Criteri guida MINIMI della D.G.R. n. 48/31. Per approfondimenti:
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- Ferdinando Spina
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1 Criteri guida MINIMI della Per approfondimenti:
2 E inquinamento luminoso l alterazione l della quantità naturale di luce presente nell ambiente notturno Ogni forma di irradiazione di luce artificiale che si disperda al di fuori delle aree cui essa è funzionalmente dedicata e, in particolar modo, se orientata al di sopra della linea dell orizzonte.
3 L inquinamento luminoso COME SI GENERA? Luce utilizzata (riflessa verso l osservatore dalla superficie da illuminare) 2. Luce non utilizzata ed abbagliante o intrusiva 3. Luce non utilizzata, inutilmente dispersa verso il cielo
4 L inquinamento luminoso COME SI PROPAGA? = inquinamento luminoso locale, luce parzialmente diffusa in atmosfera: 1/3 si diffonde in atmosfera 2/3 sfuggono nello Spazio. 2 = inquinamento luminoso a grandi distanze, luce quasi totalmente diffusa in atmosfera La componente 2 è la più pesante perché si propaga e si diffonde integralmente per lunghi tratti dell atmosfera (200/300 Km), ed è ostacolata solo dalla curvatura terrestre.
5 LUCE E SICUREZZA La luce è ingannevole: - La luce diretta negli occhi da sensazione di tanta illuminazione, tanta luce e di sicurezza ma.. è il contrario! - La luce a norma di legge ed efficace nel suo compito da sensazione di buio ma è il contrario! Il risultato finale è evidente: + abbagliamento, - sensibilità visiva (acquit( acquità) immediata con effetti in tempi medio lunghi (anche sino a 30 minuti dopo!), - sicurezza, +LUCE=+SICUREZZA? NO Segue un esempio
6 AMBITI DI APPLICAZIONE DELLA D.g.r. 48/31 TUTTO IL TERRITORIO DELLA REGIONE SARDEGNA TUTTI I NUOVI IMPIANTI D ILLUMINAZIONE ESTERNA (A PARTE ALCUNE DEROGHE) PUBBLICO E PRIVATO PREVEDE L ADEGAMENTO DEGLI IMPIANTI NELLE FASCE DI PROTEZIONE DEGLI OSSERVATORI ASTRONOMICI E AREE NATURALI
7 PROGETTAZIONE ILLUMINOTECNICA (art. 7, comma 1 -IV) OBBLIGO DI PROGETTO ILLUMINOTECNICO. CHI LO FA? (art. 7, comma 1-IV) IL PROGETTISTA ISCRITTO A ORDINE O COLLEGIO PROFESSIONALE CON CV SPECIFICO. COSA CONTIENE IL PROGETTO? (art. 7, comma 1-IV) R. TECNICA CHE DIMOSTRA IL RISPETTO DELLA LEGGE ED I DATI FOTOMETRICI DELL APPARECCHIO UTILIZZATO. CHI LO APPROVA? (art. 5, comma 4) L UT COMUNALE LO APPROVA E LO VERIFICA. CHI LO REALIZZA COSA RILASCIA? (art. 6, comma 2) L INSTALLATORE RILASCIA L ATTESTATO DI CONFORMITA A PROGETTO E D.g.r. 48/31. CHI SONO I RESPONSABILI? IL PROGETTISTA LO E DEL PROGETTO ILL. E DEL RISULTATO FINALE SE NON RISPETTA LA LEGGE. L INSTALLATORE LO E SE NON REALIZZA L IMPIANTO COME DA PROGETTO ILL. E DA LEGGE.
8 COME ILLUMINARE QUANTO ILLUMINARE OTTIMIZZAZIONE IMPIANTO SORGENTI EFFICIENTI GESTIONE DELLA LUCE PROGETTO- PIANIFICAZIONE
9 COME ILLUMINARE 1 CONCETTO FONDAMENTALE (art. 7, comma 1, punto I) Controllo del flusso luminoso diretto Intensità luminosa massima non superiore a 0.49 cd/klm a 90 ed oltre
10 STRUMENTO: Catalogo apparecchi nel sito COME ILLUMINARE Come si verifica? 1- Leggendo le le curve fotometriche. Ma non basta! 2- Mediante la certificazione dei dati fotometrici (Es. IMQ Performance ) La L.r. 22/05 è molto chiara in tal senso!
11 Conformità Prodotto Che valore ha il certificato di conformità alla D.g..r.r 48/31? La dichiarazione dell amministratore delegato dell azienda o di chiunque, NON da garanzie di conformità alla D.g..r 48/31 e non da garanzia di conformità del prodotto!
12 Conformità Prodotto SOLO QUANTO RICHIESTO ED OBBLIGATORIO (art.7.7, comma 1, punto IV) GARANTISCE COMUNE E PROGETTISTA SULLA CONFORMITA :..contenga le misurazioni fotometriche dell'apparecchio utilizzato nel progetto esecutivo, sia in forma tabellare numerica su supporto cartaceo, sia sotto forma di file standard normalizzato, tipo il formato commerciale "Eulumdat" o analogo verificabile, ed emesso in regime di sistema di qualità aziendale certificato o rilasciato da ente terzo quali l IMQ; le stesse devono riportare inoltre la posizione di misura del corpo illuminante, l identificazione del laboratorio di misura, il nominativo del responsabile tecnico del laboratorio, e la sua dichiarazione circa la veridicità delle misure effettuate;
13 Conformità Prodotto 2) ANALISI DELLA FOTOMERIA IL SOLIDO FOTOMETRICO: La rappresentazione delle emissioni luminose di una sorgente viene rappresentato dal cosiddetto solido fotometrico. Il solido fotometrico rappresenta l insieme delle intensità luminose, espresse in vettori, così come si distribuiscono nello spazio.
14 Conformità Prodotto VERIFICA: I DATI fotometrici per gamma >90 ed oltre leggendo le tabelle fotometriche cartacee o i files eulumdat
15 Conformità Prodotto Apparecchi NON conformi alla D.g.r. 48/31
16 Esempi di Impianti Conformi alla D.g.r. 48/31 Non solo apparecchi a norma di legge => Ma anche impianti <=
17 Esempi di Impianti Conformi alla D.g.r. 48/31 Torri Faro conformi Impianto Stradale (Milano)
18 Esempi di Impianti Conformi alla D.g.r. 48/31 Centro Fiere di Bergamo IPER di Brembate Parcheggio di Linate Centro della Moda Mantova
19 Esempi di Impianti Conformi alla D.g.r. 48/31 Impianti sportivi in provincia di Bergamo Impianto degli Internazionali d Italia - Virtus Bologna
20 Esempi di ADEGUAMENTO alla D.g.r. 48/31 PRIMA DOPO. Differenza? Un impianto da 800 sfere da 150W è passato a 70W (stessa luce a terra) ma con un risparmio di Euro/anno!
21 I 5 CRITERI TECNICI DI UNA ILLUMINOTECNICA ECO-COMPATIBILE COMPATIBILE Anche i grandi stadi posso essere fatti a norma Risparmiando! Esempi di ADEGUAMENTO Stadio di Salò (Bs) Alcune cifre si passa da: - proiettori simmetrici inclinati di 60 a asimmetrici orizzontali! - 4 torri faro da 25m con 60 proiettori simmetrici a 4 torri faro con 52 proiettori asimmetrici! Risparmio energetico annuo: del 13% e costo inferiore dell impianto!
22 APPARECCHI DA USARE SOLO SE NECESSARIO LANTERNE Le LANTERNE sono un FALSO STORICO nell 80% dei casi Le LANTERNE con VETRI LATERALI si deteriorano rapidamente Esiste SEMPRE un alternativa STORICAMENTE più efficace e consona alla poco EFFICIENTE lanterna classica Non conformi conformi Alternativa
23 APPARECCHI DA NON USARE MAI SFERE Le SFERE sono l antitesi di una CORRETTA, GRADEVOLE, EFFICACE, Illuminazione di qualità Le SFERE a norma sono sempre figlie di adattamenti castranti ed hanno anch essi efficienze pessime (< 25%) ESISTE SEMPRE UN ALTERNATIVA ALLE SFERE Non conformi conformi Alternativa
24 APPARECCHI DA NON USARE NEPPURE SE VI PAGANO LUCE INDIRETTA ABBERAZIONE ILLUMINOTECNICA PER ESTERNI - Efficienza SEMPRE INFERIORE al 25% COEFF. DI MANUTENZIONE elevatissimi Alta sporcabilità/limitata durata QUALSIASI COSA E MEGLIO E PIU EFFICIENTE Non conformi conformi Alternativa
25 APPARECCHI DA NON USARE MAI INCASSI ALTRA ABBERAZIONE ILLUMINOTECNICA PER ESTERNI Utilità: nulla Efficienza illuminante: n.c. Durata: limitata Sporcabilità: elevata PERICOLOSI, ABBAGLIANTI, INUTILI, INQUINANTI, ETC.. UTILI MA SOLO PER SEGNA- LARE E DA USARE POCO Non conformi a norma (verificare se rientrano i deroga art. 9, comma 3, punto III)
26 UN PROBLEMA DI ESTETICA E DI INQUINAMENTO OTTICO DIURNO... Il vetro piano è un limite all estetica ed alla varietà? NO Lasciamo fare al corpo illuminante il suo lavoro, e lavoriamo sull estetica del sostegno che può essere anche molto decorativo e molto più d arredo che un apparecchio.
27 QUANTO ILLUMINARE 2 CONCETTO FONDAMENTALE Controllo del flusso luminoso indiretto limitandolo al minimo richiesto e previsto dalle norme tecniche di sicurezza, Art. 7, comma 1, punto III: Avere luminanza media mantenuta delle superfici da illuminare e illuminamento non superiore ai livelli minimi previsti dalle norme tecniche di sicurezza ovvero in assenza di queste, valori omogenei di luminanza media mantenuta contenuta entro il valore medio di 1 cd/m2 Oggi è fuori legge anche sovrailluminare ma soprattutto una scelta di questo tipo non è certo di qualità,, efficienza e sicurezza
28 QUANTO ILLUMINARE NORME DI RIFERIMENTO APPLICAZIONE: strade a traffico motorizzato UNI APPLICAZIONE: strade commerciali, incroci, rotatorie, sottopassi, piste ciclabili, parcheggi, aree pedonali, parchi, etc. UNI EN 13201: Norma Europea in vigore da fine 2004 APPLICAZIONE: Impianti sportivi - UNI EN APPLICAZIONE: Aree di lavoro notturne - UNI EN APPLICAZIONE: Altri ambiti - 1 cd/m2
29 OTTIMIZZAZIONE IMPIANTO 3 CONCETTO FONDAMENTALE OTTIMIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI D ILLUMINAZIONE In generale vale sempre - Art. 7, comma 1, punto III, lettera b: b. impiego, a parità di luminanza, di apparecchi che conseguano, impegni ridotti di potenza elettrica, condizioni ottimali di interasse dei punti luce e ridotti costi manutentivi. Un impianto d illuminazione d se fatto male può essere un TRIPLO debito per la comunità per oltre anni! 1- Costi di realizzazione: In impianti non ottimizzati sono di gran lunga superiori 2- Costi dell Energia: In impianti non ottimizzati crescono al crescere dei punti luce e delle potenze installate 3- Costi Manutentivi: In impianti non ottimizzati crescono al crescere dei punti luce e delle potenze installate
30 OTTIMIZZAZIONE IMPIANTO 3 CONCETTO FONDAMENTALE OTTIMIZZAZIONE STRADALE In generale vale sempre - Art. 7, comma 1, punto III, lettera b: i nuovi impianti di illuminazione stradali tradizionali, fatta salva la prescrizione dell impiego di lampade con la minore potenza installata in relazione al tipo di strada ed alla sua categoria illuminotecnica, devono garantire un rapporto fra interdistanza e altezza delle sorgenti luminose non inferiore al valore di 3,7 Scegliendo gli apparecchi oggi si possono incrementare tali rapporti sono a 5 volte. L utilizzo L di un buon apparecchio raddoppia il costo dello stesso (+150 /punto luce), ma riduce anche della metà il costo dell intero impianto (-( /punto luce)!
31 OTTIMIZZAZIONE IMPIANTO 3 a a CONCETTO FONDAMENTALE OTTIMIZZAZIONE STRADALE - CLASSIFICAZIONE UNA BUONA PARTENZA E UNA CORRETTA CLASSIFICAZIONE.COSA NON E BANALE! A titolo di esempio in ambito stradale statisticamente in un insediamento abitativo (anche per città di oltre abitanti) oltre il 70% delle strade sono di categoria F ed il 60-65% di esse prevedono luminanze medie mantenute di 0.5cd/m2 Sbagliando la classificazione oltre la metà delle strade classificabili a 0.5cd/m2 passa a un indice illuminotecnico 4 raddoppiando la luminanza richiesta e di conseguenza costi di primo impianto, energetici e manutentivi!
32 OTTIMIZZAZIONE IMPIANTO 3 CONCETTO FONDAMENTALE OTTIMIZZAZIONE DEL RESTO In generale vale sempre - Art. 7, comma 1, punto III, lettera b: c. orientamento su impianti a maggior coefficiente di utilizzazione, senza superare i livelli minimi previsti dalle normative illuminotecniche italiane ed europee in vigore alla data di pubblicazione delle presenti linee guida e garantendo il rispetto dei valori di uniformità e controllo dell abbagliamento
33 OTTIMIZZAZIONE IMPIANTO Ma non sono sufficienti le norme? Full cut-off - 100W - Tilt: 0 Strada : 2 corsie, 7 m di larghezza Requisiti illuminotecnici: (Lm=1cd/m2 Uo=0.4 Ul=0.5) - UNI10439-EN13201 Esempi di Progetti a Regola d arte (UNI EN13201): Project 1. Altezza: 8m Distanza: 14m sbraccio=0m Rapporto D/H=1.75 Potenza Installata/km: 7.1kW N Pali/km: 71 Project 2. Altezza : 8.5m Distanza: 26.6m sbraccio =0m Rapporto D/H=3.12 Potenza Installata /km: 3.8kW N Pali /km: 38 Project 3. Altezza : 7m Distanza: 30.5m sbraccio =1m Rapporto D/H=4.36 Potenza Installata /km: 3.3kW N Pali /km: 33 Risultato: il 3 è il 15% migliore del 2 progetto ed oltre il 100% migliore del 1.. tutti sono a regola d arte ma solo l ultimo a norma di legge 15/05!!!
34 ESEMPIO NON BANALE UN IMPIANTO AD ELEVATE PERFORMANCE, PER ESEMPIO CON INTERDISTANZE SUPERIORI A 4 VOLTE L ALTEZZA DEI PALI, RISPETTO AD IN IMPIANTO CON INTERDISTANZE DI 2.5 VOLTE L ALTEZZA DI UN PALO IN UN SOLO km DI STRADA PERMETTE DI: RIDURRE IL COSTO DI PRIMA INSTALLAZIONE 38 % (circa passando da un costo di circa ad un costo di ) RIDURRE IL COSTO ENERGETICO DI 1 km DI STRADA 40 % (circa 1.000/anno di risparmio sulla bolletta per la vita dell impianto pari a circa 25 anni!) RIDURRE IL COSTO DI MANUTENZIONE 40 % (circa 350/anno di risparmio per la vita dell impianto pari a circa 25 anni!)
35 SORGENTI EFFICIENTI 4 CONCETTO FONDAMENTALE Utilizzare sorgenti luminose efficienti Art. 7, comma 1, punto II: II. essere equipaggiati con lampade ad avanzata tecnologia ed elevata efficienza luminosa, quali al sodio ad alta o bassa pressione, ovvero di lampade con almeno analoga efficienza in relazione allo stato della tecnologia e dell applicazione, in luogo di quelle con efficienza luminosa inferiore. È consentito l impiego di lampade con indice di resa cromatica superiore a Ra=65, ed efficienza comunque non inferiore ai 90 lm/w, solo nell illuminazione di monumenti, edifici, aree di aggregazione e centri storici in zone di comprovato valore culturale e/o sociale ad uso esclusivamente pedonale.
36 SORGENTI EFFICIENTI IN ESTREMA SINTESI: - SI: Sodio AP e BP, - SOLO ove necessario e NON in ambito stradale: Ioduri Metallici (efficienza pari al SAP e >90lm/w) - NO: Mercurio (Dir. 2002/95/CE) e incandescenza - SI: Fluorescenza e Led compatta in ambiti limitati
37 GESTIONE DELLA LUCE 5 CONCETTO FONDAMENTALE Utilizzare sistemi per la riduzione del flusso luminoso Sistemi centralizzati di controllo del flusso luminoso Sistemi di controllo e telegestione di ciascun singolo punto luce D.g..r.r 48/31 - Art. 7, comma 1, punto V: Essere provvisti di appositi dispositivi, applicati puntualmente su ciascuna lampada o in generale sull'intero impianto, in grado di ridurre e controllare il flusso luminoso in misura superiore al 30% rispetto al pieno regime di operatività entro le ore 24 o comunque entro l orario stabilito dalle Amministrazioni Comunali; la riduzione non va applicata qualora le condizioni d'uso della superficie illuminata siano tali da comprometterne la sicurezza.
38 I 4 CRITERI TECNICI SU CUI SI FONDA LA D.G.R. N. 48/31 OTTOBRE 2001: ANAS trasferisce alle Province le competenze relative alle strade non statali RETE VIARIA COMPLESSIVA DA GESTIRE: 1350 km di strade; 12 km di gallerie illuminate IMPIANTI ELETTRICI: illuminazione, ventilazione, rilevatori OP/CO, pompe sommerse, etc. INTRODUZIONE ESTENSIVA DEI REGOLATORI DI FLUSSO LUMINOSO applicati ai singoli impianti di illuminazione pubblica consentono una riduzione della tensione di alimentazione secondo cicli programmabili o attraverso un segnale esterno VANTAGGI : RISPARMI ENERGETICI = RIDUZIONE CO 2 IN ATMOSFERA RISPARMI ENERGETICI conseguiti dai regolatori nel 1 1 semestre 2005: 33,7% (= kwh = ,00 = 115 ton CO 2 in meno emesse in atmosfera)
39 I 4 CRITERI TECNICI SU CUI SI FONDA LA D.G.R. N. 48/31 Sostituzione di lampade S.A.P 1 sem sem sem sem sem Sostituzione di reattori Sostituzione di accenditori Sostituzione di condensatori VANTAGGI : RISPARM I GESTIONALI RISPARMI GESTIONALI accensione degli impianti a tensione ridotta + regolazione tensione triplicano la vita media delle lampade (da a ore) e dei corrispondenti ausiliari elettrici Gli interventi manutentivi monitorati nel 1 semestre 2005 sono diminuiti del 50% N interventi manutentivi IN TABELLA: andamento semestrale interventi manutentivi lungo Asse Interurbano di Bergamo (consistenza: 17 quadri elettrici lampade)
40 Comune di Trezzano Rosa (Mi) Applicazione della L.R. 17/00, Il Finanziamento Tramite Terzi Uno strumento finanziario per il risparmio energetico VANTAGGI PER IL COMUNE PRIMA Nessun investimento Risparmi condivisi e garantiti Risparmi Economici: kwh/a di energia elettrica 17 KW/a di potenza +7% di illuminazione a terra Eliminate penali da cosϕ (cosϕ<0.9) passaggio da gestione ad evento a gestione programmata Risparmi Economici: Riduzione inquinamento luminoso e atmosferico Eliminazione del mercurio /anno in 15 anni DOPO
41 ESEMPI PRATICI: VILLA D OGNA D (BG) 1 paese d Europa anti inquinamento luminoso Risultati illuminazione pubblica: ZERO INQUINAMENTO LUMINOSO ZERO ABBAGLIAMENTO - 30% CONSUMI ENERGETICI + 20% INCREMENTO ILLUMINAZIONE AL SUOLO
42 FARA GERA D ADDA D PREMIO SAVE THE SKY Punti luce sostituiti circa il 98% del parco lampade RISPARMI ENERGETICI : 42%
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