Carlotta Ranieri. Gli scarti organici del territorio: tipologie, quantitativi e possibili sistemi di valorizzazione
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1 La valorizzazione degli scarti organici: come legno e altre biomasse possono diventare una nuova risorsa. Bologna 23 febbraio 2011 Gli scarti organici del territorio: tipologie, quantitativi e possibili sistemi di valorizzazione Carlotta Ranieri Politiche Ambiente Energia CNA Bologna
2 Le tipologie di scarti organici Rifiuti urbani e assimilati: Frazione secca: rifiuti legnosi come imballaggi, mobili, ecc. (LEGNO) Frazione umida: rifiuti biodegradabili da cucine e mense (ORGANICO) rifiuti biodegradabili da giardini e parchi (VERDE)
3 Urbani: Frazione Legno I rifiuti in legno prodotti dalle utenze domestiche sono generalmente costituiti da scarti di diverse dimensioni e comprendono sia imballaggi (casette, pallet ecc ), sia rifiuti legnosi come mobili, trucioli e ingombranti legnosi. RD legno (media Emilia Romagna): 30 kg/abitante RD legno (provincia Bologna): 15 kg/abitante (dati report rifiuti 2010 ARPA)
4 Urbani: Frazione Organico Si tratta dei residui da cucina e mense. RD organico (media Emilia Romagna): 42 kg/abitante RD organico (provincia Bologna): 34 kg/abitante (dati report rifiuti 2010 ARPA)
5 Urbani: Frazione Verde Si tratta di scarti di potatura e sfalci del verde pubblico e privato. RD verde (media Emilia Romagna): 72 kg/abitante RD verde (provincia Bologna): 32 kg/abitante (dati report rifiuti 2010 ARPA)
6 Rifiuti speciali: Le tipologie di scarti organici da attività forestali: scarti legnosi da pulizia dei boschi da attività agro-alimentari: scarti di tessuti animali o vegetali; scarti inutilizzati per il consumo e la trasformazione; liquami zootecnici; fanghi da trattamento in loco degli effluenti da lavorazione del legno e produzione di mobili, carta e cartone: scarti di corteccia e sughero; segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci da lavorazioni tessili e produzione articoli in pelle e pelliccia: scarti di fibre; cascami tessili; carniccio. da attività di demolizione: rifiuti in legno (travi, infissi, ecc.) da tutte le attività: rifiuti da imballaggio in legno
7 I quantitativi: report rifiuti 2010 ARPA Composizione merceologica rifiuti urbani e assimilati della Regione Emilia Romagna (totale indifferenziato + RD) ORGANICO: 15% ton VERDE: 15% ton LEGNO: 5% ton totale: 35% ton
8 I quantitativi: report rifiuti 2010 ARPA Quantitativi intercettati dalla Raccolta Differenziata (dati 2009) frazione territorio Organico Verde Legno Emilia Romagna ton (intercett. 41%) ton (intercett. 70%) ton (intercett. 89%) Bologna ton (+ 18% rispetto RD 2007) ton (+ 12% rispetto RD 2007) ton (+ 22% rispetto RD 2007) Performance RD totale: Bologna: 39,2% media regionale: 47,4% Bologna ha il risultato di RD più basso di tutta la regione ma trend in crescita significativa
9 I quantitativi dei rifiuti speciali: report rifiuti 2008 Provincia Bologna Quantitativi di frazioni di RS che contengono anche scarti organici o legnosi (dati 2007) Frazione rifiuti di interesse Rifiuti da trattamento acque reflue Rifiuti da demolizione Rifiuti da imballaggio Rifiuti da lavorazione legno, prod. mobili e carta/cartone Rifiuti da attività agro-alimentari Rifiuti da lavorazione pelli, pellicce, tessuti Q.tà (ton)
10 I quantitativi dei rifiuti speciali: dati MUD CNA BO 2009 Dati derivanti dalle dichiarazioni MUD 2009 realizzate da CNA Bologna (campione di aziende; dati relativi a q.tà prodotte) Frazione rifiuti di interesse segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci (CER ) Imballaggi in legno (CER ) Oli e grassi commestibili (CER ) Legno da attività di demolizione (CER ) Scarti preparazioni alimentari inutilizzabili per il consumo o la trasformazione (CER ) Rifiuti biodegradabili (CER ) Prodotti tessili (CER ) Legno non contaminato (CER ) Fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali (CER ) Totale scarti organici del campione di aziende Q.tà (kg)
11 I sistemi di valorizzazione RECUPERO MATERIA: impiego dei rifiuti per produzione nuovi manufatti trattamento per recupero componenti di pregio impiego come ammendanti compostaggio RECUPERO ENERGETICO: produzione biomassa combustibile (pellets, cippato) termovalorizzazione digestione anaerobica per produzione biogas produzione syngas
12 I sistemi di valorizzazione impiego dei rifiuti per produzione nuovi manufatti Tipologia rifiuto Rifiuti legnosi Rifiuti in sughero Impiego Pulizia e triturazione per produzione chips impiegati nella realizzazione di pannelli in truciolato. Lavorazione per produzione di pasta cellulosica utilizzata nelle cartiere. Sminuzzamento per produzione di blocchi di legno-cemento per l edilizia. Produzione di granulato per la realizzazione di pannelli isolanti per la bio-edilizia
13 I sistemi di valorizzazione Trattamento per recupero componenti di pregio Gli scarti organici sono sottoposti a trattamenti chimici finalizzati ad estrarre e separare componenti di pregio che possono trovare impiego in vari settori come: -Settore cosmetico -Settore degli integratori alimentari -altri
14 I sistemi di valorizzazione Compostaggio Si tratta di un processo aerobico (in presenza di ossigeno) di decomposizione biologica della sostanza organica che permette di ottenere un prodotto stabile adatto ai più svariati impieghi agronomici. Le fasi del processo di compostaggio: bio-ossidazione - fase attiva caratterizzata da intensi processi di degradazione delle componenti organiche più facilmente degradabili maturazione - fase di stabilizzazione del prodotto che si arricchisce di molecole umiche Il compost è utilizzato in agricoltura e floricoltura in sostituzione di letame e prodotti chimici, consentendo un miglioramento della fertilità dei terreni e l apporto di elementi nutritivi (azoto, fosforo e potassio) a lento rilascio.
15 I sistemi di valorizzazione Produzione di pellets e cippato Lavorazione meccanica dei rifiuti legnosi per prepararli al loro impiego come combustibili: Pellets il legno viene sminuzzato fino ad ottenere uno stato polverulento, segue poi eventuale processo di essiccazione per ottenere grado ottimale di umidità. La polvere di legno viene sottoposta a cubettatura (pressatura che produce il cilindretto) e quindi segue il raffreddamento e il confezionamento finale. Cippato il legno viene macinato e ridotto in scaglie. Segue un processo di stoccaggio e ventilazione che permette di ridurre il grado di umidità. Pellets e cippato si differenziano per potere calorifico.
16 I sistemi di valorizzazione Produzione di biogas Si tratta di un processo di fermentazione anaerobica (in assenza di ossigeno) dei residui organici presenti nei rifiuti (o di frazioni organiche di rifiuti come scarti dell agro-industria, rifiuti animali, liquami zootecnici, fanghi di depurazione) che dà origine ad una miscela di vari tipi di gas in cui la componente metanifera costituisce il 50-80% del biogas. Il biogas che si ottiene da questo tipo di trattamento dei rifiuti organici è un combustibile che può essere utilizzato per la combustione in caldaie da riscaldamento o per produrre energia elettrica e/o calore. La metanizzazione è un processo conveniente quando i rifiuti trattati contengono una percentuale di acqua elevata (> 60%)
17 I sistemi di valorizzazione Produzione di syngas Il Syngas si ricava direttamente dalla degradazione ad alta temperatura di materia organica (processo a C). Si tratta di un gas di sintesi formato da una miscela di idrogeno e monossido di carbonio e altri composti. Pirolisi: la produzione di Syngas avviene in atmosfera di azoto (senza ossigeno). Gassificazione: la produzione di Syngas avviene con una modestissima quantità di ossigeno che serve per ossidare alcune sostanze che si formano nella gassificazione. Alcuni impianti comprendono entrambi i processi. Il Syngas, prima di essere utilizzato come combustibile, deve essere purificato. E impiegato in cogeneratori, turbine e fuel cell.
18 Sviluppi futuri sostegno al mercato del riciclo Con il recepimento della direttiva 2008/98/CE si è passati da un sistema di obiettivi definiti per la raccolta differenziata ad un sistema di obiettivi definiti per la valorizzazione dei rifiuti input per un contestuale aumento delle frazioni di RD e della qualità delle frazioni raccolte (così da agevolare i processi di riciclo).
19 Progetto RiciclanBO Prossimi appuntamenti in calendario: 30 marzo 2011: sistemi di sostegno a progetti per la valorizzazione dei rifiuti e l ecodesign 6 aprile (data da confermare): inaugurazione mostra Storie di ex rifiuti Attività dell Associazione per il progetto RiciclanBO: supporto informativo ricerca partner, creazione di reti contatti con la ricerca ricerca finanziamenti
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