Screening dell infezione tubercolare latente in operatori sanitari con QuantiFERON-TB
|
|
- Erico Paolini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 1 Screening dell infezione tubercolare latente in operatori sanitari con QuantiFERON-TB e test cutaneo tubercolinico A. Ciaschetti 1, A. Franchi 1, L. Richeldi 2, F. Rumpianesi 3, M. Meacci 3, A.Valente 1, G. Franco 1 1 Cattedra e Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Servizio di Sorveglianza Sanitaria, Azienda Ospedaliero- Universitaria Policlinico di Modena 2 Cattedra e Clinica di Malattie dell Apparato Respiratorio, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena 3 Servizio di Microbiologia e Virologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena Corrispondenza: Alessia Ciaschetti - Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - Largo del Pozzo Modena, Italy alessiaciaschetti@hotmail.com
2 2 RIASSUNTO Introduzione. Recenti linee guida (MMWR 2005) raccomandano l utilizzo del QuantiFERON-TB (QFT-TB) quale alternativa al test cutaneo tubercolinico (TCT) per lo screening dell infezione tubercolare latente (ITL) negli operatori sanitari (OS). Materiali e metodi. 590 OS sono stati sottoposti a screening dell ITL mediante l utilizzo combinato di TCT e QFT-TB; i risultati sono stati elaborati nei confronti dei principali fattori di rischio per l ITL. Risultati. Entrambi i test erano significativamente associati con la nazionalità non italiana [TCT (OR=9,17), QFT-TB (OR=3,65)], l età 45 anni [TCT (OR=1,81), QFT-TB (OR=2,36)], la storia di contatti familiari con tubercolosi (TB) [TCT (OR=2,63), QFT-TB (OR=3,37], l esposizione occupazionale a pazienti affetti da TB attiva [TCT (OR=2,14), QFT-TB (OR=1,93)]. 55 casi sono risultati discordanti (28 QFT-TB-negativi/TCT-positivi; 27 QFT-TB-positivi/TCT-negativi). Nessuno dei due test invece era associato alla mansione lavorativa, alla tipologia ed al livello di rischio tubercolare valutato nei diversi reparti di appartenenza. Conclusioni. In OS in un area a bassa incidenza di TB sia QFT-TB che TCT sono risultati principalmente associati a fattori di rischio extralavorativi (nazionalità, età, contatti familiari) rispetto ai principali determinanti del rischio occupazionale per l ITL. Parole chiave: operatori sanitari, infezione tubercolare latente, test di screening, test cutaneo tubercolinico, test immunologico, QuantiFERON-TB. ABSTRACT Background. Recent guidelines (MMWR 2005) recommend the use of QuantiFERON-TB (QFT-TB) as an alternative to the tuberculin skin test (TST) for the screening of latent tuberculosis infection (LTBI) in health care workers (HCWs). Materials and methods. 590 HCWs were screened for LTBI by TST and QFT-TB. Results were compared with risk factors for LTBI, determined by questionnaires. Results. Both tests were significantly associated with non-italian nationality [TCT (OR=9.17), QFT-TB (OR=3.65)], age 45 years old [TCT (OR=1.81), QFT-TB (OR=2.36)], history of household contacts [TCT (OR=2.65), QFT-TB (OR=3.37], occupational exposure to tuberculosis (TB) patients
3 3 [TCT (OR=2.14), QFT-TB (OR=1.93)]. 55 cases were discordant (28 QFT-TBnegatives/TCT-positives; 27 QFT-TB-positives/TCT-negatives). Both tests were not associated with workplace risk factors or TB risk level assessed in different hospital units. Conclusions. In HCWs employed in a low TB incidence area both QFT-TB and TCT were more associated with non occupational risk factors (nationality, age, household contacts) than with main determinants of workplace risk for LTBI. Key words: health care workers, latent tuberculosis infection, screening tests, blood test, tuberculin skin test, interferon-γ release assay, QuantiFERON-TB. Introduzione La tubercolosi (TB) persiste nonostante l implementazione dei piani di controllo promossi dall Organizzazione Mondiale della Sanità. Se trattare i casi di malattia attiva costituisce un intervento sanitario di primo ordine, identificare i soggetti con infezione tubercolare latente (ITL) rappresenta la strategia più efficace per il controllo e prevenzione della TB [1]. La terapia preventiva nei soggetti con recente riscontro di infezione da M. tuberculosis (MTB) ridurrebbe il rischio individuale di malattia attiva e la quota di soggetti infettati con conseguenti benefici per la sanità pubblica [2-3]. L identificazione dell ITL dovrebbe essere mirata ai gruppi a rischio della popolazione: tra questi sono compresi gli operatori sanitari (OS) esposti a MTB per i quali lo screening è raccomandato nei programmi di sorveglianza sanitaria [3-4-5]. L unico test disponibile fino al 2001 era il test cutaneo tubercolinico (TCT), un approccio semplice, sicuro, economico, ma poco specifico; ciò ha comportato criticità nell interpretazione e nella gestione dei soggetti con risultato positivo [1-2]. Da alcuni anni è disponibile il QuantiFERON-TB (QFT-TB), un test immunologico su sangue in vitro il cui utilizzo combinato con il TCT in screening di gruppi a rischio ha potuto fornire dati preliminari che indicano una maggiore sensibilità e specificità del QFT-TB
4 4 nell identificazione dei soggetti infettati, pur in assenza di un vero gold standard per la diagnosi di ITL [6-7-8]. Le più recenti linee guida internazionali, tuttavia, non sono concordi nelle procedure raccomandate per gli screening con test immunologici [7]: da una parte, i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitensi propongono l uso del QFT-TB quale test sostitutivo in tutte le circostanze in cui è utilizzato il TCT [6], dall altra il National Institute for Health and Clinical Excellence (NICE) britannico prevede l uso dei test immunologici su sangue solo per confermare un risultato positivo ottenuto con il TCT o nel sospetto di un risultato falso negativo [9]. In Italia, in carenza di linee guida nazionali e di ampi studi epidemiologici sul rapporto costo-beneficio delle diverse strategie di applicazione dei test immunologici, alcune società scientifiche raccomandano l'adozione del modello operativo proposto dal NICE [2]. L'obiettivo della presente indagine è stato quello di valutare la risposta al QFT-TB e al TCT in una popolazione di OS che operano in una struttura ospedaliera in un area a bassa incidenza di TB e di confrontarne l associazione con i principali fattori di rischio occupazionali ed extralavorativi per l ITL. Materiali e metodi 631 OS dell Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, da gennaio 2006 a luglio 2007, sono stati sottoposti all'esecuzione del test QFT-TB in occasione dei prelievi ematici effettuati nel corso della sorveglianza sanitaria; 590 OS (94%) sono stati valutati anche con il TCT. La popolazione era costituita da OS in corso di accertamento sanitario preventivo e periodico durante il suddetto periodo. Le informazioni demo-anagrafiche, sulla storia lavorativa e sui fattori di rischio occupazionali ed extralavorativi sono state raccolte dalle cartelle sanitarie dei lavoratori e mediante questionario mirato. Sulla base della valutazione del rischio di infezione tubercolare all'interno dell'azienda ospedaliera, precedentemente condotta secondo le linee guida dei CDC del 1994 [5], gli OS appartenevano
5 5 per il 91% ad unità operative (UO) classificate come UO a rischio alto [Nefrologia e Dialisi (18%), Ginecologia e Ostetricia (14%), Medicine (11%), Pronto Soccorso (10%), Tisiologia (9%) e Laboratorio di Microbiologia (2%)] e UO a rischio intermedio [Anatomia Patologica (11%), Radiologie (8%), Malattie Infettive (6%) e Laboratorio di Virologia (2%)]. Le mansioni rappresentate erano: infermieri 44%, medici 25%, tecnici (di radiologia, di anatomia patologica e di fisiopatologia respiratoria) 12%, ausiliari 11%, ostetriche 4%, biologi 2%, amministrativi 1%, studenti di vari corsi 1%. Il QFT-TB (Cellestis Limited, Canergie, Victoria, Australia) è stato eseguito e refertato secondo le modalità tecniche indicate dal produttore [10]. L esecuzione del TCT è stata condotta secondo metodo di Mantoux; la reazione cutanea veniva refertata dopo ore dall'inoculo ed interpretata secondo le raccomandazioni dell ATS/CDC (reazione positiva 10 mm di indurato) [11]. I soggetti per i quali era già documentato un risultato positivo al TCT non sono stati sottoposti a nuovo test cutaneo. Successivamente, (i) gli OS con nuovo TCT positivo sono stati sottoposti ad esame radiografico standard del torace in due proiezioni e consulenza specialistica per l eventuale terapia preventiva; (ii) gli OS con TCT negativo e QFT-TB positivo sono stati valutati solo con esame radiografico del torace. L analisi dei risultati riportati in questa indagine è relativa ai 590 OS valutati con entrambi i test, ed è stata condotta mediante il programma di SPSS, usando un modello di regressione logistica binaria per ciascuna variabile indipendente associata alla positività al TCT e al QFT-TB. Risultati La popolazione esaminata (n=590) era costituita da 95% italiani, 74% femmine, età 38 ± 9 (m ± ds) anni, 56% di soggetti vaccinati in passato con Bacillo di Calmette e Guérin (BCG) ed anzianità lavorativa in sanità di 11 ± 8 anni. La positività al QFT-TB e al TCT è stata osservata rispettivamente nel 10,7% (63/590) e nel 10,8% (64/590) degli OS. In particolare, 55 casi (9%) sono risultati discordanti (28 QFT-TB-negativi/TCT-positivi; 27 QFT-TB-
6 6 positivi/tct-negativi). Negli OS con una storia documentata di TB attiva (n=5) il QFT-TB ed il TCT risultavano positivi rispettivamente nel 100% e nel 60% dei casi. Tra gli OS vaccinati con BCG (n=333) il 10% (33/333) risultava TCT positivo (vs 12% nei non vaccinati, p non significativo), mentre il 6% (21/333) era QFT-TB positivo (vs 16% nei non vaccinati, OR=0,34, IC 95% 0,2-0,6, p=0,000). Entrambi i test erano significativamente associati con la nazionalità non italiana [TCT (OR=9,17, IC 95% 4,3-19,5, p=0,000), QFT-TB (OR=3,65 IC 95% 1,6-8,3, p=0,002)], l età 45 anni [TCT (OR=1,81 IC 95% 1,0-3,1, p=0,036), QFT-TB (OR=2,36 IC 95% 1,4-4,1, p=0,002)], la storia di contatti TB familiari [TCT (OR=2,63 IC 95% 1,0-6,9, p=0,047 ), QFT-TB (OR=3,37 IC 95% 1,3-8,4, p=0,009] e l esposizione occupazionale a pazienti affetti da TB attiva [TCT (OR=2,14 IC 95% 1,2-3,7, p=0,006), QFT-TB (OR=1,93 IC 95% 1,1-3,3, p=0,017)]. Il QFT-TB, ma non il TCT, risultava associato con la maggiore anzianità lavorativa nelle UO a rischio [QFT-TB (OR=2,54 IC 95% 1,48-4,36, p=0,001), TCT (OR=1,43 IC 95% 0,81-2,51 p non significativo)]. Nessuno dei due test risultava associato alla mansione lavorativa specifica, tipologia e categoria di rischio tubercolare valutata nelle diverse UO di appartenenza. Conclusioni Nella popolazione di OS che operano in una struttura ospedaliera situata in un area a bassa incidenza di TB sia il QFT-TB che il TCT sono risultati primariamente associati a fattori di rischio extralavorativi per l ITL, quali la provenienza da paesi a più alto rischio di trasmissione ambientale di MTB (Est Europa, Nord Africa), la maggiore età anagrafica e la storia personale di contatti stretti e prolungati con familiari affetti da TB attiva. Questi si sono confermati come i più forti determinanti del rischio di infezione in soggetti adulti sani, in condizioni socio-economiche soddisfacenti e non appartenenti ad altri gruppi a rischio della popolazione. Se assumessimo come gold standard l anamnesi personale di pregressa malattia tubercolare attiva e di contatti con pazienti TB in ambiente familiare, quali indicatori
7 7 del più alto rischio di infezione, la più forte associazione del QFT-TB rispetto al TCT con tali variabili indicherebbe di per sé una sua maggiore specificità per la diagnosi di ITL nella nostra indagine. Al contrario, l'associazione scarsa (OR=0,34) e altamente significativa (p=0,000) tra QFT-TB e precedente vaccinazione con BCG (6%) rispetto al TCT (10%) suggerisce sia il minor effetto di confondimento di tale fattore negli screening di soggetti vaccinati eseguito con test immunologico su sangue, sia un possibile effetto protettivo del BCG nei confronti dello sviluppo di infezione tubercolare nell adulto. Le difficoltà nel definire in maniera accurata le categorie ed i livelli di rischio, specialmente in materia di rischio biologico, nella conduzione di studi trasversali di epidemiologia occupazionale possono rappresentare importanti limiti ed elementi critici nella valutazione dei risultati. In attesa di studi longitudinali che valutino il valore predittivo del nuovo test e il rapporto costo-beneficio negli screening degli OS, si possono comunque rilevare aspetti vantaggiosi nell applicazione del QFT-TB nel programma di sorveglianza sanitaria, quali l elevata adesione allo screening senza necessità di un secondo accesso del lavoratore, la possibilità di testare OS poliallergici o con risposta iperergica al test cutaneo e l opportunità di inquadrare più correttamente i casi con risultati dubbi o falsamente positivi al TCT. Bibliografia 1. Richeldi L. An update on the diagnosis of tuberculosis infection. Am J Respir Crit Care Med. 2006;174(7): Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO), Società Italiana di Medicina Respiratoria (SIMeR), Associazione di Microbiologia Clinica Italiana (AMCLI) e Federazione Italiana per le Malattie Polmonari Sociali e la Tubercolosi (FIMPST). Documento sull'utilizzo dei nuovi test immunologici per la diagnosi di infezione tubercolare latente. Giugno 2006
8 8 3. Centers for Disease Control and Prevention. Targeted tuberculin testing and treatment of latent tuberculosis infection. MMWR Morb Mortal Wkly Rep 2000; 49: (RR-6): Franchi A, Banfi MB, Franco G. Appropriatezza degli interventi di prevenzione e controllo dell'infezione tubercolare nelle strutture sanitarie: revisione delle raccomandazioni ATS, CDC, OSHA. Med Lav 2003; 94,6: Centers for Disease Control and Prevention. Guidelines for preventing the transmission of Mycobacterium tuberculosis in health-care facilities. MMWR 1994; 43: Mazurek GH, Jareb J, Lobue P, et al. Guidelines for using the QuantiFERON-TB Gold test for detecting Mycobacterium tuberculosis infection. MMWR Recomm Rep 2005;54(RR- 15): Menzies D, Pai M, Comstock G. Meta-analysis: New Tests for the Diagnosis of Latent Tuberculosis Infection: Areas of Uncertainty and Recommandations for Research. Ann Intern Med 2007;146: Ferrara G, Losi M, D'Amico R, et al. Use in routine clinical practice of two commercial blood tests for the diagnosis of infection with Mycobacterium tuberculosis: a prospective study. Lancet 2006;367: National Collaborating Centre for Chronic Conditions. Tuberculosis: clinical diagnosis and management of tuberculosis, and measures for its prevention and control. London: Royal College of Physicians, American Thoracic Society/Centers for Disease Control and Prevention. Targeted tuberculin testing and treatment of latent tuberculosis infection. Am J Respir Crit Care Med 2000;161:S221-S247
PROCEDURA AZIENDALE. Prevenzione e controllo della malattia tubercolare negli operatori sanitari non esposti
REV. 0 Pag. 1 / 5 INDICE INTRODUZIONE 1. Scopo 2. Campo applicazione 3. Modalità applicative 4. Responsabilità 5. Bibliografia 6. Distribuzione rev. Data Redatto da Verificato da Approvato da 1 03.10.2011
DettagliPROTOCOLLO PER LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO DELLA TUBERCOLOSI NEGLI STUDENTI E NEI MEDICI IN FORMAZIONE SPECIALISTICA DELLA SCUOLA DI MEDICINA
P 1 di 10 PROTOCOLLO PER LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO DELLA TUBERCOLOSI NEGLI STUDENTI E NEI MEDICI IN FORMAZIONE SPECIALISTICA DELLA SCUOLA DI MEDICINA COPIA CONTROLLATA N.1 Revisione n. 0 redatta a
DettagliGRUPPO DI LAVORO SItI GISIO
Controllo dell'infezione e della malattia tubercolare all'interno delle strutture sanitarie La tubercolosi (TB) rappresenta un importante problema di sanità pubblica a livello mondiale 1-2. Per quanto
DettagliRischio biologico. Università di Modena e Reggio Emilia Cattedra di Medicina del Lavoro
Rischio biologico Università di Modena e Reggio Emilia Cattedra di Medicina del Lavoro Pertinenza L attività ospedaliera comporta un rischio di esposizione ad agenti biologici La salvaguardia della salute
DettagliHTA nel laboratorio di Microbiologia: valutazioni e validazioni nelle scelte strumentali e metodologiche Giovanni Maria Guarrera
HTA nel laboratorio di Microbiologia: valutazioni e validazioni nelle scelte strumentali e metodologiche Giovanni Maria Guarrera Direttore Medico di Presidio Direttore Unità di valutazione delle Tecnologie
DettagliTubercolosi, HIV e Migrazione: una reale emergenza? Roma, 19 maggio 2011 Istituto Superiore di Sanità
Tubercolosi, HIV e Migrazione: una reale emergenza? Roma, 19 maggio 2011 Istituto Superiore di Sanità Maria Grazia Pompa Ufficio V Malattie Infettive e Profilassi Internazionale Direzione Generale della
Dettagli6.9 - Anticipare le diagnosi e ridurre la trasmissione di HIV e TB
Codice progetto e nome 6.9 - Anticipare le diagnosi e ridurre la trasmissione di HIV e TB Descrizione Sia per l infezione da HIV sia per la tubercolosi (TB) è importante considerare che in Emilia-Romagna
DettagliTUBERCOLOSI. A C U R A D I G i o v a n n a D e F i l i p p i
TUBERCOLOSI EPIDEMIOLOGIA, DIAGNOSI, STRATEGIE DI PREVENZIONE E CONTROLLO A C U R A D I G i o v a n n a D e F i l i p p i 2018 La tubercolosi è tra le prime 10 cause di morte a livello globale 10 milioni
DettagliMorbidity and Mortality Weekly Report MMWR Dispatch Vol. 51 / 18 Dicembre 2002. Sommario
REDATTE DA GERALD H. MAZUREK MD MARGARITA E. VILLARINO MD DIVISION OF TUBERCULOSIS ELIMINATION NATIONAL CENTER FOR HIV, STD AND TB PREVENTION CENTERS FOR DISEASE CONTROL AND PREVENTION Sommario Fino al
DettagliLa Tubercolosi tra Ospedale e Territorio: novità e problematiche gestionali
INFETTIVOLOGIA: UNA DISCIPLINA IN EVOLUZIONE Sabato 18 Marzo 2017 Aula Magna Nuovo Arcispedale S. Anna Cona, Ferrara La Tubercolosi tra Ospedale e Territorio: novità e problematiche gestionali M. Lodi,
DettagliRegione Emilia Romagna
Esperienze sanitarie sul campo Regione Emilia Romagna Dott.ssa Marina Tadolini U.O. Malattie Infettive Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Alma Mater Studiorum Università di Bologna L accoglienza
DettagliMigrazione e TBC Contributo ad una stima dell impatto sul Sistema Sanitario della provincia di Catania ( ) Dott.
UOC Epidemiologia e Prevenzione - ASP 3 Catania Migrazione e TBC Contributo ad una stima dell impatto sul Sistema Sanitario della provincia di Catania (2011-2017) Dott. Gaetano Zappalà Sbarchi in Italia
DettagliQUANTIFERON (Quantiferon TB Gold Plus)
QUANTIFERON (Quantiferon TB Gold Plus) Per la piena comprensione di questo capitolo occorre prendere prima visione del capitolo Immunità di queste Pillole. Il Quantiferon TB Gold Plus è un test per la
DettagliMigrazione e approccio organizzativo per la gestione assistenziale della persona con tubercolosi
Tubercolosi, HIV e migrazione: una reale emergenza? Istituto Superiore di Sanità Roma, 19 maggio 2011 Migrazione e approccio organizzativo per la gestione assistenziale della persona con tubercolosi Stefania
DettagliTUBERCOLOSI:INDICAZIONI PER LO SCREENING Le indicazioni della Regione Lombardia
TUBERCOLOSI:INDICAZIONI PER LO SCREENING Le indicazioni della Regione Lombardia Luigi R. CODECASA Centro Regionale di Riferimeno per il Controllo della TB in Lombardia/STOP TB Italia Istituto Villa Marelli/ASST
DettagliLa prevenzione della tubercolosi tra i lavoratori della sanità
La prevenzione della tubercolosi tra i lavoratori della sanità Il controllo della tubercolosi nelle strutture sanitarie ha due obiettivi: 1. Ridurre ed azzerare il numero di infezioni, malattie e morti
DettagliVALUTAZIONE DI IMPATTO SUL SSSR DELLA DIFFUSIONE DI HBV, HCV, HIV, SIFILIDE E TUBERCOLOSI NELLA POPOLAZIONE STRANIERA DEL VENETO MARCO POLO PROJECT
VALUTAZIONE DI IMPATTO SUL SSSR DELLA DIFFUSIONE DI HBV, HCV, HIV, SIFILIDE E TUBERCOLOSI NELLA POPOLAZIONE STRANIERA DEL VENETO MARCO POLO PROJECT Dssa E.Morelli, Prof. E.Raise, Dr N.Gennaro OBIETTIVI
DettagliFORUM PA PRODURRE SALUTE: RUOLO DELLE VACCINAZIONI Roma 22 maggio Prof. Massimo Piccioni Coordinatore Generale Medico Legale INPS
FORUM PA PRODURRE SALUTE: RUOLO DELLE VACCINAZIONI Roma 22 maggio 2007 Prof. Massimo Piccioni Coordinatore Generale Medico Legale INPS 1 Competenze sanitarie che impegnano l Area Medico Legale INPS comprendono
DettagliProtocollo per lo screening del rischio biologico e la vaccinazione degli studenti della Scuola di Medicina
Protocollo per lo screening del rischio biologico e la vaccinazione degli studenti della Scuola di Medicina Versione n. 0 Data di emissione SOMMARIO 1. Oggetto e scopo Pag.2 1.1 Oggetto Pag.2 1.2 Scopo
DettagliL IGIENE DELLE MANI, SCOPERTA INCOMPRESA DEL XIX SECOLO: E OGGI?
L IGIENE DELLE MANI, SCOPERTA INCOMPRESA DEL XIX SECOLO: E OGGI? Chiara Salvia Medico in formazione specialistica in Igiene e Medicina Preventiva, Università di Modena e Reggio-Emilia Convegno AIE 19 marzo
DettagliDIAGNOSI DI TBC ATTIVA
DIAGNOSI DI TBC ATTIVA 1 Incidenza e prevalenza della TBC nel mondo Nel 2007 nel mondo vi sono stati 9.270.000 nuovi casi di TBC (attiva): tra questi il 14,8 % (1.370.000) è a carico di individui HIV positivi
DettagliQUANTIFERON TEST Che cos è il Quantiferon test? Cosa misura il Quantiferon test? Quali informazioni si ottengono con il Quantiferon test?
QUANTIFERON TEST Che cos è il Quantiferon test? Il Quantiferon TB-2G è un test che si esegue su sangue venoso utile per: la diagnosi differenziale fra tubercolosi polmonare attiva ed infezione da micobatteri
DettagliLA SALUTE DEGLI ITALIANI NEI DATI DEL CNESPS
Roma 16-17 giugno 2011 LA SALUTE DEGLI ITALIANI NEI DATI DEL CNESPS Epidemiologia dell epatite B in Italia dopo l introduzione della vaccinazione universale per HBV Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza
DettagliVaccinazione antinfluenzale
Vaccinazione antinfluenzale L'influenza costituisce un rilevante problema di sanità pubblica in particolare per le possibili gravi complicanze nei soggetti a rischio (anziani e portatori di alcune patologie
DettagliLe infezioni trasmissibili con la trasfusione: rischio residuo in Italia Claudio Velati Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia
Le infezioni trasmissibili con la trasfusione: rischio residuo in Italia Claudio Velati Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia 20 DICEMBRE 2018 - Roma LA SORVEGLIANZA LA DELLE DELLE
DettagliCaso sospetto/caso accertato: Importanza della diagnostica e necessità di un approccio interdisciplinare
Caso sospetto/caso accertato: Importanza della diagnostica e necessità di un approccio interdisciplinare Dr. Luciano Attard U.O. Malattie Infettive Policlinico Ospedaliero Universitario S.Orsola Malpighi
DettagliScuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro (durata corso: 4 anni)
Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro (durata corso: 4 anni) Dipartimento di Scienze Biomediche Metaboliche e Neuroscienze Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Coordinatore Prof.
DettagliRoma. 31 maggio Giornata mondiale contro il fumo
Roma 31 maggio 2012 Giornata mondiale contro il fumo Ruolo dello Pneumologo nella prevenzione e trattamento del tabagismo Prof. Giuseppe Di Maria Presidente S.I.Me.R. - Università di Catania Prevalenza
DettagliQUESTIONARIO di VALUTAZIONE dell APPRENDIMENTO
QUESTIONARIO di VALUTAZIONE dell APPRENDIMENTO Il questionario consente di valutare il grado di apprendimento dei discenti. Ogni domanda fa riferimento a passaggi chiave del percorso formativo, pertanto
DettagliCommissione Regionale Farmaco (D.G.R. 1209/2002)
Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 1209/2002) Documento relativo a: BUDESONIDE + FORMOTEROLO SALMETEROLO XINAFOATO + FLUTICASONE PROPIONATO usi appropriati delle associazioni di farmaci steroidei e
DettagliXXXVI Convegno AIE-Bari Ottobre 2012
L ACCESSO AL PRONTO SOCCORSO DI BAMBINI NEL PRIMO ANNO DI VITA IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA: EFFETTO DELLA CITTADINANZA E DEL TITOLO DI STUDIO DELLA MADRE Laura Bonvicini 1, Stefania D Angelo 1, Paola
DettagliCORSO DI FORMAZIONE. Attualità in tema di clinica e profilassi della Tubercolosi
Dipartimento di Sanità Pubblica Servizi Igiene Pubblica CORSO DI FORMAZIONE Attualità in tema di clinica e profilassi della Tubercolosi 19 Dicembre 2008 Ospedale Magati Sala Dr. Remo Lasagni Scandiano
DettagliOBIETTIVO SPECIFICO 4: Esposizioni ambientali ed effetti sulla salute della popolazione e dei lavoratori. Scala sub-urbana.
OBIETTIVO SPECIFICO 4: Esposizioni ambientali ed effetti sulla salute della popolazione e dei lavoratori. Scala sub-urbana. Dati sanitari dello Studio Longitudinale di Pisa/Cascina Istituto di Biomedicina
DettagliFocolaio epidemico di Tubercolosi a Motta di Livenza. Motta di Livenza, 18 marzo 2019
Focolaio epidemico di Tubercolosi a Motta di Livenza Motta di Livenza, 18 marzo 2019 La Tubercolosi dr.ssa Maria Dalmanzio Motta di Livenza, 18 marzo 2019 Cos è la malattia? La Tubercolosi è una malattia
DettagliTubercolosi : sorveglianza sanitaria. Milano, 04/12/2017 AS Mainardi Giulia
Tubercolosi : sorveglianza sanitaria Milano, 04/12/2017 AS Mainardi Giulia L ASSISTENTE SANITARIO nella Struttura di UOC Medicina Preventiva nelle Comunità Malattie Infettive Tutela della salute del singolo
DettagliPrevenzione d infezioni trasmissibili: esperienze sul campo
Genova, 4 aprile 2017 Sessione I Il medico competente e il rischio verso terzi Prevenzione d infezioni trasmissibili: esperienze sul campo Guglielmo Dini Dipartimento Scienze della Salute Scuola di Scienze
DettagliLa tubercolosi (TBC) in età pediatrica, soprattutto nei bambini < 5 anni di età, è considerata un
LA TUBERCOLOSI A SCUOLA Leila Bianchi, Claudia Fancelli Ospedale Pediatrico Anna Meyer Dipartimento di Scienze per la Salute della Donna e del Bambino - Università degli Studi di Firenze La tubercolosi
DettagliFine del Pap test dopo il vaccino?
Lugano 10 Settembre 2015 PAP-test, HPV e vaccino: cosa sta cambiando Fine del Pap test dopo il vaccino? Luca Mazzucchelli Istituto Cantonale di Patologia, Locarno Caso Clinico Ragazza di 19 anni, primo
DettagliEsperienze di successo per la promozione della vaccinazione negli operatori sanitari
Esperienze di successo per la promozione della vaccinazione negli operatori sanitari a cura di: Vittorio Gattini UO Medicina Preventiva del Lavoro AZIENDA OSPEDALIERO- UNIVERSITARIA PISANA Gli OS rappresentano
DettagliDonatella PLACIDI Università degli Studi di Brescia ASST Poma di Mantova
Donatella PLACIDI Università degli Studi di Brescia ASST Poma di Mantova PREMESSA: sorveglianza sanitaria di studenti/tirocinanti ricerca sistematica di condizioni di suscettibilità attività svolte durante
DettagliEMMA MONTELLA INFORMAZIONI PERSONALI
EMMA MONTELLA INFORMAZIONI PERSONALI Nome MONTELLA EMMA Indirizzo Via Sodani n 5 Sant Anastasia (NA) 80048 Telefono (+39) 3332253185-0815305077 E-mail emma.montella@unina.it Nazionalità Italiana Data di
DettagliLa situazione epidemiologica in Emilia-Romagna. Erika Massimiliani Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica Regione Emilia-Romagna
La situazione epidemiologica in Emilia-Romagna Erika Massimiliani Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica Regione Emilia-Romagna CONTESTO EPIDEMIOLOGICO MONDIALE, EUROPEO E ITALIANO Global summary
DettagliPASSI e vaccinazioni: un focus su antinfluenzale e antirosolia
PASSI e vaccinazioni: un focus su antinfluenzale e antirosolia Erika Massimiliani Vaccinazione antinfluenzale 1 L influenza L'influenza costituisce un rilevante problema di sanità pubblica in particolare
DettagliDipartimento di Samità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma
I bias negli studi epidemiologici. Elementi di statistica descrittiva ed inferenziale.l epidemiologia sperimentale Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it Dipartimento di Samità Pubblica e Malattie Infettive
DettagliMetodologie e strumenti dell epidemiologia analitica Le misure di associazione Paolo Villari
Metodologie e strumenti dell epidemiologia analitica Le misure di associazione Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma CONTENUTI
DettagliEpidemiologia dell infezione da HIV
Epidemiologia dell infezione da HIV Laura Camoni Centro Operativo AIDS Istituto Superiore di Sanità Diagnosi di AIDS - decessi AIDS correlati Dal 1982 sono stati notificati 64.898 casi di AIDS e
DettagliL importanza della diagnosi molecolare
Workshop Sorveglianza delle Malattie batteriche invasive Istituto Superiore di Sanità Roma 28-29/02/2012 L importanza della diagnosi molecolare Chiara Azzari Clinica Pediatrica II Università di Firenze
DettagliOggi. Nuovi strumenti per una migliore diagnosi dell infezione tubercolare latente
Oggi Vol. 97, N. 3, Marzo 2006 Pagg. 123-128 Nuovi strumenti per una migliore diagnosi dell infezione tubercolare latente Giovanni Ferrara, Monica Losi, Pietro Roversi, Leonardo M. Fabbri, Luca Richeldi
DettagliUso dei farmaci nel paziente diabetico
PREVENIRE LE COMPLICANZE DEL DIABETE: DALLA RICERCA DI BASE ALL ASSISTENZA ASSISTENZA Uso dei farmaci nel paziente diabetico Giampiero Mazzaglia Agenzia Regionale di Sanità Toscana & Società Italiana di
DettagliChiarimenti e precisazioni in merito al
REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO SANITÀ ASSISTENZA DIREZIONE SANITÀ PUBBLICA SETTORE IGIENE E SANITÀ PUBBLICA Chiarimenti e precisazioni in merito al "Protocollo per la prevenzione della TB Umana in Piemonte"
DettagliMigrazione e contesto socio-economico
Migrazione e contesto socio-economico Costruzione degli strumenti di raccolta dati e analisi Matteo Morandi Area Rischio Infettivo Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale Scaletta Determinanti socio-economici
DettagliASL ROMA 1 PRESIDIO OSPEDALIERO SAN FILIPPO NERI UOC DIREZIONE SANITARIA DI PRESIDIO
ASL ROMA PRESIDIO OSPEDALIERO SAN FILIPPO NERI UOC DIREZIONE SANITARIA DI PRESIDIO REPORT SORVEGLIANZA ATTIVA TUBERCOLOSI - Anno 20 DESCRIZIONE Complessivamente nel 20 sono stati diagnosticati e notificati
DettagliIl problema della late presentation in Emilia Romagna
Il problema della late presentation in Emilia Romagna Laura Sighinolfi U.O.Malattie Infettive Azienda Ospedaliero Universitaria Ferrara Late diagnosis, 2016, EU/EEA 2016-29444 casi % persons with CD4
DettagliCasi di tubercolosi familiare prevenzione nelle scuole
Casi di tubercolosi familiare prevenzione nelle scuole Ponte di Piave 17 dicembre 2012 Cosa è successo Il 6 dicembre è stato segnalato un sospetto caso di TB in una donna i controlli successivi hanno identificato
DettagliAGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014
AGGIORNAMENTO SULL ANDAMENTO DEL MORBILLO IN EMILIA-ROMAGNA 1 GENNAIO 31 MAGGIO 2014 MORBILLO Il presente rapporto mostra i risultati del Sistema di Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia
DettagliIl codice della giornata è giallo
OLYMPIC WATCH Sorveglianza delle emergenze di salute pubblica Bollettino del 13 Febbraio 2006 Breve sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza nel giorno 12 febbraio 2006. Ogni giorno
DettagliFormazione Screening preoperatorio delle infezioni Screening preoperatorio colonizzazione da S. aureo Altre misure. Dora Buonfrate
Formazione Screening preoperatorio delle infezioni Screening preoperatorio colonizzazione da S. aureo Altre misure Dora Buonfrate Formazione Screening preoperatorio delle infezioni Screening preoperatorio
DettagliSISTEMA DI SORVEGLIANZA DELLA TBC - REPORT 2010
SISTEMA DI SORVEGLIANZA DELLA TBC - REPORT 2010 LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA ANATOMIA PATOLOGICA ALERT SCHEDA DI SORVEGLIANZA PNEUMOLOGO DIREZIONE SANITARIA GRUPPO DI LAVORO AZIENDALE RICERCA ATTIVA E
DettagliScreening, sensibilità e specificità di un test diagnostico, curve R.O.C., teorema di Bayes
Screening, sensibilità e specificità di un test diagnostico, curve R.O.C., teorema di Bayes Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica, Università di Verona Storia naturale di
DettagliIl codice della giornata è giallo
OLYMPIC WATCH Sorveglianza delle emergenze di salute pubblica Bollettino del 14 Febbraio 2006 Breve sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza nel giorno 13 febbraio 2006. Ogni giorno
DettagliAUDIT CLINICI E INDICATORI DI QUALITA
IL GOVERNO CLINICO DEI PROCESSI ASSISTENZIALI: DALLA TEORIA ALLA PRATICA IPASVI Brescia, 08 ottobre 2011 AUDIT CLINICI E INDICATORI DI QUALITA Dott.a Patrizia Bevilacqua SITR P.O. Montichiari A.O. Spedali
DettagliLe attività per l aggiornamento dei professionisti del sistema di sorveglianza ostetrica ISS-Regioni
XXI Congresso Andria "INSIEME PER LE MADRI. Emorragia del post partum in Italia: dai dati alle linee guida" Rimini, 24 settembre 2016 Le attività per l aggiornamento dei professionisti del sistema di sorveglianza
DettagliASL ROMA 1 PRESIDIO OSPEDALIERO SAN FILIPPO NERI UOC DIREZIONE SANITARIA DI PRESIDIO
ASL ROMA PRESIDIO OSPEDALIERO SAN FILIPPO NERI UOC DIREZIONE SANITARIA DI PRESIDIO REPORT SORVEGLIANZA ATTIVA TUBERCOLOSI - Anno 206 DESCRIZIONE Complessivamente nel 206 sono stati diagnosticati e notificati
DettagliSPOTTING SEPSIS IN ER: I RISULTATI DEL PROGETTO "NETWORKING SEPSIS PER MIGLIORARE LA GESTIONE DELLA SEPSI IN AREA DI EMERGENZA"
26/05/2018 Dott.ssa Paola Noto- Dott. Giuseppe Carpinteri Medicina e Chirurgia d Accettazione e d Urgenza Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Vittorio Emanuele Catania SPOTTING SEPSIS IN ER:
DettagliLe nuove Linee Guida europee Quali prospettive per i programmi italiani. Guglielmo Ronco CPO Piemonte
Le nuove Linee Guida europee Quali prospettive per i programmi italiani Guglielmo Ronco CPO Piemonte NUMBER OF CASES OF INVASIVE CERVICAL CANCER BY SCREENING GROUP AND ROUND HPV group Cytology group p
DettagliMANAGEMENT OF CARDIOTOXICITY: ORGANIZATIONAL PROPOSALS
MANAGEMENT OF CARDIOTOXICITY: ORGANIZATIONAL PROPOSALS The General practitioner: is he in charge for long-term follow-up? ANDREA PIZZINI FIMMG - SIMG 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Studio retrospettivo
DettagliScuola di specializzazione in MEDICINA DEL LAVORO.
Scuola di specializzazione in MEDICINA DEL LAVORO. La Scuola di specializzazione in Medicina del Lavoro afferisce all Area Servizi clinici sotto area Servizi clinici organizzativi e della sanità pubblica,
DettagliSEDE E CONTATTI. afferente al Dipartimento Medicina di Laboratorio. Direttore Struttura Complessa: Prof.ssa Rossana CAVALLO. Ospedale Molinette
afferente al Dipartimento Medicina di Laboratorio Direttore Struttura Complessa: Prof.ssa Rossana CAVALLO SEDE E CONTATTI Ospedale Molinette - Ingresso: Corso Bramante, 88-10126 Torino - Studio Direttore:
DettagliRegolamento Didattico. Scuola di Specializzazione in Malattie infettive
Regolamento Didattico Scuola di Specializzazione in Malattie infettive 1 Piano degli studi I anno S.S.D. CFU Scienze di base 1 MED/01, MED/07 3 Clinica Medica 1 MED/07, MED/09, MED/15, MED/06 49,MED/17
DettagliTBC: MAI ABBASSARE LA GUARDIA
TITOLO TBC: MAI ABBASSARE LA GUARDIA PROGETTAZIONE E PRODUZIONE PROVIDER ECM CREDITI FORMATIVI MODALITÀ DI FRUIZIONE CURATORI E RESPONSABILI SCIENTIFICI ESPERTI DEI CONTENUTI E COLLABORAZIONI Oriente s.r.l
DettagliSCREENING TUBERCOLOSI & D.O.T. TRA IMMIGRATI E FASCE DI POPOLAZIONI A RISCHIO: L ESPERIENZA DELL ULSS 20
SCREENING TUBERCOLOSI & D.O.T. TRA IMMIGRATI E FASCE DI POPOLAZIONI A RISCHIO: L ESPERIENZA DELL ULSS 20 Dott.sa Emma Conti METODI DI SCREENING Test intradermico secondo Mantoux (TST) La Mantoux è positiva
DettagliFACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA
FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA Corso di Laurea Magistrale in Medicina Veterinaria Tesi di laurea: Valutazione ecografica delle strutture ombelicali del puledro: studio epidemiologico e presentazione di
Dettagli!"#$%#&%'%#"#($&)*$%+
!"#$%&'(#&'&)&)*&)#$%&+#,$#)-,''&*./&).**".00#0/&$+.!"#$%#&%'%#"#($&)*$%+ /'#)"01$%#2$# 3"("2$40"#'.55"# 065-$2$&)$35$'"($.-7#2.5# &$&-.0"#&"'$-"($%# "--6"5.#!"#$%&''()&,"-.($'"#!"&$" *+$,-'./-0$ 1-0+0)-.0$23&'40$
DettagliGestione dei pazienti con tumore pt1. Carlo Senore
Gestione dei pazienti con tumore pt1 Carlo Senore GISCoR 2 GISCoR 3 GISCoR 4 GISCoR 5 Stage distribution of screen detected cancers By screening history Italy - 2011-2013 100% 95% 90% 85% 80% 75% 70% 65%
DettagliEpidemiologia di HIV e di AIDS in Toscana Monia Puglia e Fabio Voller Agenzia regionale di sanità della Toscana
Epidemiologia di HIV e di AIDS in Toscana Monia Puglia e Fabio Voller Agenzia regionale di sanità della Toscana Registro Regionale AIDS e Sorveglianza HIV HIV E AIDS rientrano nella Classe III delle malattie
DettagliDr.ssa Silvia Adami Area Sanità e Sociale Settore Farmaceutico-Protesica -Dispositivi medici Rio Novo Dorsoduro, Venezia
Il metodo grade Dr.ssa Silvia Adami Area Sanità e Sociale Settore Farmaceutico-Protesica -Dispositivi medici Rio Novo Dorsoduro, 3493 30123 -Venezia 1 Il metodo GRADE Il metodo GRADE (Grading of Recommendations
Dettagli3 Convegno Nazionale L appropriatezza nel Servizio Sanitario Nazionale: Condivisione di strategie tra Ospedale e Territorio
3 Convegno Nazionale L appropriatezza nel Servizio Sanitario Nazionale: Condivisione di strategie tra Ospedale e Territorio Audit clinico in medicina generale: il progetto QuADRO in Campania E. Novellino
DettagliScuola di Specializzazione in Cardiochirurgia. AREA CHIRURGICA -Classe delle Chirurgie cardio-toraco-vascolari
L/7 Scuola di Specializzazione in Cardiochirurgia AREA CHIRURGICA -Classe delle Chirurgie cardio-toraco-vascolari La classe delle CHIRURGIE CARDIO-TORACO-VASCOLARI comprende le seguenti tipologie: 1. Cardiochirurgia
DettagliE possibile migliorare il sistema di sorveglianza?
Tubercolosi e Micobatteriosi Atipiche: un impegno globale Sala dell Imbarcadero Castello Estense Ferrara 31 maggio 2018 E possibile migliorare il sistema di sorveglianza? M. Lodi, A. Califano, R. Mantovani,
DettagliMonitoraggio ambientale, monitoraggio biologico e sorveglianza sanitaria
Monitoraggio ambientale, monitoraggio biologico e sorveglianza sanitaria Fonte Malattia Esposizione Dose Interna Organo bersaglio Effetto biochimico Adverse effect Da: Foà V, Alessio L. Biological Monitoring.
Dettaglilinee guida, raccomandazioni o documento da rivedere?
XXXIII Congresso Sezione SIAAIC Toscana Firenze, 10-11 novembre 2017 BPCO e GOLD: linee guida, raccomandazioni o documento da rivedere? Massimo Pistolesi Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica
DettagliTITOLI DI STUDIO E PROFESSIONALI ED ESPERIENZE LAVORATIVE
DATI PERSONALI Cognome e nome NICOLARDI LUIGI Data di nascita 17/03/1953 Qualifica Amministrazione Incarico attuale DIRIGENTE MEDICO AZIENDA ULSS 10 VENETO ORIENTALE DIRETTORE DEL SERVIZIO IGIENE E SANITA
DettagliStato socio-economico e accesso al pronto soccorso nel primo anno di vita: i risultati dello studio NINFEA.
Stato socio-economico e accesso al pronto soccorso nel primo anno di vita: i risultati dello studio NINFEA. E. Migliore 1, C. Pizzi 1, L. Gagliardi 2, F. Rusconi 3, M. Trevisan 1, F. Merletti 1, L. Richiardi
DettagliESAMI UTILI PER LA VALUTAZIONE (CORSI INTEGRATI)
A.1 Allegato A al D.R. n. 569 del 02.05.2013 Allergologia ed Immunologia Clinica Dermatologia e venereologia Ematologia Gastroenterologia 1. MICROBIOLOGIA 1. PATOLOGIA GENERALE E MICROBIOLOGIA CLINICA
DettagliF ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE
F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome LTRLNS51R29I072Q Indirizzo 15, VIA VEGEZIO 00136 ROMA ITALIA Telefono 06 39729266 347 7733030 Fax E-mail alfoalt@tin.it ltrlns51r29i072q
DettagliAlleanza Mondiale per la Sicurezza del Paziente Alleanza Mondiale per la Sicurezza del Paziente
Alleanza Mondiale per la Sicurezza del Paziente Alleanza Mondiale per la Sicurezza del Paziente Pianificazione e Controllo Strategico Qualità e Risk Management La strategia per raggiungere gli obiettivi
DettagliIl codice della giornata è bianco
OLYMPIC WATCH Sorveglianza delle emergenze di salute pubblica Bollettino del 12 Febbraio 2006 Breve sintesi delle informazioni raccolte dal sistema di sorveglianza nel giorno 11 febbraio 2006. Ogni giorno
DettagliSituazione epidemiologica della rosolia congenita in Italia
Situazione epidemiologica della rosolia congenita in Italia Cristina Giambi Reparto Epidemiologia di Malattie Infettive, CNESPS Istituto Superiore di Sanità Sorveglianza della rosolia in gravidanza e della
DettagliFunzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza
CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza Dott.ssa Nadia Gussetti U.O. Malattie
DettagliValidazione del Sistema SISIOV. P.Mantoan - E. Schievano
Validazione del Sistema SISIOV P.Mantoan - E. Schievano Come? Attraverso il record linkage con i risultati dello studio di prevalenza effettuato nella regione Veneto nel 2003 (studio SPIN 2003) Sorveglianza
DettagliMALATTIE INFETTIVE E VACCINAZIONI
MALATTIE INFETTIVE E VACCINAZIONI Il ruolo del medico competente tra prevenzione e promozione SEMINARIO 21 maggio 2018 Sala 20 maggio 2012, ore 9.00-18.00 Viale della Fiera 8, Bologna PRESENTAZIONE I vaccini
DettagliIl primo anno di vita e la mortalità infantile
Il primo anno di vita e la mortalità infantile Ferdinando Luberto Millennium Development Goal n. 4 110 Tasso mortalità infantile M+F 100 90 80 70 60 Emilia Romagna ITALIA Nord Ovest Nord Est Centro Sud
DettagliDOCUMENTO SULL UTILIZZO DEI NUOVI TEST IMMUNOLOGICI PER LA DIAGNOSI DI INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE
DOCUMENTO SULL UTILIZZO DEI NUOVI TEST IMMUNOLOGICI PER LA DIAGNOSI DI INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE Elaborato dai Gruppi di Studio Infezioni e Tubercolosi dell Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri
DettagliIl riconoscimento dei fattori di rischio
Il riconoscimento dei fattori di rischio Associazione statistica vs associazione causale Associazione statistica: dipendenza statistica tra un determinante e una malattia, i.e. la frequenza di malattia
DettagliSISTEMA DI SORVEGLIANZA DELLA TB - REPORT 2011
SISTEMA DI SORVEGLIANZA DELLA TB - REPORT 2011 LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA ANATOMIA PATOLOGICA ALERT PNEUMOLOGO SCHEDA DI SORVEGLIANZA DIREZIONE SANITARIA GRUPPO DI LAVORO AZIENDALE RICERCA ATTIVA E GESTIONE
DettagliPrevenzione d infezioni trasmissibili: esperienze sul campo
Genova, 4 aprile 2017 Sessione I Il medico competente e il rischio verso terzi Prevenzione d infezioni trasmissibili: esperienze sul campo Mauro Piccinini Dipartimento Scienze della Salute Scuola di Scienze
DettagliLE PRINCIPALI MALATTIE INFETTIVE CORRELATE ALLE ATTIVITA LAVORATIVE. Dr.ssa Donata Serra SPSAL MO Centro Modena, 17 novembre 2014
LE PRINCIPALI MALATTIE INFETTIVE CORRELATE ALLE ATTIVITA LAVORATIVE Dr.ssa Donata Serra SPSAL MO Centro Modena, 17 novembre 2014 OBIETTIVO DEL SEMINARIO Fornire al medico competente indicazioni sulle vaccinazioni
Dettagli