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- Muzio Moroni
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1 pocket diabete consigli per una corretta ALIMENTAZIONE salute benesser regolarità stile di vita rela mangiare sano fitnes medicina esercizio fisic
2 2 CONSIGLI per una corretta alimentazione 3 di PAOLA BRANZI dietista ALIMENTAZIONE SCORRETTA + SEDENTARIETà Come condurre un giusto stile di vita DIETA SANA E UN PO DI MOTO Un binomio importante nella terapia del diabete mellito per ottenere significativi miglioramenti non solo nel compenso metabolico ma anche nel prevenire le complicanze I problemi di salute legati alla cattiva alimentazione superano oggi quelli causati dal fumo. Il diabete è una patologia in continua crescita. Le ultime stime I dati Istat 2012 parlano di più 3,5 milioni di diabetici (circa il 6% della popolazione italiana), ma la percentuale può essere maggiore se ad essa si aggiunge il sommerso, ossia il numero di diabetici che non è cosciente di esserlo. Secondo l Organizzazione Mondiale della Sanità i diabetici nel mondo oggi sono più di 346 milioni, e sono destinati a raddoppiare entro il La prevalenza del diabete aumenta con l età, dallo 0,5% dei giovani al 10% e oltre negli over 65. Inoltre, più del 50% dei diabetici è in sovrappeso/obeso. L eccesso ponderale è un importante Dessert equilibrato UNA porzione di gelato con frutta: un piatto ideale Invecchiamento precoce Aumentato rischio di malattie metaboliche Alterazione del tono dell umore ALIMENTAZIONE CORRETTA + ATTIVITA FISICA Salute e benessere psicofisico fattore di rischio per il diabete tipo 2 e le malattie metaboliche. Secondo gli ultimi dati Istat la popolazione italiana mangia MALE e SI MUO- VE POCO. è scientificamente assodato che sia sufficiente perdere il 5-10% rispetto al peso iniziale per ottenere significativi miglioramenti non solo nel compenso metabolico ma anche nel prevenire le complicanze (cardiopatia ischemica, ipertensione, dislipidemia, ecc). Anche nei soggetti diabetici sottopeso o normopeso uno stile di vita corretto permette di controllare meglio i livelli glicemici giornalieri.
3 5 Alimentazione 5 smo. GLUCIDI O CARBOIDRATI (1 g = 4 Kcal) Principale combustibile energetico. Nell alimentazione equilibrata devono fornire circa il 50-55% (più della metà) delle calorie giornaliere e devono essere prevalentemente complessi (pasta, riso, pane, polenta e cereali in genere) limitando gli zuccheri semplici (zucchero, miele, marmellata, succhi di frutta, bibite, frutta, latte, ecc) a non più del 10% delle calorie giornaliere. TROVARE L ENERGIA per vivere e per muoverci quotidiana che serve per costruire, mantenere le funzioni vitali e svolgere qualsiasi attività esterna è L energia fornita da 3 principali nutrienti: PRO- TEINE o PROTIDI, GLUCIDI o CARBOIDRATI, GRASSI o LIPIDI. Vitamine e Sali minerali non hanno funzione energetica e plastica, ma in piccole quantità regolano alcuni processi metabolici nell organi- PROTEINE (1 g = 4 Kcal) Costruiscono/riparano tessuti, inoltre gli enzimi, gli ormoni e gli anticorpi sono sostanze proteiche. Nell alimentazione equilibrata in assenza di complicazioni a carico dei reni l apporto di proteine deve essere pari a 0,8 g/kg di peso corporeo e cioè circa il 15% delle calorie totali di cui 1/3 di origine animale e 2/3 di origine vegetale. Le proteine vegetali (legumi) integrate con i farinacei forniscono una ottima miscela di proteine ad elevato valore biologico. GRASSI O LIPIDI (1 g = 9 Kcal) Importante fonte energetica e veicolatori di vitamine liposolubili. Nell alimentazione equilibrata non devono superare il 30% delle calorie totali giornaliere. - il 20% devono essere insaturi: provenienti da alimenti di origine vegetale (olio di oliva, olio di semi) e dal pesce - il 10% saturi da alimenti di origine animale (burro, carni, formaggi e uova) Gli acidi grassi essenziali (ᾮ-3 e ᾮ-6) servono per la costruzione della membrana delle cellule, riducono il colesterolo LDL e fungono da antiossidanti (lino, girasole, soya mais).
4 6 CONSIGLI per una corretta alimentazione 7 LE FUNZIONI DEI PRINCIPALI NUTRIENTI Funzione costruttrice o plastica permettono la costruzione, riparazione e rinnovo di tutti gli organi e apparati proteine Funzione energetica forniscono l energia necessaria per svolgere le attività carboidrati lipidi Funzione regolatrice o protettiva favoriscono i processi metabolici dell organismo sali minerali, vitamine, acqua Ripartizione ripartizione ideale ideale dei 3 dei principali 3 principi macronutrienti Lipidi 30% Proteine 15-20% Carboidrati 50-55% alimentazione e attività fisica nella terapia del diabete Le ultime Linee Guida Internazionali (ADA 2014; Diabetes Care, 37, gennaio 2014) sottolineano il ruolo importante di una sana alimentazione associata all attività fisica e ad un adeguato trattamento farmacologico delle persone che risultano affette da diabete mellito. La dieta mediterranea è riconosciuta da tutti gli specialisti come il tipo di alimentazione più sana e più razionale. L Istituto Nazionale della Nutrizione e lo stesso Dipartimento dell Agricoltura degli Stati Uniti ha scelto la figura di una piramide per sintetizzarne e schematizzarne i prinicipi fondamentali. In piccole quantità oppure occasionalmente
5 8 CONSIGLI per una corretta alimentazione 9 Figura 1: Alla base vi sono collocati gli alimenti da consumare più abbondantemente e frequentemente e man mano che si sale fino all apice sono collocati quelli da consumare con minore quantità e con minore frequenza EFFETTI BENEFICI DELL ATTIVITà FISICA 1) Miglior controllo del peso corporeo (es. 1 ora di corsa leggera/camminata veloce = 300 Kcal) 2) Miglior controllo glicemico (es. 1 ora di camminata consuma circa 30 g di zuccheri) 3) Migliora il tono dell umore e aumenta l autostima Corsa leggera o camminata veloce 5 km/die = 300 Kcal Esempio: se cammino per 5 km/die per un mese brucio Kcal/mese = 1kg di grasso Quindi in un anno perdo kg QUINDI PER UNA SANA ALIMENTAZIONE 1) Consumare cereali e alimenti ricchi di fibra: pasta/riso/pane integrali, farro, orzo e cereali in genere, legumi, verdure 2) Non dimenticare di assumere almeno 8 bicchieri di acqua al giorno (1,5 l) 3) Tenere conto della stagionalità degli alimenti, usare preferibilmente prodotti locali e dare importanza alla convivialità 4) Limitare le calorie provenienti dai grassi cercando di privilegiare l olio di oliva e il pesce 5) Limitare l assunzione di colesterolo (uova, formaggi, carni e alimenti contenenti grassi idrogenati) 6) Moderare l assunzione di alcool (evitare i superalcolici e preferire vino o birra non superando preferibilmente i 2 bicchieri al giorno) 7) Limitare bibite ad elevata concentrazione di zuccheri 8) Ridurre l uso di sale da cucina e alimenti ricchi di sodio Assieme ad una alimentazione sana/equilibrata è importante associare una costante attività fisica. I CARBOIDRATI NEL PASTO A digiuno, in un soggetto normale, la glicemia dovrebbe essere compresa indicativamente fra mg/dl e dopo i pasti dovrebbe essere più alta in relazione alla quota di carboidrati introdotti. Altri fattori che possono influenzare la glicemia sono i farmaci e l attività fisica. Il picco glicemico post-prandiale è dato principalmente dalla quantità di carboidrati presenti nel pasto e a parità di carboidrati può anche essere influenzato dalla velocità con la quale questi vengono assorbiti (IG= Indice Glicemico). LA PIRAMIDE DEI CARBOIDRATI zucchero miele bibite dolci succhi di frutta dolci in genere patate - pizza riso bianco latte - frutta - yogurt grissini - crakers fette biscotatate fette biscottate integrali Le regole della salute nutrirsi correttamente, assumere 8 bicchieri di acqua al giorno, fare del movimento tutti i giorni ALTO IG riso integrale con verdure pasta bianca - pane integrale - pane bianco legumi - pasta integrale - farro - orzo -polenta VERDURA MEDIO E BASSO IG
6 10 CONSIGLI per una corretta alimentazione 11 I fattori che possono influenzare la velocità di assorbimento dei carboidrati sono: 1) La presenza di fibre (alimenti integrali e verdure) 2) Il pasto misto (la presenza di proteine e grassi) 3) Il tipo di glucidi (fruttosio-glucosio, amilosio = pasta o amilo-pectina= riso) 4) Il tipo di cottura o il tipo di lavorazione industriale (es: polenta precotta) 4) La grandezza dei grani Cosa evitare i cibi fast food sono da limitare al massimo L indice glicemico tiene conto solo del tipo di carboidrati, non della quantità, ed è troppo variabile per cui a questo non bisogna attribuire un ruolo primario nell influenzare le variazioni delle glicemie post-prandiali. Alcuni alimenti però possono avere un indice glicemico elevato ma basse quantità di carboidrati e quindi avere un effetto minimo sulla glicemia. Per questo motivo è stato introdotto il concetto di CARICO GLICEMICO, numero che tiene conto anche della quantità di carboidrati. Esempio: 100 g di carote bollite con indice glicemico 90 e contenenti 8 grammi di carboidrati producono un Carico Glicemico = (90 8)/100=7,2 Per il CARICO GLICEMICO, i valori bassi sono quelli inferiori a 10, mentre oltre i 20 si parla di porzioni con elevato carico glicemico. Alimento Indice glicemico Carico glicemico Pane bianco Pane integrale Pane tipo baguette Fette biscottate/crakers Croissant Gelato Pasta fresca all uovo Pasta bianca Pasta integrale Gnocchi Riso brillato QUINDI PER UN MIGLIOR CONTROLLO DEL PICCO GLICEMICO POST-PRANDIALE: 1) Preferire carboidrati a lento assorbimento (legumi, cereali integrali, pasta, pane integrale, ecc) 2) Associare sempre al pasto le fibre che aiutano a rallentare l assorbimento (verdure) 3) Preferire il pasto misto 4) Inserire i carboidrati a veloce assorbimento preferibilmente a fine pasto (frutta, yogurt alla frutta, dolci in genere) GLUCIDI AD ASSORBIMENTO MOLTO RAPIDO (circa 5 min): Glucosio, fruttosio frutta, miele Glattosio latte GLUCIDI AD ASSORBIMENTO RAPIDO (circa 10 min): Saccarosio zucchero da tavola Lattosio latte Maltosio birra Quando mangiare zuccheri semplici o cibi ad elevato indice glicemico? QUANDO ABBIAMO BISOGNO DI ENERGIA DI PRONTO UTILIZZO: 1) Subito prima, durante e dopo l esercizio fisico 2) In caso di IPOGLICEMIA Zuccheri semplici Zucchero da cucina Miele Marmellate Bibite zuccherate Frutta Succhi di frutta zuccheri complessi Pane Pasta Cereali Riso Patate
7 12 CONSIGLI per una corretta alimentazione 13 L impegno quotidiano LA "CONTA" DEI CARBOIDRATI abitudini e scelte alimentari Nel paziente insulino-trattato la quantità e la distribuzione dei carboidrati è importante nella gestione della terapia. Una volta che il medico diabetologo ha impostato la terapia insulinica l apporto di carboidrati dovrebbe essere mantenuto il più costante possibile. Nel caso però di abitudini di vita non regolari e che richiedono particolare flessibilità nella terapia diventa particolarmente utile il CONTEGGIO DEI CARBOIDRATI. Questa terapia nutrizionale rappresenta in questi ultimi anni il gold standard nel paziente diabetico e si basa sul concetto che il fabbisogno insulinico è proporzionale alla quantità di carboidrati presenti nel pasto. è importante quindi per il paziente imparare a calcolare la quantità di carboidrati che introduce e calcolare di conseguenza la quantità di insulina adeguata. è una metodologia all inizio complessa, richiede diverse ore di studio e molta pratica ma è l approccio che meglio risponde all esigenza di flessibilità e libertà nelle scelte alimentari... Finalmente oggi ho più libertà e non devo mangiare sempre le stesse cose, questo è lo slogan con cui possiamo stimolare il paziente diabetico a impegnarsi in questa nuova avventura. PERCORSO EDUCATIVO ALLA CONTA DEI CARBOIDRATI 1) Dove sono 2) Quanti nei principali alimenti 3) Lettura delle etichette nutrizionali 4) Stima della porzione 5) Calcolo della quantità di carboidrati per pasto 6) Rapporto insulina/carboidrati
8 14 CONSIGLI per una corretta alimentazione 15 percentuale di carboidrati nei principali alimenti (grammi di carboidrati su 100 g di alimento) Pasta 80% Strudel 40% Zucchero 100% Latte 5% Pane 60% Corn flakes 87% Riso 80% Cereali 70/75% Tortellini 50% Tiramisù 35% Crostata 65% Torta di mele 35/40% Spremuta 8% Miele 80% Marmellata - con zucchero 60% - senza zucchero 40% Yogurt - naturale 4% - con frutta 12-17% Fette biscottate 80% Pane integrale 50% Biscotti 70% Muesli 70% Brioches 40% Brioches farcita 60% Pizza 52% Gnocchi 30% Lasagne 20% Patate 18% Polenta 20-25% Fagioli cotti/ in scatola 15% Plum cake 60% Gelato (20%-30%) 25%
9 16 CONSIGLI per una corretta alimentazione 17 imparare a leggere in modo corretto le etichette nutrizionali Quali verdure incidono maggiormente se in quantità abbondante: Carote 300 g = 3-4 carote medie 15 g di CHO Pomodori 400 g (2 pomodori grossi) 15 g Rape rosse 200 g (2 cotte) 15 g Verdure 2-8% (media 3%) imparare a stimare la propria porzione pesando tutti gli alimenti Banana mela arancia mandarino kiwi albicocca 15 g cho 10 g cho 7 g cho uva ciliegia melone fico pera
10 18 CONSIGLI per una corretta alimentazione 19 calcolare la quantità di carboidrati che ci sono nel proprio pasto 80 gr PASTA con olio e verdure 0 gr pesce al forno 64 g 0 g + + Rapporto insulina/carboidrati Esprime la quantità in grammi di carboidrati che viene metabolizzata per ogni unità di insulina somministrata. Per individuare il proprio rapporto è necessario compilare accuratamente un diario nutrizionale nel quale si segna con precisione le quantità di carboidrati assunti per ogni singolo pasto, i relativi boli insulinici preprandiali e le glicemie prima e 2 ore dopo i 3 pasti principali. A questo punto insieme al medico diabetologo e alla dietista si potrà calcolare il proprio rapporto insulina/carboidrati. Tale rapporto può variare da pasto a pasto, in base allo stato di salute, all attività fisica, allo stress o in base alle variazioni di peso, per cui è molto importante tenere sempre un diario glicemico per poterlo ricalibrare periodicamente con l aiuto del medico diabetologo. Possiamo concludere dicendo che tale metodologia richiede sì molto impegno, sia da parte del team diabetologico che da parte del paziente, ma regala più libertà nell alimentazione e una maggiore consapevolezza e quindi una migliore gestione della terapia. Dietista Paola Branzi numeri telefonici utili 5 gr insalata con olio 60 gr un panino 5 g 30 g 20 g Totale carboidrati pasto = 120 g gr una mela = Ass. Diabetici Verona Ass. Giovani e Diabete Prenotazione visite CUP (B. Trento e B. Roma) POLICLINICO DI BORGO ROMA Segreteria ambulatori fax Diabetologia Pediatrica OSPEDALE MAGGIORE DI BORGO TRENTO Segreteria di Direzione Segreteria ambulatori e day hospital Infermieri Diabetologia Ambulatorio del Piede Diabetico Prenotazione prime visite diabetologiche Prenotazione visite di controllo diabetologiche un équipe per capire COME SI CONTANO I CARBOIDRATI Sulla base delle lezioni della dietista P. Branzi, i volontari operanti nella Sede della Associazione Diabetici Verona sono in grado di dare supporto gratuito a chiunque nel CONTEGGIO DEI CARBOIDRATI. Chi desidera usufruire di questa opportunità potrà venire a trovarci al padiglione 22 Ospedale di Borgo Trento
11 Iniziativa finanziata dal CSV di Verona e dalla Banca Popolare di Verona Presidente, Gaetano Savino Direttore Responsabile, Luigi Sabelli Editore, Associazione Diabetici Verona Ospedale Maggiore di Borgo Trento Verona Piazzale Stefani, 1 Tel. e Fax Service editoriale, Geo Editoriale S.r.l. Via Fleming, Verona Tel grafica@geoeditoriale.it Stampa, Intergrafica Verona S.r.l.
Da quanto appena detto è evidente come la TERAPIA NUTRIZIONALE rappresenti uno dei cardini principali della terapia del diabete mellito.
LA CONTA DEI CARBOIDRATI (CHO) La conta dei CHO è un metodo consigliabile a tutti i pz diabetici di tipo 1 e 2. E particolarmente utile per i pz in terapia insulinica (multiiniettiva o con il microinfusore)
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