La Sanità in Italia: Nuove prospettive. Giovambattista Capasso Presidente SIN
|
|
- Eugenio Corradi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La Sanità in Italia: Nuove prospettive Giovambattista Capasso Presidente SIN
2 L attività nefrologica in Italia I numeri pazienti emodializzati pazienti in dialisi peritoneale trapiantati renale incidenti in trattamento dialitico affetti da malattia renale cronica 15 milioni di ipertesi e 8 milioni di diabetici con possibile danno renale Migliaia di pazienti con insufficienza renale acuta, trapianto di organi, gravi patologie cardiovascolari, trattati con tecniche depurative extracorporee in Area Critica
3 L attività nefrologica in Italia I costi Dialisi 2 miliardi 475 milioni Acuti 55 milioni (?) DRG nefrologici (Cergas) 216 milioni (?) Ambulatorio 20 milioni (?) Totale 2 miliardi 800 milioni
4 Il Decreto Balduzzi I Nuovi Standard Ospedalieri Gli ospedali o presidi di base Gli ospedali o presidi di I livello Gli ospedali o presidi di II livello
5 Decreto Balduzzi Le Reti per patologia Sono previste reti territoriali per patologia che integrano l attività ospedaliera: Rete per le emergenze cardiologiche Rete per il trauma Rete per l ictus Rete oncologica Rete pediatrica Rete neonatologica Rete delle medicine specialistiche
6
7 La Nefrologia nel Decreto Balduzzi L individuazione delle strutture di degenza per la Nefrologia prevede: Una struttura di Nefrologia abilitata al trapianto ogni 2-4 milioni di abitanti Una struttura di Nefrologia Pediatrica ogni 4-6 milioni di abitanti Una struttura di Nefrologia ogni abitanti Una struttura di Emodialisi* ogni abitanti Non prevede una Rete territoriale specifica per le malattie renali * Sul significato da attribuire al termine Struttura di Emodialisi vi è notevole incertezza (posti letto o posti tecnici?).
8 Le proposte della SIN al Ministro Valorizzazione della Rete Ospedaliera e individuazione di Presidi a varia complessità Integrazione con la rete Territoriale (MMG e Ospedali di Comunità) Graduazione nei livelli di intensità di cure Implementazione della Clinical Governance Analisi dei fabbisogni nefrologici dei cittadini-utenti (nefropatici, dializzati, trapiantati) Determinazione della funzione nefrologica nei diversi setting assistenziali (Territorio, Presidio Base, 1 livello, 2 livello)
9 Le principali differenze tra le proposte del Decreto e quelle della SIN Una Struttura di Nefrologia abilitata al trapianto ogni 2-4 milioni di abitanti Una Struttura di Nefrologia Pediatrica ogni 6 milioni di abitanti Una Struttura di Nefrologia ogni abitanti Una struttura di Emodialisi* ogni abitanti Non prevede strutture Nefrodialitiche negli ospedali di base Non prevede una Rete territoriale specifica per le malattie renali Una Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi con Trapianto ogni di abitanti Una Struttura Complessa di Nefrologia Pediatrica ogni di abitanti Una Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi ogni abitanti Una Struttura Funzionale di Nefrologia Emodialisi con posti letto dipartimentali ogni abitanti Prevede un articolata Rete Nefrologica Ospedaliera e Territoriale
10 I Risultati Dicembre 2012 : la insufficienza renale cronica viene riconosciuta nei LEA (anche il rene policistico) Febbraio 2013 : istituzione presso il Ministero della Salute di un tavolo di lavoro per prevenire la comparsa e/o la l aggravamento della IRC
11 Le proposte della SIN: la Rete Nefrologica I motivi che rendono indispensabile la creazione di una Rete Nefrologica sono: La prevalenza importante della malattia renale, le peculiarità conoscitive ed operative che la gestione di tali malati comporta, la presenza di quadri clinici che richiedono diversi gradi di complessità diagnostica e di intensità di cura.
12 La Rete Nefrologica Ospedaliera Si possono ipotizzare due tipi di rete che, peraltro, non sono mutuamente esclusivi e possono coesistere : Organizzazione classica Hub and Spoke Organizzazione per Centri con competenze specifiche
13 La Rete Hub e Spoke Centro Spoke Centro Spoke Centro Centro Hub Centro Spoke Centro Spoke Centro Spoke E lo schema classico: al di là di una complessità convenuta sia di tipo diagnostico che terapeutico, i centri Spoke inviano malati al centro Hub
14 Organizzazione per competenze o modello Hub Multiplo Nel modello schematizzato nella diapositiva seguente i Centri Nefrologici di una macroarea (regione o più regioni) acquisirebbero delle competenze di II livello che, opportunamente definite e rese pubbliche, costituirebbero la base per uno scambio di pazienti con patologie complesse, tra Centri HUB. I Centri SPOKE a loro volta invierebbero i loro pazienti a quello dei centri HUB che meglio risponde alle esigenze di quel particolare caso.
15 Organizzazione per competenze o modello Hub Multiplo Centro creazione/gestione accessi vascolari complessi Centro avviamento Dialisi Peritoneale Centro effettuazione/ lettura biopsie renali Centro specializzato in Aferesi Terapeutica Centro Spoke Centro per lo studio della malattie rare e genetiche
16 World Kidney Day 2013
17 Insufficienza Renale Acuta I numeri 5% di tutti i pazienti ricoverati in ospedale in modo più o meno grave. Sono più frequenti in reparti ad alto rischio come la chirurgia cardiaca e le terapie intensive
18 Il trattamento dell IRA deve essere di pertinenza del nefrologo A fronte di un aumento nel numero di casi di IRA si assiste ad un tentativo di espropriare il nefrologo dalla gestione di tale patologia. Ciò accade sia in ambiente intensivistico sia in ambiente internistico e riguarda sia i pazienti che necessitano di un trattamento medico che quelli che necessitano di trattamenti dialitici.
19 Il trattamento dell IRA deve essere di pertinenza del nefrologo Questo atteggiamento è di grave nocumento al paziente critico che viene privato dell opera dello specialista più esperto nella gestione della sua patologia. Va infatti considerato che la qualità delle prestazioni erogate è ritenuta universalmente funzione della quantità delle prestazione effettuate
20 Il trattamento dell IRA deve essere di pertinenza del nefrologo Non possono sussistere dubbi sul fatto che qualsiasi nefrologo gestisce un numero di trattamenti dialitici enormemente superiore a quello effettuato dal più esperto dei Rianimatori. Pertanto l esclusione dei nefrologi dalla gestione del paziente con IRA va considerata a tutti gli effetti una forma di malpractice.
21 Il trattamento dell IRA deve essere di pertinenza del nefrologo La SIN si sta dando fare per promuovere linee guida e atti di indirizzo che mettano fine a questa malpractice nei pazienti con IRA. La SIN propone pertanto la integrazione della funzione nefrologica nella Rete Emergenza-Urgenza negli Ospedali dotati di Terapie Intensive e Sub- Intensive, con l'affidamento esclusivo al Nefrologo della gestione di tutte le tecniche depurative extracorporee. I volumi di attività di queste tecniche complesse possono garantire l efficienza e l efficacia delle prestazioni, specifiche della funzione nefrologica.
22 Euro La terapia sostitutiva della IRC Analisi dei costi Costo dal 1 al 10 anno di HD, DP, Tx in Italia HD PD TX
23 Integrazione Ospedale - Territorio Assetto metabolico Dati biochimici di base Comorbilità
24 La Rete Nefrologica Territoriale Il paziente nefrologico che non necessita di ricovero può essere gestito ricorrendo a pacchetti ambulatori complessi richiesti dal Medico di Medicina Generale ed effettuati mediante un approccio multispecialistico (Nefrologo, Cardiologo, Diabetologo, Oculista) e multiprofessionale (Dietista, Infermiere, Fisioterapista) il tutto coordinato dal Nefrologo (approvati nella Regione Lazio e in corso di approvazione nella Regione Puglia)
25 PACCHETTI AMBULATORIALI COMPLESSI OSPEDALIERI Coordinamento Nefrologico PACH per l ipertensione arteriosa PACH per la calcolosi renale PACH per la diagnosi e la gestione della malattia renale cronica PACH per l accertamento all idoneità al trapianto renale PACH per lo studio del donatore vivente di rene Specialisti coinvolti: Internisti, Cardiologi, Diabetologi, Oculisti, Urologi, Psicologi, ecc. Altre Professioni: Dietisti, Fisioterapisti, Infermieri, ecc.
26 CONCLUSIONI I Una buona sanità distribuita su tutto il territorio nazionale è una priorità di tutte le società civili. L introduzione di nuove forme organizzative dei servizi sanitari richiede nuove strutture e innovative pratiche cliniche basate sulla integrazione tra professionisti di differenti discipline e tra diversi erogatori di cure primarie, secondarie e terziarie. Il modello della Rete Ospedaliera e l integrazione Ospedale Territorio permette una efficace prevenzione delle malattie renali e delle sue complicanze, soprattutto cardiovascolari, riducendo i costi e migliorando gli esiti a breve e a lungo termine.
27 CONCLUSIONI II La riduzione della spesa sanitaria legata alle malattie renali si ottiene inoltre attraverso la diffusione della cultura della donazione d'organo e l'incremento dei trapianti renali e la deospedalizzazione del paziente nefropatico con la promozione della emodialisi domiciliare e della dialisi peritoneale. Il riconoscimento di una attività già esistente e non comprimibile poiché costituita da trattamenti salvavita, sarà in grado di mantenere una eccellenza della sanità italiana, introducendo importanti elementi di razionalizzazione e contenimento della spesa.
Epidemiologia della Malattia Renale cronica. Strutture della Rete Nefrologica Piemontese. Attività
Scheda Tecnica: dati 2012 Epidemiologia della Malattia Renale cronica Un recente studio della Società Italiana di Nefrologia (SIN), condotto in collaborazione con la Società Italiana di Medicina generale
DettagliIL CASO DELL OSPEDALE BEL COLLE- ASL VITERBO
Formule istituzionali, modelli organizzativi e gestionali per i servizi nefrologici IL CASO DELL OSPEDALE BEL COLLE- ASL VITERBO 1 Cosa ci insegna il caso 1. Interdipendenze pubblico-privato: Il ruolo
DettagliCosti e benefici nelle sale operatorie del futuro
Sostenibilità ed organizzazione tecnologica ospedaliera: guardare con altri occhi costi, indicatori di efficienza ed esiti Costi e benefici nelle sale operatorie del futuro DOT T. LUCA CARPINELLI 1 Strutture
DettagliLa Gestione Integrata del Diabete tipo 2
La Gestione Integrata del Diabete tipo 2 Franco Ghini Referente Area ospedaliera Azienda USL Modena Direttore Sanitario: Andrea Guerzoni ASSISTENZA INTEGRATA... Ospedale Dietista PAZIENTE Team diabetologico
DettagliRIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE
RIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE Ann Marie Pietrantonio Modena 16-05 - 2014 Perché cambiare? Direzione Sanitaria NOCSAE Il modello organizzativo è coerente rispetto al contesto attuale e prevedibile
DettagliIl welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali
Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO Teresa Petrangolini 23 giugno 2014
DettagliI PDTA in Medicina Fisica e Riabilitativa, una strategia per contemperare appropriatezza, efficacia ed efficienza della prestazione
I PDTA in Medicina Fisica e Riabilitativa, una strategia per contemperare appropriatezza, efficacia ed efficienza della prestazione Dott. Lorenzo Antonio de Candia Direttore Dipartimento Medicina Fisica
DettagliIL CASO DEL P.O. DI S. MARTA E S. VENERA ACIREALE, ASP 3 CATANIA
Formule istituzionali, modelli organizzativi e gestionali per i servizi nefrologici IL CASO DEL P.O. DI S. MARTA E S. VENERA ACIREALE, ASP 3 CATANIA 1 Cosa ci insegna il caso Le modalità di governo delle
DettagliIL CASO DELL AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA S.ORSOLA-MALPIGHI
Formule istituzionali, modelli organizzativi e gestionali per i servizi nefrologici IL CASO DELL AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA S.ORSOLA-MALPIGHI 1 Cosa ci insegna il caso 1. La vocazione della nefrologia
DettagliLe Cure Palliative erogate in Rete
Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26
DettagliPRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative
PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione
DettagliBAMBINI E MALATTIE RARE: RARI MA NON SOLI
MALATTIE RARE E DISABILITA Seconda Giornata Europea delle Malattie Rare BAMBINI E MALATTIE RARE: RARI MA NON SOLI 27 Febbraio 2009 Dott. Massimiliano Raponi Direttore Sanitario IRCCS Ospedale Pediatrico
DettagliIL PROGETTO DELLA REGIONE VENETO
LA PRESCRIZIONE DELL ESERCIZIO FISICO NELL AMBITO DEL SSN IL PROGETTO DELLA REGIONE VENETO DONATELLA NOVENTA Direttore UOC Medicina dello sport, Ospedale Noale (VE) Responsabile Centro Specializzato Tutela
DettagliAGGIORNAMENTI IN NEFROLOGIA, IPERTENSIONE ARTERIOSA E DIABETE. XII Edizione
AGGIORNAMENTI IN NEFROLOGIA, IPERTENSIONE ARTERIOSA E DIABETE XII Edizione Servizio Sanitario della Toscana Dipartimento Medicina Clinica e Specialistica UU.OO. di Nefrologia e Dialisi U.O.C. Diabetologia
DettagliAGGIORNAMENTI IN NEFROLOGIA, IPERTENSIONE ARTERIOSA E DIABETE. XII Edizione
AGGIORNAMENTI IN NEFROLOGIA, IPERTENSIONE ARTERIOSA E DIABETE XII Edizione Servizio Sanitario della Toscana Dipartimento Medicina Clinica e Specialistica UU.OO. di Nefrologia e Dialisi U.O.C. Diabetologia
DettagliLa gestione del paziente diabetico dalla dimissione ospedaliera alla presa in carico da parte del Servizio Diabetologico: aspetti infermieristici
LA COMPLESSITA' ASSISTENZIALE DELLA PERSONA CON DIABETE IN OSPEDALE E SUL TERRITORIO: UN UPDATE SULLE PIU' RECENTI ACQUISIZIONI DI GOVERNO CLINICO E GESTIONE DELLA TERAPIA. Cento 28 maggio 2016 La gestione
DettagliPraticare l integrazione tra le Aziende: suggestioni da un esperienza in corso
LA SANITÀ TERRITORIALE ED I SUOI SVILUPPI MEDICINA DI COMUNITÀ E AFT CONFRONTO E INTEGRAZIONE Praticare l integrazione tra le Aziende: suggestioni da un esperienza in corso Dr.ssa Simona Dei Siena, 25
DettagliChiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale
Chiara Volpone I PDTA: A come Assistenziale in un contesto ad elevata complessità e con risorse limitate come quello del SSN, la Pianificazione e la Programmazione sono di estrema rilevanza ai fini del
DettagliUNITA OPERATIVA DIVISIONE CLINICIZZATA DI NEFROLOGIA
pag. 7 AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA SCHEDA INFORMATIVA UNITA OPERATIVE CLINICHE UNITA OPERATIVA DIVISIONE CLINICIZZATA DI NEFROLOGIA PRESIDIO OSPEDALE CIVILE MAGGIORE MA 28 Rev. 0
DettagliD.G.R. n del 12 ottobre 2009
D.G.R. n. 8 12316 del 12 ottobre 2009 Potenziamento delle cure domiciliari nei affetti da insufficienza renale terminale con necessità di trattamento dialitico tramite Contributo economico di sostegno
DettagliAZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI. a quella di cui al punto II.2.1) lett. b del bando di gara di seguito riportata.
a quella di cui al punto II.2.1) lett. b del bando di gara di seguito riportata. Lotto 1: lavorazione Categoria DPR. 34/2000 qualificazione obbligatoria importo % OG1 IV si 1.630.980,00 62,73 OG11 III
DettagliIL CASO DI TORINO NORD, L OSPEDALE SAN GIOVANNI BOSCO
Formule istituzionali, modelli organizzativi e gestionali per i servizi nefrologici IL CASO DI TORINO NORD, L OSPEDALE SAN GIOVANNI BOSCO Cosa ci insegna il caso Quali modalità organizzative sono state
DettagliAREA OSPEDALIERA. Strutture Semplici Dipartimento Diagnostica per immagini Radioterapia
AREA OSPEDALIERA ALL.B) Dipartimento Area Critica 1.UTIC 2.Emodinamica 3.Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione 4.Cardiologia pediatrica 5. O.B.L 6.Terapia intensiva 7.Ospedalizzazione domiciliare 8.Terapia
DettagliU.C.C.P. San Giorgio del Sannio: presentazione primi dati di attività
Emergenza cronicità in Campania: nuovi modelli organizzativi AFT e UCCP U.C.C.P. San Giorgio del Sannio: presentazione primi dati di attività Dott. Alessandro Cataffo Resp.le UOC Assistenza Sanitaria Distretto
DettagliDELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 521 DEL 14/06/2016
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 521 DEL 14/06/2016 OGGETTO: Attivazione Modulo Logistico Dipartimentale - Area Medica
DettagliVI Sessione Sindromi coronariche acute Convention delle UTIC. Archivio STEMI in Lombardia: dove stiamo andando Maurizio Bersani
VI Sessione Sindromi coronariche acute Convention delle UTIC Archivio STEMI in Lombardia: dove stiamo andando Maurizio Bersani La Regione Lombardia 23.863 Kmq, 10.000.000 ab. 140.000 operatori sanitari
DettagliL assistenza al Bambino con Disabilità e malattie croniche
L assistenza al Bambino con Disabilità e malattie croniche I punti di vista dei medici Guido Castelli Gattinara Dipartimento di Medicina Pediatrica UOC di Pediatria - Palidoro 2 BAMBINI CON DISABILITA
DettagliINCONTRI AZIENDA APERTA
INCONTRI AZIENDA APERTA DOTT. VIGLINO GIUSTO DIPARTIMENTO AREA MEDICA DIPARTIMENTO AREA MEDICA OBIETTIVI E PROGETTI FUTURI Pollenzo, Aula magna Università degli studi di Scienze Gastronomiche DIPARTIMENTO
DettagliIntensità di cure in area medica presso l ospedale versilia
G Ital Nefrol 2012; 29 (2): 238-242 PROFESSIONE NEFROLOGO Intensità di cure in area medica presso l ospedale versilia Paola Lambelet, Domenico Amoroso, Maurizio Lera, Alessandro Torrini, Grazia Luchini,
Dettagli9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica. Innovazione dei percorsi clinicoassistenziali
9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica Bologna, 14 marzo 2014 Innovazione dei percorsi clinicoassistenziali in pneumologia: l accesso domiciliare
DettagliIL PAZIENTE EMODIALIZZATO:
IL PAZIENTE EMODIALIZZATO: UNA STORIA FRAGILE Federica Manescalchi S.S. EMODIALISI SMN GIORNATE MEDICHE DI SANTA MARIA NUOVA 28/09/2012 MEDLINE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! FRAILTY AND DIALYSIS PAZIENTE FRAGILE????????????????
DettagliPERCORSI DI INNOVAZIONE NELLE CURE PRIMARIE Convegno Nazionale Parma, Ottobre 2011
PERCORSI DI INNOVAZIONE NELLE CURE PRIMARIE Convegno Nazionale Parma, 21-22 Ottobre 2011 Integrazione ospedale territorio come strumento per l accesso alle cure e garanzia di continuità dell assistenza
DettagliNuove strutture di cure intermedie e riorganizzazione dei posti letto di temporaneità
Nuove strutture di cure intermedie e riorganizzazione dei posti letto di temporaneità Bassano del Grappa, martedì 4 novembre 2014 Le strutture di cure intermedie e le Cure Primarie Francesca Busa Direttore
DettagliDa oltre 50 anni al servizio dell uomo
Da oltre 50 anni al servizio dell uomo Chi siamo L a Pclinico San Marco Spa è stata costituita nel 1957 ed ha iniziato l attività negli anni 60. Dopo una fase di avviamento entra a regime, affermandosi
DettagliRegolamento Didattico. Scuola di Specializzazione in Medicina d emergenza-urgenza
Regolamento Didattico Scuola di Specializzazione in Medicina d emergenza-urgenza Elenco attività formative Piano degli studi I anno S.S.D. CFU Discipline di base per la formazione del MED/01, MED/05, M-PSI/08,
DettagliJOB DESCRIPTION PER DIRETTORE USC TERAPIA INTENSIVA E SUBINTENSIVA (TIS) La Struttura Complessa Terapia Intensiva e Subintensiva (TIS)
JOB DESCRIPTION PER DIRETTORE USC TERAPIA INTENSIVA E SUBINTENSIVA (TIS) La Struttura Complessa Terapia Intensiva e Subintensiva (TIS) La Struttura Complessa Terapia Intensiva e Subintensiva (TIS) afferisce
DettagliLe cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale
Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale 11 novembre 2015, ore 13 Sala Caduti di Nassirya Senato della Repubblica Italo Penco Direttore sanitario Fondazione Roma Sanità OMS: i bisogni
DettagliIl ruolo dell infermiere nelle cure palliative in nefrologia. Paola Chiappini U.O Nefrologia e Dialisi A.U.S.L. Piacenza
Il ruolo dell infermiere nelle cure palliative in nefrologia Paola Chiappini U.O Nefrologia e Dialisi A.U.S.L. Piacenza Il paziente e la famiglia Il paziente con M.R.C. deve affrontare un cammino molto
DettagliPROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA
PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA (AOU SASSARI & ASL OLBIA) Avvio fase Sperimentale A cura di: AOU SS ASL 2 OLBIA (BOZZA) Febbraio 2016 1 Premessa:
DettagliLa gestione integrata del Diabete Tipo 2 in Piemonte
Prevenire le complicanze del diabete: dalla ricerca di base all assistenza Roma, Istituto Superiore di Sanità 18-19 Febbraio 2008 La gestione integrata del Diabete Tipo 2 in Piemonte Roberto Sivieri Azienda
DettagliNUOVO OSPEDALE DELLA ZONA ORIENTALE DI NAPOLI
UFFICIO STAMPA NUOVO OSPEDALE DELLA ZONA ORIENTALE DI NAPOLI OSPEDALE DEL MARE CONFERENZA STAMPA lunedì 05 giugno 2017 via Marina, palazzo Armieri pag. 1 di 7 CRONOLOGIA completamento lavori e forniture...
DettagliPiano di prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Anno Individuazione dei soggetti fragili da inserire nel percorso di monitoraggio
Piano di prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Anno 2014 1. Individuazione dei soggetti fragili da inserire nel percorso di monitoraggio CRITERI DI INCLUSIONE 1) età tra 0 1 anno e > 64 anni
DettagliPriorità di Governo Clinico. Esempio. Glossario. Glossario. Esempio. Survey. Progetti. Indicatori
Convention Nazionale Clinical Governance e Management Aziendale Sostenibilità delle innovazioni organizzative nell era del federalismo sanitario Bologna, 15-16 ottobre 2010 OBIETTIVI Survey Priorità di
DettagliAzienda USL 12 VIAREGGIO
Settore OSPEDALE Scheda di udget Area/Dipart. AREA MEDICA Incontro del 30 Gennaio Responsabile Dott.ssa Paola Lambelet Retribuzione Indicatore Note Target Peso Obiettivo Peso Area A e Audit, M&M, C14.2
DettagliMonica Bravi e Andrea Pession
Monica Bravi e Andrea Pession La rete ospedale-territorio per la lotta al dolore 23 maggio 2012 L Accademia delle Scienze di Medicina Palliativa è una struttura operativa coordinata dalla Fondazione Isabella
DettagliCURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. CASERTA DOMENICO Data di nascita 08/10/1951. DI CASERTA Dirigente Medico - U.O.C. NEFROLOGIA E DIALISI
INFORMAZIONI PERSONALI Nome CASERTA DOMENICO Data di nascita 08/10/1951 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio DIRIGENTE MEDICO AZIENDA OSPEDALIERA SANT ANNA E SAN SEBASTIANO
DettagliI Report per la Medicina Generale nella APSS di Trento
Bologna 18 maggio 2016 I Report per la Medicina Generale nella APSS di Trento Marina Ferri Servizio farmaceutico APSS Trento Dati di contesto 537.416 abitanti 363 MMG 78 PdF 7 ospedali 2.141 posti letto
DettagliNetwork Italiano Promozione Acido Folico Risultati e prospettive
Network Italiano Promozione Acido Folico Risultati e prospettive Acido Folico e la rete della Consulenza Genetica Roma 15 Dicembre 2006 Delibera Giunta Regionale n.1267 del 22 luglio 2002 Istituzione e
DettagliF O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome FELETTI CARLO Indirizzo VIA FIORENZUOLA N. 78 47521 CESENA (FC), ITALIA Telefono Fax E-mail Nazionalità italiana
DettagliDECRETO N Del 30/03/2015
DECRETO N. 2461 Del 30/03/2015 Identificativo Atto n. 74 DIREZIONE GENERALE SALUTE Oggetto APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO TECNICO FINALIZZATO ALLA DEFINIZIONE DEL PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO-ASSISTENZIALE
DettagliI PDTA RUOLO DEL DIABETOLOGO. Dott.G.GIORDANO
I PDTA RUOLO DEL DIABETOLOGO Dott.G.GIORDANO PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE SUPERAMENTO DI UNA ASSISTENZA A COMPARTIMENTI STAGNI VISIONE SISTEMICA DELL ASSISTENZA FONDAMENTALE NELLE PATOLOGIE
DettagliASST MELEGNANO E DELLA MARTESANA. L offerta dei servizi sanitari sul territorio della Martesana
ASST MELEGNANO E DELLA MARTESANA L offerta dei servizi sanitari sul territorio della Martesana Le novità previste all ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio 23 Settembre 2016 1 AZIENDA SOCIO SANITARIA
DettagliC U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Cognome e Nome GAROFALO CINZIA MILANO, 4 NOVEMBRE 1970 TEL. 335 5793855 Email cinzia.garofalo@policlinico.mi.it ESPERIENZA PROFESSIONALE Date Dal 1.07.2015
DettagliNedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli
Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli 1 Il nuovo welfare Empoli 15 Giugno 2012 Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli 2 Transizione epidemiologica - Italia - 1890-1997
DettagliPIANO REGIONALE PER L ASSISTENZA AL PAZIENTE CON SCOMPENSO CARDIACO
PIANO REGIONALE PER L ASSISTENZA AL PAZIENTE CON SCOMPENSO CARDIACO SUL MODELLO DELLA CONSENSUS CONFERENCE NAZIONALE MODELLI GESTIONALI DEL PAZIENTE CON SCOMPENSO CARDIACO VEDI ALLEGATO TRATTO DA: GIORNALE
DettagliIl servizio si occupa di:
Il servizio si occupa di: Pratica Come Dove ai soggetti portatori di handicap per terapia riabilitativa presso centri convenzionati intraprovinciali ai soggetti portatori di handicap per terapia riabilitativa
DettagliSindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile
febbraio 20 Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile Antonio Sanna Azienda Sanitaria Centro UO Pneumologia, Ospedale San Jacopo Pistoia Il percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale
DettagliF O R M A T O E U R O P E O P E R
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Amministrazione BERALDI MARIA PIA Azienda Ospedaliera S. C Telefono dell Ufficio 06/58704369 Fax dell Ufficio
DettagliANNI Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative
ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE Allegato 2 1) Regione: PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012 Regione Autonoma della Sardegna ANNI 2010-2012 2) Titolo del progetto
DettagliMINISTERO DELLA SANITA DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE
MINISTERO DELLA SANITA DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE Aggiornamento delle tariffe delle prestazioni di assistenza ospedaliera, di cui al decreto ministeriale 14 dicembre 1994. IL MINISTRO DELLA SANITÀ
DettagliNUOVA ORGANIZZAZIONE AMBULATORIALE il progetto dell Azienda USL di Bologna e dell Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna
NUOVA ORGANIZZAZIONE AMBULATORIALE il progetto dell Azienda USL di Bologna e dell Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna il progetto integrato dello scompenso cardiaco Obiettivi del progetto Fase
DettagliASL VC VERCELLI PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ORGANIGRAMMA
ASL VC VERCELLI PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ORGANIGRAMMA 1 ASL VC - VERCELLI LEGENDA AL PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DIREZIONE GENERALE FUNZIONE DIPARTIMENTO relazione gerarchica -----------------
DettagliLa rete trauma nella regione lazio
Dipartimento di Emergenza Policlinico Umberto I uos sindrome compartimentale/trauma team La rete trauma nella regione lazio SIMEU Lombardia 2013 La storia Rete di Emergenza Ospedaliera dicembre 1998»54
DettagliDIALISI DOMICILIARE ASSISTITA Dr Ugo Teatini
DIALISI DOMICILIARE ASSISTITA Dr Ugo Teatini CReG - Chronic Related Group - prevede percorsi assistenziali personalizzati per le patologie croniche, per seguire al meglio i pazienti affetti da patologie
DettagliRazionale. Casa della Salute. Sostenibilità SSR Appropriatezza organizzativa Equità d accesso alle cure. Potenziamento assistenza territoriale
Casa della Salute Razionale Sostenibilità SSR Appropriatezza organizzativa Equità d accesso alle cure Potenziamento assistenza territoriale «intesa come l insieme delle attività e prestazioni sanitarie
DettagliIL CASO DELL OSPEDALE S.M.ANNUNZIATA (ASL 10, FIRENZE)
Formule istituzionali, modelli organizzativi e gestionali per i servizi nefrologici IL CASO DELL OSPEDALE S.M.ANNUNZIATA (ASL 10, FIRENZE) 1 Cosa ci insegna il caso 1. Quali forme di interdipendenza si
DettagliPresentazione del Protocollo di intesa per la valorizzazione dei farmacisti e delle farmacie territoriali nell educazione terapeutica
DIREZIONE GENERALE SERVIZIO ATTIVITA SPERIMENTALI E MALATTIE RARE U.O. Comunicazione viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030/3838315 Fax 030/3838280 E-mail: comunicazione@aslbrescia.it CONFERENZA
DettagliL Azienda Ospedaliera a gestione diretta. L esperienza dell A.O. S. Camillo - Roma
L Azienda Ospedaliera a gestione diretta. L esperienza dell A.O. S. Camillo - Roma La Rete dei Grandi Ospedali Europei 25 Settembre 2015 Dott. Antonio D Urso Direttore Generale L offerta ospedaliera
DettagliNuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico
Nuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico Nicola Pirozzi DEA-ARCO Premessa Ruolo del PS Pediatrico nella rete regionale Nella Rete Regionale Pediatrica, la gestione dell emergenza
DettagliAssetto Dipartimentale dell Azienda
Assetto Dipartimentale dell Azienda Direttore Ammin.vo Direttore Generale Direzione Generale Direttore Sanitario Programmazione Produzione Gestione Risorse Direzione Sanitaria COLLEGIO DI DIREZIONE (1)
DettagliAzienda Ospedaliera di Desio e Vimercate PROGETTO PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELL AREA EMERGENZA URGENZA DEL P.O. CARATE BRIANZA
Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate PROGETTO PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELL AREA EMERGENZA URGENZA DEL P.O. CARATE BRIANZA Maggio 2013 Il presente progetto di Sviluppo e potenziamento dell area
DettagliRIDEFINIZIONE DEL RUOLO DELLA RETE OSPEDALIERA INTEGRATA
Franklin Picker Direttore Servizio Assistenza Ospedaliera RIDEFINIZIONE DEL RUOLO DELLA RETE OSPEDALIERA INTEGRATA Marina di Stabia, 17 dicembre 2012 L Ospedale è una istituzione sanitaria nella quale
DettagliIl governo clinico dei pazienti con MRC: Progetto R.I.S. A. Zamboni
Il governo clinico dei pazienti con MRC: Progetto R.I.S. A. Zamboni Agenda Il progetto Nazionale Il percorso diagnostico terapeutico Il ruolo del MMG I primi risultati del self-audit I benefici del progetto
DettagliINDICE GENERALE CAPITOLO I PRESENTAZIONE
INDICE GENERALE CAPITOLO I PRESENTAZIONE L AZIENDA U.S.L DI RIETI pag. 2 Gli organi direzionali pag. 2 L ambito territoriale pag. 2 La superficie pag. 2 La popolazione pag. 2 Il personale dipendente pag.
DettagliLa riorganizzazione della rete ospedaliera nell area metropolitana bolognese
Documento approvato dalla CTSS di Bologna nella seduta del 23.3.2016 La riorganizzazione della rete ospedaliera nell area metropolitana bolognese Bologna, 23 Marzo 2016 a cura di Decreto Ministeriale n.
DettagliAndrea Buscaroli U.O.C. di Nefrologia e Dialisi Aziendale Azienda USL di Ravenna
L insufficienza renale cronica: a. dimensione del problema b. inquadramento dell IRC c. trattamento a seconda delle fasi d. focus sul diabete mellito e. in pratica: la presa in carico (chi fa cosa) Andrea
DettagliLa programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est
La programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est Rossella Emanuele Dipartimento Cure Primarie Distretto Sud Est Modena 26 Gennaio 2013 La mappa delle case della salute del Distretto Sud
DettagliL Azienda Ospedaliera di Verona
Verona 11-12-09 L Azienda Ospedaliera di Verona in La Sanità Veronese e il Sistema Sanitario della Regione Veneto ATTIVITA ASSISTENZIALE ASSISTENZIALE POSTI LETTO ORDINARI: 1543 POSTI LETTO DAY HOSPITAL:
DettagliDiabete e teleassistenza Dr. Roberto Norgiolini
Diabete e teleassistenza Dr. Roberto Norgiolini Responsabile Servizio Diabetologia Distretto Alto Tevere Città di Castello LA USL Umbria 1 in pillole Circa 490 mila Abitanti distribuiti in 6 distretti
DettagliLa rete dei servizi per la mielolesione: il modello Hub&Spoke della Regione Emilia Romagna
La rete dei servizi per la mielolesione: il modello Hub&Spoke della Regione Emilia Romagna Dott.Andrea Naldi Direttore U.O.Medicina Riabilitativa AUSL Cesena Premio Sapio 27 novembre 2008 Bologna 3 Piano
DettagliNuovo polo chirurgico dell Ospedale civile maggiore di Borgo Trento a Verona
Michele Ambrosin Allen Dudine Valentina Fernetti Nuovo polo chirurgico dell Ospedale civile maggiore di Borgo Trento a Verona Presentazione generale Committente: Progettisti: Azienda Ospedaliera Regione
DettagliL evoluzione del Distretto e le sue prospettive di sviluppo
Attualità in tema di assistenza sanitaria territoriale L evoluzione del Distretto e le sue prospettive di sviluppo Mete Rosario: Presidente Card Direttore Distretto 12 Azienda USL RM/C Siena 8 Giugno 2010
DettagliRodolfo Brun Psicologo Psicoterapeuta ASL TO4 Psicologia Ospedaliera - Ciriè
Implicazioni Psicologiche Nelle Patologie Nefrologiche Rodolfo Brun Psicologo Psicoterapeuta ASL TO4 Psicologia Ospedaliera - Ciriè Approfondimento psicologico del paziente con uremia cronica La malattia
DettagliI dati del XVI rapporto PiT Salute
I dati del XVI rapporto PiT Salute Il Rapporto rappresenta il punto di vista dei cittadini che nel corso del 2012 (01/01/2012 al 31/12/2012) si sono rivolti a Cittadinanzattiva al fine di ricevere informazione
DettagliIl Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione
Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione 06/12/07 Mario Paganessi e Angela Daniela Stabilini 1 Definizione Il Case Management è un metodo di gestione integrato per il quale viene assegnata
DettagliGIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE RARE NUOVE PROSPETTIVE IN SARDEGNA
GIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE RARE NUOVE PROSPETTIVE IN SARDEGNA Alberto Lai U.O. di Anestesia e Rianimazione - Ospedale SS. Trinità di Cagliari Cagliari, 29 febbraio 2012 Il bambino con bisogni speciali
DettagliSEMINARIO Gruppo di Ricerca Geriatrica
SEMINARIO Gruppo di Ricerca Geriatrica Il PDTA nelle demenze: una proposta innovativa Intervento dott.ssa Fausta Podavitte Direttore Dipartimento Assi Brescia 16 Dicembre 2011 dal progetto regionale alla
DettagliIl report di AFT a supporto della governance delle cure primarie
Il report di AFT a supporto della governance delle cure primarie Paolo Francesconi Osservatorio di Epidemiologia paolo.francesconi@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana www.ars.toscana.it
DettagliIl paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica
Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica I miei riferimenti per questa relazione: le linee-guida nazionali e internazionali Clinical Practice Guidelines
DettagliL infermiere protagonista nella nuova sanità: PRESST e POT. Paolo Boldini Ipasvi Brescia
L infermiere protagonista nella nuova sanità: PRESST e POT Paolo Boldini Ipasvi Brescia 1 2 Che ruolo hanno POT e PreSST nell ambito del sistema di offerta socio-sanitaria Qauli opportunità nei POT e PreSST
DettagliCARDIONCOLOGIA 2015 1 WORKSHOP DI FORMAZIONE INTERDISCIPLINARE MALATTIE CARDIOVASCOLARI E PAZIENTE ONCOLOGICO
1/5 CARDIONCOLOGIA 2015 1 WORKSHOP DI FORMAZIONE INTERDISCIPLINARE MALATTIE CARDIOVASCOLARI E PAZIENTE ONCOLOGICO Bari, 18 19 Dicembre 2015 Aula Magna IRCCS Istituto Oncologico G. Paolo II PRESIDENTE Stefano
DettagliPROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO
OSPEDALE CIVILE DI CHIOGGIA U.O.C NEFROLOGIA E DIALISI DIRETTORE DOTT. MICHELE URSO PROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO Dottor Michele Urso Dottor Massimo Naccari (MMG)
Dettagli( B.U. REGIONE BASILICATA n.7 del 05 febbraio 2010 ) Articolo 1 Finalità
Legge Regionale 29 gennaio 2010, n. 9 Assistenza in Rete integrata Ospedale-Territorio della Patologia Diabetica e delle Patologie Endocrino-metaboliche ( B.U. REGIONE BASILICATA n.7 del 05 febbraio 2010
DettagliPronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese
Pronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese Considerazioni generali Le criticità della AO sono da riferirsi esclusivamente al PS del presidio Macchi per la sua attrattività, che determina un eccessiva
DettagliS.O.C. CARDIOLOGIA E RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA
DIPARTIMENTO EMERGENZA E PERCORSI OPERATORI PIATTAFORMA ASSISTENZIALE SERVIZI CLINICI S.O.C. CARDIOLOGIA E RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA Carta dei Servizi CHI SIAMO Cardiologi Antonio Di Chiara - Direttore
DettagliNursing in Cardiochirurgia: l'ospedale del Cuore
12 Maggio 2015 Giornata Internazionale dell'infermiere Nursing in Cardiochirurgia: l' Luca Fialdini Consigliere IPASVI di Massa Carrara Infermiere in Terapia Intensiva Adulti in Cardiochirurgia 12 Maggio
Dettagliobiettivi di miglioramento: AREA PREVENZIONE
DPCS 2012 Il documento di programmazione sottolinea in particolare le aree e gli obiettivi di miglioramento. Gli obiettivi di miglioramento riferiti al Cittadino, sono stati costruiti con riferimento alla
DettagliINFORMAZIONI PERSONALI. Nome Katia Cannas Indirizzo Via Voltaire 8/b Sinnai Telefono Fax.
C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Katia Cannas Indirizzo Via Voltaire 8/b Sinnai Telefono 3332501707 Fax E-mail k.cannas@tiscali.it Nazionalità Italiana Data di nascita 16 Giugno
DettagliREGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n Firenze DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE
REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n. 1 50122 Firenze DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE Numero della delibera Data della delibera Oggetto Contenuto
DettagliDECRETO N Del 09/04/2015
DECRETO N. 2750 Del 09/04/2015 Identificativo Atto n. 93 DIREZIONE GENERALE SALUTE Oggetto SVILUPPO DELLA RETE NEFROLOGICA LOMBARDA (RENE) NOMINA DEI COMPONENTI DEL COMITATO ESECUTIVO DELLA RETE. L'atto
Dettagli