REGOLAMENTO COSMETICO E PROFUMI Dr. Giulio Pirotta neogiul@tin.it
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1 REGOLAMENTO COSMETICO E PROFUMI Dr. Giulio Pirotta neogiul@tin.it
2 LEGISLAZIONI DI RIFERIMENTO Regolamento 1223/2009/CE Cosmetici Regolamento 1907/2006/CE REACH Regolamento 1272/2008/CE CLP Regolamento 648/2004/CE Detergenti General Product Safety Directive 2001/95/EC + IFRA
3 CONSIDERATO CHE (49) Il CSSC ha stabilito che un certo numero di sostanze può provocare reazioni allergiche, per cui è necessario limitarne l uso e/o assoggettarle a talune condizioni. Al fine di garantire che i consumatori siano adeguatamente informati, la presenza di tali sostanze dovrebbe essere indicata nell elenco degli ingredienti ed è opportuno richiamare l attenzione dei consumatori sulla presenza di tali ingredienti. Tale informazione dovrebbe migliorare la diagnosi delle allergie da contatto per i consumatori e dovrebbe consentire loro di evitare l utilizzo di prodotti cosmetici che non tollerano. Per le sostanze che possono provocare reazioni allergiche ad una parte consistente della popolazione è opportuno considerare altre misure restrittive, come un divieto o una limitazione della concentrazione.
4 ANNEX I DOCUMENTAZIONE PRODOTTO PARTE A Informazioni sulla sicurezza del prodotto cosmetico 1. Composizione quantitativa e qualitativa dei prodotti cosmetici La composizione qualitativa e quantitativa del prodotto cosmetico, inclusa l identità chimica delle sostanze (incl. denominazione chimica, INCI, CAS, EINECS/ELINCS, ove possibile) e la loro funzione prevista. Per i composti odoranti e aromatici, nome e numero di codice del composto nonché identità del fornitore
5 DECISIONE DELLA COMMISSIONE Laddove si formuli un composto di fragranze (o aromi) comprendente una miscela di ingredienti di fragranze (o aromi) e di componenti funzionali con proprietà olfattive, di miglioramento dell odore, di protezione dall odore o di miscelazione, e si aggiunga intenzionalmente tale composto a un prodotto cosmetico per conferire un profumo (o un aroma) o per coprire un cattivo odore, la sua identificazione consiste nell includere il nome e il numero di codice nonché l identità del fornitore. Le informazioni qualitative e quantitative sulle sostanze regolamentate nel composto di fragranze (o aromi) e le informazioni pertinenti per una valutazione della sicurezza devono essere fornite alla persona responsabile e al valutatore della sicurezza ed essere incluse nella relazione sulla sicurezza.
6 ART 19 - ETICHETTATURA G) l elenco degli ingredienti. Tali informazioni possono figurare unicamente sull imballaggio. L elenco viene preceduto dal termine «ingredients». I composti odoranti e aromatizzanti e le loro materie prime sono indicati con il termine «parfum» o «aroma». Inoltre, la presenza di sostanze la cui indicazione è prescritta ai sensi della colonna «Altre» dell allegato III figura nell elenco degli ingredienti oltre ai termini parfum e aroma.
7 TRACCE - IMPUREZZE Alcune sostanze aromatiche sono elencate in annex II vietate Sono tollerate le tracce derivanti da estrazione naturale sempre che siano a livelli di sicurezza e tecnicamente inevitabili
8 ANNEX III Elencati ingredienti da etichettare Limiti impiego Condizioni di impiego Per gli allergeni in generale presenza indicata nella lista degli ingredienti di cui all articolo 19, se concentrazione supera i valori: 0,001 % nei prodotti da non sciacquare, 0,01 % nei prodotti da sciacquare Non occorre inserire alcuna raccomandazione
9 La presenza nel cosmetico delle sostanze in concentrazioni superiori a quelle segnalate, devono essere indicate in etichetta indipendentemente dalla funzione e dall origine. (ad es.: addizionata come tale o come componente di estratti vegetali, oli essenziali,fragranze, aromi, ecc.)
10 COME INDICARE IN ETICHETTA Se nel cosmetico finito concentrazione > 1% elencata nella posizione corrispondente alla percentuale Concentrazione < 1% indicata in ordine sparso dopo ingredienti in concentrazione > 1%. Alcuni indicano tutti gli allergeni in fondo in quanto non considerati ingredienti, ma informazione al consumatore
11 COME SAPERE SE ETICHETTARE INFORMAZIONI DAL PRODUTTORE COSMETICS EUROPE Exchange of information between fragrance suppliers and Cosmetic Manufacturers, 2011
12 DICHIARAZIONE FORNITORE Generalità del cliente Nome e indirizzo del fornitore Identità della miscela profumante con il suo nome (se esiste) e numero di codice Categoria del prodotto, modalità d impiego e concentrazione di utilizzo per il quale la miscela profumante èstata valutata Valutazione della sicurezza della miscela profumante per l uso a cui è destinato
13 SEGUE Certificato di conformità agli standard IFRA attualmente in corso Dichiarazione di conformità degli ingredienti della fragranza alla legislazione chimica EU Informazioni accurate sulla presenza e concentrazione di sostanze regolamentate negli allegati del Regolamento cosmetico Ulteriori informazioni, se necessarie Data Nome, qualifica e firma del valutatore della sicurezza
14 ELEMENTI DA CONSIDERARE Rispetto proprietà intellettuali fornitore. Non è obbligo elenco completo ingredienti. Valutazione della sicurezza della miscela profumante nel prodotto cosmetico finito, persona responsabile Scelta oculata ingredienti e concentrazione per evitare rischi di pericolosità. Valutazione sicurezza -- livello di purezza degli ingredienti. Possibili informazioni sul potenziale rischio per la salute umana della miscela profumante non diluita (lavoratori)
15 SICUREZZA D USO Valutatore sicurezza miscela profumante stesse qualifica valutatore cosmetico finito, con un diploma di laurea in: medicina, scienze biologiche, farmacia, chimica e tecnologie farmaceutiche, chimica o chimica industriale o discipline simili e dovrebbe avere un adeguata esperienza in questo campo. Azienda fornitrice fragranze selezionare una persona con un appropriata esperienza.
16 IFRA - RIFM International Fragrance Association Fondata nel 1973 a Ginevra rappresenta le case di creazione di profumi e le aziende di produzione degli ingredienti utilizzati. IFRA è la risposta alla scelta delle industrie del settore di autoregolamentarsi attraverso Code of Practice e Standards. Research Institute for Fragrance Materials (non profit corporation fondata nel 1966) collaborazione con IFRA effettua ricerca e sviluppo, valutazioni scientifiche legate alla salute, alla sicurezza e all impatto ambientale delle fragranze e degli ingredienti contenuti.
17 CODE OF PRACTICE Code of Practice On the basis of safety evaluations by RIFM/REXPAN IFRA sets Standards restricting or prohibiting the use fragrance ingredients CoP is binding for IFRA members worldwide and applies to all kinds of fragrance use Available online IFRA web site
18 CATEGORIE IFRA
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21 PROGETTO REG. ANNEX III
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23 COMPLESSITA VALUTAZIONE
24 ALLERGIE
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