I VOUCHER PER IL LAVORO OCCASIONALE ACCESSORIO IN PUGLIA
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1 I VOUCHER PER IL LAVORO OCCASIONALE ACCESSORIO IN PUGLIA 1 Itrduie I buoni per il lavoro occasionale accessorio (voucher) furono introdotti nella legislazione italiana nel per regolare in maniera semplice ma formale, prestazioni lavorative di natura occasionale, di breve durata, saltuaria nel tempo che spesso avevano forme di compensazione irregolare o in nero. In genere questo tipo di lavori riguardano pulizia di stabili, manutenzioni di giardini privati, piccoli lavori domestici, ecc. Il costo di un voucher è di 10 euro per ora lavorata. Non si tratta di un contratto di lavoro e non si instaura alcun rapporto di lavoro, quindi non sussistono altri diritti connessi. Con la legge di riforma Fornero (l. 92/2012) viene eliminata la caratteristica dell accessorietà ed occasionalità della prestazione, si ampliano i settori per il quale può essere utilizzato il voucher, si indica solo un vincolo economico massimo utilizzabile per il prestatore d opera, aumentato a euro (da euro come era in precedenza) con il recente d.lgs. 81/2015 (in attuazione del Jobs Act) 2. La notevole diffusione e il forte aumento nell utilizzo del voucher che si è registrato, soprattutto a partire dal 2012, hanno fatto emergere la preoccupazione di un uso distorto del voucher, probabilmente in sostituzione di altre forme flessibili di lavoro quali ad esempio, il lavoro stagionale o a chiamata. Questa percezione sembra stia suggerendo all attuale Governo di introdurre alcune modifiche per meglio regolarne l utilizzo e le procedure di controllo al fine di contrastarne un eventuale uso distorto. 2 I vucher veduti e riscssi I voucher venduti in Puglia dal 2008 al 2015 possono essere stimati in circa 10,9 milioni di buoni lavoro per un ammontare di circa 109 milioni di euro (il 3,9% del totale nazionale complessivo). Così come è accaduto a livello nazionale, anche in 1 I buoni lavoro (voucher) per retribuire le prestazioni di lavoro di tipo accessorio, sono stati introdotti con agli articoli del d.lgs. 276/2003. Sono stati profondamente modificati con la legge n. 92 del 2012 di riforma del mercato del lavoro. Negli anni successivi sono state apportate altre modifiche e integrazioni. Il voucher è un buono lavoro dell importo nominale di 10 euro per ora lavorata, comprendente la contribuzione a favore della Gestione separata Inps (1,30 euro), quella in favore di Inail (0,70 euro) e una quota per la gestione del servizio (0,50 euro). Il compenso netto per il lavoratore è di 7,50 euro. 2 Altri aspetti disciplinati riguardano il regime fiscale (non si pagano imposte), le condizioni soggettive del prestatore d opera (es. percettore di forme di sostegno al reddito) e delle imprese committenti (es. imprese commerciali o studi professionali).
2 Nota tecnica n Puglia si osserva un consistente aumento di buoni lavoro accessorio a partire dal 2012, passando da a buoni nel I voucher venduti (acquistati dai committenti) non tutti vengono effettivamente riscossi (dai lavoratori che effettuano la prestazione occasionale accessoria). Circa la riscossione i dati disponibili si fermano al Complessivamente tra il 2008 e il 2014 i voucher riscossi in Puglia ammontano a , circa il 10% in meno di quelli venduti nello stesso periodo ( ). Tuttavia, lo scostamento tra buoni venduti e quelli riscossi ha un diverso andamento temporale. Tab.1 - Puglia: voucher venduti e riscossi valori assoluti e percentuali - Valore del singolo voucher: 10 euro Numero di voucher Differenza tra venduti e riscossi Venduti Riscossi Assoluta % , , , , , , , ND Con riferimento al solo anno 2014, i voucher non riscossi sono pari al 6,9% del totale di quelli venduti nello stesso anno; si tratta della percentuale più bassa di non riscossione dal E da sottolineare come la Puglia mostri una dinamica di crescita nell uso dei voucher nettamente superiore a quella media nazionale. Infatti, l incidenza dei voucher venduti in Puglia rispetto all Italia è passata dal 2,5% del 2012 al 4,7% del Sostanzialmente simile è la dinamica con riferimento ai voucher riscossi.
3 Nota tecnica n Tab.2 - Puglia: voucher venduti e riscossi 2014 Valori assoluti - Valore del singolo voucher: 10 euro Venduti Riscossi Differenza tra venduti e riscossi Attività agricola Commercio Giardinaggio e pulizia Lavori domestici Manifestazioni sportive e culturali Servizi Turismo Altre attività Totale Il principale canale di vendita dei voucher è la rete dei tabaccai che rappresenta una quota di circa il 79% del totale. Attraverso l INPS viene venduta una quota pari a circa l 8,7% del totale, mentre attraverso gli uffici postali viene venduta una quota di circa il 7,4% del totale. La procedura telematica per l acquisto viene sempre meno utilizzata, mentre negli ultimi anni cresce il canale di vendita costituto dalle banche. Fig.1 - Puglia: Canali di vendita dei voucher 2014 Totale = % 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% I sem. Banche Procedura telematica Sedi INPS Tabaccai Uffici postali
4 Nota tecnica n La distribuzione per attività dei voucher riscossi vede una netta prevalenza in Puglia del settore turismo, con il 35,2% del totale nel 2014, seguono le altre attività e il settore del commercio (rispettivamente con il 23,5% e il 18,8% del totale). Fig.2 - Distribuzione percentuale dei voucher riscossi per settori di attività Altre attività 23,5 31,5 Turismo 13,0 35,2 Servizi 13,7 11,6 Manifestazioni sportive e culturali 2,9 7,9 Lavori domestici 3,2 1,4 Italia Puglia Giardinaggio e pulizia 6,8 6,0 Commercio 18,0 18,8 Attività agricola 0,7 5, Il voucher è poco utilizzato per le attività agricole e per i lavori domestici in Puglia. La distribuzione dei voucher riscossi per attività a livello medio nazionale risulta molto differente da quanto rilevato per la Puglia. Infatti, a livello regionale è il turismo il settore di maggior impiego (35,2) seguito dalle altre attività e dal commercio. A livello medio nazionale, invece, sono le altre attività a mostrare la maggior quota di utilizzo (31,5%); seguono il commercio (18%) e i servizi (13,7%). Una quota importante viene utilizzata per le attività agricole (5,9%). 3 I avratri attivati I lavoratori attivati 3 in Puglia con l impiego dei voucher ammontano a nel 2014, di cui il 56,7% sono maschi. Dal 2012 si può osservare una progressione quasi geometrica, che ovviamente non potrà continuare a questo ritmo negli anni futuri, 3 Il numero di lavoratori è dato da chi ha prestato lavoro accessorio nell anno, riscuotendo i voucher ottenuti per la prestazione.
5 Nota tecnica n passando dai lavoratori del 2012 ai del 2014; questi rappresentano il 7% del totale nazionale ( lavoratori attivati nel 2014). Per il 2015 si può stimare un numero di lavoratori attivati pari a circa In termini di Unità di Lavoro Standard si può stimare un ammontare pari a circa nel 2014 e a circa nel Tab.3 - Puglia: Lavoratori attivati con i voucher per sesso 2014 valori assoluti Anni Femmine Maschi Totale Il numero medio di voucher riscossi per lavoratore è pari a 40 in Puglia nel 2014, contro i 63 a livello medio nazionale. Considerando che ad ogni voucher corrisponde un ora lavorata (in generale), è evidente che in Puglia si sconta una maggiore frammentazione nell impiego dei voucher per il medesimo lavoratore. Tuttavia, il numero medio di voucher per lavoratore è aumentato negli anni, passando da 6 del 2008 a 40 del L andamento temporale è sostanzialmente simile tra la Puglia e il dato medio nazionale. 4 Tale stima è il risultato delle seguenti assunzioni: riscossione dei voucher venduti pari a circa il 94% del totale (come nel 2014) e un numero medio di voucher per lavoratore pari a 40 (come nel 2014). 5 Tale stima è il risultato delle seguenti assunzioni: corrispondenza di ciascun voucher riscosso per ora lavorata effettivamente; media triennale delle ore lavorate per ULA pari a circa ore annue in media (periodo fonte ISTAT - Contabilità Territoriale).
6 Nota tecnica n Fig. 3 - Numero medio di voucher riscossi per lavoratore Valori assoluti Puglia La maggior parte dei lavoratori occasionali attivati sono di cittadinanza italiana e comunitaria, solo una piccola quota (2,5%) è di cittadinanza extracomunitaria. Questi ultimi mostrano una maggiore frammentarietà, rilevando un numero medio di voucher per lavoratore inferiore a quello che si stima per i lavoratori occasionali con cittadinanza comunitaria (32 per i primi contro 40 per i secondi). Italia Tab.4 Puglia: Numero medio di voucher riscossi per cittadinanza del lavoratore Valori assoluti Paesi comunitari Paesi extracomunitari Totale N. Lavoratori N. medio voucher riscossi N. Lavoratori N. medio voucher riscossi N. Lavoratori N. medio voucher riscossi
7 Nota tecnica n Analizzando la classe di età, si osserva che poco più del 50% dei lavoratori occasionali ricadono nella classe di età anni (giovani); tale quota è maggiore per le donne (56,6%) rispetto ai maschi (48,3%). Tab.5 - Puglia: Lavoratori attivati con i voucher per sesso e classe di età 2014 valori assoluti Anni Valori assoluti 2014 Variazione assoluta Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Fino a e TOTALE Rispetto al 2012 (anno in cui si sono modificate in modo significative le condizioni di utilizzo del voucher), il maggior contributo alla crescita in valore assoluto è dato dai lavoratori occasionali nella classe di età anni, sia per i maschi che per le donne. Se misurato in termini percentuali, i tassi di crescita maggiori riguardano le classi di età più anziane e quelle più giovani (19 anni). Fig.4 - Tasso di femminilizzazione dei lavoratori attivati con i voucher Valori percentuali 52,0 48,0 44,0 40,0 36,0 32,0 28,0 24,0 20,0 16,0 12,0 8,0 4,0 0,0 21,5 14, Puglia Italia 51,3 43,3
8 Nota tecnica n Il tasso di femminilizzazione 6 in Puglia è inferiore alla metà dei lavoratori attivati con i voucher (43,3%) contro il 51,3% a livello medio nazionale. Pertanto le donne in Puglia vengono impiegate meno rispetto a quanto accade a livello medio nazionale. Questa distanza del tasso di femminilizzazione tra Puglia e Italia si riscontra anche rispetto alla dinamica temporale. Fig.5 - Tasso di femminilizzazione dei lavoratori attivati con i voucher per settori di attività 2014 Valori percentuali Altre attività Turismo Servizi 47,2 40,0 52,8 45,2 50,2 42,9 Manifestazioni sportive e culturali 31,9 44,2 Lavori domestici 90,9 87,3 Giardinaggio e pulizia 19,9 33,9 Commercio 61,0 54,0 Attività agricola 23,1 19,5 Italia Puglia Con riferimento ai settori di attività, il maggior tasso di femminilizzazione in Puglia si riscontra nel settore dei lavori domestici (87,3%). Seguito dal settore del commercio. Una situazione sostanzialmente simile tra i settori di attività si riscontra a livello medio nazionale. 6 Il tasso di femminilizzazione è dato dal rapporto tra lavoratrici sul totale dei lavoratori attivati.
9 Nota tecnica n Ccusii Nel corso degli ultimi si registra una vera e propria esplosione del ricorso al lavoro occasionale accessorio attraverso l utilizzo dei voucher con un valore di 10 euro lordo per ora lavorata. In Puglia i voucher venduti nel 2015 ammontano a circa 5,4 milioni (4,7% del totale nazionale). Nel 2014 erano circa 3 milioni di voucher, mentre ne sono stati riscossi circa 2,8 milioni, attivando circa 71 mila lavoratori occasionali, di cui circa 31 mila donne. L utilizzo del lavoro accessorio occasionale è molto più frammentato in Puglia rispetto alla situazione nazionale: il numero medio di voucher per lavoratore è pari a 40 in Puglia contro i 63 a livello nazionale. La stragrande maggioranza dei lavoratori attivati sono di cittadinanza italiana e comunitaria, solo un piccola quota (2%) riguarda lavoratori di cittadinanza extracomunitaria. I lavoratori occasionali vengono impiegati in tre settori di attività principali: turismo, altre attività, commercio.più della metà dei lavoratori impiegati appartengono alla classe di età anni. Tuttavia, mostrano una crescita significativa negli ultimi anni i lavoratori occasionali nelle classi di età più anziane. Il tasso di femminilizzazione dei lavoratori impiegati attraverso i voucher è pari al 43,3%; il settore di attività con il tasso di femminilizzazione maggiore è quello dei lavori domestici (87,3%) seguito dal commercio (54%). Bibliografia e Sitografia sservatri su avr ccasiae accessri; INPS Primo semestre anno Lavoro accessorio, ottobre 2015; UIL (2016), Voucher buoni(?)lavoro Questi ex sconosciuti, febbraio 2015 A cura di Rocco Vincenzo Santandrea (vincenzo.santandrea@ipres.it) Aprile 2016 IPRES Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali Bari Piazza Garibaldi, 13 T F ipres@ipres.it - ipres_certificata@pec.it -
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