PROTOCOLLO D INTESA. IN MATERIA DI SICUREZZA e per l esercizio coordinato delle funzioni di polizia locale tra. la PROVINCIA DI PISA e i COMUNI di

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROTOCOLLO D INTESA. IN MATERIA DI SICUREZZA e per l esercizio coordinato delle funzioni di polizia locale tra. la PROVINCIA DI PISA e i COMUNI di"

Transcript

1 PROTOCOLLO D INTESA IN MATERIA DI SICUREZZA e per l esercizio coordinato delle funzioni di polizia locale tra la PROVINCIA DI PISA e i COMUNI di Orciano Pisano, Monteverdi M.mo, Casale M.mo, Guardistallo, Lorenzana, Riparbella, Lajatico, Montescudaio, Santa Luce, Chianni, Castellina M.ma, Montecatini Val di Cecina, Castelnuovo Val di Cecina Premesso che: la Provincia di Pisa ha costituito nel 2005 insieme ai 13 Comuni con meno di abitanti la Consulta provinciale dei piccoli Comuni nell ottica di un sistema integrato di enti locali in cui competenze, professionalità, esperienze e risorse possano essere condivise in un quadro di solidarietà complessiva; la legge regionale n. 39/2004 Norme a favore dei comuni montani e dei piccoli comuni in situazione di disagio detta disposizioni per sostenere lo sviluppo sociale e civile dei territori dei comuni montani e di minori dimensione geografica che si trovano in situazioni di disagio; la legge regionale n. 38/2001 Interventi regionali a favore delle politiche locali per la sicurezza della comunità toscana favorisce politiche integrate per la sicurezza attraverso la collaborazione istituzionale tra enti volte al miglioramento delle condizioni di sicurezza delle comunità locali; il programma di attività in questa materia, coordinato dall assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Pisa, prevede la collaborazione attiva della polizia provinciale; la legge regionale n. 10/2006 Norme in materia di polizia comunale e provinciale detta disposizioni concernenti i requisiti di uniformità per l organizzazione e lo svolgimento, anche in forma associata, delle funzioni di polizia municipale e polizia provinciale al fine di assicurarne sul territorio regionale l efficace espletamento da parte di comuni e province; la stessa legge, Pagina 1 di 6 1

2 che all art. 2 dettaglia le funzioni della Polizia Locale in genere, all art. 15 specifica che I corpi di polizia provinciale svolgono prioritariamente compiti di polizia ambientale, oltre a tutte le competenze affidate dalle vigenti disposizioni legislative. la legge regionale n. 40/2001 recante Disposizioni di riordino territoriale e di incentivazione delle forme associative dei Comuni disciplina le procedure per l adozione del programma contenente l individuazione degli ambiti territoriali e dei livelli ottimali per l esercizio associato sovracomunale di funzioni e servizi e i criteri per l incentivazione dell esercizio associato di funzioni e servizi da parte dei Comuni; tutti i Comuni aderenti alla Consulta provinciale hanno, comunque, espresso la necessità di un maggior controllo del territorio e quindi di un potenziamento della funzione di polizia locale anche attraverso la collaborazione con la polizia provinciale, nell ambito delle rispettive competenze, per garantire una maggiore sicurezza ai cittadini; questa collaborazione, che andrà ad integrare le forme di gestione associata già promosse ai sensi della legge regionale 40/2001, si concretizzerà in particolare nell esercizio coordinato delle rispettive competenze, attraverso lo scambio continuo di informazioni e la stesura coordinata dei piani operativi; le attività istituzionali delle strutture di polizia, provinciale e comunale, si sono storicamente orientate prevalentemente verso le materie per le quali i rispettivi enti avevano competenza amministrativa; è oggi accertata la consapevolezza della necessità di sviluppare attività coordinate, attraverso l uso integrato delle risorse disponibili, delle diverse specializzazioni e in un quadro di cooperazione nell esercizio delle competenze amministrative degli enti; in questo senso, l intesa non comporta una pattuizione convenzionale, ma unicamente la definizione di modalità operative e procedurali idonee a garantire il buon risultato delle attività istituzionali dei singoli enti in un quadro di sistema territoriale della Pubblica Amministrazione Locale; viste le funzioni della Provincia indicate dall art. 19 comma 1 del D.lgs 267/2000 Testo unico delle leggi sull ordinamento degli Enti Locali; 2 Pagina 2 di 6

3 considerato che per la realizzazione degli obiettivi suindicati si è ritenuto necessario procedere alla firma di un protocollo d intesa, le cui linee guida sono state messe a punto a seguito di varie sedute della Consulta, con la partecipazione dell Assessorato competente per la polizia provinciale e con i rappresentanti dei servizi comunali di polizia locale, ed il cui testo definitivo è allegato in copia per formare parte integrante del presente atto, tra i Comuni della Consulta provinciale dei piccoli Comuni e la Provincia di Pisa, fatte queste premesse, che costituiscono anch esse parte integrante dell intesa, la Provincia e i Comuni definiscono e concordano quanto segue: ART. 1 - SCOPO, FINALITA E FUNZIONI Il presente Protocollo ha per oggetto la realizzazione di iniziative che si prefiggono di sostenere lo svolgimento delle funzioni di polizia locale nei piccoli comuni, dando vita a forme articolate di cooperazione fra la Polizia Provinciale e le Polizie Municipali degli enti interessati; il Protocollo è prioritariamente finalizzato a disciplinare l attuazione di iniziative volte a individuare ed affrontare i fenomeni che incidono sulla sicurezza dei cittadini, e più in generale a migliorare l efficacia dell azione delle polizie locali in tutti i campi della loro attività a presidio delle comunità. L area di collaborazione riguarderà: a) Il potenziamento ed il miglioramento dei servizi di vigilanza e controllo sul territorio delle diverse realtà, nell ottica di realizzare un coordinato sistema di sicurezza, nel quale le azioni di tutela siano assicurate da più soggetti e da più interventi connessi tra loro; b) L attivazione di iniziative per dotarsi di piani e programmi operativi coordinati, in tutte le materie di competenze delle polizie locali, tenendo conto delle specificità del corpo, della loro specifica preparazione Pagina 3 di 6 3

4 professionale e delle risorse di cui possono disporre; c) L attivazione di iniziative di formazione e aggiornamento, idonee a favorire e accompagnare i programmi operativi. ART. 2 SISTEMI INFORMATIVI E SISTEMI DI COMUNICAZIONE INTEGRATA Le azioni coordinate di cui all art. 1 prevedono la realizzazione delle condizioni tecnologiche finalizzate a migliorare la collaborazione tra la Polizia Provinciale e le Polizie Municipali dei Comuni interessati, allo scopo di rafforzare i servizi di vigilanza e controllo sul territorio delle diverse realtà, favorendo un più celere intervento degli operatori specializzati in relazione alle diverse competenze. A tal fine la Provincia si impegna a mettere a disposizione i servizi della centrale operativa del Corpo di Polizia provinciale, nell intento di favorire l estensione dei sistemi di comunicazione diretta, all intero territorio provinciale, giusta l attuazione della legislazione regionale in materia di politiche integrate per la sicurezza. ART. 3 COMITATO TECNICO Il coordinamento operativo delle attività di cui all art. 1 è assegnato ad un Comitato Tecnico, insediato dalla Consulta; Il Comitato tecnico è presieduto dal Comandante della Polizia Provinciale ed è composto da 5 operatori facenti parte delle strutture di Polizia Municipale; Il Comitato Tecnico, sentite le esigenze espresse dai singoli Enti e tenuto conto degli indirizzi espressi dalla Consulta e delle risorse disponibili, metterà a punto il Programma Operativo, il cui testo, approvato dalla Consulta, integrerà il presente protocollo. ART. 4 PROGRAMMA OPERATIVO Il programma operativo indica gli specifici obiettivi della collaborazione; fissa le scadenze delle attività connesse agli obiettivi; indica le risorse che saranno utilizzate; 4 Pagina 4 di 6

5 stabilisce le modalità di controllo, monitoraggio e valutazione dei singoli interventi e del programma nel suo complesso; il Programma Operativo richiama le modalità di utilizzo della infrastruttura tecnologica e stabilisce le modalità dell impegno del personale di ciascun Ente, ferma restando la piena autonomia operativa dei singoli Enti. ART. 5 SCADENZA DEL PROTOCOLLO Le intese del presente protocollo avranno validità per un anno a partire dalla sottoscrizione; alla scadenza, il protocollo potrà essere rinnovato. E data facoltà a ciascun contraente di recedere in qualunque momento, previa disdetta formale sottoscritta dal rappresentante dell Amministrazione. Il presente Protocollo d Intesa entra in vigore alla data della sottoscrizione. Quanto sopra è stato letto, approvato e sottoscritto dalla Parti. Pisa, 7 giugno 2006 Il presidente della Provincia Il sindaco di Orciano Pisano Il sindaco di Monteverdi Marittimo Il sindaco di Casale Marittimo Pagina 5 di 6 5

6 Il sindaco di Guardistallo Il sindaco di Lorenzana Il sindaco di Riparbella Il sindaco di Lajatico Il sindaco di Montescudaio Il sindaco di Santa Luce Il sindaco di Chianni Il sindaco di Castellina Marittima Il sindaco di Montecatini Val di Cecina Il sindaco di Castelnuovo Val di Cecina 6 Pagina 6 di 6

LEGGE REGIONALE N. 35 DEL REGIONE TOSCANA

LEGGE REGIONALE N. 35 DEL REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE N. 35 DEL 21-06-2007 REGIONE TOSCANA Disposizioni per lo sviluppo della cooperazione tra enti locali. Modifiche alle leggi regionali 16 agosto 2001, n. 40 (Disposizioni in materia di riordino

Dettagli

Pisa, 22 gennaio Osservatorio Scolastico Provinciale Indicatori del sistema scolastico territoriale

Pisa, 22 gennaio Osservatorio Scolastico Provinciale Indicatori del sistema scolastico territoriale Pisa, 22 gennaio 2008 Osservatorio Scolastico Provinciale Indicatori del sistema scolastico territoriale Programma L Osservatorio Scolastico Provinciale: una struttura a servizio di scuole e territorio

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA PROVINCIA DI PISA OGGETTO: CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEI

REPUBBLICA ITALIANA PROVINCIA DI PISA OGGETTO: CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEI Rep. n. 30 REPUBBLICA ITALIANA UNIONE DEI COLLI MARITTIMI PISANI PROVINCIA DI PISA OGGETTO: CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEI SERVIZI DEMOGRAFICI. L anno duemilaquindici, il giorno dodici del mese

Dettagli

INTEGRAZIONE ALL ACCORDO DI PROGRAMMA DEL PIANO DI ZONA PER L ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2017 DEL DISTRETTO N.

INTEGRAZIONE ALL ACCORDO DI PROGRAMMA DEL PIANO DI ZONA PER L ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2017 DEL DISTRETTO N. INTEGRAZIONE ALL ACCORDO DI PROGRAMMA DEL PIANO DI ZONA 2009-2011 PER L ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2017 DEL DISTRETTO N. 1 IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 8 NOVEMBRE 2000, N. 328 E DELLA LEGGE

Dettagli

CITTA' DI COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI CARPI CAMPOGALLIANO NOVI SOLIERA

CITTA' DI COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI CARPI CAMPOGALLIANO NOVI SOLIERA CITTA' DI COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI CARPI CAMPOGALLIANO NOVI SOLIERA INTEGRAZIONE ALL ACCORDO DI PROGRAMMA DEL PIANO DI ZONA 2009-2011 PER L ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO BIENNALE 2013-2014 DEL

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE, ANCI PIEMONTE E CITTA DI TORINO

PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE, ANCI PIEMONTE E CITTA DI TORINO Coordinamento Regionale Informagiovani del Piemonte PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE, ANCI PIEMONTE E CITTA DI TORINO PER LA FORMALIZZAZIONE DEL COORDINAMENTO REGIONALE DEGLI INFORMAGIOVANI DEL

Dettagli

Convenzione Quadro di collaborazione tra Regione Liguria e Ispettorato Territoriale per la Liguria del Ministero dello Sviluppo Economico

Convenzione Quadro di collaborazione tra Regione Liguria e Ispettorato Territoriale per la Liguria del Ministero dello Sviluppo Economico Convenzione Quadro di collaborazione tra Regione Liguria e Ispettorato Territoriale per la Liguria del Ministero dello Sviluppo Economico Tra La Regione Liguria ( nel prosieguo definita "Regione") con

Dettagli

Valori Agricoli Medi della provincia. Annualità 2010

Valori Agricoli Medi della provincia. Annualità 2010 REGIONE AGRARIA N : 1 REGIONE AGRARIA N : 2 N. 1 N. 2 Comuni di: CASCIANA TERME, CAPANNOLI, CRESPINA, FAUGLIA, LARI, LORENZANA, MONTOPOLI IN VAL D`ARNO, PALAIA, PECCIOLI, SAN MINIATO, TERRICCIOLA Comuni

Dettagli

ACCORDO DI PROGRAMMA PER L ADOZIONE DEL PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE E DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 DEL DISTRETTO N.

ACCORDO DI PROGRAMMA PER L ADOZIONE DEL PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE E DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 DEL DISTRETTO N. ACCORDO DI PROGRAMMA PER L ADOZIONE DEL PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE 2009-2011 E DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 DEL DISTRETTO N. 1 DI CARPI E DEI COMUNI DELL'UNIONE TERRE D'ARGINE IN

Dettagli

CONVENZIONE TRA PREMESSO CHE

CONVENZIONE TRA PREMESSO CHE Questura di Firenze CONVENZIONE TRA INAIL - DIREZIONE REGIONALE PER LA TOSCANA, con sede in Firenze, Via Bufalini n.7, rappresentata dal dott. Giovanni Asaro, nato a Trapani il 16.02.59 nella sua qualità

Dettagli

Linee Guida ANNO 2012 PROMOZIONE DEL TERZO SETTORE

Linee Guida ANNO 2012 PROMOZIONE DEL TERZO SETTORE Linee Guida ANNO 2012 PROMOZIONE DEL TERZO SETTORE Modalità e criteri dei controlli sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto di notorietà. Si richiamano: Testo Unico

Dettagli

11. Mobilità, Incidenti stradali, Trasporti

11. Mobilità, Incidenti stradali, Trasporti 11. Mobilità, Incidenti stradali, Trasporti MOBILITA' Tavola 11.1 Indicatori di dotazione infrastrutturale per categoria di infrastrutture e per provincia - Anno 2009 (n.i. Italia=100) Tavola 11.2 Parco

Dettagli

ACCORDO DI RETE PER LA COSTITUZIONE DELLA RETE ITALIANA ISTRUZIONE DEGLI ADULTI PER L APPRENDIMENTO PERMANENTE RIDAP

ACCORDO DI RETE PER LA COSTITUZIONE DELLA RETE ITALIANA ISTRUZIONE DEGLI ADULTI PER L APPRENDIMENTO PERMANENTE RIDAP ACCORDO DI RETE PER LA COSTITUZIONE DELLA RETE ITALIANA ISTRUZIONE DEGLI ADULTI PER L APPRENDIMENTO PERMANENTE RIDAP Bologna, 27 ottobre 2015 Visto l'art. 15 della Legge n. 241/1990 che dispone : le pubbliche

Dettagli

la L.R. 21 aprile 1999, n.3 Riforma del sistema regionale e locale capo III: Istruzione e formazione professionale;

la L.R. 21 aprile 1999, n.3 Riforma del sistema regionale e locale capo III: Istruzione e formazione professionale; ALLEGATO ALLA D.C. N. 81 DEL 27.11.2002 PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA PROVINCIA DI BOLOGNA, I COMUNI E LE ISTITUZIONI SCOLATICHE DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L EMILIA ROMAGNA

Dettagli

CONVENZIONE PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE E PER L ORGANIZZAZIONE DEI RELATIVI SERVIZI

CONVENZIONE PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE E PER L ORGANIZZAZIONE DEI RELATIVI SERVIZI CONVENZIONE PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE E PER L ORGANIZZAZIONE DEI RELATIVI SERVIZI Art. 1 - Oggetto della convenzione I Sindaci dei comuni di: Arcene, Azzano San Paolo, Boltiere,

Dettagli

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA CONFCOOPERATIVE TOSCANA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA CONFCOOPERATIVE TOSCANA PROTOCOLLO DI INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA (di seguito denominato USR) e CONFCOOPERATIVE TOSCANA (di seguito denominata CONFCOOPERATIVE) Rafforzare il rapporto tra scuola e mondo

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA. tra Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Viterbo e Ordine/associazione/ Alternanza Scuola lavoro

PROTOCOLLO DI INTESA. tra Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Viterbo e Ordine/associazione/ Alternanza Scuola lavoro PROTOCOLLO DI INTESA tra Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Viterbo e Ordine/associazione/ Alternanza Scuola lavoro La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di

Dettagli

Comune di Fucecchio ACCORDO

Comune di Fucecchio ACCORDO ACCORDO TRA I COMUNI DELLA ZONA DEL VALDARNO INFERIORE COMUNE DI SAN MINIATO COMUNE DI SANTA CROCE SULL ARNO COMUNE DI CASTELFRANCO DI SOTTO COMUNE DI FUCECCHIO COMUNE DI MONTOPOLI IN VALDARNO AI SENSI

Dettagli

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEI SERVIZI INFORMATICI E TELEMATICI

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEI SERVIZI INFORMATICI E TELEMATICI CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEI SERVIZI INFORMATICI E TELEMATICI L anno duemilaundici e questo giorno del mese di in Montescudaio nella sede dell Unione dei Colli Marittimi Pisani TRA 1. Fabrizio

Dettagli

I distretti urbani del commercio. SCHEMA Regolamento attuativo dell art. 16 della L. R. 1 agosto 2003 n. 11

I distretti urbani del commercio. SCHEMA Regolamento attuativo dell art. 16 della L. R. 1 agosto 2003 n. 11 I distretti urbani del commercio SCHEMA Regolamento attuativo dell art. 16 della L. R. 1 agosto 2003 n. 11 Sommario Art. 1 Oggetto del regolamento...3 Art. 2 Obiettivi...3 Art. 3 Caratteristiche dei distretti...3

Dettagli

Allegato 1 PROVINCIA DI PISA AVVISO

Allegato 1 PROVINCIA DI PISA AVVISO AVVISO PROVINCIA DI PISA PER L ISCRIZIONE CON REGISTRAZIONE PROVVISORIA ALL ELENCO DELLE AGENZIE FORMATIVE PUBBLICHE E PRIVATE OPERANTI NEL SETTORE DELL EDUCAZIONE NON FORMALE DEGLI ADULTI Articolo 1 Finalità

Dettagli

Il giorno.., presso sono presenti il Sindaco del Comune di Venezia ed il Presidente dell Unione dei Comuni del Miranese:

Il giorno.., presso sono presenti il Sindaco del Comune di Venezia ed il Presidente dell Unione dei Comuni del Miranese: CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI VENEZIA E L UNIONE DEI COMUNI DEL MIRANESE PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DELLE FUNZIONI DI POLIZIA LOCALE E DI SICUREZZA URBANA Il giorno.., presso sono presenti il Sindaco

Dettagli

Protocollo Quadro d'intesa tra la Regione Emilia-Romagna e la Direzione Regionale del Lavoro per l Emilia Romagna

Protocollo Quadro d'intesa tra la Regione Emilia-Romagna e la Direzione Regionale del Lavoro per l Emilia Romagna Allegato parte integrante - 1 Protocollo Quadro d'intesa tra la Regione Emilia-Romagna e la Direzione Regionale del Lavoro per l Emilia Romagna La Regione Emilia-Romagna rappresentata dal Presidente Vasco

Dettagli

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO TRIBUTI LOCALI

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO TRIBUTI LOCALI CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO TRIBUTI LOCALI L anno duemilaundici e questo giorno del mese di in Montescudaio nella sede dell Unione dei Colli Marittimi Pisani TRA 1. Fabrizio Burchianti,

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Alternanza Scuola lavoro

PROTOCOLLO D INTESA. Alternanza Scuola lavoro PROTOCOLLO D INTESA tra Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Verona e Ufficio per l Ambito Territoriale VII Verona dell Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto Alternanza Scuola

Dettagli

COMUNITA MONTANA VALLE TROMPIA REGOLAMENTO DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO

COMUNITA MONTANA VALLE TROMPIA REGOLAMENTO DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO COMUNITA MONTANA VALLE TROMPIA REGOLAMENTO DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO approvato con delibera Assembleare n. 57 del 22.10.1992 del e modificato con delibera Assembleare n. 12 del 6 aprile 1998 INDICE ART.

Dettagli

Accordo di collaborazione di

Accordo di collaborazione di Accordo di collaborazione di Sperimentazione per la gestione condivisa di attività in acqua di tipo ludico motorio in favore di persone disabili della Zona Pisana L anno duemilaquindici, il giorno del

Dettagli

Stock dei disponibili per sesso, specifica in elenco anagrafico e Centro Impiego. Anno 2009 (valori assoluti e %)

Stock dei disponibili per sesso, specifica in elenco anagrafico e Centro Impiego. Anno 2009 (valori assoluti e %) 6. Lavoro Tavola 6.1 Tavola 6.2 Tavola 6.3 Tavola 6.4 Tavola 6.5 Tavola 6.6 Tavola 6.7 Tavola 6.8 Tavola 6.9 Tavola 6.10 Tavola 6.11 Tavola 6.12 Tavola 6.13 Tavola 6.14 Tavola 6.15 Tavola 6.16 Tavola 6.17

Dettagli

Protocollo di intesa. tra. Regione Toscana. Provincia di Pisa. Provincia di Livorno. Comune di Cascina. Comune di Pontedera

Protocollo di intesa. tra. Regione Toscana. Provincia di Pisa. Provincia di Livorno. Comune di Cascina. Comune di Pontedera Protocollo di intesa tra Regione Toscana Provincia di Pisa Provincia di Livorno Comune di Cascina Comune di Pontedera Comune di Rosignano Marittimo Comune di Cecina CCIAA di Lucca (di seguito le parti

Dettagli

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE. N. 46 Data ADUNANZA ORDINARIA DI PRIMA CONVOCAZIONE - SEDUTA PUBBLICA

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE. N. 46 Data ADUNANZA ORDINARIA DI PRIMA CONVOCAZIONE - SEDUTA PUBBLICA ORIGINALE Comune di Fauglia Provincia di Pisa ============= DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 46 Data 30.08.2011 ADUNANZA ORDINARIA DI PRIMA CONVOCAZIONE - SEDUTA PUBBLICA OGGETTO: PROTOCOLLO D'INTESA

Dettagli

OGGETTO: Approvazione Convenzione con la Provincia di Pisa per la regolamentazione degli adempimenti in materia informatica

OGGETTO: Approvazione Convenzione con la Provincia di Pisa per la regolamentazione degli adempimenti in materia informatica CONSORZIO DI BONIFICA UFFICIO DEI FIUMI E FOSSI PISA Decreto n. 128 del 08/08/2007 COMMISSARIO STRAORDINARIO OGGETTO: Approvazione Convenzione con la Provincia di Pisa per la regolamentazione degli adempimenti

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA TRA

PROTOCOLLO D'INTESA TRA PROTOCOLLO D'INTESA TRA Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con sede legale a Roma, via Ulpiano, 11-00184 Roma, qui di seguito denominato "Dipartimento", nella

Dettagli

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA TOSCANA. LIONS CLUB INTERNATIONAL DISTRETTO 108La TOSCANA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA TOSCANA. LIONS CLUB INTERNATIONAL DISTRETTO 108La TOSCANA PROTOCOLLO DI INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA TOSCANA (di seguito denominato USR TOSCANA) e LIONS CLUB INTERNATIONAL DISTRETTO 108La TOSCANA (di seguito denominata L.C.108La) Rafforzare e

Dettagli

Conferenza Permanente dei Comuni del L.O.D.E. PISANO

Conferenza Permanente dei Comuni del L.O.D.E. PISANO Prima Convocazione [X] 07/05/2013 Seconda Convocazione [ ] Delibera Comunicata ai : Comuni del L.O.D.E. Pisano; Ai rappresentanti all interno delle Commissioni Territoriali. Il Coordinatore o suo Delegato

Dettagli

Indice di permanenza media dei turisti - Pillar 4.4 Average length of visitor stay

Indice di permanenza media dei turisti - Pillar 4.4 Average length of visitor stay Indice di permanenza media dei turisti - Pillar 4.4 Average length of visitor stay L indicatore intende stabilire la durata media della permanenza turistica in ogni singolo Comune della Provincia di Pisa

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 22 dicembre 2014, n. 1219

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 22 dicembre 2014, n. 1219 14.1.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 22 dicembre 2014, n. 1219 Finanziamento, ai sensi della legge regionale 16 agosto 2001, n. 38, degli interventi attivati dagli

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 17 DELIBERAZIONE 15 aprile 2013, n. 265

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 17 DELIBERAZIONE 15 aprile 2013, n. 265 24.4.2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 17 DELIBERAZIONE 15 aprile 2013, n. 265 Mondiali di ciclismo 2013. Approvazione Atto Integrativo all Accordo di Programma approvato con D.P.G.R.

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Accademia di Belle Arti di Trapani Kandinskij. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Accademia di Belle Arti di Trapani Kandinskij. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Accademia di Belle Arti di Trapani Kandinskij PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito

Dettagli

La dinamica delle imprese femminili della provincia di Pisa nel 2013

La dinamica delle imprese femminili della provincia di Pisa nel 2013 La dinamica delle imprese femminili della provincia di Pisa nel 2013 Pisa, 7 marzo 2014. Secondo i dati Infocamere-Stockview, a fine 2013, le imprese femminili registrate alla Camera di Commercio di Pisa

Dettagli

Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Valerio Pelini. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Valerio Pelini

Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Valerio Pelini. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Valerio Pelini 28 1.8.2007 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 31 come indicati nell allegato tecnico che si allega sotto la lettera B al presente atto a formarne parte integrante e sostanziale; 3. di dare

Dettagli

Unione di Comuni della Romagna forlivese - Unione montana PROGETTO GESTIONE ASSOCIATA PROTEZIONE CIVILE DELL UNIONE DI COMUNI DELLA ROMAGNA FORLIVESE

Unione di Comuni della Romagna forlivese - Unione montana PROGETTO GESTIONE ASSOCIATA PROTEZIONE CIVILE DELL UNIONE DI COMUNI DELLA ROMAGNA FORLIVESE Unione di Comuni della Romagna forlivese - Unione montana PROGETTO GESTIONE ASSOCIATA PROTEZIONE CIVILE DELL UNIONE DI COMUNI DELLA ROMAGNA FORLIVESE Nota introduttiva Il presente documento costituisce

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA PER LA COLLABORAZIONE IN MATERIA DI ADOZIONE INTERNAZIONALE

PROTOCOLLO D'INTESA PER LA COLLABORAZIONE IN MATERIA DI ADOZIONE INTERNAZIONALE PROTOCOLLO D'INTESA PER LA COLLABORAZIONE IN MATERIA DI ADOZIONE INTERNAZIONALE Il giorno del mese di dell anno alle ore... presso la Regione Toscana, Via.., sono presenti: per la Regione Toscana:.. per

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA. CENTRO INTERNAZIONALE STUDENTI GIORGIO LA PIRA ONLUS - Firenze

PROTOCOLLO D INTESA. tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA. CENTRO INTERNAZIONALE STUDENTI GIORGIO LA PIRA ONLUS - Firenze PROTOCOLLO D INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA E CENTRO INTERNAZIONALE STUDENTI GIORGIO LA PIRA ONLUS - Firenze 1 PROTOCOLLO D INTESA TRA L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA

Dettagli

MIUR.AOODRCA.REGISTRO UFFICIALE(U) cciaa_ce AOO1-CCIAA_CE - REG. CCERP - PROTOCOLLO /U DEL 15/11/ :09:09

MIUR.AOODRCA.REGISTRO UFFICIALE(U) cciaa_ce AOO1-CCIAA_CE - REG. CCERP - PROTOCOLLO /U DEL 15/11/ :09:09 MIUR.AOODRCA.REGISTRO UFFICIALE(U).0016282.16-11-2016 cciaa_ce AOO1-CCIAA_CE - REG. CCERP - PROTOCOLLO 0022610/U DEL 15/11/2016 17:09:09 Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca L UFFICIO

Dettagli

~.~ ~.t..v~ tra. Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) (di seguito denominato E.N.I.P.

~.~ ~.t..v~ tra. Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) (di seguito denominato E.N.I.P. ~.~ ~.t..v~ PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Ente Nazionale Istruzione (di seguito denominato E.N.I.P.G) Professionale Grafica

Dettagli

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Federazione Italiana (di seguito denominata FIPE) Pubblici Esercizi "Rafforzare il rapporto

Dettagli

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) La Scuola Internazionale e (di seguito denominato ALMA) di Cucina Italiana "Rafforzare il

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA INAIL - ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO, con sede in legale in Roma, via IV Novembre 144, nella persona di E CNCPT - COMMISSIONE NAZIONALE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA VISTO

PROTOCOLLO D INTESA VISTO PROTOCOLLO D INTESA TRA La Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per gli Affari Regionali, le Autonomie e lo Sport con sede in Roma, Via della Stamperia, 8 nella persona del Sottosegretario

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 21 DELIBERAZIONE 8 maggio 2006, n. 321

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 21 DELIBERAZIONE 8 maggio 2006, n. 321 DELIBERAZIONE 8 maggio 2006, n. 321 D. Lgs. 3.4.2006 n. 152, art. 92 - zone vulnerabili da nitrati di origine agricola - zona Costiera tra Rosignano Marittimo e Castagneto Carducci - perimetrazione di

Dettagli

CONVENZIONE. Convenzione Unione Comuni del Cusio Catasto 1

CONVENZIONE. Convenzione Unione Comuni del Cusio Catasto 1 CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA FUNZIONE CATASTO, AD ECCEZIONE DELLE FUNZIONI MANTENUTE ALLO STATO DALLA NORMATIVA VIGENTE, TRA L UNIONE COMUNI DEL CUSIO ED IL COMUNE DI MADONNA DEL SASSO Convenzione

Dettagli

CONFERENZA UNIFICATA (ex art. 8 del D.L.gs. 28 agosto 1997, n. 281) SEDUTA DEL 14 SETTEMBRE 2000

CONFERENZA UNIFICATA (ex art. 8 del D.L.gs. 28 agosto 1997, n. 281) SEDUTA DEL 14 SETTEMBRE 2000 CONFERENZA UNIFICATA (ex art. 8 del D.L.gs. 28 agosto 1997, n. 281) SEDUTA DEL 14 SETTEMBRE 2000 Oggetto: Accordo tra Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunità montane, per la programmazione dei percorsi

Dettagli

DIPARTIMENTO DEL TERRITORIO U.O. Georisorse PAERP

DIPARTIMENTO DEL TERRITORIO U.O. Georisorse PAERP Delibera Consiglio Provinciale n 47 del 14 luglio 2001 - Allegato C12 P R O V I N C I A D I P I S A DIPARTIMENTO DEL TERRITORIO U.O. Georisorse PAERP Piano delle Attività Estrattive, di Recupero delle

Dettagli

CATASTO DEI BOSCHI E DEI PASCOLI, SITUATI ENTRO 50MT DAI BOSCHI, PERCORSI DAL FUOCO Art. 70 ter Legge Regionale n.39/2000

CATASTO DEI BOSCHI E DEI PASCOLI, SITUATI ENTRO 50MT DAI BOSCHI, PERCORSI DAL FUOCO Art. 70 ter Legge Regionale n.39/2000 Ufficio Comune Catasto Boschi Percorsi dal Fuoco CATASTO DEI BOSCHI E DEI PASCOLI, SITUATI ENTRO 50MT DAI BOSCHI, PERCORSI DAL FUOCO Art. 70 ter Legge Regionale n.39/2000 Individuazione boschi percorsi

Dettagli

CONTRATTO DI SICUREZZA TRA LA PREFETTURA-UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI CREMONA E IL COMUNE DI CREMONA ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

CONTRATTO DI SICUREZZA TRA LA PREFETTURA-UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI CREMONA E IL COMUNE DI CREMONA ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ CONTRATTO DI SICUREZZA TRA LA PREFETTURA-UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI CREMONA E IL COMUNE DI CREMONA ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Il Prefetto della Provincia di Cremona ed il Sindaco del Comune di Cremona

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA N.60 DEL 13 DICEMBRE 2004

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA N.60 DEL 13 DICEMBRE 2004 LEGGE REGIONALE N.11 DEL 9 DICEMBRE 2004 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA N.60 DEL 13 DICEMBRE 2004 MISURE DI SOLIDARIETA IN FAVORE DELLE VITTIME DELLA CRIMINALITA IL CONSIGLIO REGIONALE HA

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 560 del 03 aprile 2012 pag. 1/6

ALLEGATOA alla Dgr n. 560 del 03 aprile 2012 pag. 1/6 ALLEGATOA alla Dgr n. 560 del 03 aprile 2012 pag. 1/6 ASSESSORATO ALLA PROTEZIONE CIVILE Segreteria Regionale per l Ambiente Unità di Progetto Protezione Civile Leggi Regionali n. 58/84; 17/08; 11/01 CONVENZIONE

Dettagli

Il Consiglio dell Unione

Il Consiglio dell Unione UNIONE COLLI MARITTIMI PISANI fra i comuni di Castellina Marittima, Montescudaio e Riparbella Provincia di Pisa PROPOSTA DI DELIBERAZIONE CONSILIARE OGGETTO: AGGIORNAMENTO PIANO DI PROTEZIONE CIVILE DEL

Dettagli

#DESTINAZIONE COSTA le officine di identità NELL AMBITO DELL AMBITO

#DESTINAZIONE COSTA le officine di identità NELL AMBITO DELL AMBITO #DESTINAZIONE COSTA le officine di identità NELL AMBITO DELL AMBITO Identità, qualità, organizzazione e prospettive COSTA DEGLI ETRUSCHI Castiglione della Pescaia, 10 luglio 2018 LA COSTA DEGLI ETRUSCHI

Dettagli

PROVINCIA DI PISA. Serv Istr Cult, Sport, Polit Sociali e Pari Opport

PROVINCIA DI PISA. Serv Istr Cult, Sport, Polit Sociali e Pari Opport PROVINCIA DI PISA Serv Istr Cult, Sport, Polit Sociali e Pari Opport Proposta nr. 1351 Del 30/03/2009 Determinazione nr. 1350 Del 30/03/2009 Oggetto: CONTRIBUTI Interventi per il Diritto allo Studio anno

Dettagli

si conviene e si stipula quanto segue:

si conviene e si stipula quanto segue: CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DI FUNZIONI AMMINISTRATIVE E SERVIZI IN MATERIA DI GESTIONE DEL CATASTO DELLE AREE PERCORSE DAL FUOCO ********** L anno il giorno... del mese di. presso la sede di...

Dettagli

Le imprese femminili in provincia di Pisa nel 2016

Le imprese femminili in provincia di Pisa nel 2016 Le imprese femminili in provincia di Pisa nel 2016 Pisa, 7 marzo 2017. Nel 2016 il numero d imprese femminili della provincia è aumentato dello 0,6%, una crescita rallentata rispetto al 2015 (+1,3%). Il

Dettagli

LA CONFERENZA UNIFICATA

LA CONFERENZA UNIFICATA ACCORDO ai sensi dell articolo 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 tra il Governo, le Regioni e i Comuni concernente l adozione del regolamento ediliziotipo ai sensi

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE DEL VENETO E IL COMUNE DI TREVISO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA PIATTAFORMA DI INIZIATIVE COORDINATE

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE DEL VENETO E IL COMUNE DI TREVISO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA PIATTAFORMA DI INIZIATIVE COORDINATE PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE DEL VENETO E IL COMUNE DI TREVISO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA PIATTAFORMA DI INIZIATIVE COORDINATE IN MATERIA DI POLIZIA LOCALE E SICUREZZA URBANA PREMESSO CHE La Legge

Dettagli

esecutiva, con la quale si è approvata la presente convenzione

esecutiva, con la quale si è approvata la presente convenzione CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI DEL DIFENSORE CIVICO TRA I COMUNI DI LIVORNO, COLLESALVETTI E CAPRAIA ISOLA L anno 2007 il giorno 27 del mese di agosto presso la sede del Comune di

Dettagli

ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, in prosieguo denominata Autorità, con sede legale in Roma (00187), Via M.

ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, in prosieguo denominata Autorità, con sede legale in Roma (00187), Via M. ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, in prosieguo denominata Autorità, con sede legale in Roma (00187), Via M. Minghetti, 10, Codice fiscale n. 97584460584, in persona del

Dettagli

MILLE OCCHI SULLA CITTA

MILLE OCCHI SULLA CITTA PROTOCOLLO D INTESA MILLE OCCHI SULLA CITTA 1 PROTOCOLLO D'INTESA Tra MILLE OCCHI SULLE CITTA la Prefettura - UTG di Bologna il Comune di Castenaso Il Il e gli Istituti di vigilanza privata operanti nei

Dettagli

Nuovi strumenti integrati di programmazione territoriale, monitoraggio e valutazione

Nuovi strumenti integrati di programmazione territoriale, monitoraggio e valutazione Assessorato Politiche per la Salute Assessorato alla Promozione delle Politiche Sociali e di quelle Educative per l infanzia e l adolescenza. Politiche per l Immigrazione Sviluppo del Volontariato,dell

Dettagli

CONSULTA DEGLI ASSESSORI AI SERVIZI SOCIALI DELLE COMUNITA MONTANE DELLA PROVINCIA DI BERGAMO. APPROVAZIONE ATTO COSTITUTIVO.

CONSULTA DEGLI ASSESSORI AI SERVIZI SOCIALI DELLE COMUNITA MONTANE DELLA PROVINCIA DI BERGAMO. APPROVAZIONE ATTO COSTITUTIVO. Delibera G.P. n. SG/QP/lr del OGGETTO: CONSULTA DEGLI ASSESSORI AI SERVIZI SOCIALI DELLE COMUNITA MONTANE DELLA PROVINCIA DI BERGAMO. APPROVAZIONE ATTO COSTITUTIVO. Il Relatore Assessore dr. Bianco Speranza

Dettagli

PROTOCOLLO PER LA SALUTE E LA SICUREZZA NEL PORTO DELLA SPEZIA. Il giorno 28 del mese di settembre 2009 presso la sede della Prefettura, Premesso:

PROTOCOLLO PER LA SALUTE E LA SICUREZZA NEL PORTO DELLA SPEZIA. Il giorno 28 del mese di settembre 2009 presso la sede della Prefettura, Premesso: PROTOCOLLO PER LA SALUTE E LA SICUREZZA NEL PORTO DELLA SPEZIA Il giorno 28 del mese di settembre 2009 presso la sede della Prefettura, Premesso: che la particolarità e le peculiarità delle attività portuali

Dettagli

Aree verdi di proprietà comunale Municipally owned green areas

Aree verdi di proprietà comunale Municipally owned green areas Aree verdi di proprietà comunale Municipally owned green areas L indicatore prende in esame il rapporto esistente tra il verde pubblico e la popolazione residente unita a quella dei turisti. È stata condotta

Dettagli

ALLEGATO A Dgr n. 446 del 04/04/2014 pag. 1/5

ALLEGATO A Dgr n. 446 del 04/04/2014 pag. 1/5 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATO A Dgr n. 446 del 04/04/2014 pag. 1/5 SCHEMA DI PROTOCOLLO DI INTESA In tema di collaborazione educativa scolastica per la promozione, la diffusione e la pratica

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L UMBRIA AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELL UMBRIA

PROTOCOLLO D INTESA. tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L UMBRIA AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELL UMBRIA Direzione Regionale dell Umbria PROTOCOLLO D INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L UMBRIA e AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DELL UMBRIA PER LA PROMOZIONE, IMPLEMENTAZIONE E REALIZZAZIONE

Dettagli

Coordinamento Sindaci Bassa Val di Cecina

Coordinamento Sindaci Bassa Val di Cecina REP. CONVENZIONE TRA I COMUNI DI: BIBBONA, CASALE M.MO, CASTAGNETO CARDUCCI, CASTELLINA M.MA, CECINA, GUARDISTALLO, MONTESCUDAIO, ORCIANO PISANO, RIPARBELLA, ROSIGNANO M.MO, SANTA LUCE, PER LA GESTIONE

Dettagli

Città di Nichelino Provincia di Torino AREA TUTELA DEL CITTADINO, PROGR. FINANZ. E CONTROLLO DELLE ENTRATE. Polizia Locale.

Città di Nichelino Provincia di Torino AREA TUTELA DEL CITTADINO, PROGR. FINANZ. E CONTROLLO DELLE ENTRATE. Polizia Locale. Città di Nichelino Provincia di Torino AREA TUTELA DEL CITTADINO, PROGR. FINANZ. E CONTROLLO DELLE ENTRATE Polizia Locale Codice 36 Determinazione N 1064 del 31/12/2016 OGGETTO: Approvazione avviso pubblico

Dettagli

04/11/2010 Regione LAZIO

04/11/2010 Regione LAZIO VITERBO 04/11/2010 Regione LAZIO In queste slides vedremo quali sono gli interventi della legge di stabilità 2016 e del decreto milleproroghe sulle Unioni dei Comuni e dei comuni istituiti per fusione

Dettagli

Copia tratta dal sito Ufficiale della G.U.R.S Copia non valida per la commercializzazione

Copia tratta dal sito Ufficiale della G.U.R.S Copia non valida per la commercializzazione 48 31-5-2019 - GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA - PARTE I n. 25 Visto il decreto assessoriale n. 1019 del 29 maggio 2012, recante Caratteristiche e funzioni della Struttura regionale di coordinamento

Dettagli

CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI VENEZIA E L UNIONE DEI COMUNI DEL MIRANESE PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DI ALCUNI SERVIZI DI POLIZIA LOCALE

CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI VENEZIA E L UNIONE DEI COMUNI DEL MIRANESE PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DI ALCUNI SERVIZI DI POLIZIA LOCALE CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI VENEZIA E L UNIONE DEI COMUNI DEL MIRANESE PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DI ALCUNI SERVIZI DI POLIZIA LOCALE Il giorno.., presso sono presenti il Sindaco del Comune di

Dettagli

TRA. il Comune di Riparbella, partita IVA , in persona del proprio legale rappresentante, Sindaco Sig. Ghero Fontanelli, nato

TRA. il Comune di Riparbella, partita IVA , in persona del proprio legale rappresentante, Sindaco Sig. Ghero Fontanelli, nato BOZZA ATTO COSTITUTIVO DLLA UNION COLLI MARITTIMI PISANI ATTO COSTITUTIVO DLL UNION UNION COMUNI COLLI MARITTIMI PISANI Comuni di Casale Marittimo, Castellina Marittima, Guardistallo, Montescudaio, Riparbella

Dettagli

COMUNE di RIPARBELLA Provincia di Pisa

COMUNE di RIPARBELLA Provincia di Pisa COMUNE di RIPARBELLA Provincia di Pisa VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE SESSIONE STRAORDINARIA - SEDUTA PUBBLICA Seduta del 22 Dicembre 2014 Verbale n. 63 COPIA OGGETTO: Trasferimento all

Dettagli

si conviene e stipula quanto segue

si conviene e stipula quanto segue CONVENZIONE DELL UFFICIO ASSOCIATO PER LA GESTIONE DEL CATASTO DEI BOSCHI PERCORSI DAL FUOCO E DEI PASCOLI SITUATI ENTRO 50 METRI DAI BOSCHI PERCORSI DAL FUOCO L'anno.., il giorno del mese di ottobre presso

Dettagli

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEI SERVIZI E INTERVENTI PER L EDUCAZIONE DEGLI ADULTI

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEI SERVIZI E INTERVENTI PER L EDUCAZIONE DEGLI ADULTI CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEI SERVIZI E INTERVENTI PER L EDUCAZIONE DEGLI ADULTI L anno Duemilacinque, il giorno del mese di Settembre presso la sede della Comunità Montana del Cetona in Sarteano,

Dettagli

PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE E PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI INTERGEO E SIGMATER

PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE E PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI INTERGEO E SIGMATER REGIONE TOSCANA Giunta Regionale ANCI Toscana UNCEM URPT ACCORDO PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE E PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI INTERGEO E SIGMATER FRA REGIONE TOSCANA E ANCI

Dettagli

tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)

tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro - S.U. (di seguito denominato ANCL ) "Rafforzare

Dettagli

tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) WWF Italia

tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) WWF Italia MIUR.AOODGOSV.REGISTRO UFFICIALE(U).0008922.03-08-2016 PROTOCOLLO D'INTESA' tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e WWF Italia "Rafforzare il rapporto

Dettagli

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DI FUNZIONI AMMINISTRATIVE E SERVIZI IN MATERIA DI GESTIONE DEL CATASTO DELLE AREE PERCORSE DAL FUOCO ********** L anno duemilasette, il giorno.del mese di presso

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA tra

PROTOCOLLO D'INTESA tra PROTOCOLLO D'INTESA tra PROVINCIA DI BRESCIA e SERVIZI D INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI CHE AGISCONO CON DELEGA DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA Oggi, Via Cefalonia n. 50; in una sala

Dettagli

Unione delle Province d Italia, UPI, l Istituto nazionale di statistica, ISTAT, Premesso

Unione delle Province d Italia, UPI, l Istituto nazionale di statistica, ISTAT, Premesso PROTOCOLLO D INTESA L Unione delle Province d Italia, indicata successivamente come UPI, con sede in Roma, Piazza Cardelli 4, nella persona del Presidente Dr. Fabio Melilli, domiciliato per la carica presso

Dettagli

CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITÀ EXTRA RETE FORMATIVA PER MEDICI IN FORMAZIONE SPECIALISTICA

CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITÀ EXTRA RETE FORMATIVA PER MEDICI IN FORMAZIONE SPECIALISTICA Convenzione per tirocinio al di fuori della rete formativa CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITÀ EXTRA RETE FORMATIVA PER MEDICI IN FORMAZIONE SPECIALISTICA TRA L UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA,

Dettagli

Convenzione per l esercizio di alcune funzioni catastali a) o b) e l affidamento all Agenzia del Territorio delle funzioni residuali.

Convenzione per l esercizio di alcune funzioni catastali a) o b) e l affidamento all Agenzia del Territorio delle funzioni residuali. Convenzione per l esercizio di alcune funzioni catastali a) o b) e l affidamento all Agenzia del Territorio delle funzioni residuali. L anno. il giorno del mese di. nella sede dell Agenzia del Territorio

Dettagli

ACCORDO IN MATERIA DI SICUREZZA URBANA TRA IL MINISTERO DELL INTERNO E LA GIUNTA DELLA EMILIA-ROMAGNA

ACCORDO IN MATERIA DI SICUREZZA URBANA TRA IL MINISTERO DELL INTERNO E LA GIUNTA DELLA EMILIA-ROMAGNA ACCORDO IN MATERIA DI SICUREZZA URBANA TRA IL MINISTERO DELL INTERNO E LA GIUNTA DELLA EMILIA-ROMAGNA VISTA la legge 1 aprile 1981 n. 121; VISTA la legge 15 marzo 1997 n. 59; VISTO il decreto legislativo

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE ZONE OMOGENEE

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE ZONE OMOGENEE REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE ZONE OMOGENEE APPROVATO DAL CONSIGLIO METROPOLITANO CON DELIBERAZIONE N. 51\2015 DEL 30 NOVEMBRE 2015 INDICE GENERALE TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI...3 Art. 1

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA TRA L ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA E L AUTORITA NAZIONALE ANTICORRUZIONE

PROTOCOLLO D'INTESA TRA L ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA E L AUTORITA NAZIONALE ANTICORRUZIONE PROTOCOLLO D'INTESA TRA L ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA E L AUTORITA NAZIONALE ANTICORRUZIONE IN MATERIA DI INTEGRITÀ, TRASPARENZA E ANALISI DEL FENOMENO DELLA CORRUZIONE L Istituto Nazionale di Statistica,

Dettagli