Il sistema di gestione dei RAEE in Italia Fabrizio D Amico, Direttore Generale
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1 Il sistema di gestione dei RAEE in Italia e Fabrizio D Amico, Direttore Generale Federchimica, Milano 19 ottobre 2010
2 Una complessa normativa di riferimento... La normativa RAEE La normativa sui rifiuti Direttive 2002/95/CE, 2002/96/CE, 2003/108/CE Direttiva quadro sui rifiuti 2008/98/CE D.Lgs n. 151/05 e relativi Decreti Ministeriali attuativi D.Lgs n. 152/06 D.M. 17 dicembre 2009 Modalità di finanziamento: l eco-contributo 12 novembre 2007 Partenza del sistema di raccolta e recupero 1 gennaio 2008 Gestione RAEE per i distributori: ritiro 1 contro 1, dal 18 giugno 2010 Codice ambientale SISTRI: tracciabilità informatica tutti i rifiuti: dal 1 gennaio 2011 un sistema che deve ancora decollare pienamente.
3 Prodotti oggetto dalla normativa: 5 raggruppamenti AEE, Apparecchiature Elettriche e Elettroniche RAEE, Rifiuti da App. Elettriche e Elettroniche Rispetto a tutti i RAEE, le lampade fluorescenti esauste rappresentano in peso la parte minore, ma in quantità - ossia numero di pezzi - sono la parte maggiore.
4 Produzione di AEE e Raccolta di RAEE nel 2009 AEE prodotte 2009 (ton) Ogni italiano produce 15 kg/anno di RAEE RAEE raccolti 2009 (ton) Percentuale di raccolta Raggr. R % R % R % R % R % Totale % REGIONE KG /abitante Trentino Alto Adige 6,6 Umbria 6 Emilia Romagna 5,4 Sardegna 5,4 Friuli Venezia Giulia 5,3 Piemonte 4,8 Veneto 4,4 Lombardia 4,0 Toscana 3,7 Valle d'aosta 3,5 Marche 3,4 Liguria 2,6 Lazio 2,3 Campania 1,9 Calabria 1,9 Abruzzo 1,7 Molise 1,5 Basilicata 1,3 Puglia 1,1 Sicilia 0,8
5 Cosa prevede la normativa RAEE Il D.Lgs 151/05 riconosce la responsabilità dei Produttori per i prodotti immessi sul mercato. Si intende per produttore chiunque: fabbrica e vende AEE recanti il suo marchio; rivende con il proprio marchio AEE prodotti da altri fornitori; importa o immette per primo, nel territorio nazionale, AEE nell ambito di una attività professionale e ne opera la commercializzazione, anche mediante vendita a distanza. Tramite Sistemi Collettivi/Consorzi, ai Produttori spetta il compito di finanziare il sistema di raccolta, recupero e riciclo dei RAEE. I Comuni sono chiamati ad attivare centri di raccolta (stazioni ecologiche) per assicurare la gratuita raccolta differenziata dei RAEE provenienti dai nuclei domestici [ ] in modo da permettere ai detentori finali ed ai distributori di conferire i rifiuti prodotti nel loro territorio. È definito distributore chi nell ambito di un attività commerciale, fornisce un AEE ad un utilizzatore. I distributori sono tenuti ad assicurare, al momento della fornitura di una nuova AEE [ ], il ritiro gratuito, in ragione di uno contro uno, della apparecchiatura usata.
6 Gli organismi di controllo Con appositi Decreti Ministeriali, il Legislatore ha istituto: Centro di Coordinamento RAEE; Registro Nazionale dei produttori; Comitato di Vigilanza e Controllo; Comitato di indirizzo. Il Centro di Coordinamento coordina le relazioni tra i Sistemi Collettivi e i Ccomuni, fornendo informazioni aggiornate al MATT e agli organismi competenti. Il CdC RAEE svolge le seguenti funzioni: definisce e stipula accordi con l ANCI circa il ritiro dei RAEE domestici; stipula specifici accordi con le associazioni di categoria dei soggetti recuperatori; assicura la necessaria cooperazione tra i Sistemi Collettivi, ottimizzando il sistema di raccolta; assicura la tempestività nella raccolta delle richieste di ritiro da parte dei centri di raccolta; assicura il monitoraggio dei flussi di RAEE; fornisce al governo Italiano e agli organismi competenti report periodici circa il sistema di raccolta.
7 Il Sistema RAEE A differenza del modello basato sui Consorzi unici obbligatori, il sistema RAEE italiano si compone di una pluralità di Sistemi Collettivi, costituiti dai Produttori, in libera concorrenza tra loro per migliorare l efficienza della raccolta. Raggrupp. Maggiore SC Quota* R1 Freddo & Clima Ecodom 61% R2 Altri grandi bianchi Ecodom 67% R3 TV e monitor Raecycle 54% R4 Piccoli elettrodomestici Ecolight 35% R5 Sorgenti Luminose Ecolamp 65% * Fonte: Report Annuale 2009 del CdC RAEE
8 Centri di raccolta RAEE in Italia I centri di raccolta comunali sono assegnati ai Sistemi collettivi dal CdC RAEE, in base alle diverse quote di mercato. Ad oggi, la distribuzione dei centri di raccolta è molto eterogenea, con una concentrazione del 70% nel Nord Italia. Le quantità raccolte riflettono la distribuzione dei punti di raccolta. Ad oggi sono stati attivati centri di raccolta RAEE.
9 Il consorzio Ecolamp Costituito sin dalla fine del 2004 per volontà delle principali aziende del comparto dell illuminotecnica nazionale ed internazionale operanti nel mercato italiano. Aderiscono oltre 140 produttori di apparecchiature di illuminazione. Ecolamp rappresenta ca. il 70% del mercato nazionale di sorgenti luminose. Mission del Consorzio Ecolamp è l organizzazione di un sistema collettivo di raccolta, recupero e smaltimento delle apparecchiature di illuminazione a fine vita su base volontaria e senza scopi di lucro.
10 Cosa sono le apparecchiature di illuminazione (D.Lgs 151/2005, Allegato 1A, comma 5) Apparecchi di illuminazione Sorgenti luminose oltre 120 modelli diversi Tubi fluorescenti, lineari e non; Sorgenti luminose fluorescenti compatte; Sorgenti luminose a scarica ad alta intensità Sorgenti luminose ai vapori di sodio a bassa pressione
11 Le sorgenti luminose (oltre 120 modelli) Lampade fluorescenti compatte 1 Tubi fluorescenti Lampade a bassa pressione (alcuni mbar) contenenti gas nobili e mercurio con polveri fluorescenti Uso: uffici, costruzioni, negozi.. Lampade a bassa pressione (alcuni mbar) contenenti gas nobili e mercurio con polveri fluorescenti 2 Uso: abitazioni private, uffici.. 3 Lampade a scarica ad alta intensità Lampade ad alta pressione contenenti gas nobili, mercurio, sodio e alogenuri metallici Uso: illuminazione pubblica, urbana, stradale..
12 Lampade ad incandescenza vs. lampade fluorescenti Una lampadina tradizionale ad incandescenza dura mediamente ore. Una lampada a risparmio energetico dura invece in media ore. Le lampadine a risparmio energetico abbattono i consumi di energia elettrica dell 80%. Utilizzare lampade a risparmio energetico garantisce un risparmio medio a famiglia di 63 euro all anno. Le lampade fluorescenti a risparmio energetico possono essere riciclate sino al 99%. L illuminazione incide per il 19% sui consumi globali di energia elettrica ed è responsabile dell emissione di milioni di tonnellate di CO 2. Le spese per l illuminazione rappresentano, per una famiglia tipo, l 8-10% delle spese totali di energia elettrica. Italia, da settembre 2009*: messa al bando delle lampadine ad incandescenza. *Da Settembre 2009: trasparenti da 100 W e smerigliate di qualsiasi potenza; Da Settembre 2010: trasparenti da 75 W; Da Settembre 2011: trasparenti da 60 W; Da Settembre 2012: trasparenti di qualsiasi potenza.
13 Caratteristiche peculiari delle sorgenti luminose Caratteristiche di prodotto: VETRO + MERCURIO = FRAGILITA E PERICOLO Necessaria una speciale cautela in ogni fase: nella raccolta, nel trasporto e nel trattamento (recupero e smaltimento)!
14 Il sistema di raccolta previsto dalla normativa Dal 18 giugno 2010, i consumatori possono restituire le lampade esauste, anche presso i punti vendita della distribuzione, in rapporto di uno a uno, al momento dell acquisto di quelle nuove. Analogamente per tutti gli altri rifiuti elettrici ed elettronici.
15 Il sistema di raccolta implementato da Ecolamp Il modello operativo sviluppato da Ecolamp si caratterizza per una struttura capillare che copre l intero territorio nazionale, intercettando i rifiuti di apparecchiature di illuminazione prodotti da: utenze domestiche (consumatori) ; operatori professionali (elettricisti/installatori). Le apparecchiature di illuminazione a fine vita vengono ritirate da: i punti di raccolta comunali, ossia, le piazzole Ecologiche censite dal Centro di Coordinamento tramite l ANCI; i Grandi Utenti. Inoltre: Ecolamp offre un servizio gratuito di raccolta, dedicato a grossisti e installatori, attraverso i progetti Extralamp e Collection point.
16 La raccolta dalle aziende: Extralamp Novità! Proroga per TUTTO IL 2010 ed IMBALLO GRATUITO Servizio gratuito di ritiro (effettuato dagli operatori Ecolamp) direttamente presso le sedi degli installatori con almeno 100 Kg di sorgenti luminose esauste.
17 La raccolta dalle aziende: i Collection Point Il servizio prevede una rete di centri di raccolta convenzionati con il Consorzio e riservati a tutti i professionisti che vogliono conferire direttamente le lampade a fine vita. Già attivi 20 Collection Point in Italia. I Collection Point sono centri di raccolta, convenzionati con Ecolamp, riservati ai professionisti che vogliono conferire direttamente qualsiasi quantitativo le lampade fluorescenti a fine vita.
18 I contenitori Al fine di ottimizzare il processo di raccolta e assicurare la massima sicurezza in ogni fase logistica, Ecolamp ha adottato un format di contenitori, conforme agli standard europei, da distribuire sull intero territorio nazionale. I contenitori, identificati da codici a barre per la gestire la tracciabilità dei quantitativi raccolti, sono stati studiati con misure standard e compatte, insieme ad un sistema di ganci, per garantire la facilità di movimentazione, riducendo notevolmente anche i tempi e i costi impiegati dagli addetti ai lavori. Contenitore per lampade lineari: 80 x 200 x 120 Contenitore per lampade compatte: 80 x 80 x 120
19 Schema riepilogativo della raccolta delle lampade 56% Comuni 1% Grandi utenti CdC Attivo dal 18 giugno 31% Distributori Installatori Ecolamp Punti di stoccaggio intermedi Riciclatori 12% Altri operatori professionali Collection Point Raccolta totale 2009: 835 tonnellate. Raccolta al 18 ottobre 2010: 970,7 tonnellate. *Progetti attivati e gestiti direttamente da Ecolamp
20 Gli impianti di trattamento Ecolamp ha selezionato sul territorio nazionale 8 impianti di trattamento con le tecnologie e le competenze adeguate. Impianti di trattamento di sorgenti luminose: ITALIA: 8 MI BS PV PD RM GO MI BS PD GO SR I rifiuti raccolti confluiscono presso tali impianti e sono destinati alle successive fasi di lavorazione di recupero dei materiali riciclabili e smaltimento delle frazioni tossico-nocive. 1.Le apparecchiature di illuminazione dismesse vengono selezionate, ed in seguito suddivise in relazione alla lunghezza e dimensione di ciascun rifiuto. 2.Il processo di trattamento prevede la triturazione delle sorgenti luminose, la separazione, il trattamento delle singole componenti (vetro e metallo) e la cattura tramite processi di aspirazione/filtrazione del mercurio e delle componenti fluorescenti.
21 La tecnologia La tecnologia oggi consente di recuperare senza rischi la totalità del mercurio ed il recupero di circa il 95% delle componenti presenti nelle sorgenti luminose. Il trattamento delle sorgenti luminose prevede la Crush and Sieve Tecnology, che prevede la triturazione e successiva separazione di ogni componente (vetro, metalli, plastiche) e captazione del mercurio e delle polveri fluorescenti tramite processi di filtrazione e aspirazione. Trattamento delle lampade esauste Recupero Separazione dei componenti e Frantumazione
22 Obiettivi del processo di trattamento - Tutela ambientale! - Risparmio energetico! - Risparmio di risorse naturali! - Riduzione dei rifiuti avviati a smaltimento! 87% 4% 5% 0,01% >4% 22
23 Il trattamento del mercurio Sebbene presente in quantitativi minimi ed indispensabile per il corretto funzionamento, il mercurio costituisce la componente pericolosa delle lampade esauste, con potenziali effetti nocivi sulla salute pubblica e sull ambiente se non correttamente gestito o peggio disperso nell eco-sistema. A conclusione del processo di trattamento, le polveri fluorescenti contenenti mercurio sono recuperate e trattate attraverso un apposito processo di distillazione, che consente di ottenere del mercurio identico per qualità al mercurio originale kg di sorgenti luminose = 100 gr di mercurio Proprio per via della presenza di sostanze tossiche al loro interno, le sorgenti luminose sono annoverate nel comparto dei rifiuti pericolosi (200121* - Decisione CE 532/2000).
24 I prodotti ottenuti dal recupero del vetro Nel 2009 Ecolamp ha recuperato dalle sorgenti luminose raccolte circa 750 tonnellate di vetro. Nel 2010, al 18 ottobre il trend segna circa +20%. Vetro riutilizzato come materia prima seconda nell industria del vetro Valorizzazione come MPS nel settore dei materiali da costruzione (per es.: lane di vetro, isolanti, vetrificazione piastrelle). Il caso Relux: la piastrella ecologica nata dalla collaborazione dell Università di Modena e i laboratori Relight e Polis Ceramiche 24
25 CONCLUSIONI Riduzione estrazione materie prime Riduzione rifiuti avviati a smaltimento Riduzione inquinamento Riduzione consumi energetici Utilizzo materiali ecocompatibili e riciclati Maggior tutela dell ambiente e della salute pubblica
26 GRAZIE PER L ATTENZIONE! Consorzio Ecolamp Via Paleocapa, Milano tel: fax: sito: corporate blog: ecolamp@ecolamp.it Fabrizio D Amico
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