Centro Le Pozzette, Villa Verucchio Dott.ssa Ilenia Zanotti

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1 LA STIMOLAZIONE COGNITIVA PER IL BENESSERE DELLA PERSONA AFFETTA DA DEMENZA Centro Le Pozzette, Villa Verucchio Dott.ssa Ilenia Zanotti

2 COS E LA STIMOLAZIONE COGNITIVA La Stimolazione Cognitiva è una forma di intervento strategicamente orientato al benessere complessivo della persona, in modo da incrementare il coinvolgimento in compiti finalizzati alla riattivazione delle competenze residue ed al rallentamento della perdita funzionale delle abilità cognitive. Potenziamento delle Abilità Cognitive Intervento nella Sfera Emotiva e Comportamen -tale STIMOLAZIONE COGNITIVA

3 PERCHE LA STIMOLAZIONE COGNITIVA? ABILITA COGNITIVE EMOZIONI E COMPORTAMENTO Compensare i meccanismi coinvolti nelle funzioni lese Contrastare la progressiva compromissione delle abilità residue Potenziare le abilità neuropsicologiche preservate Stimolare alla partecipazione con un ruolo attivo Costruire una relazione di scambio attivo e di collaborazione Promuovere esperienze gratificanti che sostengano l autostima

4 I PRINCIPI GENERALI NEGLI INTERVENTI DI SC Motivazione e Alleanza terapeutica Livello di stimolazione Riserva cerebrale Protesicità Rimodellamento Neuroplasticità Validità ecologica

5 I PRINCIPI GENERALI NEGLI INTERVENTI DI SC 1. Motivazione e Alleanza terapeutica: legame che si instaura tra paziente e terapeuta, basato sulla comune volontà di risolvere il problema. 2. Livello di stimolazione: il paziente va stimolato poco più di quanto egli stesso richieda. 3. Protesicità: comportamento finalizzato allo svolgimento di una funzione mancante o deficitaria del paziente. 4. Validità ecologica: le attività devono essere strutturate in modo da instaurare un abitudine a seguirle nel paziente. 5. Neuroplasticità: capacità del cervello di modificare la propria organizzazione strutturale ed il proprio funzionamento per adattarsi a nuove richieste. 6. Riserva cerebrale: insieme di connessioni neuronali che vengono attivate quando viene meno il circuito usualmente attivato, compensando la funzione danneggiata. 7. Rimodellamento: riguarda due processi neurologici, la formazione di nuove sinapsi in risposta al danneggiamento di vie nervose consolidate e la riattivazione di percorsi latenti scarsamente utilizzati.

6 DEFINIZIONE DELLE AZIONI I soggetti vengono individuati tramite valutazione effettuata dai colleghi del centro CEDEM e dell Associazione Alzheimer Rimini. I soggetti segnalati vengono sottoposti ad un primo incontro di valutazione neuropsicologica che prevede: Colloquio Motivazionale Compilazione della Scheda di Osservazione Valutazione dello Stato Cognitivo I soggetti vengono inseriti nell attività di SC, che può essere individuale o gruppale (omogenea per stato cognitivo). Durante l attività i soggetti vengono allenati alla realizzazione di compiti di stimolazione cognitiva attraverso un elenco formalizzato di attività. La stimolazione viene presentata sotto forma ludica in modo da incentivare il gradimento e la partecipazione. L efficacia dell intervento viene valutata mediante la somministrazione della Griglia di Osservazione Funzionale e la Scheda di Monitoraggio.

7 LA RIABILITAZIONE DELLE FUNZIONI COGNITIVE FUNZIONE COGNITIVA ATTENZIONE Funzione che permette di distribuire e mantenere l energia (filtro) per elaborare l informazione verso un solo stimolo. L attenzione può essere: Selettiva (focalizzata) Divisa (distribuita) Sostenuta (vigilanza) STIMOLAZIONE COGNITIVA Interventi: Quesiti relativi all ambiente circostante Aiutare a ridirigere l attenzione agli stimoli rilevanti Esercizi sul mantenimento dell attenzione Esercizi di Orientamento Temporale Esercizi di Orientamento Spaziale Esercizi di Orientamento Sociale

8 ATTENZIONE UN ESEMPIO

9 LA RIABILITAZIONE DELLE FUNZIONI COGNITIVE FUNZIONE COGNITIVA PERCEZIONE La percezione può essere: visiva, acustica, olfattiva, tattile e gustativa. Dall organo di senso l informazione passa alle aree cerebrali che forniscono una elaborazione primaria e alle aree secondarie (associative). I disturbi della percezione si chiamano AGNOSIE: Agnosie per modalità sensoriale Agnosie per tipo di stimolo STIMOLAZIONE COGNITIVA Interventi: Sollecitare le diverse modalità sensoriali spesso ipostimolate Esercizi di stimolazioni percettive facilmente elaborabili Esercizi di riconoscimento di immagini Esercizi di riconoscimento di personaggi famosi e familiari

10 PERCEZIONE UN ESEMPIO

11 LA RIABILITAZIONE DELLE FUNZIONI COGNITIVE FUNZIONE COGNITIVA MOVIMENTO L elaborazione primaria è costituita dalla stimolazione diretta dei muscoli operata dai neuroni che la rappresentano topograficamente. L elaborazione secondaria include l idea della sequenza dei movimenti. I deficit del movimento vengono definiti APRASSIE: Ideomotorie (singoli gesti) Ideatorie (sequenze complesse) STIMOLAZIONE COGNITIVA Interventi: Esercizi di copia di figure geometriche Esercizi di copia di parole e lettere dell alfabeto Esercizi di completamento di parti di disegni-figure semplici (prassia costruttiva) Esercizi sulle prassie ideomotorie (modalità implicita)

12 MOVIMENTO UN ESEMPIO

13 LA RIABILITAZIONE DELLE FUNZIONI COGNITIVE FUNZIONE COGNITIVA MEMORIA E la capacità di ricordare informazioni acquisite in precedenza attraverso l esperienza e di apprendere nuove informazioni integrandole con quelle già acquisite. Include: Memoria a Breve Termine (MBT), quantità limitate di informazioni Memoria a Lungo Termine (MLT), ricordo di informazioni per periodi di tempo lunghi STIMOLAZIONE COGNITIVA Interventi: Esercizi di ripetizione seriale (MBT verbale) Esercizi di rievocazione di serie di parole di figure (MBT spaziale) Esercizi di rievocazione di brevi racconti (m. di prosa) Esercizi di riconoscimento di oggetti e loro utilizzo (m. semantica) Spiegazione di azioni complesse della vita quotidiana (m. procedurale)

14 LA RIABILITAZIONE DELLE FUNZIONI COGNITIVE MEMORIA

15 MEMORIA UN ESEMPIO

16 LA RIABILITAZIONE DELLE FUNZIONI COGNITIVE FUNZIONE COGNITIVA LINGUAGGIO Funzione svolta prevalentemente dall emisfero sinistro, mentre quello destro è deputato agli aspetti prosodici del linguaggio, ovvero l espressione e la tonalità affettiva. Le patologie del linguaggio includono: Produzione Afasia Non Fluente Comprensione Afasia Fluente Conduzione A. di Conduzione STIMOLAZIONE COGNITIVA Interventi: Compiti di fluenza fonologica e semantica Esercizi sulla capacità di denominazione Esercizi sulla capacità di comprensione di informazioni orali e scritte Esercizi sull abilità di lettura Esercizi sull abilità di scrittura Esercizi per anomie, parole passe-partout e parafasie

17 LINGUAGGIO UN ESEMPIO

18 LA RIABILITAZIONE DELLE FUNZIONI COGNITIVE FUNZIONE COGNITIVA PENSIERO Insieme di funzioni che si servono di tutte le funzioni cognitive per coordinare il comportamento della persona. Può anche essere definita intelligenza, o funzione frontale. Include: Funzioni di controllo Capacità di pianificazione Capacità di astrazione Capacità di giudizio Capacità di problem-solving STIMOLAZIONE COGNITIVA Interventi: Esercizi di logica e ragionamento aritmetico Esercizi di completamento di serie numeriche e letterarie Compiti di critica e di giudizio nell ambito della conversazione Soluzione di problemi con elementi molto familiari Compiti di astrazione (memoria semantica)

19 PENSIERO UN ESEMPIO

20 I SINTOMI COGNITIVI Amnesia Difficoltà a riconoscere percorsi o persone conosciute. Vengono fatte domande o affermazioni ripetitive La memoria più compromessa è quella degli eventi recenti. Le componenti mnesiche più conservate sono quelle autobiografiche e non verbali Aprassie Difficoltà a compiere gesti di vita quotidiana anche semplici Difficoltà ad utilizzare oggetti di uso comune Agnosia Difficoltà a riconoscere gli oggetti, le loro proprietà ed il loro uso. Difficoltà a riconoscere le persone. Afasia Insalata di paroleeuso di parole generiche (passepartout) Scarsa iniziativa verbale o logorrea Uso improprio della parole, scambio di parole Fenomeno della parola sulla punta della lingua Disturbi dell Attenzione Disturbi di Orientamento Scarsa capacità di filtrare gli stimoli Scarsa durata dell attenzione Tendenza ad essere facilmente distratti Mantenere l attenzione costa molte energie e fatica Difficoltà ad orientarsi nel tempo (orario, mese, anno) e ad attribuirsi un età adeguata Difficoltà ad orientarsi nello spazio ed a riconoscere persone note

21 I SINTOMI PSICHICI E COMPORTAMENTALI Depressione e Apatia Ansia e Agitazione Irritabilità Aggressività Stereotipie Motorie Deliri Allucinazioni Dist. del Sonno Dist. dell Alimentazione L individuo è consapevole del proprio senso di inadeguatezza, che mina l autostima e l immagine personale. La depressione si esprime con atteggiamenti di tipo apatico: ritiro, scarso coinvolgimento nelle relazioni, difficoltà o rifiuto di iniziare qualsiasi attività proposta, reazioni emotive di indifferenza o distacco anche ad eventi felici della vita personale. L individuo si sente spesso fragile ed indifeso e tende ad avvertire il mondo esterno come potenzialmente minaccioso: le sue reazioni comportamentali potranno essere eccessivamente guardinghe e suscettibili. Tutti i cambiamenti possono suscitare allarme e paura. L individuo manifesta reazioni inaspettate di fastidio e rabbia soprattutto in presenza di iperstimolazione ambientale (sovrapposizione di rumori fastidiosi, presenza di più persone). L aggressività si manifesta con scoppi verbali o agiti violenti. Viene messa in atto come forma di autodifesa personale in situazioni percepite come minacce per la propria incolumità. L individuo mette in atto comportamenti motori incoercibili ed afinalistici di vario tipo: dondolamenti, manipolazione continua degli oggetti, deambulazione. Tali azioni non sono dirette ad uno scopo riconoscibile e sono espresse in modo continuo. I deliri costituiscono prodotti di un pensiero disfunzionale. Sono convinzioni rigide ed impermeabili senza aderenza alla realtà e non sono modificati dalle evidenze contrarie. Le allucinazioni costituiscono distorsioni della percezione per le quali il soggetto vede, sente, tocca, odora qualcosa che non è presente nel proprio campo percettivo. Il sintomo ha carattere di impermeabilità alle evidenze esterne. I ritmi sonno-veglia possono risultare gravemente alterati nella loro regolarità, quantità e profondità. L individuo può invertire il giorno con la notte, dormire pochissimo o quasi tutto il giorno; il sonno può essere agitato e leggero, o caratterizzato da frequenti risvegli. La percezione e l adeguato riconoscimento degli stimoli sono compromessi. L individuo mette in atto comportamenti iperfagici o ipofagici. Tale compromissione riguarda anche gli stimoli interni come il dolore, la fame e la sete.

22 Se non avessimo la memoria saremmo come fanciulli Maciano di Pennabilli, Le sorelle Fucili con i cugini. Coll. privata. Tratto da Con foglio di via, di L. Maggioli e A. Mazzoni

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