La stechiometria di una reazione chimica relaziona le masse di reagenti e prodotti tenendo conto della legge di conservazione della massa.
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- Salvatore Fedele
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1 La stechiometria di una reazione chimica relaziona le masse di reagenti e prodotti tenendo conto della legge di conservazione della massa. ChimicaGenerale_lezione17 1
2 L'Equilibrio Chimico Nella chimica e nella fisica si ha una situazione di equilibrio se le varie parti che compongono il sistema interagiscono tra di loro in maniera che le proprietà chimiche o fisiche non cambino durante il tempo di osservazione. L equilibrio chimico, si dice dinamico, quando reazioni opposte procedono alla stessa velocità: la velocità di formazione dei prodotti è uguale alla velocità della trasformazione opposta. ChimicaGenerale_lezione17 2
3 In un equilibrio dinamico le concentrazioni dei reagenti e dei prodotti non variano nel tempo (questo non significa che sono uguali!) ChimicaGenerale_lezione17 3
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6 Le concentrazioni finali di reagenti H 2 e I 2 e prodotti HI dipendono dalle concentrazioni iniziali di H 2 e I 2 : conducendo la reazioni a concentrazioni iniziali diverse si arriverà a concentrazioni di equilibrio diverse, ma,auna data temperatura, il rapporto [HI] 2 /[H 2 ][I 2 ] resta costante ChimicaGenerale_lezione17 6
7 Tabella ICE Equazione H 2 (g) + I 2 (g) 2HI(g) I= conc iniziale (M) C= variaz conc E= conc a equil (M) ChimicaGenerale_lezione17 7
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9 Legge di azione di massa Anche se per una certa reazione chimica all'equilibrio sono possibili molte composizioni diverse, esiste una equazione, detta legge di azione di massa, che è sempre verificata quando il sistema è all'equilibrio. ChimicaGenerale_lezione17 9
10 Se consideriamo una generica reazione chimica in cui a moli del prodotto A e b moli del prodotto B si trasformano in c moli del prodotto C e d moli del prodotto D Quindi possiamo definire il quoziente di reazione Q, come rapporto tra il prodotto delle concentrazioni dei prodotti (ognuna elevata al suo coefficiente stechiometrico) ed il prodotto tra dei reagenti (ognuna elevata al suo coefficiente stechiometrico). ChimicaGenerale_lezione17 10
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12 La legge di azione di massa dice che, se la reazione è all'equilibrio, si osserva che il quoziente di reazione è sempre lo stesso, indipendentemente dalle concentrazioni dei prodotti e dei reagenti (quindi Q = K). ChimicaGenerale_lezione17 12
13 Costante di equilibrio Questa costante è detta costante di equilibrio, e indicata con il simbolo K c (l'indice c indica che stiamo usando le concentrazioni per descrivere la composizione del sistema all'equilibrio). ChimicaGenerale_lezione17 13
14 Espressione della costante di equilibrio Le concentrazioni sono quelle all'equilibrio Le concentrazioni dei prodotti sono al numeratore e quelle dei reagenti al denominatore Ogni concentrazione è elevata ad una potenza pari al coeff stechiometrico dell'equazione chimica bilanciata K dipende dalla reazione considerata e dalla temperatura K è adimensionale ChimicaGenerale_lezione17 14
15 K K molto grande: La reazione procede quasi completamente (equilibrio molto spostato a destra = le concentrazioni dei prodotti sono molto maggiori di quelle dei reagenti). K ~ 1: Le concentrazioni dei prodotti e dei reagenti all equilibrio sono praticamente uguali. K molto piccolo: Bassa concentrazione dei prodotti (equilibrio molto spostato a sinistra = le concentrazioni dei reagenti sono molto maggiori di quelle dei prodotti). ChimicaGenerale_lezione17 15
16 Valori di K per alcune reazioni ChimicaGenerale_lezione17 16
17 Espressione di K in reazioni Con dei solidi: la concentrazione dei solidi non viene espressa S(s)+O 2 (g) SO 2 (g) K= [SO 2 ]/[O 2 ] In soluzione acquosa: la concentrazione molare dell'acqua solvente non è espressa NH 3 (aq)+ H 2 O(l) NH 4 + (aq) + OH - K= [NH + 4 ] [OH- ]/[NH 3 ] Con gas: invece delle conc. si possono usare le pressioni parziali perchè P=(n/V)RT H 2 (g)+i 2 (g 2HI(g) K= P HI 2 /P H2 P I2 ChimicaGenerale_lezione17 17
18 Relazione tra Kc e Kp Per la reazione N 2 (g)+3h 2 (g) 2NH 3 K= P 2 NH3 /P N2 P 3 = 5.8 H2 x105 a 25 C con le pressioni espresse in atm Se sostituiamo P=[C]RT in questo caso Kp= ([NH 3 ]RT) 2 /([N 2 ]RT)([H 2 ]RT) 3 = = Kc/(RT) 2 Ovvero Kc= Kp(RT) 2 ChimicaGenerale_lezione17 18
19 In generale Kp=Kc(RT) n dove n = moli tot prodotti gassosi - moli tot reagenti gassosi Nel caso precedente Kp=Kc(RT) -2 Poiché n=2-4=-2 ChimicaGenerale_lezione17 19
20 Il Principio di Le Chatelier Cosa succede se abbiamo una reazione all'equilibrio, ed aggiungiamo un reagente? Una risposta ci viene dal principio di Le Chatelier secondo il quale ogni sistema in equilibrio, tende a reagire ad una modifica impostagli dall'esterno minimizzandone gli effetti. Il sistema in equilibrio tende ad opporsi all'aumento di concentrazione di un reagente, e quindi i reagenti si trasformano in prodotti: l'equilibrio si sposta verso i prodotti! ChimicaGenerale_lezione17 20
21 Analogamente, se aggiungiamo un prodotto, l'equilibrio si sposta verso i reagenti. Se invece il prodotto è rimosso, l'equilibrio si sposta verso i prodotti. Questo ci fornisce un metodo per portare a completamento le reazioni di equilibrio: se è possibile allontanare uno dei prodotti man mano che si forma (per distillazione, precipitazione, e così via) allora la reazione si sposterà sempre di più verso i prodotti, fino al (quasi) totale completamento. ChimicaGenerale_lezione17 21
22 Aggiunta di un reagente o un prodotto all'equilibrio ChimicaGenerale_lezione17 22
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25 Principio di Le Chatelier e influenza della pressione sull'equilibrio La pressione è importante se la reazione porta a variazioni di volume della miscela: (a) se la reazione è in fase gassosa (b) se si ha variazione del numero totale di moli dei reagenti e di quello dei prodotti. ChimicaGenerale_lezione17 25
26 A queste condizioni, il principio di Le Chatelier ci permette di prevedere che se la reazione comporta una diminuzione del numero di moli, un aumento di pressione favorisce i prodotti. Infatti il sistema tende ad opporsi all'aumento di pressione, e può fare questo diminuendo il numero di moli totale, cioè trasformando i reagenti in prodotti. ChimicaGenerale_lezione17 26
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28 Effetto variazioni volume su equilibri in fase gassosa Una diminuzione di volume è controbilanciata da uno spostamento dell'equilibrio nella direzione che comporta il minor numero di molecole di gas Un aumento di volume è controbilanciato da uno spostamento dell'equilibrio nella direzione che comporta il maggior numero di molecole di gas Se non c'è variazione di molecole di gas la variazione di volume non perturba l'equilibrio ChimicaGenerale_lezione17 28
29 Costante di equilibrio e temperatura Come varia la costante di equilibrio con la temperatura? Dipende dall entalpia di reazione ΔH, quindi se la reazione è esotermica (ΔH< 0) o endotermica (ΔH> 0). ChimicaGenerale_lezione17 29
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31 Reazioni esotermiche Per una reazione esotermica, la costante di equilibrio diminuisce all'aumentare della temperatura. Questo significa che i prodotti vengono trasformati in reagenti, ossia l'equilibrio si sposta verso i reagenti e la costante di equilibrio diminuisce. ChimicaGenerale_lezione17 31
32 Reazioni endotermiche Per una reazione endotermica, la costante di equilibrio aumenta all'aumentare della temperatura. Infatti, se aumentiamo la temperatura, l'equilibrio si sposta in maniera da ridurla, e questo è possibile se viene assorbito calore ovvero formando i prodotti. ChimicaGenerale_lezione17 32
33 In termini termodinamici Una reazione è all'equilibrio se ΔG = 0 scomponendo l'energia libera nei suoi componenti si ha ΔH T ΔS = 0 In una reazione esotermica, ΔH < 0 e quindi ( T ΔS) > 0; se la temperatura sale, aumenta l'importanza di questo termine, e ΔG diventa > 0: la reazione evolve verso i reagenti ChimicaGenerale_lezione17 33
34 Equilibri eterogenei Finora abbiamo considerato equilibri in cui tutti i reagenti erano nella stessa fase, cioè equilibri omogenei. D'altra parte esistono anche equilibri eterogenei, in cui uno dei reagenti o dei prodotti è un solido o un liquido insolubile, e quindi forma una fase a sé. ChimicaGenerale_lezione17 34
35 In questi casi, la "concentrazione" del solido insolubile è costante, e può essere inglobata nella costante di equilibrio: questo significa che il solido insolubile non compare nel quoziente di reazione. ChimicaGenerale_lezione17 35
36 Se per esempio consideriamo l'equilibrio di dissoluzione di un sale poco solubile; Ca(OH) 2 La costante di equilibrio è: Kc = [Ca 2+ ][OH ] 2 cioè: i solidi e liquidi puri non compaiono nella espressione della Kc. ChimicaGenerale_lezione17 36
37 Costante Un'altra specie che non compare nella espressione della K c è il solvente di una soluzione diluita, nel caso in cui esso partecipi alla reazione. Questo perché la concentrazione del solvente è di gran lunga maggiore di quella di tutti gli altri reagenti, e rimane più o meno costante, per cui può essere inglobata nella K c. ChimicaGenerale_lezione17 37
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39 Esercizio Data la costante di equilibrio a 1000 K, Kp = 2.61, della seguente reazione: C(s)+ H 2 O(g) CO(g)+H 2 (g) Calcolare la pressione parziale di CO in equilibrio con la grafite e H 2 O quando P H2O è 2 atm. Se la reazione avviene in un recipiente di 10 litri ed erano stati introdotti 10g di grafite quanti ne sono rimasti? ChimicaGenerale_lezione17 39
40 2.61= P CO P H2 /P H2O 1/2 ma P CO =P H2 per cui: P CO = (2.61 2) =2.285 atm n CO = P CO V/RT= (2.285 x 10)/(0.082 x 1000)= = moli CO dalla stechiometria della reazione n CO = n C, per cui hanno reagito moli di grafite, cioè: g C = = 3.343g Per cui nel reattore restano 6.656g di grafite. ChimicaGenerale_lezione17 40
41 Esercizio calcolo di K Calcolare la Kp a 630 C per l equilibrio: 2SO 3 2SO 2 + O 2 sapendo che a tale temperatura 1L di miscela pesa 1.4g ed esercita una pressione di 1.5 atm. ChimicaGenerale_lezione17 41
42 Specie SO 3 SO 2 O 2 Moli iniziali n SO3 0 0 Moli all eq n SO3-2n O2 2n O2 n O2 Dato che da 2 moli di SO 3 si formano 2 moli SO 2 e 1 mole di O 2. ChimicaGenerale_lezione17 42
43 n tot = n SO3 + n O2 n O2 = PV/ RT - 1.4/80= moli n SO2 = 2 n O2 = n SO3 = n SO3-2 n O2 = moli P O2 = (n O2 /n tot )P = atm ChimicaGenerale_lezione17 43
44 Analogamente: P SO3 = atm; P SO2 = atm. Kp = P O2 P 2 SO2 /P2 SO3= ChimicaGenerale_lezione17 44
45 In un recipiente di 10 L viene introdotto COCl 2 e la temperatura portata a 800 C. Quando si stabilisce l'equilibrio: COCl 2 (g) CO(g) + Cl 2 (g) La pressione totale nel recipiente è 7.40 atm e si formano 10.4 g di Cl 2. Calcolare il grado di dissociazione di COCl 2 e la Kp. ChimicaGenerale_lezione17 45
46 Ptot = P COCl2 + P CO + P Cl2 = P COCl2 + 2 P Cl2 PM Cl2 =70.9 g/mole P Cl2 =1.29 atm P COCl2 (i) : pressione del COCl 2 iniziale. 7.4 = P COCl2 (i) P Cl2 + 2 P Cl2 α =P Cl2 /P COCl2i = P COCl2 (i) = 6.11 atm; P COCl2 (equilibrio) = = 4.82 atm Kp = ChimicaGenerale_lezione17 46
3 H 2 (g) + N 2 (g) 2 NH 3 (g)
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