STATUTO SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA Parrocchia Nostra Signora di Lourdes Piacenza PREMESSA
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- Giulia Ventura
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1 STATUTO SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA Parrocchia Nostra Signora di Lourdes Piacenza PREMESSA La Scuola Materna Parrocchiale Nostra Signora di Lourdes si configura giuridicamente ed amministrativamente come attività della Parrocchia di Nostra Signora di Lourdes in Piacenza che la costituisce e la gestisce, a norma dell art. 16, lettera b) della legge 222/85. Mantiene la qualifica di Paritaria come stabilito dal M.P.I. prot. 488/764 del 28 febbraio Da ciò consegue che: - Il legale rappresentante della Scuola Materna è il Parroco pro-tempore - L attività della Scuola Materna rientra nell ambito della Parrocchia di Nostra Signora di Lourdes e la sua gestione è svolta separatamente agli effetti amministrativi, civilisti e fiscali. - Ne assume il c.f con assegnata la P.I Il presente Statuto, e l annesso Regolamento approvati in modo autonomo dal Parroco protempore, costituisce ad ogni effetto di legge, le norme di riferimento della gestione della Scuola per l Infanzia e dello svolgimento dell attività scolastica. STATUTO PARTE PRIMA COSTITUZIONE, IDENTITA, FINALITA Art. 1 E costituita nell ambito delle attività pastorali della Parrocchia di Nostra Signora di Lourdes la Scuola per l Infanzia Paritaria Parrocchiale Nostra Signora di Lourdes approvata, ai sensi del Can. 800 del Codice di Diritto Canonico, dall Ordinario diocesano di Piacenza-Bobbio, riconosciuta Paritaria ai sensi della l. 10 marzo 2000,n. 62, con decreto a prot. 488/764 del Ministero della Pubblica Istruzione del 28 febbraio 2001.
2 Art. 2 La Scuola dell Infanzia è espressione della Comunità Parrocchiale che si assume spontaneamente l impegno di soddisfare l esigenza sociale dell educazione pre-scolare, avvertendola come espressione della propria identità religiosa ed ideale: luogo fondamentale per l itinerario di fede dei bambini e l incontro con le loro famiglie. Art. 3 La Scuola dell Infanzia, nel rispetto del primario diritto e dovere dei genitori di educare i figli, intende radicare la propria proposta educativa nella concezione cristiana della vita che genitori ed insegnanti s impegnano a rispettare in spirito di collaborazione. Art. 4 La Scuola ha un Progetto Educativo che afferma la sua identità di Scuola Cattolica e costituisce lo sfondo integratore all interno del quale si struttura e si realizza il P.O.F. ( Piano Offerta Formativa). La dimensione religiosa è costitutiva della vita umana perciò la cura di essa, declinata nella proposta cristiana, è alla base del progetto educativo della Scuola per l Infanzia Nostra Signora di Lourdes. Nell orizzonte di questa cura fondamentale si sviluppano tutti gli altri aspetti della persona umana: intelligenza, affettività e socialità. Art. 5 La Scuola è aperta a tutti, anche ai bambini diversamente abili. Accoglie i bambini di nazionalità straniera e d altro credo religioso e ne rispetta le credenze senza per altro rinunciare ad essere fedele alla propria identità della quale i genitori sono informati. Promuove progetti interculturali per ottimizzare l inserimento scolastico e sociale dei bambini e delle loro famiglie. Art. 6 La Scuola considera, con rispettosa discrezione, le situazioni familiari difficili e/o economicamente precarie verso le quali testimonia concretamente accoglienza, comprensione e solidarietà. Art. 7 La Scuola non persegue fini di lucro e intende costituire l occasione per il concreto esercizio dei primari diritti riconosciuti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, siano essi personali, comunitari, di iniziativa sociale, di libertà educativa e religiosa. Art. 8 La Scuola dell Infanzia è a tutti gli effetti autonoma ai sensi della Legge 59/97 e successivo DPR 275/99 e riconosciuta paritaria ai sensi della Legge 62/2000 prot.488/764 del 28/02/2001; per la preparazione della sua progettazione educativo-didattica si avvale delle Indicazioni Nazionali per il curricolo nella Scuola dell Infanzia e delle raccomandazioni per la loro attuazione emanate dal competente Ministero.
3 PARTE SECONDA AMMINISTRAZIONE E GESTIONE Art. 9 Per l amministrazione e la gestione della Scuola il gestore si avvale dei seguenti organismi: - Il Comitato di Gestione - Il Presidente e il Presidente Vicario - Il Segretario Art. 10 Il comitato di gestione Composizione del Comitato di gestione: - il parroco pro tempore, rappresentante legale della scuola, gestore ; - la coordinatrice/il coordinatore della scuola; - due (2) membri del Consiglio Pastorale Parrocchiale; - un (1) membro del Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici; - due (2) rappresentanti dei genitori dei bambini frequentanti, eletti in apposita assemblea dei genitori. Ogni rappresentante dei genitori eletto può delegare uno dei componenti dell assemblea d intersezione in veste di supplente qualora fosse impossibilitato a presenziare La presidenza del comitato di gestione spetta al parroco, cioè al legale rappresentante, che può delegare, con apposito provvedimento, un componente del comitato a svolgere le funzioni vicarie Competenze del Comitato di gestione: - provvede agli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione; - approva i bilanci preventivi e consuntivi; - definisce e adotta il regolamento interno; - esprima parere sulle nomine del personale (coordinatore, docente, di servizio), nonché sui provvedimenti disciplinari o di licenziamento; - fissa il contributo mensile delle famiglie, la quota d iscrizione annua e ogni altro contributo che ritiene opportuno, valutando eventuali condizioni di indigenza; - esprime parere sulla stipula di convenzioni con altri enti; - esprime parere sulle costituzioni di giudizio in genere I provvedimenti del comitato di gestione sono esecutivi salvo veto motivato del parroco opposto entro tre giorni dalla data di adozione Funzionamento: - si riunisce su convocazione del presidente, ordinariamente ogni tre mesi; - possono essere convocate riunioni straordinarie dal Presidente o su richiesta scritta di almeno tre membri; - le decisioni vengono prese con votazione a maggioranza.
4 10.6 Durata: - dura in carica tre anni e i membri sono rieleggibili; - l appartenenza cessa per morte, dimissioni, decadenza; la decadenza viene dichiarata dal Comitato per assenza a tre sedute consecutive; - se durante il triennio viene a mancare un componente si provvede al reintegro secondo Art della composizione; - i rappresentanti dei genitori decadono se non hanno figli iscritti Scioglimento: Il Comitato di Gestione è sciolto con provvedimento formale del parroco: - in caso di cambio del parroco, il comitato continua nell ordinaria amministrazione fino all inserimento del nuovo parroco che provvederà alla nomina dei membri non eletti; - in caso di accertata inefficienza e inadeguatezza previo parere non vincolante del Consiglio Pastorale Parrocchiale, attraverso un provvedimento formale del parroco. Art. 11 Il Presidente: - convoca, dirige e coordina il Comitato di Gestione; - rappresenta la scuola e sta in giudizio per essa; - nomina, ammonisce, licenzia il personale, previo esame del parere del Comitato di Gestione; - stipula convenzioni con altri enti, previo esame del parere del Comitato di Gestione; - adotta, in caso, provvedimenti d urgenza e ne riferisce al Comitato di Gestione; - nomina il Segretario; - può delegare, con apposito provvedimento, un componente del Comitato di Gestione a svolgere funzioni di Presidente Vicario con i poteri stabiliti nel provvedimento. Art. 12 Il Segretario: - redige i verbali del Comitato di Gestione; - dirama inviti e convocazioni; - vigila sulla corretta tenuta della contabilità; - conserva tutta la documentazione e i registri attinenti l attività didattica della scuola; - svolge gli adempimenti per l ordinaria amministrazione.
5 PARTE TERZA ORGANI DI PARTECIPAZIONE Art. 13 Il funzionamento della scuola si organizza intorno a tre soggetti (Comitato di Gestione, Personale Educativo e altro personale, genitori dei bambini) che interagiscono tra loro con competenze e funzioni diverse. Art. 14 I genitori sono portatori dei bisogni delle famiglie e del loro punto di vista specifico che consente alla dinamica educativa scuola-famiglie di esprimersi. Hanno diritto alla trasparenza rispetto alle scelte del comitato di gestione e sono chiamati a interagire con il corpo docenti rispetto alle scelte educative. Art. 15 Il personale educativo della scuola è titolare della programmazione educativa, che deve essere elaborata in armonia con le linee d indirizzo definite dal Comitato di Gestione, ed è chiamato a stimolare la riflessione dei genitori intorno al pensiero e alle pratiche educative. E chiamato ad ascoltare e restituire bisogni e problemi evidenziati dai genitori al Comitato di Gestione. Il Comitato di Gestione elabora le politiche d indirizzo della scuola, approva l organizzazione proposta dal/dalla coordinatore/ice del personale educativo, prende in carico, insieme al personale educativo, bisogni e problemi evidenziati dalle famiglie. E l organo decisionale che dirige, anche attraverso delega, la scuola. Informa, nei modi che ritiene più adeguati, rispetto alle proprie decisioni i portatori d interesse coinvolti. Art. 16 Gli organi collegiali rappresentano un elemento fondamentale per la progettualità didatticaeducativa e per la partecipazione delle famiglie alla vita della scuola. Sono istituiti i seguenti organi collegiali: - il Collegio dei Docenti - l Assemblea di Sezione - L Assemblea Generale - L Assemblea di Intersezione dei Genitori. Art Il Collegio dei Docenti è composto dal personale insegnante in servizio nella scuola ed è presieduto dal coordinatrice/coordinatore. Compiti: - elabora la programmazione educativa iniziale ed in itinere e indica le azioni/attività per realizzarle; - formula proposte per l organizzazione della scuola (orari di apertura, distribuzione oraria del personale docente, proposte formative, composizione delle sezioni) considerando il regolamento interno approvato dal Comitato di Gestione. La proposta deve essere approvata dal Comitato di Gestione che ha facoltà, se necessario, di modificarla. Nell elaborazione dell organizzazione il/la Coordinatore/trice coinvolge anche il personale non docente; - valuta periodicamente l efficacia dell azione didattica in relazione agli obiettivi definiti in programmazione: - elabora, dopo aver consultato gli altri organi collegiali, il POF, che deve essere approvato dal Comitato di Gestione. Dopo l approvazione viene reso disponibile alle famiglie nei modi ritenuti più opportuni dal Comitato di Gestione: - si riunisce almeno una volta a quadrimestre su convocazione del/della Coordinatrice/Coordinatore; - le riunioni vengono verbalizzate da un Segretario nominato di volta in volta dal coordinatrice/coordinatore tra i docenti presenti all incontro.
6 Art L Assemblea di Sezione è luogo di confronto tra genitori e insegnanti al fine di creare una comune azione educativa e una reciproca conoscenza dei bambini nei diversi contesti di vita. è formata dall insegnante/i di riferimento e dai genitori dei bambini della sezione. Compiti: - presenta ai genitori la situazione della sezione, le attività e gli eventuali problemi; - nella prima convocazione, effettuata dal personale docente entro il mese di novembre, elegge due genitori che si faranno carico di raccogliere le proposte/osservazioni dei genitori e fungeranno da punto di riferimento; - i due genitori referenti rimangono in carica un anno e sono rieleggibili. Art L Assemblea Generale è costituita dai genitori delle bambine e dei bambini iscritti, dal gestore e dal personale docente. La prima Assemblea Generale viene convocata e presieduta dal rappresentante dei genitori, eletto all interno del Comitato di Gestione, più votato. La convocazione e la conduzione può essere delegata dal genitore più votato all altro genitore. I due rappresentanti dei genitori presenti all interno del Comitato di Gestione vengono votati unicamente dai genitori. I rappresentanti restano in carica tre anni ma decadono qualora i figli non frequentino più la scuola, fatta salva la nomina dei nuovi rappresentanti. L assemblea viene convocata dal rappresentante dei genitori più votato o su richiesta scritta di almeno un sesto dei suoi componenti. Il parroco fa parte di diritto dell Assemblea Generale anche se nelle eventuali votazioni non ha diritto di voto. All assemblea deve essere presentata la programmazione didattica elaborata dal Collegio Docenti e pur non avendo facoltà di modificarla può esprimere osservazioni che verranno esaminate dal Comitato di Gestione tramite i due rappresentanti. L Assemblea, attraverso gli strumenti che ritiene più opportuni, elabora e quindi indirizza al Comitato di Gestione proposte e segnala bisogni e problemi. Art Fanno parte dell Assemblea di Intersezione i genitori eletti come referenti nelle assemblee di sezione e, se non rientrano già tra questi, i rappresentanti all interno del Comitato di Gestione. Viene convocata dal rappresentante più votato all interno del Comitato di Gestione. Raccoglie ed elabora le eventuali osservazioni, problemi, bisogni almeno una volta all anno e tramite i due rappresentanti comunica quanto emerso al Comitato di Gestione. L Assemblea d Intersezione individua gli strumenti che ritiene più adeguati per la raccolta delle informazioni. Piacenza, 14 ottobre 2014
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