Dalla vitella alla manza: vitellaia e svezzamento

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1 Dalla vitella alla manza: vitellaia e svezzamento Mattia Fustini Castrovillari, 6 aprile 2016

2 Principali obbiettivi del processo di produzione della manza Ottimizzare la crescita Raggiungere il primo parto prima possibile Massimizzare la fertilità ed il rilevamento dei calori Ottimizzare i costi alimentari Minimizzare i problemi sanitari Ottimizzare il benessere animale Ottimizzare lo svezzamento

3 Aspetti gestionali fondamentali Programma del colostro Acqua a disposizione Latte in polvere/latte appropriato Gestione del mangime e svezzamento Nutrizione post-svezzamento Igiene strutture e ambiente

4 Rimonta necessaria per il mantenimento di un allevamento di 100 capi % Riforma Età al primo parto ( mesi)

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6 GESTIONE DEL COLOSTRO Velocità Quantità Qualità Pulizia Combattere il rischio di un precoce pasto di feci! (Dr. Sheila McGuirk, UWM)

7 Gestione del colostro 1. Velocità Il più presto possibile dopo la nascita 2. Quantità Almeno 3 L entro 6 h, >4 L nelle prime 12 h 3. Qualità Misurare con colostrometro o refrattometro, congelare il colostro di alta qualità in più 4. Pulizia (sanitizzazione) Dalla vacca - agli strumenti - al vitello

8 Colostro: non solo anticorpi 1, il fattore gestionale più importante per la salute del vitello e la sua sopravvivenza Ma anche la chiave per la crescita e la produzione futura?

9 Il mancato trasferimento dell immunità passiva compromette le performance future Vitelli con mancato trasferimento imminutà (< 10 mg IgG/mL siero): - Aumenta l età al primo parto Diminuisce l incremento ponderale a 180 gg (Can Vet J., 1986, 50:314) (J. Dairy Sci., 1988, 71:1283) Diminuisce il latte prodotto in prima lattazione Ogni punto di IgG sieriche> 12 mg/ml = +8 Kg di latte (J. Dairy Sci., 1989, 72:552)

10 Componenti del colostro IMMUNOGLOBULINE: IgG, IgA, IgM, IgE LEUCOCITI MATERNI: Macrofagi, Linfociti T e B, Neutrofili ANTIMICROBICI: Lattoferrina, Lisozima, Lattoperossidasi, ecc. FATTORI DI CRESCITA TGF-BETA2, GH, Insulina, IGF-1, IT NUTRIENTI: Lattosio, Grasso, Proteine, Minerali, Vitamine, Oligoelementi.ALCUNI POTENZIALI PATOGENI... Mycoplasma spp. (Walz et al., 1997), Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis (Map; Streeter et al., 1995 Escherichia coli (Clark et al., 1989; Steele et al., 1997), Salmonella spp. (McEwen et al., 1988; Giles et al., 1989; Steele et al., 1997), Listeria monocytogenes (Farber et al., 1988; Steele et al., 1997), Campylobacter DIMEVET Alma spp. Mater (Lovett Studiorum et al., 1983; Università Steele di et Bologna al., 1997).

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12 Finalità della prova Valutare l impiego di colostro pastorizzato e sottoposto a congelamento in un allevamento di bovine da latte. Testare il funzionamento del pastorizzatore Valutare il suo utilizzo in condizioni praticooperative di alimentazione dei vitelli neonati

13 Materiali e metodi La prova si è svolta nel primo trimestre 2015 in un allevamento di bovine da latte a stabulazione libera situato in provincia di Trento. In allevamento erano presenti 550 capi (260 bovine in lattazione) 1. Il colostro è stato raccolto da bovine sane pluripare, solo dalla prima mungitura e munto il prima possibile dopo il parto. 2. Il colostro che presentava > 22% Brix è stato trasferito in busta da 3,8 litri, identificandola con il numero aziendale della madre, la data e la qualità del colostro. 3. Subito dopo la busta è stata inserita nel vasca del pastorizzatore e avviato il ciclo di pastorizzazione a 60 C per 60 min., seguito dalla fase di raffreddamento. 4. Alla fine delle operazioni di raffreddamento la busta di colostro è stata trasferita in un congelatore dedicato, impostato a -20 C (Colostroteca).

14 Materiali e metodi Pastorizzatore per colostro (Due Ci- Inox, RE) costituito da una vasca in acciaio inox, abbinata ad un quadro di programmazione e una sonda di temperatura Buste da 3,8 litri (DairyTech, USA) con innesto per tettarella o sonda esofagea

15 Materiali e metodi Fase operativa vitelli 20 vitelle femmine di razza Frisona sono state incluse nella prova. Dopo la nascita ciascuna vitella è stata pesata e disinfettato il cordone ombelicale con soluzione iodata 9%. Entro 2-4 ore dalla nascita, al vitello è stato somministrato il colostro attraverso l uso di una sonda esofagea avvitata sul collo della busta. Dopo 12 ore dal primo pasto è stata somministrata una seconda busta. Al momento dello svezzamento il vitello veniva ripesato (56 giorni). Sono stati registrati tutti gli eventi patologici ed gli eventuali trattamenti farmacologici.

16 Materiali e metodi Refrattometro digitale (Milwaukee, USA) con sistema di aggiustamento automatico della temperatura (accuratezza strumento +/- 0,2%, risoluzione 0,1%). - Analisi colostro soglia 22% brix (equivalenti a 50 g/l di IgG), (Donahue et al., 2012) - Prelievo e analisi siero vitelli - (2 e il 3 giorno di vita) - soglia 8,4% brix (Quigley et al., 2013)

17 Materiali e metodi Verifica tempi e funzionamento Valutazione correttezza del termometro presente sul pastorizzatore attraverso Data Logger (marca Testo, modello 174T) in grado di registrare in continuo la temperatura. Registrazione dei tempi di lavoro. Verifica effetti di pastorizzazione e scongelamento sulla valutazione brix Dieci campioni di colostro sono stati valutati con refrattometro digitale Brix prima della pastorizzazione, successivamente alla pastorizzazione e dopo lo scongelamento. La lettura è stata effettuata ad una temperatura del colostro di 21 C.

18 Analisi statistica Tutti i dati raccolti sono stati valutati attraverso una statistica descrittiva per il calcolo della media e della deviazione standard attraverso il software Statistica v.9 (Stat Soft, Vigenza, PD).

19 Risultati e discussione

20 Risultati e discussione

21 Risultati e discussione

22 Risultati e discussione VALUTAZIONE QUALITÀ COLOSTRO PRE E POST PASTORIZZAZIONE Tempo u.m. BRIX N 10 campioni Pre pastorizzazione % 24.9 ±3.3 Post pastorizzazione % 24.1 ±3.0 Post scongelamento % 24.7 ±2.9

23 Risultati e discussione VALUTAZIONE TRASFERIMENTO DELL IMMUNITÀ PASSIVA Vitelli n 20 VALORE % Brix su siero 10.4 ±0.98 % vitelli < 8,4% Brix 0

24 Risultati e discussione VALUTAZIONE INCREMENTO PONDERALE Vitelli n 20 VALORE Peso alla nascita, Kg 38.8 ±3.9 Peso allo svezzamento (56 giorni), Kg 71.5 ±6.8 IMG* (0-56 giorni), Kg 0.58 ±0.1 *IMG: Incremento medio giornaliero dalla nascita allo svezzamento.

25 Conclusioni Applicando un programma di somministrazione del colostro basato su: 1. selezione qualitativa con refrattometro; 2. utilizzo di buste monouso da 3,8 litri; 3. pastorizzazione e congelamento; 4. scongelamento e somministrazione entro 2-4 ore; Tutti gli animali hanno mostrato valori sierici superiori a 8,4% Brix, indice dell avvenuto trasferimento dell immunità passiva. Si sono riscontrate ottimali performance di accrescimento, non registrando alcuna manifestazione patologica sui vitelli.

26 Conclusioni L impiego del colostro proveniente dalla colotroteca si è agevolmente inserito nella routine di lavoro aziendale, permettendo di somministrare sempre colostro di qualità elevata, sia come anticorpi sia come igienicità, in quantità adeguata e facilitando il rispetto della corretta tempistica e temperatura di somministrazione.

27 Igiene della lettiera nel box parto!

28 Disinfezione ombelico Università del Wisconsin

29 Box vitello pulito e disinfettato

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32 LA SOMMINISTRAZIONE DI FOSFORO OLTRE I FABBISOGNI NON MODIFICA LA FERTILITA

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35 Ingestione giornaliera di latte (kg/g) Programma a gradini per il programma di accrescimento accellerato o intensificato Consumo di latte A gradini Convenzionale Età del vitello Khan et al., 2007

36 Svezzamento: l altro periodo di transizione 2 settimane prima e 2 settimane dopo lo svezzamento 1 dei 3 momenti critici della vita del vitello L impatto degli stress non sarà più così forte fino al momento del parto

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39 Cambiamenti dello svezzamento Dieta Sospensione del latte, nutrienti provengono solo dall alimento solido, in alcuni casi cambio del mangime Ambiente Spostamento in un ambiente diverso Sociale Raggruppamento con altri vitelli Sospensione del tipo di alimentazione - poppata

40 Problemi associati con lo stress dello svezzamento Crolli di crescita Attribuibili ad una minor ingestione di nutrienti e allo stress Stress comportamentali Vocalizzazioni, diminuzione del riposo Aumento del rischio di malattia Particolarmente respiratori e coccidiosi Alterata immunità dovuta alla nutrizione non ottimale e allo stress Compromissione del benessere

41 Ingestione di mangime (SSI) richiesto per supportare vari livelli di crescita nei vitelli svezzati Peso (kg) IMG (g/g) Mangime necessario (kg/g) Basato su mangime contenente 3.1 Mcal ME/kg SS (NRC 2001)

42 Coprire i fabbisogni del vitello nel periodo dello svezzamento

43 Per evitare stress nutrizionali allo svezzamento dobbiamo avere un ingestione adeguata di mangime Gestione dell acqua! Non svezzare troppo presto Svezzare gradualmente Ridurre l ingestione di fieno

44 Acqua: il nutriente più critico per i giovani vitelli

45 La disponibilità di acqua ai vitelli presvezzamento è spesso limitata Offrire acqua pulita e a volontà sia in estate che in inverno In inverno fornire acqua calda dopo la somministrazione del latte La qualità dell acqua è importante come negli altri animali

46 Effetto della densità di allevamento e incidenza di problemi respiratori nei vitelli

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48 QUALITA DELL ARIA

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50 Ventilazione a tunnel

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54 Strategie di raggruppamento 1. Dalla nascita a 2 settimane dopo lo svezzamento 2. Post svezzamento fino a 4 mesi di età 3. Da 4 a 6 mesi 4. Da 6 a 12 mesi (6-9 e 9-12) 5. Gruppo per inseminazioni (13 a 16 mesi) 6. Manze gravide 7. Manze in pre parto (almeno 3 settimane prima)

55 Spostamenti Muovere le manze nel gruppo successivo in base alla taglia, non all età Gli animali dello stesso gruppo dovrebbero avere taglia simile. Se gli animali sono piccoli per la loro età soffrono molto la competizione degli altri animali Le vitelle e le manzette giovani dovrebbero stare in gruppi al massimo di 10 animali.

56 Ottimizzare la crescita Vuol dire raggiungere un peso corporeo prima del parto che massimizzi la produzione di latte e minimizzi i disordini metabolici dopo il parto Stabilire ed ottenere i target intermedi di peso corporeo alle diverse età è l unico modo di riuscire ad arrivare all obbiettivo di crescita corporea finale

57 Media peso, altezza, SSI, energia e proteina per manze con incremento medio di 0.77 Kg/giorno Età (mesi) Peso Kg Altezza Sost.secca ingerita ME - NE (Mcal/kg) Proteina (%SS) RUMINE PIENAMENTE FUNZIONANTE INZIO PERIODO INSEMINAZIONE INIZIO PERIODO PARTO DIMEVET Alma Mater 135 Studiorum Università 15.3 di Bologna

58 Momento ottimale 1 parto mesi Penn State

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60 Obiettivi di crescita per vitelle e manze Età Tasso crescita Kg/giorno Settimana Settimana Settimana Settimana Settimana Settimana Settimana Settimana mesi mesi mesi mesi mesi 0.66

61 Analisi dei foraggi e bilanciamento razione Non è una pratica diffusa per i foraggi usati nelle manze Necessario per bilanciare gli apporti nutrizionali Valutazione dell ingestione media per gruppo

62 Rivolgere la stessa attenzione ai gruppi delle vitelle e delle manze come alle vacche in latte e alle asciutte La sanità della mandria e la nutrizione richiedono la stessa attenzione e spesso maggiore rispetto agli animali adulti Sono le future vacche in produzione e quindi se trascurate si peggiora l intero allevamento in poco tempo!

63 Alimentazione 1. FASE POST SVEZZAMENTO: continuare con il mangime starter (limitato a 3-4 Kg/capo giorno) e fieno di buona qualità 2. DA 4 A 6 MESI: la maggior parte degli allevamenti utilizza la razione delle vacche in lattazione 3. 6 MESI ALLA FECONDAZIONE: il rumine in questa fase è pienamente sviluppato, la razione potrà essere composta principalmente da foraggi, con modiche quantità di concentrati.

64 Alimentazione dalla fecondazione e in gravidanza L obiettivo principale di questo gruppo di manze è di mantenere l IMG tra 0.75 e 0.82 Kg/giorno riducendo il costo della razione La razione può essere costituita quasi esclusivamente da foraggi.

65 Manze in pre-parto Le manze devono prepararsi alla razione di lattazione, come le bovine in asciutta. Almeno 3 settimane di transizione, aumentando i carboidrati fermentescibili ed inserendo foraggi altamente appetibili.

66 BCS body condition score BCS è necessario per valutare la nutrizione e la gestione degli animali Valutazione mensile per adeguare l energia della dieta Manze magre o grasse vanno evitate ma generalmente il problema sono le manze GRASSE! Vitelli nascono generalmente con un BCS basso (2 2.5), dovrebbero arrivare a 3 alla fecondazione e 3.5 al parto

67 BCS L eccessivo grasso prima della pubertà interferisce con il futuro sviluppo della mammella, riducendo così la futura produzione Manze grasse avranno peggiori calori e saranno più difficili da ingravidare Manze grasse al parto avranno problemi metabolici: distocia, chetosi, ritenzione.

68 CONCLUDENDO: SCELTE BASATE SUI NUMERI Fabbisogni di proteina e energia deve basarsi su: Peso corporeo Altezza BCS Queste scelte influenzano la crescita, l età alla fecondazione e al parto = costo della rimonta

69 GRAZIE DELL ATTENZIONE

70 Fabbisogni nutrizionali dei vitelli Mantenimento Funzioni base Temperatura corporea Stress del sistema immunitario Crescita Principalmente ossa e muscoli

71 Obbiettivi di efficienza del processo

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