DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE
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1 REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE SETTORE SERVIZIO FITOSANITARIO REGIONALE E DI VIGILANZA E CONTROLLO AGROFORESTALE Il Dirigente Responsabile: RUSSU RICCARDO Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/2012 Numero interno di proposta: 2013AD003041
2 IL DIRIGENTE Vista la L.R. n 65 del con la quale a decorrere dal 1 marzo 2011, le funzioni del Servizio Fitosanitario Regionale (di seguito indicato con SFR) sono esercitate dalla Regione Toscana; Vista la legge regionale 8 gennaio 2009 n. 1 Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale ed in particolare l articolo 2 Rapporti tra organi di direzione politica e dirigenza, comma 4 e l articolo 9 Responsabile di Settore ; Visto il decreto del Direttore Generale della D.G. Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze n del 19 aprile 2013 con il quale il sottoscritto è stato nominato responsabile del Settore Complesso Servizio Fitosanitario Regionale e di Vigilanza e Controllo Agroforestale ; Visto il D. Lgs, n 214/05 che, in attuazione della Direttiva Comunitaria n 2002/89/CE, stabilisce le misure di protezione contro l'introduzione e la diffusione nella Comunità Europea di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali; Visto l art. 8 del D.Lgs 214/05 "Obblighi di comunicazione al Servizio Fitosanitario Nazionale"; Visto l art. 54 comma 5 e comma 23 del D.Lgs n 214/05 che fissa sanzioni amministrative, per coloro che non ottemperano agli obblighi degli artt. 8 e 9 e per coloro che non ottemperano alle prescrizioni impartite dal Servizio Fitosanitario Regionale; Considerato che con D. M. n del il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha emanato le misure di lotta obbligatoria contro la Flavescenza dorata della vite; Tenuto conto dei risultati delle attività di monitoraggio e controllo svolte dal SFR in collaborazione con l Università di Pisa nelle campagne 2011 e 2012, che hanno evidenziato aree del territorio regionale in cui la presenza della malattia e del suo vettore sono stabili nel tempo e aree in cui la situazione di rischio fitosanitario è in evoluzione, e che riassiumiamo nelle seguenti punti: l area di ritrovamento dell insetto Scafoideus titanus si è ulteriormente allargata: nel 2011 l insetto è stato rilevato in sei nuovi comuni: tre in provincia di Arezzo, uno in provincia di Pisa, uno a Pistoia e uno a Lucca; nel 2012 in cinque ulteriori nuovi comuni: due in provincia di Pistoia, due a Pisa e uno a Lucca. in provincia di Pisa ad oggi sono quattro i comuni in cui negli ultimi anni è stata accertata la presenza dello Scafoideo; si tratta di territori particolarmente vocati al vivaismo viticolo, dove il rischio fitosanitario di diffusione della malattia è indubbiamente alto. I vivaisti e i viticoltori che operano in tale aree sono tenuti, pertanto, ad effettuare rigorosamente il monitoraggio del vettore con le trappole cromotropiche e i trattamenti insetticidi nei vigneti e nei campi di moltiplicazione in cui esso sia eventualmente ritrovato; in tali aree anche i controlli fitosanitari sulla presenza di piante sintomatiche saranno intensificati; nei territori comunali della provincia di Massa dichiarati zona focolaio ormai da diversi anni (vedi allegato B al presente decreto) si continuano a trovare diffusamente casi di viti affette dal fitoplasma; in questi comuni sono riconfermate le misure obbligatorie di lotta e sono promosse azioni di informazione nei confronti degli operatori del reparto viticolo; il SFR provvede con le azioni di monitoraggio e controllo a verificarne i risultati; in provincia di Lucca, in alcuni vigneti siti nei comuni di Capannori e di Lucca, nel triennio 2010, 2011 e 2012, sono stati ritrovati significativi focolai della malattia. Tali focolai rappresentano un campanello di allarme di una situazione di rischio fitosanitario che potrebbe diventare importante anche dal punto di vista economico, considerando le aree vitivinicole di alto pregio in cui sono localizzati. In queste aree, essendo stata accertata la presenza di S. titanus già da diversi anni, possiamo affermare che coesistono tutti i fattori necessari e
3 sufficienti per un eventuale diffusione epidemica della malattia. Pertanto, le azioni da compiere da parte del Servizio Fitosanitario si prevedono indirizzate al rafforzamento delle seguenti azioni: o o o informazione degli operatori del comparto vitivinicolo sulle carateristiche della malattia, sul comportamento del vettore e sulle misure di lotta obbligatoria da applicare; monitoraggio e campionamento delle piante sintomatiche nei vigneti per la verifica delle popolazioni di Scafoideo e della consistenza dei focolai di Flavescenza dorata da parte del Servizio Fitosanitario regionale (SFR) e degli Enti che collaborano con esso alla realizzazione del piano; controllo del SFR sull applicazione delle misure di lotta obbligatoria; nelle province interne della Toscana: Siena, Firenze, Arezzo, dal 2004 ad oggi il SFR ha rilevato solo focolai isolati di Flavescenza dorata, che sono stati in alcuni casi eradicati, in altri contenuti, con gli opportuni interventi di estirpazione delle piante infette. Poiché la presenza del vettore è stata da tempo accertata in tutti i comuni delle principali aree vitivinicole di queste province, e la superficie agricola occupata da viticoltura di elevato pregio è molto vasta, si ritiene necessario ampliare l area di monitoraggio e controllo, al fine di rilevare l eventuale evoluzione della situazione fitosanitaria; nelle province costiere di Livorno e Grosseto il monitoraggio non ha mai evidenziato la presenza del cicadellide Scafoideus t. non sono mai state ritrovate piante affette da Flavescenza dorata a seguito dei controlli in campo. In questi territori si prevede comunque di mantenere un impegno costante di monitoraggio e controllo al fine di individuare prontamente l eventuale comparsa della malattia e del suo vettore; Considerato che: la Direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009, che istituisce un quadro per l azione comunitaria ai fini dell utilizzo sostenibile dei pesticidi, prevede per la difesa di tutte le colture, compresa la vite, l applicazione dei principi di agricoltura integrata ed eco-sostenibile; l elevato rischio fitosanitario rappresentato dalla presenza dell insetto Scafoideus titanus nella gran parte dei vigneti delle principali aree vitate della regione e in alcuni territori comunali del più importante comprensorio toscano di produzione del materiale di moltiplicazione della vite, costituisce motivo sufficiente a rendere obbligatorio uno o più interventi di lotta antiparassitaria contro il cicadellide vettore di Flavescenza dorata; in alcune delle principali zone vitate della Toscana sono presenti focolai di Flavescenza dorata che costituiscono un pericolo di diffusione della malattia per alcune delle più importanti aree vitate regionali dove si producono vini di particolare pregio e rilevanza economica; DECRETA
4 1. di dichiarare "zona focolaio", e cioè l area comunale in cui è stata accertata ufficialmente la presenza di Flavescenza dorata e nella quale è possibile l'eradicazione della malattia tramite l estirpazione immediata di ogni pianta con sintomi sospetti, senza necessità di analisi di conferma, (precisando che il provvedimento si applica anche ai vigneti abbandonati ai sensi dell'art. 4 del D.M. n del ), i comuni della provincia di Massa Carrara di cui all allegato B) del presente decreto; 2. di dichiarare zona focolaio, e cioè i vigneti intesi come superficie vitata priva di discontinuità, in cui è stata accertata la presenza di Flavescenza dorata, i vigneti delle altre province della Toscana così come individuati dal Servizio Fitosanitario Regionale, che provvede a darne comunicazione alle aziende che li conducono o ai proprietari; 3. di vietare nelle suddette zone focolaio, il prelievo di materiale di propagazione della vite, senza preventiva autorizzazione rilasciata dal Servizio Fitosanitario Regionale; 4. di rendere obbligatorio: per tutti i viticoltori operanti nelle zone focolaio come sopra descritte, la comunicazione al Servizio Fitosanitario Regionale la presenza di piante con sintomi di giallumi e pertanto sospette di Flavescenza dorata, presenti nei propri vigneti prima della loro estirpazione, utilizzando la scheda di cui all allegato C), fatto salvo quanto disposto in materia di procedure per l estirpazione ed il reimpianto di superfici vitate dalla Legge Regionale n. 9 del 16 marzo 2009 e successivo regolamento attuativo D.P.G.R. n. 52/R del 7 settembre 2009; 5. di rendere obbligatorio: a) per tutti i vivaisti che producono materiale di moltiplicazione della vite ai sensi del D.M. 8 febbraio 2005 nel territorio regionale in tutti i campi di riproduzione del materiale vivaistico, b) per tutti i conduttori agricoli dei vigneti ricadenti nei territori comunali di cui all allegato A) al presente decreto, di provvedere al monitoraggio per la rilevazione dell insetto vettore Scaphoideus titanus, secondo le modalità indicate negli allegati D) ed E) del presente decreto, e di segnalare al Servizio Fitosanitario regionale la presenza eventuale dell insetto entro il 15 settembre di ogni anno; di verificare nei propri vigneti la presenza di piante con sintomi di giallumi e pertanto sospette di Flavescenza dorata, comunicandone il ritrovamento al Servizio Fitosanitario attraverso la scheda di cui all allegato C) entro il 15 settembre di ogni anno, al fine di permettere il prelievo del materiale e la verifica analitica entro la campa\gna in corso; Qualora nei vigneti indicati alla lettera b) del presente comma, venga effettuato, per altri motivi, un intervento insetticida, nei tempi e nei modi da essere efficace anche nei confronti dello Scaphoideus titanus, tale monitoraggio non è obbligatorio, ma consigliato; 6. di rendere obbligatorio: a) per tutti i vivaisti che producono materiale di propagazione della vite, ai sensi del D.M. 8 febbraio 2005 e che operano nei territori comunali di cui agli allegati A) e B); b) per tutti i conduttori agricoli dei vigneti ubicati nelle zone focolaio ; c) per tutti i conduttori agricoli dei vigneti nei quali sia stata rilevata la presenza di Scaphoideus titanus almeno in una delle ultime due campagne o venga rilevata la presenza delle forme giovanili dell insetto nell anno in corso, entro il 15 luglio; - di eseguire, a scopo preventivo, interventi fitosanitari contro Scafoideus titanus secondo le modalità indicate nell allegato F) 7. di rendere obbligatorio, per chiunque ne sia a conoscenza, di comunicare al Servizio Fitosanitario Regionale: a) gli esiti delle analisi di laboratorio effettuate in proprio su campioni di viti prelevati nel territorio regionale della Toscana e risultati positivi al fitoplasma della Flavescenza dorata, completi dei dati identificativi delle piante campionate: vigneto (comune, foglio e particelle catastali), filare, posto pianta;
5 b) la presenza dell insetto Scaphoideus titanus nei vigneti ubicati nel territorio regionale della Toscana e i dati identificativi dei vigneti stessi: azienda, vigneto (comune, foglio e particelle catastali); 8. di approvare gli allegati lett. A), B), C), D), E), F) che fanno parte integrante del presente decreto. Per quanto non previsto dal presente decreto si rimanda al D.M. n del e al D.Lgs. 214/2005; In caso di inadempienza al divieto di cui al punto 3 e agli obblighi di cui ai punti 4, 5, 6 e 7, sempre che il fatto non costituisca reato, si applicano le sanzioni ci cui all art. 54 del D. Lgs. n. 214/05; Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell art. 5, comma 1, lett. f) della L.R. 23/2007 e sulla Banca Dati degli Atti Amministrativi della Giunta Regionale, ai sensi dell art. 18, comma 2 della medesima L.R. 23/2007. IL DIRIGENTE Dr. Riccardo Russu
6 REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE SETTORE SERVIZIO FITOSANITARIO REGIONALE E DI VIGILANZA E CONTROLLO AGROFORESTALE Allegati n : ALLEGATI: Den. F E D C B A 6 Checksum 8df b2874c9f2af24dce6d61f26d1f3d2e0ce53b347c c68b54 a39ceea44c871b1b6b5cda9c81fdff5eb5ac64d31fc50d0b6aa3f1c9168d4bf9 c3fbc4c3bf e34d33054dd843af45e fba1e072f bc 4f1758e5a3a8dcc4bf9562e8910f4beae7f18f fb16ed9eb14ab2e1e4 26ff7c7487fd e09f487ac389cafa8a46ad52e8883e6a833f6061f01f 7c828a4dd97c1d5bcdc17d90a2553e91d9751bc4fbe446799d40dcbb53a5606a
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