Introduzione all'idealismo tedesco e Johann Gottlieb Fichte
|
|
- Ignazio Andreoli
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Introduzione all'idealismo tedesco e Johann Gottlieb Fichte NOTE INTRODUTTIVE SULL'IDEALISMO TEDESCO L Idealismo è stato spesso interpretato, anche dai suoi stessi esponenti, come la più autentica filosofia di quell'ampio movimento culturale che fu il Romanticismo. Questo non è del tutto esatto: Il Romanticismo ha elaborato una sua propria filosofia cui anche alcuni idealisti hanno attinto nell ultima fase del loro pensiero (in particolare Fichte e Schelling). Non è corretto, altresì, sostenere che Idealismo e Illuminismo siano in netta antitesi, anche se così sono spesso stati presentati. Anzi: poco alla volta alcuni autori hanno portato l illuminismo kantiano alle soglie dell Idealismo. Certo, però, l Idealismo portava con sé degli elementi innovativi e peculiari. Vediamone alcuni: 1. L Idealismo si propone la ricerca di un principio filosofico fondativo del pensiero, che non rimanga in determinati limiti (come invece accade in Kant), ma che sia un principio assoluto determinato a reggere tutto il pensabile, non solo il pensiero razionale-scientifico, ma anche ciò che viene detto irrazionale o metafisico. 2. Non pago di tale allargamento, l Idealismo immagina questo Principio non solo come regola di pensabilità, ma anche come produttivo del reale, di ciò che esiste e anche di ciò che potrebbe esistere. Esso non è, dunque, solo presupposto gnoseologico, ma ha carattere generativo rispetto alle cose. Vedremo che l Io di Fichte, la Natura di Schelling, l Idea o il Logos di Hegel sono visti non solo come presupposti formali-gnoseologici, ma proprio come matrici generative della realtà nella sua dimensione ontologica. 3. L idealista non è tanto colui che trascura la realtà, come il senso comune della parola suggerisce, ma colui che accentua l importanza del principio originario del reale cui abbiamo fatto cenno. Egli privilegia questa presenza universale rispetto alle determinazioni particolari e, anzi, ricerca il senso di queste ultime alla luce proprio del principio universale. L idealista è spesso orientato a cogliere la presenza del Principio dentro le cose (che non sono trascurate, dunque). In effetti, uno dei nodi cruciali dell Idealismo è quello del rapporto fra le cose determinate e il Principio che le produce: ciò che è particolare, finito, contingente, viene spiegato tramite ciò che è generale, infinito, essenziale. 1
2 4. Idealista non è un filosofo necessariamente astratto, né è per forza soggettivista. L idealismo è ben lungi dal privilegiare il soggetto e ancor meno l individuo. Anche quando un idealista, come Fichte, parla di io, questo non va interpretato in senso esistenziale concreto. Si tratta di un Io generalissimo, universale, simile a quello kantiano (io penso, che però attenzione! è solo trascendentale-condizionale e non produttivo). In effetti nell idealismo il soggetto, come noi lo intendiamo, ovvero come singolo individuo, tende ad avere un ruolo assai limitato. Semmai, per molti idealisti, il soggetto ha la prerogativa di possedere un pensiero in grado di pensare (perché congenere con il Principio) i modi e le leggi di produzione del mondo. Spesso, poi, gli idealisti per soggetto intendono proprio il principio, cioè soggetto come subjectum, come essenza sottostante e fondante. A volte soggetto indica anche il carattere dinamico e consapevole del Principio. 5. L idealismo ha, infine, un carattere dinamico, che però si manifesta in termini diversi nei vari autori, un dinamismo evidente soprattutto nella forza del Principio che produce il reale. Un dinamismo, una forza, un processo evidenti nella produzione del reale da parte del Principio. C è un movimento che caratterizza sia le vicende dell oggettività naturale sia quelle della soggettività conoscente. Il tendere, lo streben romantico, è assai presente nel pensiero idealistico. * * * 1. VITA DI FICHTE Fichte compì studi teologici a Jena e Lipsia, in Germania, fronteggiando una situazione di grave indigenza (i genitori erano contadini). Il pensiero di Kant lo entusiasmò e ispirò il suo primo scritto, Saggio di una critica di ogni rivelazione, pubblicato (per intercessione di Kant medesimo) anonimo nel 1792 gli diede precoce fama. Il governo prussiano, assai attento in tema di dottrina religiosa, censurò questo scritto e Fichte, indignato, rivendicò fermamente la libertà di pensiero: atteggiamento che divenne filo conduttore della sua vita e che lo avrebbe portato, per certi versi, a divenire una sorta di guida morale del suo paese, soprattutto in occasione dell invasione napoleonica. Fondamento della dottrina della scienza, del 1794, è il titolo della sua opera più nota, opera che segna un netto distacco da Kant, con la svolta dal Criticismo all Idealismo. Fichte non pubblicò durante la sua vita altri scritti teoretici, ma, nel corso degli anni, approfondì i temi qui proposti, soprattutto attraverso le sue lezioni. Sempre nel 1794 ottenne la cattedra di filosofia a Jena, dove sarà ispiratore di molti allievi entusiasti. Nel 1799, però, dopo aver pubblicato una Dottrina morale e una Dottrina del diritto, venne accusato di ateismo ed è costretto a lasciare la cattedra. Cominciò così il periodo berlinese del suo insegnamento, durante il quale andarono accentuandosi gli aspetti religiosi del suo pensiero, e qui continuò anche la sua opera di impegno politico e morale. 2
3 Ricordiamo anche gli scritti Missione del dotto (1794) e Discorsi alla nazione tedesca (1808). I testi delle sue lezioni verranno pubblicati solo dopo la sua morte. 2. PENSIERO All inizio, Fichte riteneva insuperabile la prospettiva non ontologica, ma esclusivamente gnoseologica di Kant. Oggetto della filosofia non è l essere, ma il sapere (dell essere) insieme alla esigenza fondazionale (cioè dare fondamenta solide al sapere) di Kant. Ben presto, però, iniziò la critica: Kant pare ancora legato a un ottica di carattere dogmatico, perché egli presuppone ma non giustifica in alcun modo la cosa in sé. Per Fichte infatti, ammettere che esiste qualcosa indipendentemente da ciò per cui esiste (la coscienza, ndr) è come ammettere qualcosa che si sottrae alla riduzione ad un unico principio capace di spiegare la realtà, qualcosa che si sottrae alla sistematizzazione. Tale principio è, dice Fichte, (1) incondizionato: non può ammettere qualcosa di esterno che lo condizioni e determini. Dunque, in quanto incondizionato, esso non potrà essere una realtà data ma un atto, un attività, perché altrimenti non potrebbe essere primo, assoluto, incondizionato. In secondo luogo dovrà essere un atto che (2) agisce su un contenuto che gli è interno (se ciò su cui agisce fosse ad esso esterno, infatti, questo dovrebbe rimandare a un altro principio...). Tale principio, per Fichte, è esprimibile mediante la formula l io pone se stesso la quale mostra, a suo avviso, il carattere incondizionato e condizionante del principio. Chiamare io la realtà prima e assoluta vuol dire coglierla al suo livello nascente, sorgivo, dove appare come soggettività produttrice e non come frutto di un processo. Questo io è capace di porre (cosa? Innanzitutto se stesso!), dunque ha valore assoluto. Questo io non ha nulla fuori di sé: tutto ciò che ha di fronte (pensate al mondo di fronte alla coscienza, così come all oggetto di fronte al soggetto) non può essere una alterità, anche se tale appare. Tale (apparente) alterità è, non a caso, la stessa soggettività, l io, fattosi contenuto (della propria azione), è la soggettività che prende sé medesima a contenuto della propria azione e della propria riflessione, sdoppiandosi come in uno specchio. Per provare a chiarire tale concezione, Fichte evoca il principio di identità. Il fatto che A è A, che A = A, risulta autoevidente, non ha bisogno di alcuna dimostrazione. Nulla costituisce il fondamento di tale principio, nulla è più chiaro o basilare o fondamentale di esso, sì da poterlo spiegare, giustificare. È dunque l io stesso che in se stesso, senza ricorrere a nulla di esterno fonda la validità di tale principio: A = A appare all io immediatamente chiaro, evidente, evidente in se stesso, senza bisogno di altro. L io pone se stesso è come questo principio matematico. L io pone se stesso (come oggetto) come identico a sé, identico al proprio operare (come soggetto). In questo primo principio di identità è implicito anche l ulteriore e diverso principio della separazione e della opposizione. 3
4 Se l io pone se stesso, vuol dire che l io pone se stesso come altro da sé. Esso, infatti, pone sé non come soggetto, ma come oggetto (quale è in quanto prodotto dall attività dell io, posto dall attività dell io ). Dunque nel principio dell io si deve pensare simultaneamente l identico e il diverso, l uguale e l opposto: l io in quanto puro atto e identità assoluta e l io in quanto si oggettiva e si oppone a sé. Ne risulta una forma di opposizione nella quale l io risulta sdoppiato. L io, ponendosi, si pone come soggetto e come oggetto, in termini fichtiani come io e come non io. Sotto questo ultimo profilo l io per Fichte si manifesta come natura, come inconscio, come tutto ciò che è presente alla coscienza sotto l aspetto dell esteriorità e dunque come mondo. Si ha così che l esteriorità risulta una produzione dell io stesso. La contraddizione tra le due posizioni dell io deve però venir risolta: ciò accade con il terzo principio, il principio di ragione. In accordo con tale principio, il non-io è negazione non dell io stesso, ma solo di una parte di lui. L io assoluto, infinito e illimitato, viene a trovarsi limitato e in sé diviso dal suo atto autoponente, dunque, come già detto, oppone sé a se stesso: oppone sé come soggettività a sé come oggetto, oggetto che viene colto come limite e ostacolo all estrinsecazione della soggettività stessa. - Il processo attraverso il quale l io, ponendo se stesso, si autolimita è incondizionato. In quanto soggetto che si condiziona da sé, dunque, l io è l assoluto stesso: è quell assoluto di cui la coscienza, che è finita, ha coscienza. La coscienza è coscienza (anche) dell assoluto e tuttavia è finita. Qualcosa, che pure è prodotto dall io, può porsi come limite, esterno ed altro rispetto all io stesso. Ma come può l io esibire alla coscienza come altro da sé ciò che invece le appartiene? Fichte si appella a una facoltà che chiama immaginazione produttiva alla quale attribuisce la produzione non cosciente di quanto sta davanti alla coscienza e che le sta di fronte come natura. Così Fichte giustifica il punto di vista comune, secondo il quale la natura è esterna alla coscienza, ma giustifica anche l esigenza che l io sia il produttore di tutto il reale, la natura: la produce in modo pratico (sul terreno dell agire fattivo) e in modo libero (incondizionato). 3. LA DIMENSIONE ATTIVA E ETICA DI FICHTE Nelle successive elaborazioni dell opera Fondamento della dottrina della scienza, Fichte si muoverà verso una filosofia della pratica, verso un pensiero tutto centrato sull azione e sulla libertà. In effetti già l io assoluto è libertà, perché agisce da sé incondizionatamente. L io (personale, quello del singolo uomo) e la coscienza, dunque, sono costitutivamente chiamati alla libertà e con essa ad un continuo agire: un agire consistente non tanto nel compiere atti determinati quanto nel superare tutte le posizioni (inevitabilmente limitate) e ciò in direzione di quell Assoluto nel quale la coscienza si riconosce (almeno come ideale regolativo). Questo continuo tentativo di oltrepassamento caratterizza in senso fortemente etico il pensiero di Fichte. L agire della coscienza è agire morale, innanzitutto per il valore che tale agire ha in se stesso: lo sforzo di superare determinazioni finite e limitanti. In secondo luogo, la moralità consiste nel proposito della coscienza di sottomettere gli impulsi e le inclinazioni alla voce della ragione. 4
5 L infinito, come criterio orientativo di tale cimento, diviene l ordine etico del mondo. Ordine non positivo e dato, ma come obiettivo da perseguire senza sosta, in un processo che riguarda innanzitutto il rapporto fra l uomo e gli altri uomini. È un processo mai concluso e in via di continuo perfezionamento. In quanto ideale, l infinito è lo scopo della moralità. In quanto reale, l infinito è l assoluto, è Dio stesso. Il pensiero di Fichte oscilla sempre tra questi due poli. Ciò spiega l opposizione che si trova tra le prime edizioni della Dottrina della scienza e quelle più tarde e la continua insoddisfazione di Fichte della esposizione del suo pensiero. Dunque ora è attaccato come ateo (quando accentua il primo aspetto) ora si dice che il suo pensiero ha una svolta in senso religioso (quando accentua il secondo). 4. INTERPRETAZIONE DELL ARTE E RIFLESSIONE SUL PERFEZIONAMENTO UMANO; MISSIONE DEL DOTTO La perseveranza con cui Fichte rielaborò la Dottrina della scienza ha fatto sì che l attenzione si concentrasse solo su questa opera, mettendo in ombra altri aspetti del suo pensiero. Ne Sullo spirito e la lettera della filosofia Fichte affronta il problema dell arte. Lo spirito di un opera è altra cosa dalla sua lettera: tale spirito è come ciò che anima e vivifica la materia, dunque l artista rende l umanità consapevole in modo eminente del principio animatore del tutto. Tale principio, che gli artisti colgono immediatamente e lo trasmettono, è oggetto di un sentimento che può essere rafforzato e affinato tramite un opportuna educazione. Su tale compito deve riflettere la pedagogia, come si vede ne La missione del dotto e i Discorsi alla nazione tedesca. Bisogna che l uomo si lasci pervadere dall impulso potente che lo porta al perfezionamento continuo e alla realizzazione dell ideale. L uomo, rendendosi capace di tanto, pone la condizione della palingenesi, ovvero della futura rigenerazione dell umanità. Questo non è un progetto utopico: Fichte è anzi acutamente consapevole dell ineludibile contrasto fra bene e male, verità ed errore che caratterizza l uomo. Tale consapevolezza, però, non produce rassegnazione, al contrario Fichte mostra grande fiducia nelle possibilità dell uomo. Alla figura del dotto, in particolare, Fichte affida il compito filosofico-sociale più alto: quello di mostrare in prima persona i modi di una graduale realizzazione del perfezionamento morale. Il dotto deve guidare sia con il pensiero che con l esempio concreto il processo di maturazione dell uomo. Fine ultimo dell uomo è proprio il perfezionamento morale (di sé). Nessuno può operare felicemente per il ravvedimento morale altrui se egli stesso non è un uomo retto. Non si insegna solo con la parola, ma in modo più efficace con l esempio. Più di tutti è il dotto ad essere debitore del buon esempio. 5. LO STATO COMMERCIALE CHIUSO E L IDEA DI NAZIONE Il perfezionamento dell uomo può avere luogo solo a patto che esso collabori con gli altri uomini. Migliorarsi è un diritto: come Kant, Fichte ritiene che l unico ordinamento politico radicalmente ingiusto è quello che rifiuta di potersi modificare. C è però anche il dovere di recare il proprio contributo al bene di tutti. 5
6 Nel suo tempo, e anche fra i suoi discepoli, era piuttosto diffusa la convinzione che la divisione del lavoro e la specializzazione delle funzioni fosse una assurda restrizione e una rinuncia alla pienezza umana. Fichte invece sostiene che solo sviluppando capacità specifiche il singolo può contribuire allo sviluppo umano. Nel Fondamento del diritto naturale ( ) e nello Stato commerciale chiuso (1800), Fichte delinea il modello di uno Stato sociale fondato sul presupposto che il diritto all attività significa più diritto al lavoro che diritto alla proprietà. Innanzitutto, nessuno deve vedere messa in pericolo la propria sussistenza dalla sfrenata concorrenza altrui, la quale produce sempre maggiore disuguaglianza. Per Fichte, se il diritto al lavoro non è garantito la società non è costituita: gli uomini si troverebbero così nello stato di natura, di guerra di tutti contro tutti. Per evitare questo deve esistere una comunità all interno della quale un potere forte vigili sul comportamento di tutti, in modo da scoraggiare chi voglia allargare in modo illecito le proprie attività. La funzione costrittiva della legge, del resto, si applica solo sull operare esterno dell uomo, senza proporsi (né sarebbe possibile) di premere sulla sua coscienza. È questa la ragione per la quale il diritto viene da Fichte distinto nettamente dalla morale, la quale, come anche la religione, è di stretta pertinenza personale. Comunque, sotto la coazione dello Stato, gli uomini si abitueranno a vivere secondo giustizia, tanto che alla fine lo Stato medesimo diverrà superfluo. Il corpo sociale, così rigidamente strutturato, è composto da individui miranti ciascuno alla tutela dei propri diritti. L altro modello che Fichte delinea è quello fondato sul principiovalore del popolo o della nazione ove a tenere insieme gli uomini non è il vincolo della legge, ma il senso di una continuità spirituale e di una missione. Nazione per eccellenza, anzi popolo originario, è per Fichte il popolo tedesco. Mentre le altre comunità dell Europa hanno a suo avviso, nel corso dei secoli, perduto o corrotto i loro caratteri (ad esempio la lingua) i tedeschi sono rimasti identici a loro stessi. Lo spirito che li ha spinti a lottare prima contro l Impero romano e poi contro il Papa deve animarli anche nella lotta contro Napoleone, emergendo così come il popolo egemone in Europa. Per queste dottrine, che sono esposte soprattutto nei Discorsi alla nazione tedesca (1808), Fichte è stato spesso dichiarato un antesignano del nazionalismo tedesco. I Discorsi vennero effettivamente letti in quello spirito, anche se molto tempo dopo la loro stesura. I contemporanei ne ebbero una ricezione differente. Fichte non pensò mai a un dominio politico della Germania sull Europa, anche perché l espansione dei tedeschi li avrebbe costretti alla mescolanza con altri popoli. Fichte, poi, riteneva che al di sopra delle divisioni fra i popoli vi fosse una sorta di repubblica dei dotti della quale dovrebbero entrare a far parte tutti gli uomini di cultura e di libera intelligenza. È, questo, un principio cosmopolitico di chiara matrice settecentesca. 6
Johann Gottlieb Fichte
ADESIONE A KANT Il primo Fichte riteneva che la prospettiva emersa con Kant fosse, in ambito filosofico, insuperabile. -1- Oggetto proprio della Filosofia non è l Essere (quindi l ontologia) ma il sapere
DettagliCapisaldi dell idealismo tedesco
Capisaldi dell idealismo tedesco - 1 - Ricerca di un principio fondativo del pensiero in senso assoluto, e NON limitatamente al sapere scientifico, come invece accadeva in Kant. Questo è un primo allargamento
DettagliJohann Gottlieb Fichte (II)
Johann Gottlieb Fichte (II) 1762-1814 PRECISAZIONE Ripetiamo che l espressione io è, con Fichte, da intendersi in due modi. 1) Innanzitutto e soprattutto: l Io infinito, il principio assoluto, unico, libero
Dettagli68 h 40 min km. Da Kant a Hegel
Da Kant a Hegel 68 h 40 min. 5.956 km Da Kant a Hegel La critica a Kant La critica a Kant riguarda il rapporto tra soggetto e oggetto della conoscenza, tra pensiero ed essere. Nella Critica della ragion
DettagliIntroduzione all Idealismo tedesco
Introduzione all Idealismo tedesco Prof. Monti Idealismo e Johann Gottlieb Fichte 1. CARATTERI PECULIARI DELL IDEALISMO TEDESCO rapporti fra Illuminismo, Idealismo e Romanticismo L Idealismo è stato spesso
DettagliJohann Gottlieb Fichte. Idealismo e dogmatismo
Johann Gottlieb Fichte Idealismo e dogmatismo La scelta dell idealismo Il contrasto tra idealista e dogmatico consiste propriamente in ciò: se l autonomia dell io debba essere sacrificata a quella della
DettagliJohann Gottlieb Fichte (Rammenau, 19 maggio 1762 Berlino, 27 gennaio 1814)
Johann Gottlieb Fichte (Rammenau, 19 maggio 1762 Berlino, 27 gennaio 1814) a cura di Pietro Gavagnin www.pgava.net Kant aveva voluto costruire una filosofia del finito. Fichte vuol costruire una filosofia
DettagliPercorso su LIM da Kant all idealismo
Percorso su LIM da Kant all idealismo CRITICA DELLA RAGION (PURA) PRATICA NON EMPIRICA VOLONTA Massime «SE.. Devi> Imperativi Imperativi ipotetici Imperativo categorico «Tu devi» Formulazioni dell imperativo
DettagliL enciclopedia delle scienze filosofiche V LSPP Marconi
Filosofia U. D. IV L enciclopedia delle scienze filosofiche V LSPP Marconi Nell Enciclopedia (1817) è descritto il sistema filosofico di Hegel in possesso del sapere assoluto ovvero di essere già consapevole
DettagliGIOVANNI AMEDEO (GOTTLIEB) FICHTE ( )
GIOVANNI AMEDEO (GOTTLIEB) FICHTE (1762-1814) https://commons.wikimedia.org/wiki/file:johann_gottlieb_fichte.jpg Engraved by Johann Friedrich Jugel after a painting by Heinrich Anton Dähling (1808). Deutsche
DettagliGIOVANNI GENTILE ( ) Gentile: lo spirito come atto. Vita ed opere
GIOVANNI GENTILE (1875-1944) Ritratto di Giovanni Gentile http://www.ilprimatonazionale.it/wp-content/uploads/2016/04/giovanni-gentile.jpg Gentile: lo spirito come atto Vita ed opere Settantacinque in
DettagliKant, Hegel e noi. Introduzione
Kant, Hegel e noi Introduzione 1. Il livello esistenziale del discorso speculativo filosofico: la filosofia è scienza, sapere oggettivo, ma anche molto di più, è testimonianza personale, è la vita stessa
DettagliSotto il Monte Martedì 26 febbraio 2019 Ore 20,30
La crisi dell illuminismo. Il romanticismo (Hegel) La filosofia e l esistenza Il problema del senso della vita. La filosofia dell ingaggio come critica sociale Sotto il Monte Martedì 26 febbraio 2019 Ore
DettagliD ARIA Dispensa ad uso degli studenti del Liceo Sociale Besta di Milano E del Liceo linguistico Natta di Milano
D ARIA Dispensa ad uso degli studenti del Liceo Sociale Besta di Milano E del Liceo linguistico Natta di Milano RESTAURAZIONE 1814-1830 INSURREZIONI E MOTI RIVOLUZIONARI 1830-1848 EUROPA AMERICA SETTENTRIONALE
DettagliL Enciclopedia delle scienze filosofiche
L Enciclopedia delle scienze filosofiche La logica È la scienza dell Idea pura, cioè dell Idea nell elemento astratto del pensiero. Tesi di fondo: essere = pensiero (identità a partire dall Io puro) Hegel
DettagliKierkegaard l esistenza come possibilità e fede
l esistenza come possibilità e fede Antitesi all idealismo: Singolo contro lo spirito universale Esistenza concreta contro ragione astratta Libertà come possibilità contro libertà come necessità Alternative
DettagliIDEALISMO ANGLO-AMERICANO E ITALIANO
IDEALISMO ANGLO-AMERICANO E ITALIANO M. C. Escher: (un) mondo paradossale. http://ospitiweb.indire.it/~mipm0001/ms/prog5l/900/michela5.htm Caratteri dell idealismo Troppo il termine idealismo è abusato
DettagliHEGEL LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO D I S P E N S A A D U S O D E G L I S T U D E N T I D E L L I C E O S O C I A L E B E S T A
HEGEL LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO D A R I A A N T O N I A D I S P E N S A A D U S O D E G L I S T U D E N T I D E L L I C E O S O C I A L E B E S T A Fenomenologia??? DERIVA DAL GRECO, SIGNIFICA FENOMENO,
DettagliHEGEL (Stoccarda 1770-Berlino 1831) INTRODUZIONE
HEGEL (Stoccarda 1770-Berlino 1831) INTRODUZIONE D aria Dispensa ad uso degli studenti del Liceo Sociale Besta Testi di riferimento: Abbagnano Fornero Itinerari di filosofia Massaro Il pensiero che conta
Dettagliistituto italiano per gli Studi Filosofici
Saggi e RiceRche 2 istituto italiano per gli Studi Filosofici Vittorio hösle il SiSTeMa Di hegel A cura di giovanni Stelli La ScUOLa Di PiTagORa editrice NaPOLi MMXii copyright 2012 istituto italiano
DettagliHEGEL Fenomenologia dello spirito. Stoccarda Berlino 1831
HEGEL Fenomenologia dello spirito Stoccarda 1770- Berlino 1831 L assoluto e le parti Le singole cose sono parti o manifestazioni dell assoluto che è inteso come un organismo unitario. Queste parti non
DettagliHegel. Il sistema hegeliano in sintesi
Hegel I capisaldi del pensiero hegeliano 2 Il pensiero di Hegel rappresenta una delle più poderose sintesi filosofiche di tutti i tempi e grande è l influsso che ha esercitato sulla cultura europea dell
DettagliANNO SCOLASTICO ANNO 2018/2019 PROGRAMMA DI FILOSOFIA PROF.SSA ADELE FRARACCI Libro Con Filosofare volumi 2A e 2 B
ANNO SCOLASTICO ANNO 2018/2019 PROGRAMMA DI FILOSOFIA PROF.SSA ADELE FRARACCI Libro Con Filosofare volumi 2A e 2 B Classe IV F Unità 1 L Umanesimo e il Rinascimento Rinascimento e politica Dall assolutismo
Dettagli1- risoluzione del finito nell infinito; 2- identità di ragione e realtà; 3- funzione giustificatrice della filosofia.
Schemi per Lilly 1- risoluzione del finito nell infinito; 2- identità di ragione e realtà; 3- funzione giustificatrice della filosofia. La realtà non è un insieme di sostanze, ma un organismo unitario,
DettagliIMMANUEL KANT CRITICA DELLA RAGION PURA LOGICA TRASCENDENTALE
IMMANUEL KANT CRITICA DELLA RAGION PURA LOGICA TRASCENDENTALE Senza sensibilità nessun oggetto ci sarebbe dato, e senza intelletto nessun oggetto verrebbe pensato. I pensieri senza contenuto sono vuoti,
DettagliFilosofia e acquisizione di competenze
Filosofia e acquisizione di competenze Pensiero filosofico per le competenze educative A.A. 2014/15 lezione 20.10.14 2 È possibile individuare un ontologia dell umano? Quali conseguenze determina la rinuncia
DettagliG.W.F. Hegel. Filosofia dello Spirito. Spirito Oggettivo. Diritto. Moralità. Eticità: Famiglia e Società civile
G.W.F. Hegel Filosofia dello Spirito. Spirito Oggettivo. Diritto. Moralità. Eticità: Famiglia e Società civile Filosofia Arte Assoluto Religione Soggettivo Eticità Anima Soggettivo Coscienza Diritto Oggettivo
DettagliLICEO GINNASIO JACOPO STELLINI
LICEO GINNASIO JACOPO STELLINI Piazza I Maggio, 26-33100 Udine Tel. 0432 504577 Fax. 0432 511490 Codice fiscale 80023240304 e-mail: info@liceostellini.it - Indirizzo Internet: www.stelliniudine.gov.it
DettagliFEDERICO GUGLIELMO SCHELLING
FEDERICO GUGLIELMO SCHELLING (1775-1754) Federico Schelling ritratto da Joseph Karl Stieler, 1835 https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/ee/nb_pinacoteca_stieler_friedrich_wil helm_joseph_von_schelling.jpg
DettagliLOCKE. Empirismo = teoria della ragione come un insieme di poteri limitati dall esperienza:
LOCKE L empirismo inglese e il suo fondatore Empirismo = teoria della ragione come un insieme di poteri limitati dall esperienza: - Fonte del processo conoscitivo - Strumento di certificazione delle tesi
DettagliFichte Deduzione trascendentale dell Io e immaginazione produttiva
Fondamenti di Storia della Filosofia - Lezione di giovedì 14 aprile 2016 1 Fichte Deduzione trascendentale dell Io e immaginazione produttiva SCHEMA Stabilito che la cosa in sé di Kant è un falso problema,
DettagliLa filosofia di fronte alla guerra 2. Hegel. Lezioni d'autore
La filosofia di fronte alla guerra 2. Hegel Lezioni d'autore L olismo politico Prospettiva teorica che tratta la comunità politica come se fosse un intero (holon) e gli individui che la compongono come
Dettagli- aderisce alla metafisica tradizionale (tutto quello che Hume aveva criticato) - nel 1762/3, dopo aver letto Hume, si sveglia dal sonno dogmatico
IMMANUEL KANT Immanuel Kant, filosofo tedesco, nasce nel 1724, muore nel 1804. Uomo estremamente regolare e metodico. La vita intellettuale di Kant si compone di 3 fasi: - aderisce alla metafisica tradizionale
DettagliG.W.F. Hegel. Filosofia dello Spirito. Spirito Assoluto: Arte. Religione. Filosofia
G.W.F. Hegel Filosofia dello Spirito. Spirito Assoluto: Arte. Religione. Filosofia Spirito Assoluto Spirito Assoluto Negli stati e nella storia lo Spirito trova un incarnazione che resta sempre determinata
DettagliCritica del Giudizio
Critica del Giudizio Dalle due Critiche ( Critica della Ragion pura e Critica della Ragion pratica) emerge l opposizione tra il mondo naturale, dominato dalla necessità ed estraneo alla morale e allo spirito,
DettagliSociologiadei beni culturali. I beni culturali come testimonianze storico-sociali: A. Comte
Sociologiadei beni culturali I beni culturali come testimonianze storico-sociali: A. Sociologia dei beni culturali Testo di riferimento: M. A. Toscano, E. Gremigni, Introduzione alla sociologia dei Beni
DettagliIL PENSIERO DELL «IO» IN FICHTE. L eredità di Kant
IL PENSIERO DELL «IO» IN FICHTE L eredità di Kant Le prime analisi del pensiero di Kant hanno evidenziato innanzitutto la centralità della domanda che chiede: «che cos è l uomo?». Detto uomo, pensato come
DettagliCOMPETENZE DI RELIGIONE PER IL PRIMO BIENNIO (primo anno)
COMPETENZE DI RELIGIONE PER IL PRIMO BIENNIO (primo anno) 1) Riconoscere i contenuti culturali della disciplina in riferimento all esperienza dell alunno e alle sue domande di senso. 2) Saper riconoscere
DettagliLICEO SCIETIFICO STATALE LABRIOLA MATERIA: FILOSOFIA ANNO SCOLASTICO: CLASSE: 5 H INSEGNANTE : FRANCESCO PAOLA PROGRAMMA SVOLTO
LICEO SCIETIFICO STATALE LABRIOLA MATERIA: FILOSOFIA ANNO SCOLASTICO: 2015-2016 CLASSE: 5 H INSEGNANTE : FRANCESCO PAOLA PROGRAMMA SVOLTO Testo adottato: Abbagnano, Fornero, La filosofia vol.2b, 3A, 3B,3C
DettagliDal criticismo kantiano all idealismo romantico: J. G. Fichte
Dal criticismo kantiano all idealismo romantico: J. G. Fichte L uomo si chiede la causa del proprio esistere, e Fichte ci dice che la sola causa ragionevole che può avere la nostra esistenza è unicamente
DettagliPROGRAMMA SVOLTO. V A Scientifico tradizionale Disciplina: Filosofia Anno scolastico: 2016 / 2017
PROGRAMMA SVOLTO Docente: Prof. Monti Classe: V A Scientifico tradizionale Disciplina: Filosofia Anno scolastico: 2016 / 2017 NOTA BENE: Le parti in questo colore sono le aggiunte solo per voi del tradizionale.
DettagliDi famiglia agiata, viaggiò molto. Visse tra la fine del Settecento e l Ottocento in Germania.
Di famiglia agiata, viaggiò molto. Visse tra la fine del Settecento e l Ottocento in Germania. Critica a Fichte L Io fichtiano pone se stesso perché pura attività autoponentesi e oppone inconsciamente
DettagliLo spiritualismo, la filosofia dell azione e Bergson
Lo spiritualismo, la filosofia dell azione e Bergson 1.Lo spiritualismo:caratteri generali Lo spiritualismo è la corrente filosofica che privilegia, i dati immediati della coscienza e che insiste sul primato
DettagliCLASSE 4^B PROGRAMMA DI FILOSOFIA (a.s ) Caratteristiche e correnti fondamentali del Rinascimento filosofico
CLASSE 4^B PROGRAMMA DI FILOSOFIA (a.s. 2014-15) UNITA 1 - DAL RINASCIMENTO ALLA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA Autori e problemi Caratteristiche e correnti fondamentali del Rinascimento filosofico La Rivoluzione
DettagliDocente: prof.ssa Rosalba Romano
Liceo Classico,Scientifico Vittorio Imbriani Pomigliano d Arco a.s.2012/ 13 Programmazione modulare di filosofia Classe V Fs Docente: prof.ssa Rosalba Romano MODULO n. 1 Kant : Il coraggio del pensiero
Dettaglifilosofia minima conoscenza, etica, estetica
filosofia minima 2014 2015 conoscenza, etica, estetica KANT Immanuel 1724-1804 KANT indagine preliminare delle forme delle facoltà umane e delle loro possibilità 1. il sentire etico dell Illuminismo: un
DettagliG.W.F. Hegel. Filosofia dello Spirito. Spirito Oggettivo. Eticità: lo Stato. La Storia
G.W.F. Hegel Filosofia dello Spirito. Spirito Oggettivo. Eticità: lo Stato. La Storia Lo Stato Lo Stato etico Nello Stato si ha la sintesi di famiglia e società: quel tipo di solidarietà e di unità spirituale
DettagliPROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DI MATERIA
PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DI MATERIA ANNO SCOLASTICO: 2018/2019 INDIRIZZO: Classico di ordinamento CLASSE: 3 SEZIONE: D DISCIPLINA: Filosofia DOCENTE: Giovanni Zuanazzi QUADRO ORARIO: 3 ore settimanali
DettagliIMMANUEL KANT. (1724 Germania-1804) INTRODUZIONE
IMMANUEL KANT (1724 Germania-1804) INTRODUZIONE ILLUMINISMO ROMANTICISMO SAPERE AUDE (Ultimo periodo della sua vita) USCIRE DALLO STATO DI MINORITA Nella CRITICA DEL GIUDIZIO CONDIZIONE DELL UOMO CHE NON
DettagliLocke e lo spirito borghese
Locke (1632-1704) Come per Cartesio, Galileo l'opposizione al pensiero tradizionale è anche opposizione ai privilegi feudali, ai particolarismi Il contratto sociale già in Hobbes con l'idea di stato assoluto
DettagliGIUSEPPE GAGLIANO LA FILOSOFIA POLITICA KANTIANA
GIUSEPPE GAGLIANO LA FILOSOFIA POLITICA KANTIANA INDICE Introduzione 1. I presupposti della filosofia politica kantiana Idea di una storia universale dal punto di vista cosmopolitico. Risposta alla domanda:
DettagliScuola di Dottrina sociale della Chiesa per la formazione all impegno sociale e politico
Scuola di Dottrina sociale della Chiesa per la formazione all impegno sociale e politico 1 TERZO INCONTRO LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA COME SAPERE TEORICO PRATICO L epistemologia della DSC Dimensione
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA PER UN ETICA DELL OSPITALITA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA Corso di laurea in Filosofia Elaborato finale PER UN ETICA DELL OSPITALITA ACCOGLIERE LO STRANIERO Relatore: Prof. ANTONIO DA RE Laureando:
DettagliGIOVANNI FEDERICO HERBART
MISCELLANEA POST-HEGELIANA I GIOVANNI FEDERICO HERBART http://biografieonline.it/img/bio/j/johann_friedrich_herbart.jpg Herbart inizia in nome del realismo la reazion contro l idealismo romantico. Di vita
DettagliSchopenhauer Le radici del sistema
Le radici del sistema Sintesi di esperienze eterogenee: Platone Kant Illuminismo Voltaire Romanticismo Idealismo Spiritualità indiana (Vecchiotti Abbagnano) il velo di Maya Potere divino mediante il quale
DettagliLa filosofia. Storia della filosofia contemporanea
La filosofia Storia della filosofia contemporanea Che cos è la filosofia? Concezione tradizionale della filosofia La filosofia è una disciplina scolastica o accademica, che ha per oggetto la storia del
DettagliLa passività della natura era attribuita all essenza stessa della materia e aveva come conseguenza che moto e trasformazione della natura non
In questi secoli si afferma progressivamente tra i naturalisti la concezione della natura quale «realtà passiva, oscura e opaca». Ciò costituiva l abbandono dell idea che la natura fosse un ente dotato
DettagliI.S. M.PAGANO G.L.BERNINI LICEO LINGUISTICO. PROGRAMMA DI FILOSOFIA Anno scolastico Classe V AL. Docente Prof.
I.S. M.PAGANO G.L.BERNINI LICEO LINGUISTICO PROGRAMMA DI FILOSOFIA Anno scolastico 2015 2016 Classe V AL Docente Prof.ssa Nunzia Picardi Libro di testo Le avventure della ragione di C. Esposito - P. Porro,
DettagliIMMANUEL KANT
IMMANUEL KANT 1724-1804 Prof. Monti a.s. 2017-2018 Parte prima Kant prende le mosse dall Empirismo arrivando a elaborare il suo CRITICISMO (anche detto filosofia trascendentale o filosofia del limite )
DettagliD ARIA - DISPENSA AD USO DEGLI STUDENTI DEL LICEO SOCIALE BESTA di MILANO
D ARIA - DISPENSA AD USO DEGLI STUDENTI DEL LICEO SOCIALE BESTA di MILANO DOVE FONDARE LA MORALE? QUALI SONO LE CONDIZIONI A PRIORI CHE LA RENDONO POSSIBILE? ESSA DEVE ESSERE VALIDA PER TUTTI GLI UOMINI
DettagliPIANO DI LAVORO PREVENTIVO
Docente: ROMANO GASPAROTTI Classe: IV sez. C Disciplina: FILOSOFIA a.s. 2018/2019 PIANO DI LAVORO PREVENTIVO LIVELLO DELLA CLASSE RILEVATO ALL INIZIO DELL ANNO La classe sembra dimostrare un comportamento
DettagliLA RAGIONE UMANA. -tale capacità si basa sull esistenza del linguaggio, senza il quale non si potrebbe avere previsione;
THOMAS HOBBES Thomas Hobbes è stato un filosofo e matematico britannico, autore nel 1651 dell'opera di filosofia politica Leviatano. Oltre che della teoria politica si interessò e scrisse di storia, geometria,
DettagliIntroduzione al pensiero di Croce. Lezioni d'autore
Introduzione al pensiero di Croce Lezioni d'autore Nella prima metà del Novecento, Benedetto Croce, filosofo e storico, rinnova radicalmente la cultura italiana. L attività politica Senatore dal 1910,
DettagliIl rapporto tra fede ed etica. Per una comprensione delle sfide morali in un mondo plurale
Il rapporto tra fede ed etica. Per una comprensione delle sfide morali in un mondo plurale Prof. Antonio Autiero Napoli, 20 settembre 2010 1 Alcune premesse I Il significato della fede per l etica II Fede
DettagliPROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTALE PER DISCIPLINA
Pag 1 di 6 DIPARTIMENTO 1 : Scienze umane- Filosofia- Storia- RC. Disciplina: RELIGIONE CATTOLICA - IRC. Responsabile di dipartimento: Prof.ssa Marina Germani Responsabile disciplina: prof.ssa Mariolina
DettagliILSISTEMA HEGELIANO. D Aria Antonia Dispensa ad uso degli studenti
ILSISTEMA HEGELIANO D Aria Antonia Dispensa ad uso degli studenti TRE MOMENTI TESI L IDEA IN SE E PER SE ANTITESI L IDEA FUORI DI SE SINTESI L IDEA CHE RITORNA IN SE TESI L IDEA IN SE E PER SE L IDEA LOGICA,
DettagliCOMPETENZE DI RELIGIONE PER IL TRIENNIO
COMPETENZE DI RELIGIONE PER IL TRIENNIO 1. Sapersi interrogare sulla propria identità umana, religiosa e spirituale in relazione con gli altri e con il mondo, al fine di sviluppare un maturo senso critico
DettagliDOGMA E REALTÀ CONTRIBUTI EPISTEMOLOGICI ALLA COMPRENSIONE DELLA BIOETICA
DOGMA E REALTÀ CONTRIBUTI EPISTEMOLOGICI ALLA COMPRENSIONE DELLA BIOETICA 1 FILOSOFIA OGGETTO ESSERE CIÒ CHE È SOGGETTO RAPPRESENTAZIONE DELL ESSERE CIÒ CHE SI VEDE Il punto di unione tra i diversi elementi
DettagliLezione Ragione critica e rivelazione
Lezione Ragione critica e rivelazione percorsi 1 Lo scritto di I. Kant sulla religione 2 Religione o Rivelazione 3 Una questione insoluta? obiettivi Dalla domanda sulla realtà conoscibile alla questione
DettagliDocente: prof.ssa Rosalba Romano
Liceo Classico,Scientifico Vittorio Imbriani Pomigliano d Arco a.s.2012/ 13 Programmazione modulare di filosofia Classe V Es Docente: prof.ssa Rosalba Romano MODULO n. 1 La filosofia dell infinito : l
DettagliAPPROFONDIMENTI DI FILOSOFIA MORALE (6 crediti) (Università degli Studi di Ferrara)
APPROFONDIMENTI DI FILOSOFIA MORALE (6 crediti) (Università degli Studi di Ferrara) Docente: Dr.ssa Federica Basaglia (bsgfrc@unife.it) Titolo del corso: LA CRITICA DELLA RAGION PRATICA DI KANT Periodo:
DettagliLa Sinistra hegeliana e KARL MARX. Giovanni Gullotta
La Sinistra hegeliana e KARL MARX L eredità di Hegel Era opinione diffusa tra i discepoli di Hegel che la sua filosofia rappresentasse una sintesi conclusiva che si poteva consolidare, chiarire, applicare
DettagliRELAZIONE FINALE - A. S PROGRAMMA SVOLTO
SCIENTIFICO - LINGUISTICO SCIENZE UMANE - ECONOMICO SOCIALE Viale Papa Giovanni XXIII, 25 10098 Rivoli tel. 0119586756 fax 0119589270 sede di SANGANO 10090 Via S. Giorgio Tel. e fax 0119087184 email: darwin@liceodarwin.rivoli.to.it
DettagliIMMANUEL KANT Critica della ragione pratica (1787)
1 La seconda grande opera di Kant concerne non il conoscere scientifico dell uomo, ma il suo agire pratico. Nella Critica della ragion pratica Kant parte da questa convinzione: esiste una legge etica assoluta.
DettagliMatteo Bonato Bologna, 28/02/2015
Matteo Bonato Bologna, 28/02/2015 INTRODUZIONE Metafisica «Metafisica» di Aristotele: ricerca delle proposizioni implicite in ogni nostro discorso, delle verità «prime», verità presupposte da ogni ricerca
DettagliLa realtà non è una sostanza statica: la categoria fondante della realtà hegeliana è proprio il divenire.
5. Il concetto hegeliano di Assoluto e la dialettica La realtà, per Hegel, è l Assoluto che si manifesta. L Assoluto è lo Spirito o la Ragione così come li abbiamo intesi finora, ossia: un soggetto spirituale
DettagliLICEO GINNASIO JACOPO STELLINI
LICEO GINNASIO JACOPO STELLINI Piazza I Maggio, 26-33100 Udine Tel. 0432 504577 Fax. 0432 511490 Codice fiscale 80023240304 e-mail: info@liceostellini.it - Indirizzo Internet: www.stelliniudine.gov.it
DettagliIMMANUEL KANT Critica del giudizio (1790)
IL SENTIMENTO Nella Critica del Giudizio, Kant studia quello che chiama sentimento, così come nelle altre due critiche aveva analizzato la conoscenza e la morale. Anche il sentimento di cui egli parla
DettagliGIORGIO FEDERICO GUGLIELMO HEGEL
GIORGIO FEDERICO GUGLIELMO HEGEL 1770-1831 Jacob Schlesinger (1792-1855): Ritratto del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Berlin 1831 https://commons.wikimedia.org/wiki/file:hegel_portrait_by_schlesinger_1831.jpg
DettagliIndice. 1 Pedagogia di Giovanni Gentile
INSEGNAMENTO DI STORIA DELLA PEDAGOGIA LEZIONE III GIOVANNI GENTILE PROF. CARMINE PISCOPO Indice 1 Pedagogia di Giovanni Gentile-------------------------------------------------------------------------3
DettagliLE ORIGINI DEL PENSIERO FILOSOFICO
LE ORIGINI DEL PENSIERO FILOSOFICO Argomenti Una definizione di FILOSOFIA Dal mito al logos Le peculiarità della società greca UNA DEFINIZIONE FILOSOFIA: RICERCA RAZIONALE SUI FONDAMENTI DELL ESSERE, DEL
DettagliLiceo G. Galilei Trento
Liceo G. Galilei Trento PIANI DI STUDIO IRC - INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA - Unità orarie settimanali 1^biennio 2^biennio 5^anno Classi 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Indirizzo Doppia lingua 1 1 1 1 1 Indirizzo
DettagliIMMANUEL KANT Critica della ragione pratica (1787)
1 La seconda grande opera di Kant concerne non il conoscere scientifico dell uomo, ma il suo agire pratico. Nella Critica della ragion pratica Kant parte da questa convinzione: esiste una legge etica assoluta.
DettagliTesto adottato: N. Abbagnano, G. Fornero, La ricerca del pensiero, Vol. 2 A, 2B, Paravia
PROGRAMMA SVOLTO DI FILOSOFIA Classe: 4 G Anno Scolastico: 2016-2017 Docente: Bianca Maria Poggiali Testo adottato: N. Abbagnano, G. Fornero, La ricerca del pensiero, Vol. 2 A, 2B, Paravia - Umanesimo
DettagliPRIMO BIENNIO Primo anno. Competenze Abilità Conoscenze Tempi. religioso, in particolare quello cristianocattolico,
DIPARTIMENTO DI I.R.C. Superare una concezione infantile e preconcetta del sentimento religioso. Individuare la specificità del fenomeno religioso e del suo linguaggio. PRIMO BIENNIO Primo anno Riconoscere
DettagliAPPROFONDIMENTI DI FILOSOFIA MORALE (6 crediti) (Università degli Studi di Ferrara) Docente: Dr.ssa Federica Basaglia
APPROFONDIMENTI DI FILOSOFIA MORALE (6 crediti) (Università degli Studi di Ferrara) Docente: Dr.ssa Federica Basaglia (bsgfrc@unife.it) Titolo del corso: LA CRITICA DELLA RAGION PRATICA DI KANT Periodo:
DettagliDomenica, 17 dicembre Ristorante Officina 12 Alzaia Naviglio Grande Milano
Domenica, 17 dicembre 2017 Ristorante Officina 12 Alzaia Naviglio Grande Milano Silvana Borutti Wittgenstein: la filosofia come compito e come risveglio Ora avrei la possibilità di essere una persona
DettagliFICHTE. del dotto (1806/1807).
FICHTE I Romantici lo definiscono scopritore dell infinito. Si sentiva un prosecutore della filosofia di Kant. Se inizialmente Kant aveva riconosciuto in Fichte un filosofo valido, poi lo sconfessò. BIOGRAFIA
DettagliKarl Marx. Vita e opere
Karl Marx Vita e opere Formazione Nacque a Treviri nel 1818, da una famiglia di origine ebraica Iniziò gli studi giuridici a Bonn; si trasferì poi a Berlino e si laureò in filosofia a Jena (1841). A Berlino
DettagliHEGEL: IL SISTEMA FILOSOFICO
1. La filosofia come scienza HEGEL: IL SISTEMA FILOSOFICO Hegel aveva concepito la Fenomenologia come un introduzione al suo sistema filosofico. Il compito della Fenomenologia era di descrivere la progressione
DettagliLICEO GINNASIO JACOPO STELLINI
LICEO GINNASIO JACOPO STELLINI Piazza I Maggio, 26-33100 Udine Tel. 0432 504577 Fax. 0432 511490 Codice fiscale 80023240304 e-mail: info@liceostellini.it - Indirizzo Internet: www.stelliniudine.gov.it
DettagliUMBERTO MURATORE CONOSCERE ROSMINI. Vita, pensiero, spiritualità EDIZIONI ROSMINIANE - STRESA
UMBERTO MURATORE CONOSCERE ROSMINI Vita, pensiero, spiritualità EDIZIONI ROSMINIANE - STRESA INDICE Presentazione p. 5 La vita La famiglia p. 9 L infanzia e l adolescenza (1797-1814) p. 11 L incontro con
DettagliBENEDETTO SPINOZA a cura di Pietro Gavagnin con il contributo degli alunni di 4AOL as
BENEDETTO SPINOZA 1632-1677 a cura di Pietro Gavagnin www.pgava.net con il contributo degli alunni di 4AOL as 2014-2015 OPERE: TRATTATO TEOLOGICO - POLITICO (1670) Scopo fondamentale del trattato è la
DettagliPrincipio di non contraddizione e dialettica 3
Principio di non contraddizione e dialettica 3 DIALET TICA E CONTRADDIZIONE IN HEGEL Passaggio dalla seconda alla terza lezione Nelle prime due lezioni abbiamo mostrato come la relazione tra le categorie
DettagliRELIGIONE - CLASSI PRIME - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
RELIGIONE - CLASSI PRIME - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso; Sa riconoscere i segni della presenza
DettagliFILOSOFIA cos è? perché studiarla? di cosa si occupa il filosofo? prof. Elisabetta Sangalli
FILOSOFIA cos è? perché studiarla? di cosa si occupa il filosofo? prof. Elisabetta Sangalli Quali sono natura ruolo e scopo della filosofia? cerchiamo una risposta a questi interrogativi nelle parole degli
DettagliGiovanni Gentile. Castelvetrano 28 maggio Firenze 15 aprile 1944
Giovanni Gentile Castelvetrano 28 maggio 1875- Firenze 15 aprile 1944 Il superamento di Hegel «Una concezione idealistica mira a concepire lo stesso assoluto, il tutto, come idea: ed è perciò intrinsecamente
DettagliSCHOPENHAUER. Danzica Giovanni Gullotta
SCHOPENHAUER Danzica 1788-1860 1 Il mondo come rappresentazione Per Kant il fenomeno è qualcosa di reale, anzi è l unica realtà che l uomo può conoscere e il noumeno rimane inaccessibile Per Schopenhauer
DettagliTesto adottato: N.Abbagnano, G.Fornero La ricerca del pensiero vol. 2 A, 2B, Paravia
PROGRAMMA SVOLTO DI FILOSOFIA Classe: 4 G Anno Scolastico: 2015-2016 Docente: Bianca Maria Poggiali Testo adottato: N.Abbagnano, G.Fornero La ricerca del pensiero vol. 2 A, 2B, Paravia - Umanesimo e Rinascimento.
Dettagli