Nascere a. Incontri aperti per conoscere il percorso in Ospedale. Caterina Masè Ospedale Santa Chiara -Trento
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- Adelaide Romeo
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1 Nascere a. Incontri aperti per conoscere il percorso in Ospedale Caterina Masè Ospedale Santa Chiara -Trento
2 Il contesto:. ANCORA INFORMAZIONI? donne che già frequentano i corsi di preparazione alla nascita ( 55%), che hanno già ricevuto informazioni attraverso letture o siti internet ( 85%) e dal proprio ginecologo di fiducia ( 20%)
3 avevo già letto in internet dell importanza dell allattamento al seno ma il mio ginecologo mi aveva detto ma
4 . ANCORA INFORMAZIONI? Bisogno di confermare le Informazioni già avute venendo nel luogo del parto e incontrando una o più figure che si faranno carico del loro percorso in H Informazioni ancorate alla realtà, all esperienza diventano sapere della donna
5 avevo bisogno di sentirmele dire da chi lavora li..avevo bisogno di vedere il luogo, di vedere le facce di chi ci sarebbe stato
6 QUALI INFORMAZIONI Percorso dall ingresso in ospedale alla dimissione Ruoli del personale coinvolto (chi incontreranno quando/dove) Modello assistenziale adottato (fisiologia/pat) Protocolli in uso Posizioni nel travaglio e nel parto, modalità libere di spinta, riduzione episio, contatto pelle a pelle x due ore, RI 24/24. Risorse e limiti della struttura (es. di risorsa es di limite) per ridurre aspettative irrealistiche (es epidurale) Dati (vedi dopo) Invito al confronto Risposte alle domande Richiesta di un rimando dopo la nascita (valutazione)
7 ero preoccupato di assistere al parto perché svengo anche solo quando faccio un esame del sangue.. Ma vedo che posso farcela
8 mi sembra veramente incredibile ma allora non è meglio fare un cesareo!
9 Per arrivare all incontro Esplicitazione dei modelli e dei contenuti ( cosa si fa e quando, chi fa cosa) condivisa con il gruppo di operatori Realizzazione di un filmato che presenta Un modo Un luogo L incontro così preparato e la proiezione del video rappresentano un impegno per gli operatori nel restare coerenti al modello proposto
10 ma allora si può veramente non partorire sul letto!!!!!!
11 ho letto molte cose e mi hanno dato tante informazioni sull allattamento al seno ma queste immagini mi hanno emozionato voglio proprio allattare
12 PER I PROFESSIONISTI Per rendere razionale un comportamento definendo ruoli, protocolli e modelli di riferimento valorizzando le competenze Per ridurre la casualità e la soggettività dei comportamenti e uniformare le informazioni che vengono date alle donne/coppie Per rendere evidente il modo in cui si lavora ( dati) Per rimettere al centro la donna/coppia e il neonato Per favorire una scelta informata e un patto assistenziale Per favorire e promuovere il cambiamento (impegno ad assistere in coerenza col modello presentato) A CHI SERVE? ALLE COPPIE Per restituire alle donne la possibilità di una scelta consapevole Per verificare l aderenza delle proprie aspettative all offerta della struttura e conoscere le mediazioni possibili Per ancorare le informazioni all esperienza /conoscenza (= a ciò che accade realmente) Per contenere l incertezza e favorire l instaurarsi di un rapporto di fiducia Per favorire una scelta informata e un patto assistenziale Per favorire e promuovere il cambiamento (poter segnalare le aspettative disattese, in itinere e alla fine)
13 I DATI Quasi 2 donne su 10 (16,4% ) sono state sottoposte ad induzione di travaglio per indicazioni mediche ( gravidanza oltre il termine, rottura pre travaglio delle membrane oltre le 24 ore, rialzo della pressione, riduzione della quantità di liquido amniotico..) Il tasso complessivo di taglio cesareo nel 2011 ( al 30 settembre) è stato del 28,3 %. La probabilità di una donna al primo figlio, in travaglio insorto spontaneamente di essere sottoposta a taglio cesareo è di 1 su 10, mentre se il travaglio è stato indotto il numero sale a 3 donne su 10. Il tasso di cesarei, in donne con più figli in travaglio insorto spontaneamente è pari allo 2,3 %, mentre in caso di travaglio indotto è pari al 5,9 % ( meno di 1 donna su dieci). L 1,7 % delle donne è stato sottoposto a spinte sulla pancia ( Kristeller) in periodo espulsivo ( rispetto al 30-70% degli ospedali italiani) Solo al 8,5 % delle donne viene praticata l episiotomia (rispetto al 40-80% degli ospedali italiani) : ciò significa che meno di una donna su 10 viene sottoposta a tale intervento. A tutte le donne è stata garantita l assistenza una a una da parte di un ostetrica per tutta la durata del travaglio/parto. All arrivo in reparto,l accoglienza è assicurata dall ostetrica che viene avvisata dal Pronto Soccorso,con l attivazione di un cicalino,dell imminente arrivo di una paziente ( nel 2010 le consulenze inviate dal pronto soccorso presso la nostra UO sono state 6750). Con la raccolta dell anamnesi si individuano le situazioni a basso rischio che possono essere seguite in autonomia dall ostetrica da quelle a medio/alto rischio seguite dal medico e dall ostetrica in collaborazione con eventuali altri specialisti.
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