Sezione I. L unione europea

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Sezione I. L unione europea"

Transcript

1 Sezione I L unione europea

2

3 1 L evoluzione storica 1 La nascita della CECA La Comunità europea del carbone e dell acciaio (CECA) fu creata col Trattato di Parigi del 18 aprile 1951 su iniziativa dei politici francesi Jean Monnet e Robert Schuman, in attuazione della proposta, contenuta nella dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950, di mettere l intera produzione francese e tedesca del carbone e dell acciaio sotto una comune Alta autorità, nel quadro di un organizzazione alla quale potessero aderire anche gli altri paesi europei. La scelta del settore carbo-siderurgico era giustificata da molteplici fattori: in primo luogo la posizione dei principali giacimenti delle risorse, situati nel bacino della Ruhr, dell Alsazia e della Lorena, zone di confine, oggetto di una lunga contesa e di numerosi scontri bellici verificatesi in passato. Inoltre l oggetto dell accordo rappresentava una risorsa fondamentale per la produzione di armamenti e materiale bellico, e la gestione in comune della relativa fabbricazione avrebbe impedito un riarmo segreto a entrambe le nazioni coinvolte. Per la prima volta nel corso della storia, si cercava di realizzare un organizzazione cui gli Stati aderenti avrebbero ceduto parte della propria sovranità, sebbene in un settore limitato e definito, e che avrebbe gestito in modo autonomo la politica comune del settore. Da tale specificità nasce la struttura della comunità come organismo sovranazionale, ovvero posto al di sopra dei singoli stati. Alla proposta aderirono sei paesi: Belgio, Francia, Germania Occidentale, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi ed entrò in vigore il 23 luglio Il trattato instaurò un mercato comune del carbone e dell acciaio; l operazione fu realizzata sopprimendo i diritti di dogana e le restrizioni quantitative che rappresentavano un disincentivo alla libera circolazione delle merci; furono soppresse parimenti tutte le misure discriminatorie, sovvenzioni o sostegni finanziari che erano accordati ed elargiti dai vari stati alle produzioni nazionali. Il principio di libera concorrenza permetteva il mantenimento dei prezzi ad un livello minimo, garantendo, al contempo, agli stati il controllo sugli approvvigionamenti. CECA 17

4 Sezione I L Unione europea La CECA era formata da quattro istituzioni: - Alta Autorità; - Consiglio speciale dei Ministri; - Assemblea comune; - Corte di giustizia. L Alta Autorità, dotata di poteri deliberativi con carattere vincolante, era l organo centrale della CECA. Si componeva di 8 membri, due per Italia, due per la Repubblica Federale Tedesca e due per la Francia, nominati e scelti in virtù della loro competenza professionale dagli stessi Stati e dotati della facoltà di agire in piena indipendenza, e da un presidente eletto dagli otto. Il Consiglio speciale dei ministri era composto da un rappresentante del Governo di ogni Stato e aveva una funzione consultiva rispetto all Alta Autorità. I pareri del Consiglio potevano essere strumentali ad una mera consultazione o avere una funzione più stringente, ed essere quindi vincolanti come nel caso in cui l Alta Autorità avesse dovuto deliberare su parere conforme del Consiglio. L Assemblea comune aveva funzioni consultive e di mero controllo politico e riuniva rappresentanti parlamentari degli stati membri, mentre la Corte di giustizia, composta di sette giudici e di due avvocati generali nominati di comune accordo dai governi per un periodo di sei anni, esercitava il potere giurisdizionale in relazione alle contese tra stati membri, e garantiva la corretta interpretazione ed applicazione delle norme del Trattato. La CECA si è estinta il 23 luglio 2002, per scadenza e mancata proroga del termine cinquantennale previsto nel Trattato che l aveva istituita. Tutte le attività e passività della CECA sono state trasferite alla Comunità europea, secondo quanto previsto in un Protocollo allegato al Trattato di Nizza, entrato in vigore a partire dal 1º febbraio

5 Capitolo 1 L evoluzione storica 2 Il trattato istitutivo della CEE e dell Euratom La positiva esperienza della CECA portò gli stati membri a promuovere nuove forme di cooperazione ed integrazione che portarono alla creazione di due nuove comunità: - la Comunità economica europea (CEE); - la Comunità europea dell energia atomica (CEEA) o Euratom. La prima nasce il 1º gennaio 1958, con l entrata in vigore dei trattati di Roma, firmati il 25 marzo 1957 dai sei stati fondatori (Italia, Germania, Francia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi); la seconda è stata istituita contemporaneamente alla CEE ed è un organizzazione sovranazionale finalizzata a coordinare i programmi di ricerca relativi all energia atomica, nella prospettiva di un uso non bellico della stessa. Inizialmente nata come entità separata, a seguito del Trattato sull integrazione entrato in vigore il 1º gennaio 1967, l organizzazione della CEEA è stata totalmente integrata in quella della CEE ed è, attualmente, integrata in quella dell Unione europea. Anche gli stati membri delle due comunità coincidono: con l entrata in vigore del trattato di Maastricht la CEEA ha formato insieme a CEE e CECA il primo dei tre pilastri dell Unione europea. L obiettivo principale del Trattato istitutivo della Comunità europea era quello di realizzare un area comune di libero mercato attraverso lo strumento dell unione doganale, progetto che avrebbe dovuto essere completato nell arco di dodici anni; in realtà l obiettivo è stato raggiunto in anticipo, con l abolizione di cartelli e di dazi doganali e l istituzione, a partire dal 1 gennaio 1968, di una tariffa esterna unica. La CEE aveva nei suoi obiettivi l unione dei suoi membri (Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Olanda, e Germania Ovest) da un punto di vista economico; tale progetto si sarebbe poi dovuto sviluppare ed evolvere in un eventuale unione politica. L unico grande Stato europeo che non aveva aderito al disegno fu il Regno Unito che si fece promotore, insieme alla Svezia, dell Associazione europea di libero scambio (EFTA European Free Trade Area). Tale proposta si è concretizzata nel 1960, con la partecipazione di altri paesi non membri CEE (Austria, Danimarca, Norvegia, Portogallo, Svezia, Svizzera e, appunto, Regno Unito). CEE EURATOM EFTA 19

6 Sezione I L Unione europea SEE Dal 1973 con l ingresso di Regno Unito, Irlanda e Danimarca nella CEE, EFTA e CEE negoziarono una serie di accordi per assicurare uniformità nelle politiche economiche delle due organizzazioni; tale forma di cooperazione e coordinamento è sfociata infine nell accordo per lo Spazio economico europeo (SEE). Dal 1995 solo 4 membri che non sono entrati nell UE rimangono nell organizzazione. Il Trattato CEE prevedeva quattro istituzioni: - l Assemblea (l attuale Parlamento europeo), composta dai rappresentanti dei popoli degli Stati membri la cui elezione era a suffragio universale diretto; - il Consiglio, l organo legislativo della Comunità, era composto dai rappresentanti degli Stati membri. Il suo compito consisteva nel coordinare le politiche economiche generali degli Stati; - la Commissione, inizialmente composta da 9 membri scelti dai governi dei singoli Stati in base alla loro competenza, era l istituzione sopranazionale, in quanto i commissari avrebbero dovuto esercitare le loro funzioni in piena indipendenza dai rispettivi governi di provenienza e nell esclusivo interesse della Comunità; - la Corte di giustizia, organo giurisdizionale, con il compito di assicurare il rispetto del diritto nell interpretazione e nell applicazione del Trattato. 3 La fusione degli esecutivi 20 L 8 aprile 1965 gli Stati aderenti alle tre Comunità firmarono a Bruxelles una Convenzione al fine di istituire un Consiglio unico ed una Commissione unica delle Comunità europee ( Trattato sulla fusione degli esecutivi ). Al primo venivano devolute le competenze originariamente proprie del Consiglio Speciale dei Ministri della CECA, del Consiglio della CEE e del Consiglio dell EURATOM; la Commissione unica avrebbe parimenti svolto le funzioni attribuite all Alta autorità della CECA, alla Commissione della CEE, e alla Commissione dell Euratom. L obiettivo era quello di addivenire ad una semplificazione del quadro istituzionale degli organismi che operavano all interno della Comunità, e cui era stato dato inizio con la Convenzione di Roma del 1957 in virtù della quale gli Stati, di comune accordo, attribuivano alle tre Comunità un Assemblea ed una Corte di Giustizia uniche, ferme restando le competenze che le due istituzioni avrebbero esercitato nell ambito di ciascun Trattato. In sostanza, con l entrata in vigore dell accordo sulla fusione degli esecutivi le tre Comunità venivano ad essere guidate dagli stessi organi, pur mantenendo le medesime una propria e distinta soggettività giuridica.

7 Capitolo 1 L evoluzione storica 4 L adesione di nuovi Stati e l Atto unico europeo Il processo di integrazione europea ha conosciuto un primo ampliamento con l adesione alla Comunità europea di Danimarca, Regno Unito ed Irlanda, nel 1973, in un periodo di grande instabilità economica e monetaria. A questo si sono succeduti l ingresso della Grecia nel 1981 e quello della Spagna e del Portogallo nel 1986, portando il numero totale dei paesi membri della Comunità a 12. Ulteriore accrescimento si è verificato nel 1995, quando sono entrate a farne parte anche l Austria, la Finlandia e la Svezia. Il primo maggio 2004 altri dieci Stati, per lo più appartenenti all ex area socialista, hanno fatto ingresso nella Comunità: Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia ed Ungheria. L ultima tappa è stata segnata dall ingresso, il 1 gennaio 2007, della Bulgaria e della Romania, con il raggiungimento della quota di 27 Stati, il che ha comportato delle rilevanti modifiche anche da un punto di vista istituzionale. Giova infatti ricordare che i Trattati istitutivi delle Comunità hanno subìto numerose modifiche per effetto: - dei singoli Trattati di adesione di ciascun nuovo Stato membro; - la conclusione di ulteriori Trattati stipulati nel corso del tempo al fine di favorire il processo di integrazione comunitaria. Tra questi ultimi merita menzione l Atto unico europeo (AUE), firmato il 17 febbraio 1986 ed entrato in vigore il 1 luglio Si tratta, nonostante la definizione, di un Trattato di diritto internazionale e non di un atto comunitario promanato dalle istituzioni delle Comunità. L Atto si proponeva di realizzare un grande mercato interno, cioè uno spazio senza frontiere interne, nel quale è assicurata la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali. In sostanza, veniva data attuazione alle linee di sviluppo per il completamento del mercato interno indicate nel Libro Bianco, il documento pubblicato nel 1985 dalla Commissione CEE. Nel testo veniva evidenziata la necessità di superare tre tipi di ostacoli di ordine: 1) fisico, in quanto ostativi ad una libera circolazione delle persone (per esempio, i controlli alle frontiere fra Stati); 2) tecnico, rappresentati, ad esempio, dalla diversità di prescrizioni fra stati per la libera circolazione delle merci; 3) fiscale, scaturenti dalla diversa incidenza delle imposte da uno stato all altro. Il raggiungimento della libera circolazione di beni e servizi nell Europa comunitaria e la rimozione di tutti gli impedimenti ostativi alla realizzazione di detto scopo fu possibile soltanto a partire dal 1 gennaio del

8 Sezione I L Unione europea 5 L Unione europea Trattato di Maastricht I fondamenti Gli organi dell Unione 22 Il quadro comunitario ha subìto un importante ed ulteriore modifica con il Trattato di Maastricht (conosciuto anche come Trattato sull Unione Europea) firmato il 7 febbraio 1992 ed entrato in vigore il 1 novembre del Con esso veniva creata l Unione europea, struttura complessa, articolata in tre pilastri: 1) primo pilastro, costituito dalle Comunità europee CECA, CEE ed EURATOM. In questo contesto gli Stati membri, attraverso le istituzioni comunitarie, esercitano congiuntamente la loro sovranità negli ambiti previsti dai trattati; 2) secondo pilastro, dato dalla politica estera e di sicurezza comune (PESC) di cui al titolo V del trattato sull Unione europea; 3) terzo pilastro, dato dalla cooperazione nei settori della giustizia e della polizia in materia penale di cui al titolo VI del trattato sull Unione europea. Con l istituzione dell Unione europea, il trattato di Maastricht ha segnato una tappa fondamentale nel processo di creazione di un integrazione sempre più stretta fra i popoli dell Europa. L Unione europea si fonda in definitiva sulle Comunità europee unitamente alle politiche e forme di cooperazione istituite dal trattato sull Unione europea. L Unione dispone di un quadro istituzionale unico nel suo genere, composto dal Consiglio europeo, dal Parlamento europeo, dal Consiglio, dalla Commissione, dalla Corte di giustizia e dalla Corte dei conti. L Unione si avvale di due differenti modalità operative: - il metodo comunitario, nell ambito del primo pilastro; - il metodo intergovernativo nell ambito degli altri due. Il primo limita il ruolo dei governi nazionali a favore delle istituzioni comunitarie. I singoli Stati hanno facoltà di intervento soltanto nelle forme e secondo le procedure previste dai trattati, mentre gli organi della Comunità cui sono attribuiti i maggiori poteri sono: a) la Commissione europea, organo di individui e non di rappresentanti degli stati, che ha il monopolio dell iniziativa legislativa; b) il Parlamento europeo, che interviene attivamente nelle politiche dell Unione; c) il Consiglio dell Unione Europea, che rappresenta gli stati membri e adotta le decisioni a maggioranza qualificata, invece che all unanimità.

9 Capitolo 1 L evoluzione storica Il metodo intergovernativo è il processo decisionale utilizzato nel secondo e nel terzo pilastro. È caratterizzato dal ruolo importante degli stati membri, che condividono con la Commissione europea il diritto di iniziativa; le decisioni vengono prese all unanimità nell ambito del Consiglio dell Unione Europea, mentre il Parlamento europeo svolge una funzione meramente consultiva. La Comunità, nell ambito del primo pilastro, ha la missione di garantire: - uno sviluppo armonioso, equilibrato e durevole delle attività economiche; - un elevato livello di occupazione e di protezione sociale; - la parità fra uomini e donne; - una crescita durevole e non inflazionistica; - un elevato grado di competitività e di convergenza delle prestazioni economiche; - un elevato livello di tutela dell ambiente; - la coesione economica e sociale; - la solidarietà fra gli Stati membri. L Unione ha inoltre, il compito di definire ed attuare, con un metodo di tipo intergovernativo, una politica estera e di sicurezza. Gli Stati membri sono tenuti a sostenere attivamente e senza riserve questa politica, in uno spirito di lealtà e di reciproca solidarietà. Nell ambito del terzo pilastro, l impegno della Comunità deve essere rivolto a dare ai cittadini un elevato livello di protezione in uno spazio di libertà, di sicurezza e di giustizia. 6 L Unione monetaria europea Il raggiungimento di una politica economica comune transita anche attraverso l unione monetaria; proprio per tale ragione gli Stati si sono adoperati al fine di giungere all adozione di una moneta unica europea. Il processo ha avuto inizio con il Trattato di Maastricht, ove venivano, tra l altro fissati i parametri economici che ogni singolo Stato doveva raggiungere per poter adottare la nuova moneta unica. Con il vertice di Amsterdam tenutosi nel giugno del 1997, i 15 capi di Stato dell Unione Europea si impegnarono, firmando il patto di stabilità, a raggiungere gli obiettivi imposti dal trattato attraverso i quali si sarebbe potuta realizzare l integrazione monetaria europea. Patto di stabilità 23

10 Sezione I L Unione europea La moneta unica I principali indicatori per i quali erano stati fissati dei limiti da non superare erano: - il tasso d inflazione; - i tassi di interesse; - il deficit del bilancio statale; - il debito pubblico. La data per l integrazione monetaria fu confermata per il 1 gennaio 1999, giorno che avrebbe visto il debutto dell Euro come moneta unica europea. L introduzione della moneta unica europea sarebbe stata preceduta da una fase di progressiva convergenza economica, durante la quale gli stati avrebbero dovuto raggiungere, attraverso il rispetto dei parametri di Maastricht, una situazione di bilancio uniforme. Il nome della nuova moneta unica fu deciso nel vertice di Madrid del L Euro è attualmente la valuta comune ufficiale dell Unione europea (nel suo insieme) e quella unica per sedici stati membri che aderiscono all UEM (Unione economica e monetaria), ovvero Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Cipro e Malta (entrambi aggiuntisi nel 2008). Ne consegue che ancora 11 dei 28 stati membri dell Unione europea non adottano l euro come valuta ufficiale. Nello specifico, giova ricordare che la Danimarca ed il Regno Unitogodono di una clausola che permette loro di mantenere indefinitamente le proprie valute nazionali. L euro è amministrato dalla Banca centrale europea e dal Sistema europeo delle banche centrali; il primo organismo è responsabile delle politiche monetarie comuni; mentre il secondo ha il compito di dare attuazione alla politica monetaria, promuovendo il regolare funzionamento dei sistemi che regolano i flussi finanziari e gestendo le riserve ufficiali. 7 La Costituzione europea Dichiarazione 24 In concomitanza con il processo di allargamento dell Unione europea preannunciato dal Trattato di Nizza, nel 2000 gli Stati membri decisero di addivenire all approvazione di un vero e proprio testo costituzionale europeo. Nonostante le riforme introdotte dal Trattato avessero migliorato i processi decisionali e organizzato in maniera più costruttiva le istituzioni dell UE, rimaneva una inadeguatezza di fondo che mal si conciliava con le prospettive di ampliamento dell Unione. Per tale motivo venne varata una Dichiarazione sul futuro dell Unione, ove venivano affrontate le questioni più importanti concernenti le modalità di funzionamento dell Unione ed in particolare la dichiarazione si occupava:

11 Capitolo 1 L evoluzione storica - dei criteri per stabilire e delimitare le competenze dell Unione europea e degli Stati membri, nel rispetto del principio di sussidiarietà; - del valore giuridico da attribuire alla Carta dei diritti fondamentali, proclamata a Nizza; - del procedimento di semplificazione dei trattati al fine di renderli più chiari e comprensibili; - del ruolo e delle competenze dei Parlamenti nazionali; - di migliorare e garantire la democraticità e la trasparenza dell Unione; - di avvicinare le istituzioni della Comunità ai cittadini degli Stati membri; - di sviluppare una politica estera e di sicurezza comune solida ed efficace; - di ridurre, in una prospettiva di semplificazione, il numero di strumenti legislativi e riassumere in un unico documento il vastissimo corpus giuridico dell Unione. Il compito di preparare la bozza della Costituzione europea venne affidato ad un organo straordinario, appositamente istituito, la Convenzione sul futuro dell Europa. La Carta fondamentale dell Unione europea sarebbe stata poi sottoposto all esame dei singoli stati membri nell ambito della Conferenza intergovernativa del 4 ottobre I lavori sono durati diciassette mesi e si sono conclusi con la firma, a Roma, il 29 ottobre 2004 del Trattato che istituisce una Costituzione per l Europa, diviso in quattro parti, integrate, a loro volta, da protocolli e dichiarazioni. Iniziò quindi il lungo processo di ratifica del testo costituzionale da parte dei paesi dell Unione europea, che avrebbe dovuto concludersi entro la fine del Invero con l approvazione del Trattato di Lisbona (v. oltre) la Costituzione europea ha perso di vigore anche perché molti dei principi ivi contenuti sono stati fatti propri da quest ultimo, confluendo, così, nel testo consolidato del Trattato sul funzionamento dell Unione. Costituzione per l Europa 25

12 Sezione I L Unione europea 8 Il Trattato di Lisbona e il Trattato sul funzionamento dell Unione Trattato di Lisbona 26 La questione della Costituzione europea è stata ripresa nel corso del Consiglio europeo del giugno 2007, al fine di valutare le modalità di riforma del sistema comunitario. Nello specifico, è stata abbandonata l idea di sostituire agli attuali trattati europei un unico testo, e si è pensato di procedere ad una riformulazione di quelli esistenti, alla luce delle proposte formulate nel Il 13 dicembre 2007, i leader dell Unione europea hanno firmato il Trattato di Lisbona, ponendo fine al lungo periodo di negoziati dedicati alla riforma istituzionale. Esso modifica il trattato sull Unione europea (Trattato di Maastricht) e il trattato che istituisce la Comunità europea. In particolare: - precisa e rafforza i valori e gli obiettivi sui quali si fonda l Unione; - rafforza il ruolo del Parlamento comunitario, dotato di nuovi importanti poteri per quanto riguarda la legislazione e il bilancio dell UE e gli accordi internazionali; - mantiene i diritti esistenti e ne introduce di nuovi. In particolare, per la prima volta, il trattato di Lisbona riconosce espressamente agli Stati membri la possibilità di recedere dall Unione; - semplifica il quadro istituzionale, istituendo la figura del presidente del Consiglio europeo e prevedendo nuove disposizioni per la futura composizione del Parlamento europeo e per una Commissione ridotta; - dispone che l Unione e gli Stati membri siano tenuti ad agire congiuntamente in uno spirito di solidarietà se un paese dell UE è oggetto di un attacco terroristico o vittima di una calamità naturale o ad uno scompenso energetico; - lo stesso spirito di collaborazione deve sussistere in altri ambiti come la salute pubblica, la protezione civile, i cambiamenti climatici, i servizi di interesse generale, la ricerca, lo spazio, la coesione territoriale, la politica commerciale, gli aiuti umanitari, lo sport, il turismo e la cooperazione amministrativa; - garantisce maggiore sicurezza per tutti: la capacità di azione dell Unione in materia di libertà, sicurezza e giustizia sarà rafforzata al fine di rendere più incisiva la lotta alla criminalità e al terrorismo, mettendo la potenza economica, umanitaria, politica e diplomatica dell Europa al servizio dei suoi interessi e valori in tutto il mondo. Il nuovo testo del Trattato (ora intitolato Trattato sul funzionamento dell Unione europea ) è entrato in vigore il 1º dicembre 2009.

13 Capitolo 1 L evoluzione storica 9 Il Trattato di Bruxelles di adesione della Croazia e gli adattamenti dei Trattati Con L. 29 febbraio 2012, n. 17 è stato ratificato il Trattato di adesione della Croazia all Unione europea, avviato nel giugno 2004, e sottoscritto a Bruxelles il 9 dicembre Esso si compone del Trattato di adesione propriamente detto, dell Atto di adesione, con relativi allegati e protocolli, e dell Atto finale, con le dichiarazioni e lo scambio di lettere tra l Unione europea e la Repubblica di Croazia. Il Trattato di adesione (artt. 1-4) contiene le disposizioni procedurali essenziali che disciplinano l ingresso della Croazia all Unione europea. Esse prevedono, in particolare, che la Repubblica di Croazia sia inclusa fra i membri dell Unione europea e della Comunità europea dell energia atomica (art. 1, par. 1) e che divenga parte del Trattato sull Unione europea, del Trattato sul funzionamento dell Unione europea e del Trattato che istituisce la Comunità europea dell energia atomica (artt. 1, par. 2). Alla Croazia si applicano, pertanto (art. 2) tutte le disposizioni concernenti i diritti e gli obblighi degli Stati membri ai sensi dei Trattati di cui all art. 1. Il Trattato, entrerà in vigore il 1º luglio 2013 a condizione che siano concluse le procedure interne di ratifica da parte degli Stati membri e che tutti gli strumenti di ratifica siano depositati entro il 30 giugno 2013 (art. 3) presso il Governo della Repubblica italiana, che è tradizionalmente depositaria dei trattati comunitari. Nelle more del perfezionamento del processo di ratifica del Trattato e della sua entrata in vigore, la Croazia acquisisce il ruolo di osservatore attivo nell Unione europea, potendo partecipare, in tale veste, senza diritto di voto, a tutti i gruppi di lavoro consiliari (ad eccezione di un numero limitati di essi) ed ai relativi Consigli dell Unione europea, oltre che ai comitati che assistono la Commissione, in linea con quanto previsto in occasione dei precedenti allargamenti. L Atto di adesione disciplina invece le condizioni di adesione della Repubblica di Croazia e gli adattamenti del Trattato sull Unione europea (TUE), del Trattato sul funzionamento dell Unione europea (TFUE) e del Trattato che istituisce la Comunità europea dell energia atomica (CEEA) che si rendono a tal fine necessari. Nella Parte prima dell Atto figurano i princìpi generali, che ribadiscono il carattere vincolante delle disposizioni dei Trattati originari e degli atti adottati dalle istituzioni prima dell adesione. Si dispone in 27

14 Sezione I L Unione europea 28 particolare il carattere immediatamente vincolante anche di alcuni tipi di atti, a cominciare dalle decisioni e dagli accordi conclusi dai rappresentanti degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio e dalle dichiarazioni, risoluzioni o altre posizioni del Consiglio dei ministri e del Consiglio europeo, in quanto atti di natura politica in osservanza dei quali il nuovo Stato membro è chiamato ad adottare le misure necessarie ad assicurare l applicazione. La Croazia, inoltre, aderisce automaticamente a convenzioni e protocolli elencati nell allegato I, sulla base di una decisione adottata dal Consiglio all unanimità, su raccomandazione della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo, che stabilisce gli adattamenti necessari a tal fine e la data di entrata in vigore (art. 3). Lo stesso principio viene sancito nell art. 4, par. 1, che concerne l acquis di Schengen integrato nell ambito dell Unione europea nonché gli atti basati su tale acquis o ad esso connessi, elencati nell allegato II. L art. 5 prevede, altresì, che la Croazia partecipi all Unione economica e monetaria a decorrere dalla data di adesione quale «Stato membro con deroga» ai sensi dell art. 139 del TFUE, poiché non adempie alle condizioni necessarie per l adozione dell euro. L art. 6 contiene alcune rilevanti disposizioni in materia di politica estera e di sicurezza comune (PESC) e di relazioni esterne, stabilendo in particolare il carattere vincolante per la Croazia degli accordi conclusi o provvisoriamente applicati dall Unione europea con uno o più Paesi terzi, con un organizzazione internazionale o con un cittadino di un Paese terzo. Gli artt. 7 ed 8 contengono, infine, alcuni princìpi relativi alle ipotesi di modifica, sospensione o abrogazione delle disposizioni dell Atto di adesione e alla natura giuridica delle modifiche a carattere permanente apportate agli atti delle Istituzioni dell Unione europea. È altresì previsto che l applicazione dei trattati originari e degli atti adottati dalle istituzioni è soggetta, a titolo transitorio, alle deroghe previste nell Atto di adesione. La Parte seconda dell Atto di adesione, suddivisa in due titoli, concerne gli adattamenti dei Trattati resi necessari a seguito dell ingresso di Zagabria nell Unione europea. In particolare, il Titolo I (artt. 9-11) contiene le disposizioni istituzionali che disciplinano la nuova composizione di alcune istituzioni dell Unione europea a seguito della nomina di membri croati o della partecipazione della Croazia (Corte europea di giustizia, Banca europea per gli investimenti, CEEA).

15 Capitolo 1 L evoluzione storica Il Titolo II (artt ), relativo ad altri adattamenti, definisce invece il nuovo ambito territoriale di applicazione dei Trattati, includendovi la Croazia, e inserisce il croato fra le lingue ufficiali previste dal TFUE e dal Trattato che istituisce la CEEA. La Parte III (artt ) fissa le disposizioni permanenti, comprensive degli adattamenti degli atti delle istituzioni in materia di libera prestazione dei servizi, diritto della proprietà intellettuale, servizi finanziari, agricoltura, pesca, fiscalità, politiche regionali e coordinamento degli strumenti strutturali (elencati nell allegato III), nonché delle relative misure in materia di proprietà intellettuale, concorrenza, agricoltura, pesca, unione doganale e regole di origine (elencate nell allegato IV). Per quanto concerne in particolare la Politica agricola comune, è previsto che il Consiglio, deliberando all unanimità su proposta della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo, possa effettuare gli adattamenti delle disposizioni del Trattato che si dovessero rendere necessari a seguito di una modifica delle regole dell Unione. La Parte IV è dedicata alle disposizioni temporanee, riguardanti in particolare le misure transitorie applicabili alla Croazia nei diversi settori dell acquis ed elencate nell allegato V (Titolo I, art. 18). Sono presenti altresì, all interno del Titolo II di questa Parte, alcune disposizioni istituzionali concernenti la mutata composizione e il conseguente nuovo calcolo di maggioranze di voto delle principali istituzioni dell Unione europea (Parlamento europeo, Commissione europea, Consiglio, Comitato economico e sociale, Comitato delle regioni) nel periodo che intercorre tra la data di adesione e alcune scadenze rilevanti. In particolare, sono assegnati alla Croazia 12 rappresentanti al Parlamento europeo a partire dalla data di adesione e fino alla scadenza del mandato (art. 19). Viene inoltre nominato dal Consiglio, a maggioranza qualificata e di comune accordo con il Presidente della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo, un nuovo membro della Commissione di cittadinanza croata a decorrere dalla data di adesione e fino al 31 ottobre 2014 (art. 21). Il Titolo III della Parte IV comprende le disposizioni finanziarie, che disciplinano in particolare la partecipazione della Croazia al capitale della Banca europea per gli investimenti (art. 27), al Fondo di ricerca sul carbone e l acciaio, nonché la gestione diretta da parte del Governo croato di gare, sovvenzioni e pagamenti nel quadro dello strumento europeo di pre-adesione IPA e dello strumento di transizione (art. 29). 29

16 Sezione I L Unione europea L art. 30 istituisce per il periodo un assistenza finanziaria temporanea (cosiddetto «strumento di transizione», che ammonta a 29 milioni di euro per il 2013) a favore della Croazia per promuovere il rafforzamento della capacità amministrativa e giudiziaria necessaria a garantire la piena attuazione dell acquis. Ulteriori strumenti di carattere temporaneo sono istituiti al fine di aiutare la Croazia a sviluppare l acquis di Schengen («strumento temporaneo Schengen») ed a migliorare i flussi di tesoreria del bilancio nazionale («strumento temporaneo per i flussi di tesoreria»). Gli artt. 33, 34 e 35 disciplinano invece la quota degli stanziamenti che sono destinati alla Croazia nel quadro dei Fondi strutturali e del Fondo di coesione, del Fondo europeo per la pesca e a titolo della componente «sviluppo rurale» nel quadro dello strumento IPA (misure temporanee supplementari in materia di sviluppo rurale sono definite nell allegato VI). L art. 36 disciplina invece espressamente il meccanismo di monitoraggio da parte della Commissione degli impegni assunti da Zagabria nel corso del negoziato. È prevista la possibilità per il Consiglio di adottare a maggioranza qualificata e su proposta della Commissione le misure ritenute opportune nei confronti della Croazia, qualora nel corso del processo di controllo dovessero emergere carenze nell adempimento degli impegni assunti. Nella Parte V figurano le disposizioni applicative (con la disciplina degli adattamenti dei regolamenti interni e di procedura delle istituzioni dell Unione europea nonché degli statuti e dei regolamenti interni dei Comitati e la disciplina sull applicabilità degli atti delle istituzioni) nonché le disposizioni finali. Nell ambito di queste ultime l art.54 dispone, in particolare, che il Governo della Repubblica italiana rimetta al Governo della Repubblica di Croazia copia certificata conforme del TUE, del TFUE, del Trattato che istituisce la CEEA e dei trattati che li hanno modificati o integrati. L Atto di adesione è corredato di nove allegati e di un protocollo, che costituiscono parte integrante dell Accordo. 30

17 Capitolo 1 L evoluzione storica 10 Il Trattato che istituisce il meccanismo europeo di stabilità e il Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell unione economica e monetaria (rinvio) Si rinvia al Capitolo 2 della Sezione VIII. sai rispondere? 1. Che cos è la CECA? 2. Quando è stata istituita la CEE? 3. Quali Stati aderirono successivamente? 4. Come è stata creata l Unione europea? 5. Quali sono i principi della Costituzione europea? 6. Quali sono le principali novità del trattato di Lisbona? 31

L evoluzione storica. La nascita della CECA

L evoluzione storica. La nascita della CECA 1 L evoluzione storica 1 La nascita della CECA La Comunità europea del carbone e dell acciaio (CECA) fu creata col Trattato di Parigi del 18 aprile 1951 su iniziativa dei politici francesi Jean Monnet

Dettagli

INTEGRAZIONE EUROPEA E POLITICHE. Le tappe principali

INTEGRAZIONE EUROPEA E POLITICHE. Le tappe principali INTEGRAZIONE EUROPEA E POLITICHE. Le tappe principali Laurea magistrale in Turismo, territorio e sviluppo locale Corso: Politiche per lo sviluppo rurale Lezione n. 1 del 2016 LE PRECONDIZIONI DELLA UE

Dettagli

Appunti sulla storia e le istituzioni dell Unione Europea

Appunti sulla storia e le istituzioni dell Unione Europea Appunti sulla storia e le istituzioni dell Unione Europea * DAL 1957, ANNO DELLA SUA CREAZIONE, L UNIONE EUROPEA È PASSATA DA 6 A 28 STATI MEMBRI, CHE HANNO UNITO LE LORO FORZE PER COSTRUIRE INSIEME UN

Dettagli

Le competenze dell'ue

Le competenze dell'ue Le competenze dell'ue 1951 CECA sei paesi fondatori pace, integrazione europea, incremento occupazione 1957 CEE EURATOM creazione di un mercato comune, un'unione doganale ed estensione dell'integrazione

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Abbreviazioni... Avvertenza... NORME FONDAMENTALI DELL UNIONE EUROPEA

INDICE SOMMARIO. Abbreviazioni... Avvertenza... NORME FONDAMENTALI DELL UNIONE EUROPEA INDICE SOMMARIO Abbreviazioni... Avvertenza... pag. XIII XV NORME FONDAMENTALI DELL UNIONE EUROPEA I TRATTATO SULL UNIONE EUROPEA TRATTATO sull Unione europea (Maastricht, 7 febbraio 1992)... 3 II. TRATTATO

Dettagli

Parte Prima. Parte Seconda. Protocolli

Parte Prima. Parte Seconda. Protocolli Parte Prima I Trattati 1. Trattato sull Unione europea... Pag. 15 2. Tavola di corrispondenza tra la vecchia numerazione e la nuova numerazione del TUE...» 53 3. Trattato sul funzionamento dell Unione

Dettagli

Dichiarazione Schuman

Dichiarazione Schuman Unione Europea Dichiarazione Schuman 9 maggio 1950: «L Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa risorgerà da realizzazioni concrete creando anzitutto una solidarietà

Dettagli

INDICE PARTE PRIMA IL DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA

INDICE PARTE PRIMA IL DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA IX Presentazione... VII PARTE PRIMA IL DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA CAPITOLO I STORIA DELL INTEGRAZIONE EUROPEA: L EUROPA COMUNITARIA E LA SUA EVOLUZIONE 1. L origine delle Comunità europee: il Trattato

Dettagli

IL FEDERALISMO VERSO L ALTO L UNIONE EUROPEA

IL FEDERALISMO VERSO L ALTO L UNIONE EUROPEA Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2012 1 Capitolo V. Il federalismo all insu IL FEDERALISMO VERSO L ALTO L UNIONE EUROPEA Perché esiste l Unione Europea? Aspetti politici: la

Dettagli

Introduzione all Unione Europea

Introduzione all Unione Europea ISTITUTO ALTI STUDI PER LA DIFESA 65^ Sessione Ordinaria 13^ Sessione Speciale Introduzione all Unione Europea Prof. Piercarlo Valtorta Roma, 25 Gennaio 2014 CENTRO EUROPEO RISORSE UMANE L UE: 503 mil.

Dettagli

INDICE. Presentazione... PARTE PRIMA IL DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA CAPITOLO III

INDICE. Presentazione... PARTE PRIMA IL DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA CAPITOLO III XI Presentazione... VII PARTE PRIMA IL DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA CAPITOLO I STORIA DELL INTEGRAZIONE EUROPEA: L EUROPA COMUNITARIA E LA SUA EVOLUZIONE 1. L origine delle Comunità europee: il Trattato

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA Centro di informazione Europe Direct

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA Centro di informazione Europe Direct UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA Centro di informazione Europe Direct CRIE Centro di eccellenza Jean Monnet 13 marzo 2013 LE ISTITUZIONI E GLI ORGANI DELL UNIONE EUROPEA Federica Di Sarcina CRIE Centro

Dettagli

IL FEDERALISMO VERSO L ALTO L UNIONE EUROPEA

IL FEDERALISMO VERSO L ALTO L UNIONE EUROPEA Capitolo V. IL FEDERALISMO VERSO L ALTO L UNIONE EUROPEA Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 1 Il federalismo all insu Perché esiste l Unione Europea? Aspetti politici: la

Dettagli

INDICE. Presentazione... PARTE PRIMA IL DIRITTO COMUNITARIO E LE POLITICHE DELL UNIONE EUROPEA CAPITOLO II

INDICE. Presentazione... PARTE PRIMA IL DIRITTO COMUNITARIO E LE POLITICHE DELL UNIONE EUROPEA CAPITOLO II XI Presentazione... VII PARTE PRIMA IL DIRITTO COMUNITARIO E LE POLITICHE DELL UNIONE EUROPEA CAPITOLO I STORIA DELL INTEGRAZIONE EUROPEA: L EUROPA COMUNITARIA E LA SUA EVOLUZIONE FINO AL MOMENTO ATTUALE

Dettagli

Bandiera: eu/basic- information/symbols/flag/index_it.htm

Bandiera:   eu/basic- information/symbols/flag/index_it.htm GUIDA ALLA NAVIGAZIONE STORIA DELL INTEGRAZIONE EUROPEA (a cura di M. R. Allegri) Il portale dell Unione europea www.europa.eu Cartina dell Unione europea http://europa.eu/about- eu/countries/index_it.htm

Dettagli

L Unione Europea e le sue istituzioni: un introduzione

L Unione Europea e le sue istituzioni: un introduzione L Unione Europea e le sue istituzioni: un introduzione un po di storia alcune informazioni di base sui paesi membri le istituzioni e gli organi dell UE EIE 06/07 I / 1 cronologia dell Unione Europea 1951

Dettagli

Unione europea. Storia e organi. a cura di Pietro Gavagnin

Unione europea. Storia e organi. a cura di Pietro Gavagnin Unione europea Storia e organi a cura di Pietro Gavagnin Dalla Costituzione all UE Art. 10 cost. L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.

Dettagli

SOMMARIO CAPITOLO I IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE A LIVELLO EUROPEO: GENESI ED EVOLUZIONE 1

SOMMARIO CAPITOLO I IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE A LIVELLO EUROPEO: GENESI ED EVOLUZIONE 1 SOMMARIO Premessa V CAPITOLO I IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE A LIVELLO EUROPEO: GENESI ED EVOLUZIONE 1 1. Premessa: le tappe del processo di integrazione europea. 1 2. Le prime esperienze di integrazione:

Dettagli

Le competenze dell'ue. Ewelina Jelenkowska-Lucà

Le competenze dell'ue. Ewelina Jelenkowska-Lucà Le competenze dell'ue Ewelina Jelenkowska-Lucà Personalità giuridica Competenze proprie Sovranità Pace, integrazione europea e incremento occupazione Creazione di un mercato comune, un'unione doganale

Dettagli

Scoppiò in seguito a due proposte della Commissione

Scoppiò in seguito a due proposte della Commissione Capitolo Periodo transitorio (1957-1969) La crisi del 1965 Compromesso di Lussemburgo Fusione degli esecutivi 1 Sviluppi dell integrazione europea Trattato di Lussemburgo Elezione diretta del Parlamento

Dettagli

18. Il processo di integrazione europea

18. Il processo di integrazione europea 18. Il processo di integrazione europea Il problema della ricostruzione economica tedesca Il 9 maggio 1950 il ministro degli esteri francese Robert Schumanlanciava l idea di costituire un alta autorità

Dettagli

L Unione Europea e le sue istituzioni: un introduzione

L Unione Europea e le sue istituzioni: un introduzione L Unione Europea e le sue istituzioni: un introduzione un po di storia alcune informazioni di base sui paesi membri le istituzioni e gli organi dell UE EIE 08/09 I / 1 cronologia dell Unione Europea 1951

Dettagli

INDICE GENERALE. Premessa degli Autori... IX. CAPITOLO I ORIGINI E STORIA DELL INTEGRAZIONE EUROPEA (G. Famiglietti)

INDICE GENERALE. Premessa degli Autori... IX. CAPITOLO I ORIGINI E STORIA DELL INTEGRAZIONE EUROPEA (G. Famiglietti) INDICE GENERALE Premessa degli Autori... IX CAPITOLO I ORIGINI E STORIA DELL INTEGRAZIONE EUROPEA (G. Famiglietti) 1. Il contesto storico: dal Manifesto di Ventotene alla nascita della CECA (1941-1951)...1

Dettagli

Capitolo VI. IL FEDERALISMO VERSO L ALTO: L UNIONE EUROPEA

Capitolo VI. IL FEDERALISMO VERSO L ALTO: L UNIONE EUROPEA Capitolo VI. IL FEDERALISMO VERSO L ALTO: L UNIONE EUROPEA Il federalismo verso l alto Perché esiste l Unione Europea? Aspetti politici: la pace, la politica estera Aspetti economici:la politica economica

Dettagli

e di proporzionalità 3. Protocollo sullo statuto della Corte di giustizia dell'unione europea

e di proporzionalità 3. Protocollo sullo statuto della Corte di giustizia dell'unione europea L atto finale contiene un elenco dei protocolli vincolanti e delle dichiarazioni non vincolanti Atto finale La CONFERENZA DEI RAPPRESENTANTI DEI GOVERNI DEGLI STATI MEMBRI, riunita a Bruxelles il 30 settembre

Dettagli

L Unione Europea. Clicca sull immagine per ascoltare l inno europeo. «Unità nella diversità»

L Unione Europea. Clicca sull immagine per ascoltare l inno europeo. «Unità nella diversità» L Unione Europea Clicca sull immagine per ascoltare l inno europeo «Unità nella diversità» «Fare l Europa è fare la pace.» (Jean Monnet) Perché un Europa unita? Dopo la Seconda guerra mondiale, lunga e

Dettagli

Le tappe dell integrazione europea

Le tappe dell integrazione europea L Unione Europea Le tappe dell integrazione europea CECA 1951 Sei stati: Belgio, Francia, RFT, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi firmano a Parigi il trattato che istituisce la CECA(Comunità Europea del

Dettagli

L UNIONE EUROPEA IN SINTESI fonte Sito ufficiale dell'unione europea

L UNIONE EUROPEA IN SINTESI fonte   Sito ufficiale dell'unione europea L UNIONE EUROPEA IN SINTESI fonte https://europa.eu Sito ufficiale dell'unione europea I PAESI DELL UNIONE EUROPEA L'UE non ha sempre avuto le dimensioni attuali. La collaborazione economica avviata in

Dettagli

Introduzione alle Istituzioni dell Unione Europea

Introduzione alle Istituzioni dell Unione Europea Introduzione alle Istituzioni dell Unione Europea Prof. Marco Baldassari Responsabile Area Scientifica e Didattica presso la Fondazione Collegio Europeo di Parma Porte Aperte all'efsa 22 novembre 2014

Dettagli

PROTOCOLLO (N. 36) SULLE DISPOSIZIONI TRANSITORIE TITOLO I DISPOSIZIONI CONCERNENTI IL PARLAMENTO EUROPEO

PROTOCOLLO (N. 36) SULLE DISPOSIZIONI TRANSITORIE TITOLO I DISPOSIZIONI CONCERNENTI IL PARLAMENTO EUROPEO 7.6.2016 Gazzetta ufficiale dell Unione europea C 202/321 PROTOCOLLO (N. 36) SULLE DISPOSIZIONI TRANSITORIE LE ALTE PARTI CONTRAENTI, CONSIDERANDO che, per organizzare la transizione dalle disposizioni

Dettagli

Evoluzione del processo d integrazione europea. Prof. Ernestina Giudici 1

Evoluzione del processo d integrazione europea. Prof. Ernestina Giudici 1 Evoluzione del processo d integrazione europea Prof. Ernestina Giudici 1 Elementi introduttivi n Il processo d integrazione europea n presenta caratteri di unicità n ha prodotto effetti n all interno,

Dettagli

Banca e Finanza in Europa

Banca e Finanza in Europa Università degli Studi di Parma Banca e Finanza in Europa Prof. 1 2. EUROPA: PROFILI ISTITUZIONALI Le tappe Le istituzioni La Banca centrale europea 2 2. Europa: profili istituzionali 3 2. Europa: profili

Dettagli

SOMMARIO CAPITOLO I IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA: GENESI ED EVOLUZIONE 1

SOMMARIO CAPITOLO I IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA: GENESI ED EVOLUZIONE 1 SOMMARIO CAPITOLO I IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA: GENESI ED EVOLUZIONE 1 1. Premessa: le tappe del processo di integrazione europea. 1 2. Le prime esperienze di integrazione: il modello della cooperazione

Dettagli

VERSIONE CONSOLIDATA

VERSIONE CONSOLIDATA 30.3.2010 Gazzetta ufficiale dell Unione europea C 83/1 VERSIONE CONSOLIDATA DEL TRATTATO SULL'UNIONE EUROPEA E DEL TRATTATO SUL FUNZIONAMENTO DELL'UNIONE EUROPEA (2010/C 83/01) 30.3.2010 Gazzetta ufficiale

Dettagli

PARTE PRIMA IL DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA

PARTE PRIMA IL DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA PARTE PRIMA IL DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA CAPITOLO I STORIA DELL INTEGRAZIONE EUROPEA: L EUROPA COMUNITARIA E LA SUA EVOLUZIONE GUIDA 1. L origine delle Comunità europee: il Trattato istitutivo della

Dettagli

DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. Dall Atto Unico Europeo al Trattato di Lisbona

DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. Dall Atto Unico Europeo al Trattato di Lisbona Dipartimento di Giurisprudenza DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA Dall Atto Unico Europeo al Trattato di Lisbona I primi allargamenti 1973: Gran Bretagna, Danimarca e Irlanda (9) 1981: Grecia (10) 1986: Spagna

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Abbreviazioni... SEZIONE PRIMA TRATTATI

INDICE SOMMARIO. Abbreviazioni... SEZIONE PRIMA TRATTATI INDICE SOMMARIO Abbreviazioni... pag. XI SEZIONE PRIMA TRATTATI I TRATTATO CHE ISTITUISCE LA COMUNITAv EUROPEA ED ATTI CONNESSI TRATTATO che istituisce la Comunità europea (Roma, 25 marzo 1957). Versione

Dettagli

L Unione europea: 497 milioni di abitanti, 27 paesi

L Unione europea: 497 milioni di abitanti, 27 paesi L Unione europea: 497 milioni di abitanti, 27 paesi Stati membri dell Unione europea Paesi candidati I padri fondatori Idee nuove per un lungo periodo di pace e prosperità Konrad Adenauer Alcide De Gasperi

Dettagli

LA NASCITA DELLA U.E.

LA NASCITA DELLA U.E. LA NASCITA DELLA U.E. IN QUALE CONTESTO STORICO NASCE L U.E.? XX secolo, dopo le due terribili guerre mondiali: * 1914 1918 = 1^ guerra mondiale * 1939 1945 = 2^ guerra mondiale Le due guerre hanno anche

Dettagli

INDICE SOMMARIO. VIG_967_CodiceUnioneEuropea_2016_1.indb 13 09/06/16 12:04

INDICE SOMMARIO. VIG_967_CodiceUnioneEuropea_2016_1.indb 13 09/06/16 12:04 VIG_967_CodiceUnioneEuropea_2016_1.indb 13 09/06/16 12:04 VIG_967_CodiceUnioneEuropea_2016_1.indb 14 09/06/16 12:04 Presentazione... pag. 7 Avvertenza...» 9 Abbreviazioni...» 11 Trattati e atti connessi

Dettagli

INDICE SOMMARIO PARTE I TESTI FONDAMENTALI. 1. Dichiarazione Schuman del 9 maggio

INDICE SOMMARIO PARTE I TESTI FONDAMENTALI. 1. Dichiarazione Schuman del 9 maggio PARTE I TESTI FONDAMENTALI SEZIONE I DICHIARAZIONE DI SCHUMAN 1. Dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950.... 5 SEZIONE II CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI 2. Carta dei diritti fondamentali dell Unione europea....

Dettagli

SOMMARIO PARTE I IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA

SOMMARIO PARTE I IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA SOMMARIO PARTE I IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA CAPITOLO I. IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE A LIVELLO EUROPEO: GENESI ED EVOLUZIONE 3 1. Le tappe del processo di integrazione europea. 3 2. Il modello

Dettagli

Da Ventotene ai sovranismi

Da Ventotene ai sovranismi Da Ventotene ai sovranismi Una breve ricostruzione Federico Russo Università del Salento Tra federalismo europeo e gradualismo Non vi ho parlato di Il carattere eretico del manifesto di Ventotene La Comunità

Dettagli

L Unione Europea e le sue Istituzioni: un introduzione

L Unione Europea e le sue Istituzioni: un introduzione L Unione Europea e le sue Istituzioni: un introduzione un po di storia le istituzioni e gli organi dell UE alcune informazioni di base sui paesi membri PAUE 03/04 I / 1 Cronologia dell Unione Europea 1951

Dettagli

VERSIONE CONSOLIDATA

VERSIONE CONSOLIDATA 26.10.2012 Gazzetta ufficiale dell Unione europea C 326/1 VERSIONE CONSOLIDATA DEL TRATTATO SULL'UNIONE EUROPEA E DEL TRATTATO SUL FUNZIONAMENTO DELL'UNIONE EUROPEA (2012/C 326/01) 26.10.2012 Gazzetta

Dettagli

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 6.6.2016 C(2016) 3347 final DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 6.6.2016 che stabilisce l elenco dei documenti giustificativi che i richiedenti il visto devono

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Notizie sugli Autori... Pag. V INTRODUZIONE

INDICE SOMMARIO. Notizie sugli Autori... Pag. V INTRODUZIONE Notizie sugli Autori... Pag. V INTRODUZIONE 1. Il sogno di Kant... Pag. 1 1.1. Stati senza Pace...» 1 1.2. Oltre lo Stato...» 3 1.3. Un prototipo sovranazionale...» 6 1.4. L Europa e Kant...» 8 Schema

Dettagli

Storia, Istituzionie, sistema giuridico

Storia, Istituzionie, sistema giuridico Life Long Learning Programme Jean Monnet Programme, Key Activity 1 INFORMATION AND RESEARCH ACTIVITIES for Learning EU at School Apprendere UE a Scuola: Storia, Storia, Istituzionie, sistema giuridico

Dettagli

SINTESI LEZIONE PRECEDENTE

SINTESI LEZIONE PRECEDENTE SINTESI LEZIONE PRECEDENTE Come nasce l intervento dello Stato nell economia Lo sviluppo del sistema delle partecipazioni statali La fine dello Stato Imprenditore AP 1 EUROPA A.A. 2016-2017 Corso di Management

Dettagli

L Integrazione europea

L Integrazione europea L Integrazione europea Dresda, 1945 Londra, 1940 Le premesse dell Unione Europea L Europa esce devastata dalla seconda guerra Dopo la fine del conflitto gli stati europei mondiale (1939-1945), che ha visto

Dettagli

L Unione europea: 500 milioni di abitanti, 28 paesi

L Unione europea: 500 milioni di abitanti, 28 paesi L Unione europea: 500 milioni di abitanti, 28 paesi CLASSE II C 2015-2016 Stati membri dell Unione europea Paesi candidati e potenziali candidati I simboli dell UE Il motto: Unita nella diversità L inno

Dettagli

Libertà di movimento. Schengen : Aboliti i controlli doganali e di polizia alle frontiere tra quasi tutti i paesi dell Unione europea

Libertà di movimento. Schengen : Aboliti i controlli doganali e di polizia alle frontiere tra quasi tutti i paesi dell Unione europea Libertà di movimento Schengen : Aboliti i controlli doganali e di polizia alle frontiere tra quasi tutti i paesi dell Unione europea Rafforzati i controlli alle frontiere esterne dell UE Intensificata

Dettagli

INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI

INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI C 4/2 IT Gazzetta ufficiale dell'unione europea 9.1.2015 INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI Informazioni ai sensi dell articolo 76 del regolamento (UE) n. 1215/2012 del Parlamento europeo e del

Dettagli

Istituzioni di diritto pubblico

Istituzioni di diritto pubblico Istituzioni di diritto pubblico Lezione VI L ordinamento internazionale. L ordinamento giuridico dell Unione europea: rapporti tra diritto comunitario e diritto interno L ordinamento internazionale Le

Dettagli

Lezione sull Unione europea Approfondimento: l UE e la tematica ambientale. Gioco di ruolo. Simulazione di una sessione del Consiglio europeo

Lezione sull Unione europea Approfondimento: l UE e la tematica ambientale. Gioco di ruolo. Simulazione di una sessione del Consiglio europeo 1 Lezione sull Unione europea Approfondimento: l UE e la tematica ambientale 2 Gioco di ruolo 3 Simulazione di una sessione del Consiglio europeo I simboli dell UE La bandiera europea L inno europeo

Dettagli

Raccomandazione di DECISIONE DEL CONSIGLIO

Raccomandazione di DECISIONE DEL CONSIGLIO COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 1.6.2012 COM(2012) 255 final Raccomandazione di DECISIONE DEL CONSIGLIO che autorizza l avvio di negoziati per l adattamento dei seguenti accordi in vista dell allargamento

Dettagli

2. LE LIBERTÀ DI CIRCOLAZIONE: MERCI, PERSONE, SERVIZI E CAPITALI. - realizzazione di un attività in materia di protezione civile (art.

2. LE LIBERTÀ DI CIRCOLAZIONE: MERCI, PERSONE, SERVIZI E CAPITALI. - realizzazione di un attività in materia di protezione civile (art. - realizzazione di un attività in materia di protezione civile (art. 196 TFUE) Azione esterna dell Unione: L azione dell Unione sulla scena internazionale (c.d. azione esterna) assume i seguenti contenuti:

Dettagli

Premessa... pag Le competenze dell Unione europea e i principi di funzionamento fondamentali

Premessa... pag Le competenze dell Unione europea e i principi di funzionamento fondamentali Indice sommario Premessa... pag. 5 Compendio di diritto dell Unione Europea 1. La nascita dell Unione Europea: origini e sviluppo 1.1. Le fasi del percorso di cooperazione ed integrazione europea...» 19

Dettagli

DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. Le origini dell integrazione europea

DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. Le origini dell integrazione europea Dipartimento di Giurisprudenza DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA Le origini dell integrazione europea Fine della Seconda Guerra Mondiale Il mondo è diviso in due blocchi contrapposti (Unione Sovietica e USA)

Dettagli

IL DIRITTO IN SCHEMI. diretti da Roberto GAROFOLI

IL DIRITTO IN SCHEMI. diretti da Roberto GAROFOLI IL DIRITTO IN SCHEMI diretti da Roberto GAROFOLI propone: IL DIRITTO IN SCHEMI : - DIRITTO COSTITUZIONALE E PUBBLICO - DIRITTO PRIVATO/DIRITTO CIVILE - DIRITTO PENALE - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE - DIRITTO

Dettagli

Lo staff di Europe Direct. Laura Riello (responsabile) Elettra Crocetti Giuseppe Anzalone Joel Déanoz

Lo staff di Europe Direct. Laura Riello (responsabile) Elettra Crocetti Giuseppe Anzalone Joel Déanoz Lo staff di Europe Direct Laura Riello (responsabile) Elettra Crocetti Giuseppe Anzalone Joel Déanoz La nostra sede: via Vevey, 23 AOSTA Europa geografica I Paesi dell Unione europea Simboli dell UE: la

Dettagli

Ce lo chiede l'europa? I rapporti fra stati nazionali e istituzioni europee: dove e come vengono prese le decisioni.

Ce lo chiede l'europa? I rapporti fra stati nazionali e istituzioni europee: dove e come vengono prese le decisioni. Ce lo chiede l'europa? I rapporti fra stati nazionali e istituzioni europee: dove e come vengono prese le decisioni. La bellezza non ha confini Il ratto d Europa Tiziano, 1562 Isabella Stewart-Gardner

Dettagli

DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA I

DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA I DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA I prof. Alfredo Rizzo alfredo rizzo 1 Lezione 1 Cenni di storia dell integrazione europea 1) Dalla nascita delle comunità alle riforme degli anni settanta 2) La cooperazione

Dettagli

Trattato di Amsterdam

Trattato di Amsterdam Trattato di Amsterdam Come stabilito dalle disposizioni finali del Trattato di Maastricht (ex articolo N), il 29 marzo 1996 in occasione del Consiglio europeo di Torino i capi di Stato e di governo degli

Dettagli

PROGETTO SCUOLA SULLA LEGALITA L UNIONE EUROPEA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PLC

PROGETTO SCUOLA SULLA LEGALITA L UNIONE EUROPEA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PLC PROGETTO SCUOLA SULLA LEGALITA L UNIONE EUROPEA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO www.progettoscuolalegalita.it L UNIONE EUROPEA L'Unione europea (UE) è un'unione tra 27 Paesi dell Europa: Austria, Belgio,

Dettagli

L Unione europea PROVA STRUTTURATA. di Davide Melzi

L Unione europea PROVA STRUTTURATA. di Davide Melzi PROVA STRUTTURATA Diritto ed economia Classe seconda di Davide Melzi L Unione L Italia e l Unione 1 Rispondi alle seguenti domande scegliendo l alternativa giusta 1. Che cosa dice la Costituzione italiana

Dettagli

EUROPA. A.A Corso di Management Pubblico Università di Ferrara 22 Maggio AP

EUROPA. A.A Corso di Management Pubblico Università di Ferrara 22 Maggio AP EUROPA A.A. 2017-2018 Corso di Management Pubblico Università di Ferrara 22 Maggio AP 2018 1 Regolamenti Direttive Raccomandazioni http://europa.eu/youreurope/citizens/travel/passenger-rights/air/index_it.htm

Dettagli

DALL ATTO UNICO EUROPEO (AUE) AL TRATTATO DI LISBONA

DALL ATTO UNICO EUROPEO (AUE) AL TRATTATO DI LISBONA DALL ATTO UNICO EUROPEO (AUE) AL TRATTATO DI LISBONA Corso di laurea in: - Giurisprudenza - Diritto per l impresa nazionale ed internazionale DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA I primi allargamenti 1973: Gran

Dettagli

L UNIONE EUROPEA. lo sviluppo storico del superstato europeo

L UNIONE EUROPEA. lo sviluppo storico del superstato europeo L UNIONE EUROPEA lo sviluppo storico del superstato europeo le svolte 1951 NASCE LA CECA L obiettivo della Comunità Europea del Carbone e dell acciaio è quello di creare un area di libero scambio di questi

Dettagli

L 90/106 Gazzetta ufficiale dell Unione europea

L 90/106 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 90/106 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 28.3.2013 DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 26 marzo 2013 che determina le assegnazioni annuali di emissioni degli Stati membri per il periodo dal 2013 al

Dettagli

Nozioni di base di diritto dell Unione europea

Nozioni di base di diritto dell Unione europea Nozioni di base di diritto dell Unione europea L UE come organizzazione internazionale Soggetto di diritto internazionale Stipula trattati, commette illeciti, partecipa a processi internazionali da tenere

Dettagli

L integrazione europea

L integrazione europea Periodo L integrazione europea Allargamento (widening) Approfondimento (deepening) e Livello dell autorità Stati membri Trattati Obiettivi principali Assetto ordinamentale e istituzionale (1951) CECA Trattato

Dettagli

Corso di Politiche Economiche Europee Prof. Gianfranco Viesti

Corso di Politiche Economiche Europee Prof. Gianfranco Viesti Facoltà di Scienze Politiche - Università di Bari Corso di Politiche Economiche Europee Prof. Gianfranco Viesti Modulo 1 Introduzione Introduzione alle politiche economiche europee La storia dell integrazione

Dettagli

L UE: Prospettive e possibilità 2015/2020

L UE: Prospettive e possibilità 2015/2020 L UE: Prospettive e possibilità 2015/2020 Prof. Piercarlo Valtorta CENTRO EUROPEO RISORSE UMANE L Unione Europea 503 milioni di abitanti, 28 paesi OBIETTIVI DELL UNIONE EUROPEA La pace e il rispetto dei

Dettagli

IL DIRITTO IN SCHEMI. diretti da Roberto GAROFOLI

IL DIRITTO IN SCHEMI. diretti da Roberto GAROFOLI IL DIRITTO IN SCHEMI diretti da Roberto GAROFOLI propone: IL DIRITTO IN SCHEMI : - DIRITTO COSTITUZIONALE E PUBBLICO - DIRITTO PRIVATO/DIRITTO CIVILE - DIRITTO PENALE - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE - DIRITTO

Dettagli

IL REGNO DEL BELGIO, LA REPUBBLICA DI BULGARIA, LA REPUBBLICA CECA, IL REGNO DI DANIMARCA, LA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA,

IL REGNO DEL BELGIO, LA REPUBBLICA DI BULGARIA, LA REPUBBLICA CECA, IL REGNO DI DANIMARCA, LA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA, PROTOCOLLO CHE MODIFICA IL PROTOCOLLO SULLE DISPOSIZIONI TRANSITORIE ALLEGATO AL TRATTATO SULL'UNIONE EUROPEA, AL TRATTATO SUL FUNZIONAMENTO DELL'UNIONE EUROPEA E AL TRATTATO CHE ISTITUISCE LA COMUNITÀ

Dettagli

Regolamento (CEE) Entrato in vigore per la Svizzera il 1 giugno RS RS

Regolamento (CEE) Entrato in vigore per la Svizzera il 1 giugno RS RS Regolamento (CEE) N. 1408/71 del Consiglio del 14 giugno 1971 relativo all applicazione dei regimi di sicurezza sociale ai lavoratori subordinati, ai lavoratori autonomi e ai loro familiari che si spostano

Dettagli

Le tappe dell integrazione monetaria nell Unione Europea

Le tappe dell integrazione monetaria nell Unione Europea Gli anni sessanta: Regno Unito, Danimarca e Irlanda fanno domanda di adesione alla CEE 1969: vertice dell Aja in cui ci si accorda per accelerare il processo di integrazione e introdurre l unione monetaria

Dettagli

Pillole d Europa Istituzioni e Governance. Antonio Maiello

Pillole d Europa Istituzioni e Governance. Antonio Maiello Pillole d Europa Istituzioni e Governance Antonio Maiello Treviso - 11/11/2013 Un unico processo di costruzione europea? Processo di integrazione europea - Guarda alla capacità degli Stati membri di integrarsi

Dettagli

LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA

LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA Mettere insieme le sovranità significa che gli Stati membri delegano alcuni dei loro poteri decisionali alle istituzioni comuni in modo che le decisioni su questioni

Dettagli

Il Diritto in Schemi. diretti da Roberto GAROFOLI

Il Diritto in Schemi. diretti da Roberto GAROFOLI Il Diritto in Schemi diretti da Roberto GAROFOLI S7 Sonia GRASSI Schemi di DIRITTO DELL Aggiornato a: - Regolamento UE 2017/1939 del 12 ottobre 2017 (istitutivo della Procura europea) - Comunicazione della

Dettagli

Cristiane Scrivener. Criteri di adesione

Cristiane Scrivener. Criteri di adesione Cristiane Scrivener Criteri di adesione Riunendosi a Copenaghen, del 12 e 13 dicembre 1993, il Consiglio europeo riconobbe il diritto ad aderire all Unione europea (UE) dei paesi dell Europa centrale e

Dettagli

VERSO IL 60 ANNIVERSARIO DAI TRATTATI DI ROMA

VERSO IL 60 ANNIVERSARIO DAI TRATTATI DI ROMA VERSO IL 60 ANNIVERSARIO DAI TRATTATI DI ROMA L Europa deve respirare con due polmoni: quello del nord e quello del sud Il Trattato di Roma fu sottoscritto nella capitale italiana il 25 marzo 1957 e rappresenta

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Presentazione... pag. 7 Avvertenza...» 9 Abbreviazioni...» 11

INDICE SOMMARIO. Presentazione... pag. 7 Avvertenza...» 9 Abbreviazioni...» 11 INDICE SOMMARIO Presentazione... pag. 7 Avvertenza...» 9 Abbreviazioni...» 11 PARTE PRIMA IL DIRITTO COSTITUZIONALE DELL'UNIONE EUROPEA TRATTATI E ATTI CONNESSI Trattati il 7 febbraio 1992, ratificato

Dettagli

Sesto Protocollo addizionale all Accordo generale concernente i privilegi e le immunità del Consiglio d Europa

Sesto Protocollo addizionale all Accordo generale concernente i privilegi e le immunità del Consiglio d Europa Traduzione 1 0.192.110.36 Sesto Protocollo addizionale all Accordo generale concernente i privilegi e le immunità del Consiglio d Europa Concluso a Strasburgo il 5 marzo 1996 Firmato dalla Svizzera il

Dettagli

Introduzione all Europrogettazione Siena, 31 maggio Fabio Casini

Introduzione all Europrogettazione Siena, 31 maggio Fabio Casini Introduzione all Europrogettazione Siena, 31 maggio 2019 Lo sapevate che La maggior parte di ciò che impariamo non proviene dall insegnamento classico, ma deriva da processi di autosviluppo ed esperienza

Dettagli

Corso di laurea magistrale in Economia e strategie per i mercati internazionali Economia pubblica anno accademico

Corso di laurea magistrale in Economia e strategie per i mercati internazionali Economia pubblica anno accademico Corso di laurea magistrale in Economia e strategie per i mercati internazionali Economia pubblica anno accademico 2018-2019 Prof. Ernesto Longobardi 1 Lezione n. 3 26 febbraio 2019 Le principali tappe

Dettagli

L Unione europea: 500 milioni di abitanti, 28 paesi

L Unione europea: 500 milioni di abitanti, 28 paesi L Unione europea: 500 milioni di abitanti, 28 paesi Stati membri dell Unione europea Paesi candidati e potenziali candidati 24 lingue ufficiali Български English latviešu valoda português Čeština español

Dettagli

BREVE STORIA I PAESI FONDATORI

BREVE STORIA I PAESI FONDATORI BREVE STORIA Storicamente, le radici dell'unione Europea risalgono alla seconda guerra mondiale. L'idea dell'integrazione europea e' nata per far sì che non si verificassero mai più simili massacri e distruzioni.

Dettagli

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO. relativa all adozione dell euro da parte della Lituania il 1 gennaio 2015

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO. relativa all adozione dell euro da parte della Lituania il 1 gennaio 2015 COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 4.6.2014 COM(2014) 324 final 2014/0170 (NLE) Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa all adozione dell euro da parte della Lituania il 1 gennaio 2015 IT IT RELAZIONE

Dettagli

NB2 I protagonisti principali dell integrazione Europea furono Schuman, Adenauer, De Gasperi.

NB2 I protagonisti principali dell integrazione Europea furono Schuman, Adenauer, De Gasperi. L UNIONE EUROPEA 1) I primi passi dell integrazione europea. OECE (Parigi 16/4/1948 - poi si sciolse): aveva come obiettivo principale amministrare. e ripartire gli aiuti del Piano Marshall (USA 1947 )

Dettagli

IT Unita nella diversità IT A8-0007/1. Emendamento. Jörg Meuthen a nome del gruppo EFDD

IT Unita nella diversità IT A8-0007/1. Emendamento. Jörg Meuthen a nome del gruppo EFDD 31.1.2018 A8-0007/1 1 Paragrafo 7 7. sottolinea che i seggi resisi vacanti dopo il recesso del Regno Unito dall'unione europea faciliteranno l'adozione di una nuova assegnazione dei seggi in seno al Parlamento,

Dettagli

Il mutuo riconoscimento di titoli e qualifiche professionali

Il mutuo riconoscimento di titoli e qualifiche professionali UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTA DI LINGUE E LETTERATURA STRANIERE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEL TURISMO DISSERTAZIONE FINALE Il mutuo riconoscimento di titoli e qualifiche professionali Relatore:

Dettagli

L Unione europea: 500 milioni di abitanti, 28 paesi

L Unione europea: 500 milioni di abitanti, 28 paesi L Unione europea: 500 milioni di abitanti, 28 paesi Stati membri dell Unione europea Paesi candidati e potenziali candidati I fondatori Idee nuove per un lungo periodo di pace e prosperità Konrad Adenauer

Dettagli

La Politica Economica dell'unione Europea

La Politica Economica dell'unione Europea La Politica Economica dell'unione Europea Breve storia della UE: I primi accordi risalgono al 1951 (CECA) e al 1957 (EURATOM e CEE): sono accordi di settore tra sei paesi: Belgio, Olanda, Lussemburgo,

Dettagli

Il diritto dell Unione europea. Il processo di integrazione europea. Obbiettivi e valori dell Unione europea. Lo status di membro

Il diritto dell Unione europea. Il processo di integrazione europea. Obbiettivi e valori dell Unione europea. Lo status di membro Il diritto dell Unione europea Il processo di integrazione europea. Obbiettivi e valori dell Unione europea. Lo status di membro Il processo di integrazione europea Le altre organizzazioni europee Organizzazione

Dettagli

L Unione europea: dalle politiche ai finanziamenti.

L Unione europea: dalle politiche ai finanziamenti. L Unione europea: dalle politiche ai finanziamenti. I fondi a gestione diretta Forlì, 5 dicembre 2014 L EUROPA ALLARGATA 1973: Regno Unito, Irlanda e Danimarca 1981: Grecia. 1986: Spagna e Portogallo.

Dettagli

PROGETTO SCUOLA SULLA LEGALITA L UNIONE EUROPEA SCUOLA PRIMARIA

PROGETTO SCUOLA SULLA LEGALITA L UNIONE EUROPEA SCUOLA PRIMARIA PROGETTO SCUOLA SULLA LEGALITA L UNIONE EUROPEA SCUOLA PRIMARIA www.progettoscuolalegalita.it L UNIONE EUROPEA L'Unione europea (UE) è un'unione tra 27 Paesi dell Europa: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro,

Dettagli