PASSEGGIATA ARCHEOLOGICA DI CAVEDINE

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1 PASSEGGIATA ARCHEOLOGICA DI CAVEDINE Lunghezza: m Dislivello 104 m. in salita e in discesa. Cavedine: 504 m. s.l.m. Carega del Diaol: 580 m. s.l.m. Tempi di percorrenza: h Tipo di pavimentazione: Strada sterrata, sentiero, asfalto. Indicazione gialla: passeggiata turistica archeologica Incroci con sentieri segnati: Ippotrekking Scala planimetrica 1 : Scala altezze 1: Scala distanze 1 : Punto panoramico

2 Cavedine ITINERARIO 1. Fontana romana 2. Cosìna 3. Carèga del diaol PARTENZA E ARRIVO L itinerario, un percorso ad anello di 3,5 km, parte da piazza Garibaldi nella parte alta del paese di Cavedine, in prossimità della Chiesa parrocchiale dedicata alla Madonna Assunta (535 m.s.l.m.), appena superato il caratteristico volt. Tendenzialmente pianeggiante, il percorso segue la cosiddetta Strada romana lungo la dorsale occidentale della Valle di Cavedine che costituiva un tratto collaterale della principale via di comunicazione nord - sud che congiungeva Tridentum con il Garda.

3 PASSEGGIATA ARCHEOLOGICA DI CAVEDINE COME VENIVA COSTRUITA UNA STRADA ROMANA? Per prima cosa si collocavano i bordi, che davano la direzione della strada, poi si scavava il terreno all interno, dove si metteva uno strato di pietre piuttosto grandi, che formavano le fondamenta della strada (statumen); al di sopra si faceva una gettata di malta mista a pietrisco (rudus), che veniva ben battuto, poi sopra si metteva un terzo strato (nucleus), di malta, sabbia e pozzolana nel quale si affondavano i basoli, che così incastrati non si muovevano e formavano un piancito durissimo (pavimentum). La larghezza canonica della sede lastricata per le strade di grande comunicazione era 4,10-4,20 metri (14 piedi romani), tale da permettere a due carri di incrociarsi nei due sensi. La Strada Romana che percorreva il Doss di Cavedine presenta tuttora tracce di usura dovute alle ruote dei carri che si spostavano da Nord verso Sud e viceversa. La visita a questa zona archeologica porta alla scoperta di tre siti di particolare interesse risalenti ad epoche diverse e testimonianze pregnanti dell intensa vita nel nostro territorio fin da epoche remote. Sezione di una strada romana

4 Fontana romana (interno)

5 PASSEGGIATA ARCHEOLOGICA DI CAVEDINE La Fontana romana La prima sosta obbligata è la Fontana romana. È uno dei rari esempi della pratica romana, eredità etrusca, di costruire i pozzi per raccogliere le sorgenti migliori di un intera zona. Eccellente esempio di fonte scavata nella terra, è un segno di notevole pregio e valore - unico in Trentino - che i Romani, maestri di acquedotti e fontane, ci hanno lasciato. Costituita da un breve volt discendente attraverso una scalinata, conduce ad una camera principale, sostenuta da un arco a tutto sesto, dove si trova la grande vasca di pietra in cui la fontana raccoglie una sorgente perenne. Proseguendo per il sentiero, la passeggiata è resa particolarmente piacevole dal paesaggio circostante: da una parte l armonia degli addomesticati filari di viti, dall altra il bosco di vegetazione spontanea, ribelle, ordinatamente intricato. Si continua fino al capitello dell Assunta. Fontana romana (esterno) foto: Marchetti

6 Incisioni rupestri

7 PASSEGGIATA ARCHEOLOGICA DI CAVEDINE

8 La Cosina (interno)

9 PASSEGGIATA ARCHEOLOGICA DI CAVEDINE La Cosìna A poche centinaia di metri, il sentiero sale verso il pianoro di Fabian. Un piccolo piazzale indica l approssimarsi del secondo gioiello del nostro percorso: la Cosìna. Grotta naturale ottenuta dall erosione della roccia calcarea, fu scoperta ad opera del parroco di Madruzzo, Vogt, nel 1912 e successivamente esplorata ed analizzata da numerosi studiosi, tra cui Giacomo Roberti, per i numerosi ed interessanti reperti ivi ritrovati. La datazione che si è giunti ad attribuire a tali ritrovamenti, ne colloca il primo utilizzo nell Età del bronzo antico (II III millennio a.c.). All epoca l uso di grotte sepolcrali era assai diffuso, perché si cercava di proteggere il defunto celandolo con la pietra (grotte o cumuli di pietre). Nella nostra grotta sono state ritrovate ben cinque sepolture, con tanto di corredo funebre con utensili in selce, vasellame in ceramica, una lama di pugnale. La Cosina (esterno)

10 Da ultimo il sito fungeva da rifugio per pastori di diverse epoche successive, che usavano accendere il falò, per riscaldarsi e cucinare, presso l imbocco della grotta. Da questo uso deriva il suggestivo nome di Cosìna. Proseguiamo nuovamente per il sentiero, un po in salita, tra massi segnati dal tempo e dall opera erosiva dell acqua. Come prima cosa s incontra una radura in cui si trova una semplice Madonnina votiva, luogo di preghiera, riflessione e testimonianza. Carega del diaol (part.)

11 PASSEGGIATA ARCHEOLOGICA DI CAVEDINE La Carèga del diaol o Trono della Regina (III sec. d.c.) Voltando a sinistra si continua la passeggiata archeologica, dirigendosi verso il luogo di ritrovamento della pietra sacrificale, dove è stata localizzata la Carèga del diaol, ultima tappa del nostro itinerario. L ipotesi più attendibile è che sia un iscrizione funebre incisa su roccia e commissionata da Publio Liamno in onore degli dei Mani e della moglie Prima Liberta. Perché Carèga del diaol? Viene ipotizzato che in seguito alla diffusione della religione cristiana i seguaci del paganesimo rimasti si sarebbero ritirati sui dossi sopra Cavedine per costituire i loro luoghi di culto. Anche la pietra sacrificale ritrovata e conservata presso il museo civico di Rovereto, conferma l ipotesi circa l origine della sua denominazione. EPIGRAFE COMMEMORATIVA D(is) M(anibus) Pliamnus Terti M/andilonis f(ilius) et P(rimae) libertae ux(ori) Ovvero: La fece fare Publio Liamno figlio di Marco Andilone in onore dei Mani per sè e per la moglie Prima Liberta

12 Leggenda della Regina Una delle più famose leggende, circa l iscrizione rupestre ritrovata presso la Carèga del diaol, sostiene che la roccia affiorante dal terreno, data la sua forma di sedile, abbia ospitato Giulia Mammea di ritorno dalla Germania, con la salma del figlio Alessandro Severo, ucciso nel 235 d.c. da Massimino, che gli successe e che a sua volta fu assassinato tre anni dopo. Per questo la Carèga del diaol divenne anche il Trono della Regina. Carega del diaol

13 PASSEGGIATA ARCHEOLOGICA DI CAVEDINE Si continua in leggera discesa prestando molta attenzione ai lastroni su cui si cammina perché solo occhi molto attenti possono individuare le Incisioni rupestri, non ancora segnalate. Sui lastroni sono incise coppelle, croci, impronte di mani, di cui non è possibile la datazione ma che sono ancora una volta la conferma della presenza umana e dei cambiamenti religiosi (il rinvenimento più interessante si trova poco prima dell incrocio con la strada asfaltata!). Un ultima deviazione a sinistra del sentiero porta al Doss di San Lorenzo, dove erano locati i primi siti abitativi con castelliere preistorico, il tutto testimoniato dal rinvenimento di resti di una piccola officina per il bronzo.

14 Raggiunta la strada asfaltata (poco trafficata) ci si tiene sulla sinistra, si oltrepassa il Capitello di San Lorenzo e, dopo pochi tornanti, si ritorna al paese di Cavedine. Sentiero con in primo piano le incisioni rupestri

15 Come raggiungere la Valle dei Laghi Per informazioni: Consorzio Turistico Valle dei Laghi Comune di Cavedine > Dall autostrada A22 del Brennero, uscita Trento centro, seguire le indicazioni per Riva del Garda e Madonna di Campiglio. > Dall autostrada A22 del Brennero, uscita Rovereto sud, seguire le indicazioni per Riva del Garda. Giunti a Nago svoltare per Arco e seguire le indicazioni per Trento. Trento