1 - ILLUSTRAZIONE DELLE RAGIONI DELLA SCELTA DEL SITO E DELLA SOLUZIONE PROGETTUALE PROPOSTA

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2 La presente relazione illustra la proposta per la realizzazione di un Centro Residenziale di Cure Palliative Hospice di iniziativa privata, da localizzare nel territorio comunale di Campli, in località Pagannoni - Piane a Canfora, su un area di mq di superficie. Il centro sanitario si configura come un intervento unico nel territorio regionale per i programmi di cura e di diagnosi forniti, che aspira a diventare un importante polo sanitario d eccellenza non solo per l utenza locale, ma per il territorio provinciale, regionale e extraregionale. Il terreno, che verrà definitivamente acquisito con la conclusione dell iter progettuale, dalla società R.C.R. S.r.l., di cui il dottor Roberto Petrella è amministratore unico, sarà utilizzato per realizzare una struttura sanitaria interamente finanziata da fondi privati. 1 - ILLUSTRAZIONE DELLE RAGIONI DELLA SCELTA DEL SITO E DELLA SOLUZIONE PROGETTUALE PROPOSTA La Localizzazione La localizzazione di un centro sanitario è spesso problematica se pensata all interno di un tessuto urbano, soprattutto per l esigenza di protezione dal rumore cittadino che viene richiesto come requisito minimo strutturale dalle norme specifiche di settore. In questo caso, nel Comune di Campli, si è scelta un area lungo la Strada Provinciale 17a il località Piane a Canfora, strada di collegamento tra i centri di Campli e Teramo, in modo da rispondere ai requisiti richiesti per la localizzazione della struttura sanitaria garantendo così anche buoni collegamenti con il contesto urbano. La scelta del sito in una Frazione di Campli, non isolata e già urbanizzata, è giustificata dalla posizione strategica in cui viene a trovarsi attualmente l area, a distanza ottimale facilmente raggiungibile sia da nord, dal centro urbano di Campli, sia da Teramo e quindi ben collegato agli snodi viari autostradali della A/14 e A/24 - A/25 grazie alla recente realizzazione della Pedemontana Abruzzo-Marche che dal raccordo della Teramo-Mare, già favorisce e migliora il collegamento con la Val Vibrata. Nell attuale configurazione del P.R.G. in vigore nel Comune di Campli, nella zona di Pagannoni e in generale nel territorio comunale, non si sono riscontrate aree con destinazione urbanistica idonee alla realizzazione di un centro sanitario della valenza di quello proposto, con attrezzature assistenziali a livello territoriale. 1

3 La scelta del sito di Pagannoni e in particolare del lotto sulla Strada Provinciale 17a è scaturito da un attenta analisi della conformazione del terreno, che in quell area risulta pressoché pianeggiante, e soprattutto dalla facilità di collegamento viario. La collocazione di una zona che comprenda attrezzature di livello territoriale al confine sud del territorio comunale si giustifica anche nell ottica di una programmazione non limitata nel ristretto confine amministrativo dell ente locale di Campli, ma con uno sguardo attento a favorire e ricercare relazioni con i territori contermini di Teramo e della Val Vibrata, in modo da coinvolgere realtà più ampie e aree vaste al di fuori dei confini comunali. Stralcio ortofoto Individuazione area di intervento. 2 - COMPATIBILITÀ CON LE PRESCRIZIONI DEI PIANI PAESISTICI, TERRITORIALI ED URBANISTICI Il presente capitolo è finalizzato ad evidenziare la conformità del progetto ai vincoli e agli strumenti programmatici territoriali ed urbanistici insistenti sull area. In particolare, i piani, gli strumenti di pianificazione e la normativa oggetto di analisi sono stati: 2

4 - PTP - Piano Territoriale Provinciale della Provincia di Teramo; - PRP Piano Regionale Paesistico; - PAI, - Piano Assetto Idrogeologico della Regione Abruzzo; - D.Lgs. 42/ Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio artt. 136,142 e 157 vincolo paesaggistico. 2.1 Compatibilità agli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale PTP Piano Territoriale Provinciale Il Piano Territoriale della Provincia di Teramo (PTP), approvato con Delibera del Consiglio Provinciale n 20 del 30/03/2001, è redatto in conf ormità e secondo le disposizioni contenute nella L.R. 18/83 nel testo vigente. ESTRATTO PTP TAV.A3 Sistema ambientale e insediativo 3

5 L area oggetto di intervento non rientra in ambiti ed oggetti di tutela ambientale e paesaggistica. Al confine del lotto, nella zona sud-ovest è presente una scarpata che rientra nelle Aree ed oggetti di interesse biologico definiti dall Art. 5 delle Norme di attuazione del Piano Territoriale della Provincia di Teramo. (ALLEGATO TAV. A01) PRP Piano Regionale Paesistico Il Piano Regionale Paesistico vigente, approvato con deliberazioni di Consiglio Regionale n. 141/21 del 21/03/1990 e 120/34 del 1/03/1995 è, per le aree non assoggettate a vincolo paesaggistico, norma di indirizzo e di riferimento per la pianificazione sotto ordinata ai sensi dell art. 19 delle norme Tecniche di Attuazione dello stesso. Dalla cartografia regionale l area non risulta appartere a nessuna categoria di tutela e valorizzazione. Dalla cartografia di riferimento consultata dal sito del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo all indirizzo si evince che l area oggetto di intervento non è sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi degli artt. 136 e 157 del D. Lgs n. 42/04 e s.m.i.. La zona non presenta vincoli archeologici, non è zona di tutela diretta né zona di rispetto. La zona non rientra nei Siti di Interesse Comunitario (SIC), non è localizzata nelle vicinanze di siti rientranti nei SIC, non rientra in aree di collegamento ecologico funzionale e non è presente nell elenco degli habitat naturali di interesse comunitario (allegato A al DPR 357/97 modificato dal D.P.R. 12 marzo 2003 n. 120). L area di intervento non ricade in generale in: contesti connotati da una significativa integrità morfologica, cromatica, ambientale e storico architettonica, quali centri, nuclei e insediamenti di antica formazione, paesaggi rurali tradizionali soprattutto in territori collinari o montani dove è prevalente e determinante la percezione dall alto ; vicinanza a percorsi e luoghi di fruizione panoramica e paesaggistica. L area inoltre non è di elevato valore ambientale e naturalistico o risulta interessata da beni paesaggistici e/o culturali. Il sito infine non ricade entro scenari paesaggistici 4

6 connotati da elevati gradi di riconoscibilità e notorietà e non ricade all interno di siti Natura (ALLEGATO TAV. A02) PAI Piano per l Assetto Idrogeologico Il Piano per l'assetto Idrogeologico PAI, attraverso la Carta della Pericolosità, fornisce una distribuzione territoriale delle aree esposte a processi di dinamica geomorfologica, ordinate secondo classi a gravosità crescente. In particolare, sono state distinte le seguenti categorie: - pericolosità moderata - P1; - pericolosità elevata - P2; - pericolosità molto elevata - P3; - pericolosità da scarpata PS. Come si evidenzia dallo stralcio l area oggetto di intervento non è caratterizzata da categorie di pericolosità se non per la zona relativa alla Scarpata. In relazione ai Fenomeni Gravitativi e Processi Erosivi si seguono gli Indirizzi Tecnici in materia di Scarpate Allegato F delle Norme di attuazione del Piano. ESTRATTO DEL PAI - Piano per l'assetto Idrogeologico Carta della Pericolosità 5

7 Dalle indagini geologiche, per quanto attiene la scarpata, è stata individuata una fascia di rispetto che si estende dal ciglio verso l interno dell area per un ampiezza pari al doppio dell altezza della scarpata. In ogni caso la proposta edificatoria non interferisce con la fascia di rispetto individuata. (ALLEGATO TAV. A04) 6

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