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Anna Simoni
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1 SMART SWAP BUILDING_TV Tecnologie e Progetti per Costruire il Costruito IL SISTEMA A SECCO PER UNA PROGETTAZIONE COORDINATA: PECULIARITÀ E PRESTAZIONI PER RIQUALIFICARE L ESISTENTE Arch. Marco De Pieri Specialista Assistenza Tecnica Fassa S.r.l. Centro Congressi Relais Monaco 16 Giugno Treviso

2 La nostra esperienza è la tua garanzia Una tradizione antica iniziata nel 1710 e in costante evoluzione. La prima azienda ad aver introdotto in Italia gli intonaci premiscelati a base di calce e cemento e ad aver sviluppato la tecnologia Silo, il sistema che ha rivoluzionato il lavoro nel cantiere. Oggi un marchio leader nel settore, punto di riferimento per tutti gli operatori dell edilizia.

3 Stabilimento di Calliano Presenti nel mercato con il Sistema a Secco

4 Il Sistema Integrato Sinergia intelligente Il Sistema Integrato Fassa Bortolo convoglia le risorse verso un unico obiettivo, grazie alla completezza dei suoi sistemi e all elevato livello organizzativo e professionale. Attraverso un unico interlocutore soddisfa ogni esigenza del cliente, garantendo un servizio globale di fornitura, supporto, formazione ed assistenza. Sistema Integrato Fassa Bortolo 15 sistemi coerentemente integrati tra loro

5 Un Sistema Integrato di soluzioni e servizi Il valore del Sistema Integrato: una gamma completa di soluzioni, una gamma integrata di servizi. Un sistema volto al raggiungimento di un solo obiettivo: migliorare la qualità dell abitare.

6 Parte 1_ Isolamento Acustico

delle varie categorie di edifici, il DPCM 05/12/1997

7 1.1_D.P.C.M 5/12/1997 Per la verifica dei requisiti acustici delle varie categorie di edifici, il DPCM 05/12/ Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore indica i valori da rispettare in opera.

8 Quando si parla di isolamento acustico, di solito ci si riferisce a R w (laboratorio), dimenticandosi che la realtà può essere MOLTO diversa. Infatti nel passaggio da R w a R w si possono avere perdite di 7-10 db. Un produttore qualifica campioni di propri sistemi costruttivi mediante prove eseguite presso laboratori autorizzati, i cui risultati saranno la base sulla quale il progettista acustico potrà scegliere le soluzioni più idonee.

9 Confronto tra sistema tradizionale e a secco

10 Soluzioni a controsoffitto Riduzione del potere fonoisolante tra locali Riduzione rumore da calpestio tra locali R w = 47 db L nw = 88 db R w = 56 db L nw = 66 db R w = 62 db L nw = 49 db

11 1.2_Caso di riqualificazione 1 caso di riqualificazione acustica: Edificio residenziale Treviso

12 Edificio residenziale Treviso Anno 2012 Riqualificazione acustica

13 Problemi riscontrati: Ambienti abitati Spazi limitati Tempi ristretti Pulizia Costi Unità abitativa oggetto dell intervento Iter dell intervento: 1. Raccolta dati dell edificio 2. Misure acustiche in opera 3. Analisi dei risultati 4. Progettazione dell intervento 5. Esecuzione dei lavori 6. Misure acustiche in opera 7. Verifica dei risultati

14 Raccolta dati edificio

15 Misure acustiche in opera pre-intervento

16 Progettazione ed esecuzione intervento Staffa registrabile Silens (antivibrante) (Profilo metallico 48/15)

19 Prima Dopo L ingombro totale è stato limitato a mm sia per le contropareti, sia per il controsoffitto

20 DOPO PRIMA Misure acustiche in opera post-intervento

21 Conclusioni RIEPILOGO 1. L intervento con sistema a secco ha richiesto pochi giorni di lavoro 2. Volume della stanza diminuito in maniera estremamente ridotta 3. Scarso utilizzo di acqua 4. Pulizia del cantiere 5. Risultati ottenuti di isolamento acustico di grande rilievo prestazionale

22 2 Nuova costruzione acustica - antincendio: Edificio alberghiero Garda

23 Edificio Alberghiero Garda Anno 2015 Nuova Costruzione soluzioni per acustica - antincendio

24 Rispettare le prescrizioni acustiche e antincendio Resistenza al fuoco EI 60 Isolamento acustico R w = 50 db (D.P.C.M.)

60 mm Resistenza al fuoco EI 60 Isolamento Acustico Rw = 63 db Isolmento

25 Esempio di Parete divisoria tra camere o camere / corridoi - Doppia orditura sp. 75 mm - N 5 lastre STD - Lana di roccia sp. 60 mm Resistenza al fuoco EI 60 Isolamento Acustico Rw = 63 db Isolmento termico U= 0,255 W/m²K Il problema Se devo forare la parete per inserire impianti??? Il rapporto di prova non lo prevede.

26 . E quindi.. Per realizzare una parete divisoria EI 60 si partirà da una controparete a membrana Controparete a membrana EI 60 - Orditura sp. 50 mm - Doppia lastra FOCUS BA 15 - Lato montanti esposto al fuoco EN LAPI 134/C/13-200FR

27 LA SOLUZIONE. Parete EI 60 - Doppia Orditura sp. 50 mm - Doppia lastra FOCUS BA 15 centrali - Doppia lastra STD ambo i lati EN Resistenza al fuoco EI 60 Isolamento Acustico Rw = 63 db Isolmento termico U= 0,289 W/m²K LAPI 134/C/13-200FR IG Hotel Bisesti Divisorio tra camere

28 LA SOLUZIONE. Hotel Bisesti Divisorio tra camere

29 LA SOLUZIONE. Hotel Bisesti Divisorio tra camere e corridoio

30 LA SOLUZIONE. Hotel Bisesti Divisorio tra camere

31 Hotel Bisesti:

32 Hotel Bisesti:

33 Misure acustiche in opera post intervento camera / camera PRESCRIZIONI DA CAPITOLATO Resistenza al fuoco EI 60 Isolamento acustico R w = 50 db (D.P.C.M.) PRESTAZIONI OTTENUTE Resistenza al fuoco EI 60 Isolamento acustico R w = 62 db (prova in opera)

34 Misure acustiche in opera post intervento camera / camera

35 Conclusioni RIEPILOGO 1. Risultati ottenuti di isolamento acustico di grande rilievo prestazionale superiori a quanto previsto dal D.P.C.M 5/12/97 2. Possibilità di inserire impianti all interno delle pareti senza compromettere le prestazioni antincendio 3. Intervento veloce concluso nei tempi previsti

36 Parte 2_ Protezione Passiva dal Fuoco

37 2.2_Caso di riqualificazione Caso di riqualificazione antincendio: Ospedale San Vito al Tagliamento

38 Reparto Ospedaliero San Vito al tagliamento Anno 2015/16 in corso di opera Nuova Costruzione soluzioni per antincendio

39 La problematica in cantiere. SOLAIO REI 120 CAVEDIO EI 120 PILASTRI R 120

40 Ospedale San Vito al tagliamento locali corridoi aree comuni

41 Ospedale San Vito al tagliamento cavedi tecnici e pareti divisorie

42 2.1_Prove di laboratorio Come si fa in laboratorio a riprodurre l andamento di un incendio? Si fanno delle semplificazioni! forno campione

43 Temperatura (gradi) Curve d'incendio in laboratorio Curva standard EN (ISO 834) Tempo (minuti) Latente Esterno ISO 834 Idrocarburi Idrocarburi modificata (HCM) UNI 11076

44 2.2_ Testare le soluzioni viste in precedenza. DM 16/02/2007

45 Protezione elementi di acciaio EN

46 Campioni da provare

47 Campioni da proteggere

48 Campioni protetti

50 Riepilogo risultati

51 Resistenza al fuoco Protezione acciaio

52 Controsoffitto a membrana - Orizzontale - Veletta verticale - Inclinato - Botole d Ispezione EN DM 16/02/2007

53 EI 120

59 Riepilogo Risultati

60 Cavedio Tecnico - Esposizione al fuoco lato montanti - Botole d ispezione EN DM 16/02/2007

64 Sistema Integrato Fassa Bortolo Un problema Un approccio Una soluzione Una scelta consapevole Un materiale dedicato Arch. Marco De Pieri Grazie per l attenzione!

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