PRINCIPI DI ALLENAMENTO SPORTIVO GIOVANILE. Imperia 20 maggio 2007 Carlo Izzo

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1 PRINCIPI DI ALLENAMENTO SPORTIVO GIOVANILE Imperia 20 maggio 2007 Carlo Izzo

2 1^FASE PUBERALE FEMMINE 11/12 13/14 1^FASE PUBERALE MASCHI 12/13 14/15 2^FASE PUBERALE FEMMINE 13/14 17/18 2^FASE PUBERALE MASCHI 14/15 18/19

3 PRIMA FASE PUBERALE

4 CAMBIAMENTO DELLA FIGURA Improvvisi cambiamenti dal punto di vista fisico Sopravvenire improvviso della sessualità Scomparsa delle caratteristiche fisiche infantili Intenso cambiamento delle proporzioni Labilità psichica CONSEGUENZE PER L ALLENAMENTO Peggioramento del rapporto peso forza Riduzione della capacità di prestazione coordinativa Maggior allenabilità delle capacità condizionali Stabilizzazione delle capacità coordinative

5 NECESSITANO NUOVE FORME DI IMPOSTAZIONE DELL ALLENAMENTO

6 SECONDA FASE PUBERALE (ADOLESCENZA)

7 Armonizzazione delle proporzioni Sviluppo positivo delle capacità coordinative Aumenta la capacità di prestazione sportiva per l aumento della forza e per la massima capacità di immagazzinare engrammi motori Periodo di massima allenabilità delle capacità condizionali e coordinative Stabilizzazione ormonale e maggior equilibrio psichico CONSEGUENZE PER L ALLENAMENTO Carico psichico e fisico simile a quello degli adulti l allenamento quindi può essere aumentato di volume e di intensità Perfezionamento delle tecniche sportive specifiche Acquisizione della condizione fisica necessaria nello sport praticato

8 ALLENAMENTO DELLA FORZA

9

10 PRIMA FASE PUBERALE AUMENTO DELL ALLENABILITA ALLENABILITA DIMINUZIONE DELLA CAPACITA DI CARICO

11 SECONDA FASE PUBERALE Massima allenabilità della forza

12 ALLENAMENTO DELLA RESISTENZA

13 LE FASI DI MASSIMA ALLENABILITA SI TROVANO SOPRATTUTTO NEI PERIODI DI CRESCITA ACCELERATA Accrescimento in lunghezza Rapporto favorevole peso corporeo/peso cardiaco Sviluppo in larghezza (turgor( turgor) Intensa crescita muscolare parallela al turgor

14 SECONDA FASE PUBERALE La capacità anaerobica aumenta

15 ALLENAMENTO DELLA RAPIDITA

16 MULTILATERALITA FINALIZZATA

17 ALLENAMENTO DELLA MOBILITA ARTICOLARE

18

19 PREPARAZIONE FISICA

20 MODELLO DI PRESTAZIONE Nessuna qualità fisica identifica la prestazione del pallavolista, nessuna qualità fisica rappresenta un limite della prestazione L apprendimento delle tecniche e la qualità del loro utilizzo nel gioco sono aspetti correlati alla ripetizione del gesto garantita dal sistema di allenamento. Ripetizione = fattore determinante come procedimento metodologico Non quantificabilità dell impegno fisico espresso nel gioco e nelle esercitazioni 6 vs 6

21 CONCETTI CHIAVE DELLA PREPARAZIONE FISICA PALLAVOLO Ci si allena molto di più del livello richiesto dal gioco, l allenamento l fisico copre esigenze più ampie rispetto alle richieste di gara Il programma di preparazione deve avere come obiettivo di riferimento la QUALITA dell allenamento tecnico da ciò deriva il miglioramento della prestazione È necessario utilizzare mezzi di allenamento fisico a sostegno delle capacità prestative che non incidano eccessivamente sul volume complessivo di lavoro

22 IL SISTEMA DI PREPARAZIONE FISICA NELLA PALLAVOLO DEVE SEMPRE TENER CONTO DEL GRANDE VOLUME DI LAVORO TECNICO TATTICO RICHIESTO

23 PROGRAMMA DI FORMAZIONE SPORTIVA GIOVANILE Tenere in considerazione le tappe di sviluppo biologico In base allo stato dell atleta valutare le richieste di carico e di prestazione Porre degli obiettivi individuali e di squadra Sviluppo delle qualità fisiche generali e specifiche Sviluppare per gradi un modello di prestazione

24 PRINCIPI FONDAMENTALI NEL SETTORE GIOVANILE IN FUNZIONE DELL ETA E DELLE CONOSCENZE MOTORIE DELL ATLETA DIDATTICA E ACQUISIZIONE TECNICA DEI PRINCIPALI ESERCIZI STUDIO DEL CARICO DI LAVORO

25 PROGRESSIONE DIDATTICA ACQUISIZIONE DELLA TECNICA SPORTIVA PROGRESSIONE DIDATTICA ACQUISIZIONE DELLA TECNICA DEL LAVORO FISICO

26 DIDATTICA DEL LAVORO FISICO SPIEGARE DIMOSTRARE CONTROLLARE L ESECUZIONE CORREGGERE

27 IN ETA EVOLUTIVA LA CORRETTA ESECUZIONE DEL GESTO TECNICO RAPPRESENTA UN MEZZO DI PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI

28 ESEMPI DI PREPARAZIONE FISICA GIOVANILE

29 PROGRAMMAZIONE GENERALE U12 il lavoro fisico viene svolto dall allenatore allenatore durante le sedute di allenamento Migliorare la mobilità articolare Aumentare il tono dei muscoli della cintura pelvica Migliorare la postura Aumentare la sensibilità propriocettiva

30 PROGRAMMAZIONE GENERALE U13 il lavoro fisico viene svolto dall allenatore allenatore durante le sedute di allenamento Migliorare la mobilità articolare Aumentare il tono dei muscoli della cintura pelvica Migliorare la postura Aumentare la sensibilità propriocettiva INIZIO PREPARAZIONE FINALIZZATA U13 Prima - dopo durante gli allenamenti Elastici Circuit training BW Palle mediche Importanza alla forma di esecuzione Costruzione esercizi personali

31 PROGRAMMAZIONE GENERALE U14 il lavoro fisico viene svolto dall allenatore allenatore durante le sedute di allenamento Migliorare la mobilità articolare Aumentare il tono dei muscoli della cintura pelvica Migliorare la postura Aumentare la sensibilità propriocettiva INIZIO PREPARAZIONE FINALIZZATA U14 Prima - dopo durante gli allenamenti almeno 2 volte alla settimana Elastici Circuit training BW Palle mediche Importanza alla forma di esecuzione Costruzione esercizi personali

32 PROGRAMMAZIONE GENERALE U16 Alcuni atleti possono cominciare il lavoro fisico con il preparatore Obiettivi Didattica del movimento Stabilità posturale Controllo neuromuscolare

33 TIPOLOGIA ESERCIZI U16 Didattica esercizi multiarticolari Didattica esercizi forza arti inferiori Didattica esercizi forza arti superiori Esercizi accessori PROGRAMMA STAGIONALE U16 Frequenza 2 sedute alla settimana in base alla disponibilità Durata allenamento fisico min Numero totale esercizi 8 Serie 2 4 Ripetizioni in base all esercizio Riposo 1 3 min in base all esercizio

34 LINEE DI PROGRAMMAZIONE ANNUALE UNDER 16 Nessun ciclo durante la stagione Particolare attenzione nella fase iniziale Non previste esercitazioni di carico e scarico

35 PROGRAMMAZIONE GENERALE U18 Tutti gli atleti possono cominciare il lavoro fisico con il preparatore in sala pesi Obiettivi Migliorare stabilità posturale Migliorare controllo neuromuscolare Migliorare la forza Migliorare la composizione corporea

36 TIPOLOGIA ESERCIZI U18 Didattica esercizi multiarticolari Didattica esercizi forza arti inferiori Didattica esercizi forza arti superiori Esercizi accessori PROGRAMMA STAGIONALE U18 Frequenza 2 sedute alla settimana in base alla disponibilità Durata allenamento fisico 40 min Numero totale esercizi 9-10 Serie 2 4 Ripetizioni 8-12 in base all esercizio Riposo 1 3 min in base all esercizio

37 LINEE DI PROGRAMMAZIONE ANNUALE UNDER 18 Nessun ciclo durante la stagione Particolare attenzione nella fase iniziale Previste esercitazioni di carico e scarico nella fase finale della stagione a contenuto prevalentemente didattico

38 PROGRAMMAZIONE GENERALE U20 Tutti gli atleti lavorano con il preparatore in sala pesi Obiettivi Migliorare la forza dinamica massima Migliorare la performance avvicinandosi a modelli di alto livello Creare un bagaglio culturale sul piano fisico Migliorare la composizione corporea

39 TIPOLOGIA ESERCIZI U20 Didattica esercizi multiarticolari Didattica esercizi forza arti inferiori Didattica esercizi forza arti superiori Esercizi accessori PROGRAMMA STAGIONALE U20 Frequenza sedute alla settimana in base alla disponibilità Durata allenamento fisico 50 min Numero totale esercizi 9-10 Serie 2 4 Ripetizioni 6-10 in base all esercizio Riposo 1 3 min in base all esercizio

40 LINEE DI PROGRAMMAZIONE ANNUALE UNDER 20 Inizio periodizzazione durante tutta la stagione suddivisione in macro e microcicli Particolare attenzione nella fase di preparazione al campionato Carico e scarico nella fase finale della stagione in previsione di finali di campionato Introduzione di test di performance, valutazione, antropometrici, biochimici

41 ESEMPI DI TEST TEST ANTROPOMETRICI Peso TEST BIOCHIMICI Esame ematico TEST DI PERFORMANCE Test di salto Statura Esame su sovraccarico alimentare Squat jump Pliche CMJ Lunghezze Stiffness Circonferenze

42 IL PROGRAMMA DI LAVORO CON I SOVRACCARICHI DEVE ESSERE SEMPRE: Personalizzato Strutturato sulle caratteristiche posturali del giocatore Strutturato in base all et età Strutturato sulle caratteristiche di forza

43 I programmi di lavoro fisico dovrebbero essere volti ad esaltare alcune caratteristiche identificate di ogni singolo atleta piuttosto che programmi volti a sviluppare caratteristiche richieste da un modello ideale di prestazione

44 INDICI DI CLASSIFICAZIONE Indice di tipo funzionale: : ci informa sulle caratteristiche del giocatore da cui possono generarsi patologie da sovraccarico Indice di tipo neuromuscolare : ci informa sulle caratteristiche neuromuscolari del giocatore e su come il giocatore stesso esprime le dinamiche specifiche della pallavolo Differenziazione prestativa legata al ruolo

45 L INDAGINE FUNZIONALE COSTITUISCE IL PRIMO PASSO PER ELABORARE LE STRATEGIE ATTE A PREVENIRE L INSTAURARSI DI STATI DI SOVRACCARICO. ESISTONO INFATTI ALCUNI FATTORI PREDISPONENTI AL SOVRACCARICO FUNZIONALE.

46 Esame della FUNZIONALITA dell apparato locomotore Squat test Analisi delle scapole Indagine sul rapporto funzionale tra la forza di trazione esercitata dallo psoas sulla colonna e la capacità di bilanciamento della muscolatura addominale Indagine sul rapporto funzionale tra la retrazione dello psoas e la retrazione dei muscoli ischiocrurali Analisi della flessibilità attiva della caviglia

47 Muscoli soggetti a indebolimento o accorciamento ACCORCIAMENTO Ileo psoas, flessori dell anca, tensore fascia lata, adduttori, ischiocrurali, retto femorale, tricipite surale Piccolo e grande pettorale, parte superiore del trapezio, deltoide anteriore e intrarotatori di spalla INDEBOLIMENTO Grande e piccolo gluteo, vasto mediale e intermedio, tibiale anteriore e peronieri (stabilizzatori caviglia) Retto e obliquo dell addome, extrarotatori spalla, parte inferiore e intermedia del trapezio

48 SQUAT TEST modalità di esecuzione Ogni posizione viene ripetuta almeno 4 volte L esecuzione deve essere lenta e controllata Se richiesto ci si deve fermare mantenendo la posizione e il massimo controllo Mantenere una respirazione naturale

49 SQUAT TEST POSIZIONE 1 problemi più frequenti Sollevare le caviglie Piedi in pronazione Piedi in supinazione Angolo ginocchio Angolo anca Valgismo ginocchia Varismo ginocchia Carico asimmetrico

50 Squat test posizione 1 anteriore laterale posteriore

51 SQUAT TEST POSIZIONE 2 problemi più frequenti Flessione del busto avanti Tenuta lordosi lombare Inclinazione del busto Rotazione del busto Tenuta del gomito

52 Squat test posizione 2 anteriore laterale posteriore

53 SQUAT TEST POSIZIONE 3 problemi più frequenti Braccia piegate Braccia in avanti Tenuta posizione delle braccia Tenuta posizione delle mani Tenuta posizione della testa

54 Squat test posizione 3 anteriore laterale posteriore

55 ANALISI DELLE SCAPOLE Nelle esercitazioni di potenziamento degli arti superiori tutti i movimenti di trazione devono essere avviati dalla trazione esercitata dalla scapola e tutti i movimenti di spinta devono essere assecondati dal movimento della scapola

56 Visione posteriore

57 Lat machine posteriore laterale

58 RAPPORTO FUNZIONALE TRA LO PSOAS E LA MUSCOLATURA ADDOMINALE Da alcuni test fatti su atlete di livello nazionale sulla funzionalità della muscolatura addominale riscontrata in 3 diverse posizioni (seduta, in piedi, seduta con 20 di flessione) è risultato in media uno scarso controllo degli addominali Ricercare strategia di potenziamento degli addominali sia nella loro funzione stabilizzatrice sia nella loro funzione di trasmissione della spinta Il pallavolista inoltre assume spesso posizioni iperestese,, quindi potenziare gli addominali da posizioni iperestese

59 Muscolatura addominale

60 Crunch fit ball

61 RAPPORTO FUNZIONALE TRA LA RETRAZIONE DELLO PSOAS E LA RETRAZIONE DEGLI ISCHIOCRURALI

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65 FLESSIBILITA ATTIVA DELLA CAVIGLIA Blocchi di tipo propriocettivo,, manca la sensazione di movimento Rendere la caviglia funzionale su un range articolare maggiore La caviglia rilassata è una strategia di motoria che consente di recuperare atteggiamenti equilibrati a seguito di significativi sbilanciamenti o perdite di equilibrio nella fase di volo o di salto Le andature devono essere utilizzate sia per migliorare la risposta reattiva della caviglia sia per migliorare la sua capacità di contrazione - rilassamento rapido

66 INDAGINE NEUROMUSCOLARE classifica i soggetti in base al tempo di applicazione della forza per produrre efficienza meccanica REATTIVI REATTIVI ELASTICI FORTI ELASTICI FORTI NON REATTIVI

67 ESERCIZI FORZA ESERCIZI FORZA ARTI SUPERIORI ARTI INFERIORI Panca piana Lat machine (trazioni) Pullover Military press Squat Affondi Pressa Step up Stacchi e tirate da terra con bilanciere Girate da terra e dalla sospensione Strappo

68 ESERCIZI ACCESSORI E PREVENTIVI Addominali Rotatori esterni spalla Adduttori scapola Adduttori arti inferiori Ischiocrurali Posteriori schiena Propriocezione caviglia e spalla

69 Alcune differenze nello sviluppo della forza tra l uomo l e la donna Nell uomo le caratteristiche contrattili dei muscoli, il controllo neuromuscolare e la capacità di coordinazione sono migliori rispetto alla donna Gli uomini presentano maggior potenza muscolare nelle gambe espressa in kg, rispetto alle donne, quando il carico da spostare è basso. La differenza scompare quando si usano carichi elevati La forza totale del corpo femminile è pari al 63,5% di quella maschile (55% quella della parte superiore e 71% quella della parte inferiore). I livelli di testosterone sono 10 volte più bassi nelle donne

70 Alcune differenze nello sviluppo della forza tra l uomo l e la donna La forza max aumenta nello stesso modo sia nell uomo che nella donna, la differenza è che con queste dopo 7 settimane al massimo bisogna cambiare strategie di lavoro La forza max nelle donne è determinante, la correlazione tra forza max e forza esplosiva è elevata (più che negli uomini). La prestazione nella pallavolo femminile ha stretta correlazione con il livello di forza massima Le donne sfruttano meglio l energia l elastica, adattando le caratteristiche della rincorsa di attacco (differenziale tra salto da fermo e con rincorsa maggiore rispetto all uomo) I tempi di appoggio nel passo-stacco stacco dell attacco sono più brevi nelle donne rispetto all uomo che effettua più un salto di forza (330 millisecondi nella donna rispetto ai 360 nell uomo)

71 Alcune differenze nello sviluppo della forza tra l uomo l e la donna C è una maggior influenza di lesioni anatomico-funzionali nelle donne rispetto all uomo a causa : Minor forza muscolare Minor resistenza legamentosa Asse anatomico del ginocchio più sfavorevole Causa il deficit di forza nel treno superiore importante è il condizionamento muscolare soprattutto in ambito giovanile

72 Alcune differenze nell allenamento della forza tra l uomo l e la donna Nell allenamento delle donne Maggior importanza ai lavori di alzate olimpiche Maggior attenzione al controllo del peso Lavoro con maggior attenzione sulla forza cercando di variare gli stimoli allenanti (mezzi e metodi) Maggior lavoro negli esercizi preventivi

73 Girata (controlliamo gli errori..)

74 Strappo

75 BIBLIOGRAFIA L allenamento ottimale J.Weineck Edizioni Calzetti Mariucci Principi dell allenamento giovanile G.Frohner Edizioni Calzetti Mariucci Appunti del corso di preparatore fisico pallavolo Cavalese 2007 Preparazione fisica nella pallavolo lezioni dal corso allenatori 3 grado 3 Norcia 06 - dvd

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