Clinica Neurologica Università di Perugia Direttore Prof. Paolo Calabresi. Trauma cranico. Corso Neurologia Anno Accademico 2013/2014

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1 Clinica Neurologica Università di Perugia Direttore Prof. Paolo Calabresi Trauma cranico Corso Neurologia Anno Accademico 2013/2014

2 DEFINIZIONE Danni funzionali o strutturali del SNC causati da forze di natura meccanica Si distinguono Da un punto di vista anatomo-patologico in: Traumi cranici aperti Traumi cranici chiusi Da un punto di vista clinico in Traumi cranici minori Traumi cranici maggiori

3 Traumi aperti Eventi lesivi penetranti, conseguenti all azione di corpi contundenti di forma acuminata. Sono coinvolte le ossa craniche, la dura madre comportando distruzione del parenchima cerebrale, lesione di strutture vascolari con emorragie, lacerazioni meningee con liquorrea. Elevato rischio di complicanze infettive

4 Traumi chiusi Eventi lesivi non penetranti Danni encefalici variabili da lievi disturbi funzionali fino al coma.

5 Patogenesi Potendo determinare: Dislocazione dell encefalo rispetto alla teca cranica Forze meccaniche d urto Deformazioni elastiche del Forze in accelerazione- cranio decelerazione Danni secondari alla La lesione può conseguire a: rotazione angolare Lesioni secondarie all impatto con le superfici ossee irregolari

6 Dislocazione dell encefalo rispetto alla teca cranica L encefalo si avvicina alla teca cranica nel punto d impatto e se ne allontana nel punto opposto Nel punto d impatto si creano pressioni positive responsabili del danno da colpo Nel punto opposto si creano pressioni negative responsabili del danno da contraccolpo

7 Deformazioni elastiche del cranio Inflessioni ossee, sfondamenti, ecc. Determinano una compressione e Determinano una compressione e lesione dei tessuti sottostanti: danno da colpo

8 Conseguenze di un trauma cranico 1. Danno commotivo: solo di natura funzionale: Alterazioni cellulari e subcellulari (?) Spreading depression (?) 2. Danno contusivo: Lesioni del parenchima cerebrale 2. Danno contusivo: Lesioni del parenchima cerebrale con necrosi cellulare, edema lesionale e perilesionale, rotture vascolari con stravasi emorragici, successivamente gliosi reattiva estesa alle meningi.

9 Conseguenze di un trauma cranico 3. Danno assonale: corpo calloso, sostanza bianca sottocorticale e troncoencefalica 4. Lesioni dei vasi intracranici ed emorragie 5. Ematoma epidurale: raccolta ematica tra teca cranica e dura madre 6. Ematoma subdurale: raccolta ematica tra dura madre ed aracnoide

10 Conseguenze di un trauma cranico 7. Emorragia subaracnoidea: raccolta ematica nello spazio subaracnoideo 8. Ematomi intracerebrali 9. Emorragie cerebrali puntiformi: corticali e sottocorticali 10. Lesione dei nervi cranici: soprattutto l olfattorio (lamina cribrosa etmoide), gli oculomotori, il facciale ed il trigemino (ossa massiccio facciale)

11 Sintomatologia: traumi cranici minori Brevi e transitori disturbi della coscienza (pochi secondi o minuti, max 24 ore); Si possono verificare alterazioni del respiro, ipotensione arteriosa, bradicardia, iporeflessia profonda, Babinski bilaterale; Non ci sono alterazioni del SNC neuroradiologicamente dimostrabili

12 Sincope: Sintomatologia: traumi cranici minori A genesi riflessa per stimolazione di strutture reflessogene quali i bulbi oculari, i seni carotidei, ecc. Si possono verificare poco dopo il trauma o a distanza di tempo

13 Sintomatologia: traumi cranici maggiori Stati di coma che iniziano subito dopo il trauma Quadri clinici dopo intervallo lucido

14 Coma immediato Gravità ed evoluzione in rapporto all entità del danno encefalico, mortalità elevata entro le 24 ore

15 Quadri clinici dopo intervallo lucido: Ematoma epidurale Acuto ( < 12 ore) per rottura dell a. meningea media o dei suoi rami Subacuto (12-48 ore) per rottura delle vene diploiche Cronico (>14 giorni)

16 Ematoma extradurale TC: raccolta a forma di lente biconvessa, iperdensa, adiacente alla teca cranica

17 Ematoma epidurale Frequente in età giovanile Segni d allarme quali cefalea, in regione orbitaria o fronto-temporale, raramente nucale e occipitale Emiparesi ingravescente, midriasi omolaterale (ernia transtentoriale) Deterioramento rostrocaudale Prognosi grave Diagnosi neuroimagini (TC, RM) immagine iperdensa epicorticale a forma concavo-convessa Terapia: svuotamento neurochirurgico

18 Quadri clinici dopo intervallo lucido: Ematoma subdurale Acuto entro 24 ore Subacuto 1-10 giorni Cronico settimane, fino a 8-10 mesi

19 Ematoma subdurale TC: raccolta falciforme, iuxta-ossea, iperdensa

20 Ematoma subdurale Più frequente in età avanzata Il quadro clinico delle forme acute è simile all ematoma epidurale Le forme subacute-croniche si manifestano subdolamente con stati di confusione mentale, sindromi psico-organiche, crisi epilettiche. Diagnosi: TC, RM (elettiva nelle forme croniche).

21 Quadri clinici dopo intervallo lucido: Ematoma intracerebrale Più frequente in età avanzata Si manifesta come ictus da 1 a 10 giorni dopo il trauma La cefalea, quando presente, spesso è segno d allarme

22 Quadri clinici dopo intervallo lucido: Dopo ore o giorni edema cerebrale Peggioramento della compromissione dello stato di coscienza con segni di ipertensione endocranica

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