INTERREG IVC Programma della Direzione Generale Politica regionale
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- Bruno Ferrara
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1 INTERREG IVC Programma della Direzione Generale Politica regionale Area tematica Politica regionale Obiettivi Il programma rientra nell'obiettivo Cooperazione territoriale dei Fondi Strutturali ed è finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Obiettivi generali: migliorare, attraverso gli strumenti della cooperazione interregionale, l'efficacia delle politiche di sviluppo regionale nei settori dell'innovazione, dell'economia della conoscenza, dell'ambiente e prevenzione dei rischi; contribuire alla modernizzazione economica e all'aumento della competitività in Europa. Obiettivi specifici: migliorare le politiche regionali e locali nel campo dell innovazione e dell'economia della conoscenza, incentrando l'azione sulle capacità regionali per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, sul sostegno all'imprenditorialità ed alle PMI, sul sostegno allo sviluppo degli affari e ad iniziative innovative, sulla promozione dell'uso delle TIC (Tecnologie dell'informazione e della Comunicazione) e sul sostegno all'impiego, al capitale umano ed alla formazione; migliorare le politiche locali e regionali nel campo dell'ambiente e della prevenzione dei rischi, con particolare riguardo alla prevenzione e gestione dei rischi naturali e tecnologici, alla gestione delle acque e delle coste, alla prevenzione ed alla gestione dei rifiuti, alla biodiversità ed alla conservazione del patrimonio naturale, all'efficienza energetica ed alle energie rinnovabili, a trasporti pubblici puliti e sostenibili, al patrimonio culturale; rendere possibile lo scambio di esperienze e di conoscenze tra attori locali e regionali di diversi Paesi europei; abbinare le regioni con meno esperienza in un determinato settore con le regioni che hanno acquisito maggiore esperienza, allo scopo di migliorare in maniera congiunta le capacità e le conoscenze degli stakeholders a livello locale e regionale; assicurare che le buone pratiche individuate nel quadro dei progetti di cooperazione interregionale siano rese disponibili ad altri attori regionali e locali e siano trasferiti all interno delle politiche regionali, in particolare nei Programmi relativi ai Fondi Strutturali. Azioni
2 PRIORITA' TEMATICHE 1) Innovazione ed Economia della conoscenza: innovazione, ricerca e sviluppo tecnologico imprenditorialità e PMI società dell'informazione occupazione, capitale umano e formazione Questa priorità tematica sosterrà progetti di cooperazione interregionale che contribuiscano a: migliorare la capacità delle regioni di rafforzare la ricerca, la tecnologia e l'innovazione; promuovere l'imprenditorialità e lo sviluppo di nuove iniziative in tutti i settori rilevanti per le economie regionali, in particolare quelle innovative e basate sulla conoscenza; facilitare lo sviluppo di iniziative imprenditoriali, con particolare riguardo alle PMI, per svilupparsi e crescere in maniera più sostenibile ed innovativa, attraverso il trasferimento di servizi specifici e la creazione di servizi condivisi; aiutare a ricostruire le regioni più pesantemente dipendenti dall'industria tradizionale, incluso il rinnovamento delle zone industriali per nuovi affari; promuovere l utilizzo delle nuove tecnologie dell informazione e della comunicazione da parte del settore degli affari, dei servizi pubblici e del pubblico in generale, soprattutto nelle zone rurali; migliorare le politiche regionali per l impiego, lo sviluppo delle capacità, la formazione e l'istruzione; creare le condizioni di base necessarie affinché le economie regionali possano adattarsi ai più rilevanti cambiamenti socio-economici, in particolare alla globalizzazione e al cambiamento demografico. 2) Ambiente e prevenzione dei rischi rischi naturali e tecnologici (incluso il cambiamento climatico) gestione delle acque gestione dei rifiuti biodiversità e conservazione del patrimonio naturale (inclusa la qualità dell'aria) energia e trasporti sostenibili patrimonio culturale e paesaggio Questa priorità tematica sosterrà progetti di cooperazione interregionale che contribuiscano a: sviluppare piani e misure per prevenire ed affrontare i rischi naturali e tecnologici promuovere il rafforzamento di attività di gestione sostenibile delle acque promuovere lo sviluppo di attività di gestione sostenibile e prevenzione dei rifiuti e il passaggio ad una società del riciclaggio promuovere lo sviluppo di azioni legate alla biodiversità e alla conservazione del patrimonio naturale, in particolare per i siti "NATURA 2000" e attraverso la promozione di attività di gestione sostenibile delle coste; stimolare l efficienza energetica e lo sviluppo di energie rinnovabili, di sistemi meglio coordinati di gestione dell'efficienza energetica e promuovere trasporti sostenibili; rafforzare l attrattiva del territorio in sostegno allo sviluppo socio-economico e al turismo sostenibile, proteggendo il patrimonio culturale ed il paesaggio. 3)Assistenza tecnica
3 Attività necessarie per una facile ed efficace gestione ed attuazione del Programma. L'attuazione del Programma sarà assicurata: sostenendo la creazione di progetti e fornendo assistenza ai partecipanti al progetto; assicurando la valutazione delle proposte, preparando le decisioni di approvazione ed i contratti dei progetti approvati; assicurando il monitoraggio e offrendo assistenza alle operazioni in corso; assicurando la capitalizzazione dei risultati per entrambe le tipologie di progetti; organizzando incontri ed eventi per i partecipanti, i partner, gli esperti, gli Stati membri ed altri organismi per informarli sul Programma, discutere di specifici aspetti relativi alla sua attuazione, diffondere e capitalizzare i risultati; inviando report agli stati membri ed alla Commissione europea. TIPOLOGIE DI PROGETTI Sono possibili due tipologie di progetti: 1) "Progetti d'iniziativa Regionale": progetti classici di cooperazione interregionale, simili a quelli già realizzati con il programma INTERREG IIIC. I progetti dovranno essere incentrati sullo scambio di esperienze e sull'individuazione, analisi e diffusione di buone pratiche nel settore in cui il progetto rientra. L'obiettivo di questo tipo di progetti è quello di aiutare gli attori locali e regionali ad intraprendere progetti di cooperazione con partner provenienti da diversi Paesi europei. Tali progetti dovranno riguardare un tema di competenza regionale e di interesse condiviso per tutti i partner coinvolti, all'interno del campo di applicazione del programma. Le attività potranno includere scambi di esperienze, di conoscenze e di buone prassi, al fine di sviluppare nuovi strumenti e nuovi approcci. Sono possibili diversi livelli di intensità della cooperazione, che prevedono diverse attività: Livello base di cooperazione: "attività tradizionali di rete", come l'organizzazione di seminari tematici, visite di studio, scambi di personale, conferenze, siti web, newsletter, brochure, guide di buone pratiche; Livello medio di cooperazione: oltre alle normali attività di rete, sperimentazioni pilota (trasferimento di nuove pratiche) e sviluppo di strumenti di politica regionale (metodologie, software ecc.). Livello alto di cooperazione: creazione di "miniprogrammi", all'interno dei quali sviluppare e sostenere sottoprogetti (sviluppo congiunto di nuovi approcci). Questi ultimi prevedono la creazione di un quadro comune per la cooperazione interregionale da attuare mediante un numero limitato di sottoprogetti, sviluppati attraverso bandi a livello regionale. I miniprogrammi potranno coinvolgere da tre ad otto partner, essere proposti principalmente dalle autorità regionali e articolati in sottoprogetti (fino ad un massimo di dodici per ciascun miniprogramma). 2) "Progetti di capitalizzazione, inclusi i Fast Track Projects (Opzione Binario veloce): progetti di cooperazione interregionale incentrati sul trasferimento di buone pratiche di sviluppo regionale nel mainstream dei programmi dei Fondi Strutturali delle regioni partecipanti al progetto o rappresentate all'interno della partnership. Le partnership candidate dovranno dimostrare di essere già a conoscenza delle buone prassi esistenti nel settore in cui intendono cooperare e di essere in possesso di strumenti ed approcci trasferibili, oltre ad un'adeguata conoscenza del settore in questione. Tali conoscenze dovranno derivare da un precedente progetto INTERREG IIIC, da un Progetto d'iniziativa Regionale nell'ambito di INTERREG IVC oppure da una precedente esperienza di successo a livello europeo, nazionale, regionale o locale.
4 Uno dei risultati attesi per questa tipologia di progetto è la redazione, da parte di ciascuna Regione coinvolta, di un Piano d'azione in cui siano specificate le modalità attraverso cui le buone prassi individuate potranno essere inserite nel mainstream dei Programmi Operativi Regionali. Il coinvolgimento degli organismi responsabili per il monitoraggio dei Programmi Operativi all'interno di ciascuna regione partecipante è un requisito essenziale per candidarsi per questa seconda tipologia di progetti. Tra i progetti di capitalizzazione approvati, la Commissione europea potrà individuarne alcuni di particolare rilevanza, ai quali saranno offerte assistenza ed expertise supplementari. Tali progetti, denominati "Fast Track Projects" (Opzione binario veloce), contribuiranno all'iniziativa dell'unione europea "Regioni per il cambiamento economico". I progetti, per entrambe le tipologie, dovranno coinvolgere partner da almeno tre Paesi ammissibili, di cui almeno due partner devono provenire da Paesi membri dell'ue. Durata Il programma è attivo dal 2007 al Beneficiari Priorità Tematica 1: Autorità pubbliche locali e regionali Agenzie di sviluppo regionale Università, Istituti di ricerca e di educazione superiore Operatori dei parchi scientifici e tecnologici, servizi di business incubation e centri per l innovazione Altri attori di sostegno al business e organizzazioni che rappresentino il settore, specialmente quelle legate alle PMI Altri Enti pubblici o organismi di diritto pubblico rilevanti nello sviluppo, a livello regionale, dell innovazione e dell economia basata sulla conoscenza. Priorità Tematica 2: Autorità pubbliche locali e regionali Istituzioni di protezione della natura Servizi di emergenza ed altri organismi per la gestione dei rischi Autorità di trasporto pubblico Autorità responsabili per la protezione del patrimonio culturale e del paesaggio Enti nel settore del turismo Università, istituti di ricerca e di educazione superiore Altri Enti pubblici o organismi di diritto pubblico rilevanti nel campo dell'ambiente e della prevenzione dei rischi. Risorse finanziarie Il budget totale disponibile per il programma INTERREG IV C, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FERS) per il periodo è di circa 321 milioni di Euro, 302 dei quali saranno utilizzati per cofinanziare i progetti di partner europei. Il budget è ripartito come segue:
5 2007: Euro 2008: Euro 2009: Euro 2010: Euro 2011: Euro 2012: Euro 2013: Euro Contributo Priorità 1: finanziamento comunitario (FESR): Euro finanziamento nazionale: Euro Totale: Euro Priorità 2: finanziamento comunitario (FESR): Euro finanziamento nazionale: Euro Totale: Euro Priorità 3: finanziamento comunitario (FESR): Euro finanziamento nazionale: Euro Totale: Euro Totale del finanziamento FESR + Finanziamenti nazionali dei Paesi membri dell'ue: Euro Per le priorità 1 e 2 il cofinanziamento del FESR sarà del: 75% per Italia, Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Spagna, Svezia, Gran Bretagna; 85% per Bulgaria, Repubblica Ceca, Cipro, Estonia, Grecia, Ungheria, Lituania, Lettonia, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia. Per la priorità 3 il cofinanziamento del FESR sarà del 70% per tutti i Paesi membri dell'ue. La Norvegia e la Svizzera saranno cofinanziate dai fondi nazionali dei rispettivi paesi. Totale dei fondi della Norvegia: ,00 Euro Totale dei fondi della Svizzera: ,00 Euro Totale complessivo dei fondi erogabili, sia per i Paesi membri dell'ue che per Norvegia e Svizzera: Euro Euro Euro = Modalità di adesione Il programma è attuato attraverso inviti a presentare proposte pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell'unione Europea.
6 Aree geografiche Possono partecipare al programma: Paesi membri dell'ue Norvegia e Svizzera La principale novità rispetto al precedente INTERREG IIIC è che non sussiste più una suddivisione in 4 zone (Nord, Sud, Est, Ovest), ma il programma riguarda l intero territorio europeo, la Norvegia e la Svizzera, con un'unica Autorità di gestione. Referente Un'Autorità Unica di Gestione, il "Conseil Régional Nord - Pas-de-Calais" fornisce supporto tecnico ai beneficiari: Conseil Régional Nord - Pas de Calais Hôtel de Région Lille Cedex France Un "Segretariato Tecnico Congiunto" fornisce assistenza all'autorità unica di gestione: Joint Technical Secretariat 24 boulevard Carnot 3rd floor Lille FRANCE Tel: Fax: info@interreg4c.net Quattro punti di informazione (Katowice - Polonia; Rostock - Germania; Lille - Francia; Valeçia - Spagna) forniscono supporto ai beneficiari per identificare possibili partner progettuali. Il punto di informazione di Valencia fornisce supporto ai beneficiari italiani: Information Point South IP-South@intrreg4c.net Punti di contatto nazionale: Ministero per lo Sviluppo economico Dipartimento per le Politiche di Sviluppo Via Sicilia, 162/c Roma Rossella Rusca Tel.: rossella.rusca@tesoro.it Regione Calabria Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria viale Europa
7 Catanzaro Marinella Marino Tel.: mar.marino@regcal.it Fonte Regolamenti del Consiglio n.1260/1999 e n.1083/2006 Regolamenti del Parlamento europeo n. 1783/1999 e n.1080/2006 Decisione del Consiglio n.702/2006 Link internet
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