ATSALI DIOSSINE & PCB DIOSSINA SIMILI IN ALIMENTI. Documento Informativo nr. 142

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1 Documento Informativo nr. 142 Data di emissione: 31/10/08 Revisione n. 1 ATSALI DIOSSINE & PCB DIOSSINA SIMILI IN ALIMENTI Riferimento interno: Dr. Michele Tieppo - Funzione ATSALI, CHELAB s.r.l. (tel ; m.tieppo@chelab.it) Mod. 174/SQ rev. 2

2 1 - ABSTRACT Diossine e PCB diossina simili sono sostanze organiche inquinanti persistenti (POPs, Persistent Organic Pollutants) ubiquitarie. Negli ultimi anni innumerevoli sono stati gli sforzi da parte della Commissione della Comunità Europea nel fissare dei livelli di azione per queste sostanze volte a ridurne la presenza negli alimenti. Dal 4 novembre 2006 sono stati stabiliti dei tenori massimi nei prodotti alimentari. 2 - GENERALITÀ Il problema legato alla ricerca di residui di sostanze contaminanti nei prodotti alimentari è stato oggetto negli ultimi decenni di un interesse sempre maggiore, in ambito sia nazionale che comunitario, sviluppato dalla crescente necessità di garantire un livello sempre più elevato di tutela della salute umana e dell ambiente. La risoluzione in termini analitici delle problematiche relative ad una serie molto ampia di contaminanti è affidata ormai a strumentazione analitica molto sofisticata. La gestione di tale strumentazione deve essere peraltro affidata a personale altamente specializzato. Il Laboratorio CHELAB dispone della strumentazione più avanzata e di personale qualificato per la gestione di servizi riguardanti una larga serie di sostanze implicate nei servizi di sicurezza alimentare ambientale. In particolare la strumentazione disponibile si identifica in: 3 Spettrometri di Massa ad Alta Risoluzione (HRGC/HRMS Thermo Mat 95) 1 Spettrometro di Massa ad Alta Risoluzione (HRGC/HRMS Thermo DFS) 11 purificatori automatici FMS Power-Prep 2 estrattori automatici Dionex ASE200 1 Estrattore Automatico Büchi FastPSE La strumentazione di cui sopra, dalla ricerca effettuata fino ad oggi, risulta disponibile nel settore dei servizi analitici del privato solo presso il Laboratorio CHELAB di Resana. Con la denominazione convenzionale di diossine ci si riferisce ad un gruppo di sostanze policlorurate che appartengono alle due famiglie identificate come PCDD (policlorodibenzodiossine) e PCDF (policlorodibenzofurani). Si tratta di sostanze di cui è accertata la tossicità per l uomo e per gli animali. La struttura di tali composti ne condiziona il grado di tossicità; in particolare il 2,3,7,8-TCDD o TCDD è dimostrato essere un inquinante potentemente Pagina 2 di 5

3 immunotossico, teratogeno e cancerogeno. Quando si parla di PCB diossina simili ci si riferisce a delle sostanze policlorurate (policlorobifenili) 12 congeneri che esibiscono un aziona tossica simile a quella delle diossine. Le caratteristiche chimico-fisiche e la liposolubilità delle diossine e dei PCB diossina simili sono tali da consentirne larga diffusione nell ambiente. La stabilità alla degradazione, sia chimica che biologica, costituisce caratteristica tale da provocarne l accumulo in varie matrici alimentari e la propagazione lungo la catena alimentare stessa. Secondo dati di bibliografia, i maggiori carrier alimentari di diossine e PCB diossina simili sono le matrici grasse di origine animale, con un carry-over nel grasso del latte e negli altri alimenti di origine animale che è specifico per ciascun congenere e risulta compreso tra lo zero ed il 40%. Sono sufficientemente noti gli avvenimenti legati a fenomeni di elevata contaminazione da diossine: i più eclatanti sono quelli di Seveso negli anni 70, quello relativo agli oli nei mangimi nella primavera del 99, e quello di contaminazione del latte nella zona del Casertano risalente al Il Laboratorio CHELAB è in grado di fornire il servizio analitico più accurato in termini di diversificazione e determinazione quantitativa degli inquinanti in questione nelle più diversificate matrici. Dal punto di vista tossicologico il termine più studiato delle diossine è la TCDD; per analogia con le proprietà chimico fisiche di questa molecola, altri 16 congeneri (tutti clorosostituiti alle posizioni C2, C3, C7 e C8) vengono considerati rilevanti ai fini della gestione del rischio tossicologico ed ambientale; anche se essi sono ritenuti in genere meno pericolosi della TCDD, la loro azione tossica si esplica secondo meccanismi simili. I livelli analitici dei diversi congeneri vengono espressi in equivalenti di tossicità di TCDD (unità TE o TEQ), tramite l impiego di opportuni fattori di conversione analitico-tossicologici (I-TEF o WHO-TEF o OMS-TEF). L assoluta professionalità del reparto, con vasta esperienza nel settore, è testimoniata dalle continue partecipazioni a ring-test e circuiti di intercalibrazione, di carattere sia nazionale (CIND, UNICHIM), che europeo (Folkehelseinstituttet, Örebro University), in modo da garantire un costante monitoraggio e miglioramento. La ricerca di entrambi i gruppi di molecole è prevista inoltre fin dal 2004 in diverse matrici alimentari dal Piano nazionale residui (PNR). Pagina 3 di 5

4 Il Regolamento (CE) n. 1881/2006 entrato in vigore di recente ha fissato i seguenti tenori massimi per i prodotti destinati all alimentazione umana: Tenori massimi Prodotti alimentari 1 Carni e prodotti a base di carne (escluse le frattaglie commestibili) dei seguenti animali (1) - bovini e ovini - pollame - suini Fegato degli animali terrestri di cui al punto 1 e relativi prodotti derivati Muscolo di pesce e prodotti della pesca e loro derivati, esclusa l'anguilla (2) (3). Il tenore massimo si applica ai crostacei, escluse le carni scure del granchio e quelle della testa e del torace dell'aragosta e di grossi crostacei analoghi (Nephropidae e Palinuridae) Muscolo di anguilla (Anguilla anguilla) e prodotti derivati Latte crudo (1) e prodotti lattiero-caseari (1), compreso il grasso del burro Somma di diossine (OMS-PCDD/F-TEQ) (4) 3,0 pg/g grasso (5) 2,0 pg/g grasso (5) 1,0 pg/g grasso (5) Somma di diossine e PCB diossina-simili (OMS-PCDD/F- PCBTEQ)(4) 4,5 pg/g grasso (5) 4,0 pg/g grasso (5) 1,5 pg/g grasso (5) 6,0 pg/g grasso (5) 12,0 pg/g grasso (5) 4,0 pg/g peso fresco 8,0 pg/g peso fresco 4,0 pg/g peso fresco 12,0 pg/g peso fresco 3,0 pg/g grasso (5) 6,0 pg/g grasso (5) Uova di gallina e ovoprodotti (1) 3,0 pg/g grasso (5) 6,0 pg/g grasso (5) Grasso dei seguenti animali - bovini e ovini - pollame 3,0 pg/g grasso 2,0 pg/g grasso 4,5 pg/g grasso 4,0 pg/g grasso - suini 1,0 pg/g grasso 1,5 pg/g grasso Miscele di grassi animali 2,0 pg/g grasso 3,0 pg/g grasso Oli e grassi vegetali 0,75 pg/g grasso 1,5 pg/g grasso Oli di organismi marini (olio estratto dal corpo del pesce, dal suo fegato e oli di altri organismi marini destinati al consumo umano) 2,0 pg/g grasso 3,0 pg/g grasso Fegato di pesce e suoi prodotti derivati, esclusi gli oli di organismi marini di cui al punto 25,0 pg/g peso fresco (4) (6) (1) Per i prodotti alimentari indicati in questa categoria si rimanda alla definizione di cui al regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale (GU L 226 del , pag. 22). (2) Qualora i pesci siano destinati ad essere consumati per intero, il tenore massimo si applica all'intero pesce. Pagina 4 di 5

5 (3) Per i prodotti alimentari indicati in questa categoria, si rimanda alle definizioni di cui alle categorie a), b), c), e) ed f) dell'elenco che figura all'articolo 1 del regolamento (CE) n. 104/2000, escluso il fegato di pesce classificato con il codice NC (4) Concentrazione upper bound: le concentrazioni upper bound vengono calcolate ipotizzando che tutti i valori dei vari congeneri inferiori al limite di determinazione siano pari al limite di determinazione. (5) I livelli massimi non sono applicabili ai prodotti alimentari con un tenore di grasso < 1%. (6) Per il fegato di pesce il tenore massimo si applica all'intero contenuto commestibile della scatola. 3 - BIBLIOGRAFIA - International Dairy Federation Special Issue 9701 Monograph on residues and contaminants in milk and milk products, 1997; - Istituto superiore della Sanità Linee guida per interventi analitici mirati al rilevamento di PCB, PCDD e PDCF in prodotti alimentari (rif. ISS-XEN-99-2 Versione: 9 giugno 1999); - L.A.P. Hoogenboom, L. Portier, R.J. van der Jagt & W.A. Traag Screening methods for Dioxins Bulletin of the IDF 351; - G.M. Weiss Cibi POP, ovvero dove colpisce la diossina, Alimenti & Bevande anno III- 7/8, luglioagosto 2001; - Regolamento (CE) n. 1881/2006 della Commissione, dell 19 dicembre 2006, che definisce i tenori massimi di taluni contaminanti presenti nelle derrate alimentari e s.m.i.; - C. La Rocca e A. Mantovani From environment to food: the case of PCB Ann. Ist. Super Sanità 2006 Vol. 42 N 4: Pagina 5 di 5

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