DELIBERAZIONE N X / 1205 Seduta del 20/12/2013

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1 DELIBERAZIONE N X / 1205 Seduta del 20/12/2013 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA CAPPELLINI ALBERTO CAVALLI MAURIZIO DEL TENNO GIOVANNI FAVA MASSIMO GARAVAGLIA MARIO MELAZZINI ANTONIO ROSSI CLAUDIA TERZI Con l'assistenza del Segretario Marco Pilloni Oggetto PRESA D'ATTO DELLA COMUNICAZIONE DEGLI ASSESSORI BECCALOSSI, BORDONALI E TERZI AVENTE OGGETTO: APPLICAZIONE IN LOMBARDIA DELLA DIRETTIVA ALLUVIONI L'atto si compone di 5 pagine di cui 3 pagine di allegati parte integrante

2 VISTA la comunicazione degli Assessori Beccalossi, Bordonali e Terzi avente oggetto: APPLICAZIONE IN LOMBARDIA DELLA DIRETTIVA ALLUVIONI ; RICHIAMATO il comma 4 dell'art. 8 del Regolamento di funzionamento delle sedute della Giunta regionale, approvato con DGR n. 1141; All'unanimità dei voti, espressi nelle forme di legge; DELIBERA 1. di prendere atto della comunicazione sopracitata, allegata alla presente deliberazione, quale parte integrante e sostanziale; 2. di dare atto che i responsabili del procedimento sono il Direttore della Direzione Generale Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo Paolo Baccolo, il Direttore della Direzione Generale Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione Daniela Marforio e il Direttore della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Mario Nova. IL SEGRETARIO MARCO PILLONI 1

3 COMUNICAZIONE DEGLI ASSESSORI BECCALOSSI, BORDONALI E TERZI ALLA GIUNTA NELLA SEDUTA DEL 20 DICEMBRE 2013 OGGETTO: APPLICAZIONE IN LOMBARDIA DELLA DIRETTIVA ALLUVIONI Facendo seguito alla comunicazione in Giunta del 25 luglio 2013, si fornisce un aggiornamento sullo stato di avanzamento delle attività connesse all attuazione della Direttiva 2007/60/CE, recepita con D.lgs. 49/2010. Si ricorda, in particolare, che l Autorità di Bacino del Fiume Po è competente a: Redigere le mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni (per tale attività si è avvalsa della collaborazione della Regione, Direzione Generale Territorio, urbanistica e difesa del suolo); predisporre il Piano di gestione dei rischi da alluvione. La Regione (in coordinamento con le altre Regioni del bacino e il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile) è competente alla predisposizione della parte del Piano di gestione relativa al sistema di allertamento per il rischio idraulico ai fini di protezione civile, con particolare riferimento al governo delle piene. Tale sistema dovrà essere accompagnato da una serie di specifiche misure per affrontare operativamente le emergenze conseguenti alle alluvioni, ai vari livelli di pianificazione della protezione civile. Allo stato attuale è terminata la fase di predisposizione delle mappe di pericolosità e delle mappe di rischio che identificano le zone potenzialmente interessate da alluvioni rare, poco frequenti e frequenti, individuando le attività antropiche e la popolazione potenzialmente coinvolte. Le mappe sono state prodotte senza finanziamenti statali e derivano da rielaborazioni di dati esistenti. Tali mappe evidenziano una serie di criticità sul territorio, molte già note, altre 1

4 finora non adeguatamente considerate. È previsto che il Comitato Istituzionale dell Autorità di Bacino del fiume Po, nella seduta del 23 dicembre p.v., prenda atto delle mappe prodotte e del percorso che porterà alla predisposizione del Piano di Gestione, da adottare entro il 22 giugno 2014 e da approvare in via definitiva entro il 22 giugno A seguire l Autorità di Bacino trasmetterà le mappe al Ministero dell Ambiente e al Dipartimento nazionale di Protezione Civile. È previsto inoltre che le mappe siano messe a disposizione sul Portale cartografico nazionale del Ministero dell Ambiente. Considerate le criticità sopra indicate, la necessità di condivisione e verifica delle mappe di pericolosità e rischio col territorio, e i profili di responsabilità che ne conseguono, si ritiene che una loro pubblicazione ufficiale sui siti istituzionali debba essere subordinata ad un adeguato percorso partecipativo con gli Enti locali e i soggetti interessati, anche attraverso i Tavoli di lavoro già attivi nell'ambito dei Contratti di Fiume per i bacini del Lambro, Seveso e Olona, al fine di verificare la coerenza tra le elaborazioni prodotte alla scala regionale e le condizioni note a scala locale anche supportate da studi di dettaglio. Ciò verrà proposto al Ministro dell Ambiente, che presiede il Comitato istituzionale, nella citata seduta del 23 dicembre p.v. La proposta organizzativa di distribuzione delle fasi di lavoro prevede una prima fase (Gennaio Marzo 2014) di approfondimento e condivisione dei risultati tramite confronto con il sistema regionale e gli Enti locali, con l individuazione delle aree a rischio più significativo e la verifica di adeguatezza degli strumenti di protezione civile e del Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico del Bacino del Po (PAI). A seguire (Aprile Giugno 2014), si lavorerà alla predisposizione della proposta di Piano di Gestione del rischio da alluvioni, che conterrà le mappe eventualmente adeguate a seguito del percorso partecipativo e le misure per la mitigazione e la gestione del rischio. Tali misure potranno prevedere sia interventi strutturali (opere di protezione) che non strutturali, quali misure di pianificazione del territorio e misure specifiche di protezione civile. In particolare sarà compito delle Regioni, in coordinamento tra loro e con il Dipartimento nazionale della protezione civile, di predisporre la parte relativa al sistema di allertamento per il rischio idraulico lungo i diversi corsi d acqua, con particolare riferimento al governo delle piene ed alle indicazioni sulle priorità di intervento da definire auspicabilmente sulla base della distinzione di frequenza delle alluvioni e loro intensità con la medesima declinazione degli scenari delle mappe di pericolosità e rischio. In tal senso, esiste già ben codificato un sistema di allertamento regionale facente capo al Centro Funzionale Monitoraggio Rischi che curerà l individuazione di una metodologia condivisa con il Dipartimento Nazionale della protezione civile per la definizione dei criteri e metodi per l allertamento condiviso con le altre regioni su base di distretto idrografico e per tutti i sottobacini a carattere regionale ed interregionale, anche sulla base di buone pratiche già sperimentate nel corso 2

5 degli anni. Per il raggiungimento degli obiettivi di cui alla Direttiva Alluvioni è opportuna la costituzione di un Gruppo di lavoro esteso ai soggetti del Sistema Regionale Allargato che hanno competenze in materia. Dopo l adozione del progetto di Piano da parte del Comitato Istituzionale dell Autorità di Bacino, prevista nel giugno 2014, si aprirà l iter procedurale previsto per tale strumento pianificatorio (pubblicazione, osservazioni, controdeduzioni, conferenze programmatiche) che porterà all approvazione e pubblicazione del Piano entro giugno Parallelamente all elaborazione del Piano di gestione del rischio di alluvione, al fine di risolvere eventuali incongruenze tra il Piano stesso e il P.A.I., potrebbe essere avviata, laddove necessario, una revisione delle fasce fluviali di cui al piano stralcio dell Autorità di Bacino del Fiume Po con una eventuale modifica delle aree vincolate a favore della sicurezza del territorio. 3