Scritto da Oscar Domenica 03 Luglio :36 - Ultimo aggiornamento Domenica 16 Settembre :13
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1 Guardia particolare giurata 1. Rilascio della qualifica di Guardia Particolare Giurata; 2. rinnovo del decreto di riconoscimento della qualifica. 1. Rilascio della qualifica di Guardia Particolare Giurata La qualifica di guardia giurata particolare viene riconosciuta dal Prefetto a coloro che intendono esercitare un attività di vigilanza e custodia su beni mobili o immobili (guardie particolari alle dipendenze di istituti di vigilanza autorizzati o di privati).. Per il riconoscimento della qualifica di Guardia Particolare Giurata, l aspirante possedere i requisiti di cui all articolo 138 del T.U.L.P.S., con particolare riguardo alla buona Condotta Il Decreto del Prefetto di riconoscimento della qualifica ha validità annuale. Successivamente all'ottenimento del decreto di Guardia Particolare Giurata gli interessati dovranno prestare giuramento nel Comune di residenza. Chi può fare larichiesta La domanda per il riconoscimento deve essere presentata alla Prefettura esclusivamente dal datore di lavoro (istituto di vigilanza o privato) del richiedente Cosa fare La domanda, unitamente alla documentazione, deve essere presentata alla Prefettura-U.T.G. della Provincia ove l aspirante guardia dovrà svolgere la professione. L aspirante Guardia Giurata che intenda svolgere la prestazione di servizio armato dovrà integrare la domanda con specifica richiesta per il rilascio del porto di pistola. Per esercitare l attività fuori dai confini provinciali occorre un ulteriore decreto della Prefettura-U.T.G. territorialmente competente. 1 / 5
2 Riferimenti normativi Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773, articoli 133 e seguenti). Regolamento di esecuzione del Testo Unico (Regio Decreto n. 635, articolo 249 e seguenti).{mospagebreak title=rinnovo} 2. Rinnovo del decreto di riconoscimento della qualifica La domanda di rinnovo del decreto di riconoscimento della qualifica di Guardia Particolare Giurata deve essere presentata almeno 90 giorni prima della scadenza del decreto di rilascio. Il decreto può essere consegnato direttamente all interessato o altra persona munita di delega e di fotocopia del documento di riconoscimento dell intestatario del decreto. Chi può fare la richiesta Esclusivamente il datore di lavoro (istituto di vigilanza / investigazione o privato) della guardia particolare giurata che richiede il rinnovo. Cosa fare La domanda, unitamente alla documentazione richiesta, deve essere presentata alla Prefettura-U.T.G. della provincia ove la Guardia Giurata svolge l attività. Il datore di lavoro dovrà dichiarare che sono ancora attivi il rapporto di lavoro e le iscrizioni previdenziali e assicurative. Nel caso di Aziende faunistico-venatorie il datore di lavoro dovrà dichiarare di essere titolare della concessione. 2 / 5
3 Riferimenti normativi Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773, articoli 133 e seguenti); Regolamento di esecuzione del Testo Unico (Regio Decreto n. 635, articolo 249 e seguenti).{mospagebreak title=licenzavigilanza} Licenza di Istituto di Vigilanza e Investigazione Privata Con il Decreto del Presidente delle Repubblica 4 agosto 2008 nr.153, recante modifiche al regio decreto 6 maggio 1940, nr.635, per l'esecuzione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, in materia di guardie particolari, istituti di vigilanza e investigazione privata, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 6 ottobre 2008, è stata realizzata un'ampia revisione della disciplina regolamentare in materia di vigilanza privata (il Titolo IV del regolamento di esecuzione del T.U. delle leggi di pubblica sicurezza) al fine di adeguarne i contenuti alle regole comunitarie, in esecuzione della sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europea, C - 465/05 del 13 dicembre 2007, nonché onde dare esecuzione alle norme di carattere legislativo già adottate in materia con l'art. 4 del Decreto Legge 8 aprile 2008, n.59 (convertito nella legge 6 giugno 2008, nr.101). Il D.P.R. 153/2008 rappresenta l'inizio di un cammino che, una volta completato, porterà gli istituti di vigilanza privata a trasformarsi da "istituti" in "imprese", da "operatori della vigilanza" a "professionisti della sicurezza privata", da "prestatori d'opera" a "fornitori di servizi integrati". L'iter di adeguamento normativo alle disposizioni comunitarie della disciplina italiana in materia di sicurezza privata, ha richiesto ulteriori interventi amministrativi di attuazione, primo tra tutti la definizione dei requisiti tecnici, economici ed operativi (c.d capacità tecnica) per la vigilanza privata, per le investigazioni private e le informazioni commerciali. A tal fine è stato predisposto il D.M. 1 dicembre 2010, nr.269. Polizia di Stato: 3 / 5
4 Decreto Capacità Tecnica In attuazione delle disposizioni del D.P.R.153/2008 è stato predisposto il: Decreto del Ministro dell'interno - 1 dicembre recante "Disciplina delle caratteristiche minime del progetto organizzativo e dei requisiti minimi di qualità degli istituti e dei servizi di cui agli articoli 256-bis e 257-bis del Regolamento di esecuzione del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, nonché dei requisiti professionali e di capacità tecnica richiesti per la direzione dei medesimi istituti e per lo svolgimento di incarichi organizzativi nell'ambito degli stessi istituti". Il decreto si pone l'obiettivo di garantire il pieno rispetto dei principi fissati dal D.P.R. 153/32008 e, in particolare: - il superamento del limite provinciale della licenza, anche al fine di favorire un'offerta di servizi più ampia e qualificata, lasciando alle imprese di determinare i propri ambiti territoriali, in un quadro di regole omogenee per tipologia di servizi e per ampiezza degli ambiti territoriali entro i quali si intende operare; - il perseguimento di una più elevata qualità organizzativa ed operativa dei servizi,attraverso un'azione di forte controllo sulla "capacità tecnica" dei soggetti che intendono offrire servizi di sicurezza privata, espressamente prevista dalla legge (art. 136, primo comma, del T.U.L.P.S.). Inoltre, sempre muovendosi nella direzione tracciata dal D.P.R. di riforma, compie un ulteriore passo avanti a favore della trasparenza dell'azione amministrativa, contestualmente riducendo la discrezionalità del Prefetto, proprio nelle modalità di valutazione del requisito della capacità tecnica, allorché individua le caratteristiche minime cui deve conformarsi il progetto organizzativo ed i requisiti di qualità degli istituti e dei servizi, nonché i requisiti professionali e di capacità tecnica richiesti per la direzione dell'istituto e per lo svolgimento degli incarichi organizzativi. I tratti significativi del decreto predisposto, si possono riassumere in: - Individuazione delle caratteristiche e requisiti organizzativi e professionali degli istituti di vigilanza privata (art.2); - Individuazione dei requisiti e qualità dei servizi degli istituti di vigilanza privata (art.3); 4 / 5
5 - Individuazione caratteristiche e requisiti organizzativi e professionali degli istituti di investigazione privata e di informazioni commerciali (art.4); - Fissazione dei criteri di qualità dei servizi di investigazione privata e di informazione commerciale (art.5). Polizia di Stato: Link Utili: 5 / 5
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