Accreditamento dei laboratori privati

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1 Accreditamento dei laboratori privati F.Pastoni, K. Gennaro* Vice Presidente Ordine Nazionale dei Biologi * Ordine Naz. Biologi, Delegazione Lecce

2 Obiettivi dell accreditamento Garanzia da parte dei laboratori: dell attendibilità dei risultati analitici; della veridicità delle valutazioni a essi conseguenti.

3 Autocontrollo e controllo ufficiale Due momenti di un medesimo meccanismo avente quale obiettivo finale la tutela della salute dei consumatori, e cioè di noi tutti.

4 Autocontrollo e controllo ufficiale E concettualmente corretto richiedere le medesime garanzie alle strutture analitiche impegnate sia nell autocontrollo sia nel controllo ufficiale.

5 Autocontrollo e controllo ufficiale Nella fattispecie, tali garanzie sono rappresentate tecnicamente dalla conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, non solo autocertificata, ma attestata da un ente terzo in ciò specificatamente competente.

6 Quale è oggigiorno la realtà tecnica dei laboratori impegnati nell autocontrollo o nel controllo ufficiale?

7 Elementi interessanti e attendibili possono essere acquisiti dai risultati delle prove interlaboratorio: Agenti microbiologici nelle acque (organizzata da UNICHIM Istituto Superiore di Sanità) Agenti microbiologici nei prodotti destinati all alimentazione (organizzata da UNICHIM)

8 P.I: Agenti microbiologici nelle acque, XIV ciclo, ottobre 2007 Ricerca di Enterococchi (contenuto del campione: Enterococcus faecalis NCTC 775) Laboratori partecipanti = 224 Risultati pervenuti = 208 W (warning segnale di preavviso) = 4 (1,92%) A (action segnale di intervento) = 2 (0,96%)

9 W (warning) = quando i valori di z- score sono compresi tra -2 e -3 o tra +2 e +3. Tali valori sono da considerare non soddisfacenti e devono costituire un segnale di allarme.

10 A (action) = quando i valori di z-score sono inferiori a -3 o superiori a +3. I laboratori devono mettere in atto una azione correttiva.

11 P.I: Agenti microbiologici nelle acque, XIII ciclo, marzo 2007 Ricerca ed enumerazione di Escherichia coli (tecnica MF) (contenuto del campione: Escherichia coli NCTC 9001) Laboratori partecipanti = 205 Risultati pervenuti = 169 W (warning segnale di preavviso) = 23 (13,61%) A (action segnale di intervento) = 21 (12,43%)

12 P.I: Agenti microbiologici nelle acque, XIV ciclo, ottobre 2007 Ricerca di coliformi totali (contenuto del campione: Enterococcus faecalis NCTC 775) Laboratori partecipanti = 224 Risultati pervenuti = 209 Numero falsi positivi = 38

13 P.I: Agenti microbiologici nei prodotti destinati alla alimentazione, VIII ciclo, ottobre 2007 Ricerca di Listeria monocytogenes (contenuto del campione: Salmonella nottingham NCTC 7832) Laboratori partecipanti = 133 Risultati pervenuti = 120 Numero falsi positivi = 1

14 P.I: Agenti microbiologici nei prodotti destinati alla alimentazione, VIII ciclo, ottobre 2007 Ricerca di Salmonella sp. (contenuto del campione: Salmonella nottingham) Laboratori partecipanti = 133 Risultati pervenuti = 112 Numero falsi negativi = 11

15 Realtà tecnica dei laboratori impegnati nell autocontrollo o nel controllo ufficiale ancora migliorabile, in termini di qualità dei risultati. La partecipazione a Prove Interlaboratorio può sicuramente contribuire in questo senso, come abbiamo verificato per molti laboratori.

16 UNI CEI EN ISO/IEC Assicurazione della qualità dei risultati di prova e di taratura partecipazione a programmi di prove interlaboratorio.

17 Aspetti organizzativi e gestionali Valutazioni dell Ordine Nazionale dei Biologi

18 L Ordine dei Biologi non può che esprimere una valutazione positiva per un sistema volto a gestire la sicurezza alimentare basato sulla puntuale applicazione delle vigenti norme tecniche di riferimento per la qualità analitica.

19 Nel contempo, non può non rilevare come quella del Biologo rappresenti una delle figure professionali istituzionalmente coinvolte in misura maggiore nelle attività di controllo dei prodotti destinati all alimentazione.

20 L Istituto Superiore di Sanità è stato individuato dal Decreto del Ministero della Sanità 12 maggio 1999 quale organismo responsabile della valutazione e del riconoscimento dei laboratori preposti al controllo ufficiale dei prodotti alimentari.

21 Sotto un profilo tecnico, non appare motivabile una discriminazione concettuale tra criteri validi per la verifica dei laboratori preposti al controllo ufficiale e criteri applicabili ai laboratori coinvolti nell autocontrollo.

22 Un sistema di controllo delle attività di laboratori di prova impegnati in un settore di così grande rilevanza sotto il profilo non solo tecnico, ma anche sociale ed economico, gestito integralmente da un unico organismo, che pertanto opera in regime di monopolio, non può non preoccupare un ordine professionale direttamente coinvolto (per via delle competenze dei propri iscritti), per i risvolti di natura organizzativa ed economica che ne possono derivare.

23 Quanto sopra appare del resto in palese contrasto con la tendenza univoca e generalizzata, esistente in ambito comunitario, intesa ad evitare situazioni di monopolio e pertanto di privilegio obbligato.

24 Ciò trova riscontro già nel Trattato che istituisce la Comunità Europea (Titolo VI: Norme comuni sulla concorrenza, sulla fiscalità e sul ravvicinamento delle legislazioni. Capo I: Regole di concorrenza)

25 Orientamento della Unione Europea è quello secondo cui in una economia aperta i monopoli non sono giustificati, salvo in condizioni del tutto particolari.

26 Tali condizioni si concretizzano quando siano coinvolti servizi che possano considerarsi un diritto fondamentale (ad esempio il recapito della posta in zone geografiche accidentate).

27 Ad eccezione di tali situazioni i monopoli tendono a determinare costi elevati, spesso non accompagnati da servizi di adeguata efficienza..(*) Direttiva 80/723/CEE della Commissione del 25 giugno 1980, relativa alla trasparenza delle relazioni finanziarie fra gli Stati Membri e le loro imprese pubbliche (G.U.C.E. n. L195 del 29 luglio 1980)

28 Un sistema basato sulla conformità a criteri di qualità deve premiare (in termini di espletamento delle pertinenze professionali) i soggetti a tal fine competenti e qualificati. Non deve evidentemente indurre una condizione di privilegio soltanto per le strutture più forti sotto il profilo economico.

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