COMUNE DI VILLACIDRO RELAZIONE TECNICA - PROGETTO ESCUTIVO - COMUNE DI VILLACIDRO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMUNE DI VILLACIDRO RELAZIONE TECNICA - PROGETTO ESCUTIVO - COMUNE DI VILLACIDRO"

Transcript

1 REGIONE SARDEGNA PROVINCIA DEL MEDIO CAMPIDANO COMUNE DI VILLACIDRO LAVORI DI SOSTITUZIONE DI APPARECCHI LUMINOSI E LINEE ELETTRICHE CON L UTILIZZO DI APPARECCHI LED (Bando per il cofinanziamento di iniziative nel campo del risparmio energetico dell illuminazione pubblica e del contenimento dell inquinamento luminoso POR FESR Asse III Obiettivo specifico a) RELAZIONE TECNICA - PROGETTO ESCUTIVO - COMUNE DI VILLACIDRO Piazza Municipio, Villacidro (VS) , fax Pag.1/20

2 NORMATIVA VIGENTE E SCELTE PROGETTUALI REQUISITI GENERALI È risaputo che l illuminazione pubblica è fondamentale per la vita cittadina poiché garantisce la visibilità nelle ore buie, la sicurezza per il traffico stradale, la sicurezza delle persone, aumenta la qualità della vita sociale incentivando le attività serali e infine valorizza le strutture architettoniche e ambientali. La progettazione dell illuminazione pubblica stradale deve porsi l obbiettivo generale di renderla efficace ed energeticamente efficiente. Efficace in quanto rispondente alle norme tecniche e di legge specifiche, in particolare alla norma UNI , UNI 13201/2 etc, che tracciano i requisiti tecnici ed illuminotecnici a cui debbono rispondere le diverse categorie di Strade, con traffico motorizzato, con manto stradale asciutto o umido, strade con traffico misto, strade pedonali e ciclabili, aree di conflitto, come passaggi pedonali, strade commerciali, incroci, rotatorie, sottopassi, parcheggi etc. Efficace in relazione alla riduzione dell inquinamento luminoso, come espressamente imposto dalla Regione Sardegna attraverso le Linee guida per la riduzione dell inquinamento luminoso e relativo consumo energetico (Art.19 comma 1, L.R n.2), a cui si debbono attenere tutti gli interventi pubblici e privati. Energeticamente efficiente in relazione al conseguimento del massimo risparmio energetico, come espressamente imposto dalla Regione Sardegna attraverso le Linee guida sopra richiamate. Tale concetto è anche quello espresso dalla Commissione Europea nel Libro Verde sull efficienza energetica del 2005, in cui si pone un forte accento sull importanza del risparmio energetico per la riduzione delle emissioni di gas serra. Un forte risparmio energetico può essere ottenuto proprio nel campo dell illuminazione pubblica, tramite il contenimento degli sprechi, causati principalmente dalla scarsa efficienza di apparecchi e impianti. Il tutto tecnicamente è stato ottenuto con l utilizzo di: corpi illuminanti performanti, che permettano di limitare al massimo l inquinamento luminoso e di ottenere la migliore distribuzione del flusso luminoso in relazione al loro utilizzo (traffico veicolare o pedonale). lampade a led ad ottima resa dei colori (Ra di molto maggiore di 60) e ad elevatissima efficienza luminosa (oltre 90 lm/watt). Il progetto illuminotecnico deve partire da una corretta individuazione della categoria illuminotecnica, attraverso l'applicazione dalla norma UNI L'individuazione della categoria illuminotecnica di un impianto è effettuata mediante la seguente procedura: Pag.2/20

3 Relazione Tecnica - Progetto esecutivo - Definizione della categoria illuminotecnica di riferimento: o suddivisione della strada in una o più zone di studio con condizioni omogenee dei parametri di influenza (nel caso è presente una sola zona omogenea); o identificazione della tipologia stradale da assegnare; o individuazione con l ausilio del prospetto 1(Norma UNI citata) della categoria illuminotecnica di riferimento. Definizione della categoria illuminotecnica di progetto: o dalla categoria illuminotecnica di riferimento valutati i parametri di influenza riportati nel prospetto 2 (Norma UNI citata), applicata l'analisi dei rischi e, considerando anche gli aspetti del contenimento dei consumi energetici, si valuta la possibilità di modificare la categoria. Definizione della categoria illuminotecnica di esercizio: o in base alle considerazioni esposte nell'analisi dei rischi e agli aspetti relativi al contenimento dei consumi energetici è possibile introdurre una o più categorie illuminotecniche di esercizio, specificando le condizioni dei parametri di influenza che rendono corretto il funzionamento dell impianto secondo la data categoria. Partendo dalle categorie illuminotecniche così individuate e facendo riferimento a quanto prescritto dalla normativa si procede all analisi dei rischi che consiste nella valutazione dei parametri di influenza al fine di individuare le categorie illuminotecniche che garantiscono la massima efficacia del contributo degli impianti di illuminazione alla sicurezza degli utenti della strada in condizioni notturne, minimizzando al contempo i consumi energetici, i costi di installazione e di gestione e l impatto ambientale. Gli elementi che possono influenzare positivamente o negativamente l'individuazione della categoria illuminotecnica sono riportati nel prospetto 3 (Norma UNI citata). Ciò consentirà in relazione anche al flusso di traffico, al colore della luce (Ra maggiore o minore di 60), alla presenza o meno di svincoli o intersezioni a raso, di passaggi pedonali, di dispositivi rallentatori, di pericolo di aggressione..etc, di poter variare la categoria illuminotecnica e quindi i parametri illuminotecnici prestazionali richiesti. REQUISITI TECNICI RICHIESTI DALLA NORMATIVA REGIONALE Nella realizzazione del presente intervento la progettazione e la realizzazione ci si atterrà scrupolosamente al rispetto di quanto riportato al punto 7. delle Linee guida per la riduzione dell inquinamento luminoso e relativo consumo energetico /Art.19 comma 1 L.R. 20 maggio 2007 N 2, modificato BURAS N.13 DEL ) si richiede che: Pag.3/20

4 1. In tutto il territorio regionale, tutti i nuovi impianti di illuminazione esterna pubblica e privata devono essere eseguiti nel rispetto dei criteri di riduzione dell inquinamento luminoso e di risparmio energetico; devono essere corredati di dichiarazione di conformità alle presenti disposizioni e devono possedere contemporaneamente i seguenti requisiti minimi: I. essere costituiti da apparecchi illuminanti aventi un intensità luminosa massima di 0 candele (cd) per 1000 lumen di flusso luminoso totale emesso a 90 gradi ed oltre ; II. essere equipaggiati con lampade ad avanzata tecnologia ed elevata efficienza luminosa, quali al sodio ad alta o bassa pressione,.. È consentito l impiego di lampade con indice di resa cromatica superiore a Ra=65, ed efficienza comunque non inferiore ai 90 lm/w, solo nell illuminazione di monumenti, edifici, aree di aggregazione e centri storici in zone di comprovato valore culturale e/o sociale ad uso esclusivamente pedonale.. I nuovi apparecchi di illuminazione a Led possono essere impiegati anche in ambiente stradale e comunque solo nel rispetto del presente punti 1 e se l efficienza delle sorgenti è maggiore di 90 lm/w; III. avere luminanza media mantenuta delle superfici da illuminare e illuminamento non superiore ai livelli minimi previsti dalle norme tecniche di sicurezza ovvero in assenza di queste, valori omogenei di luminanza media mantenuta contenuta entro il valore medio di 1 cd/m 2. In ogni caso dovranno essere rispettati i seguenti elementi guida: a. classificazione delle strade in base a quanto disposto dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 5 novembre 2001 Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade e ss.mm.ii.. In particolare le strade residenziali devono essere classificate di tipo F, di rete locale, ad esclusione di quelle urbane di quartiere, tipo E, che sono di penetrazione verso la rete locale; b. impiego, a parità di luminanza, di apparecchi che conseguano, impegni ridotti di potenza elettrica, condizioni ottimali di interasse dei punti luce e ridotti costi manutentivi. In particolare, i nuovi impianti di illuminazione stradali tradizionali, fatta salva la prescrizione dell impiego di lampade con la minore potenza installata in relazione al tipo di strada ed alla sua categoria illuminotecnica, devono garantire un rapporto fra interdistanza e altezza delle sorgenti luminose non inferiore al valore di 3,7. Sono consentite soluzioni alternative, solo in presenza di ostacoli quali alberi, o in quanto funzionali alla certificata e documentata migliore efficienza generale dell impianto...; IV. essere dotati di progetto illuminotecnico redatto da una delle figure professionali previste per tale settore impiantistico, che tramite una adeguata relazione dimostri l applicazione e il rispetto delle presenti disposizioni, illustri le istruzioni di installazione ed uso corretto dell'apparecchio, e le soluzioni adottate per conseguire le finalità di cui al paragrafo 1, punto 2, contenga le misurazioni fotometriche dell'apparecchio utilizzato nel progetto esecutivo, sia in forma tabellare numerica su supporto cartaceo, sia sotto forma di file standard normalizzato, tipo il formato commerciale "Eulumdat" o analogo verificabile, ed emesso in regime di sistema di qualità aziendale certificato o rilasciato da ente terzo quali l IMQ; le stesse devono riportare inoltre la posizione di misura del corpo illuminante, l identificazione del laboratorio di misura, il nominativo del responsabile tecnico del laboratorio, e la sua dichiarazione circa la veridicità delle misure effettuate; V. essere provvisti di appositi dispositivi, applicati puntualmente su ciascuna lampada o in generale sull'intero impianto, in grado di ridurre e controllare il flusso luminoso in misura superiore al 30% rispetto al pieno regime di operatività entro le ore 24 o comunque entro l orario stabilito dalle Amministrazioni Comunali... METODOLOGIA PROGETTUALE SEGUITA La metodologia progettuale seguita è stata dettata dalla Norma UNI Iluminazione stradale Selezione delle categorie illuminotecniche e della Norma EN Illuminazione stradale - Pag.4/20

5 Requisiti prestazionali. La norma UNI indica come individuare la categoria illuminotecnica dei vari tratti di una strada, mentre la norma UNI EN stabilisce le prestazioni illuminotecniche. La norma EN Illuminazione stradale Calcolo delle prestazioni e la EN Illuminazione stradale - Metodi di misura delle prestazioni fotometriche completano il quadro normativo. Si individua dapprima la categoria illuminotecnica di riferimento dalla tabella seguente, definita per ogni tipo di strada. Tabella A - CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE E INDIVIDUAZIONE DELLA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA DI RIFERIMENTO Tipo Descrizione Limiti di velocità km/h Categoria illuminotecnica di riferimento A1 Autostrade extraurbane ME1 Autostrade urbane 130 ME1 A2 Strade di servizio alle autostrade ME3a Strade di servizio alle autostrade urbane 50 ME3a B Strade extraurbane principali 110 ME3a Strade di servizio alle strade extraurbane principali ME4a C D E F Strade extraurbane secondarie (tipi C1 e C2) ME3a Strade extraurbane secondarie 50 ME4b Strade extraurbane secondarie con limiti particolari ME3a Strade urbane di scorrimento veloce 70 ME3a Strade urbane di scorrimento veloce 50 ME3a Strade urbane interquartiere 50 ME3a Strade urbane di quartiere 50 ME3c Strade locali extraurbane (tipi F1 e F2) ME3a Strade locali extraurbane 50 ME4b Strade locali extraurbane 30 S3 Strade locali urbane (tipi F1 e F2) 50 ME4b Strade locali urbane: centri storici, isole ambientali, zone CE4 Strade locali urbane: altre situazioni 30 CE5/S3 Strade locali urbane: aree pedonali 5 CE5/S3 Strade locali urbane: centri storici (utenti principali: pedoni, ammessi gli altri utenti) 5 CE5/S3 Strade locali interzonali 50 CE5/S3 Strade locali interzonali 30 CE5/S3 - Piste ciclabili non dichiarato S3 - Strade a destinazione particolare 30 S3 Pag.5/20

6 Le categorie serie ME, si basano sulla luminanza (cd/m 2 ) della superficie della strada (vedi parametrici illuminotecnici nella tabella B1-B2 seguenti). Le categorie ME si applicano nelle strade con velocità di marcia medio/alte (>30 km/h), ad eccezione delle zone di conflitto come rotatorie, incroci, svincoli, etc. Le categorie serie CE ed S si basano sulla illuminazione (lx) delle superfici (vedi parametrici illuminotecnici nella tabella C e D seguenti). Le categorie CE ed S sono utilizzate per le strade urbane ( 30 km/h), per le strade pedonali, le aree di parcheggio, piste ciclabili, passaggi pedonali e marciapiedi, etc. Tabella B1 - CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE SERIE ME: STRADE A TRAFFICO MOTORIZZATO DOVE E' APPLICABILE IL CALCOLO DELLA LUMINANZA, PER CONDIZIONI ATMOSFERICHE PREVALENTEMENTE ASCIUTTE Categoria Luminanza del manto stradale della carreggiata L min.mantenuta [cd/m2] Uo min. Ul min. Abbagliamento debilitante TI% max (+5% per sorgenti a bassa luminanza) Illuminazione di contiguità SR 2 min. (in assenza di aree di traffico con requisiti propri adiacenti alla carreggiata) ME1 2,0 0,4 0,7 10 0,5 ME2 1,5 0,4 0,7 10 0,5 ME3a 1,0 0,4 0,7 15 0,5 ME3b 1,0 0,4 0,6 15 0,5 ME3c 1,0 0,4 0,5 15 0,5 ME4a 0,75 0,4 0,6 15 0,5 ME4b 0,75 0,4 0,5 15 0,5 ME5 0,5 0,35 0,4 15 0,5 ME6 0,3 0,35 0,4 15 Nessun requisito Tabella B2 - CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE SERIE MEW: STRADE A TRAFFICO MOTORIZZATO DOVE E' APPLICABILE IL CALCOLO DELLA LUMINANZA, PER CONDIZIONI ATMOSFERICHE PREVALENTEMENTE BAGNATE Categoria Luminanza del manto stradale della carreggiata Abbagliamento manto manto asciutto debilitante bagnato L min.mantenuta [cd/m2] Uo min. Ul min. (libero, può valere per autostrade) Uo min. TI% max (+5% per sorgenti a bassa luminanza) MEW1 2,0 0,4 0,6 0, ,5 MEW2 1,5 0,4 0,6 0, ,5 MEW3 1,0 0,4 0,6 0, ,5 MEW4 0,75 0,4 MEW5 0,5 0,35 Nessun requisito Nessun requisito 0, ,5 0, ,5 Illuminazione di contiguita' SR 2 min. (se non vi sono aree di traffico con requisiti propri adiacenti alla carreggiata) Pag.6/20

7 Tabella C - CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE SERIE CE: AREE A TRAFFICO MOTORIZZATO IN CUI NON E' POSSIBILE RICORRERE AL CALCOLO DELLA LUMINANZA (es. zone di conflitto, incroci, strade commerciali e rotonde, ciclopedonale quando le categorie S o A non sono ritenute adeguate) Categoria Emedio min.mantenuto [lx] Illuminamento orizzontale Uo [minima] CE0 50 0,4 CE1 30 0,4 CE2 20 0,4 CE3 15 0,4 CE4 10 0,4 CE5 7,5 0,4 Tabella D - CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE SERIE S: AMBIENTI A CARATTERE CICLOPEDONALE (marciapiedi, piste ciclabili, corsie di emergenza ed altre separate o lungo la carreggiata, strade urbane, strade pedonali, aree di parcheggio, strade interne a complessi scolastici,...) Categoria Illuminamento orizzontale Emedio min.mantenuto [lx] (per ottenere l'uniformita' Emedio < 1,5 Emin indicato per la categoria) Emin mantenuto [lx] S S S3 7,5 1,5 S4 5 1 S5 3 0,6 S6 2 0,6 S7 prestazione non determinata prestazione non determinata Occorre quindi definire la categoria illuminotecnica di progetto secondo la procedura indicata dalla norma UNI basata sulla valutazione del rischio : ciascun tratto di strada presenta caratteristiche specifiche, in base al quale stabilire i requisiti illuminotecnici da ottenere. Le caratteristiche specifiche di un tratto di strada, che sono significative sul piano illuminotecnico, sono indicate dalla norma UNI con il termine parametri di influenza (vedi Tabella E ed F). Sono ad esempio parametri di influenza il flusso di traffico, l eventuale presenza di zone di conflitto, di dispositivi rallentatori, di pedoni, etc. Se variano i valori assunti per i parametri di influenza occorre modificare la categorie illuminotecnica e così definire la categoria illuminotecnica di progetto. Pag.7/20

8 Tabella E - PARAMETRI DI INFLUENZA (SE RILEVANTI) CONSIDERATI PER LE CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE DI RIFERIMENTO DI CUI ALLA TABELLA A PER DEFINIRE LA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA DI PROGETTO Tipo di strada A1 A2 B C D E Flusso di traffico Massimo Complessita' del campo visivo Elevata Normale - Zona di conflitto - Assente Parametro di influenza Dispositivi rallentatori Indice di rischio di aggressione F Normale Assente Normale Piste ciclabili Pendenza media Indice livello luminoso ambiente <=2% Amb.urbano Pedoni Non ammessi Tabella F - INDICAZIONE SULLE VARIAZIONI DELLA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA IN RELAZIONE AI PARAMETRI DI INFLUENZA Parametro di influenza Variazione della categoria illuminotecnica Non si applica a Compito visivo normale Condizioni non conflittuali Flusso di traffico < 50% rispetto al massimo Flusso di traffico < 25% rispetto al massimo -2 Segnaletica attiva nelle zone conflittuali -1 Indice di resa dei colori >= 60 Indice di resa dei colori < 30 Pericolo di aggressione Presenza di intersezioni e/o svincoli a raso Prossimità di passaggi pedonali Prossimità di dispositivi rallentatori -1-1 (a discrezione) +1 A1 - La norma prevede una differenza massima di due categorie illuminotecniche comparabili tra zone adiacenti. Vedi la tabella G1 e G2 sulla comparazione tra categorie illuminotecniche. Tabella G1 - COMPARAZIONE DI CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE - ME1 ME2 ME3 ME4 ME5 ME6 - - CE0 CE1 CE2 CE3 CE4 CE S1 S2 S3 S4 S5 S6 Tabella G2 - CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE ADDIZIONALI Categoria illuminotecnica di riferimento CE0 CE1 CE2 CE3 CE4 CE Categoria illuminotecnica di riferimento S1 S2 S3 S4 S5 S6 Categoria illuminotecnica addizionale - EV3 EV4 EV Pag.8/20

9 CARATTERISTICHE OTTICHE DEGLI APPARECCHI A LED Vengono utilizzate armature stradali che montano Led dell ultima generazione tipo Philips, alimentati a corrente costante di 525 ma con efficienza (rapporto tra flusso luminoso emesso e potenza elettrica assorbita) di 175 lm/1,5 W a led pari a 116 lm/w (sorgente luminosa) maggiore della efficienza richiesta dalla normativa regionale di 90 lm/w. Il sistema ottico previsto minimizza gli effetti di abbagliamento della sorgente puntiforme garantendo il rispetto dei requisiti di sicurezza imposti dalla norma sulle sorgenti laser di cui i Led fanno parte. Il Led è una sorgente ad elevata luminanza: la superficie ridotta e l emissione luminosa di elevata intensità che la caratterizzano rendono necessari test specifichi, realizzati ad identificare l eventuale pericolosità della sorgente e degli apparecchi su cui essa è montata. I corpi illuminanti previsti garantiscono la totale assenza dei danni alla retina. La normativa di riferimento prescrive una classificazione redatta allo scopo di preservare l osservatore da potenziali danni fotochimica e fotobiologici. La determinazione della classe di sicurezza è un requisito obbligatorio per la marcatura CE. Secondo la nuova norma EN gli apparecchi in progetto rientrano nella categoria EXEMPT GROUP (assenza di rischio fotobiologico). I test di sicurezza fotobiologica di questi apparecchi sono stati effettuati presso l istituto Nazionale di Ottica Applicata (NOA) da personale altamente qualificato. SCELTE ILLUMINOTECNICHE PROGETTUALI Vengono individuate le seguenti tipologie di strade. A) Via San Gavino, strada con carreggiata 11 m, altezza sostegno 10 m Larghezza stradale 11 m Larghezza marciapiedi destro e sinistro 2,5 m Finitura superficie stradale asfalto Classificazione strada: Tipo F (strade locali urbane) Traffico stradale: elevato (si assume pari al massimo della categoria) Altezza sostegni 10 m f.t. Armatura ottica stradale cutt-off a led Potenza apparecchio 115 W Flusso apparecchio lm Efficienza luminosa apparecchio lm / 129 W =82,6 lm/w Tipo e Potenza lampade esistenti Sodio A.P. 250 W, apparecchio circa 275 W Riduzione di potenza impianto (1-129/275)*100= 53,1% Categoria illuminotecnica di riferimento: ME4b Categoria illuminotecnica di progetto: ME5 (Parametro di influenza -1 per indice resa colori >60, comparabile categorie CE5). Pag.9/20

10 A cui corrispondono i seguenti requisiti tecnici richiesti dalla Norma EN : Luminanza media del manto stradale L=0,5 Uniformità longitudinale di luminanza minima del manto stradale della carreggiata Ul=0,35 Uniformità generale di luminanza minima del manto stradale della carreggiata U0=0,4 Abbagliamento debilitante (Ti) (max)=15 Illuminazione di contiguità SR 2 min=0,5 Illuminamento orizzontale E (medio minimo mantenuto)= 7,5 lux Uniformità generale di illuminamento minima U0=0,4 I parametri ottenuti dalle verifiche tecniche sono riportati All.3 CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI indicano valori adeguati a quanto richiesto. B) Via Di Vittorio, strada con carreggiata 10 m, altezza sostegno 9 m Larghezza stradale 10 m Larghezza marciapiedi destro/sinistro 2,0/1,5 m Finitura superficie stradale asfalto Classificazione strada: Tipo F (strade locali urbane) Traffico stradale: elevato (si assume pari al massimo della categoria) Altezza sostegni 9 m f.t. Armatura ottica stradale cutt-off a led Potenza corpo illuminate 101 W Flusso luminoso sorgente lm Efficienza luminosa apparecchio lm / 101 W =83,7 lm/w Tipo e Potenza lampade esistenti Sodio A.P. 150 W, apparecchio max 165 W Riduzione di potenza impianto (1-101/165)*100= 38,8% Categoria illuminotecnica di riferimento: ME4b Categoria illuminotecnica di progetto: ME6 (Parametro di influenza -1 per indice resa colori >60, -1 per traffico < 50% rispetto al massimo) comparabile categorie S4. A cui corrispondono i seguenti requisiti tecnici richiesti dalla Norma EN : Luminanza media del manto stradale L=0,3 Uniformità longitudinale di luminanza minima del manto stradale della carreggiata Ul=0,4 Uniformità generale di luminanza minima del manto stradale della carreggiata U0=0,35 Abbagliamento debilitante (Ti) (max)=15 Illuminazione di contiguità SR 2 min= nessun requisito Pag.10/20

11 Illuminamento orizzontale E (medio minimo mantenuto)= 5 lux Uniformità generale di illuminamento minima (U0=0,35) nessun requisito I parametri ottenuti dalle verifiche tecniche sono riportati All.3 CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI indicano valori adeguati a quanto richiesto. C) Strade con carreggiata 7 m e sostegno H=8 m Larghezza stradale 10,5 m Larghezza marciapiede lato palo 1,5 m Larghezza marciapiede altro lato 1,2 m Finitura superficie stradale asfalto Classificazione strada Tipo F (strade locali urbane) Traffico stradale ridotto (minore del 50% rispetto al massimo della categoria) Altezza sostegni 8 m f.t. Armatura ottica stradale cutt-off a led Potenza corpo illuminate 87 W Flusso luminoso sorgente lm Efficienza luminosa apparecchio lm / 87 W =84,48 lm/w Tipo e Potenza lampade esistenti Sodio A.P. 150 W, apparecchio max 165 W Riduzione di potenza impianto (1-87/165)*100= 47,3% Categoria illuminotecnica di riferimento: ME4b Categoria illuminotecnica di progetto: ME6 (Parametro di influenza -1 per indice resa colori >60, -1 per traffico < 50% rispetto al massimo) comparabile categorie S4. A cui corrispondono i seguenti requisiti tecnici richiesti dalla Norma EN : Luminanza media del manto stradale L=0,3 Uniformità longitudinale di luminanza minima del manto stradale della carreggiata Ul=0,4 Uniformità generale di luminanza minima del manto stradale della carreggiata U0=0,35 Abbagliamento debilitante (Ti) (max)=15 Illuminazione di contiguità SR 2 min= nessun requisito Illuminamento orizzontale E (medio minimo mantenuto)= 5 lux Uniformità generale di illuminamento minima (U0=0,35) nessun requisito Pag.11/20

12 I parametri ottenuti dalle verifiche tecniche sono riportati All.3 CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI indicano valori adeguati a quanto richiesto. D) Strade con carreggiata 6 m e sostegno H=7 m Larghezza stradale 6 m Larghezza marciapiede lato palo 1,5 m Larghezza marciapiede altro lato 1,2 m Finitura superficie stradale asfalto Classificazione strada Tipo F (strade locali urbane) Traffico stradale ridotto (minore del 50% rispetto al massimo della categoria) Altezza sostegni 7 m f.t. Armatura ottica stradale cutt-off a led Potenza max corpo illuminate 58 W Flusso luminoso sorgente 4950 lm Efficienza luminosa apparecchio 4950 lm / 58 W =85,3 lm/w Tipo e Potenza lampade esistenti Sodio A.P. 100 W, apparecchio max 110 W Riduzione di potenza impianto (1-58/110)*100= 47,3% Categoria illuminotecnica di riferimento: ME4b Categoria illuminotecnica di progetto: ME6 (Parametro di influenza -1 per indice resa colori >60, -1 per traffico < 50% rispetto al massimo) comparabile categorie S4. A cui corrispondono i seguenti requisiti tecnici richiesti dalla Norma EN : Luminanza media del manto stradale L=0,3 Uniformità longitudinale di luminanza minima del manto stradale della carreggiata Ul=0,4 Uniformità generale di luminanza minima del manto stradale della carreggiata U0=0,35 Abbagliamento debilitante (Ti) (max)=15 Illuminazione di contiguità SR 2 min= nessun requisito Illuminamento orizzontale E (medio minimo mantenuto)= 5 lux Uniformità generale di illuminamento minima (U0=0,35) nessun requisito I parametri ottenuti dalle verifiche tecniche sono riportati All.3 CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI indicano valori adeguati a quanto richiesto. Nota 1: Tutti i corpi illuminanti utilizzati nel presente intervento sono dotati di misurazioni fotometriche, sia in forma tabellare numerica, sia sotto forma di file standard normalizzato, tipo il formato commerciale Pag.12/20

13 "Eulumdat", emesso in regime di sistema di qualità aziendale certificato o rilasciato da ente terzo quali l IMQ. Le stesse riportano inoltre la posizione di misura del corpo illuminante, l identificazione del laboratorio di misura, il nominativo del responsabile tecnico del laboratorio. Nota 2: Rimane definito che possono essere usati prodotti diversi di quelli utilizzati nei calcoli illuminotecnici a condizione che i risultati fotometrici siano conformi a quelli richiesti e che le caratteristiche complessive dei corpi illuminanti proposti corrispondano quelle indicati nell Elenco Prezzi e nelle altre tavole di progetto. RIFERIMENTI NORMATIVI E RACCOMANDAZIONI Il presente intervento dovrà rispondere alle norme di Legge e tecniche vigenti nella progettazione, realizzazione d esercizio degli impianti di illuminazione pubblica, in particolare alle seguenti: Leggi STATALI Decreto legislativo n. 285 del 30/4/1992: "Nuovo Codice della Strada", (G.U. n. 114, Suppl. ordinario 18/5/1992) e ss.mm.ii. Decreto Presidente Repubblica n. 495 del 16/12/1992: "Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada" Decreto legislativo 360/93: "Disposizioni correttive ed integrative del Codice della Strada" approvato con Decreto legislativo n. 285 del Direttiva Ministeriale LLPP 12/04/95 "Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei piani Urbani del traffico" (Supp. ordinario n. 77 alla G.U n. 146 del 24 giugno 1995 Serie generale). Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 201, "Attuazione della direttiva 2005/32/CE relativa all'istituzione di un quadro per l'elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia" Decreto Ministeriale LL. PP. del 5 novembre 2001 Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade Leggi REGIONALI Regione Sardegna, Deliberazione Giunta Regionale 48-31/07 del 29/11/2007, Linee guida e modalità tecniche d attuazione per la riduzione dell inquinamento luminoso e acustico e il conseguente risparmio energetico (art. 19, comma 1, L.R. 29 maggio 2007, n. 2).. Norme e Raccomandazioni AIDI 1993 Raccomandazioni per l illuminazione pubblica AIDI 1998 Guida per il Piano Regolatore Comunale dell illuminazione pubblica CIE Pubblicazione 115:1995: Recommendations for lighting of roads for motor and pedestrian traffic CIE Pubblicazione : Guida all illuminazione delle aree urbane (in sostituzione della CIE 92:1992) CIE Pubblicazione n. 92:1992 : "Guide to the lighting of urban areas" Pag.13/20

14 CIE Pubblicazione 154:2003 The maintenance of outdoor lighting systems Norma UNI 10439:2001 Requisiti illuminotecnici delle strade con traffico motorizzato Rapporto tecnico CEN/TR :2004 Illuminazione stradale (Road lighting) Selezione delle classi di illuminazione NORMA EN :2004 Illuminazione stradale - Requisiti prestazionali NORMA EN :2004 Illuminazione stradale Calcolo delle prestazioni NORMA EN :2004 Illuminazione stradale Metodi di misurazione delle prestazioni fotometriche (recepiscono anche la CIE Pubblicazione 115:1995 Recommendations for lighting of roads for motor and pedestrian traffic ) NORMA UNI 11248:2007 "Illuminazione stradale - Selezione delle categorie illuminotecniche" (in sostituzione della UNI 10439, recepisce il rapporto tecnico CEN/TR ) Norma UNI 10819:1999 Impianti di illuminazione esterna. Requisiti per la limitazione della dispersione verso l alto del flusso luminoso Norma UNI 11095:2003 Illuminazione gallerie UNI EN 12193:2008 "Illuminazione di installazioni sportive" UNI EN :2008 "Illuminazione dei posti di lavoro - Parte 2:Posti di lavoro in esterno" Norma CEI : "Apparecchi di Illuminazione. Parte II : Prescrizioni particolari. Apparecchi per l illuminazione stradale" Norme CEI 34 relative a lampade, apparecchiature di alimentazione ed apparecchi d illuminazione in generale Norma CEI 11 4: "Esecuzione delle linee elettriche esterne" Norma CEI 11 17: "Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo" Norma CEI 64 8: variante V2 Sezione 714 "Ambienti e applicazioni particolari - Impianti di illuminazione situati all'esterno." "Impianti a norme CEI volume 6: Illuminazione Esterna", TNE. CARATTERISTICHE ELETTRICHE PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI Come previsto alla sezione 714 punto della CEI 64-8 Impianti di illuminazione situati all esterno, tutti gli impianti verranno realizzati in modo che le persone non possano venire a contatto con le parti in tensione se non previo smontaggio o distruzione di elementi di protezione. Gli elementi di protezione smontabili e installati a meno di 2,5 m dal suolo, devono potersi rimuovere solo con l ausilio di chiavi e attrezzi e devono essere inaccessibili al dito di prova (IPXXB). Le lampade degli apparecchi di illuminazione non devono diventare accessibili se non dopo aver rimosso un involucro o una barriera per mezzo di un attrezzo, a meno che l apparecchio non si trovi ad un altezza superiore a 2,8 m. La protezione dai contatti diretti, risponde anche a quanto stabilito dall art della norma CEI 64-8 quinta edizione, mediante barriere o involucri, che sono tali da impedire il contatto con le parti attive. Viene assicurato almeno il grado di protezione IPXXB per tutte le superfici e almeno IPXXD per le superfici orizzontali a portata di mano. Gli involucri possono essere aperti e la barriere tolte, solo con l uso di una chiave o di un attrezzo. Pag.14/20

15 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI La protezione dai contatti indiretti è assicurata mediante componenti elettrici di classe II o con isolamento equivalente, come previsto dalla sezione 714 punto della CEI 64-8 Protezione con componenti elettrici di classe II o con isolamento equivalente, e dall art della CEI Questa misura è tale da impedire il manifestarsi di una tensione pericolosa sulle parti accessibili di componenti elettrici a seguito di un guasto nell isolamento principale. Tutti i componenti elettrici utilizzati dovranno essere sottoposti alle prove di tipo e contrassegnati in accordo con le relative norme: componenti elettrici aventi un isolamento doppio o rinforzato (componenti elettrici di classe II, identificati dal segno grafico ; quadri prefabbricati aventi un isolamento completo (Norma CEI 17-13/1). Sono considerate in accordo con questa misura di protezione, per sistemi elettrici con tensioni nominali non superiori a 690 V, le condutture elettriche utilizzate (cavi tipo G7 0.6/1kV): cavi con guaina non metallica aventi tensioni nominale maggiore di un gradino rispetto a quella necessaria per il sistema elettrico servito e che non comprendano un rivestimento metallico. Le parti metalliche in contatto con i precedenti cavi non sono da considerare masse (vedi sostegni in acciaio) (art della norma CEI 64-8 alla pagina commenti). PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE CONTRO LE SOVRACORRENTI Come previsto dalla CEI 64-8 al punto e per le regole generali all art.434 della stessa norma, i conduttori attivi vengono protetti da uno o più dispositivi che interrompano automaticamente l alimentazione quando si produce un sovraccarico (sezione 433) o un cortocircuito (sezione 434). Le protezioni contro i sovraccarichi ed i cortocircuiti sono coordinate in accordo con la sezione 435. Nel caso specifico dette protezione sono (alla luce anche di quanto segue) da interruttori automatici provvisti di sganciatori di sovracorrente del tipo magnetotermico. 1 - PROTEZIONE DAI SOVRACCARICHI Va detto che gli impianti di illuminazione stradale non sono soggetti a sovraccarico e quindi, come previsto dall art della norma CEI 64-8, possono essere omessi i dispositivi di protezione contro i sovraccarichi, a condizione che le condutture siano protette contro i cortocircuiti. Pag.15/20

16 Tuttavia vista la taratura delle protezioni magnetotermiche previste per ciascuna linea e le sezione dei conduttori (minimo 2,5 mm 2 per il tratto di cavo che alimenta i corpi illuminanti e 6 mmq per le linee di distribuzione) si può affermare che i conduttori sono comunque protetti anche dai sovraccarichi come previsto all art della CEI 64-8 essendo rispettate le condizioni: IB In Iz ; If=1.45 Iz dove: IB = Iz = In = If = corrente di impiego del circuito; portata in regime permanente della conduttura; corrente nominale del dispositivo di protezione. corrente che assicura l effettivo funzionamento del dispositivo di protezione nel tempo stabilito (in modo da non portare il conduttore alla temperatura limite ammissibile). 2 - PROTEZIONE DAI CORTOCIRCUITI La protezione dai cortocircuiti viene assicurata come previsto dall art della CEI 64-8, che rimanda all art della CEI Pertanto gli interruttori magnetotermici utilizzati avranno potere di interruzione non inferiore alla corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione. Si ritiene adatto un P.I. 10 ka per l interruttore generale, essendo prevista un a fornitura ENEL BT trifase di potenza limitata. Tutte le correnti provocate da un cortocircuito che si presenti in un punto qualsiasi dell impianto vengono interrotte in un tempo non superiore a quello che porta i conduttori alla temperatura limite ammissibile e cioè nel rispetto della formula: I 2 t<k 2 S 2 dove: I 2 t è l integrale di Joule per la durata del cortocircuito in A 2 s; K 2 S 2 è l energia che porta la sezione S del conduttore alla temperatura limite ammissibile, che per cavi in gomma etilenpropilenica (EPR) è di 90 C in servizio ordinario e 250 C in cortocircuito. PROTEZIONE CONTRO I FULMINI Non si ritiene necessaria la protezione dei sostegni contro i fulmini, come disposto dall art della CEI La protezione è richiesta in casi particolari quando il rischio sia da considerare non trascurabile, ed esempio per la contemporanea presenza dei seguenti elementi: probabile permanenza di un numero elevato di persone nelle immediate vicinanze del sostegno; sostegni con rilevante altezza fuori terra, come da norma specifica CEI e seguenti. Pag.16/20

17 Pertanto in base alla norma CEI e seguenti la protezione dei sostegni contro i fulmini è da ritenere non necessaria. GRADO DI PROTEZIONE DEI COMPONENTI CONTRO LA PENETRAZIONE DEI CORPI SOLIDI E LIQUIDI Vengono rispettati i gradi di protezione previsti all art della CEI In particolare il grado minimo di protezione dei componenti rispettano i seguenti valori minimi: per i componenti interrati: IP 57; per i componenti installati a meno di 3 m dal suolo: IP 43; per i componenti installati a 3 m o più dal suolo: IP 23; per il vano in cui è montata la lampada degli apparecchi di illuminazione: IP 44. CONDUTTURE Tutti i cavi, per caratteristiche come sezioni, tipo di posa, portate, identificazione delle anime, rispondono pienamente a quanto previsto dalla sezione 714.4, della norma CEI DISTANZIAMENTI Il distanziamento degli impianti dai limiti della carreggiata e della sede stradale, rispettano i minimi previsti dalla sezione A2 Barriere di sicurezza e di stanziamenti dei pali di illuminazione dai limiti della carreggiata e della sede stradale, della norma CEI 64-8 richiamata.. Altrettanto si avrà cura di rispettare i distanziamenti dei sostegni e degli apparecchi di illuminazione dai conduttori di eventuali linee elettriche aeree esterne, come previsto dalla sezione A3 Di stanziamenti dei sostegni e degli apparecchi di illuminazione delle linee elettriche aeree esterne della CEI Tra le interrate sono state rispettate le distanze minime, le profondità di interramento e tutti i parametri richiesti dalla CEI VERIFICA DELLA CADUTA DI TENSIONE Negli impianti di illuminazione pubblica, il rispetto della caduta di tensione massima ammessa è senz altro la condizione più restrittiva per il dimensionamento della sezione dei conduttori. Trattandosi di un sistema di distribuzione del tipo trifase viene stata utilizzata la seguente formula per il calcolo della caduta di tensione, considerando il carico equivalente sulla fase più caricata: V%=IxLx(Rcos+Xsen) x100/vf Pag.17/20

18 identica alla caduta di tensione su una linea monofase lunga L metri, dove: I (A) 2xL (m) R ( ) X ( ) cos è la corrente che interessa il tronco di linea; è la lunghezza equivalente del tronco di linea; è la resistenza del tronco di linea; è la reattanza del tronco di linea; è il fattore di potenza del carico ( 0.9 per lampade Led); Vf (V) tensione di fase del sistema, assunta pari a 230V. La corrente I viene calcolata con la formula seguente, dove sono state considerate anche le perdite nelle armature: I=(Pl+Pp)/(230x cos ) dove: Pl Pp è la potenza della lampada sono le perdite nella lampada cos è il fattore di potenza del carico (=0.9 per lampade rifasate). Per rendere la formula precedente facilmente gestibile da programma su P.C., è stata ricondotta alla seguente: V%=IxLx(Rcos+Xsen) x100/vf= IxLxKc dove, oltre ai simboli precedenti: Kc è un coefficiente che esprime la caduta di tensione % del cavo per una lunghezza unitaria (1 metro), per una corrente unitaria (1 Amper), per cos =0.9, per cavi unipolari flessibili tipo FG7 e per linea monofase, rilevata dalle tabelle dei cavi.. Tutte le linee dovranno presentare una caduta di tensione inferiore al valore massimo 5%, richiesto al punto della CEI Le verifiche per i tronchi più sollecitati saranno riportate nel progetto esecutivo. VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE I parametri ottenuti dalle verifiche tecniche riportati nell All.3 CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI indicano valori adeguati a quanto richiesto dalle normative citate. Pag.18/20

19 VERIFICHE STATICHE Il calcolo delle fondazioni dei sostegni e la verifica di resistenza degli stessi, verranno eseguiti secondo quanto imposto in particolare dal D.M. N 19 del 16 Gennaio 1996 Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi e dalle Nuove Norme Tecniche per le Costruzione D.M. 14 gennaio I parametri ottenuti dalle verifiche tecniche sono riportati nell All.3 CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI indicano valori adeguati a quanto richiesto dalle normative citate. IL PROGETTISTA Ing.Giovanni Musio Pag.19/20

20 SOMMARIO NORMATIVA VIGENTE E SCELTE PROGETTUALI... 2 REQUISITI GENERALI... 2 REQUISITI TECNICI RICHIESTI DALLA NORMATIVA REGIONALE... 3 METODOLOGIA PROGETTUALE SEGUITA... 4 CARATTERISTICHE OTTICHE DEGLI APPARECCHI A LED... 9 SCELTE ILLUMINOTECNICHE PROGETTUALI... 9 RIFERIMENTI NORMATIVI E RACCOMANDAZIONI Leggi STATALI Leggi REGIONALI Norme e Raccomandazioni CARATTERISTICHE ELETTRICHE PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE CONTRO LE SOVRACORRENTI PROTEZIONE DAI SOVRACCARICHI PROTEZIONE DAI CORTOCIRCUITI PROTEZIONE CONTRO I FULMINI GRADO DI PROTEZIONE DEI COMPONENTI CONTRO LA PENETRAZIONE DEI CORPI SOLIDI E LIQUIDI 17 CONDUTTURE DISTANZIAMENTI VERIFICA DELLA CADUTA DI TENSIONE VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE VERIFICHE STATICHE Pag.20/20

RELAZIONE CALCOLI ILLUMINOTECNICI

RELAZIONE CALCOLI ILLUMINOTECNICI RELAZIONE CALCOLI ILLUMINOTECNICI La situazione normativa. I requisiti di illuminazione delle strade (illuminazione pubblica) fino all ottobre 2007 erano definiti dalla norma UNI 10439 Illuminotecnica

Dettagli

Illuminazione a LED rotatoria Via Statale Marecchia (SP258), Via Ponte, Via Pieve.

Illuminazione a LED rotatoria Via Statale Marecchia (SP258), Via Ponte, Via Pieve. Provincia di Rimini Comune di Verucchio Illuminazione a LED rotatoria Via tatale Marecchia (P258), Via Ponte, Via Pieve. Novafeltria < Via tatale Marecchia (P258R) > Rimini Via Pieve Via Ponte Incrocio

Dettagli

L impianto in esame sarà alimentato mediante n. 1 fornitura di energia elettrica in bassa tensione 230 V.

L impianto in esame sarà alimentato mediante n. 1 fornitura di energia elettrica in bassa tensione 230 V. PREMESSA La presente relazione tecnica è relativa alla realizzazione dell impianto di pubblica illuminazione a servizio del PARCO DI MADONNA DEL COLLE di Stroncone (TR). DESCRIZIONE DELL IMPIANTO L impianto

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI E DI ILLUMINAZIONE RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA

IMPIANTI ELETTRICI E DI ILLUMINAZIONE RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA IMPIANTI ELETTRICI E DI ILLUMINAZIONE RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA INDICE 1. PRINCIPI INFORMATORI... 2 1.1. OGGETTO... 2 1.2. CRITERI DI PROGETTO... 2 1.3. NORME DI RIFERIMENTO... 2 2. PRESCRIZIONI E

Dettagli

SOMMARIO. 1.0 Oggetto dei lavori... pag Descrizione dei lavori... pag Normativa e legislazione a base di progetto... pag.

SOMMARIO. 1.0 Oggetto dei lavori... pag Descrizione dei lavori... pag Normativa e legislazione a base di progetto... pag. SOMMARIO 1.0 Oggetto dei lavori... pag. 2 2.0 Descrizione dei lavori... pag. 2 3.0 Normativa e legislazione a base di progetto... pag. 2 4.0 dati tecnici di riferimento... pag. 4 5.0 Parametri illuminotecnici

Dettagli

Comune di Chiusaforte Lavori di miglioramento della viabilità d ingresso al forte e modifica dell illuminazione pubblica

Comune di Chiusaforte Lavori di miglioramento della viabilità d ingresso al forte e modifica dell illuminazione pubblica Comune di Chiusaforte Lavori di miglioramento della viabilità d ingresso al forte e modifica dell illuminazione pubblica Relazione Impianto elettrico INDICE: 1 INTRODUZIONE... 2 1.1 STATO DI FATTO... 2

Dettagli

PROGETTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA

PROGETTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA PROGETTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA Donnas : 15/12/2015 Relazione Tecnica di Progetto Impianto Elettrico Illuminazione Pubblica Progetto di riqualificazione energetica

Dettagli

Modalità di progettazione degli impianti di illuminazione in conformità alla L.R.15/2007

Modalità di progettazione degli impianti di illuminazione in conformità alla L.R.15/2007 Modalità di progettazione degli impianti di illuminazione in conformità alla L.R.15/2007 Udine, 15 settembre 2014 ing. Massimo Telesca 1 Misure urgenti in tema di contenimento dell inquinamento luminoso,

Dettagli

TUTORIAL LITESTAR 10 CALCOLO ILLUMINOTECNICO TIPICO PER ILLUMINAZIONE STRADALE NORME UNI EN 13201:2007 UNI 11248:2007 CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE ME

TUTORIAL LITESTAR 10 CALCOLO ILLUMINOTECNICO TIPICO PER ILLUMINAZIONE STRADALE NORME UNI EN 13201:2007 UNI 11248:2007 CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE ME TUTORIAL LITESTAR 10 CALCOLO ILLUMINOTECNICO TIPICO PER ILLUMINAZIONE STRADALE NORME UNI EN 13201:2007 UNI 11248:2007 CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE ME (strade a traffico motorizzato per le quali è possibile

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE E CATEGORIA ILLUMINOTECNICA DI RIFERIMENTO.

CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE E CATEGORIA ILLUMINOTECNICA DI RIFERIMENTO. GENERALITA Il progetto riguarda la realizzazione di un impianto di illuminazione pubblica. Il calcolo consiste nella verifica del dimensionamento delle sezioni dei cavi di alimentazione e nel calcolo illuminotecnico.

Dettagli

Comune di RAVENNA (EMILIA ROMAGNA) RELAZIONE TECNICA PROGETTO PUBBLICA ILLUMINAZIONE

Comune di RAVENNA (EMILIA ROMAGNA) RELAZIONE TECNICA PROGETTO PUBBLICA ILLUMINAZIONE Pag. 1 di 7 ALLEGATO 10 Comune di RAVENNA (EMILIA ROMAGNA) Piano Urbanistico Attuativo (PUA) Ambito a programmazione unitaria e concertata denominato: CoS4 - De Andrè RELAZIONE TECNICA PROGETTO PUBBLICA

Dettagli

COMUNE di SAN GIORGIO di MANTOVA. Impianti elettrici di illuminazione pubblica

COMUNE di SAN GIORGIO di MANTOVA. Impianti elettrici di illuminazione pubblica COMUNE di SAN GIORGIO di MANTOVA Impianti elettrici di illuminazione pubblica DATI GENERALI QUADRO ELETTRICO DI RIFERIMENTO Quadro Elettrico zona Z Ubicazione: p.zza Silone Loc.: Tripoli Proprietario:

Dettagli

Il presente progetto è relativo agli interventi previsti nel POR-FESR 2007-

Il presente progetto è relativo agli interventi previsti nel POR-FESR 2007- Premessa Il presente progetto è relativo agli interventi previsti nel POR-FESR 2007-2013 Asse III Obiettivo specifico 3.1.2a Sostegno all adozione dei principi di bioedilizia, bioarchitettura ed efficienza

Dettagli

ILLUMINAZIONE STRADALE, UN NUOVO PANORAMA NORMATIVO Introduzione alla norme UNI11248 e EN13201

ILLUMINAZIONE STRADALE, UN NUOVO PANORAMA NORMATIVO Introduzione alla norme UNI11248 e EN13201 ILLUMINAZIONE STRADALE, UN NUOVO PANORAMA NORMATIVO Introduzione alla norme UNI11248 e EN13201 Lo scorso Ottobre 2007 è stata pubblicata la nuova normativa italiana UNI11248 che va a completare il panorama

Dettagli

Necessità di progetto: SI, secondo guida CEI 0-2, se classificato come ambiente ad uso medico o se di superficie superiore a 400 m 2

Necessità di progetto: SI, secondo guida CEI 0-2, se classificato come ambiente ad uso medico o se di superficie superiore a 400 m 2 Norme di riferimento: Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Norma CEI 64-8 /7 Sezione 710 Ambienti

Dettagli

INDICE 1. INTERVENTI IN PROGETTO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA... 1

INDICE 1. INTERVENTI IN PROGETTO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA... 1 INDICE 1. INTERVENTI IN PROGETTO... 1 2. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA... 1 2.1. GENERALITÀ... 1 2.2. ALIMENTAZIONE, SISTEMA DI DISTRIBUZIONE E PROTEZIONI... 1 2.3. CONDUTTURE E CIRCUITI... 2 2.4.

Dettagli

ALLEGATO E OTTIMIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI

ALLEGATO E OTTIMIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ALLEGATO E OTTIMIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI Il controllo del flusso luminoso indiretto si attua anche attraverso l ottimizzazione degli impianti d illuminazione che a sua volta comporta anche una razionalizzazione

Dettagli

SOMMARIO. 1.0 Oggetto dei lavori... pag Descrizione dei lavori... pag Normativa e legislazione a base di progetto... pag.

SOMMARIO. 1.0 Oggetto dei lavori... pag Descrizione dei lavori... pag Normativa e legislazione a base di progetto... pag. SOMMARIO 1.0 Oggetto dei lavori... pag. 2 2.0 Descrizione dei lavori... pag. 2 3.0 Normativa e legislazione a base di progetto... pag. 3 4.0 dati tecnici di riferimento... pag. 4 5.0 Parametri illuminotecnici

Dettagli

COMUNE di SAN GIORGIO di MANTOVA. Impianti elettrici di illuminazione pubblica

COMUNE di SAN GIORGIO di MANTOVA. Impianti elettrici di illuminazione pubblica COMUNE di SAN GIORGIO di MANTOVA Impianti elettrici di illuminazione pubblica DATI GENERALI QUADRO ELETTRICO DI RIFERIMENTO Quadro Elettrico zona AM Ubicazione: via Caravaggio Loc.: Mottella Proprietario:

Dettagli

UNI/EN 12193 maggio 2001 Illuminazione d installazioni sportive. UNI/EN 12464-2 gennaio 2008 Illuminazione dei posti di lavoro in esterni

UNI/EN 12193 maggio 2001 Illuminazione d installazioni sportive. UNI/EN 12464-2 gennaio 2008 Illuminazione dei posti di lavoro in esterni DECRETO MINIST. N.81 DEL 29-04-08 APIL Associazione Professionisti dell illuminazione www.lightis.eu Questo decreto sostituisce ed integra la legge 626 sulla sicurezza del lavoro Per la prima volta viene

Dettagli

Gli impianti di illuminazione stradale

Gli impianti di illuminazione stradale Gli impianti di illuminazione stradale Concetti base per il dimensionamento Ing. Diego Bonata p.e. Alberto Duches Argomenti Trattati! Ruolo del progettista! Obiettivi da perseguire! Concetti base di progettazione!

Dettagli

ALLEGATO C QUANTO ILLUMINARE CORRETTAMENTE

ALLEGATO C QUANTO ILLUMINARE CORRETTAMENTE ALLEGATO C QUANTO ILLUMINARE CORRETTAMENTE Il Controllo del flusso luminoso indiretto costituisce di fatto lo strumento imposto dalla normativa regionale per definire il quanto illuminare in modo che gli

Dettagli

Piano dell Illuminazione per il Contenimento dell Inquinamento Luminoso: PICIL LEGGE REGIONALE n. 17/2009

Piano dell Illuminazione per il Contenimento dell Inquinamento Luminoso: PICIL LEGGE REGIONALE n. 17/2009 Piano dell Illuminazione per il Contenimento dell Inquinamento Luminoso: PICIL LEGGE REGIONALE n. 17/2009 Da dove arriviamo La Regione del Veneto è stata la prima Regione italiana a prendere coscienza

Dettagli

ASSE 2 IL MIGLIORAMENTO DELL ILLUMINAZIONE PUBBLICA

ASSE 2 IL MIGLIORAMENTO DELL ILLUMINAZIONE PUBBLICA ASSE 2 IL MIGLIORAMENTO DELL ILLUMINAZIONE PUBBLICA COMUNE DI TREVIGLIO (BG) IMPLEMENTAZIONE DI NUOVO IMPIANTO I.P. A LED AD ELEVATA EFFICIENZA ENERGETICA - ZONA DI ESPANSIONE NORD-EST/SAN ZENO (DENOMINATA

Dettagli

Tutte le linee elettriche, realizzate con cavi unipolari, verranno posate all interno di apposite tubazioni in PVC incassate nella muratura.

Tutte le linee elettriche, realizzate con cavi unipolari, verranno posate all interno di apposite tubazioni in PVC incassate nella muratura. PREMESSA La presente relazione tecnica è relativa alla realizzazione degli impianti elettrici a servizio di una sala polifunzionale denominata ex lavatoio e di un locale destinato ad attività socio-ricreative,

Dettagli

ALLEGATO 6 - CONTROLLO DEL FLUSSO LUMINOSO INDIRETTO E CLASSIFICAZIONE ILLUMINOTECNICA DEL TERRITORIO

ALLEGATO 6 - CONTROLLO DEL FLUSSO LUMINOSO INDIRETTO E CLASSIFICAZIONE ILLUMINOTECNICA DEL TERRITORIO ALLEGATO 6 - CONTROLLO DEL FLUSSO LUMINOSO INDIRETTO E CLASSIFICAZIONE ILLUMINOTECNICA DEL TERRITORIO Prevedere il controllo del flusso luminoso indiretto, limitandolo al previsto e richiesto dalle norme

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA L intervento oggetto della presente relazione, ha come obiettivi quelli di ridurre il consumo energetico, l inquinamento luminoso e migliorare le condizioni illuminotecniche

Dettagli

Illuminazione gallerie stradali (Prescrizioni Particolari e Verifiche)

Illuminazione gallerie stradali (Prescrizioni Particolari e Verifiche) Prescrizioni particolari: o Il DM 5/6/01, all art. 3 afferma Gli enti proprietari e concessionari di strade devono predispone entro il 31 dicembre 2002, il programma di adeguamento degli impianti di illuminazione

Dettagli

IE Impianti illuminazione di emergenza Ottobre 2010

IE Impianti illuminazione di emergenza Ottobre 2010 IE 104 - Impianti illuminazione di emergenza Ottobre 2010 L'impianto di illuminazione di emergenza deve assicurare, quando viene a mancare l'alimentazione, l'illuminamento minimo di sicurezza e la segnaletica

Dettagli

Contenuti della L.P. 16/07 e del Regolamento di attuazione

Contenuti della L.P. 16/07 e del Regolamento di attuazione Regolamento di attuazione della L. P. n. 16/2007 "Risparmio energetico e inquinamento luminoso" ISTRUZIONI PER L USO Contenuti della L.P. 16/07 e del Regolamento di attuazione Maurizio Fauri Università

Dettagli

IMPIANTO ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE ESTERNA

IMPIANTO ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE ESTERNA IMPIANTO ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE ESTERNA Sistema di alimentazione: TT, TN Norme di riferimento: o Norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente

Dettagli

Classificazione delle strade La classificazione delle strade deve avvenire in sintonia con quanto riportato in:

Classificazione delle strade La classificazione delle strade deve avvenire in sintonia con quanto riportato in: ALLEGATO 02 Classificazione delle strade La classificazione delle strade deve avvenire in sintonia con quanto riportato in: Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 - Nuovo codice della strada. Pubblicato

Dettagli

Impianti fotovoltaici (Norme di Installazione)

Impianti fotovoltaici (Norme di Installazione) Norme di installazione (le indicazioni proposte riguardano gli impianti fotovoltaici connessi in rete, ma molte di queste possono essere estese anche agli impianti autonomi) Protezione contro i contatti

Dettagli

COMUNE DI MONTICHIARI

COMUNE DI MONTICHIARI COMUNE DI MONTICHIARI (Provincia di BRESCIA) Cap 25018 - MONTICHIARI. Piazza del Municipio, 1 Telefono 030 9656283 telefax 030.9656352 e-mail llpp@montichiari.it. LAVORI DI LAVORI DI SISTEMAZIONE DI UN

Dettagli

Gli interventi impiantistici, come si evince dagli allegati progetti grafici, consistono in quanto segue

Gli interventi impiantistici, come si evince dagli allegati progetti grafici, consistono in quanto segue Pagina 1 di 5 PREMESSA Il presente progetto prevede la realizzazione di un Centro Comunale per la Raccolta Differenziata di Rifiuti Urbani ed Assimilati (cd CCR). La struttura in oggetto sarà ubicata nel

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI ILLUMINAZIONE DELLE AREE ESTERNE RELAZIONE TECNICA

IMPIANTI ELETTRICI ILLUMINAZIONE DELLE AREE ESTERNE RELAZIONE TECNICA Fabbricato adibito ad esposizione e vendita di prodotti fai da te e bricolage ubicato nel Comune di IMPIANTI ELETTRICI ILLUMINAZIONE DELLE AREE ESTERNE RELAZIONE TECNICA SOMMARIO 1. Oggetto dell intervento...

Dettagli

Il ruolo del progettista illuminotecnico e la nuova norma UNI11248

Il ruolo del progettista illuminotecnico e la nuova norma UNI11248 ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE Giornata d d informazione Riduzione dell inquinamento luminoso e relativo risparmio energetico: compiti e opportunità Il ruolo del progettista illuminotecnico e la

Dettagli

QUANTO ILLUMINARE CORRETTAMENTE

QUANTO ILLUMINARE CORRETTAMENTE QUANTO ILLUMINARE CORRETTAMENTE ALLEGATO C Il Controllo del flusso luminoso indiretto costituisce di fatto lo strumento imposto dalla normativa regionale per definire il quanto illuminare in modo che gli

Dettagli

Illuminazione di Emergenza. Aspetti tecnico-normativi

Illuminazione di Emergenza. Aspetti tecnico-normativi Illuminazione di Emergenza Aspetti tecnico-normativi Illuminazione di emergenza Definizione - Obbiettivo per illuminazione di emergenza si intende l illuminazione ausiliaria che interviene quando viene

Dettagli

Relazione generale - Inquadramento normativo Inquadramento territoriale

Relazione generale - Inquadramento normativo Inquadramento territoriale INDICE ALLEGATO A: Relazione generale - Inquadramento normativo Inquadramento territoriale A. - RELAZIONE GENERALE 2 A.1 - PREMESSA 2 A.2 - INTENTI DEL PICIL 3 A.3 CONTENUTI DEL PICIL 5 A.4 - INQUADRAMENTO

Dettagli

ARMATURA STRADALE A LED PER PUBBLICA ILLUMINAZIONE

ARMATURA STRADALE A LED PER PUBBLICA ILLUMINAZIONE ARMATURA STRADALE A LED PER PUBBLICA ILLUMINAZIONE STABILIMENTO ED UFFICI: VIA L. ROMANO, 10 - GALATONE (LE) ITALY Tel. [+39] 0833.867315-6 Fax [+39] 0833.880553 web: http:\\www.sudsegnal.it e-mail: info@sudsegnal.it

Dettagli

REGIONE PIEMONTE COMUNE DI ALBA PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA IN BASE ALLA LEGGE DEL N.106 ES.M.I.

REGIONE PIEMONTE COMUNE DI ALBA PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA IN BASE ALLA LEGGE DEL N.106 ES.M.I. REGIONE PIEMONTE COMUNE DI ALBA PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA IN BASE ALLA LEGGE DEL 12 07 2011 N.106 ES.M.I. RECUPERO DI COMPARTO INDUSTRIALE DISMESSO OGGETTO: PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE

Dettagli

CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA

CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA Settore Assetto e Tutela del Territorio Oggetto: Sistemazione e restauro dei Giardini del Poio e realizzazione della nuova struttura di collegamento tra il Palazzo

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO Esame di Stato per l abilitazione all esercizio della professione di Ingegnere Ingegneria Gestionale Vecchio Ordinamento

POLITECNICO DI TORINO Esame di Stato per l abilitazione all esercizio della professione di Ingegnere Ingegneria Gestionale Vecchio Ordinamento POLITECNICO DI TORINO Esame di Stato per l abilitazione all esercizio della professione di Ingegnere Ingegneria Gestionale Vecchio Ordinamento I Sessione 2010 Tema n. 2 In uno stabilimento industriale

Dettagli

RELAZIONE TECNICA. Impianto Pubblica Illuminazione

RELAZIONE TECNICA. Impianto Pubblica Illuminazione RELAZIONE TECNICA Impianto Pubblica Illuminazione PREMESSA Questa relazione si riferisce alla progettazione e verifica degli impianti elettrici di pubblica illuminazione nelle aree di intervento. IMPIANTO

Dettagli

LEGISLAZIONE E NORME DI RIFERIMENTO

LEGISLAZIONE E NORME DI RIFERIMENTO Allegato A Pagina 1 di 4 Le attività oggetto dell'appalto devono essere condotte sugli impianti in conformità alle Leggi e Decreti Presidenziali e Ministeriali e Regolamenti locali vigenti. In particolare

Dettagli

Indice PREMESSA NORMATIVA. Scheda tecnica apparecchio illuminazione PISTA CICLABILE. Preliminare variante alla S.S.

Indice PREMESSA NORMATIVA. Scheda tecnica apparecchio illuminazione PISTA CICLABILE. Preliminare variante alla S.S. Preliminare variante alla S.S. 125 - Rotatoria Indice PREMESSA NORMATIVA Scheda tecnica apparecchio illuminazione VIABILITA' STRADALE 4 Rotatorie Dati di pianificazione 4 Lista pezzi lampade 5 Lampade

Dettagli

Codice Elaborato: IMP INDICE

Codice Elaborato: IMP INDICE INDICE Pagina 1 di 6 1 SCOPO... 2 2 IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE... 2 2.1 Raccomandazioni e normativa di riferimento... 2 2.2 Criteri di dimensionamento... 2 2.2.1 Velocità di progetto illuminotecnico...

Dettagli

TREND 4 WAY LED TREND 5 WAY LED

TREND 4 WAY LED TREND 5 WAY LED TREND 4 WAY LED TREND LED, totalmente realizzato con materiali riciclabili, garantisce una lunga durata di vita e il mantenimento delle prestazioni nel tempo con costi di manutenzione ridotti. Un accurato

Dettagli

Fasi della classificazione:

Fasi della classificazione: ALLEGATO C QUANTO ILLUMINARE CORRETTAMENTE Il Controllo del flusso luminoso indiretto costituisce di fatto lo strumento imposto dalla normativa regionale per definire il quanto illuminare in modo che gli

Dettagli

COMUNE DI VILLACIDRO RELAZIONE GENERALE - PROGETTO ESCUTIVO - COMUNE DI VILLACIDRO

COMUNE DI VILLACIDRO RELAZIONE GENERALE - PROGETTO ESCUTIVO - COMUNE DI VILLACIDRO REGIONE SARDEGNA PROVINCIA DEL MEDIO CAMPIDANO LAVORI DI SOSTITUZIONE DI APPARECCHI LUMINOSI E LINEE ELETTRICHE CON L UTILIZZO DI APPARECCHI LED (Bando per il cofinanziamento di iniziative nel campo del

Dettagli

Riferimenti. Le principali Norme considerate sono:

Riferimenti. Le principali Norme considerate sono: Sommario Sommario... 1 Riferimenti... 2 Forniture... 3 Condutture... 4 Compatibilità e coordinamento... 4 Modalità di esecuzione... 5 Impianto di terra... 6 Riferimenti Le principali Norme considerate

Dettagli

Luoghi conduttori ristretti

Luoghi conduttori ristretti Pubblicato il: 09/07/2004 Aggiornato al: 09/07/2004 di Gianluigi Saveri Un luogo conduttore ristretto si presenta delimitato da superfici metalliche o comunque conduttrici in buon collegamento elettrico

Dettagli

PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI CHIOGGIA Settore Lavori Pubblici Nucleo Progettazione

PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI CHIOGGIA Settore Lavori Pubblici Nucleo Progettazione PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI CHIOGGIA Settore Lavori Pubblici Nucleo Progettazione REALIZZAZIONE DI NUOVO SISTEMA DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA A COMPLETAMENTO DELL ESISTENTE, MEDIANTE LA SOSTITUZIONE DI

Dettagli

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Prima parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI L articolo 7 del Decreto Ministeriale 22/01/2008,

Dettagli

Criteri generali per la progettazione illuminotecnica di impianti privati di illuminazione esterna. Ing. Luca Nanni UNAE Emilia Romagna

Criteri generali per la progettazione illuminotecnica di impianti privati di illuminazione esterna. Ing. Luca Nanni UNAE Emilia Romagna Criteri generali per la progettazione illuminotecnica di impianti privati di illuminazione esterna Ing. Luca Nanni UNAE Emilia Romagna 1. Decreto 22 gennaio 2008, n. 37 Regolamento concernente l'attuazione

Dettagli

Comune di Maserà di Padova Piano di Lottizzazione v. Bolzani / v. Mons. L Zane IMPIANTO D ILLUMINAZIONE PUBBLICA

Comune di Maserà di Padova Piano di Lottizzazione v. Bolzani / v. Mons. L Zane IMPIANTO D ILLUMINAZIONE PUBBLICA Comune di Maserà di Padova Piano di Lottizzazione v. Bolzani / v. Mons. L Zane IMPIANTO D ILLUMINAZIONE PUBBLICA Relazione Illuminotecnica SOMMARIO: PAG 1. ELENCO ELABORATI DI PROGETTO 2 2. GENERALITA

Dettagli

Illuminazione di Emergenza. Impianti di emergenza con apparecchi LED: spunti tecnici e di prodotto

Illuminazione di Emergenza. Impianti di emergenza con apparecchi LED: spunti tecnici e di prodotto Illuminazione di Emergenza Impianti di emergenza con apparecchi LED: spunti tecnici e di prodotto Apparecchi Fattori chiave nella costruzione di apparecchi per l illuminazione di emergenza LED: Durata

Dettagli

1) Riferimenti Normativi e Prescrizioni di carattere generale

1) Riferimenti Normativi e Prescrizioni di carattere generale Comune di Corsico (MI) CAPITOLATO TECNICO ALLEGATO 1 RIFERIMENTI NORMATIVI Rif. Art. 4 Nelle schede allegate si riportano gli elenchi delle principali norme di riferimento per l attuazione del servizio

Dettagli

LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DELL IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA

LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DELL IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA COMUNE DI GUAGNANO Provincia DI LECCE POI ENERGIA 2007 2013 / PROGRAMMA OPERATIVO INTERREGIONALE ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DELL IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA

Dettagli

APPENDICE - A - ILLUMINAZIONE PRIVATA... 2 APPENDICE - B

APPENDICE - A - ILLUMINAZIONE PRIVATA... 2 APPENDICE - B 1 INDICE APPENDICE - A - ILLUMINAZIONE PRIVATA...2 APPENDICE - B - Allegato B - Esempio di dichiarazione di conformità del prodotto -...3 APPENDICE - C - Allegato C - Esempio di dichiarazione di conformità

Dettagli

LA PIANIFICAZIONE DELLA LUCE

LA PIANIFICAZIONE DELLA LUCE LA PIANIFICAZIONE DELLA LUCE Bologna, 19 Novembre 2009 Lorenza Golinelli architetto Il Piano Regolatore di Illuminazione Comunale perchè: Per evitare di avere questo Veduta notturna di Hong Kong Per pensare

Dettagli

COMUNE DI INVERUNO RELAZIONE TECNICA -ILLUMINAZIONE PUBBLICA - Città Metropoliata di Milano

COMUNE DI INVERUNO RELAZIONE TECNICA -ILLUMINAZIONE PUBBLICA - Città Metropoliata di Milano COMUNE DI INVERUNO Città Metropoliata di Milano PROGETTO PRELIMINARE PER LA REALIZZAZIONE DI PERCORSI DI MOBILITA' CICLISTICA FINALIZZATO ALLA PRESENTAZIONE DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA REALIZZAZIONE

Dettagli

Stalla (Norme di Installazione)

Stalla (Norme di Installazione) Norme di installazione Protezione contro i contatti diretti Isolamento delle parti attive Involucri o barriere con grado di protezione minimo IP2X o IPXXB. Per le superfici orizzontali superiori a portata

Dettagli

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 DESCRIZIONE DELLE OPERE... 4 IMPIANTO ELETTRICO... 6

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 DESCRIZIONE DELLE OPERE... 4 IMPIANTO ELETTRICO... 6 Relazione tecnica Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 DESCRIZIONE DELLE OPERE... 4 IMPIANTO ELETTRICO... 6 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il progetto per l esecuzione di lavori

Dettagli

Lavori di ampliamento, rifacimento sottoservizi, illuminazione pubblica, esecuzione marciapiede e riasfaltature via Lastego

Lavori di ampliamento, rifacimento sottoservizi, illuminazione pubblica, esecuzione marciapiede e riasfaltature via Lastego SOMMARIO 1 Generalita'...2 2 Descrizione degli impianti...2 2.1 Premessa...2 2.2 Alimentazione...3 2.3 Impianto di terra...3 2.4 Protezione contro i contatti indiretti e dalle sovracorrenti...3 2.5 Distribuzione...4

Dettagli

1. PREMESSA ANALISI DI RISCHIO VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE VIA CARSO VIA PORDELIO VIA LIVENZA...

1. PREMESSA ANALISI DI RISCHIO VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE VIA CARSO VIA PORDELIO VIA LIVENZA... 1. PREMESSA... 2 2. ANALISI DI RISCHIO... 3 3. VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE... 4 3.1 VIA CARSO... 4 3.2 VIA PORDELIO... 8 3.3 VIA LIVENZA... 11 pag. 1 1. PREMESSA La realizzazione dell impianto di illuminazione

Dettagli

COMUNE DI VENEZIA. arch. Giovanni Caprioglio DISPOSIZIONI PLANIVOLUMETRICHE, DISPOSIZIONI PLANIVOLUMETRICHE TIPOLOGICHE E FORMALI

COMUNE DI VENEZIA. arch. Giovanni Caprioglio DISPOSIZIONI PLANIVOLUMETRICHE, DISPOSIZIONI PLANIVOLUMETRICHE TIPOLOGICHE E FORMALI COMUNE DI VENEZIA PIANO DI LOTTIZZAZIONE N.1 Z.T.O. D4.b-4 IN LOCALITA' TERRAGLIO E AGGIORNAMENTO DEL P.C.P. APPROVATO CON D.C.C. N. 74 DEL 09/02/2010 P R O P O N E N T I : TERRAGLIO S.p.a. - via Enrico

Dettagli

COMMESSA LOTTO FASE ENTE TIPO DOC. OPERA/DISCIPLINA PROGR. REV. I G E C V C L N V A. Ing. D. Re 27/09/2012

COMMESSA LOTTO FASE ENTE TIPO DOC. OPERA/DISCIPLINA PROGR. REV. I G E C V C L N V A. Ing. D. Re 27/09/2012 COMMITTENTE: ALTA SORVEGLIANZA: : GENERAL CONTRACTOR: INFRASTRUTTURE FERROVIARIE STRATEGICHE DEFINITE DALLA LEGGE OBIETTIVO N. 443/01 TRATTA A.V. /A.C. TERZO VALICO DEI GIOVI PROGETTO ESECUTIVO ADEGUAMENTO

Dettagli

LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO BIBLIOGRAFIA

LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO BIBLIOGRAFIA PARTE XI LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO BIBLIOGRAFIA INDICE 11.1- BIBLIOGRAFIA 11.1 a. leggi 11.1 b. Norme 11.2 c. Raccomandazioni e guide operative 11.3 11.2- LEGGI E NORMATIVE 11.4 a. Normative internazionali

Dettagli

Metodologia di calcolo della prestazione energetica dell illuminazione nel terziario

Metodologia di calcolo della prestazione energetica dell illuminazione nel terziario Metodologia di calcolo della prestazione energetica dell illuminazione nel terziario Ridurre emissioni di CO₂ Ridurre dipendenza energetica PROTOCOLLO DI KYOTO (1997) EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI

Dettagli

ILLUMINAZIONE PUBBLICA VIA IV NOVEMBRE

ILLUMINAZIONE PUBBLICA VIA IV NOVEMBRE ILLUMINAZIONE PUBBLICA Comune di Monteverdi M.mo (PI) OGGETTO: PROGETTO DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA PROGETTO PRELIMINARE Via IV Novembre Monteverdi Marittimo (PI) 1

Dettagli

I N D I C E 1. GENERALITÀ Galleria IGA Galleria IGA RIFERIMENTI NORMATIVI 4 3. DATI DI BASE PER IL CALCOLO ILLUMINOTECNICO 5

I N D I C E 1. GENERALITÀ Galleria IGA Galleria IGA RIFERIMENTI NORMATIVI 4 3. DATI DI BASE PER IL CALCOLO ILLUMINOTECNICO 5 I N D I C E 1. GENERALITÀ 2 1.1 Galleria IGA01 2 1.2 Galleria IGA02 2 2. RIFERIMENTI NORMATIVI 4 3. DATI DI BASE PER IL CALCOLO ILLUMINOTECNICO 5 4. MODALITÀ DI CALCOLO 6 4.1 Caratteristiche generali 6

Dettagli

isla led LA LUCE VERDE

isla led LA LUCE VERDE LA LUCE VERDE 29 4-6m SOLUZIONE LED LEGGERA ED ELEGANTE, OVUNQUE IN CITTÀ Palo dirit to 647 L apparecchio Isla dotato di LED è proposto con palo conico-cilindrico in acciaio zincato. Le caratteristiche

Dettagli

INDICE. ib072013_all.b_ RELAZIONE SPECIALISTIC.doc

INDICE. ib072013_all.b_ RELAZIONE SPECIALISTIC.doc 1 INDICE 1. CARATTERISTICHE DELLA FORNITURA ELETTRICA...2 2. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI E INDIRETTI - CLASSE II...2 3. MODALITA' DI CALCOLO E VERIFICA PROTEZIONE LINEE...3 - Formule di calcolo

Dettagli

DIVISIONE TECNICA GALILEO 1 Rev. OTT-15

DIVISIONE TECNICA GALILEO 1 Rev. OTT-15 Applicazioni Gruppo ottico Classe di isolamento Grado di protezione Moduli LED Inclinazione Dimensioni Peso Superficie esposta Montaggio Cablaggio Temp. di esercizio Temp. di stoccaggio Norme di riferimento

Dettagli

Soluzioni professionali d illuminazione con tecnologia a LED per centri sportivi indoor e outdoor. BBTel

Soluzioni professionali d illuminazione con tecnologia a LED per centri sportivi indoor e outdoor. BBTel Soluzioni professionali d illuminazione con tecnologia a LED per centri sportivi indoor e outdoor. i vantaggi La tecnologia a LED, la soluzione L avvento della tecnologia a LED ha notevolmente accentuato

Dettagli

SOMMARIO. MEDITERRANEO SVILUPPO SRL via Arnaldo Fusinato , Mestre (VE)

SOMMARIO. MEDITERRANEO SVILUPPO SRL via Arnaldo Fusinato , Mestre (VE) SOMMARIO 1 PREMESSA...1 2 NORMATIVA VIGENTE...3 3 CRITERI GENERALI E APPROCCIO ALL INTERVENTO...5 4 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO...6 5 DESCRIZIONE DELL INTERVENTO...9 6 MANUTEZIONE...12 Sommario- I

Dettagli

CONVEGNO ENERGIA 21 BERGAMO 30 NOVEMBRE 2005 PANNELLI FOTOVOLTAICI E ILLUMINAZIONE PUBBLICA

CONVEGNO ENERGIA 21 BERGAMO 30 NOVEMBRE 2005 PANNELLI FOTOVOLTAICI E ILLUMINAZIONE PUBBLICA CONVEGNO ENERGIA 21 BERGAMO 30 NOVEMBRE 2005 PANNELLI FOTOVOLTAICI E ILLUMINAZIONE PUBBLICA OBIETTIVI DELLO STUDIO: IDENTIFICARE ED ANALIZZARE DAL PUNTO DI VISTA TECNICO LE POSSIBILI APPLICAZIONI DEGLI

Dettagli

B.M. IMMOBILIARE S.r.l.

B.M. IMMOBILIARE S.r.l. Via Miller Polesine P.se ---> Via Nabucco Via Boito Via Bizet

Dettagli

SVEC S.P.A. VIA C. CERATO, PADOVA (PD)

SVEC S.P.A. VIA C. CERATO, PADOVA (PD) COMMITTENTE: SVEC S.P.A. VIA C. CERATO, 14 35122 PADOVA (PD) OGGETTO: PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA NUOVA LOTTIZZAZIONE DELL AREA IN VIA PELOSA E VIA NACCARI A PADOVA ELABORATO:

Dettagli

Norma CEI : Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua

Norma CEI : Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Norma CEI 64-8 2012: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua Norma CEI 64-8 Edizione 2012 Impianti elettrici utilizzatori

Dettagli

PREMESSA RELAZIONE TECNICA

PREMESSA RELAZIONE TECNICA PREMESSA Con questa relazione, ci si propone di illustrare il progetto relativo ai lavori di modifica e implementazione dell'impianto elettrico a servizio delle ex Carceri Aragonesi, fabbricato attualmente

Dettagli

Il volto smart dell illuminazione

Il volto smart dell illuminazione Il volto smart dell illuminazione Archilede High Performance Evolution Special Enel Sole coltiva la passione per il territorio Enel Sole è la Società del Gruppo Enel che opera nel settore dell illuminazione.

Dettagli

ELIA TARTAGLIA LA SICUREZZA ELETTRICA IN AMBIENTE FERROVIARIO

ELIA TARTAGLIA LA SICUREZZA ELETTRICA IN AMBIENTE FERROVIARIO ELIA TARTAGLIA LA SICUREZZA ELETTRICA IN AMBIENTE FERROVIARIO 2 INDICE GENERALE Argomento Prefazione 9 PARTE PRIMA 17 CAPITOLO 1 19 LA SICUREZZA ELETTRICA E LA MESSA A TERRA 1.1 Premessa 19 1.2 Misure

Dettagli

Realizzazione della strada di collegamento tra Via Visconti e Piazza d Armi. relazione tecnica impianti: impianto di pubblica

Realizzazione della strada di collegamento tra Via Visconti e Piazza d Armi. relazione tecnica impianti: impianto di pubblica COMUNE DI CASALE MONFERRATO Provincia di Alessandria Realizzazione della strada di collegamento tra Via Visconti e Piazza d Armi. illuminazione Allegato E Ottobre 2006 INDICE 1 PREMESSE Pag. 2 2 REQUISITI

Dettagli

ALLEGATO 7 - SUPPORTO AL COMUNE

ALLEGATO 7 - SUPPORTO AL COMUNE ALLEGATO 7 - SUPPORTO AL COMUNE Il Piano dell illuminazione ha tra i suoi obiettivi la fornitura del necessario supporto all Ufficio tecnico comunale nell operazione di verifica della conformità di legge

Dettagli

INDICE. Codice elaborato: 06.La pianificazione dei nuovi impianti di illuminazione Revisione: 0 Pag. 1

INDICE. Codice elaborato: 06.La pianificazione dei nuovi impianti di illuminazione Revisione: 0 Pag. 1 1.1 OBIETTIVI... 3 2.1 DEFINIZIONE ED AMBITI APPLICATIVI... 3 Definizione di inquinamento luminoso secondo l art. 2... 4 Ambito di applicazione secondo l art.9... 4 Autorizzazione nuovi impianti secondo

Dettagli

DIVISIONE TECNICA GALILEO 1 IN Rev. OTT-15

DIVISIONE TECNICA GALILEO 1 IN Rev. OTT-15 DIVISIONE TECNICA GALILEO IN Rev. OTT-5 Applicazioni Gruppo ottico Classe di isolamento Grado di protezione Moduli LED Inclinazione Dimensioni Peso Montaggio Cablaggio Norme di riferimento GALILEO IN CARATTERISTICHE

Dettagli

Approfondimenti di alcuni aspetti della Norma sull inquinamento luminoso per i tecnici

Approfondimenti di alcuni aspetti della Norma sull inquinamento luminoso per i tecnici Approfondimenti di alcuni aspetti della Norma sull inquinamento luminoso per i tecnici (è necessario leggere prima la spiegazione semplificata per i cittadini in quanto i concetti base vengono dati per

Dettagli

La redazione dei PRIC in provincia di Trento

La redazione dei PRIC in provincia di Trento La redazione dei PRIC in provincia di Trento Facoltà di Ingegneria Università di Trento L.p. 3 ottobre 2007 n.16 Due sono gli scopi fondamentali della l.p. n.16/2007 della Provincia Autonoma di Trento:

Dettagli

Sovracorrenti negli edifici

Sovracorrenti negli edifici Sovracorrenti negli edifici Generalità E trattato l impiego degli interruttori magnetotermici modulari (MCBs: Miniature Circuit Breakers) nell edilizia residenziale, intendendo per edifici residenziali

Dettagli

Facoltà di Architettura- Corso di Tecnica del Controllo Ambientale

Facoltà di Architettura- Corso di Tecnica del Controllo Ambientale Le sorgenti di luce costituiscono il mezzo attraverso cui si assicura ad un ambiente una qualità illuminotecnica. La luce costituisce uno strumento di progettazione SORGENTI DI LUCE DISPONIBILI ARTIFICIALE

Dettagli

Guida agli impianti di illuminazione esterna - seconda parte -

Guida agli impianti di illuminazione esterna - seconda parte - Guida agli impianti di illuminazione esterna - seconda parte - Pubblicato il: 30/01/2006 Aggiornato al: 30/01/2006 di Gianluigi Saveri Gli impianti di illuminazione esterna comprendono tutti gli impianti

Dettagli

Competenze di ambito Prerequisiti Abilità / Capacità Conoscenze Livelli di competenza

Competenze di ambito Prerequisiti Abilità / Capacità Conoscenze Livelli di competenza Docente: LASEN SERGIO Classe: 4AP Materia: Tecnologie e Tecniche di Installazione e di Manutenzione di Apparati e Impianti Civili e Industriali MODULO 1 UTILIZZAZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA Saper effettuare

Dettagli

L EFFICIENZA ENERGETICA IN UNA RELAZIONE DI PROGETTO. Per. Ind. Stefano Cairoli. Milano 14 Gennaio 2015

L EFFICIENZA ENERGETICA IN UNA RELAZIONE DI PROGETTO. Per. Ind. Stefano Cairoli. Milano 14 Gennaio 2015 L EFFICIENZA ENERGETICA IN UNA RELAZIONE DI PROGETTO Per. Ind. Stefano Cairoli Milano 14 Gennaio 2015 OBBLIGHI DEI PROGETTISTI Con riferimento al Regolamento (UE) n. 305/2011 il PROGETTISTA deve prendere

Dettagli

PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA DI PROTEZIONE CONTRO LE SOVRATENSIONI

PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA DI PROTEZIONE CONTRO LE SOVRATENSIONI COMUNE DI LENOLA (PROVINCIA DI LATINA) AREA TECNICA - URBANISTICA - SERVIZIO LL. PP. PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO PER L'INNALZAMENTO DEL LIVELLO DI SICUREZZA E LA RIQUALIFICAZIONE DELL'EDIFICIO SCOLASTICO

Dettagli

1 PREMESSA SUPERAMENTO ED ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEGLI EDIFICI E NELLE STRUTTURE PUBBLICHE DI PERTINENZA DEL COMUNE DI

1 PREMESSA SUPERAMENTO ED ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEGLI EDIFICI E NELLE STRUTTURE PUBBLICHE DI PERTINENZA DEL COMUNE DI 1 PREMESSA... 1.2 SUPERAMENTO ED ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEGLI EDIFICI E NELLE STRUTTURE PUBBLICHE DI PERTINENZA DEL COMUNE DI PULA... 2 OBIETTIVI... 2.1 SCUOLA PRIMARIA S.MARGHERITA

Dettagli

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO EFFICIENZA ENERGETICA IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE TECNICA GENERALE

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO EFFICIENZA ENERGETICA IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE TECNICA GENERALE UFFICIO TECNICO COMUNALE U.O. PROGETTAZIONE Via C.Castracani nc. 7 51034 Serravalle Pistoiese (PT) INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO EFFICIENZA ENERGETICA IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE PROGETTO ESECUTIVO

Dettagli

Philips BRS419 1xGRN16-2S/830 WSO / Tabella di intensità luminosa

Philips BRS419 1xGRN16-2S/830 WSO / Tabella di intensità luminosa Progetto strada P1 - P4 San Giorgio di Piano 18.09.2015 Philips BRS419 1xGRN16-2S/830 WSO / Tabella di intensità luminosa Lampada: Philips BRS419 1xGRN16-2S/830 WSO Lampadine: 1 x GRN16-2S/830 Gamma C

Dettagli