REGIONE UMBRIA PATTO PER LO SVILUPPO DELL UMBRIA SECONDA FASE TAVOLI TERRITORIALI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE. 18/06/2007 n. 997.

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1 Cod. Modulo M/3 REGIONE UMBRIA OGGETTO: PATTO PER LO SVILUPPO DELL UMBRIA SECONDA FASE TAVOLI TERRITORIALI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 18/06/2007 n presenti assenti LORENZETTI MARIA RITA Presidente X LIVIANTONI CARLO Vice Presidente X BOTTINI LAMBERTO Assessore X GIOVANNETTI MARIO Assessore X MASCIO GIUSEPPE Assessore X PRODI MARIA Assessore X RIOMMI VINCENZO Assessore X ROMETTI SILVANO Assessore X ROSI MAURIZIO Assessore X STUFARA DAMIANO Assessore X Presidente : LORENZETTI MARIA RITA Relatore : LORENZETTI MARIA RITA Coordinatore: CAPORIZZI Direttore: BRUNI Segretario Verbalizzante : BALSAMO MARIA

2 LA GIUNTA REGIONALE Visto il documento istruttorio concernente l argomento in oggetto e la conseguente proposta del Coordinatore dell Area della Programmazione regionale; Preso atto, ai sensi dell art. 21 del Regolamento interno di questa Giunta: a) del parere di regolarità tecnico-amministrativa e della dichiarazione che l'atto non comporta impegno di spesa resi dal Dirigente di Servizio/Dirigente in posizione individuale competente, ai sensi dell art. 21 c.3 e 4 del Regolamento interno; b) del parere di legittimità espresso dal Coordinatore; Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e i successivi regolamenti di organizzazione, attuativi della stessa; Visto il Regolamento interno di questa Giunta; Preso atto dei contenuti del Patto per lo sviluppo dell Umbria: seconda fase, sottoscritto il 21 dicembre 2006; Considerato che il ddl regionale Riforma sistema amministrativo regionale-locale. Unione Europea e relazioni internazionali, innovazione e semplificazione è all esame della prima commissione del Consiglio regionale Considerato che detto ddl prevede l istituzione di Ambiti Territoriali Integrati (ATI) per la cui definizione territoriale si assumono a riferimento gli ambiti territoriali delle Aziende sanitarie locali; A voti unanimi, espressi nei modi di legge, DELIBERA 1. approvare il documento istruttorio concernente il Patto per lo sviluppo dell Umbria: seconda fase Tavoli territoriali predisposto dal Servizio programmazione strategica generale e controllo strategico e presentato dal Coordinatore dell Area della Programmazione regionale, corredato dai pareri di cui all'art. 21 del Regolamento interno della Giunta, che si allegano alla presente deliberazione, quale parte integrante e sostanziale, rinviando alle motivazioni in essi contenute; 2. di stabilire l istituzione di 4 Tavoli territoriali in coerenza con quanto previsto nel Disegno di Legge Riforma sistema amministrativo regionale-locale. Unione Europea e relazioni internazionali, innovazione e semplificazione coincidenti con gli ATI di cui al suddetto ddl (si assumono a riferimento gli ambiti territoriali delle Aziende sanitarie locali di cui alla legge regionale 20 gennaio 1998 n. 3, così come modificata dalla legge regionale 28 dicembre 2004, n. 35) e così denominati: Tavolo territoriale Area nord-orientale, coincidente con l ambito territoriale dell Azienda Sanitaria Locale n. 1; Tavolo territoriale Area centrale, coincidente con l ambito territoriale dell Azienda Sanitaria Locale n. 2; Tavolo territoriale Area centro-orientale, coincidente con l ambito territoriale dell Azienda Sanitaria Locale n. 3; Tavolo territoriale Area sud occidentale, coincidente con l ambito territoriale dell Azienda Sanitaria Locale n di stabilire che i Tavoli territoriali vengano convocati e presieduti dal Presidente della Provincia di riferimento o suo delegato, come già specificato nel Patto per lo sviluppo: seconda fase ;

3 4. di stabilire che, per quanto riguarda la Regione, il coordinamento generale delle attività dei Tavoli territoriali è in capo al Presidente della Giunta regionale, coadiuvata in tale funzione dall Assessore regionale agli affari istituzionali, personale e bilancio. Gli Assessori regionali partecipano ai lavori dei tavoli a seconda delle questioni affrontate ed in riferimento alle materie oggetto di discussione; 5. di prevedere che, di norma, due volte l anno il Tavolo generale del Patto si riunisce al fine di monitorare e valutare l attività svolta dai Tavoli territoriali. 6. di adottare la presente deliberazione ai fini della trasmissione al Consiglio delle Autonomie Locali, ai sensi degli art. 6 e 15 della LR n. 34/98 ai fini dell espletamento della concertazione istituzionale. IL COORDINATORE: LUCIO CAPORIZZI IL DIRETTORE: ALDO BRUNI IL PRESIDENTE: MARIA RITA LORENZETTI IL RELATORE: MARIA RITA LORENZETTI IL SEGRETARIO VERBALIZZANTE: MARIA BALSAMO

4 DOCUMENTO ISTRUTTORIO Oggetto: Patto per lo sviluppo dell Umbria seconda fase: Tavoli territoriali I Tavoli territoriali nella prima fase del Patto per lo sviluppo hanno operato quali strumenti del Tavolo generale del Patto, finalizzati al confronto e all approfondimento dei contenuti con riferimento a specifici progetti di sviluppo locale. Essi venivano composti dai rappresentanti territoriali delle Parti contraenti individuati dalle stesse a seconda del tema da approfondire e presieduti dal Presidente della Giunta regionale o suo delegato. Con DGR n. 585 del 7 maggio 2003 erano state individuate le cinque aree di programmazione: 1. Area Nord-Est 2. Area territoriale Trasimeno-Orvietano 3. Area colpita dal terremoto 4. Area centrale della Regione 5. Area del contratto d'area comprendente Terni, area del Narnese e territorio dell'amerino Nella ricca e articolata discussione che ha caratterizzato il percorso di elaborazione della Seconda fase del Patto, quello del funzionamento dei Tavoli territoriali è stato uno dei punti di maggior attenzione. Dall analisi dell esperienza svolta nella prima fase del Patto emergeva un attività di partenariato non sempre all altezza; un insufficiente ruolo svolto dalle istituzioni locali; un insufficiente attività di supporto, animazione ed assistenza tecnica sul territorio da parte delle Agenzie regionali. Si era quindi concordato che i Tavoli territoriali al fine di realizzare un più efficace livello di governance, dovessero vedere un più attivo coinvolgimento delle istituzioni locali nella conduzione dei lavori, un nuovo protagonismo dei soggetti economici e sociali, una più puntuale azione di sostegno da parte delle Agenzie regionali, ciascuna in relazione alla propria mission istituzionale. Il tema del partenariato locale e dei processi di programmazione e concertazione di area vasta è quindi confluito nel Disegno di Legge Riforma sistema amministrativo regionalelocale. Unione Europea e relazioni internazionali, innovazione e semplificazione, di cui la 1 Commissione del Consiglio regionale ha appena concluso l esame, in cui si affronta, tra l altro, anche la questione delle specificazioni territoriali delle politiche di sviluppo e la loro governance. Il Disegno di Legge prevede infatti l istituzione di Ambiti Territoriali Integrati (ATI) per la cui definizione territoriale si assumono a riferimento gli ambiti territoriali delle Aziende sanitarie locali di cui alla legge regionale 20 gennaio 1998 n. 3, così come modificata dalla legge regionale 28 dicembre 2004, n. 35. L art. 19 del DdL definisce il ruolo dell ATI, nei processi di sviluppo economico e sociale di livello sovracomunale, come strumento istituzionale con il quale i comuni promuovono in modo coordinato lo sviluppo economico e sociale del territorio di livello sovracomunale mediante la definizione di progetti e programmi di comune interesse, la partecipazione unitaria ai processi di programmazione, pianificazione generale e

5 settoriale di competenza della regione o della provincia, il coordinamento nelle attività di programmazione territoriale e socio economica di loro competenza. L'ATI rappresenta, altresì, lo strumento per la promozione e per la partecipazione coordinata dei comuni ai processi di concertazione con le forze economiche e sociali e alle attività di programmazione negoziata, relative al territorio di livello sovracomunale definiti dalle leggi o dagli atti di programmazione regionale. Viene quindi previsto che, relativamente ai processi di sviluppo economico locale, le funzioni relative al governo di area vasta contemplate dagli strumenti di programmazione sono coordinate dal Presidente della Provincia di riferimento. In tal senso, l istituzione degli ATI si pone in coerenza, tra l altro, alla finalità di promuovere un maggior coinvolgimento delle istituzioni locali e di ridare operatività ai Tavoli territoriali, individuando l ATI stesso come riferimento dimensionale per i Tavoli territoriali, così come previsto dal Patto per lo Sviluppo dell Umbria: seconda fase. Sempre in coerenza con quanto previsto nel Disegno di Legge Riforma sistema amministrativo regionale-locale. Unione Europea e relazioni internazionali, innovazione e semplificazione, nel Patto per lo Sviluppo dell Umbria: seconda fase è stato previsto che i lavori dei Tavoli Territoriali vengano presieduti dal Presidente della Provincia di riferimento. Posta l esigenza nell ambito di una piena operatività di strumenti e procedure previste dalla seconda fase del Patto di riattivare il funzionamento dei Tavoli territoriali al fine di portare avanti le elaborazioni programmatiche e progettuali e la relativa attività di partenariato nei vari territori, è opportuno ridefinire e riarticolare i Tavoli territoriali, in anticipazione e conseguentemente in coerenza con l impostazione del citato ddl di riforma. Si propone pertanto alla Giunta regionale di adottare il seguente dispositivo di deliberazione: 1. approvare il documento istruttorio concernente il Patto per lo sviluppo dell Umbria: seconda fase Tavoli territoriali predisposto dal Servizio programmazione strategica generale e controllo strategico e presentato dal Coordinatore dell Area della Programmazione regionale, corredato dai pareri di cui all'art. 21 del Regolamento interno della Giunta, che si allegano alla presente deliberazione, quale parte integrante e sostanziale, rinviando alle motivazioni in essi contenute; 2. di prevedere l istituzione di 4 Tavoli territoriali in coerenza con quanto previsto nel Disegno di Legge Riforma sistema amministrativo regionale-locale. Unione Europea e relazioni internazionali, innovazione e semplificazione coincidenti con gli ATI di cui al suddetto ddl (si assumono a riferimento gli ambiti territoriali delle Aziende sanitarie locali di cui alla legge regionale 20 gennaio 1998 n. 3, così come modificata dalla legge regionale 28 dicembre 2004, n. 35) e così denominati: Tavolo territoriale Area nord-orientale, coincidente con l ambito territoriale dell Azienda Sanitaria Locale n. 1; Tavolo territoriale Area centrale, coincidente con l ambito territoriale dell Azienda Sanitaria Locale n. 2; Tavolo territoriale Area centro-orientale, coincidente con l ambito territoriale dell Azienda Sanitaria Locale n. 3;

6 Tavolo territoriale Area sud occidentale, coincidente con l ambito territoriale dell Azienda Sanitaria Locale n di prevedere che i Tavoli territoriali vengano convocati e presieduti dal Presidente della Provincia di riferimento o suo delegato, come già specificato nel Patto per lo sviluppo: seconda fase ; 4. di dare atto che, per quanto riguarda la Regione, il coordinamento generale delle attività dei Tavoli territoriali è in capo al Presidente della Giunta regionale. Gli Assessori regionali partecipano ai lavori dei tavoli a seconda delle questioni affrontate ed in riferimento alle materie oggetto di discussione; 5. di prevedere che, di norma, due volte l anno il Tavolo generale del Patto si riunisce al fine di monitorare e valutare l attività svolta dai Tavoli territoriali. 6. di adottare la presente deliberazione ai fini della trasmissione al Consiglio delle Autonomie Locali, ai sensi degli art. 6 e 15 della LR n. 34/98 ai fini dell espletamento della concertazione istituzionale. Perugia, 18 giugno 2007 L Istruttore Mirella Castrichini VISTO DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Visto il documento istruttorio e riscontrata la regolarità del procedimento, ai sensi dell art. 21, comma 2, del Regolamento interno della Giunta, si trasmette al Coordinatore per le determinazioni di competenza. Perugia, 18 giugno 2007 Il Responsabile del procedimento Mirella Castrichini PARERE IN ORDINE ALLA REGOLARITA' TECNICO-AMMINISTRATIVA E DICHIARAZIONE CONTABILE Ai sensi dell'art. 21, commi 3 e 4, del Regolamento interno della Giunta, si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa del documento istruttorio e si dichiara che l'atto non comporta impegno di spesa. Perugia, 18 giugno 2007 Il Dirigente del Servizio a.i. Giampiero Antonelli PROPOSTA E PARERE DI LEGITTIMITA' Il Coordinatore dell Area della Programmazione regionale; il Direttore della Direzione Affari Generali della Presidenza;

7 Visto il documento istruttorio; Atteso che sull'atto sono stati espressi il parere di regolarità tecnico-amministrativa e la dichiarazione contabile prescritti; Non ravvisando vizi sotto il profilo della legittimità; propone alla Giunta regionale l'adozione del presente atto. Perugia, 18 giugno 2007 Il Coordinatore Lucio Caporizzi Il Direttore Aldo Bruni DGR Tavoli Territoriali.doc sigle operator

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