Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Mezzogiorno Centro-Nord Italia target 2013

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Mezzogiorno Centro-Nord Italia target 2013"

Transcript

1 Indicatore S.1 - Percentuale della popolazione in età anni con al più la licenza media, che non ha concluso (e non frequenta) un corso di formazione professionale riconosciuto dalla Regione di durata di almeno 2 anni e che non frequenta corsi scolastici o altre attività formative Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 1% target 213 Fonte: Istat, Rilevazione continua sulle forze di lavoro Nel giugno 212 la serie storica è stata rivista per tener conto della modifica che Eurostat ha recentemente apportato alla metodologia di calcolo nel trattamento delle mancate risposte. S.1 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati a maggio 214

2 Indicatore S.2 - Percentuale di quindicenni con scarse competenze in lettura Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 2% target 213 Fonte: Ocse. Indagine PISA Dal 23 sono presenti anche i valori relativi agli studenti delle regioni e province autonome che partecipano all'indagine con un sovracampionamento. S.2 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati a dicembre 213

3 Indicatore S.3 - Percentuale di quindicenni con scarse competenze in matematica Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 21% target 213 Fonte: Ocse. Indagine PISA Dal 23 sono presenti anche i valori relativi agli studenti delle regioni e province autonome che partecipano all'indagine con un sovracampionamento. S.3 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati a dicembre 213

4 Indicatore S.4 - Percentuale di Comuni che hanno attivato servizi socio-educativi per la prima infanzia (asili nido o servizi integrativi) sul totale dei Comuni della regione Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 35% target 213 Fonte: Istat. Indagine censuaria sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni L'asilo nido è un servizio rivolto alla prima infanzia (-3 anni), finalizzato a promuovere lo sviluppo psico-fisico, cognitivo, affettivo e sociale del bambino e ad offrire sostegno alle famiglie nel loro compito educativo, aperto per almeno 5 giorni e almeno 6 ore al giorno per un periodo di almeno 1 mesi all'anno. Rientrano sotto questa tipologia gli asili nido, i micronidi, gli asili nido aziendali, le sezioni mesi aggregate alle scuole dell'infanzia ( sezioni primavera ) e i nidi integrati. Nella categoria dei servizi integrativi rientrano, invece, i servizi educativi realizzati in contesto domiciliare, gli spazi gioco e i centri bambini genitori rivolti a bambini da a 3 anni e sono compresi i contributi per il servizio di Tagesmutter. Poiché i dati sulla presenza dei servizi per l'infanzia non sono disponibili per la Provincia Autonoma di Bolzano, i relativi comuni sono stati scorporati dal totale dei comuni italiani e non considerati nel calcolo dell'indicatore per macro area. S.4 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214

5 Indicatore S.5 - Percentuale di bambini tra zero e fino al compimento dei 3 anni che hanno usufruito dei servizi socio-educativi per la prima infanzia (asili nido o servizi integrativi) di cui il 7% in asili nido, sul totale della popolazione in età -3 anni Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 12% target 213 Fonte: Istat. Indagine censuaria sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni L'asilo nido è un servizio rivolto alla prima infanzia (-3 anni), finalizzato a promuovere lo sviluppo psico-fisico, cognitivo, affettivo e sociale del bambino e ad offrire sostegno alle famiglie nel loro compito educativo, aperto per almeno 5 giorni e almeno 6 ore al giorno per un periodo di almeno 1 mesi all'anno. Rientrano sotto questa tipologia gli asili nido, i micronidi, gli asili nido aziendali, le sezioni mesi aggregate alle scuole dell'infanzia ( sezioni primavera ) e i nidi integrati. Nella categoria dei servizi integrativi rientrano, invece, i servizi educativi realizzati in contesto domiciliare, gli spazi gioco e i centri bambini genitori rivolti a bambini da a 3 anni e sono compresi i contributi per il servizio di Tagesmutter. L'indicatore è misurato a livello regionale considerando che l'utenza accolta in asili nido deve essere pari ad almeno il 7% del totale. Con l'aggiornamento di ottobre 214 la serie storica è stata rivista perché considera al denominatore la popolazione media riferita ai confini dell'epoca e tiene conto della ricostruzione intercensuaria della popolazione residente negli anni S.5 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214

6 Indicatore S.6 - Percentuale di anziani trattati in assistenza domiciliare integrata (ADI) rispetto al totale della popolazione anziana (65 anni e oltre) Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 3,5% target 213 Fonte: Elaborazioni Istat e DPS su dati Ministero della Salute, Sistema informativo sanitario (SIS) Per le regioni il cui valore di partenza risulta già superiore o prossimo al target, lo sforzo richiesto alla politica regionale è di stabilizzazione del livello del servizio. Con l'aggiornamento di ottobre 214 la serie storica è stata rivista perché considera al denominatore la popolazione media riferita ai confini dell'epoca e tiene conto della ricostruzione intercensuaria della popolazione residente negli anni S.6 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214

7 Indicatore S.6 bis- Incidenza percentuale del costo dell'adi sul totale della spesa sanitaria regionale (%) Fonte: Elaborazioni Istat e DPS su dati Ministero della Salute Nel definire indicatori e target per misurare gli obiettivi di servizio, la delibera Cipe 82/27 stabilisce ulteriori indicatori vincolanti che condizionano il raggiungimento del target al 213 per due degli undici indicatori. In relazione ai servizi di cura agli anziani stabilisce che "per tenere conto del fatto che l aumento della popolazione assistita va accompagnato anche da un incremento dell intensità delle prestazioni erogate allo scopo di migliorare la qualità del servizio offerto, è necessario che l incidenza della spesa per l'assistenza domiciliare integrata risulti almeno pari a quella attualmente osservata." S.6 bis - Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214

8 Indicatore S.7 - Chilogrammi di rifiuti urbani smaltiti in discarica per abitante Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 23 kg ab target 213 Fonte : Elaborazioni DPS su dati ISPRA Per una corretta lettura del conferimento in discarica nelle regioni Campania, Abruzzo e Molise si dovrebbero considerare anche i flussi extra-regionali di rifiuti urbani in ingresso e in uscita, che l Ispra stima per il DPS a partire dall anno 28. Nella regione Campania è stata inserita anche la quota di rifiuti proveniente dagli impianti di trattamento meccanico-biologico che, in mancanza della disponibilità di impianti per il recupero, è stata annualmente stoccata in attesa di essere avviata allo smaltimento (anche fuori regione) Con l'aggiornamento di ottobre 214 la serie storica è stata rivista perché considera al denominatore la popolazione media riferita ai confini dell'epoca e tiene conto della ricostruzione intercensuaria della popolazione residente negli anni S.7 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214

9 Indicatore S.7 bis - Percentuale di rifiuti urbani smaltiti in discarica Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 5% target 213 Fonte: ISPRA Nel definire indicatori e target per misurare gli obiettivi di servizio, la delibera Cipe 82/27 stabilisce ulteriori indicatori vincolanti che condizionano il raggiungimento del target al 213 per due degli undici indicatori. In relazione all'indicatore relativo ai rifiuti urbani smaltiti in discarica stabilisce che "il target per la verifica finale del 213 è definito da due condizioni da soddisfare simultaneamente per accedere al premio: a) ciascuna Regione non deve superare 23 kg/procapite di rifiuti urbani smaltiti in discarica, che è all incirca il valore della media UE(25) al 25 e b) la percentuale di rifiuto urbano smaltito in discarica (sul totale del rifiuto urbano) non può essere superiore al 5%". Per una corretta lettura del conferimento in discarica nelle regioni Campania, Abruzzo e Molise si dovrebbero considerare anche i flussi extra-regionali di rifiuti urbani in ingresso e in uscita, che l Ispra stima per il DPS a partire dall anno 28. Nella regione Campania è stata inserita anche la quota di rifiuti proveniente dagli impianti di trattamento meccanico-biologico che, in mancanza della disponibilità di impianti per il recupero, è stata annualmente stoccata in attesa di essere avviata allo smaltimento (anche fuori regione) S.7 bis - Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214

10 Indicatore S.8 - Percentuale di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani 6 5 Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 4% target 213 Fonte: ISPRA S.8 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornatiad ottobre 214

11 Indicatore S.9 - Percentuale di frazione umida (frazione organica e verde) trattata in impianti di compostaggio sulla frazione di umido nel rifiuto urbano totale Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 2% target 213 Fonte: ISPRA Nella frazione umida trattata in impianti di compostaggio sono inclusi l'organico selezionato e il verde e sono esclusi i fanghi. Nei quantitativi trattati sono compresi anche i rifiuti urbani da raccolta differenziata avviati a digestione anaerobica. La quantità di rifiuto umido prodotto deriva da elaborazioni ISPRA effettuate sulla base di analisi merceologiche. S.9 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214

12 Indicatore S.1 - Percentuale di acqua erogata sul totale dell'acqua immessa nelle reti di distribuzione comunale Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 75% target 213 Fonte: Istat, Censimento delle acque per uso civile L indicatore considera i flussi di acqua potabile che attraversano la rete di distribuzione comunale intesa come il complesso di opere relativo all'intero territorio comunale. La rete di distribuzione, partendo dalle vasche di accumulo (serbatoi, vasche di carico), distribuisce l'acqua ai singoli punti di utilizzazione (abitazioni, stabilimenti, negozi, uffici, ecc.). La differenza tra numeratore e denominatore può essere dovuta a: esistenza di grandi quantità destinate ad usi pubblici che non vengono misurate e quindi contabilizzate nell'acqua erogata; sfiori di serbatoi laddove l'acqua disponibile ne superi la capacità di contenimento in particolari periodi dell'anno o in particolari momenti della giornata; furti e prelievi abusivi dalla rete; perdite delle condotte. A seguito dei risultati della rilevazione del 28 sono stati aggiornati anche i valori al 25. I dati aggiornati, a carattere censuario, sostituiscono le precedenti stime effettuate su base campionaria. S.1 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214

13 Indicatore S.11 - Abitanti equivalenti serviti effettivi da impianti di depurazione delle acque reflue urbane con trattamento secondario e terziario sugli abitanti equivalenti totali urbani della regione Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 7% target 213 Fonte: Istat, Censimento delle acque per uso civile L indicatore di riferimento per il meccanismo degli Obiettivi di servizio, come riportato nella Delibera Cipe n.82/27, considera anche i depuratori misti (per reflui civili e organici industriali autorizzati). Al momento della definizione del meccanismo, non erano disponibili adeguati dettagli per consentire lo scorporo della quota di reflui organici di provenienza industriale. La Rilevazione effettuata nel 28 consente di disporre, per il 25 e il 28, dell informazione relativa alla depurazione delle sole acque reflue urbane e di scorporare, nei casi di impianti misti, la componente concessa per la depurazione di scarichi organici provenienti da imprese industriali (cfr. dettaglio Indicatore S.11) Gli Abitanti Equivalenti Serviti rappresentano l'unità di misura con cui viene convenzionalmente espresso il carico inquinante organico biodegradabile in arrivo all'impianto di depurazione (1 abitante equivalente = 6 grammi/giorno di BOD5). Per quei depuratori che trattano reflui civili e/o industriali provenienti anche da regioni limitrofe tale stima è effettuata, a livello regionale, considerando l ubicazione degli impianti di trattamento e non il territorio servito. Si segnala che, per la premialità intermedia degli Obiettivi di Servizio, nel caso specifico del depuratore ubicato in Contrada Padula a Montenero di Bisaccia (CB), gli Abitanti equivalenti serviti sono stati ripartiti tra le due regioni da cui provengono gli scarichi trattati (Abruzzo e Molise). A seguito dei risultati della rilevazione del 28 sono stati aggiornati anche i valori al 25. I dati aggiornati, a carattere censuario, sostituiscono le precedenti stime effettuate su base campionaria. Tre regioni, (Molise, Campania e Sardegna) risultano, nell'osservazione relativa al 25, aver già superato il target. A queste regioni si chiede di mantenere almeno il valore baseline. S.11 Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214

14 Indicatore Dettaglio S.11 - Abitanti equivalenti effettivi civili serviti da impianti di depurazione che effettuano trattamento secondario e terziario sugli abitanti equivalenti totali urbani della regione Target al 213 per le regioni del Mezzogiorno = 7% target 213 Fonte: Istat, Censimento delle acque per uso civile Gli impianti di depurazione sono considerati nella sola componente destinata alla depurazione delle acque reflue urbane. La rilevazione effettuata nel 28 consente infatti di disporre, per il 28 e il 25, dell informazione relativa alla depurazione delle sole acque reflue urbane ediscorporare, neicasidiimpiantimisti(perrefluicivilieorganiciindustriali autorizzati), la componente concessa per la depurazione di scarichi organici provenienti da imprese industriali. Gli Abitanti Equivalenti Serviti rappresentano l'unità di misura con cui viene convenzionalmente espresso il carico inquinante organico biodegradabile in arrivo all'impianto di depurazione (1 abitante equivalente = 6 grammi/giorno di BOD5). Per quei depuratori che trattano reflui civili e/o industriali provenienti anche da regioni limitrofe tale stima è effettuata, a livello regionale, considerando l ubicazione degli impianti di trattamento e non il territorio servito. Si segnala che, per la premialità intermedia degli Obiettivi di Servizio, nel caso specifico del depuratore ubicato in Contrada Padula a Montenero di Bisaccia (CB), gli Abitanti equivalenti serviti sono stati ripartiti tra le due regioni da cui provengono gli scarichi trattati (Abruzzo e Molise). S.11 dettaglio - Indicatore Obiettivi di servizio, dati aggiornati ad ottobre 214

METADATI INDICATORE S.01 - Giovani che abbandonano prematuramente gli studi

METADATI INDICATORE S.01 - Giovani che abbandonano prematuramente gli studi METADATI INDICATORE S.01 - Giovani che abbandonano prematuramente gli studi S.01 - Giovani che abbandonano prematuramente gli studi Percentuale della popolazione 18-24 anni con al più la licenza media,

Dettagli

Gli obiettivi di servizio del QSN

Gli obiettivi di servizio del QSN Giunta Regionale d Abruzzo Servizio Programmazione e Sviluppo Ufficio Studi, Programmazione e Monitoraggio Gli obiettivi di servizio del QSN 2007-2013 Michela CAMBISE Sede: Sviluppo Italia Abruzzo Sulmona,

Dettagli

Gli Obiettivi di Servizio

Gli Obiettivi di Servizio Gli Obiettivi di Servizio Le politiche di coesione per la programmazione 2007-2013, declinate nel QSN (Quadro Strategico Nazionale), attribuiscono un ruolo chiave al miglioramento dei servizi essenziali

Dettagli

COMITATO DI SORVEGLIANZA POR FESR OBIETTIVI DI SERVIZIO

COMITATO DI SORVEGLIANZA POR FESR OBIETTIVI DI SERVIZIO OBIETTIVI DI SERVIZIO Progetto Obiettivi di Servizio le risorse premiali Istruzione 28 M 07/2016 Servizi infanzia 22 M 04/2015 143 M DEL. CIPE 82/2007 e 79/2012 Assistenza domiciliare integrata anziani

Dettagli

WELFARE NAZIONALE E LOCALE: effetti territoriali delle politiche

WELFARE NAZIONALE E LOCALE: effetti territoriali delle politiche CNEL 11 aprile 2011 WELFARE NAZIONALE E LOCALE: effetti territoriali delle politiche MARIELLA VOLPE Unità di Valutazione degli Investimenti Pubblici (UVAL) DPS-MISE OBIETTIVI e FONTI Gli obiettivi Ricostruire

Dettagli

GLI INDICATORI DEL QSN Incontri Annuali 2008 Venezia, novembre 2008

GLI INDICATORI DEL QSN Incontri Annuali 2008 Venezia, novembre 2008 GLI INDICATORI DEL QSN 2007-2013 Incontri Annuali 2008 Venezia, 10-11 novembre 2008 GLI INDICATORI DEL QSN Tavole di osservazione Indicatori con target quantificati Obiettivi quantificati CONV/CRO e MEZZ/CENTRO

Dettagli

I Sistemi di premialità e la governance nei servizi pubblici. Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Affari Regionali

I Sistemi di premialità e la governance nei servizi pubblici. Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Affari Regionali PROGETTO I Sistemi di premialità e la governance nei servizi pubblici Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Affari Regionali Roma, 25 luglio 2011 Patrizia Consolo QSN 2007-2013 & Indicatori

Dettagli

Aggiornamento degli indicatori dell Accordo di Partenariato (Sessione I-4.b2)

Aggiornamento degli indicatori dell Accordo di Partenariato (Sessione I-4.b2) Aggiornamento degli indicatori dell Accordo di Partenariato 2014-2020 (Sessione I-4.b2) Anna Ceci e Oriana Cuccu Nucleo di valutazione e analisi per la programmazione (NUVAP) Dipartimento per le politiche

Dettagli

Obiettivi di servizio: servizio idrico integrato e rifiuti Indicatori e target

Obiettivi di servizio: servizio idrico integrato e rifiuti Indicatori e target Obiettivi di servizio: servizio idrico integrato e rifiuti Indicatori e target Unità di Valutazione degli investimenti pubblici Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica Roma, 19 Dicembre 2013

Dettagli

Quadro Strategico Nazionale Indicatori ambientali Oriana Cuccu (DPS-UVAL)

Quadro Strategico Nazionale Indicatori ambientali Oriana Cuccu (DPS-UVAL) Progetto RETE AMBIENTALE Quadro Strategico Nazionale 2007-2013 Indicatori ambientali Oriana Cuccu (DPS-UVAL) Riunione Plenaria della Rete Nazionale delle Autorità Ambientali e delle Autorità di Gestione

Dettagli

Il Sistema delle indagini sulle acque Anno 2005

Il Sistema delle indagini sulle acque Anno 2005 29 novembre 2006 Il Sistema delle indagini sulle acque Anno 2005 L Istat presenta i principali risultati della rilevazione Sistema delle indagini sulle acque Anno 2005 (SIA2005). La rilevazione, che si

Dettagli

PRESIDENZA GIUNTA REGIONALE D ABRUZZO SERVIZIO PROGRAMMAZIONE, SVILUPPO E ATTIVITÀ COMUNITARIE. L Aquila, 6 maggio 2013

PRESIDENZA GIUNTA REGIONALE D ABRUZZO SERVIZIO PROGRAMMAZIONE, SVILUPPO E ATTIVITÀ COMUNITARIE. L Aquila, 6 maggio 2013 PRESIDENZA GIUNTA REGIONALE D ABRUZZO SERVIZIO PROGRAMMAZIONE, SVILUPPO E ATTIVITÀ COMUNITARIE OBIETTIVI DI SERVIZIO L Aquila, 6 maggio 13 Obiettivi di Servizio Delibera CIPE n. 79 dell 11 luglio 12: Revisione

Dettagli

PIANO D AZIONE OBIETTIVI DI SERVIZIO

PIANO D AZIONE OBIETTIVI DI SERVIZIO PIANO D AZIONE OBIETTIVI DI SERVIZIO 2007-2013 In Italia esiste una persistente difficoltà nell offerta di servizi collettivi in ambiti essenziali inerenti la qualità della vita dei cittadini e la convenienza

Dettagli

Il benessere equo e sostenibile in Emilia-Romagna: un confronto con le altre regioni italiane. Qualità dei servizi

Il benessere equo e sostenibile in Emilia-Romagna: un confronto con le altre regioni italiane. Qualità dei servizi Il benessere equo e sostenibile in Emilia-Romagna: un confronto con le altre regioni italiane Qualità dei servizi Dicembre 2015 N.B. Per agevolare la lettura, nei casi in cui il grafico presenti indicatori

Dettagli

VADEMECUM SUGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO PER LE PARTI ECONOMICHE E SOCIALI. Ismeri Europa AT Parti Economiche e Sociali Obiettivo 1

VADEMECUM SUGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO PER LE PARTI ECONOMICHE E SOCIALI. Ismeri Europa AT Parti Economiche e Sociali Obiettivo 1 VADEMECUM SUGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO PER LE PARTI ECONOMICHE E SOCIALI Ismeri Europa AT Parti Economiche e Sociali Obiettivo 1 1 STRUTTURA DEL DOCUMENTO Indice I quattro obiettivi di servizio e relativi

Dettagli

LISTA DEGLI INDICATORI Aggiornamento: luglio 2013

LISTA DEGLI INDICATORI Aggiornamento: luglio 2013 LISTA DEGLI INDICATORI Aggiornamento: luglio 2013 Elenco degli indicatori aggiornati suddivisi per argomento e tema con l indicazione del territorio minimo di riferimento, dell ultimo e degli anni. Ambiente

Dettagli

Impresa sociale e sviluppo umano nella nuova politica per il Mezzogiorno

Impresa sociale e sviluppo umano nella nuova politica per il Mezzogiorno Workshop Iris Network, Trento 1 Luglio 2009 Impresa sociale e sviluppo umano nella nuova politica per il Mezzogiorno Margherita Scarlato Università di Roma Tre Impresa sociale e sviluppo umano Sviluppo

Dettagli

Indicatori del BES (Benessere Equo e Sostenibile) riferiti ad ambiente, salute. Aggiornamento luglio 2018

Indicatori del BES (Benessere Equo e Sostenibile) riferiti ad ambiente, salute. Aggiornamento luglio 2018 Indicatori del BES (Benessere Equo e Sostenibile) riferiti ad ambiente, salute. Aggiornamento luglio 2018 I dati di Taranto, confronto fra Taranto e le altre province pugliesi, Taranto rispetto ai dati

Dettagli

Check-Up Puglia. Gli anni della crisi.

Check-Up Puglia. Gli anni della crisi. Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali Check-Up Puglia Gli anni della crisi nunzio.mastrorocco@ipres.it elisa.calo@ipres.it iary.goffredo@ipres.it INDICE (1/2) Variazioni medie annue e cumulate

Dettagli

Il contributo del compostaggio di comunità al raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata e di riciclo. Andrea M.

Il contributo del compostaggio di comunità al raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata e di riciclo. Andrea M. Il contributo del compostaggio di comunità al raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata e di riciclo Andrea M. Lanz Produzione RU (1.000*t) 29.863,7 30.033,8 31.150,0 31.663,0 32.510,5 32.541,8

Dettagli

Modalità di raccolta ed elaborazione dei dati sui rifiuti urbani

Modalità di raccolta ed elaborazione dei dati sui rifiuti urbani Modalità di raccolta ed elaborazione dei dati sui rifiuti urbani Andrea M. Lanz (ISPRA) Seminario ATIA ISWA Italia Ecomondo 2010 Rimini, 3 novembre 2010 Modalità di raccolta dei dati (1) L ISPRA, che gestisce

Dettagli

Nidi e servizi integrativi in Italia: l indagine sulla spesa sociale dei Comuni

Nidi e servizi integrativi in Italia: l indagine sulla spesa sociale dei Comuni NIDI E SERVIZI PER L INFANZIA Conoscere per governare Nidi e servizi : l indagine sulla spesa sociale dei Comuni Giulia Milan - Istat Servizio Sanità e assistenza Unità Operativa Interventi e servizi sociali

Dettagli

Produzione e raccolta differenziata dei rifiuti urbani

Produzione e raccolta differenziata dei rifiuti urbani RIFIUTI URBANI RIFIUTI URBANI Produzione e raccolta differenziata dei rifiuti urbani Produzione e raccolta differenziata a livello nazionale La produzione nazionale di rifiuti urbani si attesta, nell anno

Dettagli

Trattamento della frazione organica in Italia

Trattamento della frazione organica in Italia Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Roma, 17 maggio 2009 Trattamento della frazione organica in Italia David Newman, CIC Fonte: Andrea Lanz, ISPRA Produzione di Rifiuti Urbani, anni 1997-2007 35.000

Dettagli

I SERVIZI DI CURA AGLI ANZIANI: INDICATORI SULL ADI OBIETTIVI DI SERVIZIO 2007-2013. Roma, 10 gennaio 2013

I SERVIZI DI CURA AGLI ANZIANI: INDICATORI SULL ADI OBIETTIVI DI SERVIZIO 2007-2013. Roma, 10 gennaio 2013 I SERVIZI DI CURA AGLI ANZIANI: INDICATORI SULL ADI OBIETTIVI DI SERVIZIO 2007-2013 Roma, 10 gennaio 2013 Gli indicatori degli Obiettivi di Servizio OBIETTIVO INDICATORE Valore Baseline Target 2013 Elevare

Dettagli

Interventi di Upgrading di Impianti di Depurazione Esistenti

Interventi di Upgrading di Impianti di Depurazione Esistenti Prof. G. d Antonio Comuni e popolazione residente secondo il grado di depurazione delle acque reflue convogliate nella rete fognaria per regione - Anno 2005 (valori assoluti) REGIONI Depurazione completa

Dettagli

Il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni in Regione Lombardia

Il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni in Regione Lombardia Il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni in Regione Lombardia Brunella Reverberi Dirigente Sistema educativo e diritto allo studio Milano, 16 Marzo 2019 REGIONE

Dettagli

OBIETTIVI DI SERVIZIO ANNO 2010

OBIETTIVI DI SERVIZIO ANNO 2010 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA PREMIALITÁ 27 213 RAOS - RAPPORTO ANNUALE DEGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO ANNO 21 Allegato n. 1 alla Delib.G.R. n. 12/19 del 1.3.211 INDICE 1. PREMESSA 3 2. IL PIANO D AZIONE

Dettagli

MATERIALI DI LAVORO PER COMUNITÀ - SEZIONE MINORI L AGGIORNAMENTO DEL PROFILO DI. Servizio sociale dei Comuni dell Ambito Distrettuale 1.

MATERIALI DI LAVORO PER COMUNITÀ - SEZIONE MINORI L AGGIORNAMENTO DEL PROFILO DI. Servizio sociale dei Comuni dell Ambito Distrettuale 1. Servizio sociale dei Comuni dell Ambito Distrettuale 1.2 Trieste MATERIALI DI LAVORO PER L AGGIORNAMENTO DEL PROFILO DI COMUNITÀ - SEZIONE MINORI A CURA DELL OSSERVATORIO PROVINCIALE SULLE POLITICHE SOCIALI

Dettagli

Problemi e proposte per lo sviluppo del trattamento biologico della frazione organica del rifiuto urbano Edo Ronchi

Problemi e proposte per lo sviluppo del trattamento biologico della frazione organica del rifiuto urbano Edo Ronchi Problemi e proposte per lo sviluppo del trattamento biologico della frazione organica del rifiuto urbano Edo Ronchi Roma, 24 maggio 2017 I grandi progressi compiuti dal trattamento biologico Considerando

Dettagli

PIANO D AZIONE

PIANO D AZIONE OBIETTIVI DI SERVIZIO PIANO D AZIONE 2007-2013 LUGLIO 2008 INDICE PARTE I 1 1. PREMESSA 2 1.1 I RIFERIMENTI PROGRAMMATICI DEL QSN 2 1.2 STRUTTURA E STRATEGIE DEL PIANO D AZIONE 3 2. PRIORITÀ DI INTERVENTO

Dettagli

Statistica e territorio nella prospettiva del federalismo

Statistica e territorio nella prospettiva del federalismo nella prospettiva Giovanni A. Barbieri Istat Decima conferenza nazionale di statistica Roma, 15-16 dicembre, 2010 Programmazione e governo locale Programmazione e mercato Struttura gerarchica del programma

Dettagli

MATERIALI DI LAVORO PER L AGGIORNAMENTO DEL

MATERIALI DI LAVORO PER L AGGIORNAMENTO DEL Servizio sociale dei Comuni dell Ambito Distrettuale 4.3 Cividalese MATERIALI DI LAVORO PER L AGGIORNAMENTO DEL PROFILO DI COMUNITÀ SEZIONE MINORI A CURA DELL OSSERVATORIO POLITICHE SOCIALI DELLA PROVINCIA

Dettagli

Revisione degli indicatori di realizzazione e di risultato approvata dal CdS. PON FESR Ambienti per l apprendimento

Revisione degli indicatori di realizzazione e di risultato approvata dal CdS. PON FESR Ambienti per l apprendimento Revisione degli indicatori di realizzazione e di risultato approvata dal CdS Nota apertura procedura scritta: Prot./AOODGAI/3694 del 20 marzo 2012 Nota chiusura procedura scritta: Prot./AOODGAI/6117 dell

Dettagli

SISTEMA INTEGRATO DEI SERVIZI SOCIO- EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA PROGRAMMA ANNUALE 2014 AI SENSI DELL ART.10 DELLA LEGGE REGIONALE 30/2005

SISTEMA INTEGRATO DEI SERVIZI SOCIO- EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA PROGRAMMA ANNUALE 2014 AI SENSI DELL ART.10 DELLA LEGGE REGIONALE 30/2005 ALLEGATO A SISTEMA INTEGRATO DEI SERVIZI SOCIO- EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA PROGRAMMA ANNUALE 2014 AI SENSI DELL ART.10 DELLA LEGGE REGIONALE 30/2005 Indice Premesse 2 I servizi educativi per la prima

Dettagli

MATERIALI DI LAVORO PER

MATERIALI DI LAVORO PER Servizio sociale dei Comuni dell Ambito Distrettuale 1.3 Muggia San Dorligo della Valle - Dolina MATERIALI DI LAVORO PER L AGGIORNAMENTO DEL PROFILO DI COMUNITÀ - SEZIONE MINORI A CURA DELL OSSERVATORIO

Dettagli

Foglio Informativo, Numero 3, Luglio 2014

Foglio Informativo, Numero 3, Luglio 2014 E in fase di approvazione da parte della giunta regionale la programmazione relativa al percorso triennale e/o quadriennale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) a decorrere dall a. s. 2014/2015,

Dettagli

Anagrafe pubblica relativa alla raccolta, al recupero, allo smaltimento e agli impianti. dei rifiuti solidi urbani. Il Consiglio Comunale

Anagrafe pubblica relativa alla raccolta, al recupero, allo smaltimento e agli impianti. dei rifiuti solidi urbani. Il Consiglio Comunale Anagrafe pubblica relativa alla raccolta, al recupero, allo smaltimento e agli impianti dei rifiuti solidi urbani. Il Consiglio Comunale Premesso che uno dei più evidenti problemi relativi all intero ciclo

Dettagli

Revisione degli indicatori di realizzazione e di risultato approvata dal CdS. PON FSE Competenze per lo Sviluppo

Revisione degli indicatori di realizzazione e di risultato approvata dal CdS. PON FSE Competenze per lo Sviluppo Revisione degli indicatori di realizzazione e di risultato approvata dal CdS Nota apertura procedura scritta: Prot./AOODGAI/3693 del 2 marzo 212 Nota chiusura procedura scritta: Prot./AOODGAI/6116 dell

Dettagli

MATERIALI DI LAVORO PER COMUNITÀ - SEZIONE MINORI L AGGIORNAMENTO DEL PROFILO DI

MATERIALI DI LAVORO PER COMUNITÀ - SEZIONE MINORI L AGGIORNAMENTO DEL PROFILO DI Servizio sociale dei Comuni dell Ambito Distrettuale 1.1 Duino Aurisina MATERIALI DI LAVORO PER L AGGIORNAMENTO DEL PROFILO DI COMUNITÀ - SEZIONE MINORI A CURA DELL OSSERVATORIO PROVINCIALE SULLE POLITICHE

Dettagli

Spesa pubblica (locale) e fiscalità: spazi di manovra MARIANO BELLA DIRETTORE UFFICIO STUDI CONFCOMMERCIO

Spesa pubblica (locale) e fiscalità: spazi di manovra MARIANO BELLA DIRETTORE UFFICIO STUDI CONFCOMMERCIO Spesa pubblica (locale) e fiscalità: spazi di manovra MARIANO BELLA DIRETTORE UFFICIO STUDI CONFCOMMERCIO Roma, 22 luglio 2015 Futuro prossimo (probabile) Pil, consumi, prezzi 1 var.% reali medie annue

Dettagli

(GU Serie Generale n. 91 del 19 aprile 2016)

(GU Serie Generale n. 91 del 19 aprile 2016) Di Avv. Rosa Bertuzzi D.P.C.M. 7 marzo 2016 Misure per la realizzazione di un sistema adeguato e integrato di gestione della frazione organica dei rifiuti urbani, ricognizione dell'offerta esistente ed

Dettagli

SCHEDA - TIPO DEI PROGETTI

SCHEDA - TIPO DEI PROGETTI Sezione 1 - Informazioni generali 1.0 Codici d'identificazione del progetto 2 4 1 1 1 F 0 7 1.1 Denominazione del progetto Completamento fognature nelle località collinari del Comune di Valdagno, anche

Dettagli

9. L ORGANIZZAZIONE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA E DELLA RACCOLTA SELETTIVA

9. L ORGANIZZAZIONE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA E DELLA RACCOLTA SELETTIVA 9. L ORGANIZZAZIONE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA E DELLA RACCOLTA SELETTIVA Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 165 Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 166 9.1. Norme nazionali e finalità La raccolta

Dettagli

4. VALUTAZIONI ECONOMICHE E ANALISI DEL SISTEMA TARIFFARIO

4. VALUTAZIONI ECONOMICHE E ANALISI DEL SISTEMA TARIFFARIO 4. VALUTAZIONI ECONOMICHE E ANALISI DEL SISTEMA TARIFFARIO 4.1. Costi totali Il costo 11 medio pro capite per il servizio di gestione dei rifiuti urbani nel 9 è pari a 124,71. Rispetto ai,56 del 8 c è

Dettagli

Allegato 1 INDICATORI PER AREA DI RIFERIMENTO

Allegato 1 INDICATORI PER AREA DI RIFERIMENTO Allegato INDICATORI PER AREA DI RIFERIMENTO SEZIONE I - DINAMICHE DEMOGRAFICHE 8 Trend popolazione residente negli ultimi anni nel Distretto Popolazione suddivisa per genere (M/F) negli ultimi anni nel

Dettagli

Relatore Wladimiro Boccali

Relatore Wladimiro Boccali Comune di Perugia ISWA World Solid Waste Congress Mercoledì 19 settembre 2012 Relatore Wladimiro Boccali Presidente ATI n. 2 Umbria Sindaco di Perugia L ATI n. 2 dell Umbria ISWA World Solid Waste Congress

Dettagli

L evoluzione della raccolta differenziata e lo sviluppo della digestione anaerobica in Italia

L evoluzione della raccolta differenziata e lo sviluppo della digestione anaerobica in Italia Civitavecchia, 31 gennaio 2017 L evoluzione della raccolta differenziata e lo sviluppo della digestione anaerobica in Italia Paolo Giacomelli Vice Direttore Generale Indice Chi siamo La frazione organica

Dettagli

B. RICOGNIZIONE INTERVENTI FINANZIATI CON ALTRE FONTI (recentemente conclusi, in corso e programmati)

B. RICOGNIZIONE INTERVENTI FINANZIATI CON ALTRE FONTI (recentemente conclusi, in corso e programmati) A. SITUAZIONE ATTUALE E RISULTATI ATTESI SITUAZIONE ATTUALE E TARGET RISULTATI ATTESI A INDICATORE ODS S.09 TARGET 2013 20 (%) VALORE 2012 72,3 (%) ALTRO INDICATORE DI RISULTATO MONITORABILE (eventuale)

Dettagli

Daniele Bessone Acea Pinerolese Industriale S.p.A. Economia Circolare. Milano 20 aprile 2017 Fondazione Cariplo

Daniele Bessone Acea Pinerolese Industriale S.p.A. Economia Circolare. Milano 20 aprile 2017 Fondazione Cariplo Daniele Bessone Acea Pinerolese Industriale S.p.A. Economia Circolare Milano 20 aprile 2017 Fondazione Cariplo Chi Siamo? Multiutility di proprietà di 47 Comuni del Pinerolese in Provincia di Torino A.D.:

Dettagli

Il settore dell igiene urbana in Italia: inquadramento e focus sul costo del lavoro. Rivoltella del Garda, 9-10 Luglio 2015

Il settore dell igiene urbana in Italia: inquadramento e focus sul costo del lavoro. Rivoltella del Garda, 9-10 Luglio 2015 Il settore dell igiene urbana in Italia: inquadramento e focus sul costo del lavoro Rivoltella del Garda, 9-10 Luglio 2015 La Fondazione Utilitatis UTILITATIS pro acqua energia ambiente nasce nel 1995

Dettagli

Programmazione Gestione dei rifiuti urbani

Programmazione Gestione dei rifiuti urbani Programmazione 2014 2020 Gestione dei rifiuti urbani Oriana Cuccu, UVAL DPS PRISCA Progetto pilota di riutilizzo su scala a partire dal flusso di rifiuti solidi urbani I Conferenza Nazionale Napoli, 16

Dettagli

L offerta comunale di asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia

L offerta comunale di asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia 14 giugno 2010 L offerta comunale di asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia Anno scolastico 2008/2009 L Istat diffonde i principali risultati della rilevazione rapida relativa

Dettagli

Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni. INCONTRO DI APPROFONDIMENTO TECNICO 6 dicembre 2018

Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni. INCONTRO DI APPROFONDIMENTO TECNICO 6 dicembre 2018 Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni INCONTRO DI APPROFONDIMENTO TECNICO 6 dicembre 2018 Riferimenti normativi legge 13 luglio 2015, n. 107 Riforma

Dettagli

Alla cortese attenzione di

Alla cortese attenzione di E C O U R B XXI - B1 - A P li Alla cortese attenzione di OGGETTO: RICHIESTA DATI ACQUE POTABILI ANNO DI RIFERIMENTO: ANNO 2013 AREA DI RIFERIMENTO: TERRITORIO COMUNALE Egregio, LEGAMBIENTE e Il Sole 24

Dettagli

INDICE. 1 GENERALITÀ Pag. 1 2 PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI GENERALITÀ NORME DI RIFERIMENTO 4

INDICE. 1 GENERALITÀ Pag. 1 2 PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI GENERALITÀ NORME DI RIFERIMENTO 4 I INDICE 1 GENERALITÀ Pag. 1 2 PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI 2 2.1 GENERALITÀ 2 2.2 NORME DI RIFERIMENTO 4 3 COMPETENZE DELLA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA 8 4 OBIETTIVI DELLA PRIMA PIANIFICAZIONE

Dettagli

La quantità di rifiuti urbani prodotti in Italia ha registrato un incremento continuo di circa il 2,7% annuo negli ultimi tre anni.

La quantità di rifiuti urbani prodotti in Italia ha registrato un incremento continuo di circa il 2,7% annuo negli ultimi tre anni. Produzione e trattamento rifiuti in Italia nel 2006 (Dati e tabelle dal Rapporto Rifiuti 2007 dell APAT) La quantità di rifiuti urbani prodotti in Italia ha registrato un incremento continuo di circa il

Dettagli

P.A., SVIMEZ: AL SUD 530MILA OCCUPATI CONTRO 800MILA DEL NORD Gli occupati nelle Regioni calati del 9% al Sud, in crescita del 28% al Centro-Nord

P.A., SVIMEZ: AL SUD 530MILA OCCUPATI CONTRO 800MILA DEL NORD Gli occupati nelle Regioni calati del 9% al Sud, in crescita del 28% al Centro-Nord Roma, 13 giugno 2014 P.A., SVIMEZ: AL SUD 530MILA OCCUPATI CONTRO 800MILA DEL NORD Gli occupati nelle Regioni calati del 9% al Sud, in crescita del 28% al Centro-Nord Non è vero che al Sud il settore pubblico

Dettagli

urbani speciali non pericolosi speciali pericolosi C&D Figura 10.1: Ripartizione della produzione totale dei rifiuti 1

urbani speciali non pericolosi speciali pericolosi C&D Figura 10.1: Ripartizione della produzione totale dei rifiuti 1 CAPITOLO 10 La produzione totale di rifiuti nel 2006 aumenta di quasi il 91% rispetto al 1997. Produzione La produzione totale di rifiuti, nel 2006, si attesta intorno ai 167 milioni di tonnellate, subendo

Dettagli

LINEE GUIDA PER L ATTIVAZIONE DI SISTEMI DI PREMIALITÀ REGIONALI PREVISTI DALLA DELIBERA CIPE 82/2007

LINEE GUIDA PER L ATTIVAZIONE DI SISTEMI DI PREMIALITÀ REGIONALI PREVISTI DALLA DELIBERA CIPE 82/2007 DOCUMENTI DEL GRUPPO TECNICO CENTRALE DI ACCOMPAGNAMENTO AL MECCANISMO DEGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO LINEE GUIDA PER L ATTIVAZIONE DI SISTEMI DI PREMIALITÀ REGIONALI PREVISTI DALLA DELIBERA CIPE 82/2007

Dettagli

Sezione Regionale Catasto Rifiuti c/o ARPAM, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche, Dipartimento di Pesaro (PU)

Sezione Regionale Catasto Rifiuti c/o ARPAM, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche, Dipartimento di Pesaro (PU) Marco Gargaro, Maria Gabriella Garbuglia, Massimiliano Boccarossa, marco.gargaro@studio.unibo.it mariagabriella.garbuglia@gmail.com massimiliano.boccarossa@ambiente.marche.it LA PRODUZIONE DI RSU, LE RACCOLTE

Dettagli

VAS Piano Energetico Ambientale Regionale Misure per il monitoraggio REGIONE MOLISE. Servizio Programmazione Politiche Energetiche

VAS Piano Energetico Ambientale Regionale Misure per il monitoraggio REGIONE MOLISE. Servizio Programmazione Politiche Energetiche REGIONE MOLISE Servizio Programmazione Politiche Energetiche Valutazione Ambientale Strategica (Direttiva 42/2001/CE) del Piano Energetico Ambientale Regionale MISURE PER IL MONITORAGGIO D. Lgs. n. 152/2006

Dettagli

In questo breve rapporto di commento e analisi dei dati regionali, svilupperemo soprattutto due prospettive di lettura dei dati: in primo luogo,

In questo breve rapporto di commento e analisi dei dati regionali, svilupperemo soprattutto due prospettive di lettura dei dati: in primo luogo, In questo breve rapporto di commento e analisi dei dati regionali, svilupperemo soprattutto due prospettive di lettura dei dati: in primo luogo, quello di inserire la situazione toscana all interno di

Dettagli

LINEE GUIDA PER L ATTIVAZIONE DI SISTEMI DI PREMIALITÀ REGIONALI PREVISTI DALLA DELIBERA CIPE 82/2007

LINEE GUIDA PER L ATTIVAZIONE DI SISTEMI DI PREMIALITÀ REGIONALI PREVISTI DALLA DELIBERA CIPE 82/2007 DOCUMENTI DEL GRUPPO TECNICO CENTRALE DI ACCOMPAGNAMENTO AL MECCANISMO DEGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO PREMESSA LINEE GUIDA PER L ATTIVAZIONE DI SISTEMI DI PREMIALITÀ REGIONALI PREVISTI DALLA DELIBERA CIPE

Dettagli

La gestione dei rifiuti in Lombardia

La gestione dei rifiuti in Lombardia La gestione dei rifiuti in Lombardia La produzione o di rifiuti urbani Il presente rapporto analizza i dati 2006 e 2007, anni in cui è entrato in vigore il D. Lgs. n. 152/06, che definisce nuovi modi di

Dettagli

Il mercato per gli ammendanti compostati L esperienza di ACEA Pinerolese

Il mercato per gli ammendanti compostati L esperienza di ACEA Pinerolese Il mercato per gli ammendanti compostati L esperienza di ACEA Pinerolese 04/11/2010, Rimini, XII Conferenza nazionale CIC compostaggio e digestione anaerobica delle frazioni organiche Sommario ACEA Impianto

Dettagli

IL VALORE DELLA RISORSA IDRICA PER L UTILIZZO INDUSTRIALE

IL VALORE DELLA RISORSA IDRICA PER L UTILIZZO INDUSTRIALE IL VALORE DELLA RISORSA IDRICA PER L UTILIZZO INDUSTRIALE Stefano Tersigni Donatella Vignani ISTAT Il nuovo ruolo del Ministero dell Ambiente nella programmazione e nel governo della risorsa idrica ROMA

Dettagli

Proposta industriale di gestione dei rifiuti per l economia circolare. Claudio Lubello Università di Firenze

Proposta industriale di gestione dei rifiuti per l economia circolare. Claudio Lubello Università di Firenze Proposta industriale di gestione dei rifiuti per l economia circolare Claudio Lubello Università di Firenze Firenze, 20 Giugno 2019 Gli obiettivi del pacchetto economia circolare LA GERARCHIA DELLE STRATEGIE

Dettagli

nd 100,0 36,3 29,5 10,0 797,0 100,0 35,9 29,2 10,0

nd 100,0 36,3 29,5 10,0 797,0 100,0 35,9 29,2 10,0 Allegato 1 Ue 27 Fonte Istat ed Eurostat Tabella 1 Popolazione residente Migliaia di residenti Rispetto a ITA = 100 di cui femmine (su 1000) 1994 2003 2007 1994 2003 2007 1994 2003 2007 58.843 20.629 16.786

Dettagli

La provincia di Pisa negli ultimi anni in base ad alcuni dati statistici

La provincia di Pisa negli ultimi anni in base ad alcuni dati statistici Provincia di Pisa Servizio sist.informativo e affari gen. Ufficio di Statistica La provincia di Pisa negli ultimi anni in base ad alcuni dati statistici Popolazione. I residenti in provincia di Pisa sono

Dettagli

3. Istruzione e formazione

3. Istruzione e formazione 3. Istruzione e formazione Livello di scolarizzazione Il livello di scolarizzazione è un importante indicatore dello sviluppo e della qualità della vita di una popolazione. Nella tabella 3.1, per ogni

Dettagli

I progetti della legge 285/1997

I progetti della legge 285/1997 I progetti della legge 285/1997 Progetti Anni 2008 2011 Numero di progetti per città riservataria e area geografica - Anno 2011 540 530 535 Città Progetti % di progetti 520 510 500 490 480 470 460 450

Dettagli

0-6 anni. I servizi per l infanzia

0-6 anni. I servizi per l infanzia Sintesi Rapporto IRES 0-6 anni. I servizi per l infanzia Presentazione di Agostino Megale Rapporto a cura di Riccardo Sanna e Anna Teselli La disponibilità informativa istituzionale. Le rilevazioni datate

Dettagli

Dov o e v e s ia i mo m INDECAST srl

Dov o e v e s ia i mo m INDECAST srl Dove siamo INDECAST srl La nostra storia 1982 Nasce Int.Dep.Cast. S.r.l. 1985 In funzione la prima linea di trattamento biologico 1987 Raddoppia la sezione di ossidazione biologica e disidratazione fanghi,

Dettagli

RACCOLTA DIFFERENZIATA: I MODELLI VINCENTI

RACCOLTA DIFFERENZIATA: I MODELLI VINCENTI RACCOLTA DIFFERENZIATA: I MODELLI VINCENTI come rendere più efficiente la gestione dei rifiuti Bergamo, 10 maggio 00 Modello organizzativo provinciale e proposte per le aree turistiche Relatore: dott.ssa

Dettagli

>> La spesa pro capite delle amministrazioni regionali per la tutela ambientale, nel

>> La spesa pro capite delle amministrazioni regionali per la tutela ambientale, nel Spesa per la tutela dell Rifiuti urbani raccolti Rifiuti urbani smaltiti in discarica Rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata Emissioni di gas serra Famiglie che dichiarano la presenza di problemi

Dettagli

La Politica Unitaria

La Politica Unitaria La Politica Unitaria 2007 2013 Intervento a cura della dr.ssa Sabina De Luca Dirigente Generale Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria Ministero dello Sviluppo Economico Cagliari,

Dettagli

CONTESTO SOCIO-ECONOMICO Allegato 2

CONTESTO SOCIO-ECONOMICO Allegato 2 CONTESTO SOCIO-ECONOMICO Allegato 2 Sommario 1. Demografia (popolazione residente e popolazione straniera) Tavola 1.1 - Popolazione residente al 31 dicembre per sesso Tavola 1.2 - Indicatori di struttura

Dettagli

PROGETTO ECONOMICO E FINANZIARIO

PROGETTO ECONOMICO E FINANZIARIO PROGETTO ECONOMICO E FINANZIARIO Roberto Gallia I N D I C E PARTE PRIMA - ORIENTAMENTI DELLA SPESA PUBBLICA 1. LE POLITICHE PUBBLICHE PER LO SVILUPPO................. 13 1.1. Premessa...................................................

Dettagli

Indice delle tavole statistiche

Indice delle tavole statistiche AMBIENTE URBANO. ANNO 2016 1 Indice delle tavole statistiche Acqua Tavola 1.1 - Acqua fatturata totale nei comuni capoluogo di provincia/città metropolitana - Anni 2012-2016 (litri per abitante al giorno)

Dettagli

Il sistema degli indicatori nelle quindici città riservatarie Enrico Moretti,

Il sistema degli indicatori nelle quindici città riservatarie Enrico Moretti, Il sistema degli indicatori nelle quindici città riservatarie Enrico Moretti, Centro nazionale di documentazione e analisi per l infanzia e l adolescenza Obiettivi e finalità A breve termine: allargare

Dettagli

Elenco Indicatori di base

Elenco Indicatori di base Elenco Indicatori di base Fertilizzanti distribuiti in agricoltura Goal 1 Kg/ettaro Incidenza di povertà relativa familiare % Indice di grande difficoltà economica % Indice di grave deprivazione materiale

Dettagli

ACQUE E AMBIENTE MARINO COSTIERO 2014 Inquinamento delle risorse idriche Conformità dei sistemi di depurazione delle acque reflue urbane (Depuratori)

ACQUE E AMBIENTE MARINO COSTIERO 2014 Inquinamento delle risorse idriche Conformità dei sistemi di depurazione delle acque reflue urbane (Depuratori) ACQUE E AMBIENTE MARINO COSTIERO 2014 Inquinamento delle risorse idriche Conformità dei sistemi di depurazione delle acque reflue urbane (Depuratori) Nome indicatore DPSIR Fonte dati Conformità dei sistemi

Dettagli

20 - DATI 2014 SULLA PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI DELLA REGIONE SARDEGNA

20 - DATI 2014 SULLA PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI DELLA REGIONE SARDEGNA APPENDICE IL QUADRO REGIONALE 2 - DATI 214 SULLA PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI DELLA REGIONE SAEGNA Produzione e raccolta differenziata dei rifiuti urbani Produzione e regionale Tabella 2.1

Dettagli

Scheda n. 1 - Produzione e Raccolta Differenziata RU, anno 2013

Scheda n. 1 - Produzione e Raccolta Differenziata RU, anno 2013 Scheda n. 1 - Produzione e Raccolta Differenziata RU, anno 2013 IDComune Regione Provincia Comune (5) CER (t) Note Il Campo IDComune è così composto: codice ISTAT Regione + ISTAT Provincia + ISTATComune;

Dettagli

Servizio idrico integrato

Servizio idrico integrato Servizio idrico integrato L obiettivi di servizio è tutelare e migliorare la qualità dell'ambiente, in relazione al servizio idrico integrato attraverso il perseguimento dei seguenti target: Aumentando

Dettagli

RELAZIONE DI ARPA MARCHE

RELAZIONE DI ARPA MARCHE TAVOLO TECNICO INTERAGENZIALE GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE IDRICHE RELAZIONE DI ARPA MARCHE Ernesto Corradetti (Referente di ARPA Marche nel Tavolo Tecnico) Pg. 1 di 6 A. Inquadramento territoriale

Dettagli

Punto sul piano dei servizi socio-educativi per la prima infanzia Finanziaria 2007 (L.296/2006),art. 1: -comma 1259 prevede 100 milioni

Punto sul piano dei servizi socio-educativi per la prima infanzia Finanziaria 2007 (L.296/2006),art. 1: -comma 1259 prevede 100 milioni Punto sul piano dei servizi socio-educativi per la prima infanzia Finanziaria 2007 (L.296/2006),art. 1: -comma 1259 prevede 100 milioni rispettivamente per l anno 2007, 2008, 2009 -comma 1260 possibilità

Dettagli

OBIETTIVO Indicatori Unità di Misura OBIETTIVI DI CARATTERE GENERALE

OBIETTIVO Indicatori Unità di Misura OBIETTIVI DI CARATTERE GENERALE All. B alla - Indicatori di monitoraggio L individuazione degli indicatori proposti è in linea con gli Indicatori Ambientali contenuti nel Rapporto sugli indicatori dello Stato dell Ambiente del Sardegna

Dettagli

Il Censimento delle acque per uso civile 2013

Il Censimento delle acque per uso civile 2013 WORKSHOP Obiettivi di servizio: servizio idrico integrato e rifiuti Indicatori e target Il Censimento delle acque per uso civile 2013 Stefano Tersigni Istat - Direzione centrale delle statistiche socio-demografiche

Dettagli

L istruzione in Campania (a cura di Paola Clarizia)

L istruzione in Campania (a cura di Paola Clarizia) Since school is where most learning happens, what happens in school has a direct impact on learning. In turn, what happens in school is influenced by the resources, policies and practices approved at higher

Dettagli

TAV. C POPOLAZIONE RESIDENTE DI 15 ANNI E OLTRE PER TITOLO DI STUDIO - MASCHI VALORI ASSOLUTI IN MIGLIAIA E COMPOSIZIONI PERCENTUALI

TAV. C POPOLAZIONE RESIDENTE DI 15 ANNI E OLTRE PER TITOLO DI STUDIO - MASCHI VALORI ASSOLUTI IN MIGLIAIA E COMPOSIZIONI PERCENTUALI TAV. C.1.1 - POPOLAZIONE RESIDENTE DI 15 E OLTRE PER TITOLO DI STUDIO - MASCHI 2004 45 6,5 154 22,3 14 2,0 291 42,2 186 27,0 689 100,0 2005 43 6,2 160 23,1 14 2,1 299 43,0 178 25,6 695 100,0 2006 49 7,0

Dettagli

CIC Dati Annuali Sintetici 2015

CIC Dati Annuali Sintetici 2015 CIC Dati Annuali Sintetici 2015 I nostri riferimenti Sede Legale Via Cavour 183/A, 00184 Roma Tel: 06-4740589 06-4875508 Fax: 06-4875513 E-mail: cic@compost.it Sede Operativa Loc. Cascina Sofia, 20873

Dettagli

FOCUS n. 10 / 2018 ESCLUSIONE SOCIALE: IL DIVARIO FRA MEZZOGIORNO E NORD. Fonte dei dati: Istat. Indicatori territoriali per le

FOCUS n. 10 / 2018 ESCLUSIONE SOCIALE: IL DIVARIO FRA MEZZOGIORNO E NORD. Fonte dei dati: Istat. Indicatori territoriali per le variabilità attraverso il CV. L intervallo temporale entro cui si effettuano le analisi sono differenti per ciascun indicatore, in funzione dell effettiva disponibilità dei dati. Fonte dei dati: Istat.

Dettagli

Presentazione dei dati sulla gestione dei rifiuti urbani 2014

Presentazione dei dati sulla gestione dei rifiuti urbani 2014 Presentazione dei dati sulla gestione dei rifiuti urbani 2014 tonnellate Produzione rifiuti urbani 2014 2.500.000 in Italia 29,7 milioni t 2.000.000 1.500.000 nel Veneto 2.241 mila t 1.000.000 500.000

Dettagli

Intervento di Marco Ricci responsabile Ufficio Regionale di Censimento per l Emilia-Romagna, Istat

Intervento di Marco Ricci responsabile Ufficio Regionale di Censimento per l Emilia-Romagna, Istat Conferenza stampa, Comune di Bologna 28 settembre 2018 Intervento di Marco Ricci responsabile Ufficio Regionale di Censimento per l Emilia-Romagna, Istat 1 Qualche elemento di contesto e di dettaglio 1

Dettagli

Le indagini e le prospettive di lavoro di Istat sui servizi educativi per la prima infanzia

Le indagini e le prospettive di lavoro di Istat sui servizi educativi per la prima infanzia Le indagini e le prospettive di lavoro di Istat sui servizi educativi per la prima infanzia Giulia Milan - ISTAT L indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati L Istat,

Dettagli

Benchmark delle tariffe degli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani in Italia. Amedeo Levorato Ente di Bacino Padova 2

Benchmark delle tariffe degli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani in Italia. Amedeo Levorato Ente di Bacino Padova 2 Benchmark delle tariffe degli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani in Italia Amedeo Levorato Ente di Bacino Padova 2 SEP 2010 Gestione del ciclo integrato dei rifiuti 23 aprile

Dettagli