Firenze aprile 2011
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- Domenica Cocco
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1 Il controllo di gestione per le IMPRESE ALBERGHIERE Terza giornata Dalla pianificazione al Controllo La gestione finanziaria Firenze aprile 2011
2 GLI OBIETTIVI DELL INCONTRO 1. Definire il Concetto di Equilibrio Finanziario 2. Introdurre la Pianificazione Finanziaria 3. Illustrare la Gestione del Capitale Circolante
3 L AZIENDA GUADAGNA, MA I SOLDI DOVE SONO?
4 Il bilancio Lo Stato Patrimoniale Liquidità immediate ATTIVITA PASSIVITA Descrizione Valore Descrizione Valore Cassa 3.000,00 Debiti v/fornitori corr ,00 Banca ,00 Debiti v/fornitori imp ,00 Passività circolanti Liquidità differite Realizzabilità Crediti v/ clienti ,00 Mutui ,00 Magazzino Materiale di consumo Dispensa ristorante ,00 TFR operai , ,00 Fondo amm. Macchinari ,00 Cantina 1.500,00 Fondo amm. Immobili ,00 Passività permanenti Immobilizzazioni o attività fisse Immobili ,00 Riserve ,00 Imm.ni Imm.li ,00 Capitale Sociale ,00 Attrezzature ,00 Capitale Netto TOTALE ,00 TOTALE PASSIVO ,00
5 Il bilancio Il conto economico Fornitori di materie e servizi Lavoratori Fattori pluriennali Finanziatori ERARIO IMPRENDITORE COSTI RICAVI Descrizione Valore Descrizione Valore Spese telefoniche 7.500,00 Ricavi da Ospitalità ,00 Variazione magazzino ,00 Ricavi da Ristorazione ,00 Acquisti fattori produttivi ,00 Ricavi da Attività Congressuale ,00 Materiali di consumo ,00 Altri ricavi ,00 Affitti passivi ,00 Consulenze esterne 5.000,00 Provvigioni ,00 Stipendi personale stagionale ,00 Lavorazioni esterne ,00 Stipendi fissi ,00 Ammortamenti ed accanton ,00 Interessi su c/c ,00 Interessi su mutui 7.500,00 Tasse ,00 Utile ,00 TOTALE COSTI ,00 TOTALE RICAVI ,00
6 IL CONTO ECONOMICO Riepiloga l andamento REDDITUALE dell azienda IN UN ARCO TEMPORALE DETERMINATO (01/01/ /12/2009) E suddiviso in componenti negative di reddito (COSTI) e componenti positive di reddito (RICAVI). La differenza tra ricavi e costi rappresenta la ricchezza prodotta (UTILE) o distrutta (PERDITA), dall azienda in un determinato periodo.
7 UTILIZZO ACQUISTI STRUTTURA OPERATIVA INDIRETTA LAVORAZIONI ESTERNE COSTI DI PRODUZIONE STRUTTURA OPERATIVA DIRETTA GESTIONE COMMERCIALIZZAZIONE GESTIONE MARKETING COSTI FISSI DI STRUTTURA AMMORTAMENTI E ACCANTONAMENTI GESTIONE NON CARATTERISTICA GESTIONE FINANZIARIA REDDITO NETTO DI ESERCIZIO AGRITURISMO VINO 0 COSTI RICAVI COSTI RICAVI COSTI RICAVI COSTI RICAVI
8 LO STATO PATRIMONIALE Rappresenta la STRUTTURA PATRIMONIALE dell azienda IN UN MOMENTO DETERMINATO (31/12/2009) E suddiviso in capitale di funzionamento (ATTIVITA o IMPIEGHI) e capitale di finanziamento (PASSIVITA o FONTI). La differenza tra attività e passività è costituita dal CAPITALE NETTO. Tale grandezza aumenta o diminuisce in relazione ai risultati prodotti dall azienda
9 E POSSIBILE METTERE IN RELAZIONE I PROSPETTI? 1. TRA DI LORO 2. NEL TEMPO
10 Il Ciclo Economico - Finanziario 3 1 Le decisioni gestionali (quanto vendere, come vendere, come produrre...) generano costi e ricavi, E che definiscono gli investimenti fissi e in circolante CONTO ECONOMICO SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVO PASSIVO Liquidità Debiti a Breve Scorte Debiti a Lungo Immobilizz. ni Mezzi propri Tot. Attivo Tot. Passivo 4 La struttura del passivo Genera Oneri Finanziari Ricavi -Utilizzo Acquisti VALORE AGGIUNTO -Gestione Comm.le -Gestione Marketing -Gestione Finanziaria MARGINE DI CONTRIBUZIONE -Costi Fissi di Gestione -Struttura Operativa REDDITO OPERATIVO - Imposte UTILE NETTO 2 Che sono misurati da entrate e uscite FUNZIONE FINANZIARIA
11 RAPPORTI TRA ELEMENTI DEL CONTO ECONOMICO E DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE NELLO STESSO MOMENTO (31/12/2009) MISURANO IL RENDIMENTO DEL CAPITALE
12 RAPPORTI TRA ELEMENTI DEL CONTO ECONOMICO NELLO STESSO MOMENTO (31/12/2009) DETERMINANO GLI INDICI DI REDDITIVITA
13 RAPPORTI TRA ELEMENTI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE IN UN DETERMINATO MOMENTO (31/12/2009) DETERMINANO GLI INDICI DI COPERTURA
14 MARGINE DI TESORERIA Liquidità immediate (cassa) Liquidità differite (crediti commerciali) Passività circolanti (debiti commerciali) Margine di tesoreria INDICI DI COPERTURA
15 IL MARGINE DI TESORERIA ATTIVO CIRCOLANTE PASSIVO CIRCOLANTE Cassa 3.000,00 Debiti v/ fornitori corr ,00 Banca ,00 Debiti v/ fornitori imp ,00 Crediti v/clienti ,00 MARGINE DI TESORERIA = 3.000,00 TOTALE ,00 TOTALE ,00
16 MARGINE DI TESORERIA MARGINE DI TESORERIA= LIQUIDITA IMMEDIATE+LIQUIDITA DIFFERITE - PASSIVITA CIRCOLANTI Indica la capacità dell azienda di far fronte, nel breve periodo, alle proprie necessità finanziarie tramite le sole liquidità, certe o assimilate
17 CAPITALE CIRCOLANTE NETTO Liquidità immediate Passività circolanti Liquidità differite Realizzabilità (magazzino) CAPITALE CIRCOLANTE NETTO INDICI DI COPERTURA
18 IL CAPITALE CIRCOLANTE NETTO ATTIVO PASSIVO Cassa 3.000,00 Debiti v/ fornitori corr ,00 Banca ,00 Debiti v/ fornitori imp ,00 Crediti v/clienti ,00 Magazzino Mat. consumo ,00 Dispensa ristorante ,00 Cantina 1.500,00 CCN = ,00 TOTALE ,00 TOTALE ,00
19 CAPITALE CIRCOLANTE NETTO Indica la capacità dell azienda di far fronte, nel breve periodo, alle proprie necessità finanziarie con le attività facilmente convertibili in moneta
20 MARGINE DI STRUTTURA Liquidità immediate Passività circolanti Liquidità differite Realizzabilità Margine di struttura Passività permanenti Immobilizzazioni o Attività fisse (terreni, immobili e macchinari) Capitale Netto INDICI DI COPERTURA
21 IL MARGINE DI STRUTTURA ATTIVO PASSIVO MARGINE DI STRUTTURA ,00 Immobilizzazioni Imm ,00 Immobili ,00 Riserve ,00 Attrezzature ,00 Capitale Sociale ,00 TOTALE ,00 TOTALE ,00
22 MARGINE DI STRUTTURA 1. Indica la capacità dell azienda di soddisfare autonomamente il capitale immobilizzato. 2. Esprime il Grado di Coerenza temporale fra Fonti ed Impieghi: 1. Se è positivo, risorse a Medio/Lungo termine finanziano attività a breve 2. Se è negativo, risorse a breve finanziano immobilizzazioni a lungo termine
23 IN CONDIZIONI DI EQUILIBRIO 1. Margine di tesoreria >0 2. Capitale circolante netto >0 (attività circolanti = due volte le passività circolanti) 3. Margine di Struttura >0 o capitale netto > immobilizzazioni nette 1. Le liquidità aziendali sono in grado di fronteggiare adeguatamente le esigenze di rimborso del passivo corrente: esiste pertanto una perfetta omogeneità temporale tra le fonti e gli impieghi. 2. Il Capitale Circolante Netto è maggiore delle immobilizzazioni nette. Ciò significa che l impresa fa ricorso a fonti di finanziamento DUREVOLI per finanziare non soltanto gli investimenti a lungo termine, ma anche una parte delle attività correnti 3. L impresa finanzia il complesso delle proprie immobilizzazioni interamente con capitale proprio.
24 INDICE PROBLEMA SOLUZIONE MARGINE DI STRUTTURA < 0 CAPITALE CIRCOLANTE NETTO < 0 MARGINE DI TESORERIA < 0 L azienda sta finanziando gli investimenti di lungo periodo con capitale di terzi. L azienda sta finanziando investimenti di lunga durata con fonti di finanziamento a breve scadenza. Quando i debiti a breve andranno in scadenza potrebbe non essere in grado di pagarli perché i capitali sono investiti in attività che non si trasformeranno in denaro in breve tempo Rischio di doversi indebitare ulteriormente. I debiti a breve scadenza sono superiori alla liquidità sommata ai crediti scadenti a breve. C è il rischio che l azienda non possa pagare i debiti di breve periodo e pertanto sarà costretta ad indebitarsi ulteriormente. Aumentare il capitale proprio Consolidare i debiti di breve termine, contraendo forme di finanziamento meno onerose Determinare il flusso di cassa futuro per prevedere il verificarsi delle eventuali crisi di liquidità. Modificare la politica commerciale Aumentare il fatturato
25 Il risultato operativo Il reddito operativo rappresenta il risultato dell azienda dato dalla gestione operativa annuale al lordo di: 1.Ammortamenti ed autofinanziamento 2.Gestione finanziaria fissa 3.Gestione straordinaria 4.Imposte RO = utile + ammortamenti + gestione straordinaria + imposte + gestione finanziaria fissa
26 Altri Indici di redditività e rendimento ROE (Return on equity) = Reddito netto Capitale netto ROS (Return on sales) = Reddito operativo Vendite ROI (Return on investment) = Reddito operativo Capitale Investito ROD (Return on debt) = Oneri finanziari Capitale di Terzi RI Rapporto di indebitamento = Capitale investito Capitale netto
27 Il concetto di leva LEVA FINANZARIA = ROI - ROD x RI LEVA OPERATIVA ROI (Return on investment) = Vendite Capitale Investito x Reddito operativo_ Vendite Rotazione dell attivo Redditività delle vendite
28 Come migliorare il ROI? 1)Migliorando la rotazione del Capitale Ridurre Attività correnti CCN Ridurre Immobilizzazioni 2)Migliorando la redditività delle vendite Aumentare Margine di contribuzione
29 La dinamica del Capitale Circolante Netto Aumento investimento in CCN in rapporto alle vendite Magazzino Crediti v/clienti Debiti v/fornitori Banche Diminuzione investimento in CCN in rapporto alle vendite Magazzino Crediti v/clienti Debiti v/fornitori Banche Peggioramento situazione di Liquidità Miglioramento situazione di Liquidità
30 La gestione delle singole componenti il CCN CREDITI Politica del credito Un cruscotto per la gestione del fido Un sistema di valutazione dell affidamento Una procedura per la gestione della politica del credito Un sistema di incentivi MAGAZZINO FORNITORI Gestione delle Scorte Utilizzo curva ABC Punti di riordino Rapporti di collaborazione Creazione di Gruppi di Acquisto...
31 La politica del Credito COS È IL CREDITO COMMERCIALE 1 Un Investimento Stabilirne la dimensione In Valore Assoluto In Rapporto al Fatturato Budget Patrimoniale 2 Un prestito alla Clientela Tecniche Utilizzate dalle Banche Criteri di Affidamento 3 Una Leva del Marketing Mix Utilizzo coerente con le altre leve Segmentazione della Clientela
32 Dobbiamo saper rispondere a queste domande 1. Quanto Credito possiamo o vogliamo concedere? 2. Quando concedere credito? 3. A chi concedere credito?
33 Credito commerciale come Investimento I crediti, a fatturato costante, mutano qualitativamente Nel tempo ma non nel loro ammontare complessivo, Cioè si rinnovano continuamente, costituendo così un Impiego stabile di capitale INVESTIMENTO Sono applicabili al credito commerciale tutte le tecniche Sviluppate per l'analisi e la valutazione degli investimenti
34 Esercitazione QUAL E IL PREZZO OBIETTIVO DELL AZIENDA NELLE SEGUENTI IPOTESI? AUMENTARE LA DILAZIONE DI PAGAMENTO DI 30 GIORNI COSTO DEL FINANZIAMENTO = 6%
35 Credito commerciale come Investimento Esercitazione Come ampliare le dilazioni di pagamento senza produrre effetti reddituali negativi P1= Po * (1+ K0* n/360) P1 = Prezzo di vendita conseguente ad un aumento dei giorni di dilazione Po = Prezzo di vendita relativo a dilazioni Standard Ko = Costo dei finanziamenti n = Giorni incrementali di dilazione
36 Esercitazione Il prezzo in presenza di dilazioni di pagamento STRAORDINARIE P1= 1,492 * [1+ (0,06 * 30/360)] P1= 1,499
37 ALCUNI INDICI DI EFFICIENZA DEL CIRCOLANTE Giorni medi di = Crediti clienti * 360 riscossione Fatturato Giorni medi di = Debiti fornitori * 360 pagamento Acquisti Rotazione del = Magazzino Utilizzo acquisti Magazzino medio ATTENZIONE ALL IVA!
38 Esercitazione Giorni medi di = * 360 = 18 riscossione Giorni medi di = * 360 = 93 pagamento Crediti e fatturato devono essere ENTRAMBI con IVA o ENTRAMBI senza IVA
39 Esercitazione Come variano i crediti nell ipotesi di un aumento del fatturato del 10%
40 Esercitazione Crediti verso clienti = Crediti verso clienti * Vendite previste finali Vendite giorni
41 Esercitazione Crediti verso clienti = * finali Crediti verso clienti = 18 * = finali
42 CONTATTI Se desideri ricevere il FILE IN EXCEL PER LE ESERCITAZIONI oppure un incontro riservato e non impegnativo sulle nostre attività di consulenza e formazione, contattaci a questi riferimenti: Brogi & Pittalis Srl Via delle Panche 79 Firenze O mail info@direzionebp.com
43 PROGRAMMARE IL FABBISOGNO FINANZIARIO E LE FONTI
44 BUDGET DELLE VENDITE BUDGET DEGLI INVESTIMENTI PROGRAMMA DI PRODUZIONE POLITICA SCORTE PF E SL POLITICHE DI CREDITO POLITICHE DI FINANZIAME NTO BUDGET LAVORAZIONI ESTERNE BUDGET COSTI VARIABILI DI FABBRICAZIONE BUDGET COSTI FISSI DI FABBRICAZIONE BUDGET RIMANENZE PF E SEMILAVORATI BUDGET DEL PERSONALE BUDGET COSTO DEL VENDUTO BUDGET COSTI COMMERCIALI BUDGET APPROVVIGIONA MENTI BUDGET ALTRI COSTI DI STRUTTURA BUDGET ALTRI COSTI DISCREZIONALI POLITICH E DI BILANCIO BUDGET ECONOMICO BUDGET DI CASSA BUDGET DEL PATRIMONIO FINALE BUDGET DI FONTI E IMPIEGHI
45 Valutare la dinamica del fabbisogno finanziario 1. Programmare la gestione economica del periodo 1. Costi fissi e variabili, diretti e indiretti 2. Margine di Contribuzione 2. Stabilire Piano degli Investimenti e Piano di Ammortamento 3. Redigere le situazioni patrimoniali prospettiche 4. Piano dei flussi monetari
46 L EVOLUZIONE DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE IN UN DETERMINATO PERIODO (01/01/ /12/2010) DETERMINA IL FABBISOGNO DI CASSA
47 L EVOLUZIONE DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E DEL CONTO ECONOMICO IN UN DETERMINATO PERIODO (01/01/ /12/2010) FABBISOGNO DI CASSA GENERAZIONE LIQUIDITA AUTOFINANZIAMENTO
48 FONTI E IMPIEGHI Il PROSPETTO FONTI E IMPIEGHI è LO STRUMENTO DI RACCORDO TRA SITUAZIONE PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO
49 FONTI Aumento di passività Aumenti di capitale netto Diminuzione di attività Fonti di gestione (MOL) Aumento di attività Diminuzione di capitale netto Diminuzione di passività Impieghi di gestione (MOL) IMPIEGHI
50 LA REDAZIONE DEL PROSPETTO DEI FLUSSI 1- CONTO ECONOMICO PREVISIONALE 3 anno COSTI 2 anno RICAVI COSTI Descrizione 1 anno Valore RICAVI Descrizione Valore Spesetelefoniche COSTI Descrizione Valore 7.500,00 Ricavidavenditavinosfuso RICAVI Descrizione Valore ,00 Variazionemagazzino Descrizione Spesetelefoniche Valore 7.500, ,00 Ricavidavenditavino Descrizione Ricavidavenditavinosfuso Valore , ,00 Acquistifattoriproduttivi ,00 Ricavidavenditauva Spese telefoniche Variazionemagazzino 7.500,00 Ricavi ,00 da vendita Ricavidavenditavino vino sfuso , , ,00 Materialidiconsumo Variazione magazzino Acquistifattoriproduttivi , , ,00 Altri ricavi Ricavi da vendita Ricavidavenditauva vino , , ,00 Affittipassivi Acquisti fattori produttivi Materialidiconsumo , ,00 Altriricavi ,00 Ricavi da vendita uva , ,00 Materiali di consumo Affittipassivi Consulenzeesterne ,00 Altri ,00 ricavi 5.000, ,00 Affitti passivi Consulenzeesterne Provvigioniagenti , , ,00 Provvigioniagenti Stipendioperaiavventizi Consulenze esterne 5.000, , ,00 Stipendioperaiavventizi Lavorazioniesterne Provvigioni agenti , , ,00 Lavorazioniesterne Stipendifissi Stipendi operai avventizi , , ,00 Lavorazioni esterne Stipendifissi Ammortamentiedaccanton , , ,00 Stipendi fissi Ammortamentiedaccanton. Interessisuc/c , , ,00 Interessisuc/c Interessisumutui Ammortamenti e accanton , , ,00 Interessisumutui Tasse Interessi su c/c , , ,00 Interessi su mutui Tasse Utile 7.500, , ,00 Tasse Utile TOTALECOSTI , , ,00 TOTALERICAVI ,00 Utile TOTALECOSTI , ,00 TOTALERICAVI ,00 TOTALE COSTI ,00 TOTALE RICAVI ,00
51 LA REDAZIONE DEL PROSPETTO DEI FLUSSI 2-SITUAZIONE PATRIMONIALE PREVISIONALE 3 ANNO ATTIVITA PASSIVITA Descrizione Valore Descrizione Valore Cassa 2 ANNO 500,00 Debitiv/fornitoricorr ,00 ATTIVITA Banca 2.500,00 PASSIVITA Debitiv/fornitoriimp ,00 Descrizione Valore Descrizione Valore 1 ANNO Cassa Creditiv/clienti 500,00 Debitiv/fornitoricorr ,00 Mutui , ,00 ATTIVITA Banca PASSIVITA 2.500,00 Debitiv/fornitoriimp. TFRoperai , ,00 Descrizione Valore Descrizione MagazzinoVinoA Valore ,00 Cassa Creditiv/clienti 3.000,00 Debiti v/fornitori MagazzinoVinoB ,00 corr. Mutui , ,00 Fondoamm.Macchine , ,00 Banca ,00 Debiti v/fornitori MagazzinoBottiglie imp. TFRoperai 1.500, ,00 Fondoamm.Immobili , ,00 MagazzinoVinoA ,00 Crediti v/clienti ,00 MagazzinoVinoB Mutui Terreni ,00 Fondoamm.Macchine , ,00 Riserve , ,00 MagazzinoBottiglie TFR operai 1.500,00 Immobili Fondoamm.Immobili , , ,00 Finanziamento soci ,00 Magazzino Vino A ,00 Macchinari ,00 Capitale Sociale ,00 Magazzino Vino B Terreni , ,00 Fondo amm. Macchine Riserve , ,00 Magazzino Bottiglie Immobili 1.500, ,00 Fondo amm. Immobili Finanziamento soci , ,00 Macchinari ,00 Capitale Sociale ,00 Terreni ,00 Riserve ,00 Immobili ,00 Finanziamento soci ,00 Macchinari ,00 Capitale Sociale ,00
52 Prospetto fonti e impieghi STRUMENTO DI RACCORDO TRA SITUAZIONE PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO STATO PATRIMONIALE 31/12/09 BUDGET FONTI IMPIEGHI ATTIVITA' Cassa/banche , , ,00 Crediti v/clienti , , ,00 Magazzino , , ,00 Totale attivo corrente , ,00 Immobilizzazioni materiali , , ,00 Immobilizzazioni immateriali , ,00 Totale immobilizzazioni , ,00 TOTALI , , , ,00 PASSIVITA' Debiti v/fornitori , , ,00 Totale passivo corrente , ,00 Debiti a m/l , , ,00 Totale mezzi di terzi , ,00 Riserve , , ,00 Finanziamento soci , , ,00 Capitale Sociale , ,00 Totale mezzi propri , ,00 Totale passivo , , , ,00
53 Piano finanziario di liquidità PIANO FINANZIARIO DELLA LIQUIDITA' 2010 FONTI DI FINANZIAMENTO Parziali Totali AUTOFINANZIAMENTO AMMORTAMENTI INDENNITA' TFR TOT.AUTOFINANZIAMENTO 0,00 AUMENTI PASSIVITA' E NETTO RISERVA LEGALE ,00 DEBITI A LUNGO TERMINE ,00 FORNITORI TOT.AUMENTI PASSIVITA' E NETTO , ,00 DIMINUZIONE ATTIVITA' IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI TOTALE DIMINUZIONE ATTIVITA' , ,00 TOTALE FONTI ,00 IMPIEGHI DI LIQUIDITA' Parziali Totali AUMENTO ATTIVITA' IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI ,00 RIMANENZE FINALI ,00 CREDITI VS CLIENTI TOTALE AUMENTO ATTIVITA' , ,00 DIMINUZIONE PASSIVITA' FINANZIAMENTO SOCI , ,00 TOTALE IMPIEGHI ,00 LIQUIDITA' GENERATA (O IMPIEGATA) Posizione finanziaria a breve inizio esercizio Posizione finanziaria a breve fine esercizio 1.500, , ,00
54 Piano finanziario di liquidità CASH FLOW RISULTATO D'ESERCIZIO AMMORTAMENTO DELL'ESERCIZIO CASH FLOW DI GESTIONE - VARIAZIONE DEBITI VS. FORNITORI ,00 VARIAZIONE DEBITI DIVERSI VARIAZIONE F. TFR VARIAZIONE CAPITALE SOCIALE - TOTALE FONTI INTERNE DI FINANZIAMENTO (A) ,00 CONTO ECONOMICO SITUAZIONE PATRIMONIALE VARIAZIONE DI CASSA 1.500,00 VARIAZIONE CREDITI VS. CLIENTI ,00 VARIAZIONE CREDITI DIVERSI VARIAZIONE INVENTARI ,00 TOTALE IMPIEGHI (B) ,00 PROFILO DI CASSA ( A - B) ,00 INVESTIMENTI ,00 DISPONIBILITA' (FABBISOGNO) DI CASSA ,00 COPERTURA FINANZIARIA VARIAZIONE DEBITI FINANZ. B.T. VARIAZIONE DEBITI FINANZ. L.T ,00 VARIAZIONE CAPITALE NETTO ,00 TOTALE ,00 PIANO INVESTIMENTI PIANO DELLE FONTI
55 Previsione mensile di entrate e uscite MESE gen-10 feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10 lug-10 ago-10 set-10 ott-10 nov-10 dic-10 INCASSI GESTIONE CORRENTE Rimesse dirette #N/D #N/D #N/D Insoluti Versamenti capitale TOTALE ENTRATE Acquisti materie prime da budget ALTRI PAGAMENTI PAGAMENTO IVA TOTALE USCITE FABBISOGNO FINANZIARIO
56 Il fabbisogno finanziario USCITE ENTRATE FABBISOGNO gen-10 feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10 lug-10 ago-10 set-10 ott-10 nov-10 dic-10 FONTI FINANZIARIE DA REPERIRE CAPITALE PROPRIO ,00 TOTALE MEZZI PROPRI 18,18% ,00 FIDO DI CASSA ,00 CREDITO COMMERCIALE BANCARIO (SBF, ANTICIPO FATTURE) ,00 TOTALE MEZZI DI TERZI 81,82% ,00 TOTALE FONTI FINANZIARIE ,0
57 IL FABBISOGNO FINANZIARIO Fabbisogno Finanziario temporaneo Capitale Circolante Commerciale Immobilizzazioni Fabbisogno Finanziario permanente
58 ESERCIZIO BUDGET PATRIMONIALE RENDICONTO FINANZIARIO CASH FLOW
59 CONTATTI Se desideri ricevere aggiornamenti su questo corso, il FILE IN EXCEL PER LE ESERCITAZIONI oppure un incontro riservato e non impegnativo sulle nostre attività di consulenza e formazione, contattaci a questi riferimenti: Brogi & Pittalis Srl Via delle Panche 79 Firenze O mail info@direzionebp.com
1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno Iva % Amm.% iva. - - - - - 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
1) Immobilizzazioni Macchinari e attrezzature di produzione 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno Iva % Amm.% iva - 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno a) 20% 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 b) 20% 33,0% 0,00 0,00
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