Pubblica Assistenza Valnure Via F. Parri 10 Ponte dell'olio (PC) Tel
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- Angelina Mori
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1 Via F. Parri 10 Ponte dell'olio (PC) Tel
2 IL SISTEMA NERVOSO Il sistema nervoso è costituito da un insieme di strutture le cui funzioni sono quella di percepire, elaborare e trasmettere impulsi e stimoli, sia interni che esterni all organismo, elaborarli e produrre una risposta. Si compone: Sistema nervoso centrale Sistema nervoso periferico Sistema nervoso autonomo 2
3 IL SISTEMA NERVOSO Sistema nervoso centrale: composto da encefalo e midollo spinale 3
4 IL SISTEMA NERVOSO Sistema nervoso periferico: composto da 12 paia di nervi cranici e 33 paia di nervi spinali Sistema nervoso autonomo: costituito da sistema simpatico e parasimpatico, la loro azione bilanciata controlla le funzioni di base necessarie a mantenere in vita l organismo (respiro, temperatura, pulsazioni ecc.) 4
5 IL SISTEMA NERVOSO 5
6 IL SISTEMA NERVOSO Patologie o eventi traumatici che abbiano causato danni o alterazioni al sistema nervoso possono provocare al paziente un alterazione dello stato di coscienza 6
7 COSCIENZA E la condizione in cui la persona dimostra con il linguaggio e il comportamento di avere consapevolezza di se stesso e dell ambiente circostante. Aspetti della coscienza sono: CONSAPEVOLEZZA:Cioè l insieme delle funzioni cognitive. VIGILANZA: Che riassume lo stato di veglia e di risvegliabilità. 7
8 COSCIENZA Le alterazioni dello stato di coscienza possono essere dovute a: Lipotimia Sincope TIA Ictus Epilessia Coma 8
9 STATO DI COSCIENZA ALTERATO Stato amnesico (amnesia) L amnesia è la perdita di memoria. Può essere retrograda (prima dell evento), anterograda (dopo l evento). Confusione L individuo pur essendo cosciente trova difficile percepire e ricordare persone, luoghi, eventi. Delirio Uno stato di confusione accompagnato da allucinazioni visive e uditive. Diminuito livello di coscienza Il paziente dimostra di non essere completamente sveglio, risponde se stimolato verbalmente. Stupore Il paziente apparentemente incosciente è possibile risvegliarlo temporaneamente con stimoli verbali e dolorosi. Coma Il paziente non risponde ad alcun stimolo. 9
10 VALUTAZIONE STATO DI COSCIENZA GCS 10
11 VALUTAZIONE STATO DI COSCIENZA VALUTAZIONE AVPU ALERT (persona vigile e cosciente) VOCAL (risponde a stimoli verbali) PAIN (risponde a stimoli dolorosi) UNRESPONSIVE (non risponde) 11
12 SEGNI E SINTOMI DI DANNO CELEBRALE Alterazione della coscienza Possibile alterazione del diametro pupillare Mal di testa spesso forte Vomito a getto Disturbi visivi, dell equilibrio o di altre facoltà Convulsioni Stato soporoso COMA Crisi epilettiche Depressione respiratoria Disturbi sfinterici Arresto cardiaco 12
13 IL COMA Sindrome clinica caratterizzata da una mancata risposta a qualsiasi stimolo esterno o bisogno interno. 13
14 COMA POSSIBILI CAUSE Respiratorie Cardiache Circolatorie Shock Ictus Neurologiche Convulsioni Metaboliche Coma diabetico 14
15 COMA POSSIBILI CAUSE DIABETE e COMA Il paziente diabetico per carenza di INSULINA non riesce ad utilizzare gli zuccheri presenti nel sangue, aumentando la glicemia COMA IPERGLICEMICO Aumenta la frequenza respiratoria, cute secca, alito con odore di acetone, ipotonia muscolare COMA IPOGLICEMICO Raro può essere causato da un errore nell assunzione di farmaci antidiabetici insulina. Incoscienza, pelle umida e sudata, respiro normale, alito senza alcun odore particolare. 15
16 COMA CLASSIFICAZIONE Primo grado o coma vigile. Avverte ancora gli stimoli esterni e ha la percezione del dolore. Gli stimoli dolorosi possono provocarne un temporaneo e breve risveglio. Secondo grado. Il malato non si risveglia neppure in presenza di stimoli dolorosi, al massimo possono seguire riflessi di difesa. Terzo grado o coma profondo. Il paziente non risponde ad alcun stimolo Quarto grado o coma irreversibile. A questo livello si verifica la morte cerebrale della persona 16
17 COMA IL SOCCORSO Applicare il protocollo ABC Valutazione neurologica con metodo GCS Allertare precocemente un MSA Applicare le manovre di BLS Ossigenoterapia ad alti flussi Rilevazione costante dei parametri vitali Osservazione costante di segni e sintomi 17
18 IL TRAUMA CRANICO EFFETTO DI UNA FORZA CONTUSIVA CHE AGISCE SULLA SCATOLA CRANICA E SUL SUO CONTENUTO 18
19 COMMOZIONE CELEBRALE Forte scuotimento del cervello, con trauma da stiramento del tronco cerebrale Temporanea perdita o alterazione della capacità (anche parziale) del cervello di funzionare senza un reale danno fisico dello stesso generalmente di breve durata può causare: -Amnesia retrograda o post-traumatica -Temporaneo stato di incoscienza -Incapacità di respirare per un breve periodo -Stato confusionale 19
20 CONTUSIONE CELEBRALE E una condizione più grave della precedente in cui si hanno piccole emorragie e piccole lesioni delle meningi. In genere il quadro è simile a quello della commozione, anche se di maggior gravità. Si verifica quando l urto ha provocato una distruzione dei tessuti cerebrali e vasi sanguigni che comporta danni permanenti e irreversibili, in relazione alla parte lesa. La contusione cerebrale è una delle possibili conseguenze o di una frattura cranica o in seguito allo scuotimento violento del cervello contro le pareti della scatola 20
21 CONTUSIONE CELEBRALE Sintomi e segni: Può mancare perdita di coscienza Spesso comunque commozione grave Al risveglio disturbi relativi alla zona colpita Frequenti disturbi psichici Stato soporoso persistente Coma 21
22 EMATOMA CELEBRALE Si verifica quando l urto ha provocato una rottura dei vasi cerebrali con conseguente raccolta ematica all interno della scatola cranica. La conseguenza è la compressione a livello cerebrale, la quale si manifesta in tempo variabile in base al tempo che impiega il sangue a raccogliersi. Se non trattato in breve tempo e in modo adeguato provoca danni irreversibile fino a culminare nel coma e morte del paziente. 22
23 SEGNI DI GRAVE TRAUMA CELEBRALE 23
24 PRIMO SOCCORSO NEL TRAUMA CELEBRALE Possono essere presenti: Ostruzione delle vie aeree Presenza di possibili lesioni spinali Emorragie Ferite, fratture Procedura A (Collare c.) B-C-D-E (Protocollo treservoirrauma) Ossigenoterapia ad alti flussi con maschera Valutare sempre la necessità di un MSA Mantenere sempre la pervietà delle vie aeree Sostegno delle funzioni vitali (BLS) Applicare i presidi per l immobilizzazione del rachide Rilevazione costante dei parametri vitali Osservazione costante di segni e sintomi 24
25 ICTUS E TIA Deficit di vascolarizzazione che determina una carenza di ossigeno delle cellule coinvolte in un punto di una zona del tessuto cerebrale. TIA: è una temporanea disfunzione cerebrale di origine vascolare a rapida insorgenza e altrettanto rapida risoluzione (entro le 24 ore) ICTUS: grave alterazione vascolare ad insorgenza acuta, causa di morte o deficit permanente per molte ore e giorni (spesso irreversibile) 25
26 ICTUS ICTUS = Sindrome clinica a rapida insorgenza caratterizzata da deficit neurologico focale della durata maggiore alle 24 ore o che conduce a morte ISCHEMICO (80%) EMORRAGICO (15%) 26
27 ICTUS SINTOMI Emiparesi/monoparesi Disturbi sensoriali Diplopia Afasia Atassia Cefalea Disfagia, disartria Vomito Alterazione stato di coscienza fino al coma 27
28 ICTUS VALUTAZIONE DEFICIT DI FORZA Chiedere al paziente di chiudere gli occhi e portare in avanti le braccia per 10. NORMALE: entrambe le braccia si muovono egualmente oppure entrambe le braccia non si muovono affatto ANORMALE: un braccio non si muove oppure un braccio si sposta verso il basso rispetto all altro 28
29 ICTUS VALUTAZIONE NERVO FACCIALE Chiedere al paziente di mostrare i denti o sorridere. NORMALE: entrambi i lati della faccia si muovono allo stesso modo ANORMALE: un lato della faccia non si muove come l altro 29
30 ICTUS VALUTAZIONE LINGUAGGIO Chiedere come si chiama. Chiedere di elencare all incontrario i giorni della settimana. NORMALE: il paziente usa parole corrette senza farfugliare ANORMALE: il paziente farfuglia le parole, usa parole scorrette o non riesce a parlare affatto 30
31 ICTUS E TIA SOCCORSO Protocollo ABC Valutazione neurologica GCS Mantenere sempre la pervietà delle vie aeree Valutare sempre la necessità di un MSA Se incosciente applicare le manovre di BLS Ossigenoterapia ad alti flussi PLS in caso di incoscienza Se cosciente trasportare semiseduto Rilevazione costante dei parametri vitali Esame obbiettivo Valutare con il 118 il codice di rientro (codice ICTUS) Osservazione costante di segni e sintomi 31
32 CRISI CONVULSIVA La crisi convulsiva acuta è causata da una scarica abnorme e sincrona dei neuroni del SNC divenuti ipereccitabili. CAUSE Uso, abuso o astinenza da droghe ed alcool Tumore cerebrale Difetti cerebrali congeniti Infezioni Traumatiche Idiopatiche 32
33 FASI CONVULSIONI Clinicamente la crisi convulsiva può manifestarsi in molti modi, ma l evenienza più frequente è quella di una forma cosiddetta generalizzata (grande male) in cui possono riconoscersi tre fasi in successione temporale: Fase tonica Fase clonica Fase post-critica 33
34 FASI CONVULSIONI 1.Fase tonica improvvisa perdita di coscienza e caduta a terra rigidità, talora apnea anche prolungata (durata circa 30 ) 2.Fase clonica contrazioni violente e ritmiche, bava alla bocca, cianosi, perdita di feci e urine (durata da 1-2 sino a 5 minuti) 3.Fase post-critica periodo d incoscienza definito post-critico stato confusionale, cefalea (durata da pochi minuti sino a minuti) 34
35 CONVULSIONI COSA FARE Proteggere il paziente da eventuali traumi accidentali Allentare gli abiti costrittivi Non cercare di immobilizzare con la forza Se possibile controllare la pervietà delle vie aeree Se possibile usare aspiratore portatile per aspirare secreti Se possibile somministrare ossigeno Monitorare continuamente le funzioni vitali Richiedere supporto di un MSA 35
36 CONVULSIONI COSA FARE AL TERMINE DELLA CRISI Assicurare la pervietà delle vie respiratorie Somministrare ossigeno Valutare lo stato di coscienza GCS Monitorare continuamente le funzioni vitali Valutare sempre la necessità di un MSA Controllare che non vi siano lesioni da trauma Sostegno psicologico e difesa della privacy 36
37 CONVULSIONI COSA OSSERVARE E DOCUMENTARE Cosa stava facendo prima della crisi? C è stata perdita del controllo degli sfinteri? Quanto è durata la crisi? Cosa è successo al suo termine? Valutare la causa dell attacco e storia del paziente 37
38 LIPOTIMIA La LIPOTIMIA o PRESINCOPE, comunemente nota come svenimento, è una sensazione improvvisa di debolezza che comporta la completa perdita di conoscenza. E il livello meno grave della perdita di coscienza. E dovuta ad una INSUFFICIENTE OSSIGENAZIONE DEL CERVELLO. Le cause possono essere varie: affaticamento,digiuno, calore eccessivo, dolore intenso, emozioni improvvise, permanenza in ambienti poco areati. 38
39 LIPOTIMIA SEGNI E SINTOMI Polso debole e lento, pallore e sudorazione fredda,visione confusa, vertigini, perdita dell equilibrio. COSA FARE Trasportare il paziente in luogo areato e ombreggiato, rimuovere indumenti costrittivi e posizione supina con arti inferiore sollevati. 39
40 SINCOPE La SINCOPE è la perdita della coscienza di breve durata (> 1 minuto) causata da anossia celebrale. Le cause sono le stesse della LIPOTIMIA. In più il paziente cade a terra a causa della perdita della tonicità muscolare. Alterazioni del polso fino all arresto cardiaco. 40
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42 GRAZIE PER L ATTENZIONE DOMANDE? COMMENTI? 42
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