REGIONE LIGURIA. DIPARTIMENTO AMBIENTE Settore Assetto Territorio

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1 CONSIDERAZIONI GENERALI E METODOLOGICHE RELATIVE ALLA REALIZZAZIONE DELLA CARTOGRAFIA CONOSCITIVA INERENTE LA MICROZONAZIONE SISMICA DI LIVELLO 1 PER SPECIFICHE AREE APPARTENENTI AI COMUNI LIGURI CLASSIFICATI IN ZONA SISMICA 3S RELAZIONE METODOLOGICA REGIONE LIGURIA DIPARTIMENTO AMBIENTE Settore Assetto Territorio MAGGIO 2012

2 1 INDICE INTRODUZIONE SELEZIONE DELLE AREE DI STUDIO INFORMATIZZAZIONE CARTOGRAFIA DI BASE E RACCOLTA DATI PREGRESSI INFORMATIZZAZIONE E SCELTA DEI DATI CARTOGRAFICI DISPONIBILI CONSIDERAZIONI SULLA TIPOLOGIA E QUALITA DELLE INDAGINI RACCOLTE ALLESTIMENTO CARTOGRAFIA PROPEDEUTICA E CONOSCITIVA DELLE ZONE OMOGENEE IN PROSPETTIVA SISMICA TARATURA DELLE CARTE PRELIMINARI E REDAZIONE DELLE SCHEDE DESCRITTIVE SINTETICHE CONCLUSIONI...20 BIBLIOGRAFIA...23

3 2 INTRODUZIONE Nella presente relazione sono descritti gli aspetti metodologici che hanno portato alla realizzazione della cartografia conoscitiva alla microzonazione sismica di Livello 1, redatta nell ambito di un contratto di servizio tra Regione Liguria e Dip.Te.Ris (Dipartimento per lo studio del Territorio e delle sue Risorse) Università di Genova. Tale contratto ha previsto la realizzazione di uno studio propedeutico alla redazione di carte di Livello 1 definitive per i Comuni liguri classificati in categoria 3S; cioè quelli con valori di pericolosità sismica di riferimento più elevata nel contesto ligure, distribuiti tra le provincie di Imperia, Savona e Spezia, per complessivi 70 comuni liguri. In tale cartografia sono state raccolte le informazioni ed i dati di base attualmente esistenti sul territorio e poi elaborate, al fine di fornire alle Amministrazioni comunali un documento semidefinitivo da utilizzarsi per la predisposizione della cartografia di microzonazione a corredo della strumentazione urbanistica comunale. Il prodotto di lavoro è coerente con gli Indirizzi tecnici regionali per la predisposizione degli studi di MS di cui alla DGR 471/2010 e s.m. e i., rispetta la legenda tipo dei criteri nazionali, di cui agli ICMS08, ed è stato realizzato attraverso l elaborazione delle carte di base previste nei suddetti criteri, infine è integrato nell ambito di una piattaforma GIS regionale che consente l elaborazione e gestione dei dati. Al riguardo si richiama che le linee guida stabilite all interno del Bollettino Ufficiale della Regione Liguria per la microzonazione sismica (DGR n.471 del 22/03/2010 e le successive specifiche tecniche contenute nel DGR n.714 del 21/06/2011) contengono la descrizione delle metodologie e delle attività necessarie per la realizzazione degli studi di microzonazione sismica a scala comunale nel territorio ligure. Ai fini dell analisi prevista per la redazione delle carte conoscitive previste si è reso necessario innanzitutto definire quali aree all interno dei territori comunali dovessero essere oggetto di studio di microzonazione sismica. Pertanto, sono state individuate le aree di interesse, secondo criteri descritti di seguito nella presente relazione (Capitolo 1), con l intento di concentrare le analisi in quelle aree già urbanizzate o dove sono previsti dagli strumenti di pianificazione territoriale regionali possibili nuovi insediamenti. Nel Capitolo 2 viene sinteticamente descritto l approccio utilizzato sia per la scelta della cartografia di riferimento che nella raccolta dei dati pregressi per ciascun comune interessato dal progetto e nella predisposizione del catalogo bibliografico.

4 3 Infine, nel Capitolo 3 viene presentata la procedura logica implementata su base GIS per la redazione delle carte conoscitive per la microzonazione sismica di livello 1 e la successiva attività di taratura delle stesse rispetto ai dati puntuali raccolti. Il prodotto di queste attività è rappresentato dall individuazione delle zone di approfondimento (Zone D) riportate nelle carte conoscitive e la descrizione delle caratteristiche peculiari di ciascun comune riassunte nelle schede sintetiche allegate a ciascuna mappa. 1. SELEZIONE DELLE AREE DI STUDIO Come già evidenziato gli studi propedeutici alla microzonazione sismica di Livello 1 sono stati rivolti ai comuni classificati 3S che rappresentano quelli a maggior pericolosità sismica nel contesto ligure. Figura 1 Classificazione sismica adottata dalla Regione Liguria (D.G.R. 1362/2010). I Comuni classificati 3S sono quelli interessati dal contratto di servizio tra Regione Liguria e Dip.Te.Ris. In figura 1 è riportata la classificazione sismica adottata prevista nella Delibera Regionale 1362 del 19/11/2010 nella quale è stato suddiviso il territorio ligure in tre categorie a pericolosità sismica

5 4 crescente dai comuni in Zona 4 a quelli in Zona 3S. L elenco dei comuni interessati da questo studio è riportato in Tabella 1. La cartografia conoscitiva ha interessato le aree del territorio dei diversi comuni per le quali le condizioni contestuali o normative di riferimento, in particolare il Piano di Coordinamento Territoriale e Paesistico della Regione Liguria (PTCP), consentono o prevedono trasformazioni insediative o infrastrutturali e individuano le aree insediate. Più specificatamente, nel presente progetto le aree escluse dalla realizzazione di cartografia conoscitiva propedeutica agli studi di MS sono le Aree non Insediate sottoposte a regime di Conservazione e Mantenimento dell assetto insediativo del PTCP. Tabella 1 Comuni interessati da questo studio con indicazione della Provincia di appartenenza. Zona 3S Pga = 0,18g Numero progressivo Provincia Comune 1 IM AIROLE 2 IM APRICALE 3 IM AURIGO 4 IM BADALUCCO 5 IM BAJARDO 6 IM BORDIGHERA 7 IM BORGOMARO 8 IM CAMPOROSSO 9 IM CARAVONICA 10 IM CARPASIO 11 IM CASTELLARO 12 IM CASTEL VITTORIO 13 IM CERIANA 14 IM CERVO 15 IM CESIO 16 IM CHIUSANICO 17 IM CHIUSAVECCHIA 18 IM CIPRESSA 19 IM CIVEZZA 20 IM COSTARAINERA 21 IM DIANO ARENTINO 22 IM DIANO CASTELLO 23 IM DIANO MARINA 24 IM DIANO SAN PIETRO 25 IM DOLCEACQUA 26 IM DOLCEDO 27 IM IMPERIA 28 IM ISOLABONA 29 IM LUCINASCO 30 IM MOLINI DI TRIORA 31 IM MONTALTO LIGURE 32 IM OLIVETTA SAN MICHELE 33 IM OSPEDALETTI

6 5 34 IM PERINALDO 35 IM PIETRABRUNA 36 IM PIGNA 37 IM POMPEIANA 38 IM PONTEDASSIO 39 IM PRELA 40 IM REZZO 41 IM RIVA LIGURE 42 IM ROCCHETTA NERVINA 43 IM SAN BARTOLOMEO AL MARE 44 IM SAN BIAGIO DELLA CIMA 45 IM SAN LORENZO AL MARE 46 IM SAN REMO 47 IM SANTO STEFANO AL MARE 48 IM SEBORGA 49 IM SOLDANO 50 IM TAGGIA 51 IM TERZORIO 52 IM TRIORA 53 IM VALLEBONA 54 IM VALLECROSIA 55 IM VASIA 56 IM VENTIMIGLIA 57 IM VILLA FARALDI 58 SV ALASSIO 59 SV ANDORA 60 SV CASANOVA LERRONE 61 SV GARLENDA 62 SV LAIGUEGLIA 63 SV STELLANELLO 64 SV TESTICO 65 SP BOLANO 66 SP CALICE AL CORNOVIGLIO 67 SP ROCCHETTA DI VARA 68 SP SESTA GODANO 69 SP VARESE LIGURE 70 SP ZIGNAGO Spesso le porzioni di territorio in cui tale strumento di pianificazione territoriale consente trasformazioni insediative o infrastrutturali e le aree insediate già esistenti rappresentano, a livello cartografico, delle isole di territorio di dimensione ridotte in cui avrebbe avuto poco significato applicare analisi a scala territoriale così ampia. Pertanto si è scelto di individuare le zone in cui realizzare la cartografia del progetto in modo ragionato, cercando di unire le differenti aree isolate in aree più vaste per le quali realizzare gli studi conoscitivi di microzonazione (Figura 2).

7 6 La scelta delle aree è stata effettuata in coerenza a quanto indicato negli Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica (Gruppo di Lavoro 2008) (ICMS08) nei capitoli 1.5 e 1.7, in riferimento ai rapporti tra MS e gli studi di pianificazione territoriale. Sempre con riferimento agli ICMS08 tali attività possono essere inquadrate come un livello conoscitivo propedeutico agli studi di microzonazione sismica di livello 1, predisposto per aree vaste che, pur avendo delle forti limitazioni per l assenza di un livello di dettaglio raggiungibile solo con analisi specifiche per ciascun comune, garantisce una base conoscitiva omogenea per gruppi di comuni il cui territorio è interessato dallo stesso Piano di Bacino o ricade all interno dello stesso foglio del progetto CARG. Figura 2 Esempio di individuazione area di studio in cui sono rappresentati i limiti del Piano di Bacino (PdB) del Dianese, le zone di possibili trasformazioni contenute nel Piano di Coordinamento territoriale e Paesistico della Regione Liguria (PTCP) e le aree selezionate per la realizzazione della cartografia conoscitiva propedeutica alla MS.

8 7 2. INFORMATIZZAZIONE CARTOGRAFIA DI BASE E RACCOLTA DATI PREGRESSI Nella predisposizione della cartografia conoscitiva si è proceduto inizialmente alla definizione di quali dati cartografici di base potessero essere utilizzati e contemporaneamente è stata avviata la raccolta dei dati puntuali con cui tarare gli elementi cartografici. Di seguito sono specificati le metodologie di lavoro e i risultati di tali attività. 2.1 INFORMATIZZAZIONE E SCELTA DEI DATI CARTOGRAFICI DISPONIBILI Alcuni dati cartografici considerati nel progetto, nel dettaglio le cartografie del Progetto CARG, laddove disponibili, e quelle del Progetto IFFI (Inventario Fenomeni Franosi in Italia) erano presenti in formato georiferito e strutturato in ambiente GIS. Al contrario molte cartografie di base, in particolare le carte geolitologica e geomorfologica dei Piani di Bacino della Provincia di Imperia, hanno necessitato di un iniziale attività di digitalizzazione e strutturazione che è stata realizzata attraverso il software GIS Geomedia Professional 6.1. Figura 3 Esempio di carta informatizzata in ambiente GIS: Carta Litologica tratta da Piano di Bacino del Torrente Argentina.

9 8 Nelle aree in cui sono disponibili sia la cartografia del Progetto CARG che quella dei PdB si è preferito considerare i dati riportati nella prima, ritenendola il prodotto redatto da Regione Liguria più recente e scientificamente valido. Per quanto concerne la perimetrazione delle frane oltre quanto riportato nella cartografia CARG sono stati inoltre considerati i dati inerenti la perimetrazione e lo stato di attività delle frane del Progetto IFFI. 2.2 CONSIDERAZIONI SULLA TIPOLOGIA E QUALITA DELLE INDAGINI RACCOLTE La raccolta dei dati puntuali ha previsto la consultazione di archivi regionali, provinciali e comunali al fine di una approfondita ricerca di tutte le informazioni pregresse disponibili per i territori comunali coinvolti dal progetto, selezionando opportunamente le indagini utili alla ricostruzione delle caratteristiche geologiche e geofisiche delle formazioni presenti nei comuni. In questo senso sono stati inizialmente consultati gli archivi regionali, nei quali erano principalmente presenti i dati relativi a progetti di difesa del suolo (sistemazione di aree in frana e/o di aree alluvionalbili). TAGGIA Figura 4 Esempio di Carta delle Indagini per l area del Comune di Taggia (IM).

10 9 Successivamente la ricerca si è spostata negli archivi provinciali relativi agli uffici cementi armati e in quelli di pertinenza degli uffici comunali di edilizia pubblica e privata presso i quali è stato possibile recuperare un numero consistente di indagini puntuali costituite sia da sondaggi geognostici che indagini geotecniche e geofisiche. Infine sono stati considerati e inseriti nel database i dati relativi a studi realizzati nel corso degli anni da parte del Dip.Te.Ris. nell ambito di alcuni progetti di ricerca e nell ambito di alcune tesi di laurea. Tale attività ha permesso l implementazione della Banca Dati Sondaggi regionale e la creazione di una prima banca dati delle indagini (geotecniche e geofisiche) e la creazione di una carta delle indagini (Figura 4) in cui sono distinte le indagini per tipologia. Complessivamente, come indicato in Tabella 2 (Figura 5), sono state raccolte 1706 indagini suddivisibili in differenti tipologie principali: geognostiche, geofisiche e geotecniche. I sondaggi geognostici e le prove geofisiche rappresentano circa il 38% e il 36% rispettivamente mentre le prove geotecniche il 26%. INDAGINI TOTALI SONDAGGI PROVE GEOFISICHE PROVE GEOTECNICHE Figura 5 Distribuzione delle tre tipologie principali di indagini raccolte nel database realizzato per il progetto il cui totale raggiunge il numero di Tra le prove geofisiche (Figura 6), che rappresentano un dato di fondamentale importanza per gli studi di microzonazione, i 624 punti misura inseriti nel database sono costituiti per un 50% circa da indagini di sismica a rifrazione mentre le indagini HV, misure di microtremore analizzate con la tecnica Nakamura (Nakamura, 1989), rappresentano il 34% circa del totale di indagini geofisiche. Va tuttavia sottolineato che quest ultimo tipo di metodo, sebbene sia rappresentato da un numero significativo di misure, è stato rinvenuto solo in 3 comuni ed è assente nei restanti 67 oggetto del presente progetto. Sono state inoltre catalogate analisi di tipo MASW (6% circa) e REMI (1%) utili al fine della definizione della Vs. Nella fasi di creazione del database delle indagini sono state anche svolte alcune considerazioni circa la qualità delle indagini raccolte e il loro grado di affidabilità. Da questa analisi è emerso che i dati di maggior affidabilità sono quelli rinvenuti nelle indagini dirette quali sondaggi geognostici con recupero di materiale mentre per quanto riguarda le

11 10 prove geotecniche e geofisiche in situ la qualità del dato non sempre è risultata sufficiente per lo scopo del progetto. REMI STESE SISMICHE TOMOGRAFIE ELETTRICHE MISURE H/V NAKAMURA DOWN HOLE SEV Figura 6 Distribuzione per tipo delle 624 di indagini geofisiche raccolte In tal senso, con particolare riguardo per le indagini sismiche (metodo a rifrazione, MASW e REMI), l utilizzo di alcuni dati puntali ha previsto una sorta di pesatura della qualità del dato, che è stato considerato criticamente, in funzione del grado di affidabilità, per la definizione puntuale della stratigrafia o delle caratteristiche sismiche dei terreni interessati dalle indagini. Tabella 2 Tipologie e quantità di indagini raccolte nell ambito del progetto. Tipo di indagine Quantità Sondaggi geognostici di cui 340 sismica a rifrazione 37 Masw 8 REMI Prove geofisiche 17 SEV 7 Tomografie elettriche 5 Down holes 210 HV 432 di cui 291 DPM 106 DPSH Prove geotecniche 22 Pozzetti geognostici 5 DCPT 8 SPT Totale prove 1056 Totale indagini 1706

12 11 3 ALLESTIMENTO CARTOGRAFIA PROPEDEUTICA E CONOSCITIVA DELLE ZONE OMOGENEE IN PROSPETTIVA SISMICA Le attività di redazione della carta conoscitiva propedeutica agli studi di livello 1, redatta nell ambito del presente progetto, hanno previsto la creazione di diverse classi tematiche in ambiente GIS (Tabella 3), caratterizzate da informazioni tra loro distinte, al fine di poter utilizzare tali informazioni in una procedura informatica realizzata ad hoc per la redazione di una cartografia di sintesi di tutte le informazioni raccolte. I differenti tematismi considerati nella redazione della procedura GIS rappresentano le differenti tipologie di zone così come vengono suddivise negli studi di MS (ICMS08) e per ciascuna di queste sono state create classi e sottoclassi che ne descrivono le caratteristiche principali. Tabella 3 Classi e subclassi descrittive delle differenti tipologie di zone a comportamento sismico omogeneo.

13 12 Inizialmente è stata creata una classe, e le relative sottoclassi, per le zone instabili, che rappresentano in questo caso le aree in frana perimetrate negli strumenti cartografici di riferimento, suddivise tra loro in funzione dello stato di attività e della appartenenza ai diversi tipi di strumenti cartografici considerati (PdB, IFFI e/o CARG) (Fig.7). Figura 7 Rappresentazione cartografica della classe relativa alle zone instabili definite considerando le aree in frana individuate dai diversi strumenti cartografici considerati (PdB, IFFI e/o CARG). Da notare la suddivisione in sottoclassi in funzione dello stato di attività del corpo franoso. Nella classe delle zone stabili suscettibili di amplificazione sono state inserite le aree del territorio caratterizzate da acclività >15 valore che rappresenta, secondo quanto indicato negli

14 13 ICMS08, il limite oltre il quale è lecito attendersi fenomeni di amplificazione del moto del suolo in caso di eventi sismici. Le aree che presentano questa caratteristica (Figura 8) sono state perimetrale a seguito di una procedura basata sull analisi in ambiente GIS applicata ai dati contenuti nei Modelli digitali del Terreno (D.E.M.) di proprietà della Regione Liguria. Tale procedura, sviluppata da Regione Liguria specificatamente per il progetto di MS, ha permesso di ottenere la suddivisione del territorio regionale in aree caratterizzate da categorie di acclività maggiore o minore di 15. Figura 8 Carta di acclività utilizzata: sono indicate le porzioni di territorio caratterizzate da valori di acclività > di 15. Successivamente si è predisposto una classe rappresentativa delle zone stabili suscettibili di amplificazione, che è formata da diverse sottoclassi riconducibili alle differenti tipologie di coltri potenti e depositi alluvionali rappresentate nelle cartografie di riferimento (Figura 8). Le aree

15 14 individuate in questa classe rappresentano coltri con spessore superiore a 5m distinte sulla base della loro genesi geomorfologia e sulla base di indicazioni granulometriche. Figura 9 Esempio dell inserimento della classe delle zone stabili suscettibili di amplificazione e delle relative sottoclassi Va sottolineato che in questa classe è stata creata una sottoclasse relativa alle aree di roccia fratturata affiorante o sub-affiorante, così come indicato nelle cartografie di riferimento, considerando cautelativamente tali situazioni come potenzialemte afflitte da fenomeni di amplificazione sismica. Infine si è creata la classe relativa alle zone stabili, rappresentate dalle aree caratterizzate da roccia affiorante/subaffiorante e/o con coltri di spessore inferiore a 5.0m, per le quali è stato successivamente create le sottoclassi suddivise sulla base delle differenti caratteristiche delle differenti formazioni rocciose e in funzione di una parametro di qualità degli ammassi rocciosi (indice Jv Palmstrom, 1993) descrittivo delle differenti formazioni geologiche (Figura 10). A titolo di esempio è riportata la tabella 4 in cui sono indicate la sottoclasse e la descrizione di alcune formazioni geologiche presenti nei comuni della Liguria occidentale.

16 15 Tabella 4 Classificazione di alcune formazioni geologiche adottata nell ambito del presente progetto SIGLA DESCRIZIONE SUBCLASSE DESCRIZIONE aorv Argille di Ortovero Zona4 Substrato coesivo, sovraconsolidato araln Formazione di Albenga - arenarie Zona1b Substrato Lapideo, Stratificato con 14<jv<23 artes Formazione di Testico - Membro di Cesio Zona1c Substrato Lapideo, Stratificato con 24<jv<31 assba Formazione di San Bartolomeo Zona1c Substrato Lapideo, Stratificato con 24<jv<31 astes Formazione di Testico - Membro di Pieve Zona1c Substrato Lapideo, Stratificato con 24<jv<31 Substrato lapideo non stratificato con bcmgl Brecce di M.te Galero Zona2b 14<jv<23 Substrato lapideo non stratificato con bcrpr Brecce di Rocca Prione Zona2b 14<jv<23 cgcmv Conglomerati di Monte Villa Zona3 Substrato granulare. Cementato cgqmb Conglomerati - Quarziti di M.te Bignone Zona3 Substrato granulare. Cementato cliv Calcari di Rocca Livernà Zona1b Substrato Lapideo, Stratificato con 14<jv<23 cmelm Flysch di Sanremo in facies calcareo-marnosa Zona1a Substrato Lapideo, Stratificato con jv<13 A seguito delle operazione sopra menzionate è stato possibile redigere una prima bozza Carta delle Microzone Omogenee in prospettiva sismica di livello conoscitivo (Figura 10). Figura 10 Bozza della Carta delle Microzone Omogenee in prospettiva sismica di livello conoscitivo, ottenuta inserendo le zone stabili suscettibili di amplificazione.

17 TARATURA DELLE CARTE PRELIMINARI E REDAZIONE DELLE SCHEDE DESCRITTIVE SINTETICHE La metodologia proposta in questo lavoro è proseguita con la sovrapposizione della carta delle indagini, rappresentativa dei sondaggi e delle indagini raccolti nel database, alla bozza della Carta delle Microzone Omogenee in prospettiva sismica di livello conoscitivo (Figura 11) al fine di verificare preliminarmente, nelle aree in cui erano disponibili le informazioni puntuali, il grado di affidabilità della cartografia conoscitiva prodotta mediante la procedura in ambiente GIS. L attività di taratura dei dati cartografici attraverso quelli puntuali ha previsto un confronto oggettivo di quanto riportato nelle differenti indagini raccolte e le indicazioni derivate dalla cartografia di riferimento elaborata mediante la procedura descritta. Come evidenziato negli esempi riportati di seguito (Figura 12 e 13), che si riferiscono al territorio comunale di Bolano (SP), dal confronto del dato puntuale con l indicazione semplicemente cartografica spesso sono state riscontrate incongruenze sostanziali per la redazione di analisi di MS. Figura 11 Sovrapposizione della carta delle indagini e la bozza della Carta delle Microzone Omogenee in prospettiva sismica di livello conoscitivo per il Comune di Bolano (SP). Spesso aree classificate inizialmente come zone stabili (roccia affiorante o subaffiorante) mostrano chiaramente, attraverso le indagini puntuali, la presenza di coltri di spessore notevole

18 17 (Figura 12 e 13) che, ai fini della MS, conducono alla riclassificazione di tali aree come zone stabili suscettibili di amplificazione. Tali situazioni di incongruenze e anomalie sono state individuate e perimetrate per tutti i comuni in cui è stato possibile attraverso la creazione di aree definite zone D (Figura 14), che rappresentano le porzioni di territorio comunale in cui la cartografia conoscitiva prodotta deve essere necessariamente controllata e verificata. Sarà compito dell esecutore delle Carte delle Microzone Omogenee in Prospettiva Sismica conforme agli ICMS08 effettuare tale controllo e superare, possibilmente attraverso indagini ad hoc o rilevamenti di dettaglio, le incongruenze rinvenute in questa fase conoscitiva. M COLPI Figura 12 Esempio, per il Comune di Bolano, di taratura tra dati puntuali e cartografia conoscitiva prodotta in questo progetto: si può notare l incongruenza tra il dato puntuale, indicato dal cerchio rosso (Prova Penetrometriche super pesante), e la cartografia che indica presenza di roccia subaffiorante. Tutte le carte conoscitive propedeutiche agli studi di MS di Livello 1 redatte per tutti i comuni del progetto riportano zone D: tali zone possono essere state inserite nelle carte per tre cause principali: - a seguito delle attività di taratura, sulla base delle incongruenze rinvenute tra indagini puntuali e cartografia di base

19 18 - per la totale assenza di indagini in aree densamente abitate o aree potenzialmente soggette a espansioni edilize/industriali - per l incongruenza tra i perimetri e/o lo stato di attività delle aree in frana così come sono state riportate nei differenti strumenti cartografici utilizzati (PdB, IFFI e/o CARG). M COLPI Figura 13 Esempio, per il Comune di Bolano, di taratura tra dati puntuali e cartografia conoscitiva prodotta in questo progetto: si può notare l incongruenza tra il dato puntuale, indicato dal cerchio rosso (Prova Penetrometriche super pesante), e la cartografia che indica presenza di roccia subaffiorante.

20 19 Per ciascun comune è stato inoltre stimata la qualità raggiunta in termini di studi di MS, calcolando un fattore di qualità (Fq) secondo quanto indicato da alcuni autori (Albarello et al., 2011), come da figura seguente Figura 14 schema sintetico della "Procedura semiquantitativa per stabilire la qualità di una carta di ms di livello 1", D. Albarello, S. Castenetto, G. Naso, supplemento alla rivista Ingegneria Sismica - Anno XXVIII - n

21 20 Tutte le informazioni inerenti ciascun comune sono riportate nelle Schede Descrittive sintetiche allegate alla cartografia, nelle quali sono riportate informazioni circa: la cartografia di base utilizzata (CARG o PdB) con indicazione del Foglio o del Bacino di appartenenza; il numero e la tipologia delle indagini rinvenute nel territorio comunale interessato dalla MS; le caratteristiche geologiche e geomorfologiche principali del territorio analizzato e indicazione della presenza e della tipologia di criticità (zone D) presenti; la qualità della analisi propedeutica alla MS raggiunta, espressa come Fattore di qualità e con indicazioni circa gli aspetti da investigare per il miglioramento dello studio di MS. Figura 15 Esempio di perimetrazione di zone D a seguito dell attività di taratura eseguita per i punti mostrati precedentemente (Figura 12 e 13). Di seguito si riporta un fac-simile di scheda che, per ciascun Comune indagato, riporta in forma analitica le risultanze dell indagine svolta.

22 21 Figura 156 Esempio di scheda descrittiva dell'indagine svolta relativa al Comune di Alassio.

23 22 CONCLUSIONI Il percorso che ha portato alla predisposizione della cartografia conoscitiva propedeutica agli studi di MS di Livello 1 per i Comuni classificati 3S della Regione Liguria può essere sintetizzato come segue. In conformità a quanto indicato negli ICMS08, le presenti analisi propedeutiche alla MS di livello 1 sono stati eseguiti nelle aree del territorio dei diversi comuni per le quali le condizioni contestuali o normative di riferimento, in particolare il Piano di Coordinamento Territoriale e Paesistico della Regione Liguria (PTCP), consentono o prevedono trasformazioni insediative o infrastrutturali e individuano le aree insediate. Pertanto la prima fase di lavoro ha previsto la perimetrazione ragionata di tali aree eseguita cercando di unire le differenti aree isolate individuate dal PTCP in aree più vaste per le quali realizzare gli studi conoscitivi di microzonazione. E stata condotta un attività di raccolta ed informatizzazione dei dati puntuali esistenti nelle aree investigate, consultando archivi regionali, provinciali e comunali al fine di redigere una carta delle indagini preliminare. Contestualmente sono stati analizzati, mediante una procedura in ambiente GIS sviluppata in collaborazione con il Dipartimento Ambiente di Regione Liguria, le cartografie ufficiali esistenti (Progetto CARG e Piani di Bacino) al fine di redigere un a bozza di Carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva sismica. Per la redazione di tale carta è stato necessario creare una struttura in ambiente GIS delle carte, strutturando quelle dei Piani di Bacino prive di tale attributo, tramite cui successivamente è stato possibile individuare i perimetri rappresentativi di classi e sottoclassi direttamente correlabili con le zone e le sottozone indicate negli ICMS08. Una volta create la Carta preliminare delle indagini e la Bozza della Carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva sismica (MOPS) si è proceduto alla loro sovrapposizione e all attività di taratura della carta MOPS, confrontando le indicazioni puntuali espresse dalle indagini e quelle contenute nella carta. Da tale fase di lavoro si è potuto individuare le incongruenze esistenti tra i due database (indagini puntuali e cartografia elaborata in ambiente GIS) e si è potuto individuare tali incongruenze perimetrando le zone D. Tali aree sono presenti in tutti i comuni ed esprimono oltre che le suddette incongruenze anche altre criticità presenti nelle carte quali l assenza di indagini puntuali in aree densamente urbanizzate e la discrepanza nella perimetrazione delle aree in frana riscontrata tra i differenti strumenti cartografici ufficiali. Infine le risultanze delle attività svolte per ciascun comune sono state espresse redigendo delle schede descrittive sintetiche nelle quali tra le altre indicazioni è riportata la stima della qualità a cui si è arrivati con gli studi conoscitivi propedeutici alla MS eseguiti in questo progetto, calcolando un Fattore di qualità della MS. In tali schede sono anche riportate le criticità emerse, espresse in termini di zone D, e sono indicate in che direzione dovranno essere concentrate le attività degli operatori che si troveranno a realizzare la MS di Livello 1 in ciascun comune.

24 23 BIBLIOGRAFIA Delibera di Giunta regionale n. 471 del 22/03/ Criteri e linee guida regionali, ai sensi dell'art.1, comma 1 della l.r. 29/83, per l'approfondimento degli studi geologico-tecnici e sismici a corredo della strumentazione urbanistica comunale in Bollettino ufficiale regione Liguria n.15 del 4 aprile 2010 Delibera di Giunta regionale n.714 del 21/06/ Specifiche tecniche relative ai criteri e linee guida regionali, ai sensi dell'art.1, comma 1 della l.r. 29/83, per l'approfondimento degli studi geologico-tecnici e sismici a corredo della strumentazione urbanistica comunale, ad integrazione della DGR n.471/2010 in Bollettino ufficiale regione Liguria n.27 del 6 luglio parte II Gruppo di Lavoro MS; 2008: Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica. Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, Dipartimento della Protezione Civile, Roma, 3 vol. and Cdrom. Nakamura Y.; 1989: A method for dynamic characteristics estimations of subsurface using microtremors on the ground surface. Quarterly Rep. RTRI Jpn., 30,

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