PALAZZINA TELERISCALDAMENTO IMPIANTO TERMOVALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI
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- Marcellina Manzo
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2 -o- RELAZIONE TECNICA relativa alla PROTEZIONE CONTRO I FULMINI di struttura adibita a Attività industriale. PALAZZINA TELERISCALDAMENTO IMPIANTO TERMOVALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI Valutazione del rischio dovuto al fulmine R1-R4 e scelta delle misure di protezione RISCHIO R4 VALUTATO CONSIDERANDO IL COSTO DEGLI IMPIANTI: C S = C impianti = C impianti elettrici + C impianti speciali e BMS C impianti elettrici = 10% (importo apparecchi illuminanti + importo gruppi prese f.m.) C impianti speciali e BMS = 30% (importo impianti speciali + importo sistema BMS includente la regolazione impianti fluidomeccanici) Valutazione della convenienza economica per installare un sistema di protezione composto da: SPD (III e IV livello) sulle linee in ingresso SPD (II livello) sugli impianti interni 2
3 1. Generalità Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme : CEI EN (IEC) "Protezione contro il fulmine - Parte 1: Principi generali". Aprile 2006; CEI EN (IEC) "Protezione contro il fulmine - Parte 2: Gestione del rischio". Aprile 2006; CEI EN (IEC) "Protezione contro il fulmine - Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone". Aprile 2006; CEI EN (IEC) "Protezione contro il fulmine - Parte 4: Sistemi elettrici ed elettronici all'interno delle strutture ". Aprile 2006; CEI 81-3 "Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d'italia, in ordine alfabetico. Elenco dei Comuni." Maggio 1999; CEI 81-10; V1 "Protezione contro i fulmini." Settembre I calcoli per la valutazione del rischio sono stati elaborati con il programma FLASH edito dal Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) La presente relazione si riferisce ad una struttura adibita a Attività industriale. La struttura è sita nel comune di TORINO (TO) al seguente indirizzo:... Per la struttura in questione sono state considerate le perdite indicate in Tabella1. Tab. 1 - Perdite considerate perdita di vite umane (L1) perdita di servizio pubblico (L2) perdita di patrimonio culturale insostituibile (L3) perdita economica (L4) SI' NO NO SI' Sono stati pertanto valutati i rischi R1 R4 Per i suddetti rischi sono stati considerati i seguenti valori di rischio tollerabile (RT): - RT1 = 0, RT4 = occorre effettuare la valutazione economica indicata all'allegato G della Norma CEI EN
4 2. Caratteristiche della struttura I principali dati e caratteristiche della struttura sono specificati nella Tabella 2. Tab. 2 - Caratteristiche della struttura Parametro Commento Simbolo Valore Dimensioni (m) Struttura monoblocco (L b W b H b ) 35,0x35,0x15,0 Coefficiente di posizione Non isolata (*) C db 0,3 LPS Non presente P B 1,0 Schermatura della struttura Non presente K S1 1,0 Densità di fulmini al suolo 1/km 2 /anno N g 2,5 Persone presenti nella struttura esterno ed interno n t 3 (*) Struttura circondata da oggetti o da alberi di altezza più elevata Il valore dell'area di raccolta della struttura isolata (struttura b) vale A db = [m 2 ] Il valore dell'area di raccolta dei fulmini in prossimità della struttura vale A m = [m²] 4
5 3. Caratteristiche delle linee entranti I principali dati e caratteristiche delle linee elettriche entranti nella struttura, nonché i valori calcolati delle aree di raccolta (A l e A i ) e del numero di eventi attesi pericolosi (N L e N I ) sono specificati nelle seguenti Tabelle 3. Tab Caratteristiche della linea entrante linea n.1 Parametro Commento Simbolo Valore Descrizione ENERGIA NORMALE Resistività del suolo (Wm) r 560 Tensione nominale (V) 230 Lunghezza (m) L c 500 Altezza (m) Linea interrata Sezione schermo (mm 2 ) Linea non schermata Trasformatore AT/BT Presente C t 1,0 Coefficiente di posizione della linea Non isolata C d 0,5 Coefficiente ambientale della linea Suburbano C e 0,5 Connessione alla barra equipotenziale Schermo non collegato a barra equip. apparecchiature Area di raccolta dei fulmini sulla linea (m 2 ) A l 10174,1 Area di raccolta dei fulmini vicino alla linea (m 2 ) A i ,5 Frequenza di fulminazione diretta della linea N L 0,01272 Frequenza di fulminazione indiretta della linea N I 0,34939 Dimensioni della struttura adiacente (m) (L a W a H a ) Frequenza di fulminazione della struttura adiacente N Da 0,0 Tab Caratteristiche della linea entrante linea n.2 Parametro Commento Simbolo Valore Descrizione ENERGIA PRIVILEGIATA Resistività del suolo (Wm) r 560 Tensione nominale (V) 230 Lunghezza (m) L c 500 Altezza (m) Linea interrata Sezione schermo (mm 2 ) Linea non schermata Trasformatore AT/BT Non presente C t 1,0 Coefficiente di posizione della linea Non isolata C d 0,5 Coefficiente ambientale della linea Suburbano C e 0,5 Connessione alla barra equipotenziale Schermo non collegato a barra equip. apparecchiature Area di raccolta dei fulmini sulla linea (m 2 ) A l 10174,1 Area di raccolta dei fulmini vicino alla linea (m 2 ) A i ,5 5
6 Frequenza di fulminazione diretta della linea N L 0,01272 Frequenza di fulminazione indiretta della linea N I 0,34939 Dimensioni della struttura adiacente (m) (L a W a H a ) Frequenza di fulminazione della struttura adiacente N Da 0,0 Tab Caratteristiche della linea entrante linea n.3 Parametro Commento Simbolo Valore Descrizione SEGNALE Resistività del suolo (Wm) r 560 Tensione nominale (V) 48 Lunghezza (m) L c 500 Altezza (m) Linea interrata Sezione schermo (mm 2 ) Linea non schermata Trasformatore AT/BT Non presente C t 1,0 Coefficiente di posizione della linea Non isolata C d 0,5 Coefficiente ambientale della linea Suburbano C e 0,5 Connessione alla barra equipotenziale Schermo non collegato a barra equip. apparecchiature Area di raccolta dei fulmini sulla linea (m 2 ) A l 10174,1 Area di raccolta dei fulmini vicino alla linea (m 2 ) A i ,5 Frequenza di fulminazione diretta della linea N L 0,01272 Frequenza di fulminazione indiretta della linea N I 0,34939 Dimensioni della struttura adiacente (m) (L a W a H a ) Frequenza di fulminazione della struttura adiacente N Da 0,0 4. Caratteristiche degli impianti interni I principali dati e caratteristiche degli impianti elettrici presenti all'interno della struttura sono specificati nelle seguenti Tabelle 4. Tab Caratteristiche impianto interno impianto n.1 Parametro Commento Simbolo Valore Descrizione ENERGIA NORMALE Tensione nominale (V) 230 Sezione schermo (mm 2 ) Impianto non schermato Precauzioni nel cablaggio interno Nessuna precauzione K S3 0,1 Tensione di tenuta degli apparati U w Uw=2500 V K S4 0,6 Protezione con sistema coordinato di SPD Non presente P SPD 6
7 Tab Caratteristiche impianto interno impianto n.2 Parametro Commento Simbolo Valore Descrizione PRIVILEGIATA Tensione nominale (V) 230 Sezione schermo (mm 2 ) Impianto non schermato Precauzioni nel cablaggio interno Nessuna precauzione K S3 0,1 Tensione di tenuta degli apparati U w Uw=2500 V K S4 0,6 Protezione con sistema coordinato di SPD Non presente P SPD Tab Caratteristiche impianto interno impianto n.3 Parametro Commento Simbolo Valore Descrizione CABLAGGIO Tensione nominale (V) 48 Sezione schermo (mm 2 ) Impianto non schermato Precauzioni nel cablaggio interno Nessuna precauzione K S3 0,1 Tensione di tenuta degli apparati U w Uw=1000 V K S4 1,5 Protezione con sistema coordinato di SPD Non presente P SPD 5. Suddivisione in zone della struttura La struttura è stata suddivisa nelle seguenti zone: - Zona 1 ESTERNO - Zona 2 INTERNO TELERISCALDAMENTO Le caratteristiche di queste zone sono riportate nelle seguenti Tabelle 5. Tab Caratteristiche della zona n.1 Parametro Commento Simbolo Valore Descrizione ESTERNO Tipo di pavimento asfalto, linoleum, legno r a 0,00001 Rischio d'incendio --- rf --- Pericolo particolare (relativo a R 1 ) Nessuno h 1,0 Pericolo particolare (relativo a R 4 ) Nessuno h 1,0 7
8 Protezione antincendio --- r p --- Schermo locale --- K S2 --- Impianti di energia interni presenti Impianti di segnale interni presenti Persone potenzialmente in pericolo 1 Tab Caratteristiche della zona n.2 Parametro Commento Simbolo Valore Descrizione INTERNO TELERISCALDAMENTO Tipo di pavimento terreno agricolo, cemento r u 0,01 Rischio d'incendio Ordinario rf 0,01 Pericolo particolare (relativo a R 1 ) Nessuno h 1,0 Pericolo particolare (relativo a R 4 ) Nessuno h 1,0 Protezione antincendio Adottate ( ) r p 0,5 Schermo locale Nessuno K S2 1,0 Impianti di energia interni presenti Imp.1; Imp.2; Impianti di segnale interni presenti Imp.3; Persone potenzialmente in pericolo 2 ( ) Estintori; Idranti; Impianto di allarme manuale; Compartimentazione antincendio; Vie di fuga protette; 6. Numero annuo atteso di eventi pericolosi per la struttura Il numero annuo atteso di eventi pericolosi per la struttura è valutato secondo l'allegato A della Norma. I risultati ottenuti sono riportati nella Tabella 6. Tab. 6 - Numero annuo atteso di eventi pericolosi Simbolo Valore (1/anno) N D 0,00868 N M 0, Valutazione del rischio per la struttura non protetta 7.1 Valutazione del rischio di perdita di vite umane R1 8
9 I valori di probabilità P e delle perdite L sono riportati nelle Tabelle e per le diverse zone Tab Rischio R 1 - Valori delle probabilità nelle diverse zone per la struttura non protetta Zona 1 Zona 2 P A 1,0 0,0 P B 0,0 1,0 P U (linea 1) 0,0 1,0 P V (linea 1) 0,0 1,0 P U (linea 2) 0,0 1,0 P V (linea 2) 0,0 1,0 P U (linea 3) 0,0 1,0 P V (linea 3) 0,0 1,0 Tab Rischio R 1 - Valori delle perdite nelle diverse zone per la struttura non protetta Zona 1 Zona 2 L A 0,0 0,0 L B 0,0 0, L U 0,0 0, L V 0,0 0, I valori delle componenti di rischio per la struttura non protetta sono riportati nella Tabella Tab Rischio R 1 - Valori delle componenti di rischio nelle diverse zone per la struttura non protetta (valori x 10-5 ) Zona 1 Zona 2 Struttura R A 0,0 0,0 0,0 R B 0,0 0,014 0,0145 R U (linea 1) 0,0 0,085 0,0848 R V (linea 1) 0,0 0,021 0,0212 R U (linea 2) 0,0 0,085 0,0848 R V (linea 2) 0,0 0,021 0,0212 R U (linea 3) 0,0 0,085 0,0848 R V (linea 3) 0,0 0,021 0,0212 TOTALE 0,0 0,332 0, Conclusioni dal calcolo di R1 Poiché, per il rischio considerato, il rischio dovuto al fulmine non è superiore al valore di rischio tollerato, la protezione contro il fulmine della struttura non è necessaria. 9
10 In definitiva, non è necessario realizzare alcun sistema di protezioni contro i fulmini per la struttura in questione in quanto il rischio dovuto al fulmine è già al di sotto del limite tollerato. In altre parole, la struttura è da considerarsi AUTOPROTETTA. In forza della legge 1/3/1968 n.186 che individua nelle Norme CEI la regola dell'arte, si può ritenere assolto ogni obbligo giuridico, anche specifico, che richieda la protezione contro le scariche atmosferiche. 7.4 Valutazione del rischio di perdita economica R4 I valori di probabilità P e delle perdite L sono riportati nelle Tabelle e per le diverse zone Tab Rischio R 4 - Valori delle probabilità nelle diverse zone per la struttura non protetta Zona 1 Zona 2 P B 0,0 1,0 P C 0,0 1,0 P M 0,0 0,962 P V (linea 1) 0,0 1,0 P W (linea 1) 0,0 1,0 P Z (linea 1) 0,0 0,4 P V (linea 2) 0,0 1,0 P W (linea 2) 0,0 1,0 P Z (linea 2) 0,0 0,4 P V (linea 3) 0,0 1,0 P W (linea 3) 0,0 1,0 P Z (linea 3) 0,0 1,0 Tab Rischio R 4 - Valori delle perdite nelle diverse zone per la struttura non protetta Zona 1 Zona 2 L B 0,0 0,0025 L C 0,0 0,01 L M 0,0 0,01 L V 0,0 0,0025 L W 0,0 0,01 L Z 0,0 0,01 10
11 I valori delle componenti di rischio per la struttura non protetta sono riportati nella Tabella Tab Rischio R 4 - Valori delle componenti di rischio nelle diverse zone per la struttura non protetta (valori x 10-3 ) Zona 1 Zona 2 Struttura R B 0,0 0,022 0,0217 R C 0,0 0,087 0,0868 R M 0,0 5,511 5,5114 R V (linea 1) 0,0 0,032 0,0318 R W (linea 1) 0,0 0,127 0,1272 R Z (linea 1) 0,0 1,347 1,3467 R V (linea 2) 0,0 0,032 0,0318 R W (linea 2) 0,0 0,127 0,1272 R Z (linea 2) 0,0 1,347 1,3467 R V (linea 3) 0,0 0,032 0,0318 R W (linea 3) 0,0 0,127 0,1272 R Z (linea 3) 0,0 6,861 6,8605 TOTALE 0,0 15,651 15, Conclusioni dal calcolo di R4 Per il rischio di perdite economiche (rischio 4), la valutazione della convenienza dell'installazione di misure di protezione deve essere valutata caso per caso. La Norma CEI EN prevede, a tale proposito, un'apposita procedura di valutazione (Appendice G della Norma) 8. Misure di protezione adottate Per la protezione della struttura in questione si è scelto di adottare le seguenti misure di protezione: - sistema di SPD sull'impianto interno 1 con LPL II per ridurre le componenti R Z R W R M - sistema di SPD sull'impianto interno 2 con LPL II per ridurre le componenti R Z R W R M - sistema di SPD sull'impianto interno 3 con LPL II per ridurre le componenti R Z R W R M 11
12 - SPD per la realizzazione dei collegamenti equipotenziali sulla linea entrante 1 con LPL III-IV per ridurre le componenti R U e R V - SPD per la realizzazione dei collegamenti equipotenziali sulla linea entrante 2 con LPL III-IV per ridurre le componenti R U e R V - SPD per la realizzazione dei collegamenti equipotenziali sulla linea entrante 3 con LPL III-IV per ridurre le componenti R U e R V. Applicando le suddette misure di protezione il rischio dovuto al fulmine viene ridotto come indicato ai seguenti paragrafi 9. Valutazione del rischio per la struttura protetta 9.1 Valutazione del rischio di perdita di vite umane R1 I valori di probabilità P sono riportati nella Tabella Tab Rischio R 1 - Valori delle probabilità nelle diverse zone per la struttura protetta Zona 1 Zona 2 P A 1,0 0,0 P B 0,0 1,0 P U (linea 1) 0,0 0,02 P V (linea 1) 0,0 0,02 P U (linea 2) 0,0 0,02 P V (linea 2) 0,0 0,02 P U (linea 3) 0,0 0,02 P V (linea 3) 0,0 0,02 I valori delle componenti di rischio per la struttura protetta sono riportati nella Tabella Tab Rischio R 1 - Valori delle componenti di rischio nelle diverse zone per la struttura protetta (valori x 10-5 ) 12
13 Zona 1 Zona 2 Struttura R A 0,0 0,0 0,0 R B 0,0 0,029 0,0289 R U (linea 1) 0,0 0,002 0,0017 R V (linea 1) 0,0 0,001 0,0008 R U (linea 2) 0,0 0,002 0,0017 R V (linea 2) 0,0 0,001 0,0008 R U (linea 3) 0,0 0,002 0,0017 R V (linea 3) 0,0 0,001 0,0008 TOTALE 0,0 0,037 0, Valutazione del rischio di perdita economica R4 I valori di probabilità P sono riportati nella Tabella Tab Rischio R 4 - Valori delle probabilità nelle diverse zone per la struttura protetta Zona 1 Zona 2 P B 0,0 1,0 P C 0,0 1,0 P M 0,0 0,059 P V (linea 1) 0,0 0,02 P W (linea 1) 0,0 0,02 P Z (linea 1) 0,0 0,02 P V (linea 2) 0,0 0,02 P W (linea 2) 0,0 0,02 P Z (linea 2) 0,0 0,02 P V (linea 3) 0,0 0,02 P W (linea 3) 0,0 0,02 P Z (linea 3) 0,0 0,02 I valori delle componenti di rischio per la struttura protetta sono riportati nella Tabella Tab Rischio R 4 - Valori delle componenti di rischio nelle diverse zone per la struttura protetta (valori x 10-3 ) 13
14 Zona 1 Zona 2 Struttura R B 0,0 0,043 0,0434 R C 0,0 0,087 0,0868 R M 0,0 0,337 0,3368 R V (linea 1) 0,0 0,001 0,0013 R W (linea 1) 0,0 0,003 0,0025 R Z (linea 1) 0,0 0,067 0,0673 R V (linea 2) 0,0 0,001 0,0013 R W (linea 2) 0,0 0,003 0,0025 R Z (linea 2) 0,0 0,067 0,0673 R V (linea 3) 0,0 0,001 0,0013 R W (linea 3) 0,0 0,003 0,0025 R Z (linea 3) 0,0 0,137 0,1372 TOTALE 0,0 0,75 0,75 14
15 RELAZIONE TECNICA relativa alla PROTEZIONE CONTRO I FULMINI di struttura adibita a Attività industriale. PALAZZINA TELERISCALDAMENTO IMPIANTO TERMOVALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI Rischio R4 (perdita economica) Valutazione dell'ammontare delle perdite economiche dovute al fulmine RISCHIO R4 VALUTATO CONSIDERANDO IL COSTO DEGLI IMPIANTI: C S = C impianti = C impianti elettrici + C impianti speciali e BMS C impianti elettrici = 10% (importo apparecchi illuminanti + importo gruppi prese f.m.) C impianti speciali e BMS = 30% (importo impianti speciali + importo sistema BMS includente la regolazione impianti fluidomeccanici) Valutazione della convenienza economica per installare un sistema di protezione composto da: SPD (III e IV livello) sulle linee in ingresso SPD (II livello) sugli impianti interni 15
16 1. Generalità Nella presente relazione sono comparate diverse possibili soluzioni di protezione contro il fulmine per la struttura considerata. La scelta tra le diverse soluzioni è effettuata con il metodo di analisi previsto nell'allegato G della Norma CEI EN (IEC) "Protezione contro il fulmine - Parte 2: Gestione del rischio" (Aprile 2006). I calcoli per la valutazione del rischio sono stati elaborati con il programma FLASH edito dal Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) 2.Valutazione dell'ammontare delle perdite In Tabella1 è indicato il valore della perdita economica in ciascuna zona della struttura considerata. Tab. 1 - Valore dell'ammontare della perdita in ciascuna zona (valori in k ) Zone Costo animali Costo impianti Costo edificio Costo contenuto Totale (Ca) (Cs) (Cb) (Cc) Zona 1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Zona 2 0,0 12,0 0,0 0,0 12,0 Struttura 0,0 12,0 0,0 0,0 12,0 L'ammontare totale delle perdite C L può essere calcolato mediante la seguente equazione (relazione G.1 dell'allegato G): C L =(R A +R U ) C A +(R B +R V ) (C A +C B +C S +C C )+(R C +R M +R W +R Z ) C S (G.1) dove: R A e R U sono le componenti di rischio relative alla perdita di animali, in assenza delle misure di protezione; R B ed R V sono le componenti di rischio relative ai danni materiali, in assenza delle misure di protezione; R C, R, R M W e R Z sono le componenti di rischio relative ai guasti degli impianti elettrici ed elettronici, in assenza delle misure di protezione; C A é il costo degli animali; C S é il costo degli impianti nella struttura; C B é il costo dell'edificio; é il costo del contenuto. C C 16
17 I valori assunti per i tassi di interesse, di ammortamento e di manutenzione sono riportati in Tabella 2 Tab. 2 - Valori dei tassi Tasso Simbolo Valore [%] Interesse i 4,0 Ammortamento a 5,0 manutenzione m 1,0 L'ammontare della perdita residua CRL può essere calcolato con la relazione (G.2) dell'allegato G dopo che sono stati calcolati i nuovi valori relativi alle misure di protezione adottate. dove: C RL =(R' A +R' U ) C A +(R' B +R' V ) (C A +C B +C S +C C )+(R' C +R' M +R' W +R' Z ) C S R' A e R' U R' B e R' V R' C, R', R' M W e R' Z (G.2) sono le componenti di rischio relative alla perdita di animali, in presenza delle misure di protezione; sono le componenti di rischio relative ai danni materiali, in presenza delle misure di protezione; sono le componenti di rischio relative ai guasti degli impianti elettrici ed elettronici, in presenza delle misure di protezione. L'ammontare totale C PM delle misure di protezione può essere calcolato con la seguente relazione: dove C P I a m C PM =C P (i+a+m) (G.3) é il costo delle misure di protezione; é il tasso di interesse é il tasso di ammortamento é il tasso dei costi di manutenzione. Il risparmio annuale S é dato dalla: S=C L -(C PM +C RL ) (G.4) La protezione é conveniente se il risparmio annuale è S>0. 17
18 3. Analisi costi-benefici L'ammontare della perdita residua C RL può essere calcolato con la relazione (G.2) dell'allegato G dopo che sono stati calcolati i nuovi valori relativi alle misure di protezione adottate I valori dell'ammontare della perdita C L relativa alla struttura non protetta e della perdita residua C RL relativa alla struttura protetta con le diverse soluzioni sono riportati nella Tabella 3. Tab. 3 - Ammontare delle perdite C L e C RL in ciascuna zona (valori in k ) C L (non protetta) C RL - soluzione 1 Zona 1 0,0 0,0 Zona 1 0,0 0,0 Zona 2 0,188 0,009 Totale 0,188 0,009 Il costo C P ed il costo annuale C PM delle misure di protezione sono riportati nella Tabella 4 (equazione G.4 dell'allegato G). Nella stessa tabella è riportato il risparmio annuale S (relazione G.4) Tab. 4 - Costi C P e C PM delle misure di protezione e risparmio annuale S (valori in k ) Soluzione 1 C P 3,42 C P 3,42 C PM 0,342 S -0,163 18
L1 L2 L3 L4. Rischi da valutare nella struttura come misure della probabile perdita annua
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