ORGANIZZAZIONE DELL URGENZA EMERGENZA TERRITORIALE: UN ESPERIENZA EMILIANA
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1 ORGANIZZAZIONE DELL URGENZA EMERGENZA TERRITORIALE: UN EPERIENZA EMILIANA
2 CENNI TORICI In Emilia l organizzazione delle emergenze extraospedaliere in un sistema integrato nasce a Bologna nel 1982 con la costituzione di Bologna occorso come centro di coordinamento di un sistema di ambulanze già operanti sul territorio. Nel 1986 Bologna occorso viene dotata di un elisoccorso. Infine nel 1990 Bologna occorso diviene centrale operativa del numero unico per le emergenze 118.
3 EVOLUZIONE I problemi del soccorso territoriale e delle strutture ospedaliere preposte all accettazione e al trattamento delle urgenze sono poi stati enfatizzati dal progressivo ed impressionante aumento delle richieste di soccorso (> 1000% nel corso di 20 anni!!). i è dovuto prendere atto, quindi, che lo sviluppo dell organizzazione delle strutture deputate ad affrontare l emergenza era manifestamente carente rispetto all aumento esponenziale delle richieste di prestazioni.
4 REGOLAMENTAZIONE NORMATIVA Per ovviare a tali inconvenienti, il legislatore ha affrontato il problema istituendo il numero unico per l allertamento del soccorso sanitario e le Centrali Operative 118 e ridisegnando la risposta ospedaliera (D.P.R. 27/3/92 Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza e successivo Comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 30/5/92, basati sui documenti approvati dalla Conferenza tato- Regioni in data 2/12/91 e dal Consiglio uperiore di anità in data 12/2/92).
5 MEDICINA D URGENZA Comincia ad affacciarsi il concetto di Medicina dell Urgenza quale disciplina autonoma che abbraccia conoscenze trasversali a tutte le discipline, delle quali assume unicamente le patologie che hanno carattere di urgenza, nell ambito della quale è riconosciuta l esistenza di una componente extra ospedaliera e una componente intra - ospedaliera. E disegnato, così, il sistema che dovrebbe assicurare un livello assistenziale uniforme su tutto il territorio nazionale, articolato in 3 diversi momenti organizzativi: a) allarme b) intervento sul territorio c) risposta ospedaliera
6 TRAPORTO AITITO i afferma di fatto il modello:...superare il concetto di trasporto sempre e comunque del paziente al pronto soccorso più vicino con quello di trasporto assistito al pronto soccorso più idoneo per intervenire nel modo più rapido e razionale nell iter diagnostico - curativo.
7 LA C.O.118 Il nodo di collegamento fra l utenza e il sistema e fra la componente interna e la componente esterna è costituito dalle Centrali Operative, le quali, in estrema sintesi, hanno compiti di: RICEZIONE - fungono da organo collettore di tutte le richieste di soccorso, convogliate attraverso il 118; VALUTAZIONE di CRITICITA - processano la richiesta e, definite le necessità, inviano i mezzi di soccorso sanitario più idonei, in termini di tipologia (ambulanza con solo volontari; ambulanza con personale professionale; mezzo di soccorso avanzato), modalità (emergenza; urgenza differibile/non differibile) e competenza territoriale
8 Organizzazione dell attività di C.O. Attività della centrale operativa 118 Protocolli operativi Coordinamento Gestione dell emergenza e delle risorse Linee guida per l addestramento del personale
9 LA RETE EMILIANA DELLE C.O.118 Il sistema delle emergenze in Emilia Romagna viene gestito a livello provinciale attraverso la costituzione di centrali operative: Piacenza occorso Parma occorso Reggio Emilia occorso Modena occorso Bologna occorso Ferrara occorso Ravenna occorso Forlì occorso Cesena occorso Rimini occorso
10 Mezzi per l emergenza sanitaria sul territorio: ambulanze per il soccorso : sono veicoli il cui equipaggio è sempre addestrato per le emergenze e possono prevedere o meno la presenza di un medico. ono comunque dotate dei presidi necessari per praticare trattamenti sanitari sul territorio e sono sempre in grado di trasportare oltre al personale sanitario anche il paziente.
11 Mezzi per l emergenza sanitaria sul territorio: automediche : mezzi il cui equipaggio è formato da un infermiere e un medico sono dotate dei presidi per i trattamenti sanitari ma non sono in grado di trasportare il paziente. ono nate allo scopo di consentire l arrivo sul posto in tempi molto rapidi del medico e di consentire di attivare i trattamenti rapidamente. Viene però sempre affiancata da una ambulanza che si farà carico del trasporto del paziente. e le condizioni del paziente non sono tali da richiedere l accompagnamento del medico questo sarà immediatamente disponibile per un nuovo intervento.
12 Mezzi per l emergenza sanitaria sul territorio: eliambulanze : sono mezzi sempre dotati di personale medico ed infermieristico, degli strumenti necessari per praticare trattamenti sanitari sul posto e di trasportare i pazienti soccorsi.
13 Composizione del personale di soccorso Personale: personale della centrale operativa personale dei mezzi di soccorso terrestri: Medici (con formazione obbligatoria) Infermieri professionali (con specifica preparazione, BL,ATL,ACL) Volontari (preparazione BL) personale degli elicotteri: Medici Rianimatori Infermiere professionale CV Infermiere professionale AV
14 Il Riferimento Ospedaliero - sulla scorta delle informazioni ricevute, la Centrale Operativa decide, di concerto con il personale professionale presente sul posto, quale sia la struttura ospedaliera più idonea ad accogliere il paziente in base a criteri protocollati:. tempi di arrivo. gravità della patologia. caratteristiche della patologia. competenze disponibili nelle singole strutture ospedaliere. competenza distrettuale/topografica.
15 La Rete Ospedaliera - Punti di primo intervento intervento in caso di problemi minori, stabilizzazione in fase critica e attivazione del trasporto all ospedale più idoneo - Pronto occorso e Accettazione accettazione per i casi che non hanno carattere di urgenza, urgenza differibile, urgenza indifferibile, emergenza) - Dipartimento Emergenza Accettazione (D.E.A.) di I livello pronto soccorso e accettazione, osservazione e breve degenza, rianimazione, medicina d urgenza, con il concorso di unità che appartengono ad altri dipartimenti ma concorrono alla funzione emergenza in caso di necessità, in modo da assicurare h24 interventi di medicina generale, chirurgia, ortopedia, cardiologia con UTIC e prestazioni di laboratorio analisi, diagnostica per immagini e trasfusionali - D.E.A. di II livello deve garantire, oltre alle prestazioni del D.E.A. di I livello, le funzioni di più alta qualificazione, quali cardiochirurgia, neurochirurgia, terapia intensiva neonatale, chirurgia vascolare e toracica; unità per grandi ustionati e unità spinali (programmazione regionale) devono rientrare in un D.E.A. di II livello]
16 La Rete ub and poke ub ub ub / / / / / / / / /
17 Le C.O.118 in Emilia Romagna
18 LA RETE EMILIANA DELLE C.O.118 Piacenza Parma Reggio E. Ferrara Modena Bologna Ravenna Cesena Forlì Rimini
19 LE PROPETTIVE DI AREA VATA IAT della Regione Emilia-Romagna Castel. Giovanni Piacenza Fiorenzuola Vaio IAT Emilia Occidentale Borgotaro Parma Guastalla Correggio Reggio Emilia Montecchio candiano Castelnovo Monti Bologna IAT Emilia Orientale Cesena IAT Romagna Popolazione uperficie (ha) Piacenza Parma Reggio Totale Popolazione residente (popolazione legale) censita nel 2008
20
21 La situazione nella Provincia di RE Com era Il 118 è disponibile già dal Nell intera Provincia erano operative già da decenni 26 sedi di partenza di ambulanza, appartenenti alle Associazioni di Volontariato, aderenti alla C.R.I. o all A.N.P.A..
22 La situazione nella Provincia di RE Com é Attualmente, il soccorso nell intera Provincia è garantito da: 28 punti ambulanza (dei quali 25 presenti h24 e 3 in presenza parziale / reperibilità), con sostanziale rispetto dei tempi indicati nel documento ministeriale, gestiti totalmente dalle AVd. 6 automedicalizzate, a partenza dalle sedi ospedaliere, con equipaggio costituito da autista volontario, infermiere, medico. 1 ambulanza con infermiere, che insiste sul territorio urbano di RE 2 eliambulanza, a partenza da Parma e da Pavullo, a copertura del territorio non servito dalle AM
23 La Rete Ospedaliera Provinciale Venendo alla componente ospedaliera, in questi ultimi 10 anni l intero sistema sanitario reggiano è stato ridisegnato: lo sviluppo della Rete del occorso ha necessariamente seguito l evoluzione ospedaliera. In particolare, si sottolineano le implicazioni di due elementi organizzativi:
24 Gli Ospedali della Provincia 1) la ridistribuzione della tipologia delle strutture ospedaliere di accoglimento che ha portato a: - A..M.N.: D.E.A. di II livello - O.C. Guastalla Pronto occorso (PPI) - O.C. Castelnovo ne Monti Pronto occorso (PPI) - O.C. Correggio Punto di Primo Intervento (PPI) - O.C. Montecchio Pronto occorso (PPI) - O.C. candiano Pronto occorso (PPI)
25 L Organizzazione EU negli Opsedali In ognuna delle sedi ospedaliere è attivo un servizio di Automedica, con personale professionale al quale è affidata la gestione anche dell attività di soccorso all interno dell ospedale (ad eccezione dell AM di RE). Ovviamente i protocolli operativi che regolano l attività dei singoli mezzi di soccorso avanzato non possono ignorare le potenzialità assistenziali espresse dai singoli ospedali (specialità presenti)
26 Il Dipartimento Interaziendale EU 2) la applicazione del modello dipartimentale alle Aziende anitarie. Le due Aziende anitarie reggiane hanno riconosciuto l area dell emergenza quale area omogenea, che poteva essere riorganizzata con modalità dipartimentali.
27 Lo scopo del Dip.EU E stato così istituito il Dipartimento Provinciale di Emergenza Urgenza (DipEU), che si pone, fra le altre, le finalità di:.- migliorare ed omogeneizzare l intervento in Emergenza Urgenza (EU) in tutta la provincia, sia nella sua fase pre-ospedaliera che in quella intraospedaliera fino all atto del ricovero; - favorire l elaborazione dei migliori percorsi diagnostico - terapeutici possibili, nell ambito delle risorse disponibili; - favorire la formazione di tutto il personale dipendente e non, che lavora nel campo dell EU; - migliorare i rapporti con gli Enti del volontariato.
28 Cosa c è nel Dip.EU Fanno parte del DipEU: - la Centrale Operativa 118 Reggio occorso - la struttura di Pronto occorso e Medicina d Urgenza dell A..M.N. RE - le strutture di P (PPI) di tutti gli Ospedali Provinciali dell Az. UL RE - i Mezzi di occorso Avanzati collocati in ambito provinciale..
29 La Mission del Dip EU La mission del DipEU: garantire gli stessi standard assistenziali agli utenti nell intero territorio provinciale. La soddisfazione della mission passa necessariamente per - l omogeneizzazione dell iter formativo degli operatori professionali - la costituzione di una sorta di network composto da tutte le strutture provinciali chiamate a fornire una risposta alle situazioni di emergenza, funzionalmente collegate e con gli stessi obiettivi e finalità
30 Ospedali e Postazioni Mezzi di occorso Fiume Po Postazioni ambulanza BL ANPA Dipartimento Emergenza-Urgenza Provinciale Postazioni ambulanza BL CRI automediche Ospedali con P CO118 DEA II Liv. PROVINCIA DI DI REGGIO EMILIA Residenti: AMBULANZA CON INFERMIERE PROFEIONALE A BORDO A REGGIO EMILIA DAL 20 APRILE 2005 (h 8 20) Amb. PD Amb. PP h12 uperficie: 2292 kmq Amb. PP h12 - PD h 12 Civago Zona Montana (appennino Tosco-Emiliano) Amb. PD
31 ATTIVITA MEZZI DI DI OCCORO Ospedali e Postazioni Mezzi di occorso Postazioni ambulanza BL ANPA Postazioni ambulanza BL CRI Fiume Po automediche Chiamate: Ospedali con P Codici: CO118 V ,6% DEA II Liv. G ,6% R ,8% Uscite MA AM ELI 704 AMBULANZA CON INFERMIERE PROFEIONALE A BORDO A REGGIO EMILIA DAL 20 APRILE 2005 (h 8 20) Amb. PD Amb. PP h12 Amb. PP h12 - PD h 12 Civago Zona Montana (appennino Tosco-Emiliano) Amb. PD
32 ATTIVITA M A Ospedali e Postazioni Mezzi di occorso Postazioni ambulanza BL ANPA Postazioni ambulanza BL CRI Fiume Po automediche CNM: 566 COR: 1037 Ospedali con P CO118 GUA: 1071 DEA II Liv. MON: 1078 CA: 1189 AMBULANZA CON INFERMIERE PROFEIONALE A BORDO A REGGIO EMILIA DAL 20 APRILE 2005 (h 8 20) RE: 4987 (3477/1510) Amb. PD Amb. PP h12 Amb. PP h12 - PD h 12 Civago Zona Montana (appennino Tosco-Emiliano) Amb. PD
33 Rapporto Accessi // Ricoveri Ospedali e Postazioni Mezzi di occorso Fiume Po Postazioni ambulanza BL ANPA Postazioni ambulanza BL CRI automediche Ospedali con P CO118 DEA II Liv AUL: 17,19 11,85 AMBULANZA CON INFERMIERE PROFEIONALE A BORDO A REGGIO EMILIA DAL 20 APRILE 2005 (h 8 20) Amb. PD Amb. PP h12 AO: 18,70 14,84 Amb. PP h12 - PD h 12 Civago Zona Montana (appennino Tosco-Emiliano) Amb. PD
34 MEDIA ATTIVITA PRONTO OCCORO // DIE Ospedali e Postazioni Mezzi di occorso Postazioni ambulanza BL ANPA Postazioni ambulanza BL CRI Fiume Po automediche Acc. AM Ospedali con P CO118 CNM: 38,5 1,4 DEA II Liv. COR: 35,9 2,7 GUA: 64,7 2,8 MON: 56,3 2,8 CA: 54,22 3,1 AMBULANZA CON INFERMIERE PROFEIONALE A BORDO A REGGIO EMILIA DAL 20 APRILE 2005 (h 8 20) Amb. PD Amb. PP h12 RE: 205,4 9,5 Amb. PP h12 - PD h 12 Civago Amb. PD Zona Montana (appennino Tosco-Emiliano)
35 MEDIA ATTIVITA PRONTO OCCORO // DIE Ospedali e Postazioni Mezzi di occorso Postazioni ambulanza BL ANPA Postazioni ambulanza BL CRI Fiume Po automediche Acc. AM Ospedali con P CO118 CNM: 38,5 1,4 DEA II Liv. COR: 35,9 2,7 GUA: 64,7 2,8 MON: 56,3 2,8 CA: 54,22 3,1 AMBULANZA CON INFERMIERE PROFEIONALE A BORDO A REGGIO EMILIA DAL 20 APRILE 2005 (h 8 20) Amb. PD Amb. PP h12 RE: 205,4 9,5 Amb. PP h12 - PD h 12 Civago Amb. PD Zona Montana (appennino Tosco-Emiliano)
36 E POI.
37
38 km2. z.a. 1: 0. z.a. 2: 323. z.a. 5: residenti.z.a. 1: 0.z.a. 2: z.a. 5: C.L.: R. C.O.118 / sede di elibase 15 ambulanze (autista + infermiere) 3 auto medicalizzate (autista + infermiere + medico)
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