COMMISSIONE GRANDI RISCHI. Programma Operativo

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1 COMMISSIONE GRANDI RISCHI Programma Operativo Nel primo incontro della Commissione Grandi Rischi, tenutosi a Celano il 15 luglio, è stato discusso il documento preliminare e sono state individuati i primi passi necessari per dare attuazione alle decisioni assunte. 1. SPERIMENTAZIONE SU SCALA REGIONALE La diffusione della cultura della prevenzione e della salvaguardia dei beni culturali è più efficace se viene sviluppata innanzitutto su scala regionale. Le Regioni, tanto dal punto di vista giuridico, tanto da quello della dimensione territoriale costituiscono un ambito di riferimento in grado di rendere concreta la creazione di reti e la strutturazione di sistemi di relazioni in tema di salvaguardia dei beni culturali e di risposta alle emergenze. L ipotesi di lavoro emersa nella prima riunione della Commissione prevede l individuazione di quattro regioni nelle quali testare la modalità di coinvolgimento di Istituzioni quali: la Protezione Civile regionale, le Direzioni regionali del Mibac, gli Enti locali e gli istituti culturali Musei, Biblioteche e Archivi in primo luogo e le Associazioni del Volontariato. Le quattro regioni individuate sono il Piemonte, il Veneto, le Marche, l Abruzzo. Nell incontro di Ancona sarà necessario verificare quanto fatto e quanto viene proposto nelle quattro regioni, individuando anche chi, come e in quali tempi si farà carico da un lato di avviare delle iniziative su scala regionale e, dall altro, di tenere i contatti con gli altri referenti. 2. CONTESTO OPERATIVO Affrontare l emergenza in Italia vuol dire operare in un quadro legislativo caratterizzato dal 1992 dalla nascita del Servizio di Protezione Civile Nazionale e dalla strutturazione di una specifica organizzazione operativa. Collaborare con le Istituzioni preposte nel settore dei beni culturali in emergenza è possibile solo attraverso istituzioni ed associazioni accreditate. Prima di dare avvio a delle reti regionali è necessario capire quali possono essere i rapporti tra le varie associazioni verificando la possibilità che si possa fare riferimento a un «Associazione di Associazioni» operante nel settore dei Beni Culturali come ad esempio il Comitato nazionale dell International Committee of the Blue Shield.

2 Il Comitato Italiano dello Scudo Blu è stato avviato, nel 2004, con la predisposizione da parte delle associazioni SiPBC ICOM - Legambiente ICMOS AIB - ANAI, di uno statuto associativo. Il Comitato, tuttavia, dopo alcune prime riunioni, non ha mai preso avvio operativo ed esiste quindi più come intenzione condivisa che come realtà. È necessario valutare l opportunità o meno di riavviare il processo di costituzione del Comitato nazionale dello Scudo Blu coinvolgendo le Associazioni che ne sono membri di diritto (AIB, ANAI, ICOM, ICOMOS), Legambiente e SIBC, informando gli altri soggetti che avevano dato la loro adesione al progetto. SIPBC Conflitti armati. ICOM Emergenze. ANAI AIB ICOMOS Ipotesi schema di attività delle Associazioni nelle azioni del Comitato Italiano dello Scudo Blu (Milko Morichetti) 3. SENSIBILIZZAZIONE SU PREVENZIONE, EMERGENZA E POSTEMERGENZA DEL PATRIMONIO CULTURALE Per giungere alla creazione di Unità di Pronto Intervento regionali è necessario organizzare dei seminari introduttivi nelle quattro regioni al fine di individuare, coinvolgere e sensibilizzare i

3 soggetti/partner che, regione per regione, possono costituire la rete territoriale di relazioni (Servizi Regionali della Protezione Civile, Regione, Soprintendenze, Associazioni di Volontariato). Un ipotesi di seminario (definito in collaborazione con da Milko Morichetti della Protezione Civile Beni Culturali della Regione Marche (vedi allegato 1), verrà organizzato in occasione del 2 incontro della Commissione previsto ad Ancona per il 5 ottobre, con l obiettivo di fornire un quadro di riferimento nazionale agli aderenti alla Commissione Grandi Rischi,. Nel caso altre regioni diano la propria disponibilità, attraverso dei propri referenti regionali, questa prima fase di sensibilizzazione potrebbe essere approfondita senza difficoltà anche in altre regioni. I referenti delle quattro Regioni coinvolte dalla sperimentazione si faranno carico di organizzare i seminari introduttivi regionali entro metà dicembre. 4. PREVENZIONE: OPERATORI DELLA SICUREZZA NEI MUSEI Per la fase della prevenzione si ipotizza la formazione di operatori della sicurezza dei Musei. Il corso di formazione sarà rivolto professionisti museali e responsabili della gestione dei musei. L ICOM ha già avviato rapporti con la Regione Lombardia e il Centro Congressi Le Stelline di Milano per avviare corsi di qualificazione a numero chiuso. Un programma e delle date saranno proposti e discussi il 5 ottobre da parte di ICOM Italia 5. EMERGENZA: COSTITUZIONE DI UNITÀ DI PRONTO INTERVENTO REGIONALE A seguito della creazione dei sistemi rete di relazioni regionali si potrà procedere alla formazione delle Unità di pronto intervento regionale. L ipotesi di lavoro che si propone di esaminare e discutere prevedere che A. Che le Unità Regionali siano : costituite da soggetti volontari obbligatoriamente iscritti a una delle associazioni che compongono lo Scudo Blu; formate attraverso apposito corso; in aggiornamento continuo attraverso due appuntamenti pratico-teorici annuali. B. I volontari siano accreditati annualmente in un apposito elenco per verificare nel tempo la loro effettiva disponibilità operativa. C. I volontari così formati e aggiornati costituiscano la Squadra Permanente di Pronto Intervento Regionale per i Beni Culturali, e possano svolgere la serie di attività ipotizzate. D. L istituzione delle squadra avvenga sulla base della: definizione del fabbisogno regionale. La rete di istituzioni coinvolte dovrà stabilire il proprio fabbisogno regionale fissando il numero di soggetti volontari da formare;

4 realizzazione del corso di formazione. La rete delle istituzioni coinvolte dovrà strutturare il programma formativo per qualificare i volontari (sulla base di esperienze già compiute da Legambiente e MEP) destinati a formare la Squadra Permanente di Pronto Intervento Regionale per i Beni Culturali riconosciuta a livello nazionale come Sezione regionale dello Scudo Blu Italia; attivazione di corsi di aggiornamento. I membri della Squadra dovranno essere aggiornati annualmente e proseguire la propria formazione attraverso esercitazioni mirate; accredito dei soggetti formati ed aggiornati. Occorrerà individuare le modalità di accredito annuale dei membri delle le squadre. I Corsi di formazione potranno essere ripetuti nel tempo nel caso si rendesse necessario assicurare il turn-over dei soggetti Il modulo formativo potrebbe essere studiato da Milko Morichetti in collaborazione con Cristina Menegazzi. Verrà poi rimodulato per ciascuna regione tenendo presente il sistema di Protezione Civile (essendo di competenza regionale) e la rete di relazioni che i referenti regionali saranno riusciti a creare. Entro dicembre potrà essere definito lo schema di corso. 6. GRUPPI DI LAVORO DELLA COMMISSIONE GRANDI RISCHI La Commissione Grandi Rischi opererà attraverso gruppi di lavoro che approfondiscano le varie tematiche. Nei Gruppi di lavoro potranno confluire secondo il proprio interesse ed apporto professionale gli aderenti alla CGR. CENTRO DI DOCUMENTAZIONE La creazione di un sistema d informazione centrale potrebbe essere realizzato riattivando il Centro di Documentazione Scudo Blu in collaborazione con il MEP. PREVENZIONE Analisi dei Rischi Piani di Salvaguardia Museale - Piani di emergenza dei beni culturali La formazione dei professionisti museali La sensibilizzazione nel settore dei beni culturali PREVENZIONE STUDIO DEI RISCHI PIANI DI EMERGENZA SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE ICOM AIB ANAI ICMOS SIPBC -

5 EMERGENZA Rilevamento dei Danni L attivazione delle unità di crisi regionali - Le azioni mirate al superamento dell emergenza EMERGENZA RILEVAMENTO DEI DANNI INTERVENTO SQUADRE DI SOCCORSO STUDIO DELLE AZIONI PER IL SUPERAMENTO DELL EMERGENZA POST EMERGENZA Superamento dell emergenza - Dal restauro alla fruizione. Dalla fruizione alla valorizzazione - Il ruolo dei beni culturali nella ricostruzione di un territorio - POST-EMERGENZA ATTIVITA PER IL SUPERAMENTO DELL EMERGENZA STUDIO DELLE AZIONI PER UNA CORRETTA RICOSTRUZIONE SOPPORTO ALLA GESTIONE A cura di: Tiziana Maffei, 18 settembre 2009.

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