Lo sviluppo delle funzioni visuo-spaziali e visuomotorie

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lo sviluppo delle funzioni visuo-spaziali e visuomotorie"

Transcript

1 Lo sviluppo delle funzioni visuo-spaziali e visuomotorie

2 Sviluppo visuo-spaziale Copre diverse aree: - Attenzione e rappresentazione spaziale - Elaborazione del movimento - Raggiungimento e presa degli oggetti nello spazio - I processi mentali che sottintendono la rotazione mentale - La memoria della localizzazione spaziale

3 Sviluppo visuo-spaziale 1. Modelli neurobiologici dello sviluppo delle abilità visuo-spaziali 2. Sviluppo dell attenzione selettiva spaziale 3. Sviluppo delle vie dorsali e ventrali 4. Sviluppo dei moduli di azione per movimenti di raggiungimento e presa (reaching and grasping) 5. Sviluppo dei piani motori per la locomozione e la navigazione 6. Sviluppo localizzazione nello spazio nei compiti di memoria 7. Sviluppo atipico

4 Sviluppo visuo-spaziale 1. Via magnocellulare (o dorsale, parietale): sensibilità alla direzione del movimento e alla informazione di profondità. Si sviluppa più lentamente della 2. Via parvocellulare (o ventrale, temporale): forma e colore

5 PERCEZIONE VISIVA: le vie visive del what e del where (Ungerleider & Miskin, 1982)

6

7 Early stage of visual perception V1 and V2 V3 and V3a Responsive to form (especially of moving objects) V5 V4 Responsive to visual motion Responsive to colour 7

8 Sviluppo visuo-spaziale

9 PERCEZIONE VISIVA: aree e vie di elaborazione

10 Milner e Goodale (1995) Le due vie analizzano gli stessi attributi degli oggetti ma per scopi diversi Via ventrale: percezione consapevole dell identità degli oggetti e della loro configurazione spaziale Via dorsale: controllo visivo delle azioni Doppia dissociazione in neuropsicologia Agnosia visiva (lesione via ventrale) Atassia ottica (lesione via dorsale)

11 Atkinson & Braddick model (1984) of visual spatial development of dorsal and ventral streams in infancy

12 Diversi moduli di azioni all interno della via dorsale

13 Legami tra attenzione e sistemi di azione Il sistema di azione dei movimenti oculari è il primo che si sviluppa nell infanzia Permette di portare attenzione sugli oggetti e sullo spazio Attenzione e sistemi di azione

14 Attenzione covert (nascosta) Spostamento dell attenzione verso una singola porzione dello spazio in assenza di ME (Posner, 1980). Endogeno: volontario; Esogeno: automatico. Valid Cues (fastest response) Neutral Cues Invalid Cues (slowest response) Endogenous /Central Cues > + < Exogenous/P eripheral Cues 14

15 Sistema attenzionale di Posner Sistema endogeno Controlled by the individual s intentions and expectations Involved when central cues are presented Sistema esogeno Automatically shifts attention Involved when uninformative peripheral cues are presented Stimuli that are salient or that differ from other stimuli are most likely to be attended 15

16 Corbetta e Shulman (2002; 2008) Sistema endogeno Sistema diretto all obiettivo (dall alto verso il basso): una rete dorsale frontoparietale destra Sistema esogeno Sistema guidato dallo stimolo (dal basso verso l alto): una rete ventrale fronto parietale destra

17 Sistemi movimento occhi/testa per spostare attenzione Controllo sottocorticale dei ME e sistemi di azione sono necessari Sviluppo dei movimenti oculari continui (per seguire un oggetto in movimento) e discreti (saccadi). Passaggio da saccadi a continui: compiti di anticipazione di oggetti. Il neonato possiede questo meccanismo posteriore di where (engagement, disengagement e switching)

18 Sviluppo dell attenzione selettiva spaziale per azione nell infanzia

19 Esempi di deficit nello spostamento dell attenzione Caso: due neonati con emisferectomia a 4 e 8 mesi rispett: difficoltà a spostare attenzione (occhi e testa) verso un target in periferia quando il target centrale rimaneva costante Difficoltà a spostare attenzione quando c è competizione (emicampo controlaterale sinistro) Nell emicampo destro andava bene così come quando c era un solo target (estinzione nel neglect)

20 Sviluppo delle vie dorsale e ventrale Elaborazione locale vs globale nelle due vie. Locale: area V1 Globale: area V5 Globale: agisce fin dai primi mesi (3-4 mesi) e segue il locale verso i 2 mesi Global for motion (dorsale) Global for form (ventrale) Si sviluppa prima il globale per il movimento che per la forma (anche più efficiente)

21 Motion coherence display

22 Form coherence display

23 Sviluppo delle vie dorsale e ventrale Il primo stadio dello sviluppo della via dorsale è sviluppo della sensibilità al movimento (dot movimento casuale o organizzato)

24 Anomalità nello sviluppo delle vie dorsale e ventrale Se si guarda ai bambini con profili di sviluppo atipici (WS, Autismo, X-fragile, PL): lo sviluppo della via dorsale è più compromesso ( vulnerabilità della via dorsale ). WS: quando vengono valutati su tests che misurano la coerenza di movimento e forma (che richiedono elaboraz. globale): > difficoltà con la motion (Atkinson et al., 2003)

25 Sviluppo visuo-spaziale 1. Modelli neurobiologici dello sviluppo della visione spaziale 2. Sviluppo dell attenzione selettiva spaziale 3. Sviluppo delle vie dorsali e ventrali 4. Sviluppo dei moduli di azione per movimenti di raggiungimento e presa (reaching and grasping) 5. Sviluppo di piani motori per la locomozione e la navigazione 6. Sviluppo localizzazione nello spazio nei compiti di memoria 7. Sviluppo atipico

26 Sviluppo di programmi di azione per raggiungimento e presa Reaching and grasping: rappresentazione dello spazio vicino (near space) al corpo e sistema di rappresentazione spaziale egocentrico 1. Verso i 4-5 mesi 2. Per fare questo sono necessari due tipi di informazione visiva: 1. Identificare la localizzazione dell oggetto 2. Analisi visiva per vedere se è raggiungibile

27 Sviluppo di programmi di azione per raggiungimento e presa Reaching and grasping: rappresentazione dello spazio vicino (near space) al corpo e sistema di rappresentazione spaziale egocentrico 1. Verso il 4-5 mesi 2. Per fare questo sono necessari due tipi di informazione visiva: 1. Identificare la localizzazione dell oggetto dell oggetto (sviluppo binoculare e convergenza) 2. Analisi visiva per vedere se è raggiungibile

28 Rappresentazioni spaziali egocentriche R allocentriche R egocentriche

29 spazio personale corporeo spazio extrapersonale lontano spazio extra-personale vicino (a portata di mano)

30 coordinate allocentriche, basate sull oggetto

31 Two visuomotor dorsal stream systems for orienting and reaching Preferential looking and preferential reaching (Newman et al., 2001)

32 8 mesi: a questa età non mostrano preferenza per il size (grande e piccolo). Il reaching è determinato da dove guardano all inizio. Manca ancora il livello di analisi della graspabilità (afferrabilità)

33 8-12 mesi preferenza a prendere oggetti piccoli (che stanno nella mano del bambino): comportamento compulsivo Sono capaci di fissare un oggetto e poi prenderne un altro

34 Dopo i 12 mesi: diminuisce comportamento compulsivo verso i piccoli oggetti Reaching and initial looking tornano assieme: goal directed behavior

35 Anormalità nella SW Per afferrare un oggetto: distanza, grandezza e orientamento. Postbox task (Goodale et al., 1991):

36 Goodale e Milner (1995): postbox task

37 Case Report Vision for Perception Vision for Action Georgopoulos (1997) Optic Ataxia Milner, Carey, and Harvey (1991) Visual Agnosia 37

38 Anormalità nella SW Per afferrare un oggetto: distanza, grandezza e orientamento. Postbox task (Goodale et al., 1991): WS: fanno come i pazienti atassici (deficit della via dorsale) Sbagliano anche in test dove devono prendere forme quadrate di diversa grandezza*

VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011

VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011 VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011 DEFINIZIONE I deficit visusopazaili si possono definire come disordini che determinano un'erronea stima degli aspetti spaziali fra diversi oggetti che riguardano

Dettagli

La consapevolezza visiva

La consapevolezza visiva Deficit visivi dopo una lesione cerebrale La consapevolezza visiva Canale dorsale V1 Canale ventrale Area in cui si determina X la consapevolezza visiva 1 Blindsight (visione cieca) Lesioni di V1 causano

Dettagli

I processi attentivi. L attenzione selettiva o focale: Attenzione visiva selettiva

I processi attentivi. L attenzione selettiva o focale: Attenzione visiva selettiva I processi attentivi L attenzione selettiva o focale: Attenzione visiva selettiva 1 Sommario L attenzione visiva selettiva e le sue caratteristiche funzionali Lo studio sperimentale dell orientamento attentivo:

Dettagli

Le afferenze dai due occhi sono segregate. Esperimenti di Hubel e Wiesel. tracciante radioattivo iniettato nell occhio. trasporto anterogrado

Le afferenze dai due occhi sono segregate. Esperimenti di Hubel e Wiesel. tracciante radioattivo iniettato nell occhio. trasporto anterogrado Le afferenze dai due occhi sono segregate. Esperimenti di Hubel e Wiesel tracciante radioattivo iniettato nell occhio trasporto anterogrado autoradiografia Le afferenze dai due occhi sono segregate anche

Dettagli

DISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA

DISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA DISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA Dr.ssa Alessandra Girardi Dr.ssa Nicoletta Beschin Dipartimento di Neuroscienze Universita` di Edimburgo, Scozia Servizio di Neuropsicologia A.O. S.Antonio Abate, Gallarate

Dettagli

Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento

Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento Mirta Fiorio Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Università di Verona PERCEZIONE AZIONE Quando ci muoviamo e agiamo nell ambiente esterno

Dettagli

Argomenti trattati: Pomeriggio (x chi è sopravvissuto alla mattina ovviamente) Disturbi ortografici e dislessia: è una vera causa? Il sistema visivo;

Argomenti trattati: Pomeriggio (x chi è sopravvissuto alla mattina ovviamente) Disturbi ortografici e dislessia: è una vera causa? Il sistema visivo; Argomenti trattati: Pomeriggio (x chi è sopravvissuto alla mattina ovviamente) Disturbi ortografici e dislessia: è una vera causa? Il sistema visivo; Forma visiva della parola; La segregazione grafemica;

Dettagli

Studio dei meccanismi mediante i quali il movimento viene controllato.

Studio dei meccanismi mediante i quali il movimento viene controllato. Studio dei meccanismi mediante i quali il movimento viene controllato. IL CONTROLLO MOTORIO (motor control) -pianificazione del movimento -controllo dell esecuzione del movimento Pagina 1 di 45 Movimento:

Dettagli

- COGNIZIONE NUMERICA -

- COGNIZIONE NUMERICA - - COGNIZIONE NUMERICA - Saper leggere e scrivere i numeri Contare oggetti in un insieme Calcolare attraverso le quattro operazioni Applicare queste abilità sul denaro Dire orari e date Trovare una certa

Dettagli

Fovea. Circuiti neurali retinici. Acuità visiva massima. Rapporto 1:1 tra fotorecettori e cellule gangliari

Fovea. Circuiti neurali retinici. Acuità visiva massima. Rapporto 1:1 tra fotorecettori e cellule gangliari Rapporto 1:1 tra fotorecettori e cellule gangliari Assenza degli strati di cellule sovrapposte ai fotorecettori Fovea Acuità visiva massima Fotorecettori specializzati (coni) Circuiti neurali retinici

Dettagli

autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio

autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio Criteri diagnostici per il disturbo autistico (DSM IV) Compromissione qualitativa dell interazione sociale

Dettagli

Trasduzione sensoriale

Trasduzione sensoriale Trasduzione sensoriale Prima fase di elaborazione dello stimolo, comune a tutti i sistemi sensoriali Il neurone sensoriale traduce gli eventi fisici in segnali elettrici che viaggiano attraverso le fibre

Dettagli

COSCIENZA, VIGILANZA E ATTENZIONE.

COSCIENZA, VIGILANZA E ATTENZIONE. FUNZIONI NEUROPSICOLOGICHE II LEZIONE (SISSIS) COSCIENZA, VIGILANZA E ATTENZIONE. PROF. VINCENZO PERCIAVALLE I PROCESSI ATTENTIVI 1 COS E L ATTENZIONE? GUARDARE COS E L ATTENZIONE? VEDERE 2 L Attenzione

Dettagli

Attenzione e Funzioni Esecutive Definizione Psicologica, Basi Neurali, Valutazione neuropsicologica

Attenzione e Funzioni Esecutive Definizione Psicologica, Basi Neurali, Valutazione neuropsicologica Attenzione e Funzioni Esecutive Definizione Psicologica, Basi Neurali, Valutazione neuropsicologica Cosimo Urgesi Università di Udine e IRCCS E. Medea L attenzione Sottende un ampia classe di processi

Dettagli

Che cosa è l imagery. imagery?

Che cosa è l imagery. imagery? Che cosa è l imagery imagery? Immaginate di camminare lungo una spiaggia al tramonto. Sull orizzonte, uno splendido sole arancione sta baciando il confine lontano dell oceano e il cielo, striato di nubi,

Dettagli

Oltre le immagini sensoriali: il sistema specchio. Emiliano Ricciardi. I neuroni specchio: matching function

Oltre le immagini sensoriali: il sistema specchio. Emiliano Ricciardi. I neuroni specchio: matching function Oltre le immagini sensoriali: il sistema specchio I neuroni specchio: matching function Emiliano Ricciardi emiliano.ricciardi@bioclinica.unipi.it Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare

Dettagli

Riabilitazione della Negligenza Spaziale Unilaterale

Riabilitazione della Negligenza Spaziale Unilaterale www.fisiokinesiterapia.biz Riabilitazione della Negligenza Spaziale Unilaterale Definizione Difficoltà o incapacità di rilevare, rispondere, orientarsi verso stimoli che vengono presentati nello spazio

Dettagli

Oltre V1 : Aree visive extrastriate

Oltre V1 : Aree visive extrastriate Oltre V1 : Aree visive extrastriate Oltre V1: Aree visive extrastriate Esistono 4 vie parallele per l'elaborazione delle informazioni sull'immagine visiva; L'area V5 -> movimento, mentre la V4 -> colori

Dettagli

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ La Neuropsicologia è quella disciplina scientifica che indaga le relazioni esistenti tra: funzioni cognitive struttura e

Dettagli

Grafica ed interfacce per la comunicazione Scienze della Comunicazione

Grafica ed interfacce per la comunicazione Scienze della Comunicazione Grafica ed interfacce per la comunicazione Scienze della Comunicazione Paola Vocca Lezione 13: Conoscere l utente: visione Lucidi tradotti e adattati da materiale presente su http://www.hcibook.com/e3/resources/

Dettagli

DOVE COSA via ventrale non è in grado di riconoscere agire

DOVE COSA via ventrale non è in grado di riconoscere agire IL MOVIMENTO Percepire per riconoscere e percepire per agire Le informazioni sensoriali non servono solo a riconoscere, identificare e comprendere il mondo. Servono anche per pianificare le azioni, interagire

Dettagli

Le vie visive centrali

Le vie visive centrali Le vie visive centrali globo oculare nervo ottico chiasma ottico peduncolo ipofisi tratto ottico sezione trasversa tronco encefalo Proiezioni retiniche corticali Proiezioni retiniche non corticali Ipotalamo

Dettagli

Due cervelli per una mente

Due cervelli per una mente 28 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Due cervelli per una mente Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia

Dettagli

VISIONE LATERALE DEL CERVELLO

VISIONE LATERALE DEL CERVELLO VISIONE LATERALE DEL CERVELLO Scissura centrale (di Rolando) Lobo frontale Lobo parietale Lobo occipitale Lobo temporale Scissura laterale (di Silvio) La corteccia dell Insula L INSULA: è coperta esternamente

Dettagli

Sviluppo del sistema visivo

Sviluppo del sistema visivo Sviluppo del sistema visivo Elena Piozzi A.O. Niguarda Milano S.C. di Oftalmologia Pediatrica Direttore: Dott.ssa E. Piozzi SVILUPPO DEL SISTEMA VISIVO Lo sviluppo delle normali capacità visive è condizionato

Dettagli

la percezione del mondo esterno

la percezione del mondo esterno la percezione del mondo esterno Psicodiagnostica delle abilità cognitive Gli esseri umani, come la maggior parte delle creature diurne, dipendono dal senso della vista Le informazioni visive dominano le

Dettagli

Vademecum per la richiesta di progetti di tesi di laurea magistrale presso il Centro studi e ricerche in Neuroscienze Cognitive (CsrNC)

Vademecum per la richiesta di progetti di tesi di laurea magistrale presso il Centro studi e ricerche in Neuroscienze Cognitive (CsrNC) Università degli Studi di Bologna Laurea Magistrale in Neuroscienze e riabilitazione neuropsicologica Vademecum per la richiesta di progetti di tesi di laurea magistrale presso il Centro studi e ricerche

Dettagli

ESAME DEI NERVI CRANICI

ESAME DEI NERVI CRANICI ESAME DEI NERVI CRANICI NERVO OLFATTORIO La funzione olfattiva viene generalmente valutata limitandosi a chiedere al paziente se riconosce gli odori, o se avverte sensazioni olfattive anomale NERVO OTTICO

Dettagli

Alcuni fatti. Il riconoscimento degli oggetti. Le costanze percettive. Costanza della forma. Costanza della forma. Costanza della forma

Alcuni fatti. Il riconoscimento degli oggetti. Le costanze percettive. Costanza della forma. Costanza della forma. Costanza della forma 16 Maggio2006 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Alcuni fatti Il riconoscimento degli oggetti Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione

Dettagli

INDICATORI NEUROCOGNITIVI PRECOCI DELLA DISLESSIA EVOLUTIVA. Andrea Facoetti & Co

INDICATORI NEUROCOGNITIVI PRECOCI DELLA DISLESSIA EVOLUTIVA. Andrea Facoetti & Co INDICATORI NEUROCOGNITIVI PRECOCI DELLA DISLESSIA EVOLUTIVA Andrea Facoetti & Co Dipartimento di Psicologia Generale, Università di Padova, ITALIA Unità di Neuropsicologia Evolutiva, Istituto Scientifico

Dettagli

I SISTEMI DI LETTURA E LE DISLESSIE

I SISTEMI DI LETTURA E LE DISLESSIE I SISTEMI DI LETTURA E LE DISLESSIE L alessia senza agrafia -Disturbo di lettura senza altri disturbi concomitanti -I pazienti scrivono senza essere capaci di leggere quello che hanno scritto Interpretazione

Dettagli

EvaLab Eye-tracking & Visual Application

EvaLab Eye-tracking & Visual Application Università degli Studi di Siena Dipartimento di Scienze Neurologiche, Neurochirurgiche e del Comportamento Alessandra Rufa MD PhD Neuroscienze della Visione EvaLab Eye-tracking & Visual Application Problematiche

Dettagli

POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI

POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI L area F5 codifica specifici movimenti della mano, organizzandoli in azioni finalizzate di afferramento e manipolazione di oggetti. I neuroni di afferramento

Dettagli

3.Visione_03 Le vie visive e la visione cromatica

3.Visione_03 Le vie visive e la visione cromatica 3.Visione_03 Le vie visive e la visione cromatica Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona Obiettivi Organizzazione delle vie visive

Dettagli

Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori

Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori DISTURBI DEL LIVELLO SINTATTICO- GRAMMATICALE Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori Parole funzione o funtori elementi grammaticali: - morfemi grammaticali liberi

Dettagli

I DISTURBI PERCETTIVI 1. I

I DISTURBI PERCETTIVI 1. I Disturbi di campo visivo per danno delle vie visive: emianopsie scotomi I DISTURBI PERCETTIVI 1. I disturbi elementari della visione Cecità corticale (Sindrome di Anton): lesione bilaterale dell area striata

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze Motorie A.A Docente: M. Stella Valle

Corso di Laurea in Scienze Motorie A.A Docente: M. Stella Valle Corso di Laurea in Scienze Motorie A.A. 2007-2008 Docente: M. Stella Valle Approccio all elaborazione dell informazione input Cos e l input? E un informazione ambientale che un individuo riceve per elaborarla.

Dettagli

L intelligenza biologica Il sistema nervoso. Sommario

L intelligenza biologica Il sistema nervoso. Sommario L intelligenza biologica Il sistema nervoso Alberto Borghese Università degli Studi di Milano Laboratorio di Motion Analysis and Virtual Reality (MAVR) Dipartimento di Scienze dell Informazione borghese@dsi.unimi.it

Dettagli

LE GRANDI SINDROMI NEUROLOGICHE

LE GRANDI SINDROMI NEUROLOGICHE www.fisiokinesiterapia.biz LE GRANDI SINDROMI NEUROLOGICHE 1. Concetto di Sindrome vs. Malattia vs. Disordine/Disturbo 2. SINDROMI NEUROLOGICHE: - Etiologiche (ad es. S. Parkinsoniane o Parkinsonismi)

Dettagli

UNA MEMORIA, TANTE MEMORIE?

UNA MEMORIA, TANTE MEMORIE? UNA MEMORIA, TANTE MEMORIE? FINO ALLA META DEL XX SECOLO NON SI PENSAVA CHE LA MEMORIA FOSSE UNA FUNZIONE MENTALE DISTINTA ED INDIPENDENTE DA MOVIMENTO PERCEZIONE ATTENZIONE E LINGUAGGIO = IN PRATICA SI

Dettagli

NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali

NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali In risposta a esigenze di Valutazione e Riabilitazione (pz con lesioni cerebrali) NEUROPSICOLOGIA CLINICA

Dettagli

scaricato da

scaricato da Fisiopatologia dei disordini della cognitività Prof. Roberto Cotrufo 2009 La neuropsicologia Ha per oggetto la cognitività ed i suoi disordini Utilizza il linguaggio della psicologia Della neurologia conserva

Dettagli

LA MEMORIA DI LAVO- RO NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER:

LA MEMORIA DI LAVO- RO NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER: UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE LA MEMORIA DI LAVO- RO NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER: RECENTI ACQUISIZIONI LAUREANDA:SARA CORADESCHI RELATORE: NICOLETTA BERARDI ANNO ACCADEMICO 2008-2009 Breve resoconto

Dettagli

4. I disturbi del pensiero spaziale.

4. I disturbi del pensiero spaziale. 4. I disturbi del pensiero spaziale. Il pensiero spaziale consiste in una serie di operazioni spaziali complesse, eseguite sugli stimoli visivi e sulle rappresentazioni mentali di tali stimoli. In molti

Dettagli

ATTIVITA :attività e movimenti che permettono di percepire,sentire e conoscere il proprio corpo.

ATTIVITA :attività e movimenti che permettono di percepire,sentire e conoscere il proprio corpo. CLASSE I UdA:schema corporeo PERIODO:settembre-novembre OBIETTIVO FORMATIVO:sviluppare lo schema corporeo. ATTIVITA :attività e movimenti che permettono di percepire,sentire e conoscere il proprio corpo.

Dettagli

Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A Docente: M. Stella Valle

Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A Docente: M. Stella Valle Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A. 2008-2009 Docente: M. Stella Valle Approccio all elaborazione dell informazione input Cos e l input? E un informazione ambientale che un individuo riceve

Dettagli

Tour guidato nel nostro cervello. Cento miliardi di neuroni Ogni neurone forma in media da 1000 a 10.000 sinapsi

Tour guidato nel nostro cervello. Cento miliardi di neuroni Ogni neurone forma in media da 1000 a 10.000 sinapsi Tour guidato nel nostro cervello Cento miliardi di neuroni Ogni neurone forma in media da 1000 a 10.000 sinapsi Lobo limbico Gazzaniga et al., NEUROSCIENZE COGNITIVE, Strutture sotto-corticali TALAMO:

Dettagli

La memoria - non ce n è soltanto una

La memoria - non ce n è soltanto una La memoria - non ce n è soltanto una Diversi tipi di memoria Memoria a breve termine (memoria di lavoro) Memoria a lungo termine -Capacita limitata -Il suo contenuto puo essere fissato, oppure andare incontro

Dettagli

CAMMINO CON GUARDIA ALTA CAMMINO CON GUARDIA MEDIA CREAZIONE DI SUONI SIGNIFICATIVI USO SPONTANEO DI 2 PAROLE SIGNIFICATIVE

CAMMINO CON GUARDIA ALTA CAMMINO CON GUARDIA MEDIA CREAZIONE DI SUONI SIGNIFICATIVI USO SPONTANEO DI 2 PAROLE SIGNIFICATIVE LA VALUTAZIONE SENSORIALITÀ MOTRICITÀ MOBILITÀ MOVIMENTO DI BRACCIA E GAMBE SENZA SPOSTAMENTO DEL CORPO, MA COME UN NEONATO GRIDO NEONATALE E PIANTO MANUALITÀ PRESA RIFLESSA STRISCIO IN PIANTO VIGOROSO

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE PROFILO DINAMICO FUNZIONALE ALUNNO/A.. Nato/a Residente a. IL DIRIGENTE IL/LA NEUROPSICHIATRA I GENITORI GLI INSEGNANTI OSSERVAZIONE DI ASPETTI SENSO- PERCETTIVI Percezione dello stimolo: Percezione uditiva

Dettagli

Livello di lettura di due deviazioni standard inferiore alla media Quoziente intellettivo (QI) nella norma Assenza di cause neurologiche e/o sensoriali Interferenza significativa con l apprendimento scolastico

Dettagli

LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre :00/19:00 Dr.ssa Lucia Donata Nepi

LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre :00/19:00 Dr.ssa Lucia Donata Nepi Scuola di Studi Umanistici e della Formazione CdS in Scienze della Formazione Primaria! LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre 2015 16:00/19:00 Dr.ssa

Dettagli

Principali teorie percettive

Principali teorie percettive Principali teorie percettive La teoria empiristica di Helmholtz (1867). I dati sensoriali sono parcellari e vengono integrati nella percezione dell oggetto grazie a meccanismi basati sull esperienza passata.

Dettagli

SCHEDA DI OSSERVAZIONE DEI PREREQUISITI MOTORI FINALIZZATA ALLA SCELTA DEGLI A PREDISPOSIZIONE DELLA POSTAZIONE DI LAVORO

SCHEDA DI OSSERVAZIONE DEI PREREQUISITI MOTORI FINALIZZATA ALLA SCELTA DEGLI A PREDISPOSIZIONE DELLA POSTAZIONE DI LAVORO SCHEDA DI OSSERVAZIONE DEI PREREQUISITI MOTORI FINALIZZATA ALLA SCELTA DEGLI A PREDISPOSIZIONE DELLA POSTAZIONE DI LAVORO Dati Anagrafici Nome Cognome Anno di nascita Classse frequentata Diagnosi Docente

Dettagli

I disturbi dello stato di coscienza

I disturbi dello stato di coscienza I disturbi dello stato di coscienza Coscienza Dimensioni psicologiche della coscienza Stato mentale in cui il soggetto e in grado di riflettere sulle proprie percezioni, sulle proprie azioni e sui propri

Dettagli

ESAME DEL NERVO TRIGEMINO

ESAME DEL NERVO TRIGEMINO ESAME DEL NERVO TRIGEMINO Il trigemino è un nervo misto, con funzione prevalentemente sensitiva, in quanto conduce la sensibilità della cute della faccia attraverso tre branche periferiche: oftalmica,

Dettagli

Comunicazione per il Turismo. 21 gennaio 13 marzo 2013

Comunicazione per il Turismo. 21 gennaio 13 marzo 2013 Comunicazione per il Turismo 1 21 gennaio 13 marzo 2013 prof. Cesare A. Massarenti d.ssa Georgia Conte Georgia Conte georgia.conte@unimib.it Università Cattolica - Milano Teorie della Comunicazione Cineturismo

Dettagli

Ruolo della Corteccia Cerebrale del Lobulo Parietale Superiore nel Comportamento Visuo-Motorio

Ruolo della Corteccia Cerebrale del Lobulo Parietale Superiore nel Comportamento Visuo-Motorio UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TRIESTE Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Scienze Biologiche Dipartimento di Fisiologia e Patologia TESI DI LAUREA IN FISIOLOGIA GENERALE Ruolo

Dettagli

i nostri occhi ricevono vaghe immagini delle cose, rovesciate e distorte, ed il risultato è che noi vediamo il mondo che ci circonda pieno di oggetti

i nostri occhi ricevono vaghe immagini delle cose, rovesciate e distorte, ed il risultato è che noi vediamo il mondo che ci circonda pieno di oggetti i nostri occhi ricevono vaghe immagini delle cose, rovesciate e distorte, ed il risultato è che noi vediamo il mondo che ci circonda pieno di oggetti solidi e ben distinti e questo è poco meno che un miracolo

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO SCUOLA DELL INFANZIA SCHEDA PERSONALE. Dati anagrafici. Cognome Nome. Nato a il. Residente in via. Componenti della famiglia

CIRCOLO DIDATTICO SCUOLA DELL INFANZIA SCHEDA PERSONALE. Dati anagrafici. Cognome Nome. Nato a il. Residente in via. Componenti della famiglia CIRCOLO DIDATTICO SCUOLA DELL INFANZIA SCHEDA PERSONALE Dati anagrafici Cognome Nome Nato a il Residente in via N Tel Componenti della famiglia Padre Madre Fratelli/Sorelle Altri Anno Scolastico LE INSEGNANTI

Dettagli

Lo sviluppo atipico. Psicologia dello Sviluppo Cognitivo a.a Prof.ssa Viola Macchi Cassia

Lo sviluppo atipico. Psicologia dello Sviluppo Cognitivo a.a Prof.ssa Viola Macchi Cassia Lo sviluppo atipico - Karmiloff-Smith A. (1998). Development itself is the key to understanding developmental disorders. Trends in Cognitive Sciences, 2 (10), 389-398 - Karmiloff-Smith A. et al. (2004).

Dettagli

Il controllo posturale: il problema della stabilità

Il controllo posturale: il problema della stabilità Il controllo posturale: il problema della stabilità Pietro G. Morasso Università di Genova DIST Centro di Bioingegneria della Colletta Le problematiche La stabilizzazione del pendolo invertito umano in

Dettagli

Patologie delle vie ottiche postchiamsatiche e della corteccia visiva

Patologie delle vie ottiche postchiamsatiche e della corteccia visiva Patologie delle vie ottiche postchiamsatiche e della corteccia visiva Optic radiation: anatomy Patologie delle vie ottiche postchiamsatiche e della corteccia visiva Caratterizzati da emianopsia omonima.

Dettagli

DIREZIONE DIDATTICA 2 CIRCOLO SASSUOLO (MO) PROGETTO INTEGRATIVO SCUOLE DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2011 / 2012

DIREZIONE DIDATTICA 2 CIRCOLO SASSUOLO (MO) PROGETTO INTEGRATIVO SCUOLE DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2011 / 2012 DIREZIONE DIDATTICA 2 CIRCOLO SASSUOLO (MO) PROGETTO INTEGRATIVO SCUOLE DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2011 / 2012 IL LABORATORIO DEL CORPO MOTIVAZIONE L arco temporale che va dai 2 ai 6 anni, è di importanza

Dettagli

Dal chiasma ai segni clinici. I. Zucca

Dal chiasma ai segni clinici. I. Zucca Dal chiasma ai segni clinici I. Zucca CORPO GENICOLATO Il corpo genicolato laterale è il principale nucleo sottocorticale deputato all analisi dell informazione visiva. È formato da sei strati cellulari.

Dettagli

Ipovisione in età evolutiva: servizi in una rete regionale integrata Bosisio Parini, 20 gennaio 2012

Ipovisione in età evolutiva: servizi in una rete regionale integrata Bosisio Parini, 20 gennaio 2012 Ipovisione in età evolutiva: servizi in una rete regionale integrata Bosisio Parini, 20 gennaio 2012 Il contributo diagnostico-riabilitativo nella presa in Dipartimento di carico Scienze Chirurgiche del

Dettagli

Corso F.A.C.S. (Facial Action Coding Sistem)

Corso F.A.C.S. (Facial Action Coding Sistem) Corso F.A.C.S. (Facial Action Coding Sistem) Docenti: prof. Enzo Kermol (http://www.facsitaly.it/facs-italy/enzo-kermol/) Il corso base permette di apprendere le Unità d azione (AU) del FACS, cioè codificare

Dettagli

Cosa si intende per produzione del testo?

Cosa si intende per produzione del testo? 1 Cosa si intende per produzione del testo? A partire dagli anni 80 si matura la consapevolezza che la produzione di un testo scritto sia un processo principalmente cognitivo: anche gli aspetti grafo-motori

Dettagli

Progetto di educazione psicomotoria per la scuola d infanzia

Progetto di educazione psicomotoria per la scuola d infanzia Progetto di educazione psicomotoria per la scuola d infanzia L educazione psicomotoria assume un ruolo centrale e importante per lo sviluppo e la crescita dei bambino, ad essa infatti è attribuita la possibilità

Dettagli

Attività Psicomotoria nell età prescolare: aspetti didattici e pedagogici.

Attività Psicomotoria nell età prescolare: aspetti didattici e pedagogici. Attività Psicomotoria nell età prescolare: aspetti didattici e pedagogici. Incontri seminariali a.s 2015/2016 a cura del Prof. Fabio Zippilli 3^Parte CAPACITA SENSO PERCETTIVE Insieme del rapporto sensoriale

Dettagli

Cognitivismo e neuroscienze cognitive. Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza

Cognitivismo e neuroscienze cognitive. Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza Cognitivismo e neuroscienze cognitive Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza L importanza dell azione. Il controllo motorio è in qualche modo il contrario di quanto si verifica nella percezione.

Dettagli

Il controllo motorio: ruolo della integrazione tra visione e movimento

Il controllo motorio: ruolo della integrazione tra visione e movimento SEMINARIO INTERNAZIONALE SPORT DI RACCHETTA Il controllo motorio: ruolo della integrazione tra visione e movimento Fabrizio Zeri PhD CdL in Ottica e Optometria - Facoltà di Matematica, Fisica e Scienze

Dettagli

Lo Sviluppo Fisico-Corporeo e Motorio: scaletta degli argomenti Lo sviluppo prenatale

Lo Sviluppo Fisico-Corporeo e Motorio: scaletta degli argomenti Lo sviluppo prenatale Lo Sviluppo Fisico-Corporeo e Motorio: scaletta degli argomenti Lo sviluppo prenatale Il periodo embrionale Il periodo fetale La nascita e il neonato I principali riflessi del neonato Lo sviluppo motorio

Dettagli

Conoscenza e simulazione mentale

Conoscenza e simulazione mentale Conoscenza e simulazione mentale Aspetti storici: cognitivismo, mente computazionale, mente modulare Mente simulativa, mente situata e radicata nel corpo (grounding cognition) Mappe cerebrali e mappe mentali

Dettagli

Il sistema sensomotorio

Il sistema sensomotorio Psicologia della visione a.a. 2015/2016 Il sistema sensomotorio CdL in Ottica e Optometria Spedicato Samantha Andriulo Giuditta De Santis Consuelo Che cos è il corpo? Il corpo è più di un insieme di coordinate

Dettagli

I movimenti oculari. Chiara Della Libera. 24 Gennaio Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona

I movimenti oculari. Chiara Della Libera. 24 Gennaio Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona 24 Gennaio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona I movimenti oculari Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia Umana

Dettagli

Competenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

Competenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione SCUOLA DELL INFANZIA IL CORPO E IL MOVIMENTO Identità, autonomia, salute Competenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Descrittori Descrittori 1.1.1 E in grado di comprendere

Dettagli

Marketing - Corso progredito Consumer Behavior

Marketing - Corso progredito Consumer Behavior Corso Progredito - Corso progredito Consumer Behavior Terza unità didattica Il sistema percettivo. I processi di esposizione, attenzione e comprensione Percezione I PROCESSI PERCETTIVI Sistemi sensoriali

Dettagli

Lezione 6 L approccio innatista-modulare

Lezione 6 L approccio innatista-modulare Lezione 6 L approccio innatista-modulare Argomenti Assunti Limiti della teoria costruttivista Paradigma della violazione dell aspettativa L architettura della mente secondo Fodor L innatismo rappresentazionale

Dettagli

Studio dei meccanismi mediante i quali il movimento viene controllato.

Studio dei meccanismi mediante i quali il movimento viene controllato. Studio dei meccanismi mediante i quali il movimento viene controllato. IL CONTROLLO MOTORIO (motor control) -pianificazione del movimento -controllo dell esecuzione del movimento Movimento: -movimento

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA : STRUTTURA DELLE ELABORAZIONI

SCUOLA DELL INFANZIA : STRUTTURA DELLE ELABORAZIONI SCUOLA DELL INFANZIA : STRUTTURA DELLE ELABORAZIONI INDICE Le Competenze essenziali Descrittori generali Esempio di strutturazione I CAMPI DI ESPERIENZA Il sé e l altro Il corpo e il movimento Linguaggi,

Dettagli

Movimento volontario:meccanismi periferici unità motorie, coattivazione gamma, inibizione ricorrente

Movimento volontario:meccanismi periferici unità motorie, coattivazione gamma, inibizione ricorrente Movimento volontario:meccanismi periferici unità motorie, coattivazione gamma, inibizione ricorrente Movimento volontario: meccanismi centrali Cervelletto Nuclei della base Sequenza di attivazione delle

Dettagli

Argomenti Le neuroscienze cognitive dello sviluppo e lo studio del cambiamento Un approccio interdisciplinare. Metodologie di indagine

Argomenti Le neuroscienze cognitive dello sviluppo e lo studio del cambiamento Un approccio interdisciplinare. Metodologie di indagine Lezione 7 Neuroscienze cognitive Argomenti Le neuroscienze cognitive dello sviluppo e lo studio del cambiamento Un approccio interdisciplinare Biologia, Genetica, Embriologia, Etologia, Neuroscienze Metodologie

Dettagli

Dr. F. Lombardi Riabilitazione Intensiva Neurologica Ospedale di Correggio AUSL di Reggio Emilia

Dr. F. Lombardi Riabilitazione Intensiva Neurologica Ospedale di Correggio AUSL di Reggio Emilia Corso di formazione Monitoraggio dei disturbi di coscienza: estensione regionale ore 8:30 17:00 Dr. F. Lombardi Riabilitazione Intensiva Neurologica Ospedale di Correggio AUSL di Reggio Emilia 6 Sub-scale

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Biennio: PRIMO (classe prima e seconda scuola primaria) COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Traguardi di sviluppo della competenza a fine biennio 1. Conoscere e padroneggiare il proprio corpo (consapevolezza

Dettagli

IL CERVELLO E IL SUO SVILUPPO. Generazione In- Dipendente

IL CERVELLO E IL SUO SVILUPPO. Generazione In- Dipendente IL CERVELLO E IL SUO SVILUPPO Il Cervello e il suo sviluppo IL SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO Il Sistema Nervoso (SN) viene suddiviso in due parti, che svolgono funzioni specifiche e agiscono sinergicamente

Dettagli

01/12/14. Psicologia generale. Marialuisa Martelli. Percezione. Sensazione e percezione

01/12/14. Psicologia generale. Marialuisa Martelli. Percezione. Sensazione e percezione Psicologia generale Marialuisa Martelli Percezione Sensazione e percezione 1 01/12/14 Organizzazione gerarchica Effetto del contesto 12 13 14 A 13 C 2 La psicofisica Il concetto di soglia: una barriera

Dettagli

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS)

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) adacher@dia.uniroma3.it Programma La simulazione ad eventi discreti, è una metodologia fondamentale per la valutazione delle prestazioni di sistemi complessi (di

Dettagli

GLI EFFETTI DELL INSEGNAMENTO SULL APPRENDIMENTO. Valentina Tobia Università degli Studi di Milano-Bicocca

GLI EFFETTI DELL INSEGNAMENTO SULL APPRENDIMENTO. Valentina Tobia Università degli Studi di Milano-Bicocca GLI EFFETTI DELL INSEGNAMENTO SULL APPRENDIMENTO Valentina Tobia Università degli Studi di Milano-Bicocca DI COSA PARLEREMO? Struttura del cervello e tecniche per studiarlo Processi cognitivi implicati

Dettagli

La formazione mentale del giovane calciatore

La formazione mentale del giovane calciatore 2015-2016 Daniele Fedeli (Università degli Studi di Udine) La formazione mentale del giovane calciatore CRITICITÀ Mantenere l attenzione Far rispettare alcune regole Gestire le dinamiche di gruppo Far

Dettagli

Obiettivo principale AREA MENTALE AREA TATTICA AREA TECNICA. Interazione tra Preparatore fisico e Insegnante di tennis

Obiettivo principale AREA MENTALE AREA TATTICA AREA TECNICA. Interazione tra Preparatore fisico e Insegnante di tennis Interazione tra Preparatore fisico e Insegnante di tennis - Divertimento Esercitazione n 1: Gli allievi disposti a - Entusiasmo coppie, si scambiano la palla di gommapiuma (lanciandola dal basso AREA MOTORIA

Dettagli

Rischio Reale e Rischio Percepito: Il ruolo della comunicazione e delle emozioni

Rischio Reale e Rischio Percepito: Il ruolo della comunicazione e delle emozioni Rischio Reale e Rischio Percepito: Il ruolo della comunicazione e delle emozioni M.R Ciceri Professore Associato Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano Responsabile Unità di Ricerca Psicologia del

Dettagli

COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO la memoria

COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO la memoria Referente Dott.ssa Renza Rosiglioni Corso Re Umberto I, n.5 Ivrea (To) Cellulare 347 9662237 COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO la memoria a cura di RENZA ROSIGLIONI & LARA MASOERO Ivrea 15 Gennaio 2014

Dettagli

Sistemi e modelli. Sistemi

Sistemi e modelli. Sistemi Sistemi e modelli Obbiettivo: sviluppare metodologie e strumenti di analisi quantitativa della QoS di sistemi costruzione e soluzione di modelli per la valutazione di prestazioni e affidabilità di sistemi

Dettagli

La rappresentazione dello spazio

La rappresentazione dello spazio La rappresentazione dello spazio - La neuropsicologia, partendo dall osservazione di un deficit permette di trarre delle inferenze sulla funzione normale - Le osservazioni nei pazienti con neglect, congiuntamente

Dettagli

Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale.

Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. LINGUAGGIO E CERVELLO Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. Unità cellulare fondamentale è il neurone. 12mld di neuroni, connessi in

Dettagli

Curriculum Vitae Dr.ssa VALENTINA VARALTA Psicologa

Curriculum Vitae Dr.ssa VALENTINA VARALTA Psicologa Curriculum Vitae Dr.ssa VALENTINA VARALTA Psicologa Data di nascita: 24 gennaio 1984 Luogo di nascita: Verona Residente a: Via Mons. Ciccarelli, 6 San Giovanni Lupatoto (VR) Cellulare: 347 2985074 E-mail:

Dettagli

PERCEZIONE E ATTENZIONE NELL AUTISMO: UN APPROCCIO BASATO SULLE NEUROSCIENZE EVOLUTIVE COGNITIVE. Verona, 04 Aprile 2014

PERCEZIONE E ATTENZIONE NELL AUTISMO: UN APPROCCIO BASATO SULLE NEUROSCIENZE EVOLUTIVE COGNITIVE. Verona, 04 Aprile 2014 Verona, 04 Aprile 2014 PERCEZIONE E ATTENZIONE NELL AUTISMO: UN APPROCCIO BASATO SULLE NEUROSCIENZE EVOLUTIVE COGNITIVE Andrea Facoetti Dipartimento di Psicologia Generale, Università di Padova & E. Medea,

Dettagli

Percezione dello spazio e visione binoculare

Percezione dello spazio e visione binoculare Percezione dello spazio e visione binoculare Space Perception and Binocular Vision Introduzione alla percezione dello spazio Da gli indizi monoculari alla percezione dello spazio tridimensionale Visione

Dettagli

ANCHE L OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE : correlazioni tra dislessia e disturbi visivi

ANCHE L OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE : correlazioni tra dislessia e disturbi visivi ANCHE L OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE : correlazioni tra dislessia e disturbi visivi Castelfranco Emilia 23/04/2008 Dr.ssa Roberta Leonetti Neuropsichiatra Infantile Anna Maggiani Ortottista Difficoltà scolastiche:

Dettagli