IMPIANTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE
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1 DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE: IMPIANTI DI DEPURAZIONE PROF. ANTONIO PANICO
2 Indice 1 IMPIANTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE IMPIANTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE: CICLO DI TRATTAMENTO BIBLIOGRAFIA: di 8
3 1 Impianti di depurazione delle acque reflue Un impianto di depurazione o trattamento delle acque reflue (ITAR) si compone di una serie di fasi in ognuna delle quali sono svolti uno o più processi finalizzati alla rimozione di un determinato elemento inquinante. Gli ITAR sono costituiti da 2 o 3 linee, a seconda che l impianto depuri acque provenienti da una fognatura separata oppure mista. Una fognatura si definisce separata se è strutturata attraverso la realizzazione di due condutture che si sviluppano in parallelo, una adibita a raccogliere le sole acque domestiche, l altra le sole acque meteoriche. Di contro, una fognatura mista è costituita da un unica conduttura all interno della quale si raccolgono sia le acque domestiche che meteoriche. Gli ITAR a servizio di fognature separate hanno pertanto una linea per il trattamento liquami e l altra per il trattamento dei residui (fanghi) dei vari processi che si sviluppano lungo la linea liquami. Gli ITAR a servizio di fognature miste prevedono oltre alla linea liquami e fanghi anche la linea pioggia ove sarà trattata un aliquota compresa tra il 50% e il 40% della portata influente all impianto durante il verificarsi di precipitazioni meteoriche. La portata influente media nera (Qm,n) rappresenta il volume d acqua che mediamente nell unità di tempo, in assenza di eventi meteorici, è trattato dall ITAR, tale valore si ottiene moltiplicando il numero di abitanti serviti (N) per la dotazione idrica (d) per il coefficiente di afflusso in fognatura (j) Per il calcolo della portata trattata dagli ITAR si utilizza la formula seguente: Qm,n = N d j (2) 3 di 8
4 Accanto alla portata media, assumono importanza altre due portate, quella di punta nera (Qp,n) e quella massima in tempo di pioggia (Qmax): Qp,n = cp Qm,n (3) Qmax = 5 Qm,n (4) La portata di punta nera Qp,n rappresenta il valor massimo della portata che confluisce all ITAR in tempi asciutti ed è generata dal massimo uso che si fa dell acqua erogata dall acquedotto, generalmente ciò si verifica nelle ore del mattino. Tale portata la si ottiene moltiplicando la Qm,n per il coefficiente di punta cp. Il coefficiente di punta cp dipende dalle dimensioni e dalle abitudini del centro urbano, ed è un numero sempre maggiore dell unità, decrescente rispetto alle dimensioni del centro urbano. La portata massima Qmax rappresenta il valor massimo della portata che confluisce all ITAR in tempi di pioggia qualora l ITAR sia a servizio di una fognatura mista ed è generata dall apporto delle acque meteoriche che si sommano alle acque reflue domestiche. Tale portata la si ottiene moltiplicando la Qm,n per 5, che costituisce quel fattore di diluizione in grado di far abbassare le concentrazione degli inquinanti a valori prossimi a quelli stabiliti per legge. 4 di 8
5 2 Impianti di depurazione delle acque reflue: ciclo di trattamento Il ciclo è un diagramma di flusso in cui le varie fasi di trattamento sono indicate da riquadri. All interno di ciascuna fase hanno luogo uno o più processi che possono essere distinti oltre che in fisici, chimici e biologici anche in processi di separazione e processi di trasformazione. I processi di separazione avvengono in fasi in cui vi è un ingresso (acqua da trattare) e due uscite, una per l acqua trattata e l altra per il residuo del processo (ovvero la corrente costituita dagli elementi rimossi dall acqua). I processi di separazione invece avvengono in fasi in cui vi è un ingresso (acqua da trattare) e una uscita (acqua trattata). Le fasi comunemente presenti in un ITAR sono elencate nel seguito. Lungo la linea liquame: doppia fase di grigliatura; dissabbiamento; sollevamento; sedimentazione primaria; ossidazione biologica; sedimentazione secondaria; filtrazioene rapida; disinfezione. Lungo la linea pioggia: doppia fase di grigliatura; dissabbiamento; 5 di 8
6 sollevamento; sedimentazione primaria; disinfezione. La linea pioggia si compone dei pretrattamenti (grigliatura e dissabbiamento) comuni alla linea liquame e a una fase di sedimentazione seguita da disinfezione in virtù del fatto che in occasione di eventi meteorici la portata influente all impianto presenta valori bassi, perché diluiti dall acqua piovana, di sostanza organica, azoto e fosforo, mentre sarà consistente la presenza di solidi sospesi sedimentabili data la maggior velocità e quindi capacità di trasporto dell acqua nel condotto fognario. La velocità (v) della corrente può considerarsi, nel limite di casi specifici, funzione crescente della portata (Q). Lungo la linea fanghi: ispessimento; digestione; disidratazione. Il fango per essere smaltito deve possedere due caratteristiche: la palabilità; la stabilità. Un fango palabile è un fango che ha un contenuto di acqua tale da poter movimentare il fango con una pala, ovvero una umidità inferiore al 80% Un fango stabile è un fango in cui non sono evidenti fenomeni di putrescibilità e i suoi effetti. Ispessimento e disidratazione sono fasi che rendono il fango palabile, mentre la digestione stabile. 6 di 8
7 7 di 8
8 Bibliografia: Luigi Masotti-Depurazione delle acque. Calderini Edizioni; Giuseppe d Antonio-Ingegneria Sanitaria Ambientale. Hoepli Editore; Metcalf & Eddy- Ingegneria delle acque reflue. Trattamento e Riuso. Hoepli Editore 8 di 8
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