REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI GEMONA DEL FRIULI

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2 REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI GEMONA DEL FRIULI PROGETTO PER L ESECUZIONE DEGLI IMPIANTO GAS NELL AMBITO DEL COMPRENSORIO DEL CASTELLO DI GEMONA EX CARCERI PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE TECNICA

3 RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA Distribuzione gas metano La progettazione e la realizzazione dell impianto di distribuzione del gas metano a servizio del Castello di Gemona sito a Gemona del Friuli, sarà eseguita in conformità alle Norme UNI-CIG 7129/01 ed al regolamento dell Ente Erogatore del gas metano; tale progettazione è stata effettuata al fine di realizzare un corretto dimensionamento degli impianti prevedendo i percorsi delle tubazioni ed il posizionamento delle apparecchiature in considerazione delle scelte architettoniche effettuate. L impianto di distribuzione del gas metano si dipartirà dal contatore gas metano, posto all'esterno dell'edificio in armadio metallico areato e protetto. Dal contatore gas metano la linea proseguirà a vista in tubo in acciaio zincato diametro 2 fino a raggiungere il primo pozzetto; da tale pozzetto la linea proseguirà in tubo in PEHD diametro 63 mm interrata ad una profondità di 0,60 m dal piano di calpestio fino a raggiungere il tee con la predisposizione per il centro polifunzionale. Da tale tee la distribuzione proseguirà con una linea in tubo in PEHD diametro 50 mm interrata ad una profondità di 0,60 m dal piano di calpestio fino a raggiungere l'ultimo pozzetto. Da tale pozzetto la linea proseguirà in tubo rame diametro 28 mm fino a raggiungere la valvola generale, posta in posizione sicuramente e facilmente raggiungibile a circa 1,20 metri da terra. Da tale valvola la distribuzione proseguirà in tubo rame posto sotto traccia fino a raggiungere la valvola generale del generatore di calore, posta in posizione sicuramente e facilmente raggiungibile a circa 1,50 metri da terra. Il generatore di calore previsto per il castello, di tipo C a camera stagna e tiraggio forzato, BUDERUS modello LOGAMAX PLUS , alimentato a gas metano, avrà una potenza termica al focolare pari a kcal/h, e sarà posto nel vano tecnico, al piano interrato dell'edificio il quale è ventilabile a mezzo della porta attestata verso l'esterno. Per la predisposizione per il centro polifunzionale il generatore di calore previsto, di tipo C a camera stagna e tiraggio forzato, alimentato a gas metano, avrà una potenza termica al focolare pari a kcal/h. L impianto avrà quindi una potenza termica totale assorbita pari a kcal/h (68,99 kw) pari a 7,24 Nmc/h. Il generatore di calore del castello sarà collegato ad una canna fumaria sfociante sopra la copertura dell'edificio; il condotto di evacuazione dei prodotti della combustione sarà conforme alla Norma UNI - CIG 7129/01, in particolare sarà previsto un kit di aspirazione e scarico fumi coassiale orizzontale diam. 125 / 80 mm con sfogo sulla parete perimetrale esterna dell edificio. Le tubazioni in rame devono essere conformi alla Norma UNI EN 1057, le giunzioni devono essere realizzate mediante giunzione capillare con brasatura dolce (UNI EN ISO 4063) per mezzo di raccordi conformi alle Norme UNI EN /UNI EN 1254/5. Le tubazioni in polietilene (PEHD) devono essere conformi alla Norma UNI ISO 4437 oppure all'art. 7 L. 46/90, le giunzioni devono essere realizzate esclusivamente mediante saldatura secondo le Norme UNI 10520/10521; è inoltre necessario l'uso del giunto dielettrico. Le tubazioni nell'attraversamento di murature, non devono presentare giunzioni o saldature e devono essere protette con tubo guaina passante, murato con malta di cemento, avente diametro interno 20 mm maggiore alla tubazione del gas. La distribuzione dovrà essere posta entro 20 cm dagli spigoli paralleli, se realizzata sotto traccia.

4 VERIFICA DIMENSIONAMENTO IMPIANTO TRATTO Lunghezza virtuale Lv metri Diametro Resistenza Unitaria Ru Portata Nmc/h Resistenza Totale Ru x Lv Recupero di Pressione DHx 0,5 mm C.A. Perdita di carico effettiva mm C.A. CONT-POZ. 5,2 2 0,025 7,24 0,13 0,60 0,73 POZ.-TEE 140,00 63 mm 0,025 7,24 3,50-3,00 0,50 TEE - ULT. POZ. 54,50 50 mm 0,020 3,62 1,09-3,00-1,91 ULT. POZ. - V.G. 3,70 28 mm 0,150 3,62 0,56-0,60-0,05 V.G.-C. 11,50 28 mm 0,150 3,62 1,73-0,15 1,58 RISULTATI - Resistenza totale della linea CONT-CALDAIA (contatore gas metano generatore di calore) 0,85 mm C.A. < 10 mm C.A.

5 REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI GEMONA DEL FRIULI PROGETTO PER L ESECUZIONE DEGLI IMPIANTI IDRO-TERMO-SANITARI NELL AMBITO DEL COMPRENSORIO DEL CASTELLO DI GEMONA EX CARCERI PROGETTO ESECUTIVO NOTE

6 - DATI RELATIVI ALL IMPIANTO TERMICO Nell edificio in esame è previsto il riscaldamento degli ambienti durante il periodo invernale, a mezzo di un impianto composto essenzialmente da: - N 1 caldaia a gas metano a condensazione tipo BU DERUS modello LOGAMAX PLUS capace di Kcal/h nominali, del tipo C a camera stagna e tiraggio forzato dei fumi, posta in vano tecnico al piano interrato dell'edificio, con le seguenti caratteristiche tecniche: Fluido termovettore acqua calda Valore nominale della potenza termica utile a 75 /6 0 C = 34,0 kw Rendimento termico utile di progetto a 75 /60 C = 9 7,8 % Rendimento termico utile prescritto dal regolamento = 92,5 % Combustibile utilizzato = gas metano - La distribuzione del fluido termovettore per l impianto di riscaldamento sarà in tubo rame isolato secondo la tabella B del DPR 412/93 (minimo 6 mm) per il tratto dalla caldaia ai singoli collettori di distribuzione dei pannelli a pavimento, mentre dai collettori la distribuzione del fluido termovettore delle tubazioni radianti poste a pavimento sarà realizzata in tubo di PE-X diam. 18/2 mm tipo UNITRE. - PIANO TERRA: N 1 circuito di pannelli radianti posti a paviment o passo 5 cm, lunghezza 33 mt. N 1 circuito di pannelli radianti posti a paviment o passo 5 cm, lunghezza 34 mt. N 1 circuito di pannelli radianti posti a paviment o passo 5 cm, lunghezza 76 mt. N 1 circuito di pannelli radianti posti a paviment o passo 5 cm, lunghezza 86 mt. N 7 circuiti di pannelli radianti posti a paviment o passo 5 cm, lunghezza 111 mt. Cad. N 1 circuito di pannelli radianti posti a paviment o passo 10 cm, lunghezza 64 mt. - PIANO PRIMO: N 6 circuiti di pannelli radianti posti a paviment o passo 10 cm, lunghezza 122 mt. Cad. - PIANO SECONDO: N 6 circuiti di pannelli radianti posti a paviment o passo 10 cm, lunghezza 123 mt. Cad. - PIANO TERZO: N 6 circuiti di pannelli radianti posti a paviment o passo 10 cm, lunghezza 123 mt. Cad. - PIANO QUARTO: N 12 circuiti di pannelli radianti posti a pavimen to passo 5 cm, lunghezza 123 mt. Cad. - La regolazione della temperatura del fluido termovettore dei circuiti a pavimento, sarà effettuata da una valvola motorizzata a tre vie in modo da mantenere una temperatura massima di 35 C e proporzionalmente ridotta al variare della temperatura esterna essa sarà gestita dalla centralina climatica con sonda esterna. - La regolazione della temperatura ambiente, per le zone servite dai circuiti dei pannelli radianti, sarà data dalla centralina climatica di cui al punto precedente; la regolazione della temperatura ambiente ai singoli piani sarà data da n 5 valvole di zona comandate ognuna da un cronotermostato ambiente posti nelle singole zone: piano terra, piano primo, piano secondo, piano terzo e piano quarto, tarati a 20 C; il cronotermos tato sarà posto sulla parete interna ad un altezza di 1,50 mt dal pavimento. - Il condotto di evacuazione dei prodotti della combustione sarà conforme alla Norma UNI - CIG 7129/01, in particolare sarà previsto un kit di aspirazione e scarico fumi coassiale orizzontale diam. 125 / 80 mm con sfogo sulla parete perimetrale esterna dell edificio.

7 - Lo stesso generatore di calore di cui sopra provvederà anche alla produzione dell' acqua calda sanitaria a mezzo di n 1 boiler di accumulo separa to in acciaio vetroporcellanato da 70 Lt. dotato di apposito scambiatore di calore incorporato e apposito termostato di regolazione. DOCUMENTAZIONE ALLEGATA - Dati di progetto - Verifiche di legge - Fabbisogno energetico mensile acqua calda sanitaria - Riepilogo dispersioni di calore per singolo ambiente - Note - Dichiarazione di rispondenza DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA Il sottoscritto Per. Ind. Maurizio Vegliach iscritto all albo del Collegio dei Periti di Trieste con il numero 921 a conoscenza delle sanzioni previste dall art. 34 comma 3 della legge 9 gennaio 1991, n 10, Dichiara Sotto la propria personale responsabilità che: A) il progetto relativo alle opere di cui sopra è rispondente alle prescrizioni contenute nella legge 9 gennaio 1991 n 10 e nei suoi regolamenti attuativi, in particolare: A3) decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n 412, relativo alla progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici. B) i dati e le informazione contenuti nella relazione tecnica sono conformi a quanto contenuto o desumibile dagli elaborati progettuali. Data Il progettista... (timbro e firma)

8 CORPI SCALDANTI: Locale disp. Term. Watt n anelli Lunghezza diam. mm Passo 0101: anello 86 m t 18\2 5,0 0101: anello 34 m t 18\2 5,0 0101: anello 33 m t 18\2 5,0 0101: anello 76 m t 18\2 5,0 0101: anello 64 m t 18\2 5,0 0101: anelli 111 m t c ad. 18\2 10,0 Tot. piano : anelli 122 m t c ad. 18\2 10,0 Tot. piano : anelli 123 m t c ad. 18\2 10,0 Tot. piano : anelli 123 m t c ad. 18\2 10,0 Tot. piano : anelli 123 m t c ad. 18\2 5,0 Tot. piano 8870 Distribuzione principale, in partenza dalla caldaia sarà eseguita in tubo rame diam. = 28 mm

9 SPESSORI MINIMI DELLA COIBENTAZIONE DELLE TUBAZIONI DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE ACQUA PER IL RISCALDAMENTO DEGLI AMBIENTI E PER I SERVIZI IGIENICO - SANITARI CON MATERIALE AVENTE CONDUCIBILITÀ TERMICA PARI A 0,040 W/h mc. - per tubazioni correnti entro strutture affacciate verso l esterno: d = 0-20,0 mm: spessore 20,0 mm d = 20,0-39,0 mm: spessore 30,0 mm - per tubazioni correnti entro strutture affacciate verso l interno: d = 0-20,0 mm: spessore 10,0 mm d = 20,0-39,0 mm: spessore 15,0 mm Per i diametri non citati è da considerarsi il calore indicato nel D.P.R. 412/93 allegato B. Le tubazioni convoglianti fluidi aventi temperature diverse, devono essere coibentate separatamente. Le dispersioni termiche delle tubazioni convoglianti il fluido termovettore sono state ricavate dalle tabelle di cui alla Norma UNI