APPELLO PER IL CONTROLLO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI. Antonio Faggioli

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1 APPELLO PER IL CONTROLLO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI Antonio Faggioli Firenze 4 Settembre 2009

2 I MEDICI IMPEGNATI PER L AMBIENTE L E LA SALUTE Codice di Deontologia Medica, art. 15 (2006) Carta di Padova su Ambiente e Salute (2008)

3 ALLARMI SUL SUPERAMENTO DEI LIMITI SOSTENIBILI - I I I limiti dello sviluppo, MIT Progressivo inquinamento termico - Aumento CO2 al tasso dello 0,2% l anno - Aumento medio annuale 1,5 ppm Oltre i limiti dello sviluppo,, MIT Superamento dei limiti dal Impronta ecologica umana corrispondente al 20% in più della superficie terrestre

4 ALLARMI SUL SUPERAMENTO DEI LIMITI SOSTENIBILI - II ONU 1992 Conferenza Ambiente e Sviluppo,, Rio de Janeiro Appello degli scienziati 1992 Avvertimento all umanit umanità OMS 1992 Rapporto Ambiente e Salute Il nostro pianeta, la nostra salute IPCC 1992 Supplemento al Rapporto 1990

5 LA SITUAZIONE I paesi ricchi hanno continuato a espandere la loro impronta ecologica riducendo lo spazio a quelli poveri Si è sempre più avvicinato il punto di non ritorno, non tenendo in considerazione che era già iniziato il superamento dei limiti

6 I NUOVI LIMITI DELLO SVILUPPO MIT I I nuovi limiti dello sviluppo 2006 E ancora possibile ridurre i danni mettendo in discussione l attuale l crescita economica La crescita economica non è la panacea di tutti i problemi e non è sinonimo di sviluppo Le differenze tra crescita e sviluppo Lo sviluppo umano, anche con crescita stazionaria, può esserci con: - una vita lunga e sana - un elevato livello di istruzione - uno standard di vita soddisfacente

7 I COSTI DEL CONTROLLO DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO - I Rapporto STERN Obiettivo: 550 ppm CO2 eq (attualmente 430 ppm CO2 eq pari a 387 ppm CO2) - Costo provvedimenti : 2016: 1% PIL mondiale / anno - Costo mancati provvedimenti dal 2006: 5-20% 5 PIL mondiale per vari decenni

8 I COSTI DEL CONTROLLO DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO - II Rapporto STERN 2009 Un piano per salvare il pianeta - Obiettivo: 500 ppm CO2 eq - Costo provvedimenti immediati: 2% PIL mondiale / anno per vari decenni - Riduzione al 3% del rischio aumento +5 C C entro la fine del secolo - Limitazione crescita climatica a +2 C - Stazionarietà crescita globale in equilibrio con stazionarietà di 500 ppm CO2 eq

9 APPELLO PER IL CONTROLLO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI E rivolto ai Governi e all Assise di Copenaghen 2009 per: l immediata adozione di un approccio globale e sistematico al cambiamento climatico, guidato e reso effettivo da tutti i governi con un patto concordato di cooperazione

10 I CONTENUTI DELL APPELLO LE PROPOSTE LO STATO E LE PREVISIONI L IMPEGNO DEI PROFESSIONISTI DELLA SALUTE

11 LE PROPOSTE I - Principi I. Confronto tra scienza, etica e politica. II. Cooperazione internazionale. III. Responsabilità comune ma differenziata tra i Paesi. IV. Equità nella limitazione delle quote di emissione in rapporto alle possibilità dei diversi Paesi, avendo tutti il diritto allo sviluppo umano e a una soddisfacente qualità della vita.

12 LE PROPOSTE II - Obiettivi Limitare e controllare il cambiamento climatico. Promuovere a livello locale e mondiale la salute dei poveri e dei ricchi, delle attuali e delle future generazioni. Avviare una revisione dei modelli economici dominanti.

13 LE PROPOSTE III - Azioni Stabilizzare concentrazioni CO2 alla soglia critica di 450 ppm per evitare il superamento della T di +2 C rispetto all era preindustriale. Ridurre rispetto al 1990 le emissioni CO2 dell 80% nei Paesi ricchi, (del 50% a livello globale) entro il Porre i maggiori impegni a carico dei Paesi industrializzati. Garantire trasferimento di risorse ai Paesi poveri

14 LO STATO E LE PREVISIONI I Emissioni e temperature Emissioni CO2 in aumento dal 25% al 90% entro il 2030 con le attuali politiche. Concentrazione attuale CO2 in atmofesra 387 ppm che raggiungerà i 410 ppm nel 2020 senza provvedimenti. T media globale in aumento di 0,2 C C per decennio nei prossimi due decenni. Riscaldamento del Pianeta da +1,8 C C a +4 C C se le emissioni non saranno ridotte entro la fine del XXI secolo.

15 LO STATO E LE PREVISIONI II/1 Impatto ambientale Innalzamento livello acque marine, erosione coste, inondazioni interne, ritiro ghiacciai e calotte polari. Aumento salinità degli oceani, eutrofizzazione acque costiere. Intense variazioni nella quantità precipitazioni. Eventi meteorologici estremi: siccità, precipitazioni eccezionali, inondazioni, cicloni tropicali, ondate di calore.

16 LO STATO E LE PREVISIONI II/2 Impatto ambientale Estinzione del 20-30% delle specie quando la T media supererà di 1,5 /2,5 /2,5 C C quella Riduzione: > delle produzioni agricole per siccità e inondazioni; > delle foreste con desertificazione; > della disponibilità di acqua con peggioramento della sua qualità.

17 LO STATO E LE PREVISIONI III Impatto sulla salute Malattie da malnutrizione per crisi agricola ed economica. Rischi per la sicurezza e la salute da eventi meteorologici estremi. Malattie da inquinamento atmosferico. Malattie virali, batteriche, protozoarie a seguito di spostamento a nord e sud del Pianeta di artropodi vettori.

18 IMPEGNI DEI PROFESSIONISTI DELLA SALUTE I I PRESUPPOSTI I cambiamenti climatici hanno un impatto sulla salute. La riduzione delle emissioni e delle concentrazioni in atmosfera dei gas climalteranti ha effetto benefico sulla salute e sulla qualità della vita. La strategia d elezione d è la prevenzione primaria. I professionisti della salute sono coinvolti nella ricerca sui i rapporti tra cambiamenti climatici e salute. La collaborazione dei professionisti della salute con i decisori politici, le istituzioni e i cittadini è fondamentale per l efficacia l delle azioni. I cittadini percepiscono i cambiamenti climatici come il principale rischio ambientale per la salute

19 IMPEGNI DEI PROFESSIONISTI DELLA SALUTE - II LE AZIONI Promuovere e partecipare a iniziative informative ed educative. Sensibilizzare i cittadini sul loro diritto a un ambiente salubre e sui loro doveri verso l ambiente. l Partecipare alla ricerca sui rapporti tra cambiamenti climatici e salute. Partecipare alla sorveglianza epidemiologica sulla salute delle comunità.

20 IMPEGNI DEI PROFESSIONISTI DELLA SALUTE III LA COLLABORAZIONE CON I DECISORI POLITICI, LE ISTITUZIONI E LE COMUNITA AFFINCHE : La salute sia obiettivo di tutte le politiche. La salute prevalga sulle considerazioni economiche. Ogni livello di governo sia responsabile della salubrità ambientale e della salute collettiva e a tal fine attivi azioni di prevenzione e di precauzione. Le autorità sanitarie assicurino l informazione l e la comunicazione ai cittadini sullo stato dell ambiente, sui rischi ambientali, sui provvedimenti da assumere. Le istituzioni garantiscano la partecipazione dei cittadini al controllo dei rischi ambientali.

21 GRAZIE PER L ATTENZIONEL

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