REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO. Counseling e sviluppo delle risorse organizzative

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO. Counseling e sviluppo delle risorse organizzative"

Transcript

1 REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO Counseling e sviluppo delle risorse organizzative Direttore del corso: Prof. Fabio Dovigo Commissione del Corso di Master: Prof. Giuseppe Delmestri Prof. Fabio Dovigo Prof. Matteo Kalchschmidt Prof. Giuseppe Scaratti Prof. Michele Tiraboschi Prof. Matteo Togni Proposto da SDM School of Management, Università di Bergamo

2 Art. 1 - Inquadramento tematico del Master Le organizzazioni contemporanee, sia private che pubbliche o no profit, si trovano oggi a fronteggiare in modo sempre più pressante le esigenze poste da un nuovo panorama globale caratterizzato da un alta dinamicità e, al tempo stesso, da un accentuata incertezza che rende necessario assumere il cambiamento come condizione essenziale dell esperienza organizzativa odierna. All interno di tale scenario, le persone rappresentano la risorsa più importante - in termini di know-how, competenze, progettualità, capacità di interazione positiva con gli altri - per garantire una gestione fluida e pienamente efficace delle attività che hanno luogo nelle diverse aree organizzative. Prendersi cura dell organizzazione significa dunque, nel contesto contemporaneo, prendersi cura delle persone che contribuiscono al suo successo, promuovendone la motivazione, valorizzandone la diversità come potenzialità positiva, e facilitando la comunicazione attraverso un attenta gestione degli inevitabili conflitti. Da diversi anni il counseling organizzativo si è affermato come una forma di intervento specifico che consente di sviluppare in modo ottimale le competenze interpersonali di coloro che lavorano all interno delle diverse tipologie di enti, supportando il percorso di crescita degli individui e, al tempo stesso, favorendo lo sviluppo dell organizzazione nel suo complesso. Il Master in Counseling e sviluppo delle risorse organizzative si propone in tal senso di fornire le conoscenze e competenze indispensabili per coloro che intendono operare nell ambito del counseling organizzativo, in particolare per quanto concerne l orientamento rispetto ai percorsi professionali degli individui, la gestione efficace dei conflitti all interno dei gruppi di lavoro, la valorizzazione delle differenze come risorsa fondamentale del funzionamento organizzativo contemporaneo. Art. 2 - Obiettivi formativi e sbocchi professionali Il Master si propone di formare la figura di Esperto in Counseling e sviluppo delle risorse organizzative, attraverso l articolazione di un percorso teorico-pratico in grado di fornire gli strumenti concettuali e operativi essenziali per la progettazione e realizzazione di attività di counseling da svolgere nell ambito delle strutture private, pubbliche e no profit. A tal fine il Master è finalizzato in particolare alla strutturazione di conoscenze ed esperienze rivolte all elaborazione di strategie di intervento nei contesti organizzativi, anche attraverso lo sviluppo di specifici strumenti di analisi, ricerca e valutazione degli interventi effettuati all interno di tali ambiti. La consistenza del fabbisogno professionale della figura professionale che si intende formare è attestata da una serie di ricerche e studi di settore che evidenziano la richiesta da parte del mercato del lavoro dell inserimento in differenti settori (socioeducativo, sociosanitario, giuridico, amministrativo e di comunità) di personale specializzato che possieda specifiche competenze nell ambito di intervento individuato. Art. 3 - Modalità di ammissione Sono ammessi alla frequenza del corso Master di I livello i possessori di: Laurea (N.O.) e (V.O.); Il numero massimo dei posti disponibili è 40. Il numero minimo dei posti disponibili per assicurare la copertura finanziaria è 20. La Commissione si riserva di aumentare il numero di posti disponibili o di attivare il corso con un numero di partecipanti inferiore al minimo qualora si presentassero motivate e particolari esigenze, nel rispetto comunque del numero minimo fissato dagli organi accademici.

3 Art. 4 - Durata del Master e misura dei crediti Un anno, per complessive 1500 ore così suddivise: 400 di formazione: 150 ore di formazione in aula 250 ore di formazione a distanza 350 ore di project work 600 ore di formazione individuale 150 ore di elaborazione tesi finale Stabilito un rapporto di: 1 C.F.U./25 h. di formazione, il master avrà una durata complessiva di 1500 ore per un totale di 60 crediti formativi universitari Art. 5 - Modalità relative all obbligo di frequenza La frequenza è obbligatoria. Sono ammesse assenze fino al 25% del monte ore d aula e fino al 25% del monte ore di stage. La frequenza delle ore in Fad-formazione a distanza è obbligatoria e verrà verificata in base alla rilevazione degli accessi, all esecuzione delle consegne e alla qualità dei prodotti realizzati. Il Direttore del Master si riserva di ammettere un numero superiore di assenze, previa valutazione della giustificazione delle assenze e della loro incidenza sul percorso formativo. Il Direttore del Master può accettare l iscrizione a singoli insegnamenti, purché i candidati siano in possesso dei titoli accademici richiesti per la partecipazione al Master. Al termine di ogni singolo insegnamento occorre sostenere un esame per ottenere l attestato di profitto con relativa assegnazione dei crediti formativi. Il Direttore può autorizzare la partecipazione a uditori, a costoro verrà rilasciato un attestato di frequenza.

4 Art. 6 - Articolazione didattica del Master AREE ORE di cui FAD C.F.U. Il counseling nelle strutture organizzative Storia e significato del counseling organizzativo Il counseling come strategia di empowerment personale e professionale Gestire il counseling organizzativo: strategie e strumenti La diversità come risorsa organizzativa La diversità come valore aggiunto per l organizzazione contemporanea La diversità come leva per il cambiamento organizzativo Il confronto con le diversità culturali e le altre diversità: strumenti operativi La gestione dei conflitti organizzativi Le forme e i significati del conflitto organizzativo Team e organizzazione tra cooperazione e conflitto Strategie di mediazione dei conflitto nell ottica ADR Tot. attività didattica frontale Project work Attività di formazione individuale 600 Elaborazione tesi finale Ammontare complessivo del Master

5 Articolazione interna dei singoli moduli per aree tematiche: AREA Il counseling nelle strutture organizzative (n 3 insegnamenti): 1) Storia e significato del counseling organizzativo - Modulo A: Evoluzione del counseling organizzativo (M-PED/04 25 ore) - Modulo B: Il ruolo attuale del counseling organizzativo (SECS-P/10 25 ore) L insegnamento intende analizzare il ruolo del counseling organizzativo quale risorsa strategica per le organizzazioni private, pubbliche o non profit, in quanto intervento in grado di fornire un supporto allo sviluppo di abilità e competenze inerenti la dimensione professionale e personale sia sul piano individuale, che nel lavoro di gruppo e, più in generale, a livello organizzativo. 2) Il counseling come strategia di empowerment personale e professionale - Modulo A: Il processo di empowerment nel counseling organizzativo (M-PSI/06 25 ore) - Modulo B: Ambiti e obiettivi dell intervento del counseling organizzativo (M-PED/04 25 ore) L attività del counselor organizzativo si è venuta sempre più ampliando nel corso degli ultimi anni, caratterizzandosi come specifica azione rivolta a promuovere lo sviluppo organizzativo in numerosi ambiti, quali i processi di recruiting e selection, la promozione della leadership, il coaching manageriale e lo sviluppo di carriera, la costruzione di gruppi di lavoro efficaci e il loro consolidamento, la gestione della comunicazione e delle riunioni, l analisi dei bisogni organizzativi e il supporto alla progettazione strategica. 3) Gestire il counseling organizzativo: strategie e strumenti (M-PED/04 40 ore) L insegnamento è finalizzato all approfondimento delle strategie e degli strumenti professionali che vengono utilizzati negli interventi di counselor organizzativo. Le attività didattiche verranno realizzate mediante lo svolgimento di una serie di attività laboratoriali, che prevedono in particolare lo sviluppo di simulazioni ed analisi di caso che verranno successivamente discusse a analizzate insieme ai corsisti. AREA La diversità come risorsa organizzativa (n 3 insegnamenti): 1) La diversità come valore aggiunto per l organizzazione contemporanea - Modulo A: La diversità come nuovo fattore identitario per l organizzazione (SECS-P/10 25 ore) - Modulo B: Le dimensioni inclusive dell organizzazione (IUS/07-25 ore) L insegnamento è rivolto ad analizzare il ruolo svolto nelle organizzazioni odierne dal confronto con le differenze, siano esse di genere, età, orientamento sessuale, cultura, ruolo e funzione, quale componente sempre più importante per lo sviluppo di processi organizzativi efficaci, che siano in grado di tenere insieme le diversità e le dissonanze emergenti quotidianamente nel corso dell attività lavorativa. 2) La diversità come leva per il cambiamento organizzativo - Modulo A: L eterogenità come elemento fondante per il cambiamento organizzativo (ING-IND/35-20 ore) - Modulo B: Valorizzare le differenze mediante il diversity management (M-PSI/06-20 ore) Il ruolo del counselor nel contesto organizzativo attuale è promuovere le competenze organizzative che consentano di interpretare l eterogeneità non come un anomalia da eliminare, ma al contrario come un opportunità da valorizzare appieno, cogliendo le potenzialità del diversity management quale dimensione portante del miglioramento sia della struttura organizzativa che del benessere di ciascuno all interno delle diverse situazioni lavorative. 3) Il confronto con le diversità culturali e le altre diversità: strumenti operativi (M-PED/04 40 ore) L insegnamento è finalizzato all approfondimento della funzione del counseling come intervento di sviluppo professionale per la promozione del diversity management all interno delle diverse tipologie di organizzazione.

6 Le attività didattiche prevedono in particolare l approfondimento di una serie di strumenti operativi che saranno oggetto di esercitazioni e attività laboratoriali specifiche insieme ai partecipanti. AREA La gestione dei conflitti organizzativi (n 3 insegnamenti): 1) Le forme e i significati del conflitto organizzativo - Modulo A: Il ruolo del conflitto nelle organizzazioni (M-PED/04 25 ore) - Modulo B: Il conflitto come fattore di crescita organizzativa (SECS-P/10 25 ore) In ogni organizzazione sono presenti conflitti originati da scarsità di risorse, divisione tra funzioni, rapporti di potere o contrasti di ruolo. Per quanto rappresenti una parte faticosa e a volte frustrante della vita organizzativa, il conflitto costituisce al tempo stesso un elemento potenzialmente costruttivo e di crescita vitale dell organizzazione, nel momento in cui conduce al superamento di vecchi schemi, all individuazione di nuove soluzioni e a un cambiamento positivo per i singoli e per l organizzazione nel suo insieme. 2) Team e organizzazione tra cooperazione e conflitto - Modulo A: Gestire i processi conflittuali nell organizzazione (M-PSI/06 20ore) - Modulo B: L approccio ADR alla risoluzione dei conflitti (M-PED/04 20 ore) Il counselor contribuisce in modo essenziale al processo di trasformazione positiva dei conflitti mediante un orientamento professionale alla mediazione che opera in un ottica win-win. Tale orientamento si basa sull adozione dell approccio proprio dell Alternative dispute resolution (ADR) quale strategia per costruire un confronto funzionale e creare soluzioni creative rispetto alla soluzione problematica, in cui ognuna delle parti in causa possa uscire vincente dal conflitto. 3) Strategie di mediazione dei conflitto nell ottica ADR (M-PED/04 40 ore) L insegnamento sarà indirizzato ad approfondire il significato e il ruolo del lavoro di conflict management svolto dal counselor all interno delle diverse tipologie di organizzazioni, con particolare attenzione alla costruzione delle strategie professionali nella gestione dei conflitti, che verranno sviluppate attraverso la realizzazione di analisi di caso, simulazioni e role-playing. Art. 7 - Modalità delle valutazioni di profitto Al termine degli insegnamenti verranno effettuate verifiche finali che accertino il profitto dello studente in riferimento alle diverse attività didattiche. Alle verifiche di profitto deve essere assegnata una votazione in trentesimi (eventualmente con lode). Per il conseguimento del titolo di Master è necessario conseguire la totalità dei crediti previsti dal piano didattico, superando con profitto (riportando una votazione di almeno 18/30simi) tutte le verifiche finali. Ai fini del calcolo della media dei voti conseguiti nelle verifiche di profitto, ogni voto con lode vale comunque 30 punti. Art. 8 - Modalità di valutazione della tesi di master La votazione della tesi viene ottenuta trasformando in centodecimi la media ponderata (rispetto ai crediti) dei voti conseguiti nelle verifiche di profitto in itinere.

7 L elaborato di tesi deve essere esposto e discusso in seduta pubblica e al suo contenuto la Commissione Giudicatrice eventualmente assegna un voto (compreso entro i 10 punti) che concorre alla formulazione del voto finale. E possibile prevedere modalità di redazione dell elaborato di tesi come lavoro congiunto. Il voto finale viene espresso in 110mi. Per il conseguimento della lode è necessario il parere unanime della Commissione Giudicatrice La Commissione Giudicatrice è composta da min 5 membri, dei quali almeno 3 nominati tra i Professori di I e II fascia ed i Ricercatori dell Ateneo. La Commissione deve essere composta al massimo da 11 membri. Possono farne parte docenti a contratto dell Ateneo. La commissione è presieduta da un Professore di I o II fascia. Art. 9 Organi del Master e loro competenze Sono organi del Master il Direttore e la Commissione del Corso di Master Spetta al Direttore: Proporre la Commissione di Selezione, ove prevista, composta dal Direttore e minimo altri 2 membri; Definire eventuali criteri di selezione; Proporre le Commissioni per le verifiche di fine insegnamento (minimo 2 membri tra i docenti del Master, di cui uno titolare dell insegnamento); Presiedere la Commissione del Corso di Master e convocarne le riunioni; Predisporre il budget del Master; Dare attuazione alle decisioni e agli indirizzi della Commissione del Corso di Master; Rappresentare il Master nei rapporti con l esterno per gli aspetti didattico-scientifici; Predisporre la relazione finale del Master; Autorizzare la frequenza ai singoli insegnamenti e proporre il relativo importo delle tasse di iscrizione Proporre la nomina del Presidente e dei membri della Commissione Giudicatrice della prova finale per il conseguimento del titolo di Master; Spetta alla Commissione: Individuare gli obiettivi formativi e gli sbocchi occupazionali; Definire i requisiti curriculari per l ammissione al Master; Stabilire il numero min-max posti disponibili; Riconoscere eventuali crediti pregressi; Predisporre la programmazione didattica del Master e proporre la copertura degli insegnamenti; Stabilire i criteri per l erogazione di eventuali borse di studio. L'Università degli studi di Bergamo ha implementato un sistema di gestione per la qualità in conformità alla Norma UNI EN ISO 9001:2008 nell'ambito della progettazione ed erogazione di azioni formative e di orientamento.

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO. a.a. 2012/2013

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO. a.a. 2012/2013 REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO DIDATTICA E PSICOPEDAGOGIA PER ALUNNI CON DISABILITÀ INTELLETTIVE a.a. 2012/2013 Direttore del corso: Giuliana Sandrone Commissione

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO DIDATTICA E PSICOPEDAGOGIA PER I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI a.a. 2012/2013 Direttore del corso:

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO Master universitario 1 livello Management per le professioni sanitarie e dell assistenza sociale Coordinamento ed organizzazione dei

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO A.A.2006/07. Dati e analisi statistiche per le decisioni strategiche e tattiche

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO A.A.2006/07. Dati e analisi statistiche per le decisioni strategiche e tattiche REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO A.A.2006/07 Dati e analisi statistiche per le decisioni strategiche e tattiche Direttore del corso: prof. Silvia Biffignandi Commissione

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F.

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. Art. 1 - Istituzione del Master in Criminologia Forense MA.CRI.F. E istituito presso l Università Carlo

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO A.A. 2016/17

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO A.A. 2016/17 REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO A.A. 2016/17 IL FARMACISTA E I PRODOTTI OMEOPATICI: STRATEGIE DI MARKETING (IV edizione) Direttore del corso: Mauro Cavallone Commissione

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO. Esperto in Non Profit per lo sviluppo del territorio

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO. Esperto in Non Profit per lo sviluppo del territorio REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO Esperto in Non Profit per lo sviluppo del territorio Direttori del corso: Silvana Signori e Stefano Tomelleri Commissione del Corso

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento

Dettagli

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente (Decreto Rettorale n.34 del 12 dicembre 2008) Sommario Articolo 1

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1

REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1 REGOLAMENTO DEL MASTER DI PRIMO LIVELLO IN DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1 Art. 1. FINALITA Presso la Facoltà di Giurisprudenza dell Università di Trieste è istituito il Master Universitario

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN CFO- DIREZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Seconda Edizione

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN CFO- DIREZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Seconda Edizione REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN CFO- DIREZIONE AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Seconda Edizione Articolo 1 «E istituito presso l Università Carlo Cattaneo -

Dettagli

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE

Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE Pos. AG Decreto n. 449 IL RETTORE Vista la legge 9.5.89, n. 168; Vista la legge 19.11.90, n. 341; Vista la legge 15.5.97, n. 127; il D.P.R. 27.1.98, n. 25; il D.M. 3.11.99, n. 509 recante norme concernenti

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO Master di II livello in Dirigenza per le scuole Anno accademico 2009/2010 Direttore del Corso di

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTÀ DI ECONOMIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERATENEO IN SCIENZE DELLA SICUREZZA ECONOMICO FINANZIARIA TITOLO PRIMO DISPOSIZIONI GENERALI E COMUNI

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004

CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004 CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004 REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DEL TIROCINIO E DELL ESAME FINALE PER IL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI STUDIO Art. 1 Ambito di applicazione Il presente

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO. Gestione e sviluppo delle risorse umane

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO. Gestione e sviluppo delle risorse umane REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO Gestione e sviluppo delle risorse umane Direttore del corso: Prof. Edoardo Della Torre Commissione del Corso di Master: Prof.ssa Mara

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO SECURITY MANAGEMENT

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO SECURITY MANAGEMENT REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO SECURITY MANAGEMENT Direttore del corso: Chiara Casadio Commissione del Corso di Master: Gianfranco Bonfante Chiara Casadio Cristiana

Dettagli

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO 2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto

Dettagli

ECONOMIA E MANAGEMENT DELLE ORGANIZZAZIONI IN UN CONTESTO INTERNAZIONALE

ECONOMIA E MANAGEMENT DELLE ORGANIZZAZIONI IN UN CONTESTO INTERNAZIONALE Anno Accademico 2010 2011 M A S T E R di I livello in ECONOMIA E MANAGEMENT DELLE ORGANIZZAZIONI IN UN CONTESTO INTERNAZIONALE Attivato ai sensi del D.M. 509/99 e D.M. 270/2004 Classe LM-77 OBIETTIVI E

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La

Dettagli

Facoltà: SCIENZE STATISTICHE Corso: 8053 - FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA (L) Ordinamento: DM270 Titolo: FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento

Dettagli

Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti,

Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti, Lauree magistrali Tirocini e stage: cosa sono Il tirocinio formativo e di orientamento è un periodo di formazione in strutture organizzative (enti, aziende, ecc.) che offre agli studenti l'occasione per

Dettagli

SEZIONE III - Corsi di Aggiornamento, Perfezionamento e di Formazione professionale. SEZIONE I Disposizioni generali. Art.

SEZIONE III - Corsi di Aggiornamento, Perfezionamento e di Formazione professionale. SEZIONE I Disposizioni generali. Art. Regolamento per l istituzione e la gestione dei Master universitari di I e di II livello, dei Corsi di aggiornamento, perfezionamento e di formazione professionale SEZIONE I- Disposizioni generali SEZIONE

Dettagli

NORME PER L AMMISSIONE

NORME PER L AMMISSIONE Facoltà di Psicologia NORME PER L AMMISSIONE Corsi di Laurea Magistrale: Psicologia clinica e promozione della salute: persona, relazioni familiari e di comunità 120 posti Psicologia dello sviluppo e dei

Dettagli

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal

Dettagli

PERSONE DISABILI. E PROGETTO DI VITA Il lavoro sociale con la famiglia e le istituzioni. Anno Accademico 2009-2010

PERSONE DISABILI. E PROGETTO DI VITA Il lavoro sociale con la famiglia e le istituzioni. Anno Accademico 2009-2010 PERSONE DISABILI E PROGETTO DI VITA Il lavoro sociale con la famiglia e le istituzioni Master universitario di primo livello Facoltà di Sociologia Anno Accademico 2009-2010 in collaborazione con: Presentazione

Dettagli

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti; Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,

Dettagli

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online di I Livello 60 Crediti Formativi (CFU) 1. Premesse In base al dato riportato dal Sole

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

Requisiti curriculari, loro accertamento e verifica dell'adeguatezza della personale preparazione

Requisiti curriculari, loro accertamento e verifica dell'adeguatezza della personale preparazione Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA MAGISTRALE IN GEOGRAFIA E PROCESSI TERRITORIALI CLASSE LM- 80 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA - Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso

Dettagli

Consorzio POLI.design via Durando, 38/A 20158 Milano, Italy TRANSPORTATION & AUTOMOBILE DESIGN

Consorzio POLI.design via Durando, 38/A 20158 Milano, Italy TRANSPORTATION & AUTOMOBILE DESIGN MASTER Consorzio POLI.design via Durando, 38/A 20158 Milano, Italy T +39 02 2399 5911 F +39 02 2399 5970 www.polidesign.net TAD TRANSPORTATION & AUTOMOBILE DESIGN MASTER UNIVERSITARIO DEL POLITECNICO DI

Dettagli

I nuovi corsi di laurea della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Siena PRO MEMORIA PER GLI STUDENTI

I nuovi corsi di laurea della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Siena PRO MEMORIA PER GLI STUDENTI I nuovi corsi di laurea della Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Siena PRO MEMORIA PER GLI STUDENTI Sigle: CFU=Crediti Formativi Universitari SSD=Settore Scientifico-Disciplinare ISCRIZIONE

Dettagli

L'obbligo formativo aggiuntivo assegnato si intende superato con il superamento dell'esame di Matematica generale.

L'obbligo formativo aggiuntivo assegnato si intende superato con il superamento dell'esame di Matematica generale. SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento di MANAGEMENT E MARKETING - Parte normativa- Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso Requisiti di accesso Per essere ammessi al corso di laurea è

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO

REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DEL LAVORO 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea specialistica in Scienze del lavoro (classe delle

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI (emanato con Decreto Rettorale N. 645 del 12/03/2003) ART. 1 - Ambito di applicazione... 2 ART. 2 - Titoli per l accesso...

Dettagli

CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera

CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera Università di Bolzano Approvato con delibera n. 56/2010 del

Dettagli

Regolamento della Prova Finale di Laurea Magistrale

Regolamento della Prova Finale di Laurea Magistrale Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Regolamento della Prova Finale di Laurea Magistrale (Approvato CdF 13-6-2012) 1. Elaborazione della tesi e presentazione del titolo 1.1 La prova

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI ECONOMIA MARCO BIAGI REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ANALISI, CONSULENZA E GESTIONE FINANZIARIA (INTERCLASSE LM-16 FINANZA

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità

Università degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità Università degli Studi di Bergamo Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità Management e leadership delle strutture sanitarie: nuovi scenari

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO Art. 1 Corsi per master universitario 1. L Università promuove, secondo la normativa vigente corsi di alta formazione per il conseguimento di diplomi di master

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 2 LIVELLO IN MANAGEMENT AGRO-ALIMENTARE ANNO ACCADEMICO 2015-2016

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 2 LIVELLO IN MANAGEMENT AGRO-ALIMENTARE ANNO ACCADEMICO 2015-2016 REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO DI 2 LIVELLO IN MANAGEMENT AGRO-ALIMENTARE ANNO ACCADEMICO 2015-2016 Art. 1 Istituzione L Università Cattolica del Sacro Cuore, per iniziativa delle Facoltà di Scienze

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) Art. 1 Ambiti d applicazione In attuazione della legislazione vigente (L. 64/2001; L.

Dettagli

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato CDF 9-3-2011) 1. Riferimenti normativi. 1.1. Decreto Ministeriale 22-10-2004 n. 270, art. 10 (Obiettivi ed attività

Dettagli

CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA GESTIONALE

CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA GESTIONALE CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA GESTIONALE ORDINAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA GESTIONALE Art. 1 Istituzione. Presso la Facoltà di Ingegneria sede di

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

Università Telematica OFFERTA FORMATIVA. Corso di Laurea in Gestione d Impresa

Università Telematica OFFERTA FORMATIVA. Corso di Laurea in Gestione d Impresa Università Telematica UNIVERSITAS MERCATORUM OFFERTA FORMATIVA Corso di Laurea in Gestione d Impresa Scheda informativa Università Classe Nome del corso telematica Universitas Mercatorum 18 - Classe delle

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

Tra identità e alterità: percorsi, contenuti e metodi per la mediazione culturale

Tra identità e alterità: percorsi, contenuti e metodi per la mediazione culturale REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO LIVELLO Tra identità e alterità: percorsi, contenuti e metodi per la mediazione culturale Direttore del corso: Prof. Giuseppe Bertagna,

Dettagli

6 - LAUREANDI. 2. Quali sono le scadenze entro le quali devo presentare la documentazione per l ammissione all esame di laurea?

6 - LAUREANDI. 2. Quali sono le scadenze entro le quali devo presentare la documentazione per l ammissione all esame di laurea? 6 - LAUREANDI 1. Quali sono le sessioni previste per l esame di laurea? Le sessioni sono quattro; quella estiva che si svolge nel mese di Luglio, la 1^ autunnale con sedute nel mese di Ottobre, la 2^ autunnale

Dettagli

Scuola di Lettere e Beni culturali

Scuola di Lettere e Beni culturali Scuola di Lettere e Beni culturali Titolo: SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE Testo: LAUREA IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE - CLASSE L- 20 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA Art. 1 Requisiti

Dettagli

Regolamento per il funzionamento dei corsi

Regolamento per il funzionamento dei corsi Prot. n 5311/B3 del 3 novembre 2014 Il Direttore Vista la Delibera del Consiglio Accademico n 15 del 24 ottobre 2014 che approva il testo e le griglie del Regolamento per il funzionamento dei corsi di

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1

FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1 SEZIONE UNDICESIMA FACOLTÀ DI ECONOMIA (SEDE DI PIACENZA) ART. 1 Alla Facoltà di Economia (sede di Piacenza) afferiscono i seguenti corsi di laurea triennali: a) corso di laurea in Economia aziendale b)

Dettagli

Facoltà: ECONOMIA - SEDE DI RIMINI Corso: 8847 - ECONOMIA DEL TURISMO (L) Ordinamento: DM270 Titolo: ECONOMIA DEL TURISMO Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Sede Di Rimini Corso di Laurea

Dettagli

L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano. PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene

L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano. PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene L Università di Trento tutti gli studenti che si impegnano PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene PREMI DI MERITO...quando studiare ti conviene Cos è il premio di merito Unitn è il primo ateneo

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN GIURISPRUDENZA (CLASSE LMG/01 GIURISPRUDENZA) Art. 1 Premesse

Dettagli

Scuola di Lettere e Beni culturali

Scuola di Lettere e Beni culturali Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA IN CULTURE E TECNICHE DELLA MODA CLASSE L- 3 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso Requisiti di accesso

Dettagli

PERSONE DISABILI E PROGETTO DI VITA. Anno Accademico 2010-2011

PERSONE DISABILI E PROGETTO DI VITA. Anno Accademico 2010-2011 PERSONE DISABILI E PROGETTO DI VITA Il lavoro sociale ed educativo con la famiglia e le istituzioni Master universitario di secondo livello Facoltà di Sociologia Facoltà di Scienze della Formazione in

Dettagli

3 CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN MATERIA DEMOGRAFICA

3 CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN MATERIA DEMOGRAFICA 3 CORSO DI ALTA FORMAZIONE IN MATERIA DEMOGRAFICA Bando di ammissione Art. 1 Attivazione del corso L Accademia degli Ufficiali di stato Civile e Anagrafe, in concerto con la Direzione Centrale dei Servizi

Dettagli

SCHEDA RIEPILOGATIVA DEL MASTER IN PROFESSIONI DELLO SPETTACOLO MUSICA CINEMA TEATRO A.A. 2014/2015

SCHEDA RIEPILOGATIVA DEL MASTER IN PROFESSIONI DELLO SPETTACOLO MUSICA CINEMA TEATRO A.A. 2014/2015 SCHEDA RIEPILOGATIVA DEL MASTER IN PROFESSIONI DELLO SPETTACOLO MUSICA CINEMA TEATRO A.A. 2014/2015 DIPARTIMENTO PROPONENTE RIFERIMENTI DELLA DELIBERA DEL Delibera del Consiglio del CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO

Dettagli

LAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN SCIENZE ECONOMICHE (LM-56)

LAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN SCIENZE ECONOMICHE (LM-56) LAUREA MAGISTRALE BIENNALE IN SCIENZE ECONOMICHE (LM-56) Il corso di laurea in breve Il corso di laurea magistrale in Scienze Economiche, in modalità E-learning, mira a consentire l'acquisizione di conoscenze

Dettagli

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8487 - TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE

Dettagli

Premio di merito Quando studiare ti conviene

Premio di merito Quando studiare ti conviene Premio di merito Quando studiare ti conviene Sommario Sommario 2 Cos è il premio di merito 3 Come si concorre al premio. Prerequisiti 3 Indicatori di valutazione e calcolo del premio 3 (a) Durata del percorso

Dettagli

Master Universitario di primo livello. Regolamento didattico

Master Universitario di primo livello. Regolamento didattico Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Giurisprudenza Master Universitario di primo livello IN LEGISLAZIONE SCOLASTICA E MANAGEMENT PER LA NEGOZIAZIONE Regolamento didattico ART. 1 - ISTITUZIONE

Dettagli

Energy Management DI PRIMO LIVELLO

Energy Management DI PRIMO LIVELLO Energy Management MASTER MIP POLITECNICO DI MILANO DI PRIMO LIVELLO A PORDENONE Energy Management MASTER MIP POLITECNICO DI MILANO DI PRIMO LIVELLO Il Master si propone nel territorio in risposta alla

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E FINANZA INTERNAZIONALE 1. Il presente Regolamento specifica gli aspetti organizzativi del corso di laurea specialistica in Economia e finanza

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO SUI CREDITI FORMATIVI DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DEL SANNIO (D.R. n. 304 del 13 aprile 2004) Articolo 1 Finalità 1.

Dettagli

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.

Anno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale. Università degli Studi di Bergamo Centro Servizi del Volontariato Anno Accademico 2005/2006 3 Corso di perfezionamento Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale Presentazione Giunto

Dettagli

DIPARTIMENTO di MATEMATICA. REGOLAMENTO PROVA FINALE E CONFERIMENTO DEL TITOLO corso di laurea in MATEMATICA

DIPARTIMENTO di MATEMATICA. REGOLAMENTO PROVA FINALE E CONFERIMENTO DEL TITOLO corso di laurea in MATEMATICA DIPARTIMENTO di MATEMATICA REGOLAMENTO PROVA FINALE E CONFERIMENTO DEL TITOLO corso di laurea in MATEMATICA Emanato con D.R. n. 413 del 2 luglio 2015 INDICE Art. 1 Definizioni... 3 Art. 2 Obiettivi della

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO LINEE GUIDA IN MATERIA DI DOTTORATO DI RICERCA SCUOLE DI DOTTORATO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO LINEE GUIDA IN MATERIA DI DOTTORATO DI RICERCA SCUOLE DI DOTTORATO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO LINEE GUIDA IN MATERIA DI DOTTORATO DI RICERCA SCUOLE DI DOTTORATO 1. AMBITO E FINALITA L Università degli Studi di Bari Aldo Moro promuove l'istituzione di Scuole

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004)

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004) REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004) 1 INDICE Articolo 1 Finalità Articolo 2 Ambito di applicazione Articolo 3 Istituzione

Dettagli

8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L)

8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Titolo: IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE

Dettagli

Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Criteri generali

Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Criteri generali Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) MODALITA PER IL RICONOSCIMENTO CREDITI Dopo le fasi dell immatricolazione riportate nel Bando (http://www.univaq.it/section.php?id=1670&idcorso=574)

Dettagli

Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett.

Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett. Libera Università degli Studi San Pio V di Roma Anno Accademico 2009/2010 Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett.

Dettagli

Art. 1 Obiettivi formativi Art. 2 Sbocchi professionali

Art. 1 Obiettivi formativi Art. 2 Sbocchi professionali REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO VVAALLOORRI IIZZZZAAZZI IIOONNEE EE GGEESSTTI IIOONNEE DDEEI II BBEENNI II CCOONNFFI IISSCCAATTI AALLLLAA CCRRI IIMMI IINNAALLI IITTÀÀ

Dettagli

antropologico( e( scientifico*letterario,( orientata( al( conseguimento( del( livello( formativo( richiesto(dall'area(professionale;(

antropologico( e( scientifico*letterario,( orientata( al( conseguimento( del( livello( formativo( richiesto(dall'area(professionale;( REGOLAMENTO*DIDATTICO* * Corso*di*Studio*in*Scienze*della*Mediazione*Linguistica*Classe*di*Laurea*L=12* Articolo1*AttivazionedelCorsodiStudio Articolo2*ObiettiviformativiqualificantidellaClassediLaureaL*12

Dettagli

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI INDIRIZZO INTERPRETATIVO-COMPOSITIVO (Decreto M.I.U.R. dell 8 gennaio 2004 Autorizzazione A.F.A.M. prot. 4114 del 9 Settembre 2004)

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO MANAGEMENT PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO PER LE PROFESSIONI SANITARIE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE Direttore del corso: Dott. Chiara

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO Articolo 1 Definizione 1. In attuazione di quanto previsto dalla normativa

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE, DEGLI ALIMENTI E DELL AMBIENTE NORME PER IL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA DI LAUREA DI I LIVELLO A) ESAME DI LAUREA Art. 1 Ammissione Lo studente

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria A cura della Prof.ssa Paola Giacone Giacobbe a.s. 2010-2011 Il Sistema

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008

CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 UNIVERSITA DEL SALENTO FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA (LAUREA DI PRIMO LIVELLO) MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2007-2008 Nel seguito saranno

Dettagli

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE La procedura per lo svolgimento degli esami di qualifica professionale, per le classi terze inizia nel primo Consiglio di classe successivo agli scrutini di febbraio, con

Dettagli

UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali

UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali UNIVERSITA` DEL SALENTO Facolta` di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Regolamento didattico del Corso di Laurea di I livello in OTTICA e OPTOMETRIA Il Regolamento Didattico specifica gli aspetti

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1

SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1 SEZIONE NONA FACOLTÀ DI SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE E ASSICURATIVE ART. 1 Alla Facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative afferiscono i seguenti corsi di laurea di specialistica: a) corso

Dettagli

Regolamento del Biennio sperimentale di II livello ad indirizzo interpretativo-compositivo

Regolamento del Biennio sperimentale di II livello ad indirizzo interpretativo-compositivo Regolamento del Biennio sperimentale di II livello ad indirizzo interpretativo-compositivo Il seguente regolamento, redatto a suo tempo per il biennio dell a.a. 2004-2005, non ha a tutt oggi subito modifiche.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

T.F.A. LINEE GUIDA PER IL RICONOSCIMENTO DI CREDITI FORMATIVI

T.F.A. LINEE GUIDA PER IL RICONOSCIMENTO DI CREDITI FORMATIVI UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA T.F.A. LINEE GUIDA PER IL RICONOSCIMENTO DI CREDITI FORMATIVI Ai partecipanti al TFA possono essere riconosciuti cfu, utili per l assolvimento delle attività formative

Dettagli

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013 Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità

Dettagli

Università degli Studi di Bari Aldo Moro PROPOSTA DI ISTITUZIONE SHORT MASTER A.A.2014/2015

Università degli Studi di Bari Aldo Moro PROPOSTA DI ISTITUZIONE SHORT MASTER A.A.2014/2015 Università degli Studi di Bari Aldo Moro PROPOSTA DI ISTITUZIONE SHORT MASTER A.A.2014/2015 1. Titolo dello Short Master: Mental Training e tecniche di coaching Livello: SHORT Durata: 100 ore CFU: 4 Prima

Dettagli

CONVENZIONE PER LO SVILUPPO DI PERCORSI FORMATIVI UNIVERSITARI TRIENNALI PER GLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE TRA

CONVENZIONE PER LO SVILUPPO DI PERCORSI FORMATIVI UNIVERSITARI TRIENNALI PER GLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE TRA CONVENZIONE PER LO SVILUPPO DI PERCORSI FORMATIVI UNIVERSITARI TRIENNALI PER GLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE TRA L Università Ca Foscari Venezia, indicata nel prosieguo come Università,

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO. Professione docente e disabilità

REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO. Professione docente e disabilità REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO Professione docente e disabilità Direttore del corso: Giuseppe Bertagna Direttore del Centro di Ateneo per la Qualità dell Insegnamento

Dettagli

Il riassetto delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria Le Scuole aggregate

Il riassetto delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria Le Scuole aggregate UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA - DIREZIONE STUDENTI - AREA POST LAUREAM Il riassetto delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria Le Scuole aggregate Verona 20 dicembre 2011 Dott.ssa Maria Letizia

Dettagli

Manuale della qualità

Manuale della qualità Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Manuale della qualità 1 INTRODUZIONE 3 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 4 4.1 Requisiti generali 4 4.2 Requisiti

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA 1. Domanda: I c.d. requisiti Sapienza sono di applicazione obbligatoria o sono solo raccomandazioni? Risposta: Il possesso dei requisiti Sapienza è obbligatorio per tutti i corsi che vengono istituiti

Dettagli

MANAGEMENT PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO NELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE, TECNICHE E DELLA PREVENZIONE STATUTO

MANAGEMENT PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO NELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE, TECNICHE E DELLA PREVENZIONE STATUTO MANAGEMENT PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO NELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE, TECNICHE E DELLA PREVENZIONE STATUTO Art. 1 Attivazione del Master L Università degli Studi dell Aquila attiva,

Dettagli

Master Universitario di I livello In. Economia e Management della Musica

Master Universitario di I livello In. Economia e Management della Musica Master di I livello in Master Universitario di I livello In Obiettivi e sbocchi professionali: Il nostro obiettivo è quello di creare una figura che sia in grado di comprendere i meccanismi di gestione

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO

REGOLAMENTO DIDATTICO REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI STUDIO: Culture e tecniche del costume e della moda FACOLTÀ: Lettere e Filosofia CLASSE: 23 Art. 1 Coerenza tra crediti delle attività formative e obiettivi formativi programmati

Dettagli