunghezza massima della conduttura che in caso di guasto franco alla sua estremità determina il passaggio della minima corrente che garantisce l intervento dell interruttore in un tempo inferiore a quello di sicurezza). Caduta di tensione in linea. La valutazione è fatta utilizzando le tabelle Unel ( e ) e teorizzando un cosϕ di 0,9: le varie c.d.t. non si avvicinano mai al valore limite del 4% totale. D) Protezione delle persone dai contatti diretti ed indiretti. La protezione contro i contatti diretti è di tipo attivo, effettuata cioè con interruttori differenziali ad alta sensibilità (soglia di intervento non superiore a 30 ma) in aggiunta alla protezione passiva totale (barriere o involucri). 5 Facendi Davide Ingegnere Elettrico

7 E) Tubi, Giunzioni, Conduttori e relativa posa. Frutti vari. Tubi e canalizzazioni La posa deve avvenire nei tubi di nuova posa: interrato per quanto riguarda il montante e le dorsali principali di distribuzione tra i quadri, sotto traccia ed a vista nei vari locali. Sono concesse eventuali aggiunte per i tratti esterni agli apparecchi di illuminazione. Conduttori I conduttori impiegati nella distribuzione a tensione di rete, dovranno essere del tipo LS0H (conformi alla Norme CEI 20-13, CEI 20-22; CEI 20-38) a bassissima emissione di gas tossici. Si utilizzeranno conduttori tip N07G9-K 450/750 V conformi alle norme CEI e CEI per la posa interna. Si utilizzeranno anche conduttori tipo FG7(O)M1 0,6/1 kv conformi alle norme CEI e CEI per la posa esterna e/o interrata. In ogni caso la sezione deve essere adeguata al carico previsto e coordinata con la corrente nominale dell apparecchio di protezione contro il sovraccarico (vedere schemario allegato). Nella messa in posa dei conduttori, si raccomanda l'attenzione nel rispetto dei colori indicati dalla Norma: Azzurro - Conduttore neutro Nero, Marrone o Grigio - Conduttore di fase Giallo/Verde - Conduttore di terra PE e conduttori equipotenziali. Giunzioni, derivazioni e scatole Tutte le giunzioni e le derivazioni devono essere eseguite in apposite cassette IP4X e tramite morsetti a cappuccio IP2X conformi alla Norma e muniti di marchio IMQ. Non sono ammesse giunzioni all interno dei tubi. Nelle scatole non è concessa la promiscuità di conduttori di potenza e di segnale. Grado di protezione degli involucri. Tutte le apparecchiature elettriche presenti nei locali dovranno avere un grado di protezione almeno IP4X. Fatto salvo la Cucina e la Centrale Termica in cui si avrà un grado di protezione par ad IP55. Marchio di qualità Tutte le apparecchiature ed i materiali impiegati devono recare il marchio IMQ oppure un marchio equivalente del paese di origine o in alternativa la certificazione di conformità della casa costruttrice. F) Illuminazione Artificiale La parte illuminotecnica esula dal presente progetto. 6 Facendi Davide Ingegnere Elettrico

8 G) Illuminazione di Sicurezza. È prevista l installazione di lampade con gruppo autonomo di emergenza che garantisca almeno 1 ora di illuminamento minimo in modo da mettere in evidenza le uscite ed il percorso per raggiungerle. Per la dislocazione si vedano gli allegati planimetrici. L illuminamento medio sarà almeno di 5 lux, gli apparecchi utilizzati sono lampade a LED ad alimentazione autonoma con potenza equivalente di 11 W e 24 W. L illuminazione di sicurezza sarà totalmente di nuova posa, sia per gli apparecchi che per i conduttori di alimentazione degli stessi. La posa delle plafoniere avverrà all interno dei locali per illuminare le vie di uscita in caso di emergenza. Per la posa dei conduttori si utilizzeranno i nuovi tubi in PVC. H) Impianto di equipotenzialità e terra. Tutti i frutti elettrici delle zone Bar e Centro Sociale dovranno essere collegati mediante PE di sezione pari a quella della fase e colore della mescola isolante giallo-verde, ai collettori rispettivamente presenti nel quadro Bar Q02 e Sala Q03. Da questi ultimi vi sarà una partenza in treccia di rame nudo di 35 mmq che andrà a connettersi con un picchetto di terra posto all esterno. Vi sarà poi l interconnessione tra i due picchetti di terra (vedere tavola E02, Distribuzione Principale). I) Impianto Fotovoltaico A servizio sia del Bar che del Centro Sociale vi sarà la posa di un impianto fotovoltaico da 15 kwp. Per i dettagli di realizzazione vedere relazione specifica, schema elettrico e tavole planimetriche. 4) SOGGETTI ABILITATI ALL INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI. INFORMAZIONI PER IL COMMITTENTE. A) Realizzazione dei lavori di installazione. In base al D.M. 37/08 (articolo 8, comma 1), la Ditta abilitata all'installazione, al termine dei lavori, dovrà rilasciare la Dichiarazione di Conformità della realizzazione degli impianti elettrici alla regola d arte, corredata dagli elaborati e/o schemi del caso, oltre al presente progetto (con eventuali, successive varianti, assieme all As Built finale). Il materiale impiegato, ove necessario, dovrà essere marchiato IMQ (o equivalente marchio del Paese d origine) o con marchio aziendale che garantisce la conformità alla regola d arte come previsto dalla legge. 7 Facendi Davide Ingegnere Elettrico

9 B) Dichiarazione di conformità. Al termine dei lavori, sempre in base in base al recente D.M. 37/08 (articolo 7, comma 1), l impresa installatrice abilitata dovrà rilasciare al Committente la dichiarazione di conformità della realizzazione degli impianti elettrici alla regola d arte, corredata dagli elaborati e/o schemi del caso, oltre al presente progetto. (Per accettazione e conferma dati sull attività). Il Committente Il tecnico incaricato ELABORATO COMPOSTO DA 08 PAGINE NUMERATE Le copie del progetto in originale sono state consegnate alla Committenza 8 Facendi Davide Ingegnere Elettrico

10 RELAZIONE TECNICA Protezione contro i fulmini Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione Dati del Progettista Ragione sociale: Facendi Ing. Davide Indirizzo: Via Tinti 11 Città: Imola Cap: Provincia: BO Partita IVA: Codice Fiscale: FCNDVD80P04E289Q Dati Edificio: Descrizione struttura: Centro Sociale Sasso Morelli Comune: Imola Provincia: BO

11 SOMMARIO 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE 4. DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra 4.2 Dati relativi alla struttura 4.3 Dati relativi alle linee esterne 4.4 Definizione e caratteristiche delle zone 5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE 6. VALUTAZIONE DEI RISCHI 6.1 Rischio R 1 di perdita di vite umane Calcolo del rischio R Analisi del rischio R 1 7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE 8. CONCLUSIONI 9. APPENDICI 10. ALLEGATI 2

12 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO Questo documento contiene: - la relazione sulla valutazione dei rischi dovuti al fulmine; - la scelta delle misure di protezione da adottare ove necessarie. 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme: - CEI EN "Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi generali" Febbraio 2013; - CEI EN "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio" Febbraio 2013; - CEI EN "Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone" Febbraio 2013; - CEI EN "Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture" Febbraio 2013; - CEI "Linee guida per l'applicazione delle norme CEI EN 62305" Febbraio 2014; - CEI "Protezione contro i fulmini. Reti di localizzazione fulmini (LLS). Linee guida per l'impiego di sistemi LLS per l'individuazione dei valori di Ng (Norma CEI EN )" Febbraio INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE L'individuazione della struttura da proteggere è essenziale per definire le dimensioni e le caratteristiche da utilizzare per la valutazione dell'area di raccolta. La struttura che si vuole proteggere coincide con un intero edificio a sé stante, fisicamente separato da altre costruzioni. 3

13 Pertanto, ai sensi dell'art. A.2.2 della norma CEI EN , le dimensioni e le caratteristiche della struttura da considerare sono quelle dell'edificio stesso. 4. DATI INIZIALI 4.1 Densità annua di fulmini a terra La densità annua di fulmini a terra al kilometro quadrato nella posizione in cui è ubicata la struttura (in proposito vedere l'allegato "Valore di Ng"), vale: 4.2 Dati relativi alla struttura N g = 2,50 fulmini/anno km² Le dimensioni massime della struttura sono: A (m): 45 B (m): 18 H (m): 7 Hmax (m): 7 La destinazione d'uso prevalente della struttura è: altro In relazione anche alla sua destinazione d uso, la struttura può essere soggetta a: - perdita di vite umane In accordo con la norma CEI EN per valutare la necessità della protezione contro il fulmine, deve pertanto essere calcolato: - rischio R1; Le valutazioni di natura economica, volte ad accertare la convenienza dell adozione delle misure di protezione, non sono state condotte perché espressamente non richieste dal Committente. L edificio ha struttura portante metallica o in cemento armato con ferri d armatura continui. 4.3 Dati relativi alle linee elettriche esterne La struttura è servita dalle seguenti linee elettriche: - Linea di energia: Linea Elettrica - Linea di segnale: Linea Telefonica Le caratteristiche delle linee elettriche sono riportate nell'appendice Caratteristiche delle linee elettriche. 4.4 Definizione e caratteristiche delle zone Tenuto conto di: - compartimenti antincendio esistenti e/o che sarebbe opportuno realizzare; - eventuali locali già protetti (e/o che sarebbe opportuno proteggere specificamente) contro il LEMP 4

14 (impulso elettromagnetico); - i tipi di superficie del suolo all'esterno della struttura, i tipi di pavimentazione interni ad essa e l'eventuale presenza di persone; - le altre caratteristiche della struttura e, in particolare il lay-out degli impianti interni e le misure di protezione esistenti; sono state definite le seguenti zone: Z1: Zona Interna Z2: Zona Esterna Le caratteristiche delle zone, i valori medi delle perdite, i tipi di rischio presenti e le relative componenti sono riportate nell'appendice Caratteristiche delle Zone. 5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE L'area di raccolta AD dei fulmini diretti sulla struttura è stata valutata analiticamente come indicato nella norma CEI EN , art. A.2. L'area di raccolta AM dei fulmini a terra vicino alla struttura, che ne possono danneggiare gli impianti interni per sovratensioni indotte, è stata valutata analiticamente come indicato nella norma CEI EN , art. A.3. Le aree di raccolta AL e AI di ciascuna linea elettrica esterna sono state valutate analiticamente come indicato nella norma CEI EN , art. A.4 e A.5. I valori delle aree di raccolta (A) e i relativi numeri di eventi pericolosi all anno (N) sono riportati nell'appendice Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi. I valori delle probabilità di danno (P) per il calcolo delle varie componenti di rischio considerate sono riportate nell'appendice Valori delle probabilità P per la struttura non protetta. 6. VALUTAZIONE DEI RISCHI 6.1 Rischio R1: perdita di vite umane Calcolo del rischio R1 I valori delle componenti ed il valore del rischio R1 sono di seguito indicati. Z1: Zona Interna RA: 1,41E-08 RB: 7,05E-08 RU(Linea Elettrica): 9,64E-14 RV(Linea Elettrica): 4,82E-10 RU(Linea Telefonica): 1,20E-10 RV(Linea Telefonica): 6,02E-07 5

15 Totale: 6,88E-07 Z2: Zona Esterna RA: 9,71E-09 Totale: 9,71E-09 Valore totale del rischio R1 per la struttura: 6,98E Analisi del rischio R1 Il rischio complessivo R1 = 6,98E-07 è inferiore a quello tollerato RT = 1E SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE Poiché il rischio complessivo R1 = 6,98E-07 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05, non occorre adottare alcuna misura di protezione per ridurlo. 8. CONCLUSIONI Rischi che non superano il valore tollerabile: R1 SECONDO LA NORMA CEI EN LA PROTEZIONE CONTRO IL FULMINE NON E' NECESSARIA. In relazione al valore della frequenza di danno l'adozione di misure di protezione è comunque opportuna al fine di garantire la funzionalità della struttura e dei suoi impianti. Imola, febbraio 2016 Timbro e firma 6

16 9. APPENDICI APPENDICE - Caratteristiche della struttura A (m): 45 B (m): 18 H (m): 7 Hmax (m): 7 Coefficiente di posizione: in area con oggetti di altezza uguale o inferiore (CD = 0,5) Schermo esterno alla struttura: assente Densità di fulmini a terra (fulmini/anno km²) Ng = 2,50 APPENDICE - Caratteristiche delle linee elettriche Caratteristiche della linea: Linea Elettrica La linea ha caratteristiche uniformi lungo l'intero percorso Tipo di linea: energia - aerea Lunghezza (m) L = 80 Coefficiente ambientale (CE): suburbano SPD ad arrivo linea: livello I (PEB = 0,01) Caratteristiche della linea: Linea Telefonica La linea ha caratteristiche uniformi lungo l'intero percorso Tipo di linea: segnale - aerea Lunghezza (m) L = 1000 Coefficiente ambientale (CE): suburbano APPENDICE - Caratteristiche delle zone Caratteristiche della zona: Zona Interna Tipo di zona: interna Tipo di pavimentazione: ceramica (rt = 0,001) Rischio di incendio: ordinario (rf = 0,01) Pericoli particolari: medio rischio di panico (h = 5) Protezioni antincendio: nessuna (rp = 1) Schermatura di zona: assente Protezioni contro le tensioni di contatto e di passo: cartelli monitori isolamento Impianto interno: Linea Elettrica Alimentato dalla linea Linea Elettrica Tipo di circuito: Cond. attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) (Ks3 = 0,2) Tensione di tenuta: 1,0 kv Sistema di SPD - livello: I (PSPD = 0,01) Impianto interno: Linea Telefonica 7

17 Alimentato dalla linea Linea Telefonica Tipo di circuito: Cond. attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) (Ks3 = 0,2) Tensione di tenuta: 1,0 kv Sistema di SPD - livello: Assente (PSPD =1) Valori medi delle perdite per la zona: Zona Interna Rischio 1 Numero di persone nella zona: 50 Numero totale di persone nella struttura: 50 Tempo per il quale le persone sono presenti nella zona (ore all'anno): 2900 Perdita per tensioni di contatto e di passo (relativa a R1) LA = LU = 3,31E-06 Perdita per danno fisico (relativa a R1) LB = LV = 1,66E-05 Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: Zona Interna Rischio 1: Ra Rb Ru Rv Caratteristiche della zona: Zona Esterna Tipo di zona: esterna Tipo di suolo: erba (rt = 0,01) Protezioni contro le tensioni di contatto e di passo: cartelli monitori isolamento Valori medi delle perdite per la zona: Zona Esterna Numero di persone nella zona: 10 Numero totale di persone nella struttura: 50 Tempo per il quale le persone sono presenti nella zona (ore all'anno): 1000 Perdita per tensioni di contatto e di passo (relativa a R1) LA = 2,28E-06 Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: Zona Esterna Rischio 1: Ra APPENDICE - Frequenza di danno Frequenza di danno tollerabile FT = 0,1 Non è stata considerata la perdita di animali Applicazione del coefficiente rf alla probabilità di danno PEB e PB: no Applicazione del coefficiente rt alla probabilità di danno PTA e PTU: no FS1: Frequenza di danno dovuta a fulmini sulla struttura FS2: Frequenza di danno dovuta a fulmini vicino alla struttura FS3: Frequenza di danno dovuta a fulmini sulle linee entranti nella struttura FS4: Frequenza di danno dovuta a fulmini vicino alle linee entranti nella struttura Zona 8

18 Z1: Zona Interna FS1: 4,26E-03 FS2: 3,14E-02 FS3: 3,65E-02 FS4: 3,64E+00 Totale: 3,71E+00 Z2: Zona Esterna FS1: 4,26E-03 FS2: 0,00E+00 FS3: 0,00E+00 FS4: 0,00E+00 Totale: 4,26E-03 APPENDICE - Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi Struttura Area di raccolta per fulminazione diretta della struttura AD = 4,68E-03 km² Area di raccolta per fulminazione indiretta della struttura AM = 4,27E-01 km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta della struttura ND = 4,26E-03 Numero di eventi pericolosi per fulminazione indiretta della struttura NM = 7,77E-01 Linee elettriche Area di raccolta per fulminazione diretta (AL) e indiretta (AI) delle linee: Linea Elettrica AL = 0, km² AI = 0, km² Linea Telefonica AL = 0, km² AI = 4, km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta (NL) e indiretta (NI) delle linee: Linea Elettrica NL = 0, NI = 0, Linea Telefonica NL = 0,

19 NI = 3, APPENDICE - Valori delle probabilità P per la struttura non protetta Zona Z1: Zona Interna PA = 1,00E+00 PB = 1,0 PC (Linea Elettrica) = 1,00E-02 PC (Linea Telefonica) = 1,00E+00 PC = 1,00E+00 PM (Linea Elettrica) = 4,00E-04 PM (Linea Telefonica) = 4,00E-02 PM = 4,04E-02 PU (Linea Elettrica) = 1,00E-05 PV (Linea Elettrica) = 1,00E-02 PW (Linea Elettrica) = 1,00E-02 PZ (Linea Elettrica) = 1,00E-02 PU (Linea Telefonica) = 1,00E-03 PV (Linea Telefonica) = 1,00E+00 PW (Linea Telefonica) = 1,00E+00 PZ (Linea Telefonica) = 1,00E+00 Zona Z2: Zona Esterna PA = 1,00E+00 PB = 1,0 PC = 0,00E+00 PM = 0,00E+00 10

20 Ing. Facendi Davide Calcoli dimensionamento quadri elettrici DATI QUADRO N (1) - Q MONTANTE (Q01) Simbolo Fasi In [A] Ib [A] Ir [A] I diff. [A] Icc max [ka] Pot. Int. [ka] S Fase [mm²] S N [mm²] S PE [mm²] Tipo cavo L [m] C.d.T. [%] 1 L1 L2 L3 N 24,97 4, FG7OM1 2 L1 L2 L3 N ,41 1 In = 100 0,5 4, L1 L2 L3 N 57,05 4, FG7OM1 1 0,02% 4 L1 N 6 2,05 1 In = 6 0,03 2,524 4,5 1,5 1,5 1,5 FG7OM1 25 0,63% DATI QUADRO N (2)- BAR (Q02) Simbolo Fasi In [A] Ib [A] Ir [A] I diff. [A] Icc max [ka] Pot. Int. [ka] S Fase [mm²] S N [mm²] S PE [mm²] Tipo cavo L [m] C.d.T. [%] 1 L1 L2 L3 N ,76 1 In = 100 4, L1 L2 L3 N 25 1 In = 25 4, L1 L2 L3 N 25 1 In = 25 4, L1 L2 L3 N 20 2,51 1 In = 20 0,03 4,277 4,5 2,5 2,5 2,5 N07G9-K 20 0,19% 8 L1 L2 L3 N 63 34,72 1 In = 63 4,277 4, FG7OM1 50 0,67% 9 L1 L2 L3 N 16 6,31 1 In = 16 0,3 4, ,5 2,5 2,5 FG7OM1 60 1,44% 10 L1 L2 L3 N 10 7,25 1 In = 10 0,03 4,277 4,5 11 L1 N 10 4,83 1 In = 10 2,1 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 1 0,06% 12 L2 N 10 4,83 1 In = 10 2,1 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 1 0,06% 13 L3 N 10 4,83 1 In = 10 2,1 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 1 0,06% 14 L1 N 10 4,83 1 In = 10 2,1 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 1 0, L2 N 4 1,45 1 In = 4 2,1 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 1 0,02% 16 L1 L2 L3 N 10 7,25 1 In = 10 0,03 4,277 4,5 17 L1 N 10 4,83 1 In = 10 2,1 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 1 0,06% 18 L2 N 10 4,83 1 In = 10 2,1 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 1 0, L3 N 10 4,83 1 In = 10 2,1 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 1 0,06% 20 L2 N 4 1,45 1 In = 4 2,1 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 1 0,02% 21 L1 N 10 4,35 1 In = 10 0,03 2,445 4,5 22 L1 N 6 4,35 1 In = 6 2,1 1,5 1,5 1,5 FG7OM1 1 0,0005 Pagina 1 di 4

21 Ing. Facendi Davide 23 L2 N 6 3,09 1 In = 6 0,03 2,445 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 30 1,14% 24 L1 N 16 11,59 1 In = 16 0,03 2,445 4,5 2,5 2,5 2,5 N07G9-K 30 2,66% 25 L1 L2 L3 N 16 7,51 1 In = 16 0,03 4, ,5 2,5 2,5 N07G9-K 20 0,57% 26 L2 N 16 11,59 1 In = 16 0,03 2,445 4,5 2,5 2,5 2,5 N07G9-K 30 0, L3 N 16 11,59 1 In = 16 0,03 2,445 4,5 2,5 2,5 2,5 N07G9-K 30 2,66% 28 L1 L2 L3 N 16 7,51 1 In = 16 0,03 4, ,5 2,5 2,5 N07G9-K 20 0,57% 29 L2 N 16 11,59 1 In = 16 0,03 2,445 2,5 2,5 2,5 N07G9-K 30 2,66% 30 L3 N 16 11,59 1 In = 16 0,03 2,445 4,5 2,5 2,5 2,5 N07G9-K 30 0, L1 L2 L3 N 16 7,51 1 In = 16 0,03 4, ,5 2,5 2,5 N07G9-K 20 0,57% 32 L1 N 16 11,59 1 In = 16 0,03 2,445 4,5 2,5 2,5 2,5 N07G9-K 30 2,66% 33 L2 N 16 11,59 1 In = 16 0,03 2,445 4,5 2,5 2,5 2,5 N07G9-K 30 2,66% 34 L3 N 16 11,59 1 In = 16 0,03 2,445 4,5 2,5 2,5 2,5 N07G9-K 30 0, L1 N 16 5,8 1 In = 16 0,03 2,445 4,5 2,5 2,5 2,5 N07G9-K 30 2,66% 36 L2 N 16 5,8 1 In = 16 0,03 2,445 4,5 2,5 2,5 2,5 N07G9-K 30 2,66% 37 L1 L2 L3 N 20 13,33 1 In = 20 0,03 4, L1 L2 L3 N 12,85 4, N07G9-K 1 0, L1 N 4 0,48 1 In = 4 2, L1 N 6 0,48 1 In = 6 1,98 41 L1 N 6 0,48 1 In = 6 1,736 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 35 0,21% 42 L3 N 6 4,11 1 In = 6 0,03 1,238 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 30 0, L1 N 6 4,11 1 In = 6 0,03 1,238 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 30 0,45% DATI QUADRO N (3)- SALA (Q03) Simbolo Fasi In [A] Ib [A] Ir [A] I diff. [A] Icc max [ka] Pot. Int. [ka] S Fase [mm²] S N [mm²] S PE [mm²] Tipo cavo L [m] C.d.T. [%] 1 L1 L2 L3 N 63 46,29 1 In = 63 2, L1 L2 L3 N 25 1 In = 25 2, L1 L2 L3 N 40 28,74 1 In = 40 2,315 4, FG7OM1 20 0,90% 6 L1 L2 L3 N 10 4,71 1 In = 10 0,03 2,315 4,5 7 L1 N 10 4,83 1 In = 10 1,133 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 1 0,06% 8 L2 N 10 4,83 1 In = 10 1,133 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 1 0,06% 9 L3 N 10 4,83 1 In = 10 1,133 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 1 0,06% Pagina 2 di 4

22 Ing. Facendi Davide 10 L1 N 4 1,45 1 In = 4 1,133 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 1 0, L1 N 6 4,11 1 In = 6 0,03 1,238 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 30 0,45% 12 L1 L2 L3 N 16 7,51 1 In = 16 0,03 4, ,5 2,5 2,5 N07G9-K 20 0,57% 13 L1 N 16 11,59 1 In = 16 0,03 1,238 4,5 2,5 2,5 2,5 N07G9-K 30 2,66% 14 L2 N 16 11,59 1 In = 16 0,03 1,238 4,5 2,5 2,5 2,5 N07G9-K 30 0, L3 N 16 11,59 1 In = 16 0,03 1,238 4,5 2,5 2,5 2,5 N07G9-K 30 2,66% 16 L1 N 6 4,11 1 In = 6 0,03 1,238 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 30 0,45% 17 L1 N 6 4,11 1 In = 6 0,03 1,238 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 30 0,45% DATI QUADRO N (4)- CUCINA (Q04) Simbolo Fasi In [A] Ib [A] Ir [A] I diff. [A] Icc max [ka] Pot. Int. [ka] S Fase [mm²] S N [mm²] S PE [mm²] Tipo cavo L [m] C.d.T. [%] 1 L1 L2 L3 N 63 28,74 1 In = 63 1, L1 N 10 3,86 1 In = 10 0,03 0,668 4,5 4 L1 N 3,62 0,635 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 1 0,04% 5 L1 N 4 0,24 1 In = 4 0,635 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 25 0,07% 6 L1 L2 L3 N 16 7,51 1 In = 16 0,03 1, ,5 2,5 2,5 N07G9-K 20 0, L1 N 16 11,59 1 In = 16 0,03 0,668 4,5 2,5 2,5 2,5 N07G9-K 30 2,66% 8 L2 N 16 11,59 1 In = 16 0,03 0,668 4,5 2,5 2,5 2,5 N07G9-K 30 2,66% 9 L1 16 5,8 1 In = 16 0,03 0,668 4,5 2,5 2,5 2,5 N07G9-K 30 2,66% 10 L3 N 6 2,05 1 In = 6 0,03 0,668 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 25 0, L1 L2 L3 N 16 7,51 1 In = 16 0,03 1, ,5 2,5 2,5 N07G9-K 20 0,57% 12 L1 L2 L3 N 16 7,51 1 In = 16 0,03 1, ,5 2,5 2,5 N07G9-K 20 0,57% 13 L1 N 10 3,08 1 In = 10 0,03 0,668 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 20 0,75% 14 L2 N 10 3,08 1 In = 10 0,03 0,668 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 20 0,0075 DATI QUADRO N (5) - SEZIONAMENTO EMERGENZA CT Simbolo Fasi In [A] Ib [A] Ir [A] I diff. [A] Icc max [ka] Pot. Int. [ka] S Fase [mm²] S N [mm²] S PE [mm²] Tipo cavo L [m] C.d.T. [%] 1 L1 L2 L3 N 16 9,01 1 In = 16 0,366 2,5 2,5 2,5 FG7OM1 1 0,03% DATI QUADRO N (6) - CENTRALE TERMICA (Q05) Simbolo Fasi In [A] Ib [A] Ir [A] I diff. [A] Icc max [ka] Pot. Int. [ka] S Fase [mm²] S N [mm²] S PE [mm²] Tipo cavo L [m] C.d.T. [%] 1 L1 L2 L3 N 16 10,6 1 In = 16 0,357 6 Pagina 3 di 4

23 Ing. Facendi Davide 2 L1 L2 L3 N 10 1,36 1 In = 10 0,03 0,354 4,5 3 L1 L2 L3 2,5 0,11 0,64 In = 1,60 0, ,5 1,5 N07G9-K 25 0,12% 4 L1 L2 L3 1 0,02 1 In = 1 0, ,5 1,5 N07G9-K 25 0,12% 5 L1 L2 L3 2,5 0,11 0,64 In = 1,60 0, ,5 1,5 N07G9-K 25 0,12% 6 L1 L2 L3 1 0,22 1 In = 1 0, ,5 1,5 N07G9-K 25 0,12% 7 L1 L2 L3 1 0,22 1 In = 1 0, ,5 1,5 N07G9-K 25 0,12% 8 L1 L2 L3 N 16 8,02 1 In = 16 0,03 0,354 4,5 9 L1 N 10 7,73 1 In = 10 0,177 4,5 10 L1 N 25 7,73 1 In = 25 0, L1 N 25 7,73 1 In = 25 0,174 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 25 2,38% 12 L2 N 16 9,44 1 In = 16 0,177 4,5 2,5 2,5 2,5 N07G9-K 25 1,80% 13 L3 N 10 4,06 1 In = 10 0,177 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 25 1,24% 14 L1 L2 L3 N 16 3,86 1 In = 16 0,03 0,354 4,5 15 L1 N 6 2,42 1 In = 6 0,177 4,5 16 L1 N 2,42 0,175 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 30 0,89% 17 L2 N 16 4,83 1 In = 16 0,177 4,5 2,5 2,5 2,5 N07G9-K 25 0,92% 18 L1 L2 L3 N 16 2,41 1 In = 16 0,03 0,354 4,5 19 L1 10 3,38 1 In = 10 0,177 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 25 1,24% 20 L2 N 10 3,38 1 In = 10 0,177 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 25 1,24% 21 L3 N 10 3,38 1 In = 10 0,177 4,5 1,5 1,5 1,5 N07G9-K 25 1,24% DATI QUADRO N (7) - LATO C.A. FOTOVOLTAICO Simbolo Fasi In [A] Ib [A] Ir [A] I diff. [A] Icc max [ka] Pot. Int. [ka] S Fase [mm²] S N [mm²] S PE [mm²] Tipo cavo L [m] C.d.T. [%] 1 L1 L2 L3 N 20 3,59 1 In = 20 0,03 0, L1 L2 L3 N 20 3,59 1 In = 20 0, ,5 2,5 2,5 FG7OR 25 0,34% DATI QUADRO N (8)- Quadro di Campo Simbolo Fasi In [A] Ib [A] Ir [A] I diff. [A] Icc max [ka] Pot. Int. [ka] S Fase [mm²] S N [mm²] S PE [mm²] Tipo cavo L [m] C.d.T. [%] 1 L1 L2 L3 N 32 3,59 1 In = 32 0, L1 L2 L3 N 4,78 0,467 2,5 2,5 2,5 FG7OR 25 0,45% Pagina 4 di 4

24 CS Sasso Morelli Redattore Ing. Davide Facendi Telefono Fax LINERGY s.r.l. PR24F10ABR PRODIGY 24W 20LED 1H SA IP42 REST MODE / Scheda tecnica apparecchio Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. Emissione luminosa 1: Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: A causa dell'assenza di simmetria, per questa lampada non è possibile rappresentare la tabella UGR. DIALux 4.12 by DIAL GmbH Pagina 1

25 CS Sasso Morelli Redattore Ing. Davide Facendi Telefono Fax LINERGY s.r.l. PR11F10EBRT PRODIGY 11W 10LED 1H SE IP42 ENERGY TEST / Scheda tecnica apparecchio Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. Emissione luminosa 1: Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: A causa dell'assenza di simmetria, per questa lampada non è possibile rappresentare la tabella UGR. DIALux 4.12 by DIAL GmbH Pagina 2

26 CS Sasso Morelli Redattore Ing. Davide Facendi Telefono Fax Sala Polivalente / Riepilogo Altezza locale: m, Altezza di montaggio: m, Fattore di manutenzione: 0.80 Valori in Lux, Scala 1:143 Superficie ρ [%] E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m Superficie utile / Pavimento Soffitto Pareti (4) / Superficie utile: Altezza: Reticolo: Zona margine: m 128 x 128 Punti m Distinta lampade No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) LINERGY s.r.l. PR11F10EBRT PRODIGY 11W 10LED 1H SE IP42 ENERGY TEST (1.000) LINERGY s.r.l. PR24F10ABR PRODIGY 24W 20LED 1H SA IP42 REST MODE (1.000) Φ (Lampada) [lm] Φ (Lampadine) [lm] P [W] Totale: 600 Totale: Potenza allacciata specifica: 0.00 W/m² = 0.00 W/m²/ lx (Base: m²) DIALux 4.12 by DIAL GmbH Pagina 3

27 CS Sasso Morelli Redattore Ing. Davide Facendi Telefono Fax Sala Polivalente / Lista pezzi lampade 3 Pezzo LINERGY s.r.l. PR11F10EBRT PRODIGY 11W 10LED 1H SE IP42 ENERGY TEST Articolo No.: PR11F10EBRT Flusso luminoso (Lampada): 135 lm Flusso luminoso (Lampadine): 135 lm Potenza lampade: 0.0 W Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: Dotazione: 1 x 10LED (Fattore di correzione 1.000). Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. 1 Pezzo LINERGY s.r.l. PR24F10ABR PRODIGY 24W 20LED 1H SA IP42 REST MODE Articolo No.: PR24F10ABR Flusso luminoso (Lampada): 195 lm Flusso luminoso (Lampadine): 195 lm Potenza lampade: 0.0 W Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: Dotazione: 1 x 20LED (Fattore di correzione 1.000). Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. DIALux 4.12 by DIAL GmbH Pagina 4

28 CS Sasso Morelli Redattore Ing. Davide Facendi Telefono Fax Sala Polivalente / Risultati illuminotecnici Flusso luminoso sferico: 600 lm Potenza totale: 0.0 W Fattore di manutenzione: 0.80 Zona margine: m Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale Superficie utile / / Pavimento Soffitto Parete Parete Parete Parete Regolarità sulla superficie utile E min / E m : (1:6) E min / E max : (1:38) Potenza allacciata specifica: 0.00 W/m² = 0.00 W/m²/ lx (Base: m²) DIALux 4.12 by DIAL GmbH Pagina 5

29 CS Sasso Morelli Redattore Ing. Davide Facendi Telefono Fax Sala Biliardo / Riepilogo Altezza locale: m, Altezza di montaggio: m, Fattore di manutenzione: 0.80 Valori in Lux, Scala 1:90 Superficie ρ [%] E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m Superficie utile / Pavimento Soffitto Pareti (4) / Superficie utile: Altezza: Reticolo: Zona margine: m 128 x 128 Punti m Distinta lampade No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) 1 2 LINERGY s.r.l. PR11F10EBRT PRODIGY 11W 10LED 1H SE IP42 ENERGY TEST (1.000) Φ (Lampada) [lm] Φ (Lampadine) [lm] P [W] Totale: 270 Totale: Potenza allacciata specifica: 0.00 W/m² = 0.00 W/m²/ lx (Base: m²) DIALux 4.12 by DIAL GmbH Pagina 6

30 CS Sasso Morelli Redattore Ing. Davide Facendi Telefono Fax Sala Biliardo / Lista pezzi lampade 2 Pezzo LINERGY s.r.l. PR11F10EBRT PRODIGY 11W 10LED 1H SE IP42 ENERGY TEST Articolo No.: PR11F10EBRT Flusso luminoso (Lampada): 135 lm Flusso luminoso (Lampadine): 135 lm Potenza lampade: 0.0 W Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: Dotazione: 1 x 10LED (Fattore di correzione 1.000). Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. DIALux 4.12 by DIAL GmbH Pagina 7

31 CS Sasso Morelli Redattore Ing. Davide Facendi Telefono Fax Sala Biliardo / Risultati illuminotecnici Flusso luminoso sferico: 270 lm Potenza totale: 0.0 W Fattore di manutenzione: 0.80 Zona margine: m Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale Superficie utile / / Pavimento Soffitto Parete Parete Parete Parete Regolarità sulla superficie utile E min / E m : (1:3) E min / E max : (1:11) Potenza allacciata specifica: 0.00 W/m² = 0.00 W/m²/ lx (Base: m²) DIALux 4.12 by DIAL GmbH Pagina 8

32 CS Sasso Morelli Redattore Ing. Davide Facendi Telefono Fax Bar / Riepilogo Altezza locale: m, Fattore di manutenzione: 0.80 Valori in Lux, Scala 1:118 Superficie ρ [%] E m [lx] E min [lx] E max [lx] E min / E m Superficie utile / Pavimento Soffitto Pareti (6) / Superficie utile: Altezza: Reticolo: Zona margine: m 128 x 128 Punti m Distinta lampade No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) LINERGY s.r.l. PR11F10EBRT PRODIGY 11W 10LED 1H SE IP42 ENERGY TEST (1.000) LINERGY s.r.l. PR24F10ABR PRODIGY 24W 20LED 1H SA IP42 REST MODE (1.000) Φ (Lampada) [lm] Φ (Lampadine) [lm] P [W] Totale: 600 Totale: Potenza allacciata specifica: 0.00 W/m² = 0.00 W/m²/ lx (Base: m²) DIALux 4.12 by DIAL GmbH Pagina 9

33 CS Sasso Morelli Redattore Ing. Davide Facendi Telefono Fax Bar / Lista pezzi lampade 3 Pezzo LINERGY s.r.l. PR11F10EBRT PRODIGY 11W 10LED 1H SE IP42 ENERGY TEST Articolo No.: PR11F10EBRT Flusso luminoso (Lampada): 135 lm Flusso luminoso (Lampadine): 135 lm Potenza lampade: 0.0 W Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: Dotazione: 1 x 10LED (Fattore di correzione 1.000). Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. 1 Pezzo LINERGY s.r.l. PR24F10ABR PRODIGY 24W 20LED 1H SA IP42 REST MODE Articolo No.: PR24F10ABR Flusso luminoso (Lampada): 195 lm Flusso luminoso (Lampadine): 195 lm Potenza lampade: 0.0 W Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: Dotazione: 1 x 20LED (Fattore di correzione 1.000). Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade. DIALux 4.12 by DIAL GmbH Pagina 10

34 CS Sasso Morelli Redattore Ing. Davide Facendi Telefono Fax Bar / Risultati illuminotecnici Flusso luminoso sferico: 600 lm Potenza totale: 0.0 W Fattore di manutenzione: 0.80 Zona margine: m Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale Superficie utile / / Pavimento Soffitto Parete Parete Parete Parete Parete Parete Regolarità sulla superficie utile E min / E m : (1:11) E min / E max : (1:42) Potenza allacciata specifica: 0.00 W/m² = 0.00 W/m²/ lx (Base: m²) DIALux 4.12 by DIAL GmbH Pagina 11

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