Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Facoltà di Scienze Motorie. Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute
|
|
- Irma Quaranta
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Scienze Motorie Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute Biomeccanica speciale e Valutazione funzionale L ESAME ARTICOLARE Prof.ssa Florence Di Muro LA CAVIGLIA ARTICOLAZIONE TIBIO-TARSICA Troclea (o ginglimo angolare) 1 grado di libertà Segmenti: complesso tibia perone, complesso piede 1
2 Posizione zero Sul piano sagittale l asse longitudinale della gamba forma con l asse longitudinale del piede, che è appoggiato a terra, un angolo di 90. Sul piano orizzontale l asse longitudinale del piede (che passa dal secondo dito) forma con il piano sagittale un angolo in avanti e in fuori di Posizione zero Sul piano frontale si considera: Rapporti gamba piede l asse longitudinale della gamba deve continuare nell asse verticale del calcagno; se ci sono angolature aperte medialmente si parla di varismo del piede, se lateralmente di valgismo 2
3 Posizione zero Sul piano frontale si considera: Rapporti piede gamba Situazione della volta plantare La volta plantare si presenta a contatto con il suolo lateralmente e sollevata medialmente di 1 2 cm, ne consegue che il piede si presenta leggermente inclinato in basso e lateralmente: la pendenza si attenua nella parte anteriore fino a scomparire a livello delle dita. Le parti del piede a contatto con il suolo sono perciò la tuberosità del calcagno e le teste metatarsali. La flessione o flessione dorsale Avvicina il dorso del piede alla faccia anteriore della gamba Ampiezza:
4 Fattori limitanti la flessione dorsale Ossei: nella flessione estrema la faccia superiore del collo dell astragalo viene ad urtare contro il margine anteriore della superficie tibiale Capsulo-legamentosi: la parte posteriore della capsula si tende così come i fasci posteriori dei legamenti collaterali Muscolari: la resistenza tonica del muscolo tricipite interviene prima dei fattori precedenti Estensione o flessione plantare Allontana il dorso del piede dalla faccia anteriore della gamba Ampiezza: (il margine delle variazioni individuali è più grande che per la flessione) 4
5 Fattori limitanti la flessione plantare Ossei: i tubercoli posteriori dell astragalo, soprattutto l esterno, vengono a contatto con il margine posteriore della superficie tibiale Capsulo-legamentosi: la parte anteriore della capsula si tende come anche i fasci anteriori dei legamenti collaterali Muscolari: la resistenza offerta dal tono dei flessori limita per prima l estensione Esame articolare flesso-estensione Paziente seduto, ginocchio flesso a 90 Gamba fissata Perno del goniometro sotto il malleolo laterale di circa 1,5 cm. un braccio in corrispondenza dell asse longitudinale del perone, l altro lungo l asse longitudinale del 5 metatarso Angolo complementare 5
6 Esame articolare flesso-estensione Altre modalità: Paziente posto o supino con ginocchio flesso di circa tramite un piccolo rotolo. Paziente in piedi con un appoggio anteriore facendogli fare un affondo per la flessione dorsale o una inclinazione indietro per la flessione plantare assicurandosi che la pianta del piede mantenga sempre i rapporti con il suolo. Articolazione peroneo-tibiale superiore È un artrodia che mette a contatto due superfici ovalari piane o leggermente convesse: la faccetta articolare tibiale, situata sul contorno posteroesterno del piatto tibiale la faccetta articolare peroneale posta sulla faccia superiore della testa del perone 6
7 Articolazione peroneo-tibiale inferiore È una sindesmosi (caratterizzata dalla mancanza di superfici cartilaginee) Non mette a contatto diretto le due ossa: esse restano divise per l interposizione di un tessuto adiposo Articolazioni peroneo-tibiali Sono meccanicamente legate alla tibio-tarsica Il movimento di flesso-estensione della tibio-tarsica, le mette contemporaneamente in funzione) SUPERIORE Subisce il contraccolpo dei movimenti del malleolo esterno Durante la flessione della caviglia la faccetta articolare peroneale scivola verso l alto e l interlinea articolare si apre in basso (allontanamento dei malleoli) ed in dentro (rotazione interna) Nell estensione della caviglia si hanno movimenti inversi 7
8 INFERIORE Articolazioni peroneo-tibiali Durante la flessione della caviglia: il malleolo esterno si allontana dall interno, si alza leggermente, gira su se stesso nel senso della rotazione interna Durante l estensione avviene il contrario: riavvicinamento del malleolo esterno all interno, spostamento verso il basso del malleolo esterno, leggera rotazione esterna del malleolo esterno Gli spostamenti sono di entità modesta Il complesso articolare del piede La tibio-tarsica è la più importante articolazione di tutto il complesso del retro piede. Questo insieme di articolazioni, coadiuvato dalla rotazione assiale del ginocchio, realizza l equivalente di una sola articolazione con tre gradi di libertà che permette di orientare la volta plantare in tutte le direzioni, per adattarla alle asperità del terreno 8
9 Il piede Le articolazioni del piede, complesse e numerose, mettono in rapporto le ossa del tarso fra loro e con quelle del metatarso Articolazioni del piede Articolazione astragalo-calcaneare (sotto-astragalica): (astragalo, calcagno) Articolazione medio-tarsica (di Chopart): (scafoide, cuboide, cuneiformi) Articolazione tarso-metatarsica (di Lisfranc) Articolazioni scafo-cuboidea e scafo-cuneiforme (art intercuneiformi) Sono artrodie ed effettuano piccoli movimenti di scivolamento e di apertura di piccola ampiezza, che si sommano 9
10 Articolazioni del piede Queste articolazioni hanno un doppio ruolo: orientare il piede in rapporto agli altri due assi (essendo devoluto alla tibio-tarsica l orientamento nel piano sagittale) per presentare la pianta del piede correttamente al suolo, qualunque sia la posizione della gamba e l inclinazione del terreno modificare la forma e la curvatura della volta plantare per potere adattare il piede alle asperità del terreno e inoltre creare tra il suolo e la gamba, che trasmette il peso del corpo, un sistema di ammortizzatori che dia al passo elasticità e scioltezza Movimenti del piede Oltre ai movimenti di flessoestensione, la cui sede è l articolazione tibio-tarsica, il piede può anche effettuare movimenti attorno all asse verticale della gamba (asse Y) e attorno al proprio asse orizzontale e longitudinale (asse Z) 10
11 Adduzione-abduzione del piede Attorno all asse verticale Y si effettuano nel piano orizzontale i movimenti di: Adduzione: quando la punta del piede si porta in dentro, verso il piano di simmetria del corpo Abduzione: quando la punta del piede gira all esterno e si allontana dal piano di simmetria Ampiezza totale: Supinazione-Pronazione del piede Attorno all asse longitudinale Z, il piede ruota in modo da orientare la pianta verso l interno: Supinazione, ampiezza: 52 verso l esterno: Pronazione, ampiezza:
12 Inversione Inversione: l adduzione si accompagna a supinazione e lieve estensione se l estensione viene annullata con una equivalente flessione della caviglia, si ottiene la posizione di varismo se la rotazione esterna del ginocchio compensa l adduzione possiamo osservare solo un movimento apparentemente puro di supinazione Fattori limitanti: tensione del legamento collaterale esterno, delle fibre dei muscoli eversori della caviglia, dei legamenti astragalo calcaneari e della parte laterale della capsula articolare Eversione Eversione: l abduzione si accompagna alla pronazione ed alla flessione se la flessione viene annullata con una equivalente estensione della caviglia, si ottiene l atteggiamento valgo del piede se una rotazione intera del ginocchio maschera l abduzione, si osserva un movimento di pronazione apparentemente puro Fattori limitanti: contatto tra astragalo e calcagno; tensione della parte mediale della capsula articolare, dei legamenti collaterali mediali, del legamento astragalo calcaneare mediale, delle fibre dei muscoli tibiale posteriore, flessore lungo dell alluce e flessore lungo delle dita 12
13 Movimenti I movimenti di adduzione abduzione e prono supinazione non esistono allo stato puro a livello delle sole articolazioni del piede un movimento in uno dei piani, si accompagna obbligatoriamente ad un movimento negli altri due piani Salvo compensi a livello delle articolazioni del piede, l adduzione non potrà mai essere associata alla pronazione e viceversa l abduzione non potrà mai associarsi con la supinazione. Alcune combinazioni di movimenti sono impedite dall architettura stessa dell articolazione del piede Esame articolare Paziente supino con un piccolo cuscino sotto il ginocchio Si mette un foglio di carta sotto il piede e una tavoletta rigida contro la pianta del piede Viene tracciata una linea sul foglio che corrisponde alla tavoletta in posizione 0 e alla tavoletta in posizione finale di supinazione o pronazione Si misura con il goniometro l ampiezza dell angolo disegnato (angolo reale) 13
14 Articolazione metatarsofalangea Articolazione condiloidea 2 gradi di libertà Segmenti I, II, III, IV, V metatarso; I falange del I, II, III, IV, V dito Posizione zero Corrisponde nei tre piani a quella delle dita appoggiate al suolo e quindi parallele alla superficie di appoggio, ravvicinate fra loro e parallele all asse longitudinale del piede 14
15 Flessione Avvicina la faccia plantare della I falange alla pianta del piede Ampiezza: attiva ; passiva È più limitata nel primo dito Fattori limitanti: tensione della parte dorsale della capsula articolare, delle fibre dei muscoli estensori, dei legamenti collaterali Estensione Avvicina la faccia dorsale della I falange al dorso del piede Ampiezza: attiva 50-60, passiva raggiunge o supera 90 È più limitata nel primo dito Fattori limitanti: tensione della parte plantare della capsula articolare, del legamento plantare e delle fibre dei muscoli flessori 15
16 Esame articolare Paziente in posizione supina, caviglie e dita del piede in posizione neutra Ossa metatarsali stabilizzate Mobilizzazione della falange prossimale Asse del goniometro posto sopra il dorso dell articolazione metatarsofalangea del dito in esame (in alternativa sulla faccia mediale o laterale dell alluce o del quinto dito (nell estensione goniometro posto lungo uno dei due lati dell articolazione o sulla superficie plantare dell articolazione metatarsofalangea da esaminare) braccio fisso parallelo all asse longitudinale dell osso metatarsale del dito da misurare braccio mobile parallelo all asse longitudinale della falange prossimale del dito da misurare Esame articolare 16
17 Adduzione abduzione Possibili per pochi gradi (il dito più mobile è il II) Fattori limitanti I movimenti di flessione delle dita riducono i movimenti di abduzione-adduzione per la tensione dei legamenti collaterali Abduzione: tensione della parte mediale della capsula articolare, dei legamenti collaterali, dei muscoli adduttori, della fascia e della cute degli spazi interdigitali, dei muscoli interossei plantari Adduzione: contatto fra le dita del piede Esame articolare Abduzione adduzione metatarsofalangea dell alluce Paziente in posizione supina o seduta, caviglia e alluce in posizione neutra Primo osso metatarsale e piede prossimalmente all articolazione metatarsofalangea, stabilizzati Asse del goniometro posto sopra il dorso della prima articolazione metatarsofalangea Braccio fisso parallelo all asse longitudinale del primo osso metatarsale Braccio mobile parallelo all asse longitudinale della falange prossimale 17
18 Interfalangea prossimale e distale Ginglimo angolare 1 grado di libertà Segmenti: Interfalangea prossimale I falange del I, II, III, IV, V dito II falange di I, II, III, IV, V Interfalangea distale II falange di I, II, III, IV, V dito III falange di I, II, III, IV, V dito Posizione zero La II falange è il proseguimento della I su tutti i piani La III falange è il proseguimento della II su tutti i piani 18
19 Flessione estensione FLESSIONE ampiezza I dito: 80 Altre dita interfalangee prossimali 70 Altre dita interfalangee distali ESTENSIONE ampiezza I dito: 30 Altre dita interfalangee prossimali 5-10 Altre dita interfalangee distali 10 Esame articolare Posizione di partenza: paziente in posizione supina o seduta, caviglia e dita del piede in posizione neutra Non si può misurare con il goniometro il movimento di flesso estensione delle ultime quattro dita. Si osserva la flesso estensione di queste dita (o con mobilizzazione) e si registra l escursione articolare come completa o ridotta. 19
20 Esame articolare I dito Falange prossimale stabilizzata Asse del goniometro posto sopra il dorso e sulla superficie plantare dell articolazione interfalangea, rispettivamente, nei movimenti di flessione ed estensione dell articolazione interfalangea braccio fisso parallelo all asse longitudinale della falange prossimale braccio mobile parallelo all asse longitudinale della falange distale FLESSIONE Fattori limitanti IFP: apposizione di tessuti molli tra le superfici plantari delle falangi; tensione della parte dorsale della capsula articolare e dei legamenti collaterali IFD: tensione della parte dorsale della capsula articolare, dei legamenti collaterali e dei retina coli obliqui ESTENSIONE IFP: tensione della parte plantare della capsula articolare e del legamento plantare IFD: tensione della parte plantare della capsula articolare e del legamento plantare 20
Caviglia e piede. Tibia e perone Tarso: astragalo calcagno, navicolare, cuboide, 3 cuneiformi Metatarso falangi
Caviglia e piede Tibia e perone Tarso: astragalo calcagno, navicolare, cuboide, 3 cuneiformi Metatarso falangi Articolazione tibio-tarsica tarsica Articolazione a troclea tra: tibia Fibula astragalo ossa
DettagliAvampiede mesopiede retropiede
Articolazione complesso caviglia-piede: tibio-tarsica subastragalica medio tarsale tarso-metatarsali intermetatarsali metatarso-falangee interfalangee piede 26 ossa: 7 tarsali, 5 metatarsali, 14 falangee.
DettagliUniversità degli Studi di Urbino Carlo Bo. Facoltà di Scienze Motorie. Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Scienze Motorie Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute Biomeccanica speciale e Valutazione funzionale L ESAME
DettagliSCHELETRO: 26 ossa in totale
SCHELETRO: 26 ossa in totale retropiede avampiede talo (sporgenza posteriore del calcagno) tarso raggi del metatarso e delle falangi TARSO 7 ossa corte in due file serie prossimale serie distale astragalo
DettagliPROIEZIONI RADIOLOGICHE.
UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Arto inferiore: [2] caviglia piede
DettagliFISIOLOGIA DELLA CAVIGLIA
FISIOLOGIA DELLA CAVIGLIA Articolazione distale dell arto inferiore, è una Troclea con un solo tipo di movimento. I tre assi principali Asse trasversale XX: passa attraverso i due malleoli e condiziona
DettagliOrigine. 2/3 superiori della faccia laterale della diafisi tibiale e membrana interossea corrispondente
Origine 2/3 superiori della faccia laterale della diafisi tibiale e membrana interossea corrispondente Faccia esterna del condilo laterale della tibia Inserzione faccia plantare e mediale del primo osso
DettagliBIOMECCANICA CLINICA DEL PIEDE
Corso di Laurea in Tecniche Ortopediche BIOMECCANICA CLINICA DEL PIEDE prof. Luigi Tesio Cattedra di Medicina Fisica e Riabilitazione Università degli Studi di Milano Unità Clinica e Laboratorio di Ricerche
DettagliUniversità degli Studi di Urbino Carlo Bo. Facoltà di Scienze Motorie. Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Scienze Motorie Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute Biomeccanica speciale e Valutazione funzionale L ESAME
DettagliI movimenti di rotazione longitudinale e di lateralità del piede
05-cap 4 - piede:05-cap 4 - piede 23-02-2011 9:56 Pagina 180 I movimenti di rotazione longitudinale e di lateralità del piede Oltre ai movimenti di flesso-estensione la cui sede come abbiamo visto è l
DettagliI piani del corpo. Tratto dal sito:
I piani del corpo Tratto dal sito: http://www.valentiniweb.com/piermo/bio3.htm un asse verticale che, quando l'anca è nella posizione di riferimento (soggetto in postura eretta), è molto vicino all'asse
DettagliProf. Paolo Raimondi Università di L Aquila Facoltà di Scienze Motorie. Sintesi delle lezioni per gli studenti 2ª Parte
Prof. Paolo Raimondi Università di L Aquila Facoltà di Scienze Motorie Sintesi delle lezioni per gli studenti 2ª Parte Per comprendere la biomeccanica del piede occorre conoscere alcuni principi sulle
DettagliARTO INFERIORE: SUDDIVISIONI in REGIONI
ARTO INFERIORE: SUDDIVISIONI in REGIONI 1. ANCA REGIONE ANTERIORE (o INGUINO-FEMORALE) REGIONE POSTERIORE (o GLUTEA o della NATICA) 2. COSCIA REGIONE ANTERIORE REGIONE POSTERIORE 3. GINOCCHIO REGIONE ANTERIORE
DettagliARTICOLO TRATTO DAL SITO:
I piani principali del corpo umano ARTICOLO TRATTO DAL SITO: www.valentiniweb.com La fisiologia associa al corpo umano tre piani, detti piani principali, che hanno un importanza fondamentale nella descrizione
DettagliPROIEZIONI CAVIGLIA 0. INDICE. 1. L articolazione della caviglia. 2. Anatomia Radiologica. 3. Proiezioni Standard. 4. Proiezioni Aggiuntive
PROIEZIONI CAVIGLIA 0. INDICE 1. L articolazione della caviglia 2. Anatomia Radiologica 3. Proiezioni Standard - Antero- Posteriore - Latero- Laterale 4. Proiezioni Aggiuntive - Obliqua interna - Obliqua
DettagliSCHEDA PER LA VALUTAZIONE ARTICOLARE E MUSCOLARE
SCHEDA PER LA VALUTAZIONE ARTICOLARE E MUSCOLARE DATA COGNOME e NOME DATA DI NASCITA RESIDENZA PROFESSIONE DIAGNOSI MISURAZIONI DI LUNGHEZZA E PERIMETRICHE ARTO SUPERIORE Lunghezza Arto Superiore Circonferenza
DettagliIl piede osteopatico. Dott. Paolo Bruniera Fisioterapista, Osteopata D.O.
Il piede osteopatico Dott. Paolo Bruniera Fisioterapista, Osteopata D.O. Denominazione della disfunzione osteopatica La disfunzione viene definita nel senso della facilitazione del movimento ossia nel
DettagliTecniche strutturali. Perone
Tecniche strutturali Perone Perone Due articolazioni: 1. Malleolo peroneale superficie laterale della testa astragallica 2. Testa peroneale parte laterale del piatto tibiale Chiave osteopatica: È sempre
DettagliGAMBA E PIEDE PRESUPPOSTI ANATOMICI. Massimo Tonietto D.O. mercoledì 17 ottobre 12
GAMBA E PIEDE PRESUPPOSTI ANATOMICI Massimo Tonietto D.O. OSSA E LEGAMENTI IL PERONE Il perone è un osso non soggetto al carico. In osteopatia viene definito come osso pivot. Il perone veicola informazioni
DettagliSi attua fra le superfici articolari dei condili femorali, le cavità glenoidee dei condili tibiali e la faccia posteriore articolare della patella
Il Ginocchio articolazione intermedia dell arto Inferiore Il Ginocchio articolazione intermedia dell arto Inferiore Si attua fra le superfici articolari dei condili femorali, le cavità glenoidee dei condili
DettagliArticolazione intermedia dell arto Inferiore
GINOCCHIO Articolazione intermedia dell arto Inferiore Asse meccanico, Linea di carico dell Arto Inferiore -> direzione della forza di gravità Il Ginocchio articolazione intermedia dell arto Inferiore
DettagliPIEDE TORTO CONGENITO
Definizione Si intende per piede torto congenito (P.T.C.) una deformità presente alla nascita e caratterizzata da uno stabile atteggiamento vizioso del piede per alterazione dei rapporti reciproci tra
DettagliTecniche strutturale. Ginocchio
Tecniche strutturale Ginocchio Ginocchio La complessità del ginocchio deriva dal bisogno di soddisfare due esigenze meccaniche in contrapposizione tra loro: Grande stabilità Grande mobilità Caratteristiche
DettagliPOSIZIONI E PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Definizioni
UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia POSIZIONI E PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Definizioni A.A. 2015
DettagliRegione glutea con 2 strati muscolari. + muscolo tensore della fascia lata. Estende ed extraruota coscia / estende tronco
Regione glutea con 2 strati muscolari + muscolo tensore della fascia lata Estende ed extraruota coscia / estende tronco Abduce ed intraruota Abduce ed intraruota Faccia glutea dell ala dell ileo Regione
DettagliRegione glutea con 2 strati muscolari. + muscolo tensore della fascia lata. Estende ed extraruota coscia / estende tronco
Regione glutea con 2 strati muscolari + muscolo tensore della fascia lata Estende ed extraruota coscia / estende tronco Abduce ed intraruota Abduce ed intraruota Faccia glutea dell ala dell ileo Regione
DettagliL ESAME RADIOLOGICO della CAVIGLIA
L ESAME RADIOLOGICO della CAVIGLIA PROIEZIONI STANDARD ANTERO- POSTERIORE Indicazioni: traumatologia, tutta la patologia articolare. Posizione del paziente: paziente supino o seduto sul tavolo radiologico,
Dettaglimobilizzazione distretto della spalla (revisione 1)
mobilizzazione distretto della spalla (revisione 1) clavicola: -mobilizzazione globale -mobilizzazione sterno-claveare -trazione sterno-claveare (presa crociata e non) - mobilizzazione acromion-claveare
DettagliIl ginocchio. Si realizza tra: l estremità distale del femore la rotula (osso sesamoide) L estremità prossimale della tibia
Il ginocchio Si realizza tra: l estremità distale del femore la rotula (osso sesamoide) L estremità prossimale della tibia Superfici articolari femorali Condili femorali rilievi convessi anteroposteriormente
DettagliPROIEZIONI RADIOLOGICHE.
UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Arto superiore: [1] braccio -
DettagliALLUCE VALGO E CONSEGUENZE CLINICHE DITA A MARTELLO E BORSITE METATARSO-FALANGEA
ALLUCE VALGO E CONSEGUENZE CLINICHE DITA A MARTELLO E BORSITE METATARSO-FALANGEA L alluce valgo è una patologia del piede molto frequente la cui incidenza percentuale è andata sempre più aumentando spostandosi
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO CORSO DI LAUREA IN TECNICHE ORTOPEDICHE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO CORSO DI LAUREA IN TECNICHE ORTOPEDICHE CLINICA MEDICO CHIRURGICA DELL APPARATO LOCOMOTORE III MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE anno di corso: III DOTT. ANNA CARLA POZZI
DettagliTratto dalle Linee Guida della: European Society of Musculoskeletal Radiology
Tratto dalle Linee Guida della: European Society of Musculoskeletal Radiology Ian Beggs, UK Stefano Bianchi, Svizzera Angel Bueno, Spagna Michel Cohen, Francia Michel Court-Payen, Danimarca Andrew Grainger,
DettagliANATOMIA FUNZIONALE DEI PRINCIPALI MUSCOLI 1.ARTI INFERIORI 2.BUSTO 3.SPALLE E ARTI SUPERIORI - ARTI INFERIORI -
ANATOMIA FUNZIONALE DEI PRINCIPALI MUSCOLI 1.ARTI INFERIORI 2.BUSTO 3.SPALLE E ARTI SUPERIORI Nota: Posizione del corpo a cui si riferiscono i movimenti descritti. Nei movimenti verso il suolo non viene
DettagliESERCITAZIONI DI ANATOMIA
ESERCITAZIONI DI ANATOMIA Prendere confidenza con l apparato muscolo scheletrico Palpazione ossa e parti molli Mobilizzazione articolare Esame articolare Stretching PIANI ED ASSI DI MOVIMENTO PIANO Frontale
DettagliAppunti prof. Alessandro Cattich
ANATOMIA FUNZIONALE DEI PRINCIPALI MUSCOLI Arti inferiori Estensore lungo dell alluce PIEDE a) flessione (flessione dorsale). b) sollevamento mediale (supinazione); b) rotazione interna (adduzione). DITA
DettagliIl linguaggio dell insegnante
Il linguaggio dell insegnante Gli assi e i piani Asse longitudinale: è la linea immaginaria che attraversa il corpo dall alto (vertice della testa) in basso (in mezzo ai talloni). Attorno a questo asse
DettagliApparato locomotore. Scheletro appendicolare
Apparato locomotore Scheletro appendicolare Il presente materiale didattico e ciascuna sua componente sono protetti dalle leggi sul copyright, sono qui proposti in forma aggregata per soli fini di studio
DettagliPosizione e movimenti anatomici
Posizione e movimenti anatomici Emiliano Bruni (info@ebruni.it) 16 aprile 2012 Titolo: Posizione e movimenti anatomici Autore: Emiliano Bruni (info@ebruni.it) Oggetto: Posizione e movimenti anatomici Keywords:
DettagliNotes. Mobilizzazione. Christopher H. Wise - Dawn T. Gulick. Guida Pratica per lo Specialista della Riabilitazione
Christopher H. Wise - Dawn T. Gulick Mobilizzazione Notes Guida Pratica per lo Specialista della Riabilitazione Edizione italiana a cura di Giancarlo Rovere EDIZIONI MINERVA MEDICA TORINO 2012 Edizione
DettagliARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO GAMBA PIEDE
ARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO GAMBA PIEDE Articolazione complessa - buona stabilità per sostenere e trasmettere le sollecitazioni provenienti dall anca - buona mobilità robusti e numerosi legamenti pochi
DettagliCOSTITUZIONE DELL ARTO INFERIORE
L ARTO INFERIORE COSTITUZIONE DELL ARTO INFERIORE GLI ARTI INFERIORI SONO COSTITUITI, CIASCUNO, DA 4 SEGMENTI: L ANCA; LA COSCIA; LA GAMBA; IL PIEDE IL PRIMO DI QUESTI SEGMENTI, L ANCA, VIENE DETTO DISPOSITIVO
DettagliArticolazione radio-ulnare distale
Articolazione radio-ulnare distale L'articolazione radio-ulnare distale, come l articolazione radio-ulnare prossimale, è un ginglimo laterale le cui superfici articolari sono date, dal lato dell ulna,
DettagliPOLSO. Comprende 2 articolazioni: ART. RADIO- CARPICA ART. MEDIO- CARPICA. Guarino Tecla D.O.-
POLSO POLSO Comprende 2 articolazioni: ART. RADIO- CARPICA ART. MEDIO- CARPICA Guarino Tecla D.O.- tecla.guarino@gmail.com ART.RADIO-CARPICA Articolazione condiloidea tra condilo carpico e glena antibrachiale
DettagliDISSEZIONE DELLA GAMBA E DEL PIEDE
DISSEZIONE DELLA GAMBA E DEL PIEDE Strutture di interesse anatomico: Muscoli anteriori - muscolo tibiale anteriore - muscolo estensore lungo delle dita - muscolo estensore lungo dell alluce - muscolo peroneo
DettagliPresentazione all edizione italiana 5 Prefazione 7 Indice 9 Introduzione 15
INDICE Presentazione all edizione italiana 5 Prefazione 7 Indice 9 Introduzione 15 1. GENERALITÀ 21 Basi anatomiche 23 Pedagogia anatomica 35 Test preliminari 46 Generalità sull arto inferiore 47 2. OSTEOLOGIA
DettagliTecniche strutturali. Definizione: Tecnica osteopatica che utilizza forze ad alta velocità e ridotta ampiezza detta anche tecnica ad impulso
Tecniche strutturali Definizione: Tecnica osteopatica che utilizza forze ad alta velocità e ridotta ampiezza detta anche tecnica ad impulso Ma per meglio definire i parametri correttivi parleremo di: Elevata
DettagliBiomeccanica speciale e Valutazione funzionale
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Scienze Motorie Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute Biomeccanica speciale e Valutazione funzionale L ESAME
DettagliBIOMECCANICA DEL PIEDE. Posturologia in ambito podologico
BIOMECCANICA DEL PIEDE Posturologia in ambito podologico Definizione Posizione del corpo umano sia in stazione eretta che durante la deambulazione La struttura podalica a elica Si tratta di elica podalica
DettagliTibioTarsica. Protocollo d esame RM
TibioTarsica Protocollo d esame RM Cenni Anatomici Cenni Anatomici Cenni Anatomici Questionario tipico Interventi chirurgici o a parti anatomiche limitrofe? Traumi? Distorsioni? Qual e il motivo specifico
DettagliUniversità degli Studi di Urbino Carlo Bo. Facoltà di Scienze Motorie. Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Scienze Motorie Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute Biomeccanica speciale e Valutazione funzionale L ESAME
DettagliPROIEZIONI RADIOLOGICHE.
UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia PROIEZIONI RADIOLOGICHE. Arto superiore: [2] polso mano
DettagliLe attitudini descrivono il rapporto che intercorre tra il centro di gravità del corpo e il mezzo di sostegno.
La terminologia specifica Le parti del corpo Le attitudini Le attitudini descrivono il rapporto che intercorre tra il centro di gravità del corpo e il mezzo di sostegno. Attitudine di appoggio (frontale
DettagliBiomeccanica Muscoli Tronco-Arti
Biomeccanica Muscoli Tronco-Arti superiori-arti inferiori M. Gran Pettorale Funzione: adduzione del braccio e intrarotazine Parte clavicolare: terzo prossimale della calvicola Parte sternocostale: fascia
DettagliLe articolazioni. Dispositivi giunzionali che uniscono le ossa nella formazione dello scheletro
Le articolazioni Dispositivi giunzionali che uniscono le ossa nella formazione dello scheletro classificazione sinartrosi I capi scheletrici sono uniti tramite del tessuto connettivo che riempie lo spazio
DettagliI PARAMORFISMI DELL ARTO INFERIORE
Paramorfismi dell arto inferiore I PARAMORFISMI DELL ARTO INFERIORE Paramorfismi dell arto inferiore I PARAMORFISMI DELL ARTO INFERIORE Rappresentano situazioni cliniche dell adolescenza, al limite tra
Dettaglimobilizzazione distretto della spalla
mobilizzazione distretto della spalla clavicola: -mobilizzazione globale -mobilizzazione sterno-claveare -mobilizzazione acromion-claveare -trazione sterno-claveare (presa crociata e non) -micromobilizzazione
DettagliCosa vogliamo essere in grado di fare??
Cosa vogliamo essere in grado di fare?? Descrivere le estremità prox e dist di femore tibia e fibula Avere una visione di insieme delle ossa del piede Descrivere l articolazione coxo-femorale, ginocchio
DettagliTraumatologia della caviglia. Distorsioni della caviglia
Traumatologia della caviglia Distorsioni della caviglia Cenni di anatomia Il mortaio tibio-astragalico Mobilità della caviglia La flessione dorsale avviene per la gran parte, nell articolazione tibioastragalica,
DettagliScheletro dell Avambraccio
Scheletro dell Avambraccio O capitello supinazione pronazione Articolazioni a livello del GOMITO Omero-Ulnare Omero-Radiale Radio-Ulnare Prossimale - Unica cavità sinoviale - Capsula fibrosa rinforzata
DettagliARTRITE REUMATOIDE ALTERATA PRONAZIONE IN PIEDE PRONATO IN ARTRITE REUMATOIDE PIEDE PIATTO IN ARTRITE REUMATOIDE
ARTRITE REUMATOIDE ALTERATA PRONAZIONE IN PIEDE PRONATO IN ARTRITE REUMATOIDE PIEDE PIATTO IN ARTRITE REUMATOIDE.L'articolazione astragalo-calcaneare è quella più frequentemente colpita dall'artrite reumatoide,
DettagliSeminario sui muscoli della gamba
Seminario sui muscoli della gamba Emiliano Bruni (info@ebruni.it) e Lorenzo Vagnoni () 17 marzo 2012 Titolo: Seminario sui muscoli della gamba Autore: Emiliano Bruni (info@ebruni.it) e Lorenzo Vagnoni
DettagliScheletro dell Avambraccio
Scheletro dell Avambraccio O capitello supinazione pronazione Ruolo della membrana interossea Articolazioni a livello del GOMITO Omero-Ulnare Omero-Radiale Radio-Ulnare Prossimale - Unica cavità sinoviale
DettagliI COMPARTIMENTI DEL BRACCIO
I COMPARTIMENTI DEL BRACCIO I MUSCOLI DEL BRACCIO sono disposti in due compartimenti: anteriore (flessore) e posteriore (estensore) separati dall omero e da setti intermuscolari. Questi muscoli svolgono
DettagliANALISI MORFOMETRICA E BIOMECCANICA DELLE COMPONENTI TENDINEE E MUSCOLARI DEL PIEDE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTA DI INGEGNERIA ANALISI MORFOMETRICA E BIOMECCANICA DELLE COMPONENTI TENDINEE E MUSCOLARI DEL PIEDE Relatore: Ch.mo Prof. ARTURO N. NATALI Correlatore: Ing. ANTONELLA
DettagliSeminario sui muscoli della gamba
Seminario sui muscoli della gamba Emiliano Bruni (info@ebruni.it) e Lorenzo Vagnoni () 27 marzo 2012 Titolo: Seminario sui muscoli della gamba Autore: Emiliano Bruni (info@ebruni.it) e Lorenzo Vagnoni
DettagliARTO INFERIORE FUNZIONI:
ARTO INFERIORE ARTO INFERIORE FUNZIONI: - Sostenere il peso del corpo - Deambulazione - Mantenimento dell equilibrio SCHELETRO APPENDICOLARE SCHELETRO/regioni DEGLI ARTI INFERIORI ANCHE ILEO ISCHIO PUBE
DettagliDistorsione del collo del piede
Distorsione del collo del piede A cura della Dr.ssa Elisa Migliozzi Definizione La distorsione deriva dall applicazione di una forza eccedente i limiti della resistenza tensile delle strutture capsulo-legamentose
DettagliPunto cardinale sta ad indicare ciascuna delle 4 direzioni principali verso le quali è possibile muoversi trovandosi su di una superficie come la
Punto cardinale sta ad indicare ciascuna delle 4 direzioni principali verso le quali è possibile muoversi trovandosi su di una superficie come la terra. nord (settentrione) sud est (meridione) (oriente)
DettagliScheletro dell Avambraccio
Scheletro dell Avambraccio O capitello supinazione pronazione Ruolo della membrana interossea Articolazioni a livello del GOMITO Omero-Ulnare Omero-Radiale Radio-Ulnare Prossimale - Unica cavità sinoviale
DettagliAppunti su postura, propriocettività del piede e sue mobilizzazioni
Appunti su postura, propriocettività del piede e sue mobilizzazioni La linea di gravità passa: processo odontoide (trago) leggermente avanti alla glena omerale al centro della coxo femorale al centro del
DettagliOBIETTIVI E METODI DELLE VARIE POSTURE A LETTO
OBIETTIVI E METODI DELLE VARIE POSTURE A LETTO POSTURA SUPINA OBIETTIVO Mantenere il corretto allineamento del rachide, prevenire flessioni e contratture dei muscoli para -cervicali. Ridurre la rotazione
DettagliCaviglia e piede. Tibia e perone Tarso: astragalo calcagno, navicolare, cuboide, 3 cuneiformi Metatarso falangi
Caviglia e piede Tibia e perone Tarso: astragalo calcagno, navicolare, cuboide, 3 cuneiformi Metatarso falangi Articolazione tibio-tarsica tarsica Articolazione a troclea tra: tibia Fibula astragalo ossa
Dettagliwww.fisiokinesiterapia.biz Deviazioni assiali, difetti torsionali degli arti inferiori e del piede nel bambino
www.fisiokinesiterapia.biz Deviazioni assiali, difetti torsionali degli arti inferiori e del piede nel bambino Durante il normale accrescimento avvengono profondi cambiamenti della rotazione assiale, dell
Dettagliil sistema locomotore..
il sistema locomotore....è formato da ossa, cartilagini, articolazioni e muscoli grazie ad essi è possibile il movimento lo scheletro umano è formato da 206 ossa lo possiamo dividere in 2 parti: - scheletro
DettagliUniversità degli Studi di Urbino Carlo Bo. Facoltà di Scienze Motorie. Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Scienze Motorie Corso di Laurea Magistrale in: Scienze motorie per la Prevenzione e la Salute Biomeccanica speciale e Valutazione funzionale L ESAME
DettagliCORSO POMPAGE NOVELLI-SAVRON
CORSO POMPAGE NOVELLI-SAVRON PRIMA LEZIONE INTRODUZIONE - Condivisione della lettura del libro ed eventuale panoramica del sistema fascia - Regole del trattamento - Fisiologia del pompage - Tecniche del
DettagliVALUTAZIONE DELLA BIOMECCANICA E DELLA CINEMATICA DELL ARTICOLAZIONE DELLA CAVIGLIA CON PARTICOLARE RIGUARDO AI LEGAMENTI
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTA DI INGEGNERIA VALUTAZIONE DELLA BIOMECCANICA E DELLA CINEMATICA DELL ARTICOLAZIONE DELLA CAVIGLIA CON PARTICOLARE RIGUARDO AI LEGAMENTI Relatore: Ch.mo Prof. ARTURO
DettagliSCHELETRO APPENDICOLARE
SCHELETRO APPENDICOLARE Scheletro appendicolare Comprende le ossa delle estremità superiore ed inferiore, gli arti, e gli elementi di supporto che collegano gli arti al tronco, i cinti o cingoli. Cinto
DettagliVALUTAZIONE e SCHEDA POSTURALE
VALUTAZIONE e SCHEDA POSTURALE CORSO DI TECNICA DEL FITNESS Dott. Ft. Marin Luca Professore a Contratto Corso di Laurea in Scienze Motorie dell Università degli Studi di Pavia ATTEGGIAMENTO Viene definito
DettagliScheletro dell Avambraccio
Scheletro dell Avambraccio O capitello supinazione pronazione Articolazioni a livello del GOMITO Omero-Ulnare Omero-Radiale Radio-Ulnare Prossimale - Unica cavità sinoviale - Capsula fibrosa rinforzata
DettagliESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L'ALLUNGAMENTO MUSCOLARE
ESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L'ALLUNGAMENTO MUSCOLARE Testo e disegni di Stelvio Beraldo - Articolazioni della caviglia - Articolazione dell'anca - Articolazioni della
DettagliESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L'ALLUNGAMENTO MUSCOLARE Testo e disegni di Stelvio Beraldo
ESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L'ALLUNGAMENTO MUSCOLARE Testo e disegni di Stelvio Beraldo - Articolazioni della caviglia - Articolazione dell'anca - Articolazioni della
DettagliUniversità degli Studi di Napoli Federico II. C.d.L in TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA
Università degli Studi di Napoli Federico II C.d.L in TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA CORSO INTEGRATO DI APPARECCHIATURE II (TECNICHE, APPARECCHIATURE, ANATOMIA RADIOLOGICA) 9.0.
DettagliLe distorsioni di caviglia: principale causa di instabilità
Le distorsioni di caviglia: principale causa di instabilità INTRODUZIONE Molte persone ogni anno riportano una distorsione di caviglia e in un alta percentuale di queste residua una sintomatologia dolorosa
DettagliANATOMIA FUNZIONALE DEI PRINCIPALI MUSCOLI MUSCOLI CHE MOBILIZZANO IL PIEDE
ANATOMIA FUNZIONALE DEI PRINCIPALI MUSCOLI MUSCOLI CHE MOBILIZZANO IL PIEDE Estensore lungo dell alluce Flette (flessione dorsale) l'alluce e il piede (a). In sinergia con il Tibiale anteriore solleva
DettagliSeminario sui muscoli della gamba
Seminario sui muscoli della gamba Emiliano Bruni (info@ebruni.it) e Lorenzo Vagnoni () 5 aprile 2012 Titolo: Seminario sui muscoli della gamba Autore: Emiliano Bruni (info@ebruni.it) e Lorenzo Vagnoni
DettagliApparato scheletrico
Apparato scheletrico Esse sono formate da osseina 26,82% e sali di calcio 55,28% e acqua 17%. I sali di calcio le rendono dure e resistenti, l osseina le rende elastiche. fosfato di calcio, 83,89-85,90%
DettagliAstragalo (o talo) Calcagno Osso cuboide Osso scafoide (o navicolare) tarsale Ossa cuneiformi. Astragalo (o talo)
Tarso Il tarso è un complesso di ossa brevi organizzate in due file; la fila prossimale comprende l'astragalo (o talo) e il calcagno; nella fila distale si trovano l'osso scafoide (o navicolare) tarsale,
DettagliMOVIMENTI classificati per giunzione (contatto osso-osso) COXO-FEMORALE (ANCA)
coscia bacino regione glutea reg. iliaca segmento compartim. ARTO INFERIORE MUSCOLI classificati per MOVIMENTI classificati per giunzione (contatto ossoosso) COOFEMORALE (ANCA) FEMOROTIBIALE (GINOCCHIO)
DettagliDistorsione della caviglia
Distorsione della caviglia Sinonimi Trauma da inversione Lacerazione del legamento collaterale laterale Definizione Approssimativamente, ogni giorno 25000 persone si producono una distorsione di caviglia.
DettagliSCIENZE DI BASE ANATOMIA BIOMECCANICA DEL PIEDE
SCIENZE DI BASE ANATOMIA BIOMECCANICA DEL PIEDE Strutture statiche Ossa Astragalo Calcagno Scafoide Cuboide 3 cuneiformi 5 metatarsali 5 falangi 4 falangine 5 falangette Capsula Legamenti Vues os du pied
DettagliAnatomia veterinaria (Modulo del C.I. Semeiotica e patologia chirurgica veterinaria) Unità didattica 1.2
Anatomia veterinaria (Modulo del C.I. Semeiotica e patologia chirurgica veterinaria) Unità didattica 1.2 Su queste slide vige il copyright: sono state concesse da vari Autori per la sola proiezione e la
DettagliBIOMECCANICA DEL PIEDE
www.slidetube.it BIOMECCANICA DEL PIEDE BIOMECCANICA DEL PIEDE Troppo spesso il piede viene considerato una base semirigida la cui funzione principale è di fornire un sostegno stabile al corpo sovrastante.
Dettagli16/06/2014. CINTURA SCAPOLARE Elemento di raccordo tra lo scheletro assile e quello appendicolare superiore
Scheletro assile: cranio colonna vertebrale gabbia toracica (coste e sterno) CINTURA SCAPOLARE Elemento di raccordo tra lo scheletro assile e quello appendicolare superiore Scheletro appendicolare: arti
DettagliARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO
ARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO ARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO VISIONE GENERALE Il ginocchio è una articolazione sinoviale a cerniera o GINGLIMO ANGOLARE che consente solo movimenti di FLESSIONE e ESTENSIONE.
DettagliLO SCHELETRO DELL ARTO INFERIORE
ARTO INFERIORE PROF.SSA VERONICA ROMANO Indice 1 INTRODUZIONE -------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 3 2 LO SCHELETRO DELL ARTO INFERIORE
DettagliSeminario sui muscoli della gamba. Emiliano Bruni e Lorenzo Vagnoni () 11 maggio 2012
Seminario sui muscoli della gamba Emiliano Bruni (info@ebruni.it) e Lorenzo Vagnoni () 11 maggio 2012 Titolo: Seminario sui muscoli della gamba Autore: Emiliano Bruni (info@ebruni.it) e Lorenzo Vagnoni
DettagliARTICOLAZIONI SONO GIUNTI CHE, DANDO CONTINUITA ALLE STRUTTURE OSSEE, PERMETTONO LORO DI EFFETTUARE MOVIMENTI
ARTICOLAZIONI SONO GIUNTI CHE, DANDO CONTINUITA ALLE STRUTTURE OSSEE, PERMETTONO LORO DI EFFETTUARE MOVIMENTI IN MECCANICA E NECESSARIO PROGETTARE DEI GINTI DI TIPO OPPORTUNO, SECONDO IL MOVIMENTO CHE
DettagliTAVOLE ANATOMICHE APPARATO SCHELETRICO
TAVOLE ANATOMICHE APPARATO SCHELETRICO Seconda Edizione www.massimofranzin.it Apparato scheletrico (visione anteriore) Osso frontale Cavità orbitaria Osso nasale Osso mascellare Forame trasversario (C
Dettagli