Scheda progetto SIS.CO. Sistema per la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nella Provincia di Pordenone
|
|
- Teodoro Giuseppe Righi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Scheda progetto Sistema per la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nella Provincia di Pordenone DATI DI RIFERIMENTO DEL SOGGETTO RESPONSABILE : Denominazione dell ente: Provincia di Pordenone Natura giuridica: Ente Locale Settori Coinvolti: Politiche Sociali e Politiche del Lavoro Dirigente Responsabile: Gianfranco Marino DENOMINAZIONE DEL PROGETTO: Titolo: Sis.co. Sistema per la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nella Provincia di Pordenone DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO La finalità del progetto è quella di avviare sul territorio provinciale una riflessione qualificata sulle tematiche di genere al fine di creare un Sistema Territoriale della Conciliazione della Provincia di Pordenone per rafforzare l efficacia dell impatto di genere delle politiche attive del lavoro e di quelle sociali. L obiettivo che si vuole conseguire con la progettazione proposta è quello di favorire un aumento dell'occupazione femminile attivando un circolo virtuoso a partire dall'introduzione delle tematiche e problematiche legate al genere e al lavoro nei tavoli welfare lavoro e welfare sociale/svantaggio, costituiti nell'ambito della programmazione territoriale dei Piani di Zona , per dare corso ad un tavolo di conciliazione permanente che sia trasversale ai due. Il progetto prevede la realizzazione delle seguenti azioni: Azione 1 SENSIBILIZZAZIONE e INFORMAZIONE: Realizzazione di incontri di sensibilizzazione e informazione con i partner territoriali per favorire l'adozione di una prospettiva "gender sensitive" degli attori pubblici e privati sui bisogni di conciliazione dei tempi che gravano sulla componente femminile della popolazione, contemporaneamente lavorare per la promozione della condivisione delle Pagina 1 di 5
2 responsabilità di cura in ambito familiare e diffondere la conoscenza di strumenti, soluzioni e finanziamenti disponibili. Azione 2 BILANCIO DI GENERE: redazione e adozione del Bilancio di genere a partire dai settori in cui maggiormente incidono le differenze di genere in ambito provinciale (politiche sociali, politiche del lavoro, istruzione e formazione), per attivare una programmazione efficace che riduca i differenziali di genere esistenti. Azione 3 TAVOLO DI CONCILIAZIONE: avvio di un percorso condiviso con la rete territoriale, individuazione dei partner territoriali, definizione e sottoscrizione di un accordo di collaborazione territoriale sperimentale, volto in particolare a favorire la conciliazione dei tempi e migliorare così le opportunità di accesso delle donne al mercato del lavoro. Inoltre è prevista l attivazione di una prima sperimentazione su un ambito o un area presidiata da un Centro per l Impiego, che permetta di valutare l esperienza e confrontarsi sulle buone prassi, disseminando gli esiti, le strategie, le modalità e gli strumenti su tutto il territorio. Le azioni così individuate mirano alla sperimentazione di un sistema di conciliazione a livello provinciale che possa costituire una buona prassi da condividere a livello regionale. Tale sperimentazione potrà essere proposta come modello adattabile in altri territori anche sub-provinciali (es. Distretti sanitari, Ambiti distrettuali, strutture e servizi socio assistenziali pubbliche e del privato sociale, Aree di intervento dei CPI), mutuandone lo stile concertativo della partnership pubblico-privata a livello territoriale. Tale modalità viene considerata strategica per affrontare il problema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e l'incremento dei livelli occupazionali delle donne proprio nell ottica di applicare nuovi metodi e modelli di collaborazione tra tutti gli attori che intervengono sui settori lavoro, sociale e salute. SOGGETTI COINVOLTI NELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Nella fase di progettazione e di avvio delle azioni preparatorie è previsto il coinvolgimento di: - Consigliera di Parità Pagina 2 di 5
3 - Ambiti Distrettuali del Servizio Sociale dei Comuni - Azienda Sanitaria, dipartimenti e servizi in delega - Associazioni di categoria - Parti Datoriali e Sindacali - Comuni del territorio - Progetti Giovani e Informagiovani - Provincia - Centri per l Impiego - Ufficio Scolastico Provinciale L informazione e la condivisione progettuale sarà realizzata mediante incontri diretti, incontri di gruppo, focus group, conferenze di presentazione, a mezzo stampa e comunicati pubblicati sul sito istituzionale AREA TERRITORIALE D INTERVENTO DEL PROGETTO: Territorio della provincia di Pordenone CARATTERI DI INNOVATIVITA DEL PROGETTO L'innovatività del progetto risiede nella realizzazione della prima sperimentazione di un sistema di conciliazione territoriale in Friuli Venezia Giulia. La Provincia si pone come motore propulsivo di una iniziativa volta a catalizzare le energie produttive e di sostegno sociale finalizzata alla creazione di una rete attraverso la quale proporre, in maniera trasversale, la promozione di interventi sull'organizzazione del lavoro e sul welfare locale declinati con attenzione al genere. Intervenire sui predetti ambiti consentirebbe azioni di facilitazione dell inserimento professionale delle donne, il supporto alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro con il duplice intento di favorire la competitività del sistema economico locale, del welfare di comunità e del benessere familiare e individuale. TEMPI D ATTUAZIONE Durata del progetto: 12 mesi, dal momento della comunicazione di concessione del contributo. Avvio previsto entro dicembre VALUTAZIONE EX ANTE : Pagina 3 di 5
4 La Provincia di Pordenone è impegnata ormai da alcuni anni nell'integrazione delle politiche sociali e del lavoro attraverso un'azione concertata con gli attori territoriali pubblici e privati che si esprimono nelle loro diverse declinazioni. Le reti costruite sui due fronti, sociale e lavoro, hanno coinvolto tra gli altri: gli Ambiti Distrettuali, i Comuni, l'azienda Sanitaria n.6, la Prefettura, l'ufficio Scolastico provinciale, gli istituti scolastici superiori, gli Enti di formazione, le organizzazioni datoriali e sindacali, il mondo della cooperazione sociale e il terzo settore. Questa integrazione è convogliata nella realizzazione di un'azione comune ai due tavoli (relativi a lavoro e sociale) istituiti nell'ambito dei Piani di Zona con l'idea che "il lavoro è una questione sociale", dal momento che garantisce autonomia e dignità alle persone trasmettendo il valore della responsabilità sociale del singolo. In questo senso, il lavoro influisce anche sulla dimensione familiare delle persone, dal momento che è funzionale alla formazione di nuove famiglie, alla loro sussistenza e alla loro evoluzione. L'integrazione sociale e lavorativa rappresenta dunque una dimensione globale sulla quale intervengono in maniera trasversale le pari opportunità e le questioni di genere, ed incidono in maniera significativa le politiche di conciliazione tra vita privata, famiglia e lavoro. Il metodo di concertazione e partecipazione utilizzato finora ha prodotto come risultato il raccordo con attori di natura diversa che hanno contribuito a razionalizzare i percorsi attivati e ad implementare nuovi strumenti di lavoro attraverso la condivisione e lo sviluppo di conoscenze comuni. Sulla scorta dell'esperienza maturata fino a questo momento, è dunque possibile pensare di armonizzare la programmazione territoriale inserendo la prospettiva di genere e le politiche di conciliazione insieme agli altri strumenti programmatori al fine di realizzare processi territoriali inclusivi e partecipati con il fine ultimo della diffusione e del rafforzamento della cultura della conciliazione e della promozione dell'occupazione femminile in provincia. INDICATORI DI MONITORAGGIO Monitoraggio quantitativo tramite rilevazione N soggetti coinvolti nel partenariato N incontri/focus group Pagina 4 di 5
5 N documentazione per la sensibilizzazione N documenti-protocolli operativi N personale/servizi coinvolti nella sperimentazione Monitoraggio qualitativo Definizione strumenti Identificazione target Redazione, somministrazione e valutazione questionario IPOTESI di COSTI COMPLESSIVI PREVISTI PER IL PROGETTO Costo personale interno/esterno per: - gestione progetto, - predisposizione bilancio di genere, - sensibilizzazione del territorio - seminari tecnici con esperti o relatori - Incontri di confronto sulle problematiche e prassi - monitoraggio delle azioni, - stesura strumenti e protocolli Costi aggiornamento sito, materiali informativi e promozionali, organizzazione incontri, spazi e documentazione Costo Totale Pagina 5 di 5
6 Elenco firmatari ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI Questo documento è stato firmato da: NOME: GIANFRANCO MARINO CODICE FISCALE: MRNGFR48R19B180S DATA FIRMA: 27/06/ :01:24 IMPRONTA: 16DFE480D47FA363FBCA67AD4EDE75220A4FC1667A891E3FA075FDB473AC7DA4 0A4FC1667A891E3FA075FDB473AC7DA472FBA4C6F45AB38ED15055CBC2537D86 72FBA4C6F45AB38ED15055CBC2537D8658EB7FEE9D00C4B36BDE52EAEA29375D 58EB7FEE9D00C4B36BDE52EAEA29375D1674B23AECE7261AD2BAE682E7E1C75E
Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere
Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere stipulato tra Provincia di Lucca e Consigliera di Parità della Provincia di Lucca Commissione Provinciale
DettagliConsiglio di Rappresentanza dei Sindaci. 14 marzo 2019
Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci 14 marzo 2019 CONTESTO TERRITORIALE ATS Brescia Distretto di Programmazione 1 Distretto di Programmazione 2 Distretto di Programmazione 3 164 Comuni Superficie 3.465
DettagliPaola Alessandri Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell Impresa
La promozione della RSI nella Regione Emilia-Romagna Paola Alessandri Direzione Generale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell Impresa Regione Emilia-Romagna @ImprontaEtica «La misura di un impatto»
DettagliLe Pari Opportunità nella programmazione dei Fondi Strutturali Vademecum. Task force Sicilia Palermo,
Le Pari Opportunità nella programmazione dei Fondi Strutturali 2007-2013 Vademecum Task force Sicilia Palermo, 11.12.08 La filosofia del Vademecum Se tra gli obiettivi di sviluppo figurano il miglioramento
DettagliFARE RETE PER COMPETERE
RESPONSABILITA SOCIALE E PMI FARE RETE PER COMPETERE Sostenibile e inclusiva dei sistemi produttivi veneti. AZIONE DI SISTEMA RESPONSABILMENTE COMPETITIVE, SOCIALMENTE INNOVATIVE Dipartimento Formazione,
DettagliRAGAZZI STRANIERI A SCUOLA
PROVINCIA DI PORDENONE Servizio Programmazione Sociale RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA tavolo provinciale di coordinamento e azioni di supporto nell area dell integrazione socio-culturale e dell intercultura
DettagliProgramma attuativo per favorire la conciliazione famiglia/lavoro
Programma attuativo per favorire la conciliazione famiglia/lavoro Il programma ha carattere sperimentale e intende implementare interventi diversificati a livello territoriale allo scopo di misurare gli
DettagliAGENDA SOCIALE 2010 AREA METROPOLITANA CHIETI-PESCARA. Accordo Sociale
AGENDA SOCIALE 2010 AREA METROPOLITANA CHIETI-PESCARA Accordo Sociale ACCORDO SOCIALE PER L AREA METROPOLITANA CHIETI-PESCARA 1. Il presente Accordo sociale rappresenta un documento di condivisione dei
DettagliCapitolo 6 Tematiche trasversali a valenza provinciale
Capitolo 6 Tematiche trasversali a valenza provinciale Tematiche trasversali a valenza provinciale La complessità del governo del sistema, lo sviluppo di attività nelle diverse aree di intervento e il
DettagliPatti Sociali di Genere PROGETTO MAFALDA. Il principio di Pari Opportunità e Non Discriminazione nell attuazione del P.O.
Patti Sociali di Genere PROGETTO MAFALDA Il principio di Pari Opportunità e Non Discriminazione nell attuazione del P.O. FESR 2007-2013 Partners: Agenzia per l inclusione sociale; Centri per l Impiego
DettagliMarzo Il presente contributo, su mandato della Presidenza della Regione Siciliana- Unità Operativa Pari Opportunità -, è stato elaborato da:
Task force locale presso la Regione Siciliana LINEE GUIDA PER IL FUNZIONAMENTO DELLA RETE REGIONALE DEI /DELLE REFERENTI DIPARTIMENTALI DI PARI OPPORTUNITA Marzo 2008 Il presente contributo, su mandato
DettagliIL SISTEMA DI GOVERNANCE SULLE PARI OPPORTUNITÀ NEL POR SARDEGNA
REGIONE AUTONOMA IL SISTEMA DI GOVERNANCE SULLE PARI OPPORTUNITÀ NEL POR SARDEGNA Applicazione del mainstreaming di genere nel POR Sardegna FINALITÀ Creare un ambiente sensibile alle pari opportunità (azioni
DettagliDal 2008 al 2013: gli sviluppi teorici e le azioni realizzate Pordenone, 5 febbraio 2013
Forum Provinciale delle Fattorie Sociali Dal 008 al 013: gli sviluppi teorici e le azioni realizzate Pordenone, 5 febbraio 013 1 COS È IL FORUM PROVINCIALE DELLE FATTORIE SOCIALI È una rete di soggetti
DettagliIl sistema di governo della programmazione. Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio
Il sistema di governo della programmazione Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio Gli organismi coinvolti nel processo programmatorio 1. Assemblea
DettagliPIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE TRIENNIO
PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2012-2014 INTRODUZIONE Il Comitato Unico di Garanzia con la Proposta del Piano Triennale Azioni Positive intende perseguire la messa in atto di azioni tese non
DettagliSoggetti e funzioni della programmazione sociale
Servizio Sanità e Servizi Sociali Soggetti e funzioni della programmazione sociale a cura di Maria Lodovica Fratti Dirigente Servizio Sanità e Servizi Sociali Regione Emilia Romagna Programma annuale degli
DettagliIl percorso di lavoro sull affido: obiettivi e attività
In collaborazione con il Il percorso di lavoro sull affido: obiettivi e attività Sabrina Breschi Referente per l Istituto degli Innocenti delle attività del Centro Regionale di Documentazione per l Infanzia
DettagliL integrazione delle politiche per le pari opportunità di genere. L esperienza della Regione Emilia-Romagna
Supplemento 2.2008 11 L integrazione delle politiche per le pari opportunità di genere. L esperienza della Regione Emilia-Romagna A cura del Gabinetto del Presidente della Giunta - Servizio Segreteria
DettagliLinee Guida per l inserimento lavorativo delle persone con disturbo psichico
Convegno L inserimento socio-lavorativo delle persone con disturbo psichico ISFOL 4 Settembre 2015 Linee Guida per l inserimento lavorativo delle persone con disturbo psichico Giovanni Bartoli - Roma,
DettagliLA PROGETTAZIONE: SPUNTI DI RIFLESSIONE. Rosa M. Amorevole. Consigliera di Parità per l Emilia Romagna
LA PROGETTAZIONE: SPUNTI DI RIFLESSIONE Consigliera di Parità per l Emilia Romagna 1 2 IL SEMINARIO PER: - Promuovere la progettazione in vista della scadenza del 28/10/2011 - Evidenziare andamento della
DettagliCATALOGO DELL OFFERTA FORMATIVA REGIONALE ALLEGATO D
UNIONE EUROPEA REGIONE SICILIANA REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana Assessorato regionale del Lavoro, della Previdenza Sociale, della Formazione Professionale e dell Emigrazione Dipartimento Regionale
DettagliServizio Sociale dei Comuni Ambito Distrettuale 6.2
Servizio Sociale dei Comuni Ambito Distrettuale 6.2 PIANO DI ZONA 2013-2015: LINEE GUIDA CONTENUTI PRINCIPALI SERATA INFORMATIVA San Vito al Tagliamento, Auditorium Comunale Piazzale Zotti 1, ore 18 2
DettagliProposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1
Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa 1 Bozza di lavoro 1 Considerati la Legge del 27 dicembre 2006 n. 296 articolo 1, comma 622, che prevede
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE DEI COMUNI TRENTINI AD INIZIATIVE EUROPEE ED INTERNAZIONALI. tra
CCT_CAL REG_CAL 05/06/2018 0000392 A - Allegato Utente 1 (A01) PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROTOCOLLO D INTESA PER PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE DEI COMUNI TRENTINI AD INIZIATIVE EUROPEE ED INTERNAZIONALI
DettagliLA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE IN EMILIA-ROMAGNA
LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE IN EMILIA-ROMAGNA Angelo Marchesini Servizio Politiche per l Industria, l Artigianato, la Cooperazione e i Servizi Direzione Generale Attività Produttive, Commercio,
DettagliLE AREE TEMATICHE E LE AZIONI AREA DIRITTI IL NOSTRO LAVORO A TUTELA DEI TUOI DIRITTI N. Azione 1 Titolo Coordinamento uffici e servizi per le/i lavor
LE AREE TEMATICHE E LE AZIONI AREA DIRITTI IL NOSTRO LAVORO A TUTELA DEI TUOI DIRITTI N. Azione 1 Coordinamento uffici e servizi per le/i lavoratrici/tori Tutte/i le/i lavoratrici/tori. Individuazione,
DettagliSperimentare modalità di rendicontazione sociale. Congesso AIV Genova, 17/04/2015 Di Valentina Todesca, Giovanna Badalassi, Vittoria Musella
Sperimentare modalità di rendicontazione sociale Programma Donne per lo sviluppo urbano Programma Operativo FSE 2007-2013 Asse II Occupabilità La valutazione dei progetti integrati per la creazione di
DettagliIL SISTEMA DUALE NELLA IeFP
IL SISTEMA DUALE NELLA IeFP DALLA SPERIMENTAZIONE AL CONSOLIDAMENTO Roma, 20 settembre 2018 Presentazione a cura di SPERIMENTAZIONE DUALE: I RISULTATI DEL PROGETTO FIxO Accordo Stato-Regioni sul progetto
DettagliConsolidare la rete dei servizi contro la violenza alle donne
Contrasto alla violenza domestica e di genere l intervento integrato delle Istituzioni Pubbliche e del Privato Sociale aprile dicembre 2015 Consolidare la rete dei servizi contro la violenza alle donne
DettagliACCORDO. per la costituzione del Tavolo Lavoro, Conciliazione, Salute delle Donne nel territorio ravennate
ACCORDO per la costituzione del Tavolo Lavoro, Conciliazione, Salute delle Donne nel territorio ravennate Il Comune di Ravenna, la Provincia di Ravenna, le Consigliere di Parità della Provincia di Ravenna,
DettagliForum partenariale. Aosta, 24 marzo 2015
Forum partenariale Aosta, 24 marzo 2015 1 Rapporto di valutazione 2014 1. I contenuti del rapporto 2. Lo stato della Politica regionale di sviluppo 3. Evidenze e raccomandazioni 2 1. I contenuti del rapporto
DettagliUNA RETE PER LA PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELL INVECCHIAMENTO ATTTIVO. Incontri intergenerazionali per una comunità che valorizza le competenze
UNA RETE PER LA PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELL INVECCHIAMENTO ATTTIVO Incontri intergenerazionali per una comunità che valorizza le competenze OBIETTIVI DI PROGETTO azione di filtro utilizzare al meglio
DettagliAMBITO SOCIO ASSISTENZIALE 4.4 CODROIPO PIANO DI ZONA AMBITO DISTRETTUALE DI CODROIPO
AMBITO DISTRETTUALE DI CODROIPO Dal profilo di comunità al Piano di Zona 2006-2008 INDICE PREMESSA INDICE INTRODUZIONE 1 IL CONTESTO ISTITUZIONALE ED ORGANIZZATIVO 1.1 Scheda anagrafica di Ambito 2 LE
DettagliUn esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I.
Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I. Vincitore del PREMIO INNOVAZIONE 2007 Qualità e semplificazione A CURA DI : Rita Giannetti e Gabriella Zoff Centri Regionali di Orientamento
DettagliPIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE
Premessa Il Comitato Unico di Garanzia ARPAM, nell ambito dei compiti propositivi (art. 9 - Regolamento per il funzionamento del CUG ARPAM), con la predisposizione del Piano Triennale di Azioni Positive,
DettagliAvviso AGORA ABRUZZO SPAZIO INCLUSO Intervento 24
REGIONE ABRUZZO Dipartimento per la Salute e il Welfare Servizio Politiche per il Benessere Sociale Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020 OBIETTIVO "INVESTIMENTI IN FAVORE DELLA CRESCITA
DettagliPROTOCOLLO. per la definizione degli intenti comuni. tra CASTEL ROMANO DESIGNER OUTLET
PROTOCOLLO per la definizione degli intenti comuni tra CASTEL ROMANO DESIGNER OUTLET e ROMA CAPITALE ASSESSORATO ALLE ATTIVITA PRODUTTIVE, LAVORO E LITORALE Premesse - Roma Capitale Assessorato alle Attività
DettagliAggiornamento della Valutazione Intermedia del POR BASILICATA
Aggiornamento della Valutazione Intermedia del POR BASILICATA Comitato di Sorveglianza delle forme di intervento comunitario in Basilicata Potenza, 13 Luglio 2005 Regione Basilicata Indice Ambiti di valutazione
DettagliUNITÀ OPERATIVA COMPLESSA SOCIALE
UNITÀ OPERATIVA COMPLESSA SOCIALE Direttore: Dott. MAURIZIO FACINCANI Contatti sede UOC Sociale - Segreteria Corso Porta Palio 30, Verona, tel. 045 9287081 045 9287079 fax 045 9287022 Ufficio Piano di
DettagliPROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità
TITOLO: Protocollo d intesa tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità - Presidenza del Consiglio dei Ministri per la realizzazione congiunta
Dettaglitra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014
ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere
DettagliL esperienza Isfol nel progetto di inserimento lavorativo degli utenti con disturbo psichico Pro.P. Amedeo Spagnolo
L esperienza Isfol nel progetto di inserimento lavorativo degli utenti con disturbo psichico Pro.P Amedeo Spagnolo IL PROGRAMMA PRO.P Il Programma per il sostegno e lo sviluppo dei percorsi integrati di
DettagliPIANO INTERNO INTEGRATO DELLE AZIONI REGIONALI IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITA DI GENERE
Area di Integrazione del punto di vista di genere e valutazione del suo impatto sulle politiche regionali PIANO INTERNO INTEGRATO DELLE AZIONI REGIONALI IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITA DI GENERE approvato
DettagliPROGRAMMAZIONE STRATEGICA E PERFORMANCE ORGANIZZATIVA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO PROGRAMMAZIONE STRATEGICA E PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Gruppo di lavoro CoDAU Maria Schiavone Milano, 30 maggio 2016 Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione UniTO
DettagliAtto di Indirizzo e Coordinamento, PAL e PdZ: un occasione per lo sviluppo dell integrazione socio-sanitaria. Gabriele Annoni
Atto di Indirizzo e Coordinamento, PAL e PdZ: un occasione per lo sviluppo dell integrazione socio-sanitaria Gabriele Annoni 1 COORDINAMENTO E PROFILO DI COMUNITA Se la Conferenza Territoriale Sociale
DettagliSeminario Nazionale MONITORARE LA PERFORMANCE DEI PROCESSI DI GOVERNANCE FLUVIALE
Seminario Nazionale MONITORARE LA PERFORMANCE DEI PROCESSI DI GOVERNANCE FLUVIALE Verso l istituzione dell OSSERVATORIO NAZIONALE dei CdF Gabriela Scanu Segreteria tecnica del Ministro dell Ambiente MILANO
DettagliFASE 1 Azioni Risultati e prodotti attesi
FASE 1 Preparazione, strutturazione, organizzazione, progettazione e definizione modalità di gestione complessive degli interventi a livello nazionale. Rilevazione dei fabbisogni professionali e formativi
DettagliProposta di Deliberazione della Giunta Regionale. Settore Sistema Integrato Servizi Sociali. Codice CIFRA: SSS / DEL / 2008 / 00
R E G I O N E P U G L I A Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale Settore Sistema Integrato Servizi Sociali Codice CIFRA: SSS / DEL / 2008 / 00 OGGETTO: Approvazione Protocollo di Intesa per la
DettagliCultura tecnica e innovazione sociale nella programmazione PON Città metropolitane del Comune di Bologna
Cultura tecnica e innovazione sociale nella programmazione PON Città metropolitane del Comune di Bologna Miriam Pompilia Pepe Dirigente Area Educazione, Istruzione, Nuove generazioni Comune di Bologna
DettagliPRESENTAZIONE DEL BILANCIO SULLE POLITICHE DI GENERE. -3 Marzo
PRESENTAZIONE DEL BILANCIO SULLE POLITICHE DI GENERE -3 Marzo 2017 - Legge regionale 4/2016 Prima legge regionale adeguata alle norme del Parlamento prevista dalla Legge di stabilità del 2016 Legge regionale
DettagliModena, 23 maggio 2016
BUONA PRATICA: IL PATTO PER IL LAVORO SOTTOSCRITTO DA REGIONE, ISTITUZIONI LOCALI, UNIVERSITÀ, PARTI SOCIALI DATORIALI E SINDACALI E FORUM DEL TERZO SETTORE Modena, 23 maggio 2016 Il documento I firmatari
DettagliL'integrazione socio-sanitaria: l'esperienza della Regione Toscana
Il lavoro per l'inclusione delle persone con disturbo psichico L'integrazione socio-sanitaria: l'esperienza della Regione Toscana Roma, 3 giugno 2015 Dr.ssa Barbara Trambusti Regione Toscana D.G Diritti
DettagliSCHEDA DI SINTESI AREA TEMATICA
SCHEDA DI SINTESI AREA TEMATICA Territorio GIUDICARIE lì maggio 019 Percorso di partecipazione Gruppo di lavoro TAVOLO DI LAVORO "ISTRUZIONE, CULTURA E POLITICHE GIOVANILI" Stakehoder coinvolti: - ISTITUTI
DettagliPROGRAMMA REGIONALE PER LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI DI ORIENTAMENTO E DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE SPORTELLI INFORMATIVI/DI ORIENTAMENTO
PROGRAMMA REGIONALE PER LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI DI ORIENTAMENTO E DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE SPORTELLI INFORMATIVI/DI ORIENTAMENTO INTEGRAZIONE DELLE ATTIVITA PREVISTE IN PROGETTO Premessa Il PROGRAMMA
DettagliPIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD
PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD La legge 107 prevede che tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell Offerta Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale
DettagliUNIONCAMERE Unione Italiana delle Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
UNIONCAMERE Unione Italiana delle Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura PROTOCOLLO D INTESA TRA MINISTERO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE, di seguito detto Ministero, - nella persona del Ministro
DettagliMANIFATTURIERO E SERVIZI NELLA TRANSIZIONE IN CORSO DEI DISTRETTI DELL'EMILIA-ROMAGNA: NUOVE INTEGRAZIONI E SPINTE INNOVATIVE
Titolo Progetto di Ricerca: MANIFATTURIERO E SERVIZI NELLA TRANSIZIONE IN CORSO DEI DISTRETTI DELL'EMILIA-ROMAGNA: NUOVE INTEGRAZIONI E SPINTE INNOVATIVE Il ruolo dei servizi per le imprese Durante gli
DettagliTindara Addabbo. Le Linee guida per l implementazione negli enti locali
Le Linee guida per l implementazione negli enti locali Tindara Addabbo Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche Dipartimento di Economia Marco Biagi Università di Modena e Reggio Emilia Dal Bilancio
DettagliFSE Sispor Scheda intervento 2012/062e103
Documento creato il 13/03/2012 alle ore 10.45.05 - Pagina 1 di 7 FSE Sispor 2007-2013 Scheda intervento 2012/062e103 A - ELEMENTI DI PROGRAMMAZIONE A1 - ELEMENTI BASE DI PROGRAMMAZIONE Asse 02 - Occupabilità
DettagliIl Sistema rete mammografica: una nuova opportunità per l ottimizzazione delle risorse in sanità
Il Sistema rete mammografica: una nuova opportunità per l ottimizzazione delle risorse in sanità Dott.ssa Nadia Raccanello Le Reti a servizio della Prevenzione Dott.ssa Nadia Raccanello Francesca Russo
DettagliNascita e operatività di un partenariato di filiera
Nascita e operatività di un partenariato di filiera «Coltiviamo sviluppo con l integrazione delle filiere produttive» Convegno Catania/Palermo, 5 e 6 Dicembre 2011 Serena Tarangioli GdL Progettazione Integrata
DettagliSTATI GENERALI DELLA CULTURA ISONTINA
2016 STATI GENERALI DELLA CULTURA ISONTINA Percorso partecipato della Provincia di Gorizia per la definizione di una strategia provinciale volta a rafforzare le capacità delle associazioni culturali isontine
DettagliLA RETE DEI LABORATORI DI RESPONSABILITÀ SOCIALE IN EMILIA-ROMAGNA
LA RETE DEI LABORATORI DI RESPONSABILITÀ SOCIALE IN EMILIA-ROMAGNA Sabrina Adami Direzione Generale Attività Produttive, Commercio, Turismo Regione Emilia-Romagna La Responsabilità Sociale Un volano per
DettagliIl Piano Statistico Comunale
Il Piano Statistico Comunale CONVEGNO NAZIONALE USCI Censimenti e federalismo Innovazione statistica nei Comuni Comune di Lecce 5 e 6 maggio 2009 GLI OBIETTIVI: Assolvere agli adempimenti di legge e agli
DettagliCONSIGLI PROVINCIALI dei CONSULENTI del LAVORO REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
CONSIGLI PROVINCIALI dei CONSULENTI del LAVORO REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LO SCAMBIO DEI DATI, L INFORMAZIONE, L ELABORAZIONE DI PROGETTI E INTERVENTI IN MATERIA DI POLITICHE
DettagliCatalogo regionale dell offerta orientativa in Friuli Venezia Giulia
Catalogo regionale dell offerta orientativa in Friuli Venezia Giulia Valorizzare e disseminare esperienze di qualità per promuovere il benessere a scuola e supportare la transizione tra i sistemi Francesca
DettagliPROVINCIA DI BRESCIA,
ACCORDO TRA REGIONE LOMBARDIA, PROVINCIA DI BRESCIA CONSIGLIO NAZIONALE DELL ORDINE CONSULENTI DEL LAVORO E FONDAZIONE CONSULENTI PER IL LAVORO PER LA SPERIMENTAZIONE DI UN INTERVENTO DI POLITICHE ATTIVE
DettagliPIANO DELLE AZIONI POSITIVE 2014/2016
PIANO DELLE AZIONI POSITIVE 2014/2016 (ai sensi dell'art..48 D.LGS.198/06) (approvato con DGP n.62 del 25/02/2014) Allegato n.14 VERIFICA STATO DI ATTUAZIONE PER L ANNO 2014 Come previsto nel Piano delle
DettagliPOR FESR ABRUZZO COMITATO DI SORVEGLIANZA. Punto 7 odg Presentazione della Strategia di Comunicazione del POR FESR ABRUZZO
POR FESR ABRUZZO 2014-2020 COMITATO DI SORVEGLIANZA Punto 7 odg Presentazione della Strategia di Comunicazione del POR FESR ABRUZZO 2014-2020 1 Premessa Ai sensi degli artt. 115 e 116 del Regolamento (UE)
DettagliIl Progetto Con-Trat-To Un esperienza regionale per il contrasto della tratta e del traffico di esseri umani
Le Politiche di integrazione dei Rom e delle altre marginalità in Europa Laboratorio preparatorio alle visite di studio sul tema Roma 25 ottobre 2012 Il Progetto Con-Trat-To Un esperienza regionale per
DettagliMinistero della Pubblica Istruzione UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L ABRUZZO Direzione Generale
Ministero della Pubblica Istruzione UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L ABRUZZO Direzione Generale Premessa rendere gli indirizzi strategici concreti ed efficaci fattori di miglioramento richiede un ampia,
DettagliLA RESPONSABILITÀ SOCIALE D IMPRESA
LA RESPONSABILITÀ SOCIALE D IMPRESA Ravenna, 21 marzo 2013 Morena Diazzi Direttore Generale Attività Produttive, Commercio, Turismo Regione Emilia-Romagna Responsabilità Sociale d Impresa 25 ottobre 2011
DettagliComitato di Sorveglianza Programma Operativo FSE 2007/2013
Comitato di Sorveglianza Programma Operativo FSE 2007/2013 Obiettivo 2 Competitività regionale e Occupazione Informativa sull attività di valutazione Bologna, 15 marzo 2017 Riferimenti > Regolamento generale
DettagliQuestionario. a cura della Consigliera di Parità Avv. Maria Francesca Siclari
Questionario a cura della Consigliera di Parità Avv. Maria Francesca Siclari INDICE Il questionario Sezione anagrafica...3 Sezione Stato delle Pari Opportunità nel Comune...5 Sezione Gestione del personale
DettagliIL LAVORO DI CURA DELL ASSISTENTE FAMILIARE
IL LAVORO DI CURA DELL ASSISTENTE FAMILIARE NEL QUADRO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA Carbonia 27 febbraio 2009 LA POPOLAZIONE ANZIANA Percentuale della popolazione 75 anni sul totale
DettagliDGR del 5/10/2009
QUALI NOVITA DGR.28-12295 del 5/10/2009 Il piano di zona ha validità nel triennio 2010-2012 Entro il 31.12.2010 deve essere pubblicato l accordo di programma Sono previste sanzioni (riduzione del fondo
DettagliFormulario per la presentazione dei progetti
Ministero dello Sviluppo Economico Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Gioventù Regione Siciliana ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI POLITICHE GIOVANILI GIOVANI PROTAGONISTI
DettagliPROTOCOLLO D INTESA AZIENDA USL RM E DISTRETTO 17 DISTRETTO 18 DISTRETTO 19 DISTRETTO 20. UOC TSMREE e DA ROMA CAPITALE
RETI SCOLASTICHE MUNICIPI I(ex XVII) - XIII(ex XVIII) XIV(ex XIX) - XV(ex XX) Municipio Roma I (ex XVII) Municipio Roma XIII (ex XVIII) Municipio Roma XIV (ex XIX) Municipio Roma XV (ex XX) Dipartimento
Dettagli- PRIMO DOCUMENTO RIASSUNTIVO -
Meeting ICARUS, Barcellona 14-16 maggio 2012 - PRIMO DOCUMENTO RIASSUNTIVO - ARGOMENTI DISCUSSI: 1. Obiettivi strategici del progetto 2. Possibilità di organizzare focus group in diversi contesti nazionali
DettagliIl Progetto Operativo di Assistenza Tecnica POAT Salute PON Governance e Assistenza Tecnica (FESR)
DI PARTI MENTO PER LO SVILUPPO ELACOESIONE ECONOMICADIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA REGIONALE UNITARIACOMUNITARI A Dipartimento della Qualità Direzione General e del la Programmazi one Sanit ari a,
DettagliPROGETTO REGIONALE EMILIA ROMAGNA 2016 SCHEDA PRASSI
PROGETTO REGIONALE EMILIA ROMAGNA 2016 SCHEDA PRASSI NOME PRASSI/AZIONE/SERVIZIO protocollo di Interventi finalizzati all emersione di potenziali vittime di tratta e di grave sfruttamento all interno dei
DettagliProgramma per migliorare lavoro/conciliazione in Veneto
Programma per migliorare lavoro/conciliazione in Veneto Un nuovo patto per il Lavoro, la Famiglia, la Società Consigliera di Parità del Veneto Sandra Miotto 31 Maggio 2013 Normativa nazionale Legge 215/2012:
DettagliPON ATAS Misura II.2 Azione 5.1
PON ATAS Misura II.2 Azione 5.1 Azioni di sistema per la crescita professionale degli operatori degli enti locali e per sostenere lo sviluppo di interventi integrati per l inclusione sociale FINALITA GENERALE
DettagliTavolo di Valutazione e Monitoraggio Giovedì 2 febbraio 2012
Assessorato politiche Educative, Sport, Politiche della Famiglia Direzione Politiche Educative, della Famiglia e Sportive Servizio Politiche per la Famiglia Tavolo di Valutazione e Monitoraggio Giovedì
DettagliIl contributo delle amministrazioni comunali allo sviluppo del Servizio Civile: primo incontro nazionale
Sala Porta Palazzo delle Stelline Milano 18 aprile ore 10.00 13.00 ATTI DEL SEMINARIO Il contributo delle amministrazioni comunali allo sviluppo del Servizio Civile: primo incontro nazionale Il Servizio
DettagliPROGRAMMA ESECUTIVO DELL ACCORDO TRA IL DPO E CNR-IRPPS IN MATERIA DI MONITORAGGIO, VALUTAZIONE E ANALISI DEGLI INTERVENTI DI PREVENZIONE E CONTRASTO
PROGRAMMA ESECUTIVO DELL ACCORDO TRA IL DPO E CNR-IRPPS IN MATERIA DI MONITORAGGIO, VALUTAZIONE E ANALISI DEGLI INTERVENTI DI PREVENZIONE E CONTRASTO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE FINALITÀ o pervenire
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Assessorato al coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro Assessorato all agricoltura,
DettagliALLEGATOA alla Dgr n. 536 del 26 aprile 2016 pag. 1/5
giunta regionale 10^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 536 del 26 aprile 2016 pag. 1/5 Protocollo d intesa nell ambito del Piano Regionale di Prevenzione TRA La Regione del Veneto C.F rappresentata dall
DettagliPIANO DI ZONA AMBITO DI BELLANO 2012/2014
PIANO DI ZONA AMBITO DI BELLANO 2012/2014 Le linee d indirizzo per la programmazione locale: Un welfare della sostenibilità e della conoscenza. Linee di indirizzo della Regione Lombardia per la programmazione
DettagliProgetto per la creazione di un servizio integrato di formazione degli adulti
Ideazione, progettazione e realizzazione di misure di sistema volte a valorizzare il CPIA quale Struttura di servizio. Progetto per la creazione di un servizio integrato di formazione degli adulti Costruzione
DettagliConciliazione dei tempi di vita e di lavoro
L Intesa Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro CONFERENZA UNIFICATA DEL 29 APRILE 2010 Roma, 3 luglio 2012 Quadro Riepilogativo Amministrazione Regionale Risorse in convenzione Data Firma convenzione
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA - LA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca, con sede in Trieste, via San Francesco n.
DettagliDELIBERAZIONE N. 49/17. elib.g.r.. n. 30/10 del
2013 Oggetto: Delib. elib.g.r.. n. 30/10 del 30.7.2013 7.2013. Politiche attive di lavoro dirette al rafforzamento dell offerta. Approvazione programma Interventi coordinati per l occupazione ICO. L Assessore
DettagliALLEGATO INDICATORI DEL PROGRAMMA. Introduzione metodologica alle tabelle.
ALLEGATO INDICATORI DEL PROGRAMMA Introduzione metodologica alle tabelle. Indicatori di output Per ciò che concerne la identificazione dei valori target degli indicatori di output, si chiarisce che la
DettagliCaratteristiche della rete efficace nel monitoraggio e nella valutazione degli interventi
Caratteristiche della rete efficace nel monitoraggio e nella valutazione degli interventi Antonio Chiarenza Staff Ricerca e Innovazione Azienda Usl di Reggio Emilia Progetto CCM RETE Seminario formativo
DettagliProgetto Pari opportunità: studi e confronti
Progetto Pari opportunità: studi e confronti PROGETTAZIONE E SVILUPPO DI MODULI DIDATTICI SULLE DIFFERENZE DI GENERE Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione,
DettagliPOR SARDEGNA FSE AD ALTIORA
POR SARDEGNA FSE 2007-2013 AD ALTIORA Area 1.c.1 Adulti sottoposti a misure restrittive Progetto territoriale per la Province di Sassari, Olbia-Tempio,Nuoro e Ogliastra SOGGETTO PROPONENTE I.FO.L.D. Istituto
DettagliNome PASQUALINI SIMONA Indirizzo VIA PUCCINI, 49, FERMO Telefono Fax
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome PASQUALINI SIMONA Indirizzo VIA PUCCINI, 49, FERMO Telefono 392 1561496 Fax E-mail simona.pasqualini@regione.marche.it
DettagliGIUNTA REGIONALE DETERMINAZIONE N. DPA/94 DEL SERVIZIO AUTORITA DI GESTIONE UNICA FESR-FSE, PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO UNITARIO
GIUNTA REGIONALE DETERMINAZIONE N. DPA/94 DEL 22.03.2019 DIPARTIMENTO DELLA PRESIDENZA E RAPPORTI CON L EUROPA. SERVIZIO AUTORITA DI GESTIONE UNICA FESR-FSE, PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO UNITARIO UFFICIO
Dettagli