Newsletter n.10. La multifunzionalità verso Expo 2015: un bilancio del progetto
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- Orazio Antonelli
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1 Newsletter n.10 La multifunzionalità verso Expo 2015: un bilancio del progetto Un iniziativa a sostegno delle aree rurali Con questa decima Newsletter siano giunti alla fase delle considerazioni finali sul progetto promosso dalla Comunità Montana a sostegno delle aree rurali, con prioritario riferimento a quelle svantaggiate: un iniziativa realizzata grazie al supporto della Misura 111B del Piano di Sviluppo Rurale di Regione Lombardia. Nato con un focus particolare sulle conseguenze della crisi economica sul settore primario, il percorso svolto ha consentito di toccare una varietà di temi di estrema importanza per il consolidamento e la crescita del settore dalla gestione aziendale alle dinamiche in atto nel comparto agroenergetico e di approfondire questi aspetti attraverso un dibattito aperto e proficuo con gli imprenditori e con gli altri protagonisti della nostra agricoltura. Il Dirigente del Servizio Giacomo Camozzini Il Presidente Alberto Denti
2 I risultati del progetto È già tempo per effettuare un bilancio, ancorché per il momento provvisorio, dei risultati del presente progetto. Centinaia di contatti sono stati realizzati con imprenditori, operatori agricoli, amministratori locali, tecnici, nonché semplici appassionati delle attività del mondo rurale. Tutti costoro hanno preso parte con entusiasmo all intensa attività di divulgazione basata su convegni e seminari di studio, oltre che sulla distribuzione della presente newsletter e di una serie di dispense di approfondimento. Tra queste ultime ha riscosso apprezzamento quella avente ad oggetto la diversificazione aziendale come strumento di valorizzazione dell attività agricola, oltre che del territorio rurale. Tale sussidio informativo ha posto l accento sui vantaggi della filiera corta, sottolineando come questa possa rappresentare un eccellente occasione di sviluppo per le aziende di dimensioni medio-piccole situate in zone svantaggiate, ma anche per le imprese agricole di maggiori dimensioni, le quali devono fare comunque i conti con crescenti difficoltà di bilancio, soprattutto se impegnate in un solo comparto produttivo e con un core business legato ad un mercato maturo. Un altro apprezzato contributo ha riguardato il rapporto tra multifunzionalità e agroenergie. Nella dispensa, diffusa a margine di un partecipato convegno sulle prospettive per il biogas nelle aree montane, si sottolinea che ci si trova ormai in presenza di una moderna concezione di agricoltura multifunzionale messa in opera da aziende agricole particolarmente aperte all innovazione, le quali hanno deciso di riunire in un unica realtà aziendale l impegno in diversi comparti dell economia rurale. Un ulteriore sussidio informativo prodotto nell ambito del progetto ha focalizzato il ruolo delle produzioni agroalimentari tipiche della Valsassina come potente strumento di promozione del territorio, soprattutto in vista delle opportunità di visibilità che saranno create da Expo 2015 e dai numerosi eventi anche locali che accompagneranno lo svolgimento dell Esposizione universale. In quest ultima dispensa si è dato ampio cenno della varietà di paesaggi che caratterizza il territorio della nostra Comunità: una caratteristica che ha avuto come conseguenza la 2
3 definizione di un variegato paniere di prodotti tipici di riconosciuta qualità, tra i quali occupano un incontrastato posto di rilievo i prodotti della filiera casearia. Una guida per la promozione del territorio della Comunità montana In linea con i temi contenuti nelle dispense ora richiamate, si è ritenuto opportuno realizzare anche una Guida dei prodotti tradizionali e dei servizi offerti dalle nostre aree rurali: una pubblicazione di agevole lettura sulle ricchezze e meraviglie del nostro territorio, che presto sarà messa a disposizione di cittadini e consumatori interessati a scoprire i numerosi volti della nostra agricoltura e a sperimentare una serie di percorsi densi di stimoli culturali e di opzioni per un turismo sostenibile. Anche questa Guida è stata pianificata come strumento complementare rispetto ad una complessiva strategia di avvicinamento ad Expo: la pubblicazione ha svolto peraltro un ruolo sinergico rispetto alle visite guidate previste dal progetto, ad esempio nel comparto olivicolo, esperienze formative intense e con alta valenza imprenditoriale, particolarmente atte a favorire la circolazione dell informazione, come pure lo scambio di punti di vista e consigli tra gli addetti ai lavori. Un marchio del territorio Il percorso di promozione ora illustrato non avrebbe acquisito carattere di vera completezza senza la realizzazione di un marchio per la valle. È stata concepita una strategia di marketing territoriale da attuare attraverso un veicolo di visibilità finalizzato a diffondere la conoscenza dei prodotti, delle tradizioni e della cultura del mondo rurale. Le potenzialità insite in questa tipologia di strumenti sono molteplici. Nondimeno, il successo sarà legato in larga misura al grado di partecipazione di imprese, associazioni e agenti dello sviluppo locale e dalla condivisione di un comune impegno di divulgazione in forma aperta e collaborativa. I comparti oggetto di promozione Gli strumenti di promozione ora sintetizzati sono stati e saranno applicati nel prossimo futuro ad una serie di comparti produttivi, di cui il nostro progetto ha colto fin 3
4 dall inizio la necessità di ricevere un supporto per dispiegare le proprie potenzialità di sviluppo. Tra questi ambiti produttivi rientra innanzitutto la zootecnia di montagna. La zootecnia rappresenta indubbiamente da sempre il principale riferimento dell economia agricola montana della Valsassina, sviluppatasi intorno alla tradizionale attività di monticazione e alla lavorazione di eccellenti formaggi, sia direttamente in alpeggio sia a fondovalle. Nel corso del tempo, il comparto lattiero caseario delle nostre valli ha saputo coniugare questi importanti aspetti della cultura rurale con l impiego di moderne tecnologie di conduzione dell azienda zootecnica e di caseificazione e conservazione dei prodotti, dando vita a formaggi assai apprezzati dal consumatore per le loro qualità organolettiche e protetti da denominazione di livello regionale ed europeo. Altro comparto oggetto di approfondimento è stato quello olivicolo, che nei nostri territori riconduce a tempi molto antichi si ipotizza che risalga addirittura ad un epoca pre-romana e che nel corso dei secoli ha fatto segnare progressi notevoli, giungendo nei giorni nostri alla possibilità di fregiarsi della Denominazione d origine protetta (D.O.P.) Laghi Lombardi-Lario. La D.O.P. Laghi Lombardi lo ricordiamo valorizza le nostre produzioni olearie da oltre 15 anni, come sancito dal Regolamento CE n 2325 (Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea n. 234 del 7 ottobre del 1998). È stata dedicata una specifica attenzione anche a quello che abbiamo volutamente definito il comparto territorio e ambiente. Benché questa definizione non si riferisca, com è ovvio, ad un classico settore produttivo, abbiamo voluto identificare un ambito d azione che riteniamo cruciale per il futuro del settore primario. Agli operatori del mondo agricolo giungono richieste sempre più pressanti circa la necessità di mettere in atto modalità di produzione con alto profilo ambientale. Questo tipo di indicazioni proviene innanzitutto dall evoluzione della politica agricola europea in senso marcatamente ambientalista e dalla maggiore sensibilità che l intera opinione pubblica mostra verso l esigenza di tutela degli ecosistemi e della biodiversità. Tale sensibilità ha trovato peraltro la più piena espressione proprio nei valori guida di Expo 2015, cui il nostro progetto ha fatto specifico riferimento in ogni sua fase. 4
5 L auspicio è che l agricoltura della Valsassina, da sempre caratterizzata da un forte sentimento di rispetto verso l ambiente e il territorio, sappia trarre massimo beneficio dagli strumenti che le istituzioni nazionali ed europee vorranno mettere a disposizione delle imprese sinceramente orientate verso l obiettivo di una crescita sostenibile. 5
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