ha pronunciato la presente

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1 N /2014REG.PROV.COLL. N /2013 REG.RIC. N /2013 REG.RIC. R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3217 del 2013, proposto da: Domus Aurea Nuova Salus S.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Giuseppe Miccolis e Bruno Sassani, con domicilio eletto presso Giuseppe Miccolis in Roma, via XX Settembre n. 3; contro - Metropolis - Consorzio Cooperative Sociali a r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Giuseppe Polignano, con domicilio eletto presso Simone Frabotta in Roma, via della Giuliana n. 73, appellante incidentale; - Regione Puglia, in persona del Presidente p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Lucrezia Girone, con domicilio eletto presso l Ufficio della Regione Puglia in Roma, via Barberini n. 36; nei confronti di Comune di Mola di Bari e Comune di Molfetta, non costituiti in giudizio;

2 sul ricorso numero di registro generale 3538 del 2013, proposto dalla: Regione Puglia, in persona del Presidente p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Lucrezia Girone, con domicilio eletto presso l Ufficio della Regione Puglia in Roma, via Barberini n. 36; contro Metropolis - Consorzio Cooperative Sociali a r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Giuseppe Polignano, con domicilio eletto presso Simone Frabotta in Roma, via della Giuliana n. 73, appellante incidentale; nei confronti di - Domus Aurea Nuova Salus S.r.l.; - Comune di Mola di Bari e Comune di Molfetta, non costituiti in giudizio; per la riforma della sentenza del T.A.R. per la Puglia, Sede di Bari, Sezione II, n. 185 del 7 febbraio 2013, resa tra le parti, concernente la realizzazione di un Centro residenziale terapeutico per minori. Visti i ricorsi in appello e i relativi allegati; Visti gli atti di costituzione in giudizio, con appello incidentale, di Metropolis - Consorzio Coop. Sociali a r.l. e della Regione Puglia; Viste le memorie difensive; Viste le ordinanze cautelari di questa Sezione n e n del 31 maggio 2013;

3 Viste le ordinanze n e n del 25 luglio 2013 con le quali questa Sezione ha respinto la domanda di revocazione delle suddette ordinanze cautelari; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nell'udienza pubblica del giorno 14 novembre 2013 il Cons. Dante D'Alessio e uditi per le parti gli avvocati Sassani, Polignano e Grimaldi, su delega di Girone; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue. FATTO e DIRITTO 1.- La società Metropolis - Consorzio di Cooperative Sociali a r.l., di seguito Metropolis, aveva impugnato davanti al T.A.R. per la Puglia la determinazione dirigenziale, n. 257 del 13 settembre 2012, con la quale il Servizio Accreditamento e Programmazione Sanitaria della Area Politiche della Salute della Regione Puglia aveva rilasciato alla Domus Aurea Nuova Salus, di seguito Domus Aurea, parere positivo di compatibilità per la realizzazione di un Centro Residenziale Terapeutico per Minori (CRTM) nel Comune di Mola di Bari, nonché l autorizzazione edilizia rilasciata dal Comune di Mola di Bari sulla scorta del suddetto parere di compatibilità. 2.- Il T.A.R. per la Puglia, Sede di Bari, con sentenza della Sezione II, n. 185 del 7 febbraio 2013, ha accolto il ricorso, disponendo l annullamento della determinazione della Regione Puglia n. 257 del 13 settembre 2012 e gli atti conseguenti. 3.- Con due distinti ricorsi la Regione Puglia e la società Domus Aurea hanno appellato l indicata sentenza, ritenendola erronea sotto diversi profili. Agli appelli si oppone la società Metropolis che ne ha chiesto il rigetto proponendo anche appello incidentale.

4 4.- Deve essere preliminarmente disposta la riunione dei due ricorsi che sono stati proposti avverso la stessa sentenza, ai sensi dell articolo 96, comma 1 del c.p.a. 5.- La controversia riguarda il rilascio, da parte della Regione Puglia, ai sensi dell art. 7 della legge regionale n. 8 del 2004, del parere di compatibilità, di cui all'articolo 8-ter del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502, in favore della società Domus Aurea che aveva presentato al Comune di Mola di Bari una istanza di autorizzazione alla realizzazione di un centro residenziale terapeutico per minori (CRTM). 6.- Nella fattispecie la Regione, per l esame delle domande presentate dai soggetti interessati ai diversi Comuni, ha ritenuto di dover privilegiare il criterio cronologico e, in base a tale criterio, ha ritenuto di dover rilasciare il suo parere favorevole sulla richiesta che era stata presentata dalla Domus Aurea. 7.- Il T.A.R. per la Puglia, Sede di Bari, con l appellata sentenza della Sezione II, n. 185 del 7 febbraio 2013, dopo aver ritenuto non coerente la scelta del criterio cronologico (e non pertinente il richiamo in proposito operato dalla Regione alla sentenza del Consiglio di Stato, Sez. V, n del 6 ottobre 2010), ha affermato che, comunque, anche in applicazione del criterio cronologico, non poteva ritenersi corretta la preferenza data al progetto di Domus Aurea. Infatti, la domanda presentata dalla stessa al Comune di Mola di Bari il 20 dicembre 2005 (poi modificata il 14 febbraio 2006 e ulteriormente rettificata il 18 aprile 2006), doveva ritenersi sostituita dalla nuova domanda presentata, con nota del 1 marzo 2010 (pervenuta al Comune di Mola di Bari il 9 marzo 2010), dopo l approvazione del Regolamento regionale n. 9 del 10 febbraio 2010 che aveva dettato i requisiti strutturali tecnici e organizzativi, che dovevano essere posseduti per la realizzazione delle strutture in questione. E tale nuova

5 domanda, nella quale veniva rettificato il numero dei posti letto della struttura in parola (portati da 14 a 10), con la riserva di apportare le (conseguenti) modifiche al progetto, risultava successiva alla domanda presentata dalla controinteressata Metropolis, il 16 febbraio 2010, per la realizzazione di una struttura nel Comune di Molfetta. 8.- Con il primo motivo del suo appello Domus Aurea ha sostenuto l illogicità della decisione del T.A.R. perché Metropolis ha localizzato la struttura per la quale ha fatto domanda nel Comune di Molfetta che non rientra nell area Metropolitana di Bari, non avendovi mai fatto adesione, con la conseguenza che Metropolis doveva essere esclusa dal procedimento per la mancata rispondenza della sua istanza al criterio della territorialità espresso dalla ASL di Bari con nota del 28 gennaio La censura non è fondata. Come giustamente ha osservato il T.A.R., l ASL di Bari, nel richiamare con la suddetta nota del 28 gennaio 2011 l area metropolitana di competenza, intendeva chiaramente far riferimento all'intero ambito anche extraurbano di pertinenza della stessa ASL, che comprende anche il Comune di Molfetta La Regione Puglia (con il primo motivo di appello) e Domus Aurea (con il secondo motivo di appello) hanno poi contestato le conclusioni raggiunte dal T.A.R. sulla correttezza del procedimento che era stato seguito dalla Regione nell esprimere il parere di compatibilità sulle domande, presentate ai Comuni, per l autorizzazione alla realizzazione di Centri Residenziali Terapeutici per Minori (CRTM) Al riguardo, in primo luogo, la Sezione ritiene che non sia censurabile la sentenza del T.A.R. nella parte in cui ha affermato che il puro criterio cronologico nell esame delle domande, seguito dalla Regione nel caso in esame, pur essendo improntato a criteri di trasparenza, poteva non essere il più

6 idoneo, considerata la natura del parere di compatibilità attraverso il quale la Regione deve valutare la coerenza delle richieste presentate dagli interessati ai Comuni, per la realizzazione di centri residenziali terapeutici, con le esigenze poste dalla programmazione sanitaria, in funzione del fabbisogno e dalla localizzazione territoriale delle strutture. Infatti, come giustamente ha ricordato il T.A.R. per la Puglia, «l'articolo 8-ter, quinto comma, del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502 impone alle regioni di determinare le modalità e i termini per la richiesta e l'eventuale rilascio della autorizzazione alla realizzazione di strutture e della autorizzazione all'esercizio di attività sanitaria e sociosanitaria» e «gli ambiti territoriali in cui si riscontrano carenze di strutture o di capacità produttiva, definendo idonee procedure per selezionare i nuovi soggetti eventualmente interessati». Inoltre, secondo il T.A.R., dal regolamento regionale n. 9 del 10 febbraio 2010, riguardante i Requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi per l autorizzazione e l accreditamento delle strutture residenziali e semiresidenziali terapeutiche per minori «potevano sicuramente desumersi indirizzi per la valutazione delle domande» In ogni caso, nella fattispecie, come pure ha affermato il T.A.R. per la Puglia, il criterio cronologico, fondato sulla data di presentazione delle domande ai Comuni, non è stato utilizzato correttamente. Come ha, infatti, ritenuto il T.A.R., l'ordine cronologico poteva essere applicato correttamente facendo riferimento alle domande successive al regolamento regionale n. 9 del 10 febbraio 2010, perché solo dopo l approvazione di tale regolamento era possibile valutare eventuali istanze attestanti il possesso dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi richiesti per poter svolgere l attività assistenziale terapeutica per minori.

7 Inoltre, la stessa Regione aveva comunicato in precedenza agli interessati di non poter procedere all esame delle domande già presentate in assenza del regolamento attuativo e della determinazione regionale sul fabbisogno per la specifica tipologia delle strutture in questione, poi intervenuta, come emerge dallo stesso provvedimento impugnato, solo con nota della ASL di Bari dell 8 ottobre 2010 (che ha stimato in una sola struttura residenziale il fabbisogno provinciale 2010) Alla mancanza di tali elementi, del resto, aveva fatto espressamente riferimento la nota regionale indirizzata a Domus Aurea il 27 novembre 2007 (richiamata nei suoi motivi da Metropolis) Erroneamente quindi, come affermato dal T.A.R., la Regione ha ritenuto di poter considerare, in applicazione del criterio cronologico, anche le domande presentate dagli interessati prima dell emanazione del regolamento regionale n. 9 del 2010, trattando di domande che pur avendo lo stesso oggetto, non risultavano adeguate ai parametri stabiliti dal successivo regolamento regionale Mentre, escludendo le domande presentate prima dell emanazione del suddetto regolamento regionale, la domanda presentata da Metropolis al Comune di Molfetta il 16 febbraio 2010 risultava precedente a quella presentata dalla Domus Aurea, acquisita al protocollo del Comune di Mola in data 1 marzo Né la domanda presentata da Domus Aurea, dopo l approvazione del regolamento regionale, può essere considerata alla stregua di una semplice integrazione documentale delle precedenti istanze presentate nel 2005 e nel In conclusione, per gli esposti motivi, gli appelli devono essere respinti e l appellata sentenza del T.A.R. per la Puglia, Sede di Bari, Sezione II, n. 185 del 7 febbraio 2013, deve essere integralmente confermata.

8 Sono fatti salvi gli ulteriori provvedimenti dell Amministrazione Le spese e competenze del grado di appello possono essere compensate fra le parti. P.Q.M. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza) definitivamente pronunciando sugli appelli riuniti, come in epigrafe proposti, li respinge. Dispone la compensazione fra le parti delle spese e competenze del grado di appello. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 14 novembre 2013 con l'intervento dei magistrati: Gianpiero Paolo Cirillo, Presidente Salvatore Cacace, Consigliere Bruno Rosario Polito, Consigliere Dante D'Alessio, Consigliere, Estensore Lydia Ada Orsola Spiezia, Consigliere L'ESTENSORE IL PRESIDENTE DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 04/02/2014 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)