Oggetto: «GEOFOR S.p.A.» - Autorizzazione all esercizio dell impianto di termovalorizzazione sito in loc. Ospedaletto nel comune di Pisa.

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1 Allegato A RELAZIONE DI UFFICIO Oggetto: «GEOFOR S.p.A.» - Autorizzazione all esercizio dell impianto di termovalorizzazione sito in loc. Ospedaletto nel comune di Pisa. 1. Premessa Con Determinazione del Dirigente n 671 del 24/03/2000 è stato approvato il progetto esecutivo di adeguamento dell impianto di Termovalorizzazione sito in località Ospedaletto Pisa presentato dalla Società «GEA S.p.A.». In seguito, per fusione da parte della Società «GEA S.p.A.» e della Società «ECOFOR S.p.A.» si è formata la Società «GEOFOR S.p.A.» a cui è stato trasferita la gestione dell'impianto. Con Determinazione dirigenziale n del 04/07/2002 l impianto è stata autorizzato all esercizio in via provvisoria con prescrizioni per un periodo di 4 mesi prorogato per ulteriori due mesi, ai fini dell avviamento e della definitiva messa a regime dell'impianto. Alla fine del periodo di collaudo la ditta ha provveduto ad inoltrare gli elaborati atti a dimostrare il recepimento delle prescrizioni impartite in sede di autorizzazione provvisoria. Nel contempo sono state effettuate campagne di monitoraggio delle emissioni da parte dell Arpat come previsto nell atto autorizzativo al fine di accertare ed eventualmente dettare ulteriori prescrizioni ai fini dell autorizzazione in via definitiva. Le campagne tenutesi nei giorni 04-05/06/2003 e 14-15/ e 21/10/2004 hanno rilevato valori emissivi tutti al di sotto, per alcuni parametri anche in maniera significativa, dei limiti previsti dalla normativa vigente. Non è stato comunque possibile confrontare i dati rilevati in manuale con i dati ottenuti con il sistema di monitoraggio automatico stante i diversi sistemi di misura, anche se è emerso una tendenza del sistema in continuo installato a rilevare valori più bassi. Nel contempo i dati dei parametri fino ad oggi registrati dal sistema di monitoraggio in continuo e quelli rilevati nelle 9 campagne successive effettuate trimestralmente dalla Società si mantengono tutti al disotto dei limiti, confermando comunque a tendenza a registrare valori in continuo più bassi. Non si evidenziano oscillazioni significative relativamente ai parametri PCDD e PCDF i cui valori si sono mantenuti costanti e sempre al di sotto del valore limite. Si rendono pertanto opportuni interventi di ricalibrazione dei sistemi di monitoraggio più frequenti. 2. Recepimento delle prescrizioni e modifiche impiantistiche Tutte le prescrizioni dettate nell atto autorizzativo all esercizio provvisorio sono state recepite. Si evidenziano alcune modifiche impiantistiche resesi necessarie in fase di collaudo ed in particolare: - al sistema di caricamento dei ROT, ampliato con una nuova linea di conferimento, in modo da rendere più razionale ed efficiente il sistema così da garantire continuità nell incenerimento di tali tipologie di rifiuto. Pagina 1 di 6

2 - al sistema di abbattimento fumi ed in particolare alle termocoppie che effettuano la regolazione del sistema di iniezione di urea ai fini dell abbattimento degli NO x e dell avvio dei bruciatori ausiliari per il rispetto della temperatura di combustione pari ad 850 C. - alla linea di collegamento degli scarichi vasca acque reflue / impianto di trattamento chimico-fisico modificata con l inserimento di una nuova linea per il convogliamento di parte dei reflui ad un'altra vasca identificata come vasca di stoccaggio A, da utilizzare per lo spegnimento delle scorie. - alla linea di collegamento degli scarichi vasca acque reflue / impianto di trattamento chimico-fisico (vasca scarichi vari) modificata con l inserimento di una nuova linea alla I vasca di neutralizzazione, da utilizzare in caso di manutenzione delle pompe sommerse installate nella vasca scarichi vari. - al flusso di acque di scarico di varie tipologia (identificato come flusso 6) convogliato direttamente alla sezione di ispessimento dell impianto chimico fisico anziché alla vasca acque reflue in ragione della qualità dello scarico stesso. - alla linea di adduzione dello scarico delle acque di processo, dei servizi igienici, di prima pioggia trattate nell impianto e di seconda pioggia, collettata direttamente al fosso Oratoio. - al sistema di trattamento delle acque di prima pioggia (i primi 5 mm di pioggia per area di m2 da scaricare dopo la depurazione nell arco di 48 h), effettuato sempre e comunque presso l impianto chimico fisico, in ragione delle caratteristiche qualitative delle stesse. 3-Conclusioni Per quanto sopra esposto, viste le caratteristiche impiantistiche autorizzate con D.D del 04/07/2002 le disposizioni dettate dalla normativa vigente in materia di smaltimento rifiuti, emissioni in atmosfera e scarichi idrici, considerato tra l altro che l impianto risulta già allineato alle direttiva 2000/76/CE, si ritiene che sussistano le condizioni per autorizzare l'esercizio dell impianto in via definitiva alle condizioni di seguito riportate: 3.1 Dovranno essere rispettati i valori limite per i parametri di cui al quadro emissivo presentato dalla Società (riportati in Tabella A allegata). Si precisa che i valori emissivi e i risultati delle misurazioni effettuate per la verifica dei limiti indicati sono da intendersi normalizzati alle seguenti condizioni: Temperatura = 273 K; Pressione = 101,3 kpa; Umidità = Assente (secco); Tenore di ossigeno = pari all 11 % in volume nell effluente gassoso secco. 3.2 Dovranno essere comunicati mensilmente i dati dei parametri emissivi registrati in continuo. 3.3 Dovranno essere inoltrati trimestralmente i report relativi alle analisi in discontinuo. 3.4 Dovrà essere effettuata una campagna di calibrazione degli strumenti di controllo in continuo delle emissioni gassose ogni tre mesi, prendendo a riferimento tre punti di concentrazione (lo zero, un valore intermedio ed il valore limite di fondo scala); 3.5 In caso di supero dei valori limite o di anomalie di funzionamento del sistema di rilevamento, così come nel caso in cui sussistano anomalie nel funzionamento degli impianti collegati alle Pagina 2 di 6

3 emissioni, dovrà essere data immediata comunicazione scritta (anche a mezzo fax) alla Provincia di Pisa, secondo gli obblighi di cui all art. 3 n.15 del D.M. del 12/07/ Dovrà essere data altresì comunicazione immediata a questa Amministrazione di eventuali fermate dell impianto. 3.7 Ai sensi dell art. 13 comma 3 della Direttiva 2000/76/CE, ed in relazione alla richiesta della Società stessa, si ritiene che nel caso di malfunzionamenti, guasti dei dispositivi di depurazione e di misurazione o arresti tecnicamente inevitabili, le concentrazioni presenti negli scarichi in atmosfera possono superare il limite di emissione previsto per un valore non superiore al 30% per un periodo non superiore a quattro ore continuative e comunque per una durata cumulativa del funzionamento nelle condizioni sopra specificate, durante la gestione dell'impianto, inferiore a 60 ore annuali. In caso di superamento delle condizioni sopra dette, si dovrà procedere all'arresto dell'impianto. 3.8 Dovrà essere effettuato annualmente 1 campionamento e analisi del tenore di TOC residuo nelle scorie, atte a dimostrare le buone condizioni di esercizio dell impianto. 3.9 Dovrà essere mantenuto il registro, già vidimato nella fase di esercizio provvisorio da questa Amministrazione e conservato presso l impianto, nel quale, fermo restando gli obblighi di cui all'art. 3 comma 15 del D.M. 12 Luglio 1990, deve essere annotata ogni interruzione degli impianti di abbattimento per interventi effettuati sugli stessi oltrechè ogni anomalia e/o interruzione dell impianto di trattamento chimico-fisico di depurazione delle acque qualunque ne sia la causa (manutenzione ordinaria o straordinaria, guasti accidentali, disfunzioni dell impianto produttivo, etc.), le operazioni per la rimessa in esercizio e le analisi effettuate Dovranno essere installati entro dicembre 2005 misuratori di portata, di temperatura e di ph su ciascuna tipologia di scarico afferente alla vasca acque reflue, ad eccezione della raccolta scarichi ghiotte ciclo termico ed dei drenaggi da sistemi di campionamento e sull effluente depurato Dovrà essere eseguito almeno un campione al mese dello scarico per le acque provenienti dall'impianto chimico-fisico prelevate dal pozzetto di campionamento previsto in All. H Tav. 4 Vol. 4 secondo le modalità di controllo, campionamento e misura prevista dalla normativa per i parametri di cui alla tabella 3 dell'allegato 5 del D. legislativo 152/99 e successive modifiche ed integrazioni, secondo i limiti di seguito riportati e i cui risultati dovranno essere inviati a questa Amministrazione e all A.R.P.A.T.: Parametri da analizzare Limiti previsti Ph temperatura Vedi nota 1, Tabella 3, Allegato5 del D.Lvo 152/99 solidi sospesi totali 80 mg/l mercurio mg/l cadmio 0.02 mg/l arsenico 0.5 mg/l piombo 0.2 mg/l Cromo totale 0.2 mg/l Rame 0.1 mg/l Nichel 2 mg/l Zinco 0.5 mg/l Cloruri 1200 mg/l Solfati 1000 mg/l Pagina 3 di 6

4 3.12 La ditta dovrà provvedere, ai fini del monitoraggio dello scarico delle acque provenienti dal chimico- fisico, ad adeguarsi entro il 28/12/2005 ai nuovi limiti di cui alla direttiva 2000/76/CE per parametri di seguito riportati, utilizzando per il prelievo del campione il pozzetto di campionamento previsto in All. H Tav. 4 Vol. 4 secondo le frequenze di seguito riportate e le modalità di controllo, campionamento e misura prevista dalla normativa, i cui risultati dovranno essere inviati a questa Amministrazione e all A.R.P.A.T.: Parametri da analizzare Limiti previsti Frequenza da 2000/76 solidi sospesi totali deroga solo fino a 45 mg/l per il giornaliera 20% dei campioni, l 80% deve rispettare 30 mg/l mercurio 0.03 mg/l Mensile (campione rappresentativo cadmio 0.02 mg/l Mensile (campione rappresentativo arsenico 0.15 mg/l Mensile (campione rappresentativo piombo 0.2 mg/l Mensile (campione rappresentativo Cromo totale 0.2 mg/l Mensile (campione rappresentativo Rame 0.1 mg/l Mensile (campione rappresentativo Nichel 0.5 mg/l Mensile (campione rappresentativo Zinco 0.5 mg/l Mensile (campione rappresentativo Diossine e furani 0.3 mg/l Semestrale Idrocarburi totali mg/l Semestrale Pagina 4 di 6

5 3.13 La campagna di monitoraggio, già avviata dall Arpat su incarico della Geofor, del corpo idrico ricettore finale dello scarico individuato nel fosso Oratoio,, dovrà essere completata entro il Dovrà essere attivata la procedura per la richiesta di concessione di derivazione di acque pubbliche sotterranee ai sensi del R. D. 1775/33 presso l Amministrazione provinciale di Pisa- Servizio Difesa del Suolo. Il Funzionario della U.O.O. Smaltimento Rifiuti e gestione scarichi idrici, V.I.A. e sviluppo sostenibile Ing. A. Guarino Il Responsabile della U.O.O. Smaltimento Rifiuti e gestione scarichi idrici, V.I.A. e sviluppo sostenibile D. ssa L. Pioli Il Funzionario della U.O.O. Smaltimento Rifiuti e gestione scarichi idrici, V.I.A. e sviluppo sostenibile D. ssa C. Fichi Il Tecnico Operativo della U.O.O. Inquinamento atmosferico, politiche energetiche e inquinamento acustico P.I. E. Guidi Pagina 5 di 6

6 TABELLA A - QUADRO RIASSUNTIVO DELLE EMISSIONI IN FASE DI ESERCIZIO DEFINITIVO DELL IMPIANTO SIGLA ORIGINE PORTATA SEZIONE VELOCITÀ TEMP. ALTEZZA DURATA IMP. DI ABBATT. INQUINANTI EMESSI Nm 3 /h m 2 m/s C m h/g g/a mg/nm 3 C1/C2 Termodistruz. R.S.U., R.O.T. e speciali non pericolosi con recupero energetico ,785 17, A secco con ciclone e filtro a manica e ad umido con scrubber a stadio acidoalcalino M.P.T. T.O.C. HCl NH 3 HF SO X NO X CO Cd + Tl e loro composti Hg e suoi composti Zn Sb+As+Pb+Cr+Co+Cu+ Mn+Ni+V+Sn e loro comp. PCDD, PCDF (TE) I.P.A. HBr P 2O 5 Benzene Toluene, Xilene PCB, PCT, PCN 24 h ,5 8 h 0,1ng/mc 0,01 1 h ,5 ½ ora ,05 0,05 0,5 PERIODICITÀ Pagina 6 di 6

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