IL QUADRANTE DI UN OROLOGIO ASTRONOMICO COME OCCASIONE DI STUDIO MODULARE

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2 IL QUADRANTE DI UN OROLOGIO ASTRONOMICO COME OCCASIONE DI STUDIO MODULARE Maria Luisa Tuscano Istituto Superiore Ettore Majorana - Palermo La programmazione modulare di Scienze della Terra richiede un organizzazione metodologica che tenga conto di un certo numero di parametri: 1. l individuazione dei contenuti all interno del segmento curricolare 2. la formulazione interdisciplinare 3. la proiezione sul territorio 4. l attuazione di percorsi laboratoriali Lo studio dei fenomeni celesti per l acquisizione della Terra come corpo di un sistema stellare trova comunemente una sua autonoma collocazione all interno di un modulo specifico nel quale si richiede riscontro di queste esigenze. Tra le proposte didattiche formulabili in tal senso, si desidera attualmente proporre quella relativa allo studio di un orologio astronomico, strumento non sempre opportunamente considerato nella sua potenzialità educativa. Città come Venezia, Messina, Brescia, Mantova sono sede di orologi astronomici di grande valore non solo per l aspetto scientificotecnologico, ma anche per quello storico-artistico. Negli ultimi anni questi strumenti sono stati riproposti all attenzione del grande pubblico per gli interventi di restauro che, ripristinandone la completa funzionalità, ne stanno gradualmente restituendo l antico splendore: questa circostanza potrebbe essere una buona occasione per introdurre l acquisizione della loro tradizione anche nelle scuole. Un esperienza del genere è stata attuata da due classi del biennio dell Istituto Ettore Majorana di Palermo nell ambito del progetto Il tempo e l uomo, un percorso didattico svoltosi all interno dell Abbazia di S. Martino delle Scale, località sita

3 sull orlo collinare della Conca D Oro. I risultati delle attività sono stati presentati dagli stessi alunni nel 1999 in un opuscolo pubblicato con il finanziamento della Provincia Regionale di Palermo. Tra le pagine dedicate agli strumenti del tempo, sia di tipo gnomonico che di tipo meccanico, presenti nel Monastero, esiste anche quella relativa allo studio di un antico orologio astronomico, purtroppo attualmente non funzionante perché sprovvisto del congegno orario. L osservazione meditata del solo quadrante, l attenta misurazione e catalogazione dei particolari, hanno, comunque, costituito occasione di studio autonomo di alcuni aspetti rilevanti della dinamica del sistema Terra-Sole-Luna, nonché possibilità di applicazione di un metodo laboratoriale in cui si è stabilita convergenza di processi logici di tipo induttivo e di tipo deduttivo. L articolata riflessione sulla misura del tempo, realizzata mediante i fenomeni periodici del cielo, costituisce imprescindibile condizione di lavoro nel percorso formativo di un istituto superiore che tenga a valorizzare l aspetto evolutivo della Natura. In un orologio astronomico i cicli giornalieri, settimanali, mensili ed annuali possono essere seguiti e compresi attraverso le indicazioni che, a partire dalla fascia zodiacale più esterna, si susseguono fino alla volvella collocata nel tondo centrale. Non si tratta, ovviamente, di semplice elencazione, ma di analisi dei motivi che determinano sia la precisa distribuzione dei simboli grafici relativi a detti fenomeni, sia la particolare combinazione dei diversi rotismi. Dato che la costruzione di un orologio astronomico si colloca in un certo momento storico ed in uno specifico contesto sociale, ne consegue che questo tipo di attività didattica risulta naturalmente legata anche a questi aspetti interdisciplinari. Per S. Martino delle Scale è stato necessario partire da una documentazione preliminare sul movimento monastico benedettino per entrare poi nell antico scenario abbaziale, con particolare riferimento alle vicende del 700. La lettura di alcuni antichi scritti, in cui risulta la descrizione dell orologio, ha consentito di appurare alcune circostanze degli interventi di restauro e di trasformazione a cui lo strumento è stato

4 sottoposto nel tempo, permettendo anche di cogliere opportunità di studio dell antica tradizione oraria e calendariale. Si sono stabilite, in tal modo, le condizioni per un lavoro che avesse punti di contatto con altre discipline quali l Italiano, la Storia e la Religione. In modo similare, anche altri orologi astronomici consentirebbero didatticamente di spaziare dallo studio scientifico a quello storico proiettato, soprattutto, al territorio. L attivazione di una puntuale collaborazione tra i docenti di Scienze della Terra e di Fisica renderebbe, inoltre, possibile, almeno per gli alunni delle classi terminali, proporre nelle linee generali anche lo studio del congegno interno dello strumento. Rimanendo, però, nei limiti del solo quadrante, l organizzazione dei contenuti specifici di un modulo che faccia riferimento a questo tipo di attività laboratoriale, potrà essere, di volta in volta, dedotta dalle indicazioni che sono distribuite all interno delle fasce concentriche in esso previste. Nel caso di S. Martino delle Scale sarebbe proponibile questo tipo di percorso: Fascia delle costellazioni dello Zodiaco La sfera celeste ed il suo movimento apparente. Il moto di rotazione della Terra Fascia dei gradi di eclittica Il moto di rivoluzione della Terra. Le leggi di Keplero. Il Sole e la sua progressione lungo l eclittica. Coordinate celesti. Le stagioni astronomiche. Il calendario solare e la riforma gregoriana. Fascia oraria La scansione del tempo attraverso gli angoli orari. Storia dei sistemi orari. Tempo vero e tempo convenzionale Fascia dell età della Luna I moti di rotazione e rivoluzione della Luna. Mese sidereo. Moto di traslazione. Mese sinodico. I cicli mareali

5 Calendari lunari e lunisolari. La volvella Le fasi lunari. Introduzione allo studio delle configurazioni planetarie. Simboli astrologici nell antica tradizione astronomica. Il modulo potrebbe essere definito con le seguenti integrazioni: I corpi del Sistema solare Le stelle. Le galassie Elementi di cosmologia.

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