Facoltà di Psicologia. Corso di Medicina Sociale. Le Malattie Cardiovascolari: Terapia e Riabilitazione. Prof. Plinio Fabiani 3 Novembre 2008

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1 Facoltà di Psicologia Corso di Medicina Sociale Le Malattie Cardiovascolari: Terapia e Riabilitazione Prof. Plinio Fabiani 3 Novembre 2008 UTIC La Terapia Stroke Unit 1

2 Evoluzione della placca 2

3 Unità di terapia intensiva cardiologica 3

4 4

5 Ictus ischemico 5

6 Sintomi suggestivi per ictus improvvisa insensibilità o debolezza alla faccia, braccia e /o gambe specie se confinato ad un solo lato del corpo Improvvisa confusione mentale, difficoltà a parlare o comprendere Improvvisi disturbi visivi, visione doppia, offuscamento, cecità parziale ad uno od entrambi gli occhi, Improvvisa vertigine, difficoltà a camminare, perdita dell equilibrio o della coordinazione Forte, improvvisa ed inspiegata cefalea Riconoscere precocemente i sintomi per una terapia appropriata Entre 3 ore dall esordio è possibile somministrare un farmaco in grado di sciogliere il coagulo (nell infarto del cuore entro 6 ore) 6

7 Stroke Unit 7

8 Conseguenze dell Ictus Il fatto di rappresentare una delle tre maggiori cause di morte e una delle principali cause di disabilità a lungo termine, rende l ictus e la sua terapia una delle principali sfide cui la medicina contemporanea deve far fronte. Non bastasse l elevata incidenza, infatti, anche gli esiti invalidanti dell ictus rappresentano una drammatica realtà: non solo disturbi della funzione motoria o sensoriale, ma anche deficit delle funzioni neuropsicologiche, demenza e, ancora, riduzione della capacità produttiva ma anche ripercussioni sulle dinamiche familiari e relazionali. Conseguenze dell Ictus prevalenza in Italia supera gli casi e l'incidenza va oltre nuovi casi/anno rappresentano la terza causa di morte il 20% decede nel primo mese successivo all'evento ad un anno dal primo evento il tasso d'invalidità grave è del 15% e lieve del 40%, il 31% delle persone con disabilita' da ictus necessita di aiuto per la cura della persona, il 20% per la deambulazione, il 71% per la comunicazione orale; il 16 % ha una disabilita' tale da necessitare il ricovero. 8

9 Il Lobo Frontale Sindrome frontale La sindrome frontale è un quadro clinico caratterizzato da deficit cognitivi e/o disturbi comportamentali, emotivi e motori. A livello cognitivo risultano compromesse le capacità attentive e di pianificazione delle azioni. Si riscontra inoltre un inadeguato impiego di strategie di Problem Solving con tendenza alle perseverazioni nei propri errori. Si manifestano inoltre eccessiva disinibizione, instabilità affettiva, modificazioni della personalità. 9

10 La Sindrome Frontale Incapacità di astrazione e di pianificazione Perseverazioni e mancanza di flessibilità nella formulazione e nell uso di strategie cognitive Incapacità di inibire risposte comportamentali ed emotive incongrue con l ambiente e la situazione stimolo Alterazione della personalità e del tono dell umore con manifestazioni positive (stati maniacali) e/o negative (stati depressivi) emisindrome piramidale deficitaria controlaterale Il Lobo Parietale 10

11 anteriore stereoagnosia:incapacità di riconoscere al tatto le caratteristiche fisiche di un oggetto posteriore superiore (corteccia associativa) asimbolia tattile: incapacità di riconoscere oggetti pur conoscendone le caratteristiche fisiche elementari per difetto del processo di identificazione primaria postero inferiore dx: emisomatoagnosia che può arrivare alla sua espressione completa che è il neglect o Sindr. di Anton Babinski I lobi temporali 11

12 Sindrome del Lobo Temporale a- ipoacusia da danno bilaterale del lobo temporale b- afasia fluente di Wernicke(se lesa quest area) c- deficit di memoria per danno bilaterale dell ippocampo(es da encefalite,alcuni casi di alcoolismo) Il Lobo Occipitale 12

13 Sindrome del Lobo Occipitale a- emianopsia laterale omonima per danno totale, quadrantopsia laterale omonima se il danno è parziale della radiazione ottica del Gratiolet,unilaterale b- agnosia ottica: per danno delle vie ottiche associative c- paralisi di sguardo per i movimenti automatici di verticalità e lateralità degli occhi La Riabilitazione 13

14 Interventi psicosociali Problemi psicosociali comuni in pazienti arruolati in programmi di riabilitazione cardiaca. La depressione da moderata a grave si manifesta nel 10%-20% dei pazienti dopo un infarto, disordini d ansia nel 5%-10%. Circa un quarto dei pazienti non riprende l attività sessuale, e la metà la riduce dopo un infarto. Problemi familiari e coniugali ed isolamento soaciale sono comuni. Counseling ed educazione alla salute, psicoterapia e trattamento dello stress mostrano risultati promettenti nel miglioramento della qualità della vita e riduzione del distress psicosociale specialmente nelle prime fasi della convalescenza. 14

15 Interventi psicosociali I Pazienti candidati a programmi riabilitativi cardiaci dovrebbero essere valutati per: Sindrome ansiosa o depressiva Disfunzione sessuale Eccessivo distress, Correlati lavorativi, Abuso di droghe e alcol Supporto sociale inadeguato. Collegamento con Psicologi, Psichiatri, Asistenti Sociali 15

16 Riabilitazione post-ictus 16

17 Riabilitazione dopo l ictus 17

18 La qualità della vita dopo l ictus 18

19 "Sapere non è abbastanza; dobbiamo applicare. Volere non è abbastanza; dobbiamo fare." Johann von Goethe 19

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