ACQUE DI BALNEAZIONE NORMATIVA DI RIFERIMENTO: DPR 470/82 (ATTUAZIONE DI DIRETTIVA CEE 76/160) LEGGE N. 422 LEGGE N.

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2 ACQUE DI BALNEAZIONE NORMATIVA DI RIFERIMENTO: DPR 470/82 (ATTUAZIONE DI DIRETTIVA CEE 76/160) LEGGE N. 422 LEGGE N. 121

3 LA BALNEAZIONE ON LINE A partire dal 2001, i dati della balneazione vengono inseriti nel sito web dell ARPAM ( per permetterne una divulgazione in tempo reale. Il sito consente, non solo di visualizzare la posizione delle stazioni di prelievo lungo la costa e sui laghi, ma di conoscere e stampare, per ognuna di esse, le risultanze analitiche.

4 Fano,

5 La scelta dei PUNTI DI CAMPIONAMENTO è stata effettuata, come suggerito all All. 2 del D.P.R. n.470/82, collocando le stazioni ad una distanza massima di 2 Km, l una dall altra, e tenendo conto di alcuni criteri. Fano,

6 Quali: densità di popolazione balneare presenza di stabilimenti balneari consuetudini balneari della popolazione presenza di fonti di inquinamento

7 FREQUENZA DI CAMPIONAMENTO I controlli hanno frequenza almeno bimensile e vengono effettuati nel periodo compreso tra il 1 Aprile ed il 30 Settembre.

8 DATI RILEVATI IN SITU data e ora del prelievo temperatura dell aria e dell acqua direzione e intensità del vento

9 stato del mare trasparenza colorazione

10 Su ogni campione di acqua prelevato viene eseguita una serie di analisi chimiche e microbiologiche e viene espresso un giudizio di idoneità alla balneazione che scaturisce dalla conformità ai valori limite stabiliti nell Allegato 1 del D.P.R. n.470/82.

11 REQUISITI DI QUALITA DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE (allegato 1 al D.P.R. n. 470/82 e successive modifiche ed integrazioni) PARAMETRI UNITA DI MISURA VA LORI LIMITE DEROGHE DA A (*) COLIFORMI TOTALI ufc/100 ml 2000 COLIFORMI FECALI ufc/100 ml 100 STREPTOCOCCHI FECALI ufc/100 ml 100 SALMONELLE ufc/l 0 ENTEROVIRUS pfu/10l 0 PH unità di ph 6-9 COLORAZIONE N TRASPARENZA m 1 OLI MINERALI mg/l 0.5 SOSTANZE TENSIOATTIVE mg/l 0.5 FENOLI mg/l 0.05 OSSIGENO DISCIOLTO % saturazione (*) subordinatamente all attuazione da parte delle Regioni interessate di appositi programmi per il rilevamento di alghe aventi possibili implicazioni igienico-sanitarie (c.d. di sorveglianza algale ) Fano,

12 BANDIERA BLU

13 La Commissione della Foundation for Environmental Education (FEE) Italia procede annualmente all assegnazione della Bandiera Blu identificando, tra i Comuni rivieraschi quelli che rispondono a precisi requisiti stabiliti da una procedura denominata Procedura operativa assegnazione Bandiera Blu. La Bandiera Blu delle spiagge si assegna per: qualità delle acque qualità della costa servizi e misure di sicurezza, educazione ambientale.

14 Qualità delle acque Parametri microbiologici Valori limite DPR 470/82 Valori Guida Direttiva 76/160/CEE Valori Imperativi Direttiva 76/160/CEE Coliformi totali 2000/100 ml 500/100 ml 1000/100 ml Coliformi fecali 100/100 ml 100/100 ml 2000/100 ml Streptococchi fecali 100/100 ml 100/100 ml - Le norme FEE, in tema di qualità delle acque, prevedono che: il numero dei campionamenti in tutti i singoli punti di prelievo non deve essere inferiore a 11; i risultati delle analisi per ogni singolo punto di prelievo devono risultare: < 500/100 ml coliformi totali, <100/100 ml streptococchi fecali, per almeno n. 10 campionamenti.

15 La condizione di balneabilità o meno di un tratto di costa non ha, generalmente, alcuna correlazione con la comparsa di fenomeni quali: le maree colorate la presenza di mucillagini

16 Le maree colorate

17 Quando si parla di maree colorate si intende la comparsa nelle acque marine di veri e propri tappeti fluttuanti, di vario colore, originati da un abnorme sviluppo, non solo di macroalghe, ma anche di microalghe (fitoplancton).

18 Fioritura di Noctiluca scintillans

19 Immagine microscopica

20 Luglio 2003

21 Pesaro, Cladophora spp

22 Fioritura di Fibrocapsa japonica

23 Anno 2000 Gennaio Febbraio Skeletonema costatum ( cellule/l) Giugno Pseudonitzschia spp (Cesano 500) Ottobre e successivamente a Dicembre Chaetoceros spp Fano,

24 Anno 2001 Gennaio Febbraio Skeletonema costatum (da 1 a cellule/l) Aprile Chaetoceros spp ( cellule/l) Dicembre Chaetoceros spp ( cellule/l) Fano,

25 Anno 2002 Gennaio Febbraio Marzo -Aprile Skeletonema costatum (valore max cellule/l a Febbraio stazione Tavollo 500) Giugno Noctiluca scintillans Agosto Diatomee Settembre Fioritura plurispecifica di Novembre Dicembre Fioritura di Altro fitoplancton Fano,

26 Anno 2003 Gennaio Marzo Skeletonema costatum (valore massimo cellule/l) Luglio Cladophora spp ( cellule/l) Agosto Fibrocapsa japonica Fano,

27 Fibrocapsa japonica ha determinato la comparsa di aree marine con colorazione rosso-marrone, particolarmente intense nell area prospiciente il Comune di Fano, ad una distanza di circa 100 metri dalla riva. Lo sviluppo di questa microalga interessa tipicamente le zone prettamente costiere perché predilige elevate temperature. La distribuzione e l intensità della fioritura sono disomogenee e variabili nell arco della giornata (la maggior intensità si osserva nelle ore più calde).

28 Settembre Nelle stazioni antistanti le foci dei fiumi Tavollo e Foglia, ad una distanza tra 500 e 3000 m dalla costa, è stata segnalata la presenza di vaste aree con colorazione rossa dovute alla proliferazione di Dinoflagellate(Gonyaulax spinifera e Gonyaulax digitalis)

29 Anno 2004 Gennaio Marzo Skeletonema costatum Giugno Fibrocapsa japonica (Apparsa nelle acque antistanti la foce del fiume Foglia ad una distanza tra 150 m e 1 miglio dalla costa nonché alcune zone prossime alla battigia) Agosto (Apparsa nelle acque marine antistanti i Comuni di Fano e Marotta) Fano,

30 I fenomeni delle maree colorate o red tides sono associati al processo di EUTROFIZZAZIONE ossia all eccessivo arricchimento in sostanze nutritive (soprattutto sali di azoto e di fosforo), trasportate dai fiumi e dagli insediamenti costieri e derivate dagli scarichi urbani e dalle attività industriali ed agricole.

31 L eutrofizzazione è un fenomeno relativamente recente, comparso in forma acuta nell Adriatico Nord-occidentale nella seconda metà degli anni 60 e successivamente in molti altri mari del mondo. La condizione che accomuna questi casi è legata alla forte antropizzazione del territorio e al fatto che i bacini idrografici che attraversano queste aree scaricano le loro acque in mari semichiusi.

32 L eccessivo arricchimento in nutrienti dell ambiente marino altera l ecosistema acquatico la cui produttività non è più limitata dalla disponibilità dei sali nutritivi. Conseguenza diretta è la rapida crescita della componente autotrofa (alghe, piante acquatiche, fitoplancton).

33 FASI DEL CICLO DI EUTROFIZZAZIONE AUMENTA L APPORTO DI NUTRIENTI IN MARE SI SVILUPPANO LE FIORITURE MICROALGALI LE ALGHE MUOIONO E SI DEPOSITANO SUL FONDO LA DECOMPOSIZIONE DELLE ALGHE MORTE SOTTRAE OSSIGENO ALLE ACQUE DI FONDO GLI ORGANISMI BENTONICI MIGRANO O MUOIONO SI MODIFICA LA COMPOSIZIONE DELLE BIOCENOSI DI FONDO

34 La mucillagine

35 La comparsa di mucillagine nelle nostre acque marine è un fenomeno conosciuto da secoli; le testimonianze più antiche risalgono al In epoca recente il fenomeno è comparso in forma invasiva nel 1988, 89, 91, 97, 00, 02. E un fenomeno molto diffuso in ambiente marino, non limitato ai soli mari italiani ed al Mediterraneo.

36 Ancona,

37

38 Da un punto di vista chimico, la mucillagine è un insieme di polisaccaridi (zuccheri complessi) che si rigonfiano a contatto con l acqua e che si riuniscono formando aggregati di forma e grandezza diverse. Tale materiale è un prodotto extracellulare di alcune microalghe, presenti normalmente in ambiente marino. I meccanismi che inducono l escrezione di tale materiale da parte delle microalghe e le dinamiche di aggregazione sono tutt ora oggetto di ricerca.

39 La comparsa di masse mucillaginose in superficie è sicuramente la manifestazione di un processo in atto già da diversi mesi. Nei primi mesi dell anno, il fenomeno si manifesta nelle acque di fondo sotto forma di fiocchi bianchi (0.1-3 cm) denominati neve marina ; nei mesi estivi, compare poi una fase a filamenti che tendono a distribuirsi più superficialmente lungo la colonna d acqua.

40 Generalmente il processo di aggregazione si arresta a questo stadio, ma può anche evolvere ulteriormente con fasi a reticoli, a nuvole fino ad affioramenti nelle acque superficiali nei mesi più caldi. La fase conclusiva che interessa gli aggregati mucillaginosi è quella di sedimentazione e di ricaduta verso il fondo dove inizia un processo di degradazione ad opera di batteri con consumo di ossigeno.

41 Le mucillagini, pertanto, non risultano dannose per la salute dell uomo tuttavia lo sono per gli organismi bentonici causandone la morte per soffocamento dovuto al blocco della funzionalità delle branchie; la loro presenza può creare, inoltre, problemi nel settore della pesca intasando le reti dei pescatori.

42 Le cause generanti il fenomeno vanno ricercate nell insieme di più fattori; molti di questi sono strettamente legati ai cambiamenti climatici in atto che, come è noto, stanno favorendo l innalzamento delle temperature delle acque dei mari e negli oceani.

43 Che cosa fa la ricerca? Il fenomeno è studiato con programmi di controllo e di ricerca a valenza regionale e nazionale. Lo stesso Ministero dell Ambiente ha finanziato un progetto quadriennale (operativo dal 1999) sulla comprensione dei meccanismi di formazione delle mucillagini nell Adriatico e nel Tirreno con coordinamento di I.C.R.A.M.

44 La stessa ARPAM partecipa a REQUISITE insieme alla Croazia e alle Regioni Emilia Romagna, Marche, Abruzzo con le rispettive Agenzie Regionali per l Ambiente. Si tratta di un progetto che prevede la realizzazione di una rete in grado di raccogliere ed integrare le informazioni riguardanti i fenomeni di eutrofizzazione e delle mucillagini delle acque marine dell Adriatico centro settentrionale.

45 Le alghe tossiche

46 Una piccola parte delle migliaia di specie fitoplanctoniche presenti negli ambienti marini, ha la capacità di produrre tossine che possono entrare nel ciclo alimentare degli organismi marini attraverso: i molluschi filtratori i pesci (planctofagi) o i crostacei fino a raggiungere l uomo.

47 Gli eventuali danni arrecati all uomo sono dovuti all'ingestione di organismi contaminati; ciò provoca una varietà di sintomi dipendenti dalla natura delle tossine presenti e dalla quantità di alimento ingerito.

48 L impatto del fenomeno presenta un duplice aspetto: sanitario da una parte ed economico dall altro.

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